REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI DISCIPLINARI PER IL PERSONALE DIRIGENTE E NON DIRIGENTE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI DISCIPLINARI PER IL PERSONALE DIRIGENTE E NON DIRIGENTE"

Transcript

1 REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI DISCIPLINARI PER IL PERSONALE DIRIGENTE E NON DIRIGENTE approvato con atto di Giunta comunale n. 112 del 12/11/2012 modificato con atto di Giunta comunale n. 121 del 10/12/2012 in vigore dal 31/12/2012 modificato con atto di Commissario straordinario (con i poteri della Giunta comunale) n. 50 del 20/5/2013 modificato con atto di Commissario straordinario (con i poteri della Giunta comunale) n. 58 del 30/5/2013

2 REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI DISCIPLINARI PER IL PERSONALE DIRIGENTE E NON DIRIGENTE INDICE Art. 1 Contenuto del Regolamento e definizioni Art. 2 Ambito di applicazione del regolamento Art. 3 Effetti delle sanzioni disciplinari Art. 4 L'Ufficio per i procedimenti disciplinari. Art. 5 Competenze Art. 6 Riservatezza e garanzie formali Art.7 Procedimento disciplinare di competenza dell U.P.D. Art. 8 Procedimento disciplinare di competenza del dirigente Art. 9 Competenza ad assumere i provvedimenti cautelari in corso di procedimento disciplinare e di procedimento penale Art. 10 Astensione e ricusazione Art. 11 Impugnazione delle sanzioni disciplinari Art. 12 Norma di rinvio. Art. 1 Contenuto del Regolamento e definizioni 1.Il presente regolamento disciplina gli organi e le procedure per l applicazione delle sanzioni disciplinari, nel quadro ed in applicazione delle vigenti disposizioni di legge e della contrattazione collettiva nazionale di lavoro per il personale degli enti locali. 2. Il codice di disciplina ed il codice di comportamento e la normativa di riferimento, articoli 55 fino al 55-novies del D.lgs. 165/2001, per il personale Dirigente e non Dirigente è pubblicato sul sito istituzionale dell Ente e quello relativo al personale non Dirigente è affisso nelle sedi di lavoro. 3. Ciascun Dirigente ha cura che il personale assegnato venga a conoscenza delle disposizioni in essi contenuti. Art. 2 Ambito di applicazione del regolamento 1.Il presente Regolamento si applica a tutti i dipendenti del Comune, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e determinato. Art. 3 Effetti delle sanzioni disciplinari 1.L applicazione delle sanzioni disciplinari, oltre agli effetti propri dovuti alla sanzione stessa, può produrre effetti sul riconoscimento di incentivi di produttività e qualità della prestazione individuale, nonché ai fini della progressione orizzontale e verticale, nella misura e con le modalità previste nelle disposizioni contrattuali ed organizzative che li regolano. 2.Non si tiene conto ad alcun effetto, nemmeno ai fini della recidiva, delle sanzioni disciplinari

3 decorsi due anni dalla loro applicazione. 3.Copia dell atto conclusivo del procedimento disciplinare viene sempre trasmesso, a cura del soggetto titolare dell azione disciplinare, al Nucleo di Valutazione e al Dirigente, quando non titolare del procedimento, per le necessarie valutazioni. Copia dell atto di irrogazione della sanzione viene inoltre trasmesso al Settore Personale per l'inserimento nel fascicolo personale del Dipendente. Art. 4 L'Ufficio per i procedimenti disciplinari. 1. L UPD è composto da tre Dirigenti dell Ente. Il Presidente dell UPD è individuato nella figura del Dirigente responsabile del personale il quale nomina gli altri componenti. 2. I componenti durano in carica 2 anni. 3. In caso di incompatibilità o conflitto di interessi, o per qualsiasi altra idonea motivazione, i componenti dell UPD potranno essere scelti tra esperti esterni all Ente individuati dal Segretario generale preferibilmente tra dirigenti di amministrazioni pubbliche o Segretari comunali anche in quiescenza. 4. Il Presidente dell UPD nomina, per la durata del suo mandato, il Segretario dell UPD tra i Dipendenti dell ente. 5. L UPD si attiva a seguito di segnalazione del Dirigente del settore in cui il Dipendente lavora ed in tutte le altre ipotesi nelle quali lo stesso abbia altrimenti acquisito notizia dell infrazione. 6. L U.P.D. si avvale, nell esercizio delle funzioni del supporto tecnico dell Ufficio personale. 7. Per le questioni di particolare complessità, nel caso di mancanza di adeguate professionalità all interno dell Ente, l U.P.D. potrà avvalersi anche di consulenti esterni esperti nelle materie che formano oggetto del procedimento, previo conferimento di incarico alle condizioni e secondo le modalità previste dallo specifico regolamento comunale vigente in materia. Art. 5 Competenze 1. Le competenze inerenti i procedimenti disciplinari sono così suddivise: 2. DIRIGENTI. Competono ai Dirigenti presso i quali il lavoratore presta la sua attività, tutte le fasi del procedimento disciplinare, per le infrazioni superiori al rimprovero verbale ed inferiori alla sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per più di dieci giorni. Alle infrazioni per le quali è previsto il rimprovero verbale si applica la disciplina stabilita dal contratto collettivo. 3. Quando la sanzione in astratto applicabile eccede la sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per più di dieci giorni, il Dirigente deve trasmettere con immediatezza e comunque improrogabilmente entro 5 giorni dalla notizia del fatto, all UPD la preistruttoria contenente tutte le circostanze disciplinarmente rilevanti. 4. Se nel corso del procedimento, già iniziato con la contestazione, emerge che la sanzione da applicare non è di sua competenza, il Dirigente, entro cinque giorni trasmette la preistruttoria e gli

4 atti relativi al procedimento all UPD, dandone contestualmente comunicazione all interessato. In tal caso il procedimento prosegue senza soluzione di continuità presso l UPD e senza dover ripetere la contestazione scritta dell addebito. 5. UPD. Nel caso di sanzioni nei confronti dei Dipendenti, che comportano la sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per più di dieci giorni compete all UPD la contestazione dell addebito al Dipendente, la convocazione dello stesso per il contraddittorio a sua difesa, l istruttoria definitiva del procedimento disciplinare e l applicazione dell eventuale sanzione. Rimane di competenza del Dirigente la preistruttoria in conformità a quanto previsto nell art.7 c Gli atti del procedimento, tra cui la contestazione di addebito, le comunicazioni e le convocazioni per le audizioni, sono adottati a firma del responsabile dell UPD; le audizioni avvengono alla presenza di tutti e tre i componenti l UPD; la decisione finale viene adottata dal plenum dell UPD. 7. La competenza alle fasi successive alla contestazione degli addebiti ed all irrogazione della sanzione rimane in capo all UPD anche se nel corso del procedimento dovesse emergere l applicabilità di sanzioni inferiori la sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per più di dieci giorni. 8. Competono all UPD tutte le fasi dei procedimenti disciplinari riguardanti i Dirigenti. Art. 6 Riservatezza e garanzie formali 1. Per tutti gli atti inerenti ai procedimenti disciplinari, sarà utilizzata la procedura per i documenti riservati o contenenti dati sensibili. 2. Le comunicazioni ai dipendenti, inerenti a tali atti, dovranno essere effettuate in modo riservato, mediante comunicazione informatica nelle modalità della notifica attraverso posta certificata, nel caso in cui il dipendente disponga di idonea casella di posta certificata; in alternativa, a mezzo di messo comunale ovvero mediante raccomandata A/R. 3. Il dipendente o un suo difensore, munito di apposita delega scritta, può accedere agli atti istruttori preliminari riguardanti il procedimento a suo carico che hanno portato alla contestazione dell'addebito. 4. L'accesso agli atti istruttori del procedimento disciplinare può essere esercitato nel periodo che intercorre tra la ricezione dell'atto contenente la contestazione degli addebiti e la data fissata per l'audizione personale a difesa. Sono in ogni caso esclusi dall'accesso gli atti di consulenza redatti dai legali o da professionisti su richiesta dell Ente in merito ai fatti per i quali si procede. Art. 7 Procedimento disciplinare di competenza dell U.P.D. 1. La segnalazione Il dirigente responsabile di area, per ogni tipo di sanzione da comminarsi ai dipendenti assegnati alla propria area, trasmette, entro 5 giorni dalla conoscenza del fatto, una segnalazione all U.P.D., consistente nella trasmissione degli atti ovvero in una specifica descrizione dei fatti da contestare dandone contestuale comunicazione al dipendente interessato. Qualora l U.P.D. venga a conoscenza di fatti rilevanti sotto il profilo disciplinare, che comporterebbero l applicazione di una sanzione, il responsabile dell ufficio medesimo assume informazioni dal dirigente in cui opera il dipendente e, sulla base di quanto accertato, può avviare il procedimento disciplinare.

