SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

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1 SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: (Associazione Volontari Italiani Sangue) REGIONALE LIGURIA Corso Europa 183/2 Genova cap Telefono 010/ Fax 010/ avis.liguria@avis.it sito web: L AVIS (Associazione Volontari Italiani Sangue) Nazionale è stata fondata nel maggio dell anno 1927 dal Dott. Vittorio Formentano ed è stata costituita a livello Nazionale il 28 aprile E costituita da coloro che donano volontariamente, gratuitamente, periodicamente e anonimamente il proprio sangue e dalle Associazioni Comunali, Provinciali, Regionali e/o equiparate di appartenenza. E un associazione di volontariato, apartitica, aconfessionale, non lucrativa, che non ammette discriminazioni di sesso, razza, lingua, nazionalità, religione, ideologia politica. L'AVIS è presente su tutto il territorio nazionale con una struttura ben articolata, suddivisa in: sedi comunali in Italia (di cui 21 in Svizzera), 111 sedi provinciali, 22 sedi regionali o di province autonome (di cui 1 in Svizzera), 1 sede nazionale a Milano, per un totale, al 31 dicembre 2009, di sedi (i dati sono riportati nel sito Sono, inoltre, attivi, in Italia, 773 gruppi di donatori AVIS organizzati, operanti soprattutto nelle aziende, sia pubbliche che private, come ulteriore testimonianza della presenza associativa nel tessuto sociale. AVIS Nazionale crede fermamente nell'importanza del Bilancio Sociale come strumento di comunicazione ai terzi delle attività svolte e delle loro ricadute sociali ed economiche, pertanto, quest anno è stato pubblicato a maggio, in occasione della 73 Assemblea Generale dei soci, il Bilancio Sociale 2008 dell Associazione che è disponibile e consultabile direttamente nel sito Oltre che attraverso il Bilancio Sociale, maggiori informazioni sull AVIS e tutta la documentazione e la normativa di settore sono reperibili e scaricabili all indirizzo internet oppure possono essere richiesti tramite il numero verde gratuito: o inviando una mail all indirizzo di posta elettronica: avis.nazionale@avis.it. Nel sito dell associazione è presente, inoltre, una pagina interamente dedicata al Servizio Civile Nazionale presso l AVIS Nazionale: dove è possibile reperire tutte le informazioni utili, gli aggiornamenti, i riferimenti, il testo completo dei progetti a bando e la modulistica per presentare la domanda. L Ufficio Servizio Civile di AVIS Nazionale è, inoltre, a disposizione di tutti gli interessati al numero 02/ e all indirizzo serviziocivile@avis.it. L AVIS Regionale Liguria, nasce nel 1971 e da allora ha sempre svolto funzioni di indirizzo di politica associativa e coordinamento, servizio e consulenza per le sue sedi periferiche presenti sul territorio. Maggiori informazioni sull AVIS Regionale Liguria e tutta la documentazione e la normativa del settore sono reperibili all indirizzo internet: Nel sito dell associazione è presente, inoltre, una pagina interamente dedicata al Servizio Civile Nazionale dove è possibile reperire tutte le informazioni utili, gli aggiornamenti, i riferimenti, il testo completo dei progetti a bando e la modulistica per presentare la domanda. 1

2 L AVIS Regionale Liguria, Ente proponente il progetto, è un Ente Giuridico riconosciuto con Decreto della Giunta Regionale Ligure n. 928 del 20 Aprile 2006; è un ONLUS iscritta al Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato Settore sanitario dal 14/12/1994 Decreto n. 1410; Ha lo scopo di promuovere la donazione di sangue - intero o di emocomponenti - volontaria, periodica, associata, non remunerata, anonima e consapevole, intesa come valore umanitario universale ed espressione di solidarietà e di civismo, che configura il donatore quale promotore di un primario servizio socio-sanitario ed operatore della salute, anche al fine di diffondere nella comunità nazionale ed internazionale i valori della solidarietà, della gratuità, della partecipazione sociale e civile e della tutela del diritto alla salute. In armonia con i propri fini istituzionali e con quelli del Servizio Sanitario Nazionale, si propone di: sostenere i bisogni di salute dei cittadini favorendo il raggiungimento dell autosufficienza di sangue e dei suoi derivati a livello nazionale, dei massimi livelli di sicurezza trasfusionale possibili e la promozione per il buon utilizzo del sangue; tutelare il diritto alla salute dei donatori e di coloro che hanno necessità di essere sottoposti a terapia trasfusionale; promuovere l informazione e l educazione sanitaria dei cittadini; promuovere un adeguata diffusione delle proprie associate su tutto il territorio nazionale, con particolare riferimento alle aree carenti e delle attività associative e sanitarie ad esse riconosciute, come la raccolta del sangue e degli emocomponenti; favorire lo sviluppo della donazione volontaria, periodica, associata, non remunerata, anonima e consapevole a livello comunitario ed internazionale; promuovere lo sviluppo del volontariato e dell associazionismo anche nei cittadini non italiani. sviluppare la cultura della donazione del sangue anonima, volontaria e non remunerata da trasmettere alle nuove comunità di migranti presenti nel nostro Paese, e per questo ha messo in atto negli anni diverse iniziative atte a coinvolgere i nostri nuovi concittadini nella mission che da oltre ottanta anni viene perseguita da AVIS promuovere la tutela dell ambiente ed il supporto logistico e sanitario in corso di calamità naturali con la sua componente di protezione civile. cooperare ai programmi regionali e nazionali per il raggiungimento della autosufficienza trasfusionale, così come previsto dalla Legge 219 / 2005 e dai vari piani regionali sangue. 2) Codice di accreditamento: NZ01823/LIG/A/0063 3) Albo e classe di iscrizione: Albo Regionale Liguria 2 Classe Di Iscrizione CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Donazione di Sangue: Promossi in Solidarietà - Liguria 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: Assistenza Area Principale: Salute: promozione e organizzazione attività di donazione e raccolta sangue Relativa codifica: A 15 2

3 6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: BREVE PREMESSA Forte dell esperienza positiva dell Obiezione di Coscienza, l Associazione Volontari Italiani del Sangue ha avviato, nel 2005, il Servizio Civile Nazionale, condividendo a pieno le finalità di una legge che intende coinvolgere le giovani generazioni nella difesa della Patria con mezzi non armati e non violenti, mediante servizi di utilità sociale, servizi tesi a costituire e rafforzare i legami che sostanziano e mantengono coesa la società civile, rendono vitali le relazioni all interno delle comunità, allargano alle categorie più deboli e svantaggiate la partecipazione alla vita sociale, attraverso azioni di solidarietà, di inclusione, di coinvolgimento e partecipazione, che promuovono a vantaggio di tutti il patrimonio culturale e ambientale delle comunità, e realizzano reti di cittadinanza mediante la partecipazione attiva delle persone alla vita della collettività (Carta Etica del Servizio Civile). Proponendo le attività del progetto Donazione di Sangue: Promossi in Solidarietà l Associazione intende dare continuità ad azioni che, come dimostrano i risultati pubblicati all interno del Bilancio Sociale 2008 (pag ), e presentati alle Istituzioni il 28 novembre 2008 nella prestigiosa Sala della Biblioteca del Senato, hanno saputo contribuire concretamente nella diffusione della cultura del dono del sangue in Italia. L Ente crede che l accoglienza di giovani volontari sia una possibilità di arricchimento sotto molteplici dimensioni: per il volontario/a, per l organizzazione locale che lo accoglie, per la comunità che include i destinatari e i beneficiari del servizio. L AVIS Regionale Liguria da sempre ha creduto nella importanza del servizio civile volontario come momento di crescita morale e di cittadinanza attiva. Dal 2003 ha iniziato le procedure per l accreditamento quale ente di seconda classe all albo nazionale è stata accreditata dall Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (UNSC) con comunicazione dell 5 dicembre 2005 Prot. UNSC 55886/II/1 a seguito del positivo esame della documentazione presentata e del possesso di tutti i requisiti richiesti dalla normativa ed ha già avuto dei progetti di servizio civile approvati. Nel 2009 l AVIS Regionale Liguria con decreto Regionale 3230 del 11/11/2009 è stata accreditata in seconda classe all albo Regionale della Regione Liguria. Visti gli ottimi risultati ottenuti con i precedenti progetti, ha deciso di estendere la possibilità di poter avere la collaborazione dei Volontari di servizio civile, ad altre 8 sedi, individuate nelle AVIS Comunali e Provinciali delle Regioni con le quali da anni collabora e che sono anche le Regioni dove maggiormente si viene troppo spesso a configurare una carenza nella raccolta di sangue ed emocomponenti: Lazio e Calabria. Rispondendo queste sedi alle prerogative individuate da AVIS Regionale Liguria e possedendo i requisiti previsti dalla Circolare UNSC 2 febbraio 2006 Norme sull accreditamento degli enti di Servizio Civile, con determina regionale n 3230 del 11 novembre 2009, le sedi, dove il progetto denominato Donazione di Sangue: Promossi in Solidarietà si articolerà, sono in totale 27, divise nelle Regioni: Liguria, Piemonte, Lazio e Calabria e in ognuna di esse assumerà, nel finale della denominazione, proprio l intestazione regionale specifica. Liguria Piemonte Lazio Calabria Il progetto, difatti, verrà realizzato all interno del territorio delle Regioni sopramenzionate interessando le AVIS Comunali e Provinciali accreditate per lo specifico territorio. In queste Regioni la presenza AVIS, in numero di donatori e donazioni, è quantificata come esposto nella tabella sottostante: 3

