REGIONE SICILIANA AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI ENNA

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1 REGIONE SICILIANA AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI ENNA UNITA OPERATIVA COMPLESSA ASSISTENZA SANITARIA DI BASE E CURE DOMICILIARI PROCEDURE PER IL RICOVERO NELLE RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI Aspetti organizzativi, gestionali, funzionali, operativi

2 INDICE pag. 2 PREMESSA...pag TARGET ASSISTENZIALE.pag OGGETTO DELLA PROCEDURA..pag SCOPO DELLA PROCEDURA...pag STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL SERVIZIO DI CURE DOMICILIARI 4.1 LIVELLO CENTRALE pag LIVELLO DISTRETTUALE..pag PROCEDURE PER L INSERIMENTO E DIMISSIONE IN RSA 5.1 ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO...pag VALUTAZIONE E PRESA IN CARICO...pag RIVALUTAZIONI..pag GOVERNO DELLE LISTE DI ATTESA...pag ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI....pag EROGAZIONE DI PRESIDI, AUSILI E MATERIALE SANITARIO AI PAZIENTI RICOVERATI IN RSA..pag. 9 RIFERIMENTI NORMATIVI pag. 11 2

3 PREMESSA Le residenze sanitarie assistenziali (RSA) sono strutture residenziali finalizzate a fornire ospitalità, prestazioni sanitarie, di recupero funzionale e di inserimento sociale a persone non autosufficienti in condizioni di instabilità clinica e comorbilità derivanti da esiti di patologie acute, richiedenti un assistenza sanitaria di buon livello ed una assistenza tutelare (sociosanitaria) che garantisca il supporto alla mancata autonomia familiare, non assistibili a domicilio, e che tuttavia non necessitano di ricovero in strutture ospedaliere. Le RSA fanno parte della rete dei servizi socio-sanitari destinati agli anziani ed ai soggetti adulti non autosufficienti, in grado di rispondere a specifici bisogni degli assistiti e delle loro famiglie. Le RSA devono garantire: 1) Una sistemazione residenziale con una connotazione il più possibile familiare, che garantisca il rispetto della privacy e nello stesso tempo favorisca la socializzazione; 2) Gli interventi medici, infermieristici e riabilitativi necessari a curare le malattie croniche e le loro riacutizzazioni; 3) Un assistenza individualizzata orientata alla tutela ed al miglioramento dell autonomia ed alla promozione del benessere; Gli interventi messi in atto durante il ricovero in RSA hanno lo scopo di: 1) Contrastare la perdita di autonomia che impedisce la permanenza della persona al proprio domicilio o non ne consente il rientro dopo un periodo di ricovero presso una struttura ospedaliera o territoriale di riabilitazione; 2) Consentire il recupero psicofisico ed il mantenimento delle capacità residue in vista del rientro presso il proprio domicilio; 3) Fornire un sollievo temporaneo alla famiglia. Nell ambito territoriale dell ASP di Enna sono presenti due RSA pubbliche ed una privata convenzionata, elencate nell allegato 1. Il presente documento contiene le informazioni sulla organizzazione aziendale deputata alla erogazione delle cure in RSA e le procedure riguardanti l ammissione e dimissione dei pazienti nelle strutture di che trattasi. 3

4 1- TARGET ASSISTENZIALE Anziani e persone adulte non autosufficienti in condizioni di instabilità clinica e comorbilità derivanti da esiti di patologie acute, richiedenti un assistenza sanitaria di buon livello ed una assistenza tutelare (socio-sanitaria) che garantisca il supporto alla mancata autonomia familiare, non assistibili a domicilio, e che tuttavia non necessitano di ricovero in strutture ospedaliere. 2 - OGGETTO DELLA PROCEDURA - Descrizione della strutture organizzative coinvolte nella gestione dell assistenza in RSA esplicitando i compiti e le funzioni relative - Descrizione del percorso di attivazione del Servizio e delle modalità dell assistenza erogata 3- SCOPO DELLA PROCEDURA - Fornire un assistenza in RSA appropriata a pazienti non autosufficienti, in condizioni di fragilità, che necessitano di assistenza sanitaria e socio-assostenziale; - Favorire il recupero psicofisico ed il mantenimento delle capacità residue in vista del reinserimento presso il proprio domicilio e nella comunità di appartenenza; - Ridurre i ricoveri ospedalieri inappropriati; - Garantire cure adeguate erogate secondo principi di efficacia ed efficienza; 4