5 2. La contestazione L U.P.D, avuta la segnalazione o acquisite direttamente le informazioni, provvede alla contestazione scritta dell addebito, da effettuarsi tempestivamente e comunque non oltre il termine di 20 giorni ovvero non oltre il termine di 40 giorni se la sanzione da applicare è più grave della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per più di 10 giorni, in virtù di quanto disposto dall'art. 55 bis, c.4 del D.Lgs 165/2001, fatta salva l eventuale sospensione in caso di procedimento penale in corso. La contestazione degli addebiti deve contenere: a) la descrizione dei fatti specifici addebitati; b) il richiamo alle disposizioni di legge e del contratto collettivo violate; c) la data di convocazione a difesa, con la precisazione che il dipendente sottoposto a procedimento disciplinare potrà farsi assistere da un procuratore ovvero da un rappresentante dell associazione sindacale cui aderisce o conferisce mandato. In nessun caso la contestazione può, comunque, anticipare la decisione finale, a pena di nullità del procedimento. 3. Le giustificazioni del dipendente A seguito della contestazione, è facoltà del dipendente far pervenire le proprie giustificazioni scritte in merito agli addebiti che gli sono stati mossi entro la data di convocazione a difesa. 4. La convocazione a difesa La data di convocazione deve essere fissata con un preavviso minimo di 10 giorni lavorativi se trattasi di contestazioni non gravi, ovvero di 20 giorni lavorativi se trattasi di infrazioni gravi, ossia se la sanzione da applicare è più grave della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per più di 10 giorni Il dipendente può chiedere il rinvio, per gravi motivi, della convocazione a propria difesa non oltre 15 giorni interi e consecutivi dal ricevimento della contestazione dell addebito. In sede di audizione, l U.P.D. può rivolgere domande al dipendente in merito ai fatti contestati e chiedere chiarimenti in merito agli assunti difensivi. Il dipendente ha la facoltà di farsi assistere da un procuratore o da un rappresentante dell associazione sindacale a cui aderisce. Alla seduta interviene un dipendente dell Ufficio personale con funzioni di verbalizzante. Della trattazione orale viene redatto un verbale che viene sottoscritto dai componenti dell U.P.D. e dal dipendente. Il dipendente che ha ricevuto la contestazione dell addebito può formulare per iscritto le proprie controdeduzioni e presentarle nel corso della stessa. Laddove il dipendente, convocato a sua difesa, non si presenti nel giorno della convocazione senza giustificato motivo, né abbia richiesto il differimento della convocazione per gravi motivi di cui al comma 4, trascorsi inutilmente quindici giorni dalla data di convocazione, senza che siano pervenute difese da parte del dipendente, la sanzione è applicata nei successivi quindici giorni, fatto salvo in ogni caso il rispetto del termine finale di chiusura del procedimento. 5. La conclusione del procedimento Esperita la fase di cui al punto che precede, l U.P.D. conclude il procedimento ed adotta il provvedimento di comminazione della sanzione disciplinare ovvero dispone l archiviazione della procedura. L esito del procedimento è comunicato al dipendente con le modalità indicate nel precedente articolo 6 comma Termine di conclusione del procedimento Il procedimento disciplinare deve obbligatoriamente concludersi entro 60 giorni dalla data della

6 notizia dell infrazione, ovvero entro 120 giorni in caso di applicazione di sanzioni più gravi della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a 10 giorni, fatto salva l ulteriore proroga pari al termine del differimento del termine a difesa eventualmente accordato al dipendente superiore a 10 giorni, altrimenti si estingue. 7. Fascicolo personale e comunicazioni inerenti all esito della procedura disciplinare. Gli atti inerenti al procedimento disciplinare formano un fascicolo specifico, conservato dall U.P.D. sino alla conclusione del procedimento, e successivamente archiviato nel fascicolo personale del dipendente presso l ufficio personale, con l osservanza delle disposizioni previste dalla normativa sulla privacy. Copia della contestazione dell addebito nonché dell atto di irrogazione della sanzione o di archiviazione sono trasmesse, a cura dell U.P.D., al dirigente responsabile dell area in cui è funzionalmente incardinato il dipendente. Art. 8 Procedimento disciplinare di competenza del dirigente. 1. Il rimprovero verbale è irrogato direttamente dal dirigente responsabile dell area in cui è funzionalmente incardinato il dipendente, senza contestazione scritta dell addebito. Dell applicazione di tale sanzione viene redatta verbalizzazione a cura dello stesso dirigente. 2. Al dirigente responsabile dell area compete anche la contestazione di addebito e l espletamento del conseguente procedimento disciplinare nel caso di infrazioni di minore gravità dalle quali possa conseguire l applicazione della sanzione superiore al rimprovero verbale fino a quella inferiore alla sospensione del servizio con privazione della retribuzione per più di dieci giorni. 3. Nei casi di cui al precedente comma 2 il dirigente applica le disposizione procedimentali previste nel precedente articolo 7, secondo le modalità e nei termini ivi stabiliti, in quanto compatibili con l applicazione della suddetta sanzione. Art. 9 Competenza ad assumere i provvedimenti cautelari in corso di procedimento disciplinare e di procedimento penale. 1. I provvedimenti in materia di sospensione cautelare in corso di procedimento disciplinare ovvero in corso di procedimento penale, nonché quelli di cui all art. 3 della L n. 97 spettano all U.P.D., sentito il dirigente dell area nella quale il dipendente è funzionalmente incardinato. Art. 10 Astensione e ricusazione 1. Le cause che determinano l obbligo di astensione e la facoltà di ricusazione sono quelle previste dall art 51 del codice di procedura civile. 2. La ricusazione è proposta dal Dipendente, con dichiarazione sottoscritta, entro e non oltre 5 gg. precedenti la data della seduta per l audizione a difesa. Deve contenere una analitica descrizione dei presupposti oggettivi della ricusazione ed è presentata direttamente o tramite legale o rappresentate sindacale al Sindaco. 3. Le richieste di astensione e ricusazione vengono esaminate dal Presidente dell UPD o da un componente dell UPD, nominato dal Sindaco, nel caso in cui le stesse riguardino il Presidente dell UPD.

7 4. Del provvedimento di accoglimento o di rigetto, debitamente motivato viene data comunicazione all istante. Art. 11 Impugnazione delle sanzioni disciplinari 1. Le sanzioni disciplinari possono essere impugnate davanti al giudice ordinario con le modalità e nei termini previsti dalla normativa vigente, ovvero davanti ad altre autorità eventualmente previste dalla normativa di riferimento Art. 12 Norma di rinvio 1. Per quanto non espressamente previsto nel presente Regolamento si rinvia alle disposizioni previste nel D. Lgs. 165/01 e successive modificazioni ed integrazioni, ai vigenti CCNL e CCNQ oltre che al collegato lavoro. 2. Il presente Regolamento comunale, ai sensi dell'art. 134 del T. U. degli Enti Locali, entra in vigore il quindicesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nell Albo Pretorio on line dell Ente. 3. Con la sua entrata in vigore sono abrogate tutte le norme incompatibili col presente regolamento e comunque in ogni caso, prevalgono le disposizioni contenute nella normativa di riferimento nonché nei CCNL vigenti.

