JOHNNY IL CLOWN FANTASTICO E IL MISTERO DEGLI ANIMALI SCOMPARSI

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1 JOHNNY IL CLOWN FANTASTICO E IL MISTERO DEGLI ANIMALI SCOMPARSI Nel piccolo paese di provincia tutti erano in attesa dell arrivo del Circo più famoso. Il sindaco aveva fatto di tutto per averlo e il fatto di esserci riuscito lo aveva reso molto popolare tra i suoi concittadini. Le strade erano state tappezzate da giorni di locandine pubblicitarie e non vi era nessuno che non ne avesse sentito parlare almeno una volta. Si diceva che sarebbe stato uno spettacolo meraviglioso, e che si sarebbero dovute fare f lunghe file per procurarsi i biglietti. Bambini e adulti non stavano più nella pelle. Finalmente il gran giorno arrivò. La platea era stracolma quella sera, l odore dolce dello zucchero filato si univa a quello più amaro delle noccioline. Quando lo spettacolo iniziò gli applausi durarono parecchi minuti.

2 Dietro le quinte tutti erano in fermento e Johnny il clown correva da una parte all altra per accertarsi che tutto fosse pronto. Era già iniziato il primo numero quando la funambola arrivò trafelata e dette la tremenda notizia. Gli animali erano spariti, dileguati. Le gabbie inspiegabilmente erano aperte e dell elefante, del leone, della scimmia, della tigre non vi era più traccia solo a solo una polvere fosforescente era sparsa sul pavimento. ( C.Trevisiol) Il pubblico era impaziente e cominciavano a volare insulti e ad intavolare polemiche.

3 Quando anche l ultimo spettatore ebbe lasciato la l sala, il sindaco infuriato con passo pesante, si avvicinò a Jhonny il clown, che tremava in presa al panico. Tuuuuuuu, brutto clown incapace, che non fai ridere nessuno. Tuuuuu e il tuo circo mi avete rovinato la reputazione!!!" disse furibondo, mentre si asciugava la fronte con un lurido fazzoletto. Non lavorerai più con me! continuò ad urlare ti bandirò dalla città Johnny il clown provò a difendersi Ma signor sindaco Ma il sindaco non credette a quelle storielle e decise di fare qualcosa per vendicarsi. All inizio non gli venne nulla in mente, ma alla fine pensò di umiliarlo nel peggiore dei modi: lo privò per sempre del titolo di clown! Johnny non meritava questo trattamento, non era un clown come tutti gli altri, lui, le barzellette le inventava da solo!

4 Non gli interessavano i soldi, ma solo che la gente ridesse e si divertisse, per questo era dispiaciuto per tutte quelle persone, che non avevano avuto l occasione di divertirsi e gioire assistendo allo spettacolo. Le parole del sindaco lo fecero andare su tutte le furie, non riuscì a dominarsi, la rabbia prese il sopravvento e Johnny esclamò furibondo Ti pentirai amaramente di avermi trattato così, brutto pallone gonfiato!!!! Il sindaco si arrabbiò così tanto che la testa si gonfiò, diventò viola e cominciò anche a perdere bava dalla bocca. Allora al clown venne un idea : legò il sindaco con una grossa catena e, tenendolo al guinzaglio, cominciò a gridare Venite, venite! Un animale lo abbiamo trovato! E un animale unico al mondo sindacus horribilis' si chiama! La folla rientrò nel circo, tutta eccitata, vide il sindaco infuriato e lo scambiò veramente per un animale.

5 A fine spettacolo, tutti volevano vederlo da vicino, ma Johnny li teneva lontani gridando Fate attenzione, è molto pericoloso Tutti i presenti stavano uscendo entusiasti della bellissima serata. Un vecchio signore esclamò, guardando il clown Bravo Johnny, bella questa idea di far finta che non ci fossero gli animali. E stata una trovata geniale! La mattina seguente Johnny dormiva come un ghiro, quando all improvviso qualcuno bussò alla porta; tutto insonnolito andò ad aprire e si trovò di fronte il sindaco e due poliziotti. Non potè non notare il segno della catena che aveva ancora sul collo e fu preso dall ansia. Disgustoso bagarospo, te la farò pagare! Passerai moooooolto tempo in prigione!, gli urlò il sindaco.

