Istituto Comprensivo Sferracavallo-Onorato - Plesso Via Terenzio. Indice. 1. Piano di Emergenza ed Evacuazione Gestione del documento...

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2 Indice 1. Piano di Emergenza ed Evacuazione Gestione del documento Caratterizzazione del sito Procedure per l attuazione del piano Assegnazione incarichi Modalità di evacuazione Scenari Allegati L R.S.P.P. Geom. Giovanni Caporrimo Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Patrizia Abate Plesso: Via Terenzio Revisione del Piano di Emergenza ed Evacuazione: 1.3 Data di emissione: 02/10/2015 Piano di Emergenza ed Evacuazione Rev. 1.3 Pag. 1

3 1. Piano di Emergenza ed Evacuazione Il presente Piano di Emergenza, abbinato alle specifiche planimetrie esposte nel luogo di lavoro, contiene elementi sintetici comportamentali che ogni lavoratore deve porre in atto ed elementi comportamentali che ogni addetto all emergenza deve mettere in atto. Si tratta di un elaborato sintetico al fine di risultare immediatamente comprensibile a tutti i lavoratori. Il presente elaborato deve essere messo a disposizione di tutti i lavoratori. In base a quanto previsto dal D. Lgs. 81/08 (art. 18 comma 1 lettere h) e t) e dell art. 5 del D.M il Datore di lavoro è tenuto ad adottare, fra le misure generali di tutela dei lavoratori, misure di emergenza da attuare in caso di lotta antincendio e misure di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave ed immediato. L art. 5 del D.M : Art Gestione dell'emergenza in caso di incendio 1. All'esito della valutazione dei rischi d'incendio, il datore di lavoro adotta le necessarie misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio riportandole in un piano di emergenza elaborato in conformità ai criteri di cui all'allegato VIII. 2. Ad eccezione delle aziende di cui all'art. 3, comma 2, del presente decreto, per i luoghi di lavoro ove sono occupati meno di 10 dipendenti, il datore di lavoro non è tenuto alla redazione del piano di emergenza, ferma restando l'adozione delle necessarie misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio. L art. 3 comma 2 del D.M : Art. 3. Misure preventive, protettive e precauzionali di esercizio 2. Per le attività soggette al controllo da parte dei Comandi provinciali dei vigili del fuoco ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 29 luglio 1982, n. 577, le disposizioni del presente articolo si applicano limitatamente al comma 1, lettere a), e) ed f). Tali misure sono contenute nel Piano di Emergenza Interno. Il Piano di Emergenza Interno deriva dall'analisi degli eventi incidentali che si possono verificare, cioè in sostanza dalla valutazione di rischio richiesta dagli artt. 17,18, 28 e 29 del D. Lgs. 81/08. A seguito di tale analisi sono state pianificate le operazioni che ogni singolo lavoratore dovrà svolgere per ridurre al minimo le conseguenze derivanti da eventi incidentali. L art. 44 del D. Lgs. 81/08: Art Diritti dei lavoratori in caso di pericolo grave ed immediato. 1. Il lavoratore che, in caso di pericolo grave, immediato e che non può essere evitato, si allontana dal posto di lavoro ovvero da una zona pericolosa, non può subire pregiudizio alcuno e deve essere protetto da qualsiasi conseguenza dannosa. 2. Il lavoratore che, in caso di pericolo grave e immediato e nell'impossibilità di contattare il competente superiore gerarchico, prende misure per evitare le conseguenze di tale pericolo, non può subire pregiudizio per tale azione, a meno che non abbia commesso una grave negligenza. Piano di Emergenza ed Evacuazione Rev. 1.3 Pag. 2