Organismo per la gestione degli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi

Organismo per la gestione degli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi Organismo per la gestione degli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi REGOLAMENTO INTEGRATIVO concernente la procedura sanzionatoria per le violazioni accertate dall Organismo

Dettagli

COMUNE DI CARBONE (Provincia di Potenza)

COMUNE DI CARBONE (Provincia di Potenza) COMUNE DI CARBONE (Provincia di Potenza) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TUTELA DELLA SALUTE CONTRO I DANNI DERIVANTI DAL FUMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 5 del 30.1.2012 Art. 1 Norme

Dettagli

Agenzia per i servizi pubblici locali del Comune di Torino. REGOLAMENTO INTERNO [approvato dalla Conferenza dei Capigruppo del 13 novembre 2007]

Agenzia per i servizi pubblici locali del Comune di Torino. REGOLAMENTO INTERNO [approvato dalla Conferenza dei Capigruppo del 13 novembre 2007] Agenzia per i servizi pubblici locali del Comune di Torino REGOLAMENTO INTERNO [approvato dalla Conferenza dei Capigruppo del 13 novembre 2007] Oggetto del regolamento 1.1. Il presente regolamento definisce

Dettagli

AZIENDA USL LATINA. Regolamento per i Procedimenti Disciplinari a carico del personale.

AZIENDA USL LATINA. Regolamento per i Procedimenti Disciplinari a carico del personale. AZIENDA USL LATINA Regolamento per i Procedimenti Disciplinari a carico del personale. 1 INDICE TIT. I DOVERI DEL DIPENDENTE, NORME DISCIPLINARI, INFRAZIONI E SANZIONI ART. 1 - NORME DI RICHIAMO E COLLEGAMENTO

Dettagli

ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI GROSSETO AVVISO DI PROCEDURA DI MOBILITÀ ESTERNA VOLONTARIA

ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI GROSSETO AVVISO DI PROCEDURA DI MOBILITÀ ESTERNA VOLONTARIA ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI GROSSETO AVVISO DI PROCEDURA DI MOBILITÀ ESTERNA VOLONTARIA IL PRESIDENTE Visto l art. 30 D.Lgs. 165/01 che disciplina il passaggio diretto

Dettagli

AUTORITA PORTUALE REGIONALE LR 23/2012 COMITATO PORTUALE DI PORTO SANTO STEFANO

AUTORITA PORTUALE REGIONALE LR 23/2012 COMITATO PORTUALE DI PORTO SANTO STEFANO AUTORITA PORTUALE REGIONALE LR 23/2012 COMITATO PORTUALE DI PORTO SANTO STEFANO AVVISO PUBBLICO PER IL COMPLETAMENTO DEI COMPONENTI DELLE ASSOCIAZIONI SINDACALI E DELLE ORGANIZZAZIONI IMPRENDITORIALI NELLA

Dettagli

COMUNE DI CESENA (Provincia di FORLI -CESENA)

COMUNE DI CESENA (Provincia di FORLI -CESENA) COMUNE DI CESENA (Provincia di FORLI -CESENA) REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER VIOLAZIONI AI REGOLAMENTI COMUNALI ED ALLE ORDINANZE DEL SINDACO E DEI DIRIGENTI (approvato

Dettagli

COMUNE DI SAN BONIFACIO Provincia di Verona

COMUNE DI SAN BONIFACIO Provincia di Verona AVVISO DI MOBILITA VOLONTARIA PER LA COPERTURA, CON CONTRATTO A TEMPO PIENO ED INDETERMINATO, DI N. 1 POSTO DI ISTRUTTORE CATEGORIA C.1. IL DIRIGENTE DELL AREA AFFARI GENERALI GESTIONE RISORSE UMANE Vista

Dettagli

PROCEDURA PER LA DISCIPLINA DELL ISTITUTO DELL ACCESSO CIVICO AI SENSI DELL ART. 5 DEL D. LGS N. 33/2013

PROCEDURA PER LA DISCIPLINA DELL ISTITUTO DELL ACCESSO CIVICO AI SENSI DELL ART. 5 DEL D. LGS N. 33/2013 PROCEDURA PER LA DISCIPLINA DELL ISTITUTO DELL ACCESSO CIVICO AI SENSI DELL ART. 5 DEL D. LGS N. 33/2013 ART. 1 DEFINIZIONE DI ACCESSO CIVICO, AMBITO DI APPLICAZIONE E FINALITA L'accesso civico è il diritto

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO ON LINE 1 INDICE Art. 1 Oggetto del regolamento. Art. 2 Albo Pretorio on line e D. Lgs. 196/2003:pubblicazione ed accesso Art. 3 Struttura dell albo

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TRASPARENZA E PUBBLICITA DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE DEI TITOLARI DI CARICHE ELETTIVE E DI GOVERNO E DEGLI ALTRI SOGGETTI

REGOLAMENTO PER LA TRASPARENZA E PUBBLICITA DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE DEI TITOLARI DI CARICHE ELETTIVE E DI GOVERNO E DEGLI ALTRI SOGGETTI REGOLAMENTO PER LA TRASPARENZA E PUBBLICITA DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE DEI TITOLARI DI CARICHE ELETTIVE E DI GOVERNO E DEGLI ALTRI SOGGETTI OBBLIGATI Approvato con delibera C.C. n. 15/92268/2012 del

Dettagli

Tribunale di Roma Istruzioni per il funzionamento dell Ufficio C.T.U. - Sezione I - Iscrizione all albo

Tribunale di Roma Istruzioni per il funzionamento dell Ufficio C.T.U. - Sezione I - Iscrizione all albo Tribunale di Roma Istruzioni per il funzionamento dell Ufficio C.T.U. Sommario: Sezione I (Iscrizione all albo) - artt. 1-6 Sezione II (Scelta dei consulenti tecnici) - artt. 7-11 Sezione III (Disciplina

Dettagli

ALLEGATO 3 PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TUTELA DELLA TRASPARENZA 2016/2018 DEL COLLEGIO PROVINCIALE IPASVI DI SIENA

ALLEGATO 3 PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TUTELA DELLA TRASPARENZA 2016/2018 DEL COLLEGIO PROVINCIALE IPASVI DI SIENA ALLEGATO 3 PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TUTELA DELLA TRASPARENZA 2016/2018 DEL COLLEGIO PROVINCIALE IPASVI DI SIENA Modulo di richiesta di accesso formale Spett.le Collegio IPASVI

Dettagli

RISERVATO ESCLUSIVAMENTE AI DISABILI (LEGGE 68/99)

RISERVATO ESCLUSIVAMENTE AI DISABILI (LEGGE 68/99) COMUNE DI CODIGORO PROVINCIA DI FERRARA AVVISO PUBBLICO DI MOBILITÀ VOLONTARIA ESTERNA PER LA COPERTURA DI NR. 1 POSTO DI COLLABORATORE PROF.LE SERVIZI AMMINISTRATIVI CAT. GIURIDICA B3 MEDIANTE PASSAGGIO

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA TENUTA DELL ALBO DELLE DITTE DI FIDUCIA

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA TENUTA DELL ALBO DELLE DITTE DI FIDUCIA DIREZIONE DIDATTICA 1 CIRCOLO (Giugliano in Campania) REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA TENUTA DELL ALBO DELLE DITTE DI FIDUCIA VISTO l art. 2 del D.L.vo 163/2006 - Principi di economicità, efficacia,

Dettagli

C O M U N E DI IGLESIAS

C O M U N E DI IGLESIAS C O M U N E DI IGLESIAS (PROVINCIA DI CARBONIA - IGLESIAS) REGOLAMENTO PER LA PUBBLICITA E TRASPARENZA DELLA SITUAZIONE REDDITUALE E PATRIMONIALE DEI TITOLARI DI CARICHE ELETTIVE E DI GOVERNO Approvato

