Cesare Cornoldi (U. di Padova) BES: dal riconoscimento dei bisogni all individuazione dei profili psicologici sottostanti
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- Valentino Mariotti
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1 Cesare Cornoldi (U. di Padova) BES: dal riconoscimento dei bisogni all individuazione dei profili psicologici sottostanti
2 BES
3 BES Il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) si fonda su una visione globale della persona che fa riferimento al modello della classificazione internazionale del funzionamento, disabilità e salute (International Classification of Functioning, disability and health - ICF) come definito dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2002). I bisogni sono la conseguenza dei profili sottostanti i singoli bambini, come riconosciuti dalla psicologia e, nei casi più gravi, descritti nei Sistemi Diagnostici Internazionali, quali ICD-10 e DSM-5
4 Bisogni di apprendimento Francesco Bisogno di essere aiutato a sviluppare competenze in lettura e matematica Michele Bisogno di essere aiutato a sviluppare competenze in lettura e matematica
5 Francesco, 10anni: Lettura: RII Comprensione: RA Calcolo a mente: RA Calcolo scritto: PS Fatti numerici: PS Problemi: RA Michele, 11 anni: Lettura-decodifica: PS Lettura-Comprensione: RA Calcolo a mente: RA Calcolo scritto: PS Fatti numerici: PS Problemi: RII
6 Francesco, 10anni: QI tot: 81 (dovuto a forte discrepanza fra indici intellettivi: verbale non ottimale, nonverbale buono, memoria di lavoro e velocità di elaborazione molto scarsi) Buon adattamento Michele, 11 anni: QI tot: 79 (i quattro indici WISC tutti compresi fra 70 e 85) Parziale adattamento
7 Item sull adattamento (Questionario Indicatori BES ) 1) Gestisce in maniera autonoma le attività necessarie alla vita quotidiana? ( es. organizza il proprio tempo senza bisogno di aiuto) (d230) 1) Adegua i propri comportamenti alle diverse situazioni? (d250) 1) Usa il telefono o il telefonino? (d350) 1) Usa correttamente l orologio e tiene conto del tempo? 1) Usa il computer? (d350) 1) Si orienta negli spazi della scuola? (d460) 1) Viene a scuola da solo? (d470) 1) Svolge le attività motorie adeguate al suo livello di età? (d475) 1) Se si sporca, si lava e cura la propria igiene? (d5101) 1) Inizia e conclude i compiti assegnatigli? (d220)
8 Francesco, 10anni: QI tot: 81 (dovuto a forte discrepanza fra indici intellettivi: verbale non ottimale, nonverbale buono, memoria di lavoro e velocità di elaborazione molto scarsi) Buona autonomia Michele, 11 anni: QI tot: 79 (i quattro indici WISC tutti compresi fra 70 e 85) Parziale autonomia Diagnosi: DSA lettura Diagnosi: FIL con difficoltà generalizzate di apprendimento
9 Francesco, 10 anni: Applicare la legge 170 Rafforzare la strumentalità e evitare che difficoltà a questo livello penalizzino la comprensione Promuovere metodo di studio per DSA Valorizzare le competenze nonverbali Michele, 11 anni: Applicare la Direttiva BES Promuovere l acquisizione di abilità strumentali funzionali alle richieste della vita reale
10 DSA e BES: la legge 170, la direttiva ministeriale ecc.
11 BES Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica.
12 Circolare 6 Marzo Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito doveroso dei Consigli di classe o dei team dei docenti nelle scuole primarie indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni
13 Quali tipi di BES sono identificati? Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale.
14 BES: disturbi specifici e problematiche generali
15 Disturbi specifici «Per disturbi evolutivi specifici intendiamo, oltre i disturbi specifici dell apprendimento, anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ricomprendendo per la comune origine nell età evolutiva anche quelli dell attenzione e dell iperattività..»
16 Caso intermedio fra 170 e 104 Il funzionamento intellettivo limite (FIL) può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico
17 Per molti di questi profili i relativi codici nosografici sono ricompresi nelle stesse categorie dei principali Manuali Diagnostici e, in particolare, del manuale diagnostico ICD- 10, che include la classificazione internazionale delle malattie e dei problemi correlati, stilata all'organizzazione mondiale della sanità (OMS) e utilizzata dai Servizi Sociosanitari
18 Il concetto di specificità Radicale: v. per es. alcuni approcci frenologici, alcuni approcci di intelligenza multipla, teoria modulare Parziale: v. teorie dell articolazione della mente Non accolto: v. alcuni approcci del funzionamento globale e del fattore g
19 Parziale specificità V. il rapporto fra apprendimenti e intelligenza: non sono due entità distinte
20 Specificità e organizzazione della mente L idea di specificità rifiuta l idea di unitarietà dell intelligenza, ma è compatibile con due classi teorie dell intelligenza: 1) multipla: totale specificità 2) gerarchica: parziale specificità
21 Fattori motivazionali e culturali Grado di controllo di ML Memoria Il modello delle quattro componenti dell intelligenza Fattori Emotivo - Metacognitivi Livello del controllo massimo Livello delle abilità generali Strutture tture Intellettive ttive Livello delle abilità specifiche Livello delle abilità semplici Esperienza
22 Linguaggio (v. Indicatori BES ) 29) Quando legge, comprende i legami fra informazioni presenti nel testo? (.840) 30) Nei testi, comprende il significato di parole nuove sulla base del contesto in cui sono inserite? (.826) 31) Capisce il contenuto delle lezioni senza bisogno di facilitazioni?
23 Disturbi specifici nonverbali: nld (e dcm) 1) Dimostra buone competenze nei contesti che richiedono l uso di abilità visuo-spaziali? (r =.862 con SVS; r=.34 con PMA spaziale) 1) Sa sfruttare adeguatamente lo spazio del foglio quando disegna? ( r=.829 con SVS; r=.25 con PMA spaziale)
24 Disturbi specifici non verbali: DCM (e nld) 32) Sa usare strumenti (forbici, squadra, riga, ecc.) che richiedono l uso indipendente, ma coordinato delle mani? (r con Indice visuospaziale SVS =.827; r con relazioni spaziali PMA =.29) 33) Il bambino si dimostra poco agile in giochi di destrezza (saturazioni di.66 e.81 rispettivamente nei campioni italiano e olandese) 34) Il bambino ha difficoltà a svolgere attività che comportano movimenti di tutto il corpo (ad es. vestirsi, afferrare la palla) (.78 e.80)
25 ADHD 35) Si distrae facilmente? (da SVS) 36) E spesso irrequieto o iperattivo? (da SVS) 37) Incontra difficoltà nel mantenere l attenzione sui compiti o sui giochi in cui è impegnato? (da SDAI) 38) E in movimento continuo come se avesse dentro un motorino che non si ferma?
26 Disturbi dello spettro autistico 39) Presenta difficoltà ad usare modalità di comunicazione non verbale, come lo sguardo diretto, l espressione mimica, le posture corporee e i gesti che regolano l interazione sociale? (r =.83). 40) E completamente assorbito da uno o più tipi di interessi ristretti, ripetitivi e/o stereotipati? (r =.79)
27 Svantaggio socioculturale 1) E di ambiente sociale svantaggiato? 27) A causa della sua origine straniera, ha ancora una insufficiente conoscenza della lingua italiana? 28) Il livello culturale della sua famiglia è molto basso?
28 Ma ogni bambino ha la sua specificità: solo una buona comprensione delle sue caratteristiche e risorse permette di aiutarlo in maniera ottimale
29 Grazie per l attenzione
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
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