4 La corretta gestione delle emergenze all interno della struttura aziendale assume un importanza rilevante non solo per l elevato numero di persone presenti, ma anche per i risvolti sociali che le conseguenze di un incidente possono implicare. Pertanto, è necessario che vengano attivate procedure corrette e precise che devono essere preventivamente pianificate e portate a conoscenza di tutto il personale operante nella struttura aziendale. Obiettivi principali di una corretta gestione dell'emergenza sono: ridurre i pericoli alle persone; prestare soccorso alle persone colpite; circoscrivere l'evento per contenere i danni. Il presente Piano di Emergenza è il documento contenente l insieme delle misure organizzative e gestionali predisposte per il plesso scolastico Via Terenzio da adottare al fine di fronteggiare, attraverso l impiego di uomini e mezzi, le situazioni di emergenza ragionevolmente prevedibili. Il Piano di Emergenza viene redatto al termine di un approfondita indagine nella quale, in relazione alla configurazione dei luoghi (percorsi, scale, vie d esodo, ecc.), al numero delle persone presenti, alla composizione della squadra di emergenza, vengono evidenziate le procedure operative da attuare in caso di un evento di origine interna o esterna all unità produttiva, pericoloso per la salute e la sicurezza dei lavoratori e degli alunni, quale: incendio terremoto eventi atmosferici Il Piano di Emergenza, suddiviso in specifiche sezioni tematiche, fornisce le informazioni utili ai lavoratori e agli enti di soccorso al fine di attivare le idonee procedure operative atte a contrastare e gestire eventuali situazioni di emergenza. Le informazioni minime contenute nel Piano di Emergenza sono le seguenti: caratterizzazione del sito; individuazione dei soggetti designati alla gestione delle emergenze con la designazione dei relativi compiti; procedure operative che devono essere attuate, dai lavoratori e dalle altre persone presenti, in caso di emergenza e per l evacuazione. 2. Gestione del documento Il Piano di Emergenza verrà custodito all interno del Plesso Scolastico e tenuto a disposizione per la consultazione dei lavoratori, degli organi di vigilanza, di eventuali aziende e/o ditte esterne che operano all interno. Le procedure di emergenza descritte nel suddetto documento dovranno essere illustrate ai dipendenti in occasione delle esercitazioni di simulazione incendio e per la prova generale di evacuazione. Il documento dovrà essere aggiornato a seguito di variazioni dei fattori assunti per la redazione dello stesso, quali configurazione degli ambienti, integrazione e/o variazione dei soggetti deputati alla gestione delle emergenze, ecc. Piano di Emergenza ed Evacuazione Rev. 1.3 Pag. 3

5 Contestualmente alle modifiche e/o aggiornamenti del suddetto documento, dovrà essere organizzata una riunione in cui illustrare ai dipendenti le procedure di emergenza ed effettuare la prova d esodo. 3. Caratterizzazione del sito Tipo di scuola Nome scuola Indirizzo Località Telefono Scuola secondaria di 1 grado Via Terenzio Via Terenzio n 4 Palermo Tipo di scuola Nome scuola Alunni Docenti Non docente Totale Scuola secondaria di 1 grado Via Terenzio Tipo di scuola Nome scuola Orario Scuola secondaria di 1 grado Via Terenzio Dal lunedì al venerdì 7,30 18,30 CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO D INCENDIO Vedi Valutazione del Rischio di Incendio (in ottemperanza al D. M. 10 Marzo 1998) In riferimento all art. 2, comma 4, del D.M. 10 marzo 1998 concernente la classificazione del livello di rischio d incendio e considerati il tipo di attività, i materiali in lavorazione ed immagazzinati, le attrezzature e gli arredi presenti, le caratteristiche dei materiali da costruzione utilizzati, le dimensioni e le articolazioni dell ambiente di lavoro unitamente al numero delle persone normalmente presenti, il Plesso Terenzio di via Terenzio 4 è da ritenersi, in conseguenza della valutazione, complessivamente a rischio d incendio Medio. Piano di Emergenza ed Evacuazione Rev. 1.3 Pag. 4

6 Via Terenzio il plesso è costituito da un edificio unico su due piani fuori terra: Piano Terra e primo piano. Il piano rialzato dispone di: n 1 uscita principale n 2 uscite laterali Sono inoltre presenti due cancelli: Uscita principale su via Terenzio; Atrio esterno, su via Lucrezio. Il primo piano dispone di: n. 1 uscita sulla scala di emergenza (la quale porta nell atrio esterno) n. 1 uscita sulla scala interna. Tutte le uscite con apertura contraria alla direzione dell esodo devono rimanere aperte durante le ore di permanenza degli alunni all interno della scuola. Il punto di raccolta (unico) Punto di riunione A è identificato in via Lucrezio (esterno dal perimetro della scuola). L edificio è dotato di: estintori portatili Per il deflusso ordinato dall edificio è stato disposto che gli occupanti utilizzino le uscite disponibili come segue: Allarme Uscita - laterale su atrio interno gli occupanti delle due aule del piano terra. Si esce dal cancello e ci si porta in via Lucrezio. Uscita portone laterale gli occupanti dell aula del piano rialzato immediatamente adiacente; dopo l uscita si costeggia l edificio sul lato sinistro, ci si immette nell atrio esterno e quindi in via Lucrezio. Uscita scala di emergenza 1 piano gli occupanti di tutte le aule del primo piano; giunti nell atrio esterno, ci si porta su via Lucrezio. Il segnale di evacuazione viene diffuso dal suono prolungato della sirena di allarme antincendio. Zone di raccolta Questi spazi risultano: 1 luoghi ampi, da permettere l adunata e il riscontro di tutta la scolaresca; 2 facilmente identificabili e raggiungibili attraversando l atrio; 3 non protetti dal traffico stradale in quanto in via Lucrezio è una pubblica strada (gli addetti designati si occuperanno della viabilità). Piano di Emergenza ed Evacuazione Rev. 1.3 Pag. 5