Dettagli

OGGETTO: REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE. APPROVAZIONE MODIFICHE. IL CONSIGLIO COMUNALE

OGGETTO: REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE. APPROVAZIONE MODIFICHE. IL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE. APPROVAZIONE MODIFICHE. IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO che con deliberazione del C.C. n. 25 del 10 maggio 2002, è stato approvato il Regolamento per il funzionamento

Dettagli

ALLEGATO N. 4 Sunto del regolamento per l utente per beneficiare dell incentivo

ALLEGATO N. 4 Sunto del regolamento per l utente per beneficiare dell incentivo ALLEGATO N. 4 Sunto del regolamento per l utente per beneficiare dell incentivo Premessa Il presente documento è un estratto del Regolamento dell iniziativa compilato a beneficio dell utente per una migliore

Dettagli

Comune di Monvalle - Provincia di Varese -

Comune di Monvalle - Provincia di Varese - Comune di Monvalle - Provincia di Varese - REGOLAMENTO UTILIZZO TELEFONIA MOBILE Adottato con deliberazione GC. n. 6 del 24.01.2009 Articolo 1 Oggetto del Regolamento Il presente Regolamento è atto di

Dettagli

PROGRAMMA REGIONALE DI ACCREDITAMENTO

PROGRAMMA REGIONALE DI ACCREDITAMENTO Al servizio di gente REGIONE unica FRIULI VENEZIA GIULIA PROGRAMMA REGIONALE DI ACCREDITAMENTO UDINE 13/09/2011 DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTERAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI Domanda Richiesta

Dettagli

METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE In sede di adeguamento del Regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi al D.lgs. n. 150/2009, avvenuto con deliberazione G.C. n. 86/2010,

Dettagli

Roma 30 Novembre 2011 Organizzazione Sviluppo Risorse Umane e Qualità

Roma 30 Novembre 2011 Organizzazione Sviluppo Risorse Umane e Qualità REGOLAMENTO O.D.V. ALES Roma 30 Novembre 2011 Organizzazione Sviluppo Risorse Umane e Qualità Certificata ISO 9001:2008 Certificata OHSAS 18001:2007 ORGANISMO DI VIGILANZA In osservanza dell art. 6, comma

Dettagli

DOMANDA DI AVVIO DELLA PROCEDURA DI MEDIAZIONE ai sensi del Decreto Legislativo n. 28 del 4 marzo 2010

DOMANDA DI AVVIO DELLA PROCEDURA DI MEDIAZIONE ai sensi del Decreto Legislativo n. 28 del 4 marzo 2010 ABACO A.D.R. s.r.l. - Organismo di Mediazione iscritto al N. 595 del registro degli organismi di mediazione tenuto presso il Ministero della Giustizia Sede di Bologna Palazzo Aldrovandi Montanari Via Galliera

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA DIFESA DI UFFICIO

REGOLAMENTO DELLA DIFESA DI UFFICIO REGOLAMENTO DELLA DIFESA DI UFFICIO IL SISTEMA A) Il Consiglio dell Ordine predispone i seguenti elenchi separati per le difese di ufficio (penale), dinanzi al: 1) Tribunale ordinario ed uffici Gip 2)

Dettagli

COMUNE DI NIBIONNO PROVINCIA DI LECCO REGOLAMENTO COMUNALE PER L ATTUAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE

COMUNE DI NIBIONNO PROVINCIA DI LECCO REGOLAMENTO COMUNALE PER L ATTUAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE COMUNE DI NIBIONNO PROVINCIA DI LECCO REGOLAMENTO COMUNALE PER L ATTUAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE INDICE Articolo 1 Articolo 2 - Articolo 3 Articolo 4 Articolo 5

Dettagli

C.C.I.A.A. GORIZIA REGOLAMENTO CHE DISCIPLINA IL SOSTEGNO FINANZIARIO ALLE INIZIATIVE DI PROMOZIONE DEL TURISMO E DEL COMMERCIO REALIZZATE

C.C.I.A.A. GORIZIA REGOLAMENTO CHE DISCIPLINA IL SOSTEGNO FINANZIARIO ALLE INIZIATIVE DI PROMOZIONE DEL TURISMO E DEL COMMERCIO REALIZZATE C.C.I.A.A. GORIZIA REGOLAMENTO CHE DISCIPLINA IL SOSTEGNO FINANZIARIO ALLE INIZIATIVE DI PROMOZIONE DEL TURISMO E DEL COMMERCIO REALIZZATE DAI COMUNI DI GORIZIA, CORMONS, GRADISCA D ISONZO, GRADO E MONFALCONE

Dettagli

Opera Pia Casa Diodorea

Opera Pia Casa Diodorea Opera Pia Casa Diodorea Via Orfanotrofio n. 6 94011 Agira -EN Opera Pia Casa Diodorea di Agira Statuto approvato con deliberazione del Commissario Regionale n. 11 del 13/05/1994, modificato con delibera

Dettagli

COMUNE DI CASALE SUL SILE

COMUNE DI CASALE SUL SILE COMUNE DI CASALE SUL SILE Provincia di Treviso COPIA Delibera nr. 76 Verbale di deliberazione della Giunta Comunale Oggetto: APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO L anno duemilatredici,

Dettagli

BANDO ESPLORATIVO DI MOBILITÀ ESTERNA Vincolato al superamento di identica selezione di un Dipendente dell Amministrazione presso un altro Ente

BANDO ESPLORATIVO DI MOBILITÀ ESTERNA Vincolato al superamento di identica selezione di un Dipendente dell Amministrazione presso un altro Ente BANDO ESPLORATIVO DI MOBILITÀ ESTERNA Vincolato al superamento di identica selezione di un Dipendente dell Amministrazione presso un altro Ente DI RICERCA DI PERSONALE PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI

Dettagli

Albo dei Segretari Comunali e Provinciali Sezione Regionale del Piemonte GUIDA AI PROCEDIMENTI DI MAGGIORE INTERESSE

Albo dei Segretari Comunali e Provinciali Sezione Regionale del Piemonte GUIDA AI PROCEDIMENTI DI MAGGIORE INTERESSE GUIDA AI PROCEDIMENTI DI MAGGIORE INTERESSE Delibera C.d.A. Nazionale n. 150 del 15.07.1999 Segreterie Comunali e Provinciali Procedura per la nomina del Segretario titolare Richiesta pubblicizzazione

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO Scuola Primaria e Secondaria di primo grado statale Poviglio e Brescello

ISTITUTO COMPRENSIVO Scuola Primaria e Secondaria di primo grado statale Poviglio e Brescello ISTITUTO COMPRENSIVO Scuola Primaria e Secondaria di primo grado statale Poviglio e Brescello 42028 Via Mattei, 22 Poviglio (Reggio Emilia) C.F. 80016190359 Tel. 0522 969109 - Fax 0522 967530 e-mail: icompoviglio@inwind.it

Dettagli

AVVISO DI CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ENEL GREEN POWER S.P.A. 8 MAGGIO 2015

AVVISO DI CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ENEL GREEN POWER S.P.A. 8 MAGGIO 2015 Enel Green Power S.p.A. Sede legale in Roma, Viale Regina Margherita, n. 125 Capitale Sociale euro 1.000.000.000,00 interamente versato Partita I.V.A., C.F. e Registro delle Imprese di Roma n. 10236451000

Dettagli

CODICE DI PROCEDURA PENALE PARTE SECONDA LIBRO QUINTO INDAGINI PRELIMINARI E UDIENZA PRELIMINARE. TITOLO VI bis Investigazioni difensive ( 1 )

CODICE DI PROCEDURA PENALE PARTE SECONDA LIBRO QUINTO INDAGINI PRELIMINARI E UDIENZA PRELIMINARE. TITOLO VI bis Investigazioni difensive ( 1 ) CODICE DI PROCEDURA PENALE PARTE SECONDA LIBRO QUINTO INDAGINI PRELIMINARI E UDIENZA PRELIMINARE TITOLO VI bis Investigazioni difensive ( 1 ) (1) Titolo aggiunto dall'art. 11, Legge 7 dicembre 2000, n.