5 4- STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL SERVIZIO DI CURE DOMICILIARI La struttura organizzativa del servizio prevede un livello centrale ed un livello distrettuale 4.1 LIVELLO CENTRALE: U.O.C. Assistenza Sanitaria di Base e Cure Domiciliari, cui afferisce la U.O.S. Cure Domiciliari Funzioni: Fornire gli indirizzi e le linee guida operative finalizzate al rispetto della normativa di settore; definire procedure e protocolli in collaborazione con i Distretti sanitari territoriali e ospedalieri; Vigilare sulla corretta ed uniforme applicazione delle procedure. 4.2 LIVELLO DISTRETTUALE Il Distretto assicura l accoglienza delle richieste, la valutazione dei bisogni del cittadino-utente, l autorizzazione al ricovero, le eventuali proroghe, il coordinamento locale con i MMG, i presidi ospedalieri, per le dimissioni protette, gli adempimenti amministrativi relativi all ammissione e dimissione degli assistiti ed al pagamento delle strutture convenzionate, Al distretto nel quale insiste la struttura competono, inoltre, gli adempimenti relativi alla liquidazione delle fatture pervenute dalle RSA. Spettano altresì al medesimo distretto la vigilanza ed i controlli sulle stesse, attraverso le strutture di seguito dettagliate. PUNTO UNICO DI ACCESSO (PUA) Il Punto unico di accesso per le cure domiciliari costituisce l unica porta attraverso la quale viene attivata l assistenza in RSA. Le sue funzioni principali sono quelle di informazione, accoglienza, accompagnamento dei cittadini con riduzione o perdita, anche temporanea, della propria autonomia, che necessitano di assistenza sanitaria e socio-sanitaria a domicilio o il ricovero presso strutture residenziali (RSA). Il PUA è collocato nel PTA del distretto di riferimento ed è in collegamento con tutte le strutture aziendali (ospedali, presidi territoriali periferici, etc) che possono essere coinvolte nell attivazione di un percorso di cure domiciliari o di ricovero in RSA. Il collegamento può avvenire in modo informatico o attraverso altri mezzi di comunicazione (fax, telefono, corrispondenza cartacea, etc.). Il PUA ha un ruolo di raccordo fondamentale tra l Ospedale e i servizi territoriali (dimissioni protette). 5

6 REFERENTE DISTRETTUALE PER LE CURE DOMICILIARI In ciascun distretto è presente un dirigente medico referente per le RSA, che può identificarsi con il referente per le cure domiciliari, con il compito di gestire a livello distrettuale le fasi di valutazione della richiesta pervenuta tramite il PUA, attivazione della UVM, autorizzazione al ricovero degli assistiti in RSA. Riceve le segnalazioni da parte del PUA, trasmette alla UVM la richiesta al fine della successiva valutazione multidimensionale, verifica la disponibilità di posti presso la RSA prescelta dall assistito, redige l impegnativa e trasmette la documentazione al distretto nel quale insiste la struttura. UNITA DI VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE In ciascun Distretto è presente una Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM), formata da diverse figure professionali individuate tra il personale dipendente e convenzionato, che ha il compito di individuare e misurare il bisogno sanitario e sociale e la cui composizione può variare in relaziona alle specificità delle richieste. Per quanto riguarda le figure professionali cui è affidata la valutazione si fa riferimento a quanto indicato nell allegato al D.A UFFICIO AMMINISTRATIVO DISTRETTUALE Nei distretti in cui insistono le RSA l ufficio amministrativo cura gli adempimenti relativi alla gestione della convenzione con la RSA privata accreditata, i pagamenti alla RSA privata accreditata ed alle società che hanno in gestione le RSA pubbliche, il recupero delle somme spettanti ai comuni e/o agli assistiti, qualora dovute. 5- PROCEDURE PER L INSERIMENTO E DIMISSIONE DEGLI ASSISTITI IN RSA 5.1 ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO La segnalazione per l eventuale inserimento in RSA, analogamente a quanto avviene per le cure domiciliari, viene inoltrata al Punto unico di accesso (PUA) del distretto di appartenenza, da parte di: - Medico di Medicina Generale; - U.O. ospedaliera dimettente, prima della dimissione, per il tramite del referente per le dimissioni protette ; 6