4 Censimento ISTAT Strutture Associative Regione Popolazione Soci Iscritti Soci Donatori N Donazioni Indice donazionale Com Prov Reg Totale Strutture Liguria , Piemonte , Lazio , Calabria , TOTALE , L Ente titolare del progetto propone, pertanto, ai giovani un anno di Servizio Civile Nazionale come esperienza diretta di cittadinanza attiva e di partecipazione responsabile, nell intento di disseminare, proprio attraverso i volontari, spinte e stimoli partecipativi nei confronti di tutta la cittadinanza non ancora raggiunta e/o impegnata nella donazione consapevole. DESCRIZIONE DELL AREA DI INTERVENTO Definizione del settore Il progetto Donazione di Sangue: Promossi in Solidarietà Liguria rientra, come indicato al punto 5 della scheda, nell ambito dell assistenza alla salute (codifica UNSC A 15) e, più specificatamente attraverso la promozione della donazione del sangue in Liguria e il sostegno dei bisogni di salute dei cittadini, favorendo di fatto il raggiungimento dell autosufficienza di sangue e dei suoi derivati, e dei massimi livelli di sicurezza trasfusionale e della migliore qualità possibili. La Legge 21 ottobre 2005, n. 219 "Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati regolamenta le attività trasfusionali ovvero le attività riguardanti la promozione del dono del sangue, e stabilisce che le attività trasfusionali sono parte integrante del Servizio Sanitario Nazionale e si fondano sulla donazione volontaria, periodica, responsabile, anonima e gratuita del sangue umano e dei suoi componenti. Lo Stato riconosce, inoltre, la funzione civica e sociale ed i valori umani e solidaristici che si esprimono nella donazione volontaria, periodica, responsabile, anonima e gratuita del sangue e dei suoi componenti. La legge riconosce, infine, che le associazioni di donatori volontari di sangue e le relative federazioni concorrono ai fini istituzionali del Servizio sanitario nazionale attraverso la promozione e lo sviluppo della donazione organizzata di sangue e la tutela dei donatori. Le Associazioni e Federazioni di donatori assumono, pertanto, un ruolo fondamentale nel progettare, realizzare e verificare la propria partecipazione al sistema trasfusionale nazionale, in accordo con le istituzioni e le strutture trasfusionali di riferimento (locali, regionali e nazionali), per concorrere al raggiungimento del fabbisogno nazionale di emocomponenti e di emoderivati, sia in termini quantitativi che qualitativi. La prima finalità della Legge 219/2005 è, quindi, il raggiungimento dell autosufficienza regionale e nazionale di sangue, emocomponenti e farmaci emoderivati. L autosufficienza del sangue e dei suoi derivati costituisce un obiettivo nazionale finalizzato a garantire a tutti i cittadini uguali condizioni di qualità e sicurezza della terapia trasfusionale. Con questa legge, viene promossa, però, l individuazione da parte delle Regioni, in base alla propria programmazione, delle strutture e degli strumenti necessari per garantire un coordinamento intraregionale ed interregionale delle attività trasfusionali, dei flussi di scambio e di compensazione, nonché il monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi in relazione alle finalità. In attuazione della Legge viene istituito, per la prima volta in Italia, il Centro Nazionale Sangue (CNS) che fornisce supporto tecnico per il coordinamento interregionale con particolare riferimento all attuazione del programma di autosufficienza nazionale (Piano Nazionale Sangue) e delle compensazioni intra ed interregionali. Il CNS definisce, inoltre, annualmente il programma di autosufficienza regionale (Piano Regionale Sangue), individuando i consumi storici, il fabbisogno reale, i livelli di produzione necessari, le risorse, i criteri di finanziamento del sistema, le modalità di compensazione intraregionale ed interregionale ed i livelli di importazione ed esportazione eventualmente necessari. 4

5 I soggetti operanti nel settore Per poter avere, relativamente al progetto di Servizio Civile DONAZIONE DI SANGUE: PROMOSSI IN SOLIDARIETÀ, un quadro di riferimento completo sia da un punto di vista settoriale che territoriale e che tenga conto della domanda e della relativa offerta presente nel territorio, occorre inquadrare l AVIS all interno del contesto associativo del settore che oltre all AVIS agisce sul territorio con la propria attività di propaganda e di raccolta. Il contesto associativo di riferimento, annovera, oltre all AVIS altre tre associazioni nazionali: la Federazione Italiana Associazioni Donatori di sangue (FIDAS); la Consociazione Nazionale dei Gruppi Donatori di Sangue Fratres delle Misericordie d Italia (FRATRES); la Croce Rossa Italiana (C.R.I.). riunite dal 1995 in un Comitato Interassociativo del Volontariato Italiano del Sangue (C.I.V.I.S.) senza scopo di lucro che impegna le aderenti a perseguire gli obiettivi condivisi attraverso comportamenti etici. Non si sono ancora realizzate le condizioni affinché anche a livello regionale si costituisca il CIVIS, Coordinamento Interassociativo Volontari Italiani del Sangue. Ma AVIS, insieme alle altre associazioni di donatori, partecipa all interno delle Strutture Regionali di Coordinamento (SRC). Dobbiamo purtroppo segnalare che non è stato possibile inserire i dati specifici esaustivi relativi alle raccolte effettuate dalle altre Associazioni di Donatori sangue, in quanto i dati, benché richiesti ai CRCC, non sono stati comunicati. Facciamo quindi riferimento ai dati presenti a livello Nazionale e generali. Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue Il numero dei donatori iscritti alla FIDAS nell anno 2008, stando ai dati contenuti nella Relazione del Presidente Dr. Aldo Ozino Caligaris, disponibile sul sito: è salito a Le donazioni complessive effettuate da donatori FIDAS nel 2008 sono state , con un incremento dei giovani donatori tra 18 ed i 28 anni Nella Regione Liguria la raccolta è stata di unità di sangue intero e 60 unità di aferesi. (dati CRCC Liguria 25 Agosto 2009) Consociazione Nazionale dei Gruppi Donatori di Sangue Fratres delle Misericordie d Italia La Consociazione Nazionale Fratres a livello territoriale è articolata in Consigli Regionali e Consigli Provinciali. A livello di base è composta da 669 Gruppi Donatori di Sangue Fratres dislocati su 14 Regioni. Il numero dei donatori iscritti alla FRATRES nell anno 2008, stando ai dati disponibili sul sito: e confermati dal Centro Nazionale Sangue (CNS) è aumentato del 4,45%, sono aumentate del 4,10% anche le donazioni che superano le Croce Rossa Italiana La Componente Volontaristica dei Donatori di Sangue della Croce Rossa Italiana, secondo i dati contenuti nel sito: è presente in 19 Regioni d Italia per un totale di 185 gruppi dislocati in tutto il territorio nazionale. Il numero totale delle donazioni di sangue a favore della Croce Rossa Italiana nel 2008 sono state circa L indice di donazione dell anno 2008 dei soci della Componente Volontaristica dei Donatori di Sangue della CRI, risultava sovrapponibile a quello nazionale dell 1,6%. Il numero dei soci Componente Volontaristica dei Donatori di Sangue della Croce Rossa Italiana, pertanto, risulta pari a circa persone. Nella Regione Liguria nel 2009 le componenti donatori sangue hanno raccolto 1305 unità di sangue intero e 180 unità di aferesi. L Associazione Volontari Italiani del Sangue (AVIS) Nel quadro delle Associazioni che si occupano della donazione del sangue AVIS Nazionale assume, senza dubbio un ruolo centrale. AVIS Nazionale è presente su tutto il territorio nazionale in maniera capillare. Il Sistema AVIS si compone di: 1 sede Nazionale; 22 sedi Regionali o equiparate di cui 21 italiane e 1 svizzera; 118 sedi Provinciali o equiparate; sedi Comunali, di base o equiparate, di cui 21 svizzere e italiane. Il totale delle sedi risulta, pertanto, pari a

6 Come possiamo notare dai dati riportati nella tabella che segue, AVIS a livello nazionale si conferma la maggiore Associazione presente sul territorio, concorrendo con la sua attività di raccolta al 77% del fabbisogno nazionale di sangue ed emocomponenti Denominazione N. Soci N. Donazioni Apporto (in %) alla raccolta nazionale FIDAS % FRATRES 669 gruppi ca. 4% C.R.I. 185 gruppi ca. 5% AVIS % DESCRIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE L AVIS Regionale Liguria è presente capillarmente nel territorio della Regione Liguria con la presenza di 68 sedi comunali, 3 sedi provinciali (l AVIS non è presente in provincia di Imperia). N. 2 Comunali appartenenti all AVIS Regionale Liguria si trovano in Piemonte (Spigno Monferrato e Monesiglio) ma sono a noi associate per vicinanza geografica, ed 1 in Toscana in Provincia di Massa Carrara (Fosdinovo). Nello specifico la situazione associativa di AVIS Regionale Liguria è quella illustrata dai seguenti grafici: Tot. Comuni 67 Tot. Comuni 69 Tot. Comuni 32 N. Comunali 15 N. Comunali 32 N. Comunali 21 L'AVIS Regionale Liguria è gemellata con l'avis Regionale Lazio dal 2003 con un gemellaggio mirato alla collaborazione per il raggiungimento, attraverso l'unione delle forze, dell'autosufficienza nazionale di sangue ed emoderivati anche attraverso interventi mirati nel mondo del lavoro, nelle Scuole, Università e tra i Cittadini migranti. Insieme da anni attuano in tal senso una campagna di sensibilizzazione che si svolge con la pubblicazione di messaggi sulla donazione nelle maggiori testate giornalistiche etniche. Con l'avis Regionale Piemonte collabora da anni nella formazione dei Dirigenti Associativi ed insieme hanno formato la Scuola di Formazione Interregionale Liguria, Piemonte, Valle D' Aosta e Lazio. Con l AVIS Regionale Calabria collabora da anni nello sviluppo di iniziative comuni volte alla sensibilizzazione dei Giovani, soprattutto con interventi nelle Scuole e tra i Cittadini migranti, per lo sviluppo della conoscenza e sensibilizzazione al dono del sangue. Dal 2007 collabora, sulla base di un protocollo stilato a livello nazionale, ripreso e stilato a livello locale, con la Associazione Radio Club CB Protezione Civile Liguria 1, (vedi allegato) con la quale ha formato un gruppo di Donatori sangue, ed insieme ai quali ha organizzato seminari ed esercitazioni pratiche di Protezione Civile. Tali collaborazioni e divisioni di intenti e iniziative sono dovute anche alla considerazione del fatto che in Italia ogni anno vengono importati dall'estero un terzo degli emoderivati necessari per coprire le esigenze dei nostri malati. Il progetto Donazione di Sangue: Promossi in Solidarietà Liguria intende realizzarsi capillarmente nell intero territorio regionale. Secondo i dati ISTAT 1 la popolazione della Regione Liguria al 1 gennaio 2009 risulta costituita da un totale di persone. L attività donazionale 2 di un individuo, regolata dalle attuali norme sanitarie 3, si svolge tra le fasce d età 1 Fonte ISTAT: 2) Attività donazionale/donazione del sangue: prelievo di sangue intero, plasma o piastrinoaferesi, raccolto in un apposito contenitore (sacca) di plastica che rende il sangue idoneo a scopo di raccolta, conservazione e per l attività trasfusionale. Il volume massimo di sangue prelevato, stabilito per legge, è uguale a 450 ml +/- il 10%, quello per il plasma è di 650 ml. 6