Dettagli

CITTA' DI ANAGNI PROVINCIA DI FROSINONE

CITTA' DI ANAGNI PROVINCIA DI FROSINONE CITTA' DI ANAGNI PROVINCIA DI FROSINONE PERVENUTA IL 15/05/2015 PROTOCOLLO N. 1943/2015 D Responsabile del Servizio Contenzioso Assicurazioni Anagni, 15 maggio 2015 Prot. Gen 9302 Spett.le Consiglio dell'ordine

Dettagli

GUIDA ALLA PRESENTAZIONE DI PRATICHE EDILIZIE RESIDENZIALI PER VIA TELEMATICA

GUIDA ALLA PRESENTAZIONE DI PRATICHE EDILIZIE RESIDENZIALI PER VIA TELEMATICA GUIDA ALLA PRESENTAZIONE DI PRATICHE EDILIZIE RESIDENZIALI PER VIA TELEMATICA pag. 1 di 6 INTRODUZIONE Sempre di più l evoluzione normativa è rivolta a favorire l'uso dell'informatica come strumento privilegiato

Dettagli

Avviso n SINTESI-03-2015 per il conferimento di n 1 incarico di lavoro autonomo professionale per dottore commercialista - esperto contabile PREMESSE

Avviso n SINTESI-03-2015 per il conferimento di n 1 incarico di lavoro autonomo professionale per dottore commercialista - esperto contabile PREMESSE Avviso n SINTESI-03-2015 per il conferimento di n 1 incarico di lavoro autonomo professionale per dottore commercialista - esperto contabile PREMESSE La Società SINTESI s.r.l. a Socio Unico, è una Società

Dettagli

COMUNICAZIONE DI INTEGRAZIONE PER LA VENDITA DIRETTA

COMUNICAZIONE DI INTEGRAZIONE PER LA VENDITA DIRETTA www.comune.fiumicino.rm.gov.it Modulistica/Area Attività Produttive Prot. n. Città di Fiumicino Modello da presentare in Duplice Copia Al COMUNE DI FIUMICINO Del / / S.U.A.P. AGRICOLTURA Sportello Unico

Dettagli

STATUTO E ATTO COSTITUTIVO. ART. 1 Denominazione

STATUTO E ATTO COSTITUTIVO. ART. 1 Denominazione STATUTO E ATTO COSTITUTIVO ART. 1 Denominazione L'Associazione ManagerNoProfit, costituita a norma dell articolo 18 della Costituzione Italiana è apartitica, aconfessionale e non ha finalità di lucro diretto

Dettagli

COMUNE DI ROVATO REGOLAMENTO PER LA PUBBLICITA E TRASPARENZA DELLO STATO PATRIMONIALE DEL SINDACO, DEGLI ASSESSORI E DEI CONSIGLIERI COMUNALI

COMUNE DI ROVATO REGOLAMENTO PER LA PUBBLICITA E TRASPARENZA DELLO STATO PATRIMONIALE DEL SINDACO, DEGLI ASSESSORI E DEI CONSIGLIERI COMUNALI COMUNE DI ROVATO REGOLAMENTO PER LA PUBBLICITA E TRASPARENZA DELLO STATO PATRIMONIALE DEL SINDACO, DEGLI ASSESSORI E DEI CONSIGLIERI COMUNALI (ai sensi dell'art. 41Bis del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267)

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TENUTA DELL ALBO PRETORIO ON-LINE

REGOLAMENTO PER LA TENUTA DELL ALBO PRETORIO ON-LINE CITTA DI CAMOGLI REGOLAMENTO PER LA TENUTA DELL ALBO PRETORIO ON-LINE Adottato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 4 in data 31.01.2011 Pubblicato dal 21.02.2011 al 08.03.2011 - n. Albo 197 Ripubblicato

Dettagli

PARTE PRIMA DISPOSIZIONI GENERALI. ART. 1 Fonti normative

PARTE PRIMA DISPOSIZIONI GENERALI. ART. 1 Fonti normative Allegato 1) alla Delibera di approvazione n. 143 del 4/6/2012 REGOLAMENTO PROCEDIMENTI DISCIPLINARI PERSONALE DIPENDENTE AREA DIRIGENZA MEDICA E VETERINARIA Regolamento PROCEDIMENTI DISCIPLINARI Area Dirigenza

Dettagli

ALLEGATO AL DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE N. 993 DEL 09.08.2011 in vigore dal 12 agosto 2011.

ALLEGATO AL DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE N. 993 DEL 09.08.2011 in vigore dal 12 agosto 2011. AGENZIA TURISMOFVG R e g o l a m e n t o p e r i P r o c e d i m e n t i D i s c i p l i n a r i (ccnl turismo 20 febbraio 2010 ccnl turismo 27 luglio 2007 ccnl turismo 19 luglio 2003 ccnl turismo 22 gennaio

Dettagli

ASTALDI Società per Azioni. Sede Sociale in Roma - Via Giulio Vincenzo Bona n. 65. Capitale Sociale Euro 196.849.800,00 - int. vers.

ASTALDI Società per Azioni. Sede Sociale in Roma - Via Giulio Vincenzo Bona n. 65. Capitale Sociale Euro 196.849.800,00 - int. vers. ASTALDI Società per Azioni Sede Sociale in Roma - Via Giulio Vincenzo Bona n. 65 Capitale Sociale Euro 196.849.800,00 - int. vers. Iscritta nel Registro delle Imprese di Roma al numero di Codice Fiscale

Dettagli

Organismo di Mediazione iscritto presso il Registro degli Organismi di Mediazione del Ministero della Giustizia al n. 788

Organismo di Mediazione iscritto presso il Registro degli Organismi di Mediazione del Ministero della Giustizia al n. 788 Organismo di Mediazione iscritto presso il Registro degli Organismi di Mediazione del Ministero della Giustizia al n. 788 DOMANDA DI MEDIAZIONE SEZIONE 1 PARTI DELLA CONTROVERSIA PARTE ISTANTE Il sottoscritto/a

Dettagli

DISCIPLINARE DI CONFERIMENTO DELL INCARICO PER LA PRATICA DI PREVENZIONE INCENDI DELLA SCUOLA STAZIONE CONFERENTE: COMUNE DI BORGOMANERO (C.F.

DISCIPLINARE DI CONFERIMENTO DELL INCARICO PER LA PRATICA DI PREVENZIONE INCENDI DELLA SCUOLA STAZIONE CONFERENTE: COMUNE DI BORGOMANERO (C.F. DISCIPLINARE DI CONFERIMENTO DELL INCARICO PER LA PRATICA DI PREVENZIONE INCENDI DELLA SCUOLA MATERNA ED ELEMENTARE DI SANTA CROCE STAZIONE CONFERENTE: COMUNE DI BORGOMANERO (C.F. 82001370038); PROFESSIONISTA

Dettagli

COMUNE DI LEFFE PROVINCIA DI BERGAMO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO DI DIFESA AMBIENTALE

COMUNE DI LEFFE PROVINCIA DI BERGAMO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO DI DIFESA AMBIENTALE REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO DI DIFESA AMBIENTALE Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 33 del 19 luglio 2013 ART. 1 FINALITA Il Comune di Leffe istituisce e coordina il Servizio

Dettagli

I. MODULO ORGANIZZATIVO GESTIONE DEL CONTENZIOSO MEDICO LEGALE

I. MODULO ORGANIZZATIVO GESTIONE DEL CONTENZIOSO MEDICO LEGALE L Unità operativa di Medicina legale dell Azienda USL di Ferrara svolge le seguenti attività: accertamenti collegiali di Invalidità/handicap; accertamenti collegiali per patenti di guida speciali e a validità

Dettagli

TABELLA INFRAZIONI DISCIPLINARI E RELATIVE SANZIONI (Aggiornata con il D. Lgs. 150/2009)

TABELLA INFRAZIONI DISCIPLINARI E RELATIVE SANZIONI (Aggiornata con il D. Lgs. 150/2009) TABELLA INFRAZIONI DISCIPLINARI E RELATIVE SANZIONI (Aggiornata con il D. Lgs. 150/2009) Riferimenti Fattispecie Disciplinari Sanzioni Art 3 comma 4 Inosservanza delle disposizioni di servizio, anche in

Dettagli

REGOLAMENTO DI CONCILIAZIONE. Postel

REGOLAMENTO DI CONCILIAZIONE. Postel REGOLAMENTO DI CONCILIAZIONE Postel DISPOSIZIONI GENERALI 1. Postel S.p.A. (d ora innanzi indicata come POSTEL) definisce la procedura di Conciliazione secondo quanto previsto dal Regolamento in materia

Dettagli

Oggetto: Modulistica in ordine all'assenza di conflitto di interessi.