7 - Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP); - Familiari del paziente; - Servizi sociali del Comune; - Volontariato ed altri soggetti. - La segnalazione viene effettuata utilizzando la modulistica predisposta per l attivazione delle Cure Domiciliari (vedi allegati), ovvero i modelli CD-1 (richiesta MMG e PLS), CD-2 (segnalazione da familiari ed altri soggetti), CD-3 (scheda Dimissioni Protette). Il PUA, attraverso la procedura informatica dedicata alla gestione delle cure domiciliari, inserisce i dati della richiesta, che saranno la base di partenza per la successiva valutazione da parte della UVM. 5.2 VALUTAZIONE E PRESA IN CARICO L accesso in RSA deve avvenire esclusivamente a seguito di una valutazione multidimensionale, che può essere svolta sia in sede territoriale che ospedaliera (dimissione protetta). La UVM che effettua la valutazione al domicilio dell assistito è composta, di norma, dalle seguenti figure previste dal D.A : - Medico specialista territoriale; - Assistente sociale; - Personale infermieristico e della riabilitazione secondo le necessità Della UVM fanno parte il medico curante dell assistito (MMG), che deve compilare la scheda sanitaria della SVAMA e partecipare alla redazione del Piano di Assistenza Individualizzato (PAI) ed il medico referente per le cure domiciliari o altro medico individuato per questa attività. Nel caso di paziente ricoverato presso una struttura ospedaliera la VMD deve essere effettuata in adeguato anticipo (almeno cinque giorni prima) rispetto alla data presunta di dimissione dalle seguenti figure professionali del medesimo presidio ospedaliero: - Medico specialista dell unità operativa che ha in carico il paziente; - Assistente sociale; - Infermiere e/o fisioterapista secondo le necessità; - Medico dei servizi territoriali individuato dal Direttore del Distretto di competenza. Sia nel caso di valutazione domiciliare che di valutazione presso il reparto ospedaliero, deve essere compilata in ogni sua parte la scheda SVAMA secondo le istruzioni contenute nel decreto assessoriale del 30/11/2007. La valutazione deve essere corredata da un programma delle attività e delle prestazioni che devono essere attuate all interno della RSA. Il programma deve indicare i tempi di permanenza in RSA, che non devono superare i 12 mesi consecutivi e di norma non possono essere inferiori a 30 giorni. Deve altresì prevedere i tempi delle verifiche. Il programma delle attività e delle prestazioni deve essere trasmesso al distretto di appartenenza del paziente, che dovrà emettere l impegnativa per l inserimento nella RSA. L impegnativa dovrà rispettare la scelta espressa dal paziente o dal familiare, che dovrà compilare apposito modulo di richiesta (vedi allegato), nel quale deve essere indicata la RSA prescelta e le eventuali strutture alternative (nel caso in cui non ci fosse la disponibilità del 7