6 Ti prego la prigione no!!!! Chi troverà i miei animali, a cui sono tanto affezionato! disse Johnny non riuscendo a trattenere le lacrime. Ti propongo un patto : se mi dai quarantotto ore di tempo, ritroverò gli animali e tu riacquisterai la tua reputazione! Il Sindaco ci pensò un po su e alla fine accettò la proposta. Dopo la discussione, Johnny il clown si mise subito al lavoro, per scoprire chi aveva rapito gli animali. Tornò al circo, per analizzare meglio le gabbie non c era nessuna impronta un lavoro da vero professionista! Osservando più attentamente, il clown si accorse, che in realtà, la polverina vicina alle gabbie era un cumulo di capelli bruciati da uno speciale acido in grado di corrodere il metallo delle serrature, senza lasciare traccia. Ora bisognava solo riuscire a capire a chi appartenessero quei capelli. Johnny ne trovò qualcuno integro e si accorse che era di un verde intenso che gli ricordava quelli di un mago chiamato Oigavlam che aveva visto esibirsi in un circo qualche anno prima.

7 Da quel momento il povero clown si mise al lavoro per rintracciarlo. Si recò nel circo in cui lo aveva visto esibirsi. Il proprietario, un certo Gino super man, un omone grande e grosso con due buffi baffi neri gli disse che non lavorava più da lui. Lo aveva preso a pedate a causa del suo caratteraccio. Gino superman gli consigliò di andare nella città vicina per controllare se fosse stato assunto dal circo di un certo Gianfranco, anche questo disse di non sapere che fine avesse fatto quel mago della malora. Sì, disse proprio così, mago della malora". Certo quel mago non doveva essere certo un tipo simpatico. Sfiduciato, stava per rassegnarsi, quando gli venne in mente di recarsi da uno stregone sensitivo, di cui aveva sentito parlare. Lui risolveva i problemi della gente, dandole dei buoi consigli.

8 Questo stregone abitava in una casa molto piccola, che incuteva paura. A tutti coloro i quali lo avevano trattato male, erano accaduti degli strani episodi: degli incidenti inspiegabili! Lo stregone guardò nella sua sfera di cristallo e diede a Jhonny dettagliate informazioni sul misterioso Oigavlam. Si trattava del proprietario di un piccolo circo non molto famoso. Jhonny seguì le indicazioni dello stregone e riuscì a trovarlo. Entrando nel circo, lo vide mentre provava il suo spettacolo di magia. Cominciò a perlustrare e, all improvviso, si accorse della presenza sul pavimento della stessa polvere fosforescente ritrovata nel suo circo. Seguì la traccia e arrivò in uno stanzino buio, angusto e sinistro; frugò nelle sue grandi tasche e tirò fuori una torcia, l accese e vide una grande quantità di animali immobilizzati, tra questi riconobbe i suoi!

9 Mentre cercava di liberarli in qualche modo, arrivò Oigavlam, che tentò di immobilizzarlo con una magia, ma Jhonny, frugando ancora nei suoi pantaloni, tirò fuori uno specchio e fece riflettere la magia sullo stesso mago. Arrivarono le volanti della polizia, chiamate da Jhonny, e il mago venne arrestato! Si scoprì che leggendo il nome di Oigavlam al contrario, si otteneva la parola Malvagio!!! Questo fu l ultimo indizio che confermò che il colpevole era proprio lui: Oigavlam. Fu portato in questura e dopo vari interrogatori confessò. Era invidioso del successo del circo di Johnny, per questo aveva rapito gli animali che erano l attrazione principale. Quella sera finalmente Johnny rifece il suo magnifico spettacolo. Fu un successo. Clown e sindaco riacquistarono la loro reputazione e divennero amici inseparabili.