7 18-65 anni. All interno della Regione Liguria la fascia di donatori potenziali corrisponde a persone, pari a circa il 60% della popolazione ligure: Il target potenziale del progetto di Servizio Civile Donazione di Sangue: Promossi in Solidarietà Liguria si può quindi dire che sia pari a circa il 60% della popolazione regionale; In particolare il progetto si vuole rivolgere alla fascia giovanile, da 18 a 35 anni, che nella regione Liguria corrisponde a residenti (di cui maschi e femmine), pari a 17,53 % della popolazione ligure; Un attenzione particolare verrà data ai ragazzi in età scolare anche pre-donazionale, dai 10 (ultimo anno delle scuole primarie) ai 18 anni, che nella regione Liguria corrispondono a ragazzi, pari al 6,91% della popolazione regionale. Il numero di donatori attivi nella Regione Liguria, secondo i dati presenti nel Registro Regionale Sangue ammontano complessivamente a Si designa come indice di penetrazione il rapporto tra i donatori attivi e la popolazione potenzialmente donatrice nel dato territorio. Nel caso della Liguria l indice è pari a 2,60. Per quanto riguarda AVIS, il numero di donatori è , con un indice di penetrazione di 1,92. ANNO INDICE DI PENETRAZIONE REGIONE LIGURIA INDICE DI PENETRAZIONE MEDIA NAZIONALE , 86 2, , 91 2, ,92 2,98 L indicatore esprime la capacità di coinvolgimento dei cittadini ai fini della condivisione della missione associativa. Tra le sedi AVIS si assiste a un graduale incremento dell indice di penetrazione sulla popolazione; L aumento dell indice di penetrazione è uno degli obiettivi di AVIS Liguria per avvicinarsi ai parametri nazionali, bisogna comunque considerare che la Liguria è la regione che ha il più alto indice di vecchiaia del Paese. Secondo il Programma di Autosufficienza Nazionale dell Anno 2009 questa è la programmazione relativa alla produzione e al consumo di sangue per l anno 2009 nella regione Liguria. Programmazione produzione unità di GR Programmazione consumo unità di GR Unità Unità Unità GR Δ% GR * Unità GR Δ% GR * Programma Programma prodotte consumate pop/ pop/ Liguria ,03 5, ,51 45,68 Per quanto riguarda il plasma la programmazione è descritta dalla seguente tabella: Programmazione invio di plasma alla lavorazione (kg) Kg inviati 2008 Programma 2009 Δ% Kg/1000 dopo 2009 Stima autosufficienza nazionale Liguria ,6 12, % 70-74% Per la regione Liguria il fabbisogno stimato per il 2009 era di di sangue intero e Kg di plasma; Rispetto al 2008 il fabbisogno di sangue era stato raggiunto attraverso la relativa produzione, mentre per il plasma si stima una media nazionale di un 45-48% relativamente alla produzione di albumina e 70-74% per le immunoglobuline. 3) D.M. 3 marzo 2005, Ministero della Salute, Caratteristiche e modalità per la donazione del sangue e di emocomponenti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 85 del

8 Sangue raccolto complessivamente da tutti i soggetti operanti nella regione nel 2009 La raccolta di sangue intero nella regione liguria 4. DELTA % SIT UR Genn-Dic 2008 SIT UR Genn - Dic 2009 La Spezia ,8 Lavagna ,4 Gaslini ,3 San Martino ,4 Galliera ,2 ASL 3 / Villa Scassi ,0 Savona ,2 Santa Corona ,4 Imperia ,8 Totale Regione ,2 La Regione Liguria, complessivamente, ha raccolto unità di sangue di fronte a un fabbisogno stimato di Si è rilevata una lieve decremento nella raccolta relativamente all anno precedente dovuto a una inferiore raccolta da parte dei SIT. Ma gli ospedali nel 2009 complessivamente hanno consumato meno sangue, forse per una migliore gestione o un minor numero di scarti e ciò ha comportato un eccedenza e la Liguria ha avuto un saldo positivo di oltre sacche tra import ed export con le altre regioni. Da qualche anno in Liguria si registra un autosufficienza border line: i fattori appunto che compongono l autosufficienza, parametro dinamico non statico, sono la raccolta ed il consumo. Si può stabilire che la Regione ha raggiunto l autosufficienza relativamente al sangue intero. Esaminando 5 però la provenienza del sangue si possono trarre alcune considerazioni. DONAZIONI DI SANGUE INTERO RACCOLTE NEL 2009 IN LIGURIA SUDDIVISE PER ASSOCIAZIONE AVIS FIDAS CRI ALTRE ASSOCIAZIONI E DONATORI OSPEDALE TOTALE DONAZIONI LIGURIA % 2% 17% 33% AVIS FIDAS CRI ALTRE La maggior parte del sangue proviene da donazioni dei donatori non associati cioè i donatori ospedale. Molto spesso ai parenti dei ricoverati viene richiesta una donazione giustificata dalla scarsità di sangue. Questo fenomeno é presente per il 99,9% a Genova, non esiste a La Spezia né a Savona, forse in piccola percentuale a Imperia. Ma questo tipo di donazione è molto meno sicuro (l OMS afferma che sono donazioni molto più pericolose): Per garantire una maggior sicurezza trasfusionale occorre aumentare le donazioni di sangue intero di donatori periodici e diminuire quello dei parenti o dei donatori sporadici; AVIS a livello regionale contribuisce esattamente per un terzo relativamente alla raccolta di sangue intero. Un dato che può essere migliorato con il contributo delle diverse sedi operative a livello regionale. 4 Riunione Organizzativa Anno 2010 Src Liguria Genova 2 Febbraio I dati seguenti e le tabelle relative sono fornite durante la Riunione Organizzativa Anno 2010 CRCC Liguria Genova 2 Febbraio

9 La raccolta di plasma in aferesi a livello regionale Per quanto riguarda il plasma, i dati di raccolta del 2008 e del 2009 sono illustrati nelle seguenti tabelle: La raccolta in aferesi: analisi 2008/2009: Plasma A inviato all industria : RACCOLTA IN AFERESI GENNAIO - DICEMBRE Plasmaferesi Multicomponent Genn - Dic 2008 Plasmaferesi Multicomponent A livello regionale la Liguria ha visto un notevole aumento di raccolta di plasma in aferesi, del 13,5 % rispetto all anno precedente; Si può notare l incremento eccezionale della provincia di La Spezia, una delle sedi operative del presente progetto; Il virtuoso percorso in positivo è un obiettivo da mantenere. Oltre che in aferesi, (plasma di tipo A) il plasma può essere ottenuto anche attraverso la separazione cellulare di sangue entro sei ore dal prelevamento (si parla allora di plasma di tipo B o tipo C in funzione della qualità del plasma avviato a trasformazione). Questa la quantità di plasma inviato alla lavorazione: % Popolazione Plasma inviato /1000 abitanti 2008 Genn - Dic 2009 La Spezia ,4 Lavagna ,5 Gaslini ,2 San Martino ,5 Galliera ,3 ASL 3 / Villa Scassi ,4 Savona ,2 Santa Corona ,1 Imperia ,9 TOTALE ,0 PLASMA A % Dipartimento Levante Area Metropolitana 2,577 2, Dipartimento Ponente 923 1, Totale Regione 4,067 4, Plasma inviato /1000 abitanti 2009 LIGURIA , ,6 20,8 DELTA % Di fronte a una previsione indicato in unità, la produzione di unità è soddisfacente; Ma rispetto al proprio fabbisogno, la Liguria produce complessivamente meno del 50% del plasma necessario per ricevere dall industria tutti i derivati necessari; Una necessità ancora importante è aumentare la raccolta di plasma a livello regionale. 9

10 Contributo dei diversi soggetti alla raccolta di plasma DONAZIONI DI PLASMA RACCOLTE NEL 2009 IN LIGURIA SUDDIVISE PER ASSOCIAZIONE AVIS FIDAS 756 CRI 57 ALTRE ASSOCIAZIONI E DONATORI OSPEDALE TOTALE DONAZIONI LIGURIA DONAZIONI IN MULTICOMPONENT RACCOLTE NEL 2009 IN LIGURIA SUDDIVISE PER ASSOCIAZIONE AVIS 482 FIDAS 359 CRI 123 ALTRE ASSOCIAZIONI E DONATORI OSPEDALE TOTALE DONAZIONI LIGURIA AVIS contribuisce per il 28% alla raccolta di plasma e del 14% di multicomponent nel contesto regionale. Il dato indica la possibilità di maggiore contributo da parte delle diverse sedi AVIS. Il programma di autosufficienza per l anno 2010 stabilisce una previsione di raccolta di emazie di fronte a un consumo di , con un bilancio positivo di 461 emazie. Per il 2009 si stima di avere raggiunto l autosufficienza, con un bilancio positivo tra produzione e consumo; Ma per mantenere l autosufficienza occorre incrementare ulteriormente la raccolta con un indice di 3,2%. ATTIVITÀ DI AVIS NEL CONTESTO TERRITORIALE All interno del territorio, AVIS contribuisce rivelando un incremento annuale di donatori. N. soci AVIS a livello regionale 6. ANNO SOCI DONATORI Differenza Soci Donatori % sull anno precedente TOTALE SOCI (Soci donatori+ Soci ex donatori+soci collaboratori) , , , , Dati disponibili ad Aprile 2010 Nel numero complessivo dei donatori, i giovani tra i 18 e 35 anni corrispondono a Soci ANNO SOCI DONATORI range età anni Il numero dei giovani donatori corrisponde solo al 26,36 % dei donatori. All interno del territorio regionale AVIS si rivela come l associazione che offre il maggiore contributo donazionale. Determinante a questo proposito è la presenza di donatori non occasionali, che garantiscano donazioni periodiche e continuative. Si intende per indice donazionale il rapporto tra il numero dei donatori e il numero medio delle donazioni svolte in un anno. L indice donazionale, cioè la frequenza delle donazioni, descrive la fidelizzazione dei donatori ma è determinato anche dalla componente dei donatori stessi, considerando che alle 6 I dati relativi al numero dei Soci e quelli ad essi correlati sono desunti dalle varie relazioni associativi presentati nelle assemblee associative e da queste approvate nel corso degli anni di riferimento. 10

11 donne è consentito effettuare, nell arco dell anno, un numero inferiore di donazioni di sangue rispetto a quello previsto per gli uomini. In Liguria l indice donazionale dei donatori AVIS è descritto dalla tabella che segue: INDICE DONAZIONALE REGIONE LIGURIA INDICE DONAZIONALE MEDIA NAZIONALE ,54 1, ,53 1, ,59 1,78 Nella Regione Liguria l indice donazionale è più basso rispetto alla media nazionale. Una delle cause è l orografia del territorio e la distribuzione nello stesso delle strutture trasfusionali che rende a volte difficoltosa o quanto meno molto onerosa per molti Soci effettuare la donazione ripetutamente. Un altra causa può essere ricercata nella provenienza lavorativa di molti Soci, commercio, servizi e terziario; ambienti lavorativi che molto spesso ostacolano l atto donazionale. I dati relativi alla popolazione residente e al numero di donatori e della raccolta sangue 2008, nelle territori regionali che verranno interessati dal progetto sono specificati nel dettaglio nella tabella seguente: Superficie Densità Donatori Donazioni Indice Sede Popolazione (kmq) (Ab/kmq) Avis Avis donazionale Regionale Liguria , Provinciale Genova Alassio ,3 654, Albenga ,51 661, Arenzano , Ceparana Di Bolano , Chiavari , , Colombano Certenoli ,3 63, Genova , Ortonovo Portovenere , Rapallo ,63 904, Santa Margherita , , Ligure Santo Stefano Magra , Savona ,55 951, Provinciale Savona , Sestri Levante ,49 559, Vezzano Ligure ,42 401, Radio Club Genova Est L AVIS ha attuato negli anni strategie e programmi che hanno permesso, sia di superare i difficili momenti di stasi donazionale, che di definire una struttura associativa molto più capillare e differenziata, capace di compensare eventuali deficit derivanti da un settore. Ha infatti operato con tutte le realtà lavorative, pubbliche e private, dipendenti ed autonome; ha fortemente incrementato il rapporto con le istituzioni pubbliche (Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Marina Militare), con le Scuole Superiori, Gruppi Sportivi, Società di Calcio e Tifoserie, Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Università, Enti di Protezione Civile. L AVIS Regionale Liguria e le altre AVIS interessate nel progetto, da anni hanno creato uno staff di volontari che regolarmente effettuano incontri e conferenze nelle Scuole Medie Superiori e nelle Università, sempre affiancati da un Medico Trasfusionista. Nelle sedi dove tale attività è stata effettuata nel 2008 (circa il 70% delle sedi, in quanto non tutte le città hanno la presenza di Istituti di studio Superiori o Università) sono state effettuate delle sedute di prelievo che hanno portato nell anno 2008, alla fidelizzazione di circa 3000 nuovi Donatori ed alla raccolta di 3000 unità di emazie. Lo scorso anno grazie al supporto dei Volontari del Servizio Civile che operano in alcune sedi, è stato possibile estendere questa attività anche alle Scuole elementari e medie, utilizzando 11