7 Informazioni Istituto Comprensivo Sferracavallo-Onorato - Plesso Via Terenzio In tutte le aule i banchi e i tavoli devono essere disposti in modo da non ostacolare l esodo veloce secondo lo schema affisso all interno della classe. In ogni piano è affissa la planimetria con l indicazione delle aule, dei percorsi da seguire e della distribuzione degli idranti e degli estintori. In ogni locale è affissa la pianta del piano con l identificazione del percorso da effettuare per raggiungere l uscita assegnata e delle istruzioni di sicurezza. In ogni piano e nell atrio interno esiste una segnaletica di colore verde, come previsto dalla normativa, che indica i percorsi che devono seguire le classi dei vari settori per raggiungere le uscite assegnate in caso d emergenza. 4. Procedure per l attuazione del piano di emergenza ALLARME DI EVACUAZIONE Rappresenta la necessità di abbandonare il Plesso Scolastico nel minor tempo possibile. Le modalità di evacuazione sono decise dal Responsabile di Plesso (es. evacuazione di un solo piano parte di esso, evacuazione per fasi successive, ecc). Viene diramato dal Responsabile di Plesso o sostituto. All insorgere di un qualsiasi pericolo ovvero appena se ne è venuti a conoscenza, chi lo ha rilevato deve adoperarsi da solo o in collaborazione con altri per la sua eliminazione avvisando gli addetti alle emergenze di piano. Nel caso questi ultimi non siano in grado di poter affrontare il pericolo devono darne immediata informazione al Referente di Plesso o al suo sostituto, che valutata l entità del pericolo deciderà di emanare l ordine di evacuazione dell edificio. In sua assenza, detto ordine è emanato dal sostituto del Referente di Plesso e, in caso d impedimento degli stessi, dal personale della squadra di emergenza; In caso di assenza del Referente di Plesso il suo sostituto assumerà anche il coordinamento delle operazioni di evacuazione e di primo soccorso. I suoni identificativi del tipo di emergenza sono i seguenti: Allarme di evacuazione: suono continuato e prolungato di sirena; In caso di assenza dell energia elettrica, il sistema funzionerà ugualmente ma in caso di guasto suoni sopradescritti saranno emessi da trombe portatili a gas. All emanazione del segnale di evacuazione dell edificio scolastico, tutto il personale presente all interno della scuola dovrà comportarsi come segue: Il Referente di Plesso e in caso di assenza o impedimento il collaboratore, al momento dell evento, provvede a richiedere telefonicamente il soccorso degli Enti preposti (Vigili del Fuoco, 118, Protezione Civile Forze dell'ordine, e ogni altro Organismo ritenuto necessario), utilizzando i numeri trascritti nell allegato A relativo ai numeri telefonici da utilizzare nei casi di emergenza esposti in prossimità dei telefoni con linea fissa abilitati alle telefonate verso l esterno. Il personale non docente addetto alle emergenze di piano, per il proprio piano di competenza, provvede a: Piano di Emergenza ed Evacuazione Rev. 1.3 Pag. 6

8 disattivare l interruttore elettrico di piano; L insegnante presente in aula raccoglie il registro delle presenze e si avvia verso la porta di uscita della classe per coordinare le fasi dell evacuazione. lo studente apri-fila inizia ad uscire dalla classe tenendo per mano il secondo studente e così via fino all uscita dello studente serra-fila, il quale provvede a chiudere la porta indicando in tal modo l uscita di tutti gli studenti dalla classe. Nel caso qualcuno necessiti di cure all interno della classe, occorre far intervenire gli addetti al primo soccorso che presteranno le prime cure e, se il caso, provvederanno a restare insieme all infortunato fino all arrivo delle squadre di soccorso esterne. Gli addetti che rimarranno in aula dovranno posizionare abiti, preferibilmente bagnati, in ogni fessura della porta della classe e aprire le finestre solo per il tempo strettamente necessario alla segnalazione della loro presenza in aula. Ogni classe dovrà dirigersi verso il punto di raccolta esterno prestabilito seguendo le indicazioni riportate nelle planimetrie di piano e di aula, raggiunto tale punto l insegnante di ogni classe provvederà a fare l appello dei propri studenti e compilerà il modulo B che dovrà essere consegnato al Referente di Plesso o a chi ne fa le veci. Il Referente di Plesso, ricevuti tutti i moduli di verifica degli insegnanti, dichiarerà conclusa la prova di evacuazione o l emergenza. In caso di studenti non presenti alla verifica finale, il Referente di Plesso informerà le squadre di soccorso esterne per continuare la ricerca già avviata dal personale addetto della scuola. FINE EMERGENZA CESSATO ALLARME Rappresenta la fine dello stato di emergenza reale o presunta. Viene diramato dal Responsabile di Plesso quando le condizioni di sicurezza all interno della scuola sono state ripristinate. Fase Tipo di segnalazione Comportamento ed azione da seguire EVACUAZIONE Il suono continuo della sirena segnala l obbligo di evacuazione. Disinserire la corrente elettrica; chiudere le finestre; dare opportuna assistenza al personale che si trova in difficoltà a scendere le scale; agevolare l esodo dei disabili. Piano di Emergenza ed Evacuazione Rev. 1.3 Pag. 7

9 5. Assegnazione incarichi S.P.P. Attività Nominativo Qualifica Emanazione ordine di evacuazione Attivazione del segnale di allarme Diffusione ordine di evacuazione Controllo operazioni di evacuazione Richieste di soccorso Interruzione ed elettricità Controllo apertura cancelli e viabilità Cessazione allarme e raccolta report Controllo quotidiano percorsi evacuazione e punti di raccolta Mamone Antonina Corica Rosaria D'Aleo Simone Mamone Antonina D'Aleo Simone Mamone Antonina D'Aleo Simone Mamone Antonina Mamone Antonina Corica Rosaria D'Aleo Simone Mamone Antonina D'Aleo Simone Bologna Giuseppa Mamone Antonina Corica Rosaria D'Aleo Simone Bologna Giuseppa Responsabile plesso Docente ATA Responsabile plesso ATA Vicaria ATA Vicaria Vicaria Docente ATA Responsabile plesso ATA ATA Responsabile plesso Docente ATA ATA Controllo periodico estintori D'Aleo Simone ATA Addetti antincendio D'Aleo Simone Mamone Antonina ATA Responsabile plesso Addetti primo soccorso Mamone Antonina Corica Rosalia Docente Docente Copia della disposizione di servizio è affissa in bacheca delle sicurezza. Piano di Emergenza ed Evacuazione Rev. 1.3 Pag. 8

10 Assegnazione di incarichi agli allievi (a cura dei docenti) In ogni classe dovranno essere individuati, a cura dei docenti, ad inizio di ogni anno scolastico, alcuni allievi a cui attribuire le seguenti mansioni (Mod. C): due allievi apri-fila, con il compito di aprire la porta e guidare i compagni verso la zona di raccolta; due allievi serra-fila, con il compito di assistere eventuali compagni in difficoltà e di chiudere la porta dell'aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro. due allievi ausiliari, con il compito di sostituire il Docente di Sostegno in caso di sua indisponibilità, anche nel caso di alunni temporaneamente disabili (ad es. in caso di ridotta mobilità dovuta a fratture ecc.). Tali incarichi vanno sempre eseguiti sotto la diretta sorveglianza dell'insegnante. L'elenco degli allievi, redatto secondo l'apposito modulo allegato al piano di evacuazione, con l'indicazione specifica dei rispettivi incarichi dovrà essere mantenuto, nell'apposito pannello affisso all'interno di ogni aula, unitamente al modulo relativo ai suoni identificativi del tipo di emergenza e di cessato allarme, al modulo relativo ai numeri telefonici da utilizzare nei casi di emergenza, alle istruzioni di sicurezza e alla pianta del piano di evacuazione. Gli Allievi Gli allievi dovranno eseguire le seguenti istruzioni, non appena avvertito il segnale di allarme di evacuazione: a) istruzioni di sicurezza valide per ogni circostanza: mantenere la calma; interrompere immediatamente ogni attività; tralasciare il recupero di oggetti personali (non preoccuparsi di libri, abiti o altro); disporsi in fila evitando grida e richiami; mantenere l'ordine e l'unità della classe durante e dopo l'esodo; seguire le indicazioni dell'insegnante che accompagnerà la classe per assicurare il rispetto delle precedenze; camminare in modo sollecito, senza soste non preordinate e senza spingere i compagni; collaborare con l'insegnante per controllare le presenze dei compagni prima e dopo le operazioni di sfollamento; seguire le vie di fuga indicate; raggiungere il punto di raccolta assegnato, mantenendo compatto il gruppo classe; b) norme di comportamento in caso di terremoto: 1) Se gli alunni si trovano in luogo chiuso: mantenere la calma; non precipitarsi fuori; restare in classe e ripararsi sotto il banco, sotto l'architrave o vicino ai muri portanti; allontanarsi dalle finestre, porte con vetri, armadi, scaffalature, perché cadendo potrebbero ferire; 2) Se gli alunni si trovano nei corridoi, nei servizi o nel vano scala o in bagno: rientrare nella propria classe o in quella più vicina. Piano di Emergenza ed Evacuazione Rev. 1.3 Pag. 9

11 dopo il terremoto, all'ordine di evacuazione, abbandonare l'edificio secondo le procedure di evacuazione e ricongiungersi con gli altri compagni di classe nel punto di raccolta assegnato. 3) Se gli alunni si trovano all'aperto: allontanarsi dall'edificio, dai lampioni e dalle linee elettriche perché potrebbero cadere e arrecare ferite e/o folgorazioni; cercare un posto dove non si ha nulla sopra di sé; non avvicinarsi ad animali spaventati; c) Norme di comportamento in caso di incendio 1) Se l'incendio si è sviluppato in classe: uscire subito mantenendo la calma e chiudere la porta; 2) Se l'incendio è fuori della classe ed il fumo rende impraticabile le scale e i corridoi: chiudere bene la porta e cercare di sigillare le fessure con panni possibilmente bagnati; aprire la finestra e, senza esporsi troppo, chiedere soccorso; 3) Se il fumo ostacola la respirazione: filtrare l'aria attraverso un fazzoletto, meglio se bagnato e sdraiarsi sul pavimento. Avvertenze particolari per gli alunni a. in classe non porre mai zaini o cartelle nei corridoi tra i banchi; b. tenere sempre in tasca degli abiti i beni personali (chiavi, documenti, soldi etc...) c. avviarsi verso l uscita della classe in modo ordinato ed in fila indiana senza scavalcare o spostare sedie o banchi, lasciando al proprio posto la dotazione scolastica; d. avere le scarpe sempre ben allacciate; e. MANTENERE UN COMPORTAMENTO ATTENTO, RESPONSABILE, PRIVO DI MANIFESTAZIONI DI PANICO, STARE IN SILENZIO ASSOLUTO ED ATTENERSI ALLE DISPOSIZIONI IMPARTITE DAGLI INSEGNANTI; f. non spingere i compagni durante il percorso bensì cercare di mantenere senza correre una velocità costante e comune al flusso con una distanza di circa 50 cm dal collega precedente (è sufficiente una velocità da passeggiata); g. non cambiare fila di flusso e non ondeggiare camminando per evitare di ostacolare gli altri compagni, stare attenti alle varie porte che si aprono sulla via di esodo spostandosi sul lato opposto; h. dirigersi verso il luogo sicuro di raccolta indicato nella planimetria fissata alla parete dell aula; i. stare insieme ai compagni della propria classe e, giunti nel punto di raccolta, allinearsi su due file in attesa dell appello, possibilmente sedendosi per terra in silenzio; l. attendere insieme ai propri compagni e all insegnante ulteriori disposizioni o la comunicazione di cessato allarme. Disposizioni comuni a tutto il personale scolastico: a. portarsi dietro le chiavi delle vetture o dei mezzi di locomozione per eventualmente rimuovere quei mezzi che potrebbero intralciare le operazioni di soccorso; b. prestare i primi soccorsi ad eventuali infortunati; Piano di Emergenza ed Evacuazione Rev. 1.3 Pag. 10

12 c. attendere nei luoghi di raccolta, con ordine, in silenzio e con calma l arrivo dei soccorsi e/o eventuali disposizioni successive. 6. Modalità di evacuazione Appena avvertito l'ordine di evacuazione, le persone presenti nell'edificio dovranno immediatamente eseguirlo, mantenendo, per quanto possibile, la massima calma, anche per consentire un deflusso ordinato e senza intoppi. Di norma resta stabilito che si faranno evacuare prima gli alunni delle classi ubicate ai piani superiori e immediatamente dopo quelli delle classi ubicate ai piani sottostanti e al piano terra. Per garantire una certa libertà nei movimenti è necessario lasciare sul posto tutti gli oggetti ingombranti, zaini, cartelle ecc. fermarsi a prendere, se a portata di mano, un indumento per proteggersi dal freddo. L'insegnante in servizio nella classe coordinerà le operazioni di evacuazione, intervenendo dove necessario. Gli alunni usciranno dall'aula, al seguito dei compagni apri-fila, in fila indiana e tenendosi per mano o appoggiando la mano sulla spalla del compagno che sta davanti: un tale comportamento, oltre ad impedire che eventuali alunni spaventati possano prendere la direzione sbagliata o mettersi a correre, contribuisce ad infondere coraggio. Prima di imboccare il corridoio verso l'uscita assegnata o il vano scala, il docente, coadiuvato dagli alunni apri-fila, accerterà che sia completato il passaggio delle classi secondo le precedenze stabilite dal piano di evacuazione. 7. Scenari Terremoto [115 Vigili del Fuoco, 118 Emergenza sanitaria] Al verificarsi dell evento sismico: Portarsi sotto la protezione delle strutture più resistenti (colonne e muri portanti, architravi in cemento armato, angoli in genere); Allontanarsi dalle suppellettili che potrebbero cadere addosso; Ripararsi sotto ai banchi, sotto alla cattedra oppure addossarsi ad un muro maestro il più lontano possibile dalle finestre. Al cessare delle scosse gli operatori scolastici provvedono a disinserire la corrente elettrica dagli interruttori generali. L ordine di evacuazione viene diramato da Responsabile di Plesso. Non si rientra negli edifici per alcun motivo. Le successive disposizioni vengono impartite dal Responsabile di Plesso, dal docente collaboratore o dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (responsabile alla sicurezza). Piano di Emergenza ed Evacuazione Rev. 1.3 Pag. 11

13 Incendio [115 Vigili del Fuoco, 118 Emergenza sanitaria] Il fuoco ha bisogno di aria. Spesso un incendio può essere domato sul nascere soffocando le fiamme. NON USARE per questo scopo tessuti in materiale sintetico. Se i vestiti prendono fuoco: non correre, non agitare scompostamente braccia e gambe:l aria alimenta le fiamme; rannicchiarsi e rotolarsi a terra; con una coperta, un asciugamani, un indumento, si possono soffocare le fiamme. Se si è all interno di un locale in cui si è sviluppato un incendio: non usare acqua per spegnere le fiamme in prossimità di impianti o dispositivi elettrici, disattivare tutti gli interruttori. abbandonando il locale, assicurarsi che tutti siano usciti e chiudere dietro di sé tutte le porte, così si frappone una barriera tra noi e l incendio; si usa la scala di emergenza, non l ascensore; se il fuoco è fuori dalla porta dell aula, sigillare le fessure e mettersi possibilmente vicino ad una finestra; se il fumo è nell aula, filtrare l aria attraverso un fazzoletto e sdraiarsi a terra, il fumo tende a salire verso l alto. Anche in questo caso, per abbandonare la scuola seguire le vie di fuga indicate nel piano d esodo. L estintore o l idrante può essere utilizzato esclusivamente dal personale addestrato. Evento atmosferico potenzialmente pericoloso [115 Vigili del Fuoco] Appena si manifesta l inizio di una tempesta le finestre vanno chiuse. Nel caso di condizioni meteorologiche che facciano presagire l arrivo di una tromba d aria si procede sgomberano la classe nel corridoio interno, nella sezione priva di finestre. Le porte vanno accuratamente chiuse. Aggressione [112 Carabinieri, Polizia 113 Emergenza sanitaria 118] Al segnale di emergenza (campanella a impulsi e non la sirena) tutte le porte vanno chiuse. Le classi al piano superiore eseguono l evacuazione attraverso le scale di sicurezza esterne con le modalità già previste nei casi di emergenza generale. Le classi al piano terra procedono invece nel modo seguente: la cattedra viene spinta contro la porta per impedire l accesso agli aggressori. Piano di Emergenza ed Evacuazione Rev. 1.3 Pag. 12

14 Addestramento sull uso di mezzi antincendio e sulle procedure di evacuazione in caso di emergenza: Percorsi di esodo: Punti di raccolta: Emergenza: Estintori portatili: Impianto antincendio fisso: Percorso di sfollamento: Insieme di informazioni fornite ai lavoratori ed esercitazioni pratiche eseguite dagli stessi, finalizzate all apprendimento dei sistemi di spegnimento (estintori, idranti, ecc.) e delle modalità con le quali deve avvenire l evacuazione in caso di emergenza. I percorsi di esodo sono indicati da cartelli con sfondo verde e pittogramma bianco. Essi indicano i percorsi da seguire per raggiungere il luogo sicuro, ed i punti di raccolta. Le uscite di emergenza sono rappresentate nelle planimetrie di esodo affisse in più punti del Plesso. Zone sicure, chiaramente identificate, dove si radunano, in attesa di ulteriori istruzioni, il personale ed i visitatori che hanno evacuato il Plesso. Per emergenza si intende ogni situazione anomala che presenti un pericolo potenziale in atto; costringe, quanti la osservano e quanti la subiscono, a mettere in atto misure di reazione a quanto accade, dirette alla salvaguardia delle persone ed eventualmente alla riduzione dei danni alle strutture. L'emergenza condiziona i soggetti al lavoro, presenti od anche esterni, ad essere attenti e consapevoli che i limiti della sicurezza propria, o altrui, o delle cose, stanno per essere, o sono già superati e che occorre agire per impedire il diffondersi del danno. Apparecchio contenente un agente estinguente che viene proiettato e diretto su un fuoco per effetto di una pressione interna. Tale apparecchio è dimensionato per essere portato ed utilizzato a mano e che, pronto all uso, ha una massa minore o uguale a 20 kg. Insieme di sistemi di alimentazione, di pompe, di valvole, di condutture e di erogatori per proiettare o scaricare un idoneo agente estinguente su una zona d incendio. La sua attivazione ed il suo funzionamento possono essere automatici o manuali. Rientrano in queste voci gli idranti, i naspi, ecc. Percorso che deve essere seguito per attuare l'evacuazione. Parte dai singoli punti del Plesso fino alle uscite in un luogo sicuro (individuabile sulle planimetrie affisse alle diverse quote della struttura e segnalato da apposita cartellonistica di salvataggio). Piano di Emergenza ed Evacuazione Rev. 1.3 Pag. 13

15 Impianto di allarme: Personale di imprese esterne: Porte ed elementi di chiusura con requisiti di resistenza al fuoco (REI) e vie di uscita: Segnalazione di emergenza: Tempo di evacuazione: Visitatori e/o Utenti: Addetto al Pronto soccorso * Addetto Antincendio * Insieme di apparecchiature ad azionamento manuale utilizzate per allertare i presenti a seguito del verificarsi di una situazione di pericolo e/o di un principio di incendio. Personale non dipendente, presente nel Plesso per lavori/servizi e forniture autorizzati dall'istituto. Per porte ed elementi di chiusura con requisiti REI si intendono gli elementi che presentano l attitudine a conservare a contatto con il fuoco e il fumo e per un tempo determinato, in un tutto o in parte: la stabilità R, la tenuta E e l isolamento I. Per quanto riguarda le vie di uscita si fa riferimento ai percorsi di esodo (ivi comprese le porte) in grado di condurre ad un luogo sicuro rispetto agli effetti di un incendio (fuoco fiamme - calore - cedimenti strutturali). E' l'avviso (verbale, acustico, ottico) dato in maniera immediata da chiunque riscontri una qualsiasi situazione di emergenza, al personale del Centro. Il messaggio di allarme deve contenere: proprie generalità; ubicazione dell'area dell'incidente; natura dell'emergenza; eventuale presenza di infortunati. Tempo necessario affinché tutti gli occupanti di un blocco o di parte di esso raggiungano un'uscita a partire dall'emissione di un segnale di evacuazione. Personale non dipendente ospite della struttura, utenti/visitatori che stazionano all interno della struttura. Personale formato per intervenire in materia di primo soccorso. Personale formato per intervenire in caso di incendio ed in generale per gestire una situazione di emergenza. * I due ruoli, se il personale è adeguatamente formato, possono essere ricoperti da uno stesso lavoratore Piano di Emergenza ed Evacuazione Rev. 1.3 Pag. 14

16 MISURE DI PREVENZIONE È vietato fumare e fare uso di fiamme libere nelle aree con divieto e nei locali dove l accesso di personale è saltuario - Non manomettere estintori ed altri dispositivi di sicurezza - Non ingombrare ne sostare negli spazi antistanti gli estintori, gli idranti e le uscite di emergenza - Evitate di accumulare materiali infiammabili (carta, cartoni, ecc) - Segnalate la presenza di malfunzionamenti agli impianti elettrici - Non fumare IN CASO DI INCENDIO Se formati, con gli estintori a disposizione tentare l estinzione dell incendio, salvaguardando la propria incolumità Segnalare l incendio e richiedere l intervento dell addetto alla prevenzione incendi e dei Vigili del Fuoco Non usare acqua per spegnere incendi su apparecchiature elettriche e/o elettriche in tensione IN CASO DI EVACUAZIONE - Abbandonare rapidamente i locali seguendo i cartelli indicatori e in conformità alle istruzioni impartite dal personale incaricato - Non recarsi per nessun motivo sul luogo dell emergenza - Mettere in sicurezza il proprio posto di lavoro (disconnettere macchine, terminali ed attrezzature) - Chiudere le finestre, uscire nel più breve tempo possibile dal locale di lavoro chiudendo la porta dietro di sé - In caso che il fumo sviluppato dall incendio non permetta di respirare, filtrare l aria attraverso un fazzoletto, meglio se bagnato - Non sostare lungo le vie di esodo creando intralci al transito - Non compiere azioni che possano provocare inneschi di fiamma (fumare, usare macchinari o accendere attrezzature elettriche) Piano di Emergenza ed Evacuazione Rev. 1.3 Pag. 15

17 Modello A EMERGENZA SANITARIA 118 VIGILI DEL FUOCO 115 CARABINIERI 112 POLIZIA DI STATO 113 PROTEZIONE CIVILE VIGILI URBANI Piano di Emergenza ed Evacuazione Rev. 1.3 Pag. 16

18 Classe sez. piano N. Elenco alunni Totale alunni compresi assenti ed ospiti + = Alunni ospiti Punto di raccolta: Evacuati Assenti (come Appello da reg. di dispersi (nel punto di di cui feriti classe) raccolta) Totale assenti Totale evacuati AVVERTENZE PER LA COMPILAZIONE - Apporre una crocetta in corrispondenza di ogni alunno. - N. Totale alunni: alunni titolari (compresi assenti) + alunni ospiti - Totale Assenti (rilevato dal registro di classe) - Totale Evacuati: rilevati con appello nel punto di raccolta (i feriti sono una parte degli evacuati) - Dispersi: alunni PRESENTI IN CLASSE e NON EVACUATI Totale feriti Docente che cura la rilevazione (per esteso) Totale dispersi Mod. B Palermo, / / Firma del docente Piano di Emergenza ed Evacuazione Rev. 1.3 Pag. 17

19 Mod. C Piano Classe INCARICHI DEGLI ALUNNI DURANTE L EVACUAZIONE Incarico Nominativo Alunno Compiti Apri fila n 1 Apri fila n 2 Aprire la porta e guidare i compagni verso la zona di raccolta Serrafila n 1 Serrafila n 2 Assistere eventuali compagni in difficoltà e di chiudere la porta dell'aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro Ausiliario n 1 Ausiliario n 2 Sostituire il Docente di Sostegno in caso di sua indisponibilità, anche nel caso di alunni temporaneamente disabili (ad es. in caso di ridotta mobilità dovuta a fratture ecc.). Assegnazione incarichi e compilazione a cura dell insegnante. Da appendere in classe. Piano di Emergenza ed Evacuazione Rev. 1.3 Pag. 18

20 Planimetria non in scala Su Aula 3 QE PUNTO DI RACCOLTA Aula 2 Su VIA LUCREZIO QE Aula 1 Istituto Comprensivo Statale Sferracavallo Plesso Via Terenzio PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Patrizia Abate PIANO TERRA R.S.P.P. Geom. Giovanni Caporrimo ESTINTORE PORTATILE NASPO PULSANTE SGANCIO CORRENTE LEGENDA PULSANTE ALLARME EVACUAZIONE PUNTO DI RACCOLTA USCITA DI EMERGENZA QE QUADRO ELETTRICO VOI SIETE QUI PERCORSO DI EVACUAZIONE NUMERI TELEFONICI DI EMERGENZA EMERGENZA SANITARIA 118 VIGILI DEL FUOCO CARABINIERI. 112 POLIZIA DI STATO 113 PROTEZIONE CIVILE VIGILI URBANI

21 Planimetria non in scala Su Su Su Aula 8 Aula 6 Aula 7 Su PUNTO DI RACCOLTA Su VIA LUCREZIO Aula 5 Aula Comp. Serv. Aula 4 Istituto Comprensivo Statale Sferracavallo Plesso Via Terenzio PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Patrizia Abate PIANO PRIMO R.S.P.P. Geom. Giovanni Caporrimo ESTINTORE PORTATILE NASPO PULSANTE SGANCIO CORRENTE LEGENDA PULSANTE ALLARME EVACUAZIONE PUNTO DI RACCOLTA USCITA DI EMERGENZA QE QUADRO ELETTRICO VOI SIETE QUI PERCORSO DI EVACUAZIONE NUMERI TELEFONICI DI EMERGENZA EMERGENZA SANITARIA 118 VIGILI DEL FUOCO CARABINIERI. 112 POLIZIA DI STATO 113 PROTEZIONE CIVILE VIGILI URBANI

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