8 posto) in ordine di preferenza. L impegnativa dovrà altresì essere emessa tenendo conto del tipo di autorizzazione posseduta dalla struttura in ordine alle tipologie di pazienti assistibili. L impegnativa deve essere emessa dal Direttore del Distretto di residenza dell assistito, le proroghe successive vengono emesse dal Direttore del Distretto territoriale nel quale si trova la RSA. Per i pazienti ricoverati in ospedale, il distretto dovrà informare tempestivamente il reparto dell avvenuta emissione dell impegnativa, dandone anche comunicazione al MMG dell assistito. In questi casi, entro i primi 30 giorni dall inserimento dovranno essere effettuate verifiche da parte della UVM territoriale sull andamento del programma assistenziale. La dimissione viene effettuata dal medico responsabile della RSA secondo le indicazioni della UVM. 5.3 RIVALUTAZIONI Nel caso in cui si rendesse necessaria una prosecuzione del ricovero, il medico responsabile della struttura deve inviare la proposta alla UVM territorialmente competente almeno 15 giorni prima della scadenza. La richiesta deve essere corredata da un aggiornamento della valutazione del paziente e da una riformulazione del PAI. Su tale richiesta la UVM si esprime almeno tre giorni prima della scadenza del periodo di assistenza autorizzato. 5.4 GOVERNO DELLE LISTE DI ATTESA L Azienda ha individuato nel Distretto di Agira la sede per la gestione delle liste di attesa delle RSA pubbliche e private presenti nel territorio. Le RSA comunicano comunque giornalmente la disponibilità dei posti, oltre che all ufficio deputato alla gestione delle liste di attesa, a ciascuno dei quattro Distretti per velocizzare, qualora ci sia il posto disponibile presso la RSA prescelta, il ricovero. Se, in mancanza di posti disponibili, si rende necessario l inserimento in lista di attesa, nel momento in cui viene comunicata la disponibilità del posto ne viene data comunicazione al Distretto di residenza dell assistito, che provvede ad emettere l impegnativa di ricovero. 5.5 ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI Il Distretto, cui compete l istruttoria per l ingresso del paziente nella RSA, riceve la richiesta dell utente redatta sull apposito modulo, contenente l ordine di preferenza delle strutture di ricovero, fa sottoscrivere all assistito o al suo tutore l impegno alla corresponsione della quota parte a suo carico, nel caso sia dovuta, secondo quanto stabilito dalla normativa. E tenuto a riscuotere la quota di competenza del comune e/o dell assistito, nel caso di ricovero che superi i sessanta giorni. 8

9 6- EROGAZIONE DI FARMACI, PRESIDI, AUSILI E MATERIALE SANITARIO AI PAZIENTI RICOVERATI IN RSA Nel PAI dovrà essere specificata la terapia farmacologica. I farmaci rientranti nel prontuario terapeutico ospedaliero regionale sono forniti direttamente dalla ASP. Tali farmaci, ai sensi del decreto 10 agosto 2009, dovranno essere registrati attraverso l apposito flusso H secondo le modalità previste dal decreto 21 dicembre 2007, modificato dal decreto 7 luglio La prescrizione dei farmaci ai pazienti non residenti nel territorio di competenza dell ASP dovranno essere registrate anche nell apposito flusso F, ai fini della eventuale compensazione inter o intraregionale. In sede di redazione del PAI deve essere effettuata la prescrizione di presidi ed ausili necessari durante il ricovero in RSA. La prescrizione deve essere effettuata sull apposita modulistica e deve rispettare la normativa di riferimento relativamente alla tipologia ed alle quantità. I presidi e gli ausili prescritti devono essere autorizzati dai competenti uffici distrettuali secondo le regole in uso, dando loro priorità. Questi, oltre a quelli necessari per la somministrazione dei farmaci, saranno acquisiti dalla RSA direttamente dal servizio farmaceutico dell ASP con oneri a carico di quest ultima. RIFERIMENTI NORMATIVI D.A. 20 giugno 2007 Documento di programmazione della rete regionale delle strutture residenziali R.S.A. e s.m.i D.A. n del 12/11/2007 Linee guida in materia di valutazione multidimensionale per l ammissione alle prestazioni assistenziali di tipo residenziale, semiresidenziale e domiciliare per anziani ed altri tipi di pazienti non autosufficienti D.A. 24 maggio 2010 Indirizzi per la riorganizzazione e il potenziamento della rete regionale di residenzialità per i soggetti fragili e s.m.i Circolare 23 febbraio 2009 n Assistenza sanitaria integrativa-revisione della distribuzione dei presidi e materiali sanitari 9

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