12 materiale già presente in AVIS ed un opuscolo creato proprio dai Volontari del Servizio Civile, oltre ad un video che illustra le varie fasi della donazione, creato dai VSC grazie alla collaborazione del Primario del SIT dell Ospedale San Martino di Genova e della Direzione Sanitaria dello stesso Ospedale. Questo ha permesso un allargamento del target al quale è stato portato il messaggio di solidarietà di AVIS. Tutte queste azioni hanno permesso di incrementare il patrimonio associativo (i donatori) e di dedicare ad esso tutta l attenzione necessaria perché possa compiere in tranquillità la donazione. Mentre l AVIS era impegnata, ed ancora intende impegnarsi, in questa opera, sono aumentate fortemente le richieste di sangue e plasmaderivati sia per l aumento delle patologie legate all invecchiamento della Popolazione sia per l incremento degli interventi di Cardiochirurgia, Neurochirurgia, Trapianti di Fegato e di Midollo Osseo. L aumentata necessità di sangue dovuta ai progressi in campo chirurgico, all aumento della vita media, ai trapianti di organi richiedono sforzi sempre maggiori per garantire la fornitura della materia prima sangue e raggiungere l autosufficienza nazionale di sangue ed emoderivati. A questa aumentata richiesta di sangue ed emocomponenti da parte del mondo scientifico, si è nel frattempo aggiunta la richiesta di sangue ed emocomponenti di sottogruppi rari e particolari, spesso non presenti nella Popolazione Caucasica, legati al fatto che, nel frattempo, anche nella nostra regione si è venuta a delineare una nuova tipologia di cittadinanza attiva che si è fortemente radicata nel territorio. Sono i nuovi cittadini Italiani cioè i cittadini di altre Etnie e Religioni, che negli anni sono venuti ad integrarsi nelle nostre realtà. In Italia sono presenti persone straniere (di cui maschi e donne), e rappresentano circa il 6,5 % della popolazione italiana (dati ISTAT del 01 Gennaio 2009). Nello specifico i dati riportati in tabella fanno vedere il numero totale di stranieri residenti nella regione: REGIONE POPOLAZIONE TOTALE STRANIERI RESIDENTI MASCHI 12 FEMMINE Liguria (dati ISTAT gennaio 2009) In Provincia di Genova sono presenti stranieri dei quali la comunità più numerosa è quella Ecuadoriana, (in Liguria circa residenti regolari e in via di regolamentazione 30% della popolazione straniera totale), seguono le Comunità Albanesi, Marocchine, Rumene, peruviane e Cinesi La presenza degli stranieri in Provincia di Genova è riassunta come nei grafici che seguono: NAZIONALITA PRESENZE NAZIONALITA PRESENZE ECUADOR PERU 2721 ALBANIA 6869 UCRAINA 1452 MAROCCO 4637 CINA 1452 ROMANIA 4303 SRI LANKA 1323 Totale titolari permessi di soggiorno Lavoratori subalterni Lavoratori autonomi Motivi familiari Studio 501 (Dati Questura di Genova Luglio 2008) Nello specifico nelle Regioni interessate dal progetto i cittadini stranieri soni divisi come in tabella: Regione 0/17 18/65 >65 Complessivo MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE Liguria Dalla tabella si evince che il 76% della popolazione straniera residente nella regione è potenzialmente un futuro donatore.

13 Attività promozionali sul territorio Per cercare di incidere sul contesto territoriale l AVIS, capillarmente diffusa sul territorio, anche nel 2008 ha portato avanti continuativamente attività di informazione, formazione, promozione e sensibilizzazione della donazione sia a livello locale che regionale. Numerose sono state le attività promozionali realizzate dalla rete associativa coordinata a livello regionale. Molto importante l opera nel settore Scuola dove già da tempo si lavora in armonia con l Ufficio Scolastico Regionale, ( anche grazie ai protocolli di intesa stipulati in ambito nazionale) per interventi formativi per i docenti e nelle singole Istituzioni Scolastiche. Il totale degli incontri sul territorio regionale è di oltre 80 incontri nelle diverse Istituzioni Scolastiche. Nell ultimo anno le principali manifestazioni a cura di AVIS regionale sono state: Terre diverse Stesso sangue - divulgazione tramite manifesti e brochure informative per la raccolta di sangue dei nuovi cittadini italiani Giornata mondiale del donatore Settimana della donazione del sangue dei ragazzi del Servizio Civile Nazionale in collaborazione con la Regione Liguria Varie manifestazioni sportive regionali e locali (biciclettata di Chiavari, Maratona di Sestri Levante ed Ortonovo, ecc.) Gara della Solidarietà di Interfacoltà Naturalmente i componenti dell esecutivo hanno garantito la loro presenza a tutte le iniziative che si sono svolte sul territorio della regione in maniera attiva e propositiva. Si possono contare quasi una decina di grandi manifestazioni e almeno 30 eventi e manifestazioni locali promosse dalle sezioni sul territorio. Importante a livello regionale è il contributo del servizio civile; in tale settore l AVIS interviene con grande impegno economico per garantire sia la formazione generale sia quella specifica in sinergia con la propria Scuola di Formazione Regionale che annovera al proprio interno numerosi formatori di eccellenza grazie anche agli accordi con i SIT della Regione e con i 4 CSV delle province. Per quanto attiene le attività promozionali specifiche per i nuovi cittadini italiani l AVIS Regionale Liguria ha già posto in atto iniziative mirate alla sensibilizzazione di queste popolazioni al dono del sangue, soprattutto con articoli pubblicati nelle maggiori testate giornalistiche etniche, seminari, convegni e ricerche effettuate in collaborazione con le Università. Grazie a protocolli di intesa con i Consolati è stato possibile effettuare incontri con i nuovi concittadini, per propagandare la donazione ed illustrare i criteri di selezione dei donatori, atto questo propedeutico alle raccolte sangue successivamente effettuate. Ha in essere la stipula di un accordo con la Lega Nazionale dei Rumeni in Italia. 13

14 Già dal 2007 è stato creato a livello di AVIS Nazionale, l osservatorio degli extracomunitari che è tutt ora attivo ed operativo. Fanno parte del tavolo tecnico dell osservatorio volontari delle AVIS della Liguria, Piemonte, Lazio, e Calabria, e grazie al loro lavoro e alle testimonianze dei Donatori di altre etnie è stato scritto un libro presentato alla popolazione durante la mostra del libro di Torino dal titolo L altro in me. Nello specifico l AVIS Regionale Liguria ha creato dei depliant multilingue che illustrano la donazione di sangue oltre ad una campagna, che è partita a settembre 2008, finanziata dalla Regione Liguria Terre diverse, stesso sangue Donatori senza confini, il sangue di tutti per tutti: obiettivo crescere.. integrarsi Di seguito i manifesti di alcune campagne pubblicitarie per la Regione Liguria: Resta comunque impellente la problematica che questo nuovo panorama sanitario di potenziali fruitori del Servizio Sanitario Locale e di potenziali Donatori pone, e questo deve far si che l'avis si impegni ancora più fortemente in quella che è la sua mission primaria: promuovere la donazione di sangue - intero o di emocomponenti - volontaria, periodica, associata, non remunerata, anonima e consapevole, intesa come valore umanitario universale ed espressione di solidarietà e di civismo, che configura il donatore quale promotore di un primario servizio socio-sanitario ed operatore della salute, anche al fine di diffondere nella comunità nazionale ed internazionale i valori della solidarietà, della gratuità, della partecipazione sociale e civile e della tutela del diritto alla salute. RADIO CLUB CB Genova Est, Nucleo operativo PROTEZIONE CIVILE LIGURIA UNO collabora con AVIS Liguria al progetto DONAZIONE DI SANGUE: PROMOSSI IN SOLIDARIETÀ, per la formazione dei volontari nello svolgimento delle attività di promozione sociale, protezione civile, prevenzione e tutela ambientale ecc.. Le organizzazioni di volontariato della Protezione Civile sono frequentemente chiamate ad intervenire in un sempre più ampio ventaglio di impieghi, sia dal Dipartimento della P.C. della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a livello nazionale (non ultimo a causa del sisma in Abruzzo dove i nostri volontari sono arrivati già dal secondo giorno ed hanno portato il loro aiuto sino ad agosto 2009) ed internazionale, che dalla Regione Liguria, dalla Provincia di Genova, dal Comune di Genova e dai Comuni minori interessati da diversi fenomeni quali per esempio emergenze umanitarie, ambientali e sociali. 14

15 Interlocutori di Avis sul territorio Nel contesto territoriale in cui opera, AVIS Liguria ha relazioni con numerosi partners: Sistema Sanitario - e relative strutture territoriali, con particolare riferimento ai Centri trasfusionali. Cittadinanza - Sono i destinatari delle attività promozionali e comunicative. Istituzioni pubbliche: Regione, Province e Comuni. Istituzioni private: Ottimi rapporti con la maggior parte delle Parrocchie presso le quali spesso si svolgono attività di informazione e di raccolta. Anche con le aziende private esistono rapporti di collaborazione e talora di sponsorizzazione generalmente attraverso l accollo di spese organizzative per manifestazioni di rilievo locale. Università e scuole di ogni ordine e grado - La scuola rappresenta un luogo privilegiato nel quale AVIS opera per sensibilizzare le nuove generazioni alla donazione di sangue anonima e gratuita. Per le Università molto stretti sono i rapporti con l Università degli Studi di Genova e i vari poli locali. Stampa e Media: la quasi totalità delle Tv locali e Nazionali sono presenti alle iniziative di Avis, anche se spesso questo avviene nei capoluoghi di provincia, per motivi di dislocazione delle strutture. Molto attivo e positivo il rapporto con gli organi di stampa, sia quelli a diffusione regionale o interregionale che per quelli a diffusione locale. I media che collaborano maggiormente con l Associazione sono: - TELEVISIONI: RAI 3 Liguria, Primocanale, Telegenova, Teleliguria Sud; - RADIO: Giornale Radio Rai 3, Astroradio; - GIORNALI: Secolo XIX redazione centrale e redazioni locali, La Nazione Redazione della Spezia.La Stampa redazione di Genova, il Corriere Mercantile, La Repubblica redazione di Genova, Il Lavoro Organizzazioni di volontariato Buoni i rapporti con le altre associazioni di Donatori, anche se tale situazione varia nelle diverse province. AVIS è presente e collabora attivamente con: FORUM 3 Settore Regionale e i FORUM Provinciali, nei 4 Centri di Servizio per il Volontariato presenti in ogni Provincia, i Comitati Consultivi Misti di cui al D.Lgs 502/92 istituiti da alcune ASL, ARCI, CARITAS, UISP, AUSER, ADA e altre organizzazioni. Altre associazioni Molto buono il rapporto con i Centri di Servizi di Volontariato provinciali, tramite i quali si riesce anche ad avere contatti con altre associazioni. Industria di plasmaderivati i rapporti sono sviluppati attraverso i SIT di riferimento. DESTINATARI DIRETTI E BENEFICIARI FAVORITI INDIRETTAMENTE DALL IMPATTO DEL PROGETTO SULLA REALTÀ TERRITORIALE L intervento che AVIS REGIONALE LIGURIA intende realizzare nelle diciannove sedi territorialmente accreditate, è rivolto alla popolazione in età trasfusionale (dai 18 ai 65 anni) che, per vari motivi, non si è ancora avvicinata al mondo della donazione, individuando fra le motivazioni principali quelle legate alla poca conoscenza del problema. Per la sua complessità il progetto coinvolge moltissime persone, anche se certamente la parte preponderante del progetto è quella legata al coinvolgimento dei giovani che sono non solo un serbatoio potenziale di donatori ma soprattutto rappresentano il gruppo trainante per coinvolgere sempre di più gli altri e promuovere il tema della solidarietà in generale e della donazione in particolare. Un attenzione particolare sarà rivolta agli alunni in età scolare (da 11 a 18 anni) e a tutti i giovani maggiorenni sino ai 35 anni. Naturalmente tale intervento comporterà un intervento mediato anche nelle famiglie degli alunni e degli studenti, rivolgendosi indiscriminatamente alla totalità della popolazione in età trasfusionale. Destinatari diretti I beneficiari favoriti direttamente dall impatto del progetto sulla realtà territoriale sono tutti i soggetti a cui sono destinate, tramite il Sistema Sanitario, le donazioni di sangue ed emocomponenti effettuate dai volontari AVIS. Sono i soggetti che necessitano di trasfusioni, a cui è indirizzato il complesso delle attività svolte nel perseguire la missione associativa. 15

16 Destinatari indiretti Si può constatare che tutta la popolazione regionale, costituita da abitanti, può considerarsi beneficiaria potenziale, in quanto tutti sono eventuali fruitori, in caso di bisogno, di trasfusioni o di farmaci plasmaderivati. Infine un beneficio finale può riceverlo tutto il Sistema Sanitario della regione: Come in altre regioni anche in Liguria è attivo, all Ospedale San Martino di Genova, un importante Centro Trapianti e per supportare alcuni tipi di trapianto occorrono ingenti quantità di sangue e suoi derivati. Ad esempio quanto si effettua un trapianto di fegato tutti i servizi trasfusionali della regione sono chiamati a concorrere al soddisfacimento delle necessità e conseguentemente tutte le AVIS della Regione sono chiamate a reintegrare le scorte presso i servizi di riferimento. CONCLUSIONI E ANALISI DEL BISOGNO L AVIS regionale della Liguria presenta, com è ovvio ed evidente, forti differenze sui diversi territori provinciali, sia dal punto di vista delle attività che da quello delle criticità. Pertanto anche l esame di tali criticità potrà in qualche caso essere riferito solo ad alcune delle province e in altri casi invece riferirsi alla totalità della regione Liguria. Da tutti i dati numerici riportati sinora e da quanto sopra descritto, possiamo evincere come il punto debole dell AVIS sia la carenza di Soci donatori giovani, l aumento dell età media della popolazione regionale con scarso ricambio generazionale dovuta anche ai diversi stili di vita che molto spesso conducono i giovani ben lontani da quelli che dovrebbe mantenere il donatore. Di contro risultano aumentate le richieste di sangue per l aumento di presenza di reparti ad alta specializzazione. I momenti critici sono soprattutto l estate ed il periodo invernale quando i donatori vanno in vacanza. Di contro evidenziamo come il numero dei potenziali donatori sia molto consistente, così come molto alto è il numero di cittadini di altre etnie, verso i quali potremmo indirizzare i nostri sforzi. Per ovviare a tutto ciò l AVIS deve incrementare, nei territori dove si svolgerà il progetto attraverso le sedi individuate, il numero di donatori e donazioni, aumentando la sua azione capillare di propaganda sul territorio mirata a coinvolgere i giovani e i nuovi concittadini insieme ad un azione rivolta verso i vecchi donatori cercando di aumentare l indice donazionale sino a 2. Punto importante sarà anche la chiamata di quei donatori che per svariati motivi non effettuano più donazioni da almeno due anni, cercando di comprenderne le motivazioni, e soprattutto, stimolandoli a riprendere la loro attività. Ecco le esigenze generali del territorio ligure: 1) Raccolta complessiva insufficiente per il plasma 2) Raccolta di sangue intero disomogenea 3) Indice di donazione basso 4) Basso coinvolgimento dei donatori 5) Partecipazione disomogenea dei giovani alla donazione 6) Numero limitato di interventi nelle Scuole 7) Numero limitato di interventi specifici per la formazione del personale delle Scuola 8) Ritardo nella inclusione donazionale dei nuovi cittadini italiani 1) Alla data odierna la raccolta di plasma è decisamente limitata in quasi tutta la regione, anche se in alcune province tale raccolta è sufficiente per quelle che sono le esigenze territoriali 2) La raccolta di sangue si presenta ancora più complessa perché, sia pure in una situazione di sostanziale autosufficienza regionale, si presentano alcune province con grande o piccolo surplus di sangue e altre con esigenze elevate, sin qui compensate dalla raccolta delle altre province. Contribuiscono a questa situazione anche comportamenti poco responsabili di alcuni responsabili di centri trasfusionali che frenano le raccolte motivandole con una non necessarietà delle unità di sangue in alcune realtà in cui i consumi ospedalieri sono estremamente ridotti a causa della sostanziale inefficienza dei servizi sanitari liguri. 16

17 3) L indice di donazione risulta ancora su valori bassi e questo è dovuto ad una serie di fattori che possiamo legare alle raccolte con frequenza bassa in molti centri mobili della regione, alla impossibilità di effettuare più donazioni legata all incidenza di problemi sanitari nei donatori, al diniego alla donazione che viene effettuato in alcune province per i gruppi più comuni (B e AB). 4) In tutte le sezioni collocate in grossi centri urbani si nota una difficoltà a coinvolgere la popolazione del territorio relativamente alle tematiche della donazione e della solidarietà. Ovunque è sentita l esigenza di idee e modalità nuove per un approccio più partecipativo. 5) La mancanza di partecipazione alla donazione da parte dei giovani è legata anche alla mancata attivazione delle consulte giovanili in almeno due delle province liguri. Tale ridotta partecipazione avviene anche negli ambiti universitari, dove i giovani sono sicuramente disponibili alla donazione ma molto meno alla collaborazione continuativa. 6) Quanto alle problematiche emerse nel settore Scuola, sono principalmente legate alla disomogeneità di intervento nel settore. Infatti l approccio con le Scuole è estremamente diversificato e, fra l altro, legato,ancora in taluni casi all estemporaneità dei volontari AVIS, e alla ridotta disponibilità e collaborazione dei docenti. Situazione in netto miglioramento, ma da tenere sotto stretta osservazione. 7) Certamente uno dei limiti evidenziati sin qui dall AVIS è stato proprio la difficoltà di svolgere interventi di livello per la formazione dei docenti che, al fine di una maggiore penetrazione dell AVIS nel mondo della Scuola, è sicuramente un passaggio essenziale per il miglioramento della diffusione di una cultura della donazione attraverso l ambito educativo della scuola. Molto diversificata, nelle diverse province è la formazione nei confronti dei docenti delle Scuole di ogni ordine e grado: si va infatti da interventi coordinati con formatori di livello nazionale nell orbita AVIS a nessun intervento di formazione, con situazioni intermedie di differente livello culturale. 8) Le diffidenze generali legate alla problematica dell immigrazione, da qualsiasi angolazione le si voglia vedere, così come si presenta in molti campi della quotidianeità, impedisce la creazione del dialogo anche nel campo donazionale. Si aggiunga a questo che la recente polemica legata alla ipotizzata costruzione della Moschea, fortemente voluta da una parte e altrettanto ostaggiata dall altra, rende ancora più complicato il problema del dialogo con molti di questi nuovi cittadini. 7) Obiettivi del progetto: Il progetto Donazione di Sangue: Promossi in Solidarietà Liguria si propone di rispondere alle criticità individuate: 1) Insufficienza dell attività di raccolta 2) Raccolta complessiva insufficiente per il plasma 3) Raccolta di sangue intera disomogenea 4) Indice di donazione basso 5) Poco coinvolgimetno dei donatori 6) Partecipazione disomogenea dei giovani alla donazione 7) Numero limitato di interventi nelle Scuole 8) Numero limitato di interventi specifici per la formazione del personale delle Scuola 9) Ritardo nella inclusione donazionale dei nuovi cittadini italiani Ponendosi, per ciascuna di esse, i seguenti obiettivi: 1. Aumentare l attività di raccolta, attraverso diverse strategie. In primo luogo l aumento dell effettuazione delle raccolte (principalmente festive), sul territorio individuato, attraverso l estensione delle raccolte presso i centri mobili (utili alla raccolta presso i comuni limitrofi alle sedi interessate dal progetto) e nelle sedi AVIS presenti nei comuni interessati dal progetto. L aumento delle raccolte deve avvenire nonostante l assiduo impegno dei volontari attivi, indicando in un 10% di aumento l obiettivo concretamente raggiungibile. 17

18 Inoltre occorre aumentare la frequenza di tali raccolte. L aumento di frequenza può attestarsi in un 25% considerando che tale margine potrebbe essere facilmente aumentato con lo scopo di raggiungere più rapidamente il risultato globale di cui sopra. 2. Aumentare la raccolta di plasma, anche questa disomogenea, che dovrebbe crescere di almeno il 10 % annuo. 3. Aumentare la raccolta complessiva di sangue. Nelle sedi comunali individuate dovrebbe crescere di almeno il 2,5 % sostenendo, in tal modo, lo sforzo complessivo delle AVIS presenti a livello regionale e provinciale. 4. Aumentare l indice di donazione, di almeno il 10 %. Questo è forse l obiettivo su cui meno facile sarà intervenire perché, in una regione come la Liguria, in cui ancora il numero dei donatori è relativamente basso (pur con le dovute e significative eccezioni), bisogna ancora puntare molto sulla crescita numerica dei donatori, prima di passare anche all aumento dell indice donazionale, indice di difficile miglioramento proprio in virtù della peculiarità della raccolta ligure che vede oltre il 60 % della raccolta avvenire nei centri mobili nei vari paesi, fatto questo che, ovviamente vista anche la frammentazione di alcuni degli abitati intercettati dal presente progetto, non permette di effettuare un numero eccessivo di raccolte. L obiettivo è reso ancora più difficile dal gran numero di donne donatrici, le quali notoriamente non possono che donare ogni sei mesi e questo è un obiettiva difficoltà da superare. 5. Accrescere il coinvolgimento dei donatori realizzando almeno n. 1 manifestazione aggiuntiva a quelle già ipotizzate per ogni sede individuata che si andrebbero ad aggiungere a quelle previste a livello regionale e provinciale. 6. Per Stimolare la popolazione giovanile alla pratica della donazione lo strumento individuato, che si pone come obiettivo, è quello di appoggiare la consulta giovanile e sostenere il loro intervento in modo che possano coinvolgere la popolazione giovanile di riferimento e sollecitarla alla donazione. 7. Potenziare gli interventi nelle Scuole. Bisogna effettuare interventi mirati in tutte le scuole presenti sui territori comunali individuati. Tale segmento di intervento si inserisce nell obiettivo di AVIS regionale che si pone come meta quella di raggiungere tutte le scuole della regione. 8. Per Formare il personale delle scuole alla cultura della donazione l obiettivo è quello di realizzare almeno n. 1 iniziativa di formazione per insegnanti e personale delle scuole presenti sul territorio delle sedi interessate in stretta collaborazione con le strutture ed iniziative di AVIS nazionale, regionale e provinciale. 9. Al fine di ridurre il Ritardo nella inclusione donazionale dei nuovi cittadini italiani l obiettivo è quello di individuare e realizzare le iniziative specifiche per il coinvolgimento e la sensibilizzazione alla donazione dei nuovi cittadini italiani attraverso il potenziamento delle attività delle singole sedi e la realizzazione, in sinergia con le rappresentanze sociali dei nuovi cittadini italiani, di tutte le iniziative specifiche per il raggiungimento dell obiettivo. 18

19 8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Il progetto di Servizio Civile Donazione di Sangue: Promossi in Solidarietà Liguria intende, come illustrato al punto 7 della scheda, proseguire i seguenti obiettivi: OBIETTIVO 1) Aumentare l attività di raccolta OBIETTIVO 2) Aumentare la raccolta di plasma OBIETTIVO 3) Aumentare la raccolta complessiva di sangue OBIETTIVO 4) Aumentare l indice di donazione OBIETTIVO 5) Accrescere il coinvolgimento dei donatori OBIETTIVO 6) Stimolare la popolazione giovanile OBIETTIVO 7) Potenziare gli interventi nelle Scuole OBIETTIVO 8) Formare il personale delle scuole OBIETTIVO 9) Aumentare la raccolta complessiva di sangue dei nuovi cittadini italiani Per il raggiungimento dei suddetti obiettivi il progetto prevede una serie di attività che sono trasversali e propedeutiche al conseguimento degli stessi e che possono essere schematizzate nella tabella che segue: Codice attività Attività Periodo di attuazione/durata FG Formazione generale volontari Dal 1 al 5 mese FS Formazione specifica volontari Dal 1 al 12 mese MO Monitoraggio 1, 4, 8 12 mese VF Valutazione finale progetto e bilancio competenze volontari 12 mese Note Le attività nello specifico sono descritte ai punti e 42 della scheda progetto. Le attività nello specifico sono descritte ai punti della scheda progetto. Le attività nello specifico sono descritte al punto 18 della scheda progetto. Le attività nello specifico sono descritte al punto 28 della scheda progetto. Codice attività FG Formazione generale X X X X X MESE FS: Formazione Specifica X X X X X X X X X X X X MO Monitoraggio periodico X X X X VF Verifica finale Oltre alle attività appena descritte e propedeutiche al conseguimento di tutti gli obiettivi del progetto, sono previste delle attività specifiche per il raggiungimento dei singoli obiettivi. Per la realizzazione dell obiettivo 1. Aumentare l attività di raccolta Sono previste le seguenti attività: aumentare le raccolte, soprattutto festive, nei centri mobili, soprattutto nei comuni limitrofi alle sedi interessate dal progetto. aumentare la frequenza delle raccolte nelle sedi e comuni limitrofi interessati dal progetto. Durata: dopo il primo periodo di apprendistato e acquisizione delle opportune conoscenze tecniche e organizzative il volontario potrà utilizzare i sei mesi terminali del suo periodo di lavoro per questo tipo di attività X Per la realizzazione dell obiettivo 2. Aumentare la raccolta di plasma Sono previste le seguenti attività: Verificare quali donatori possano rientrare nella fase attiva attraverso le metodiche plasmaferetiche, mediante l esame delle cartelle cliniche dei donatori scartati per 19

20 emoglobina insufficiente o per altre problematiche che ne compromettano la possibilità di dono di sangue intero, Procedere con l attività di chiamata del donatore periodico Durata: praticamente l intero periodo di servizio, visto che le competenze sono acquisibili nell arco di pochissimi giorni. Per la realizzazione dell obiettivo 3. Aumentare la raccolta complessiva di sangue Sono previste le seguenti attività: Ideare e formulare iniziative diversificate per i vari target di donatori (per età, attività lavorative, titolo di studio, luoghi di aggregazione). Data la grande variabilità delle ipotesi di attività se ne indicano alcune a solo titolo esemplificativo e non esaustivo: eventi sportivi, musicali, convegni su argomenti vari, incontri ricreativi per giovani, gite/pranzi sociali. Durata: tutto il periodo di servizio. Per la realizzazione dell obiettivo 4. Aumentare l indice di donazione si tiene presente che l indice donazionale è un dato difficilmente migliorabile nella regione. Le azioni previste sono le segenti: La chiamata e il sollecito continuo nei confronti di quei donatori per così dire distratti, sperando di coinvolgerli maggiormente Altro filone d azione è quello di cui al precedente punto n.3, per provare a fare effettuare, soprattutto alle donne che hanno un maggior tempo fra una donazione e l altra, una donazione di plasma, aumentando così l indice stesso. Durata: Tutto il periodo di servizio civile. Per la realizzazione dell obiettivo 5. Accrescere il coinvolgimento dei donatori Sono previste le seguenti attività: ideare sistemi per migliorare la partecipazione dei donatori migliorare l organizzazione degli eventi di coinvolgimento già esistenti Durata: dopo un paio di mesi per rendersi conto delle realtà locali si può ipotizzare un impiego per circa dieci mesi. Per la realizzazione dell obiettivo 6. Stimolare la popolazione giovanile Sono previste le seguenti attività: Ideare iniziative di coinvolgimento dei giovani sul territorio Appoggiare la consulta dei giovani e sostenere la sua azione Durata: dopo un breve periodo di apprendistato e ricognizione delle iniziative già svolte è prevedibile un impegno che duri per circa dieci mesi. Per la realizzazione dell obiettivo 7. Potenziare gli interventi nelle Scuole Sono previste le seguenti attività: Incontri di sensibilizzazione nelle scuole secondarie di primo grado Incontri di sensibilizzazione e promozione della raccolta del sangue nelle scuole secondarie di secondo grado. Durata: in questo caso i ragazzi saranno impegnati per circa sei mesi all anno a partire dal mese di gennaio sino a giugno. Per la realizzazione dell obiettivo 8. Formare il personale delle scuole Sono previste le seguenti attività: Incontri di formazione da parte di personale esperto a favore degli insegnanti nelle scuole. Durata: la durata di tale attività ancorché limitata a brevi periodi più o meno ricorrenti è sicuramente di carattere molto specialistico e in tal senso anche se effettivamente esplicata per non più di trenta giorni nell anno va preparata con cura. Si può programmare che dopo la formazione dei primi mesi ai volontari, si inizi la programmazione dell attività da iniziare con il nuovo anno scolastico, per circa 7 mesi. 20

21 Per la realizzazione dell obiettivo 9. Aumentare la raccolta complessiva di sangue dei nuovi cittadini italiani sono previste le seguenti attività: Ideare e formulare iniziative specifiche utili ad intercettare le diverse sensibilità delle comunità di riferimento dei nuovi cittadini italiani. Data la grande variabilità delle ipotesi di attività se ne indicano alcune a solo titolo esemplificativo e non esaustivo: eventi sportivi e musicali, convegni, incontri con le varie comunità presenti sul territorio, ecc.. Durata: tutto il periodo di servizio. Il complesso delle attività per il conseguimento degli obiettivi può essere, pertanto, riassunto nella tabella che segue. La successione delle attività è descritta dal seguente cronogramma che ipotizza un avvio di progetto al 1 gennaio, per poter datare le attività legate a scadenze stagionali (es. calendario scolastico, manifestazioni stagionali). Codice attività MESE FG X X X X X FS X X X X X X X X X X X X MO X X X X VF Obiettivo X X X X X X 1.2 X X X X X X Obiettivo X X X X X X X X X X X X 2.2 X X X X X X X X X X X X Obiettivo X X X X X X X X X X X X Obiettivo X X X X X X X X X X X X 4.2 X X X X X X X X X X X X 5.1 X X Obiettivo X X X X X X X X X X 6.1 X Obiettivo X X X X X X X X X X X Obiettivo X X X X X X 7.2 X X X X X X Obiettivo X X X X X X X Obiettivo X X X X X X X X X X X X X 21

22 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Per la realizzazione delle attività relative alle attività trasversali a tutti gli obiettivi, formative e di verifica, è previsto l impiego delle seguenti risorse umane: Codice attività Attività Professionalità necessarie per l espletamento delle attività FG Formazione generale n. 1 formatore accreditato FS Formazione specifica n. 3 formatori specifici MO VF Monitoraggio periodico Verifica finale e certificazione di competenze n. 1 esperto di monitoraggio accreditato n. 1 esperto monitoraggio e il dirigenti associativi che hanno seguito il progetto previsti per ogni sede Attinenza Figure professionali accreditate dall UNSC e pertanto abilitate all erogazione della formazione generale. Formatori specifici di cui le professionalità alla voce 37 del progetto Figure professionali accreditate dall UNSC e pertanto abilitate all erogazione della formazione generale Figure professionali accreditate dall UNSC 1. Aumentare l attività di raccolta Nelle attività di crescita della raccolta di sangue il volontario sarà affiancato dal dirigente della sezione, coadiuvato dal presidente della sezione AVIS per la conoscenza del territorio e da personale medico in grado di fornire indicazioni utili alla creazione dei centri di raccolta mobili. Per quanto riguarda la ricerca di siti per la creazione di nuovi centri di raccolta mobili, praticamente ogni sezione dovrebbe attivare almeno un volontario con il compito specifico di individuare nei comuni limitrofi, ancora privi di centri di raccolta mobili, idonei locali da autorizzare al fine di estendere la rete di raccolta. 2. Aumentare la raccolta di plasma Un volontario della sezione con esperienza pluriennale sul tema della raccolta in aferesi fornirà l opportuno supporto per l avvio della formazione del Volontario in Servizio Civile. 3. Aumentare la raccolta complessiva di sangue I volontari che gravitano intorno alla sezione forniranno la loro esperienza per poter organizzare eventi e per poterli ideare, naturalmente saranno coinvolte persone che abbiano già avuto compiti di tale tipo ed esperienza precedente. 4. Aumentare l indice di donazioni È un attività da poter svolgere in maniera autonoma, se non con l input iniziale di un volontario della sezione con esperienza relativa alle attività di chiamata dei donatori e di un collaboratore medico per le conoscenze iniziali. Il volontario di Servizio Civile Nazionale sarà poi seguito dal personale amministrativo. 5. Accrescere il coinvolgimento dei donatori Sicuramente questo è l obiettivo che richiede maggior intervento da parte delle sezioni AVIS, in quanto solo da un attenta programmazione comune e dalla sinergia di tutte le forze a disposizione delle sedi potrà nascere una vera e propria rivoluzione nel modo di essere donatori. Verranno coinvolti i presidenti della sezione, i volontari più attivi per ogni sede. 6. Stimolare la popolazione giovanile Valido supporto per i giovani del Servizio Civile saranno i responsabili della consulta giovani per rafforzare le azioni da intraprendere. 7. Potenziare gli interventi nelle Scuole Saranno necessari gli interventi di docenti che svolgano già la loro attività nelle scuole come referenti AVIS, ma anche personale medico esperto di medicina trasfusionale e ove possibile di esperti in comunicazione. 22

23 8. Formare il personale delle scuole Oltre ai giovani saranno utilizzati numerosi docenti in servizio nelle scuole, i dirigenti e un certo numero di esperti esterni, probabilmente provenienti da fuori regione. 9. Aumentare il numero di donatori provenienti da altri paesi I volontari che gravitano intorno alla sezione forniranno la loro esperienza per poter organizzare eventi e per poterne ideare di nuovi. Naturalmente saranno coinvolte persone che abbiano già avuto compiti di tale tipo ed esperienza precedente. E un attività da poter svolgere in maniera autonoma, se non l input iniziale di un volontario della sezione con esperienza relativa alle attività specifiche rivolte ai nuovi cittadini italiani. L insieme delle risorse per il conseguimento degli obiettivi e la loro attinenza al progetto è schematizzata nella seguente tabella: Codice attività Descrizione attività Risorse umane Attinenza 1.1 Aumentare l attività 1.2 di raccolta Analisi archivio donatori Chiamate donatori periodici Ideare e organizzare iniziative Chiamata donatori Ideare modalità di coinvolgimento Migliorare le iniziative esistenti Ideare iniziative per i giovani Appoggiare consulte nelle aree carenti 7.1 Incontri di informazione nelle scuole di vario grado 7.2 e nelle Università Incontri di formazione per i docenti Ideare e organizzare iniziative Obiettivo 1 1 Dirigente della sezione 1 presidente della sezione 2 consulenti medici Obiettivo 2 1 volontario per la formazione 1 dipendente amministrativo Competenza associativa Conoscenza del territorio Competenze mediche Esperienza pluriennale sulla plasmaferesi Competenza amministrativa e informatica 1 dipendente amministrativo Competenza amministrativa Obiettivo 3 5 volontari della sezione Obiettivo 4 1 medico e 1 volontario per la formazione iniziale 1 dipendente amministrativo Obiettivo 5 1 presidente della sezione I 4 o 5 volontari più attivi Obiettivo 6 5 Responsabili Consulte Giovani Obiettivo 7 Per ogni iniziativa: 1 docenti anche soci AVIS 1 dirigente sezione 1 volontario esperto 2 medici Obiettivo 8 Per ogni incontro: i docenti destinatari tutti i dirigenti delle sezioni disponibili esperti esterni da individuare con AVIS Regionale Liguria Obiettivo 9 5 volontari della sezione Precedenti esperienze ideative e organizzative Competenze mediche Esperienza gestionale Competenze amministrative Esperienza associativa Capacità creative e propositive Esperienza associativa Capacità comunicative con i giovani destinatari Esperienza associativa e competenze didattiche Esperienza associativa Capacità comunicative Competenze sanitarie Competenze didattiche Esperienza associativa Competenze didattiche e di comunicazione Precedenti esperienze ideative e organizzative 23

24 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto Per le attività trasversali, comuni ad ogni obiettivo, il volontario sarà tenuto a partecipare a tutte le attività progettuali, secondo le modalità descritte nel progetto. Codice attività Fase operativa Descrizione sintetica attività Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto FG FS Attività propedeutiche Formazione generale Formazione specifica I volontari dovranno obbligatoriamente prendere parte a tutte le giornate formative previste dal progetto. Le attività sono state calendarizzate come da prospetto riportato al punto 8.1 I volontari dovranno obbligatoriamente prendere parte a tutte le giornate formative previste dal progetto. Le attività sono state calendarizzate come da prospetto riportato al punto 8.1 MO VF Attività di verifica Monitoraggio periodico Verifica finale e certificazione di competenze I volontari dovranno obbligatoriamente prendere parte a tutte le giornate di monitoraggio previste dal progetto. Le attività sono state calendarizzate come da prospetto riportato al punto 8.1 I volontari dovranno obbligatoriamente prendere parte a tutte le giornate di verifica finale previste dal progetto. Le attività sono state calendarizzate come da prospetto riportato al punto 8.1 All interno delle attività relative ai diversi obiettivi, i giovani saranno coinvolti con specifici compiti e ruoli che vengono esplicati in modo descrittivo qui di seguito: Per la realizzazione dell obiettivo 1. Aumentare l attività di raccolta sono previste diverse attività: aumentare le raccolte, soprattutto festive, nei centri mobili. aumentare la frequenza delle raccolte. Per raggiungere tali obiettivi, il ruolo dei giovani del servizio civile potrà essere molto importante, sia nella fase preparatoria (chiamate organizzazione reperimento personale sanitario per le raccolte preparazione ulteriori unità di personale), sia perché potrebbero dare una migliore qualità nella fase pratica con la maggiore preparazione nelle fasi di accoglienza e preparazione del prelievo. Per la realizzazione dell obiettivo 2. Aumentare la raccolta di plasma sono previste le seguenti azioni: Verificare, attraverso l esame delle cartelle cliniche quali donatori possano rientrare nella fase attiva attraverso le metodiche plasmaferetiche La parte affidata ai giovani sarà di due tipi: la prima legata anche in questo caso alla chiamata, chiamata che però dovrà essere mirata, in quanto attraverso tale metodica trasfusionale, si potranno recuperare tutti quei donatori che, a causa dei valori bassi di emoglobina, vengono esclusi dalla donazione di sangue intero e quindi parte del lavoro sarà proprio quello di verificare quante persone potranno essere instradate verso la metodica della plasmaferesi per recuperare il forte gap che esiste nella nostra regione rispetto alle altre. Procedere con l attività di chiamata del donatore periodico La seconda sarà certamente più difficile sia perché i ragazzi dovranno fornire ai potenziali donatori quelle informazioni relative alle modalità pratiche e dovranno convincerli circa l innocuità di una donazione che ben pochi conoscono, sia perché tale metodica dovrà essere attuata presso i centri trasfusionali e quindi il donatore dovrà anche sobbarcarsi un trasferimento più o meno breve per poter esplicare il proprio gesto di solidarietà e generosità. Per la realizzazione dell obiettivo 3. Aumentare la raccolta complessiva di sangue i giovani saranno impiegati per Migliorare la raccolta in quelle zone dove ciò è possibile là dove i donatori sono ancora in numero insufficiente Ideare e formulare iniziative diversificate per i vari target di donatori (per età, attività lavorative, titolo di studio, luoghi di aggregazione) Preparare materiale di iniziative che possano coinvolgere i potenziali donatori 24

25 In tutte queste azioni l apporto dei giovani sarà essenziale per esplicare tutte quelle attività che sono i passaggi necessari, diremmo propedeutici per il coinvolgimento dei giovani e dei meno giovani che potranno fornire quel surplus di donatori necessario. Per la realizzazione dell obiettivo 4. Aumentare l indice di donazione le azioni previste sono le seguenti: La chiamata e il sollecito continuo dei donatori La proposta di una donazione di plasma tra una donazione e l altra di sangue aumentando così l indice stesso. Il ruolo dei volontari sarà quello di attivare i donatori attraverso chiamate telefoniche e/o SMS o lettera. Certamente l intervento dei giovani potrà portare a rendere possibile anche questo miglioramento. Per la realizzazione dell obiettivo 5. Accrescere il coinvolgimento dei donatori sono previste le seguenti attività: ideare sistemi per migliorare la partecipazione dei donatori migliorare l organizzazione degli eventi di coinvolgimento già esistenti Questo è uno dei punti più significativo a carico dei giovani in servizio civile, infatti proprio attraverso la loro freschezza e spontaneità sarà possibile un maggiore coinvolgimento nelle diverse attività donazionali. Certamente un impulso dovrà venire anche dall effettuazione di manifestazioni di maggiore interesse per tutti i donatori per proseguire in questa opera di fidelizzazione. Il Volontario in Servizio Civile dovrà quindi sia migliorare l organizzazione degli eventi che già si svolgono sia, soprattutto, idearne di diversi e coinvolgenti per accrescerne la partecipazione. Per la realizzazione dell obiettivo 6. Stimolare la popolazione giovanile sono previste le seguenti attività: Ideare iniziative di coinvolgimento dei giovani sul territorio Appoggiare le consulte dei giovani e sostenere la loro azione Il volontario dovrà svolgere sia attività semplice di organizzazione che svolgere un lavoro di creazione e di conseguenza mettere in campo la propria inventiva per individuare le attività migliori per il proprio ambiente di azione. In questo caso l intervento dei giovani in servizio civile è certamente la più congruente con la loro giovane età e naturalmente sarà possibile il coinvolgimento in maniera migliore anche perché la comunanza di età renderà possibile una migliore integrazione i giovani del servizio e gli altri giovani da coinvolgere; tutto questo sarà naturalmente molto più importante nelle due province in cui la consulta non riesce ancora ad operare con la necessaria continuità ed efficienza. E questo il campo, insieme a quello dei due punti seguenti, in cui i giovani metteranno in atto la loro funzione di peer educators rivolta alla popolazione loro coetanea sul territorio di propria provenienza. Per la realizzazione dell obiettivo 7. Potenziare gli interventi nelle Scuole sono previste le seguenti attività: Incontri di sensibilizzazione nelle scuole secondarie di primo grado Incontri di sensibilizzazione e promozione della raccolta del sangue nelle scuole secondarie di secondo grado. Eventuali incontri di sensibilizzazione nelle scuole primarie al fine di raggiungere anche i genitori. Si è rilevato, sulla scorta di alcuni interventi già attuati nelle sedi provinciali, che i ragazzi del servizio civile riescono a portare la loro esperienza in maniera migliore rispetto ai volontari di maggiore età perché riescono a dialogare meglio con i ragazzi delle scuole e l ulteriore intervento di medici o altri specialisti sanitari o dell educazione riesce a far aumentare in maniera considerevole la quantità di interventi che andrebbero svolti anche nelle scuole primarie con l obiettivo di veicolare il messaggio non solo agli alunni ma anche ai loro genitori. Pertanto i ragazzi dovranno seguire un corso di preparazione e formazione, affinché il loro intervento nelle Scuole sia il più possibile di qualità elevata, per poi iniziare le uscite nelle scuole, prima insieme agli altri volontari e ai medici e, successivamente, da soli. 25

26 Ovviamente tale attività richiede una forte dose di capacità comunicative, per cui i giovani del servizio civile necessitano anche di una preparazione di base nelle metodiche della comunicazione. Naturalmente i ragazzi svolgeranno anche le normali funzioni di segreteria per prendere contatti con le scuole e i referenti AVIS, al fine di svolgere e coordinare le diverse iniziative. Per la realizzazione dell obiettivo 8. Formare il personale delle scuole è prevista l organizzazione di Incontri di formazione da parte di personale esperto a favore degli insegnanti nelle scuole. La maggiore presenza nelle sedi dei giovani, insieme con la possibilità di maggiori e più proficui contatti con le scuole, dovrebbe permettere una migliore attività di formazione, attività che dovrà naturalmente essere supportata dall AVIS Regionale Liguria e Nazionale attraverso la fornitura di adeguati relatori per effettuare la formazione stessa. I ragazzi dovranno fornire il supporto organizzativo e fare in modo di raccogliere ulteriori adesioni per proseguire le attività in sinergia fra AVIS e Scuola. Il loro ruolo sarà di tipo organizzativo e amministrativo. Per la realizzazione dell obiettivo 9. Aumentare la raccolta complessiva di sangue dei nuovi cittadini italiani è prevista l organizzazione di: Ideare e formulare iniziative specifiche utili ad intercettare le diverse sensibilità delle comunità di riferimento dei nuovi cittadini italiani. Data la grande variabilità delle ipotesi di attività se ne indicano alcune a solo titolo esemplificativo e non esaustivo: eventi sportivi e musicali, convegni, incontri con le varie comunità presenti sul territorio, ecc.. Per raggiungere tali obiettivi, il ruolo dei giovani del servizio civile potrà essere molto importante, sia nella fase preparatoria (in particolare la fase di organizzazione e ospitalità), sia in quella attuativa, perché, ci si augura, possano apportare a questa specifica attività, ritenuta strategica da Avis Regionale Liguria, la loro maggiore predisposizione all accoglienza dei nuovi cittadini e alla integrazione sociale riducendo, così, le variabili negative e preconcette oggi spesso presenti. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 20 n. Sede Volontari da impiegare 1 Sede Avis Regionale Liguria 2 2 Sede Avis Provinciale Genova 1 3 Sede Avis Comunale Alassio 1 4 Sede Avis Comunale Albenga 1 5 Sede Avis Comunale Arenzano 1 6 Sede Avis Comunale Ceparana Di Bolano 1 7 Sede Avis Comunale Chiavari 1 8 Sede Avis Colombano Certenoli 1 9 Sede Avis Comunale Genova 1 10 Sede Avis Comunale Ortonovo 1 11 Sede Avis Comunale Portovenere 1 12 Sede Avis Comunale Rapallo 1 13 Sede Avis Comunale Santa Margherita Ligure 1 14 Sede Avis Comunale Santo Stefano Magra 1 15 Sede Avis Comunale Savona 1 16 Sede Avis Provinciale Savona 1 17 Sede Avis Comunale Sestri Levante 1 18 Sede Avis Comunale Vezzano Ligure 1 19 Sede Radio Club Genova Est 1 Totale 20 N.B. Tutte le sedi coinvolte nel progetto risultano conformi alle disposizioni dettate in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro del decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 e successive modificazioni e integrazioni (vedi dichiarazione allegata) 26

27 10) Numero posti con vitto e alloggio: nessuno 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 20 12) Numero posti con solo vitto: nessuno 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30 (trenta) ore settimanali su 6 (sei) giorni la settimana 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6): 6 (sei) giorni di servizio a settimana. 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: È richiesta la disponibilità a: Partecipare a tutte le iniziative promozionali organizzate sul territorio per promuovere il dono del sangue anche nell eventualità in cui la partecipazione dovesse comportare il pernottamento fuori casa in occasioni di eventi fuori dal territorio provinciale; Prestare servizio anche nei giorni festivi e in orario serale (sempre rispettando il limite di 6 (sei) giorni di servizio a settimana); Partecipare ai corsi di formazione organizzati dall ente anche nell eventualità in cui la partecipazione dovesse comportare il pernottamento fuori casa; Far coincidere i permessi in occasioni di chiusura prolungata delle rispettive sedi (es. chiusura estiva- festività prolungate) Rispettare la privacy e il rispetto con un impegno scritto, ai sensi della ai sensi della legge 196/2003 e successive modificazioni e integrazioni, a non divulgare tutti i dati sensibili di cui dovessero venire a conoscenza durante l espletamento del servizio. 27

28 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per sede Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e nome Data di nasci ta C.F. Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato Cognom e e nome Data di nascit a C.F

29 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: AVIS Liguria è impegnata in un lavoro permanente di sensibilizzazione e informazione ad ampio raggio di azione sui seguenti aspetti: Servizio Civile Nazionale Le opportunità offerte dall AVIS La sensibilizzazione sul Servizio Civile è intesa dall Associazione, da sempre, come un azione costante volta a far crescere la cultura e la pratica del Servizio Civile tra i propri associati e nell intero territorio nazionale oltre che, in occasione del bando, momento di coinvolgimento e di informazione dei giovani target dei progetti. La promozione e la sensibilizzazione del Servizio Civile si svilupperà, pertanto, su due direttrici: a) Sensibilizzazione permanente durante il corso dell anno; b) Promozione in occasione dell uscita del bando; a) Sensibilizzazione permanente durante il corso dell anno: Il lavoro coordinato di tutte le realtà impegnate dal progetto ha elaborato il seguente piano di sensibilizzazione articolato in: Servizio Civile Nazionale: la sua storia, i valori di riferimento, la normativa nazionale, le finalità, ecc.; Le opportunità offerte dall AVIS: la mission dell associazione, i progetti attualmente in essere, le testimonianze dei giovani, i progetti presentati, l associazionismo e il volontariato, ecc.; Da realizzarsi nel corso dell anno tramite: Periodici associativi con numeri specificamente realizzati e dedicati al progetto Il sito internet Comunicati stampa Distribuzione opuscoli informativi distribuiti giornalmente ai nostri Soci Distribuzione opuscoli anche durante gli incontri con gli alunni delle scuole secondarie di II grado. b) Promozione in occasione dell uscita del bando: Attraverso il coordinamento di tutte le realtà interessate dal presente progetto AVIS LIGURIA attuerà in forma congiunta le seguenti attività di promozione e di orientamento dei giovani alla scelta del progetto: Una campagna coordinata e congiunta che preveda la realizzazione e distribuzione sul territorio nazionale di materiale promozionale (cartoline, pieghevoli, locandine, poster, ecc ), la pubblicazione di comunicati stampa su quotidiani, realizzazione di punti informativi presso eventi, iniziative, ecc ; La promozione / pubblicizzazione di tutti i progetti di Servizio Civile a titolarità delle AVIS accreditate, attraverso il siti: e all interno dei quali saranno predisposti collegamenti elettronici ai siti di tutte le altre AVIS coinvolte e al sito dell Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (UNSC), e all interno del quale sarà possibile reperire la normativa di riferimento, copia del Bando Nazionale per la selezione dei volontari, la modulistica per la presentazione delle domande e tutte le informazioni utili per la compilazione della stessa; Annunci tramite le radio e quotidiani locali di pubblicizzazione del bando; Distribuzione giornaliera a tutti i nostri soci presso le nostre sedi di opuscoli informativi; Distribuzione degli opuscoli anche nelle biblioteche, istituti scolastici, università, sportelli informa giovani. Apertura di uno sportello informativo nella sede di Corso Europa gestito da Volontari AVIS che hanno seguito apposito corso di formazione tenuto dal CLESC (Conferenza ligure enti di servizio civile) in collaborazione con la CARITAS Italiana (Dott.ssa Oliva Giulia). Il totale delle ore che complessivamente verranno dedicate, da parte del personale delle varie sedi AVIS, per la promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Nazionale in vista di questo progetto è pari a 100 ore. 29

30 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: Fatti salvi i criteri generali per la partecipazione alla selezione per la realizzazione di progetti di servizio civile, AVIS ritiene utile valutare ulteriori specifici requisiti connessi all attuazione del progetto e la disponibilità del candidato ad operare nei segmenti operativi propri dell Associazione. Metodologia La selezione si baserà sulla valutazione dei titoli posseduti dai candidati e sulla valutazione di un colloquio. Il punteggio massimo ottenibile è di 100 punti, così suddivisi: 50 punti valutazione dei titoli e delle esperienze; 50 punti valutazione colloquio; Strumenti e tecniche utilizzati 1. Scala valutazionale dei titoli (ripartiti in titoli di studio ed esperienze); 2. Colloquio. Variabili che si intendono misurare e relativi indicatori Le variabili che si intendono misurare e i relativi indicatori sono: a) La conoscenza misurata attraverso l indicatore indiretto del titolo di studio; b) Il background misurato attraverso l indicatore delle esperienze maturate e attraverso la valutazione del colloquio. Criteri di selezione I candidati, dopo le selezioni, saranno collocati lungo una scala espressa in centesimi derivante dalla sommatoria dei punteggi massimi ottenibili sulle seguenti scale parziali: Titoli di studio e altre conoscenze: per un massimo di 26 punti; Pregresse esperienze nel volontariato: per un massimo di 24 punti; Colloquio: per un massimo di 50 punti. Nella valutazione dei titoli di studio (dove si valuta solo il titolo più elevato) si seguiranno i seguenti criteri: 1. Qualifica professionale non attinente al progetto (3 punti); 2. Qualifica professionale attinente al progetto (4 punti); 3. Diploma non attinente al progetto (5 punti); 4. Diploma attinente al progetto (6 punti); 5. Laurea triennale non attinente al progetto (7 punti); 6. Laurea triennale attinente al progetto (8 punti); 7. Laurea specialistica non attinente al progetto (9 punti); 8. Laurea specialistica attinente al progetto (10 punti). Nella valutazione delle altre conoscenze si seguiranno i seguenti criteri: 1. Corso di formazione attinente al progetto (4 punti); 2. Corso di formazione non attinente al progetto (2 punto); fino ad un massimo di 4 corsi di formazione valutabili per un totale di 16 punti. Pregressa esperienza nel campo del volontariato potrà essere valutata fino ad un massimo di 24 punti: Essere donatore di sangue: 1 punto per ogni anno o frazione di anno superiore ai 6 mesi (fino ad un massimo di 6); Partecipazione alle attività e alle iniziative dell associazione AVIS, in qualunque sede, certificata da attestati degli organi dell associazione (coefficiente 1 per ogni mese di attività svolta o frazione di mese