Oggetto: Modulistica in ordine all'assenza di conflitto di interessi. 17 settembre 2015 236000\1.18\2015\9 1 Ai Direttori A tutti i dipendenti Trasmissione via e-mail Oggetto: Modulistica in ordine all'assenza di conflitto di interessi. Al fine di garantire il rispetto delle

Dettagli

COMUNE DI ANZOLA DELL'EMILIA

COMUNE DI ANZOLA DELL'EMILIA COMUNE DI ANZOLA DELL'EMILIA PROVINCIA DI BOLOGNA DETERMINAZIONE : DIREZIONE GENERALE IMPEGNO DI SPESA PER INCARICO DI TUTELA LEGALE ATTIVITA' DI RECUPERO CREDITI. NR. Progr. Data 623 20/12/2013 Copertura

Dettagli

COMUNE DI GAETA Provincia di Latina II Dipartimento Settore Urbanistica e Assetto del Territorio

COMUNE DI GAETA Provincia di Latina II Dipartimento Settore Urbanistica e Assetto del Territorio COMUNE DI GAETA Provincia di Latina II Dipartimento Settore Urbanistica e Assetto del Territorio DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 211/URB del 31/12/2012 OGGETTO: Recupero crediti per procedimenti ex art.

Dettagli

Settore III Attività Tecniche ed Ambientali CONVENZIONE

Settore III Attività Tecniche ed Ambientali CONVENZIONE Settore III Attività Tecniche ed Ambientali CONVENZIONE Incarico biennale del Servizio di Medico Competente e di Sorveglianza Sanitaria ai sensi del D.Lgs 81/2008 e ss.mm.ii. periodo aprile 2016 aprile

Dettagli

IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE

IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE COSA CAMBIA CON LA RIFORMA PREVISTA NEL D.LGS DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE DELEGA 15/2009. L OBBLIGO DI AFFISSIONE DEL CODICE DISCIPLINARE La pubblicazione sul sito istituzionale

Dettagli

Comune di Mottalciata Provincia di Biella Regione Piemonte

Comune di Mottalciata Provincia di Biella Regione Piemonte Comune di Mottalciata Provincia di Biella Regione Piemonte via Martiri della Libertà 15 -C.A.P. 13874 Mottalciata (BI) - Cod. Fisc. 00374120020 Tel. 0161.857112 Fax 0161.857612 sito web www.comune.mottalciata.bi.it

Dettagli

Saes Getters S.p.A. REGOLAMENTO PER IL VOTO MAGGIORATO

Saes Getters S.p.A. REGOLAMENTO PER IL VOTO MAGGIORATO Saes Getters S.p.A. REGOLAMENTO PER IL VOTO MAGGIORATO SOMMARIO 1. Definizioni 2. Elenco 3. Diritto al voto maggiorato 4. Legittimazione alla richiesta di iscrizione 5. Modalità per richiedere l iscrizione

Dettagli

A TPER SPA SISTEMA DI QUALIFICAZIONE AUTOBUS/FILOBUS AVVISO INVIATO ALLA GUCE IL 9 APRILE 2015

A TPER SPA SISTEMA DI QUALIFICAZIONE AUTOBUS/FILOBUS AVVISO INVIATO ALLA GUCE IL 9 APRILE 2015 A TPER SPA SISTEMA DI QUALIFICAZIONE AUTOBUS/FILOBUS AVVISO INVIATO ALLA GUCE IL 9 APRILE 2015 Domanda di iscrizione al sistema di qualificazione autobus/filobus e dichiarazione sostitutiva di certificazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ADOZIONE DELLE DETERMINAZIONI

REGOLAMENTO PER L ADOZIONE DELLE DETERMINAZIONI REGOLAMENTO PER L ADOZIONE DELLE DETERMINAZIONI Premesse L'entrata in vigore del nuovo Regolamento di organizzazione di Arpa Piemonte approvato con decreto n. 90 del 16/09/2009 ha reso necessaria una revisione

Dettagli

PRIMA PROVA SCRITTA (MATERIE COMUNI) A (10 domande a risposta chiusa [esatta +0,5; errata 0,5; non data -0,25])

PRIMA PROVA SCRITTA (MATERIE COMUNI) A (10 domande a risposta chiusa [esatta +0,5; errata 0,5; non data -0,25]) PRIMA PROVA SCRITTA (MATERIE COMUNI) A (10 domande a risposta chiusa [esatta +0,5; errata 0,5; non data -0,25]) Domanda n PSA-1.01 Quali delle tre modalità nelle quali un Ente Locale può gestire servizi

Dettagli

DOCUMENTO INFORMATIVO SULLE PROPOSTE DI TIROCINIO IN AFFIANCAMENTO PRESSO LA CORTE D APPELLO DI TRIESTE

DOCUMENTO INFORMATIVO SULLE PROPOSTE DI TIROCINIO IN AFFIANCAMENTO PRESSO LA CORTE D APPELLO DI TRIESTE DOCUMENTO INFORMATIVO SULLE PROPOSTE DI TIROCINIO IN AFFIANCAMENTO PRESSO LA CORTE D APPELLO DI TRIESTE Si informa che presso questo Ufficio Giudiziario sono ammessi tirocini formativi in affiancamento

Dettagli

ACCORDO DI COLLABORAZIONE

ACCORDO DI COLLABORAZIONE Direzione Regionale dell Abruzzo Procura della Repubblica di Vasto ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA L Agenzia delle entrate - Direzione regionale dell Abruzzo, con sede in Via Zara, n. 10 - L Aquila, rappresentata

Dettagli

BANDO DI GARA PER PROCEDURA APERTA GESTIONE E MANUTENZIONE ARCHIVIO DOCUMENTALE CIG:4198721E2A

BANDO DI GARA PER PROCEDURA APERTA GESTIONE E MANUTENZIONE ARCHIVIO DOCUMENTALE CIG:4198721E2A BANDO DI GARA PER PROCEDURA APERTA GESTIONE E MANUTENZIONE ARCHIVIO DOCUMENTALE CIG:4198721E2A AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE. Denominazione, indirizza e punti di contatto: Istituto Zooprofilattico della

Dettagli

Attività di consulenza giuridica e interpello. Indirizzi operativi.

Attività di consulenza giuridica e interpello. Indirizzi operativi. Direzione Regionale dell'emilia Romagna Ufficio Fiscalità generale Attività di consulenza giuridica e interpello. Indirizzi operativi. Prot.21745 del 28 aprile 2005 Riferimenti normativi e di prassi Legge

Dettagli

www.firenzenergia.it info@firenzenergia.it

www.firenzenergia.it info@firenzenergia.it REGOLAMENTOPERILRECLUTAMENTODELPERSONALEDI AGENZIA FIORENTINA PER L ENERGIA S.R.L. AdottatoaisensidelDL.25/6/2008,n.112esuccessivaleggediconversione,art.18,comma2. INDICE Art.1 OggettoefinalitàdelRegolamento

Dettagli

PROTOCOLLO DI CONCILIAZIONE PARITETICA VODAFONE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI

PROTOCOLLO DI CONCILIAZIONE PARITETICA VODAFONE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI PROTOCOLLO DI CONCILIAZIONE PARITETICA VODAFONE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI Art. 1 L AMBITO 1. Al fine di facilitare la risoluzione non giudiziale delle controversie tra consumatori e azienda Vodafone

Dettagli

SCRITTURA PRIVATA AVENTE AD OGGETTO IL CONFERIMENTO DI INCARICO PROFESSIONALE

SCRITTURA PRIVATA AVENTE AD OGGETTO IL CONFERIMENTO DI INCARICO PROFESSIONALE SCRITTURA PRIVATA AVENTE AD OGGETTO IL CONFERIMENTO DI INCARICO PROFESSIONALE L anno, il giorno del mese di. in.. nello Studio dell avv., sono presenti: A) il sig. (in proprio/nella sua qualità di legale

Dettagli

Domanda di conciliazione in ambito di responsabilità professionale medica

Domanda di conciliazione in ambito di responsabilità professionale medica Domanda di conciliazione in ambito di responsabilità professionale medica ai sensi dell art. 4/bis della legge provinciale 5 marzo 2001, n. 7, e successive modifiche, e del decreto del Presidente della

Dettagli

Al Comune di SIANO (SA)

Al Comune di SIANO (SA) Mod. SCIA adeguato alla L.122/2010 SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE IN CIRCOLO PRIVATO ADERENTE AD ENTE NAZIONALE CON FINALITA ASSISTENZIALI SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA AVVIO ATTIVITÀ

Dettagli

TITOLO I. Disposizioni generali. Articolo 1 Definizioni

TITOLO I. Disposizioni generali. Articolo 1 Definizioni Disciplina semplificata per il funzionamento del Sistema Indennitario per l esercente la vendita uscente a carico del cliente finale moroso, ai sensi della Deliberazione dell Autorità per l energia elettrica

Dettagli

Art. 492 bis c.p.c. (Ricerca con modalità telematiche dei beni da pignorare)

Art. 492 bis c.p.c. (Ricerca con modalità telematiche dei beni da pignorare) Art. 492 bis c.p.c. (Ricerca con modalità telematiche dei beni da pignorare) Input Creditore procedente (tramite istanza rivolta al Presidente del Tribunale). Contenuto dell istanza -Indicazione dell indirizzo

Dettagli

DELIBERA N. 134/13/CSP

DELIBERA N. 134/13/CSP DELIBERA N. ORDINANZA INGIUNZIONE ALLA SOCIETA BRAVO PRODUZIONI TELEVISIVE S.R.L. (FORNITORE DEL SERVIZIO DI MEDIA AUDIOVISIVO IN AMBITO LOCALE IN TECNICA DIGITALE TELEREPORTER ) PER LA VIOLAZIONE DELLA

Dettagli

Testo della legge nr. 53 del 21 gennaio 1994. come modificato dalla Legge 24 dicembre 2012 n. 228. di conversione del D.L. 18 ottobre 2012, n.

Testo della legge nr. 53 del 21 gennaio 1994. come modificato dalla Legge 24 dicembre 2012 n. 228. di conversione del D.L. 18 ottobre 2012, n. Testo della legge nr. 53 del 21 gennaio 1994 come modificato dalla Legge 24 dicembre 2012 n. 228 di conversione del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 Legenda: in grassetto le parti modificate, tra parentesi

Dettagli

COMUNE DI CANDA (RO)

COMUNE DI CANDA (RO) COMUNE DI CANDA (RO) COPIA Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale n. 50 del 16.09.2015 L anno duemilaquindici addì sedici del mese di settembre alle ore 1330 nella sala delle adunanze del Comune

Dettagli

DEFINIZIONE DELLE COMPETENZE E DELLE MODALITA PER ACCERTAMENTO DELLA RESPONSABILITA DISCIPLINARE IN CAPO AI DIPENDENTI DELL ERSU DI CAMERINO.

DEFINIZIONE DELLE COMPETENZE E DELLE MODALITA PER ACCERTAMENTO DELLA RESPONSABILITA DISCIPLINARE IN CAPO AI DIPENDENTI DELL ERSU DI CAMERINO. 5 del consiglio di Amministrazione 242 Allegato A DEFINIZIONE DELLE COMPETENZE E DELLE MODALITA PER ACCERTAMENTO DELLA RESPONSABILITA DISCIPLINARE IN CAPO AI DIPENDENTI DELL ERSU DI CAMERINO. Art. 1 Oggetto

Dettagli

CENTRO ESTERO PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE S.C.P.A.

CENTRO ESTERO PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE S.C.P.A. CENTRO ESTERO PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE S.C.P.A. Regolamento dell Elenco di operatori economici per l acquisizione in economia di lavori,beni e servizi ART. 1 - OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1. Il presente

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 35 del 31-3-2016

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 35 del 31-3-2016 16032 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SEZIONE PERSONALE E ORGANIZZAZIONE 25 marzo 2016, n. 196 Indizione avviso di selezione pubblica per il conferimento presso il Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale

Dettagli

COMUNE DI MONTICELLO BRIANZA Provincia di Lecco

COMUNE DI MONTICELLO BRIANZA Provincia di Lecco COMUNE DI MONTICELLO BRIANZA Provincia di Lecco VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE ORIGINALE N 130 del 11/09/2014 OGGETTO: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2014-2016: APPROVAZIONE

Dettagli

C E N T R A L E U N I C A D I C O M M I T T E N Z A

C E N T R A L E U N I C A D I C O M M I T T E N Z A AVVISO DI INDAGINE DI MERCATO PER L'INDIVIDUAZIONE DELLE DITTE DA INVITARE ALLA PROCEDURA NEGOZIATA SENZA PUBBLICAZIONE DI BANDO DI GARA PER L AFFIDAMENTO DEI LAVORI DI STRALCIO PER RIQUALIFICAZIONE E

Dettagli

CIRCOLARE DEL 25 OTTOBRE 2011 Ai gentili Clienti. Oggetto: APPRENDISTATO - IN VIGORE IL NUOVO TESTO UNICO

CIRCOLARE DEL 25 OTTOBRE 2011 Ai gentili Clienti. Oggetto: APPRENDISTATO - IN VIGORE IL NUOVO TESTO UNICO CIRCOLARE DEL 25 OTTOBRE 2011 Ai gentili Clienti Oggetto: APPRENDISTATO - IN VIGORE IL NUOVO TESTO UNICO In data 14 settembre 2011 è stato emanato il D.Lgs. n.167 rubricato Testo Unico dell Apprendistato,

Dettagli

DELIBERA N. 236/14/CONS ORDINE NEI CONFRONTI DEL COMUNE DI RUSSI PER LA VIOLAZIONE DELL ARTICOLO 9 DELLA LEGGE 22 FEBBRAIO 2000, N.

DELIBERA N. 236/14/CONS ORDINE NEI CONFRONTI DEL COMUNE DI RUSSI PER LA VIOLAZIONE DELL ARTICOLO 9 DELLA LEGGE 22 FEBBRAIO 2000, N. DELIBERA N. ORDINE NEI CONFRONTI DEL COMUNE DI RUSSI PER LA VIOLAZIONE DELL ARTICOLO 9 DELLA LEGGE 22 FEBBRAIO 2000, N. 28 L AUTORITÁ NELLA riunione di Consiglio del 19 maggio 2014; VISTO l articolo 1,

Dettagli

IL RESPONSABILE DEL II SETTORE RISORSE STRATEGICHE

IL RESPONSABILE DEL II SETTORE RISORSE STRATEGICHE Albo Pretorio online n. Registro Pubblicazione Pubblicato il SETTORE II RISORSE STRATEGICHE Servizio Economico Finanziario UFFICIO SEGRETERIA GENERALE DETERMINAZIONE n. 36 DEL 01/07/2014 Prot. Gen. Determina

Dettagli

Prot. n. 62919/2015 dd. 16/11/2015 SCADENZA: 16 dicembre 2015 AVVISO DI MOBILITA VOLONTARIA TRA ENTI DEL COMPARTO DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

Prot. n. 62919/2015 dd. 16/11/2015 SCADENZA: 16 dicembre 2015 AVVISO DI MOBILITA VOLONTARIA TRA ENTI DEL COMPARTO DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE AUTONOMA FRIULI - VENEZIA GIULIA Azienda per l Assistenza Sanitaria n. 2 Bassa Friulana Isontina 34170 GORIZIA - Via Vittorio Veneto 174 STRUTTURA COMPLESSA RISORSE

Dettagli

COMUNE DI MELILLI. Provincia di Siracusa DETERMINA DIRIGENZIALE N 823 DEL REGISTRO GENERALE * * * * *

COMUNE DI MELILLI. Provincia di Siracusa DETERMINA DIRIGENZIALE N 823 DEL REGISTRO GENERALE * * * * * COMUNE DI MELILLI Provincia di Siracusa DETERMINA DIRIGENZIALE N 823 DEL REGISTRO GENERALE * * * * * N 68 DEL 05-05-2015 REGISTRO DEL 4^ SETTORE - RAGIONERIA UFFICIO: RAGIONERIA CIG: Oggetto: DEFINIZIONE

Dettagli

C I T T À D I P O T E N Z A

C I T T À D I P O T E N Z A C I T T À D I P O T E N Z A REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE DI VIGILANZA SUI LOCALI DI PUBBLICO SPETTACOLO Potenza, gennaio 2008 INDICE Art. 1 - Oggetto...

Dettagli

DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA EDILIZIA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETÀ

DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA EDILIZIA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETÀ CODICE PRATICA *CODICE FISCALE*-GGMMAAAA-HH:MM Mod. Comunale (Modello 0367 Versione 001-2013) DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA EDILIZIA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETÀ Allo Sportello Unico

Dettagli

DELIBERAZIONE n. 24 del 5 maggio 2014

DELIBERAZIONE n. 24 del 5 maggio 2014 Oggetto: DEFINIZIONE DELLA CONTROVERSIA: XXXXX XXXX XXXXXXX XXXXXXX / Vodafone Omnitel XX Presenti: SANDRO VANNINI GIANCARLO MAGNI RENATO BURIGANA LETIZIA SALVESTRINI MAURIZIO ZINGONI Presidente Vice Presidente

Dettagli

DOMANDA DI MEDIAZIONE

DOMANDA DI MEDIAZIONE V.2.3 1 / 4 DOMANDA DI MEDIAZIONE PRESENTATA PRESSO LA SEDE DI Il sottoscritto/a nato a il residente/con sede in via n in proprio quale titolare o legale rappresentante dell impresa: con sede in via n

Dettagli

ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE CC. N. 87/2014

ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE CC. N. 87/2014 ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE CC. N. 87/2014 REGOLAMENTO SUGLI INDIRIZZI PER LA NOMINA O LA DESIGNAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEL COMUNE PRESSO ENTI, AZIENDE ED ISTITUZIONI (art. -12, comma2, lett. m) del

Dettagli

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE COMUNE DI AMENO PROVINCIA DI NOVARA DELIBERAZIONE N 9 Trasmessa al Comitato Regionale di Controllo il Prot. n COPIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE - seduta pubblica - OGGETTO: Variante

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE DIPENDENTE Adottato ai sensi dell'art. 18, secondo comma, D.L. 112/2008, convertito con Legge 6 agosto 2008 n.133 e successive integrazioni di Legge Approvato

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA "LA SAPIENZA"

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA "LA SAPIENZA" Area Risorse Umane Ufficio Personale tecnico-amministrativo Settore Concorsi personale TAB universitario e CEL REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DI TECNOLOGI

Dettagli

AZIENDA SANITARIA DI NUORO. REGOLAMENTO PER I PROCEDIMENTI DISCIPLINARI Allegato alla deliberazione n. 56 del 2014

AZIENDA SANITARIA DI NUORO. REGOLAMENTO PER I PROCEDIMENTI DISCIPLINARI Allegato alla deliberazione n. 56 del 2014 AZIENDA SANITARIA DI NUORO REGOLAMENTO PER I PROCEDIMENTI DISCIPLINARI Allegato alla deliberazione n. 56 del 2014 ART. 1 Fonti normative Il presente Regolamento ha per oggetto gli obblighi del dipendente,

Dettagli

Art. 9 D.L. 78/2009, convertito in legge 102/2009. Adozione misure organizzative atte a garantire la tempestività di pagamenti da parte dell'ente

Art. 9 D.L. 78/2009, convertito in legge 102/2009. Adozione misure organizzative atte a garantire la tempestività di pagamenti da parte dell'ente Allegato A alla deliberazione GC n. del Art. 9 D.L. 78/2009, convertito in legge 102/2009. Adozione misure organizzative atte a garantire la tempestività di pagamenti da parte dell'ente Le misure organizzative

Dettagli

Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Vimercate

Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Vimercate 3635 Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Vimercate DELIBERAZIONE N. 371 DEL 28 APR. 2016 Oggetto: Accordo Collettivo Nazionale per la medicina specialistica ambulatoriale: conferimento degli incarichi

Dettagli

COMUNE DI CISTERNA DI LATINA

COMUNE DI CISTERNA DI LATINA REGISTRO GENERALE N 5 COPIA DETERMINAZIONE DEL SETTORE 2 ECONOMICO FINANZIARIO - WELFARE SERVIZI SOCIALI N 17 del 22-01-2016 Oggetto: Avviso Pubblico per la concessione di contributi integrativi per il

Dettagli

SCHEMI DURATA PROCEDIMENTI

SCHEMI DURATA PROCEDIMENTI ALLEGATO 2 SCHEMI DURATA PROCEDIMENTI SANZIONATORI: SISTEMA VIGENTE E PROPOSTA DI MODIFICA DIVISIONE STRATEGIE REGOLAMENTARI TONI MARCELLI Divisione Strategie Regolamentari - CONSOB Termini previsti dal

Dettagli

MUTA Domande frequenti (FAQ)

MUTA Domande frequenti (FAQ) MUTA Domande frequenti (FAQ) Indicazioni generali Il funzionamento dell applicativo MUTA, incluse le modalità per profilarsi, è descritto dettagliatamente nelle Note Metodologiche che saranno a breve pubblicate

Dettagli

Strutture Ricettive (Albergo Motel Residenza Turistico Alberghiera) CESSAZIONE ATTIVITA

Strutture Ricettive (Albergo Motel Residenza Turistico Alberghiera) CESSAZIONE ATTIVITA Mod. 11 - RIC. CESSAZIONE Strutture Ricettive (Albergo Motel Residenza Turistico Alberghiera) CESSAZIONE ATTIVITA Al Dipartimento SUAP Sportello Unico Attività Produttive suap@pec.comune.messina.it S.C.I.A.

Dettagli

UNIONE LOMBARDA DEI COMUNI DI BASIANO E DI MASATE PROVINCIA DI MILANO BANDO

UNIONE LOMBARDA DEI COMUNI DI BASIANO E DI MASATE PROVINCIA DI MILANO BANDO 1 UNIONE LOMBARDA DEI COMUNI DI BASIANO E DI MASATE PROVINCIA DI MILANO BANDO PROCEDURA APERTA PER PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI PULIZIA E SANIFICAZIONE DEGLI EDIFICI PUBBLICI DEL TERRITORIO DELL UNIONE

Dettagli

COMUNE DI SEGUSINO (Provincia di Treviso)

COMUNE DI SEGUSINO (Provincia di Treviso) COMUNE DI SEGUSINO (rovincia di Treviso) VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE COIA Sessione ORDINARIA di RIMA Convocazione Seduta UBBLICA N 19 DATA 31-05-14 OGGETTO: Regolamento per la disciplina

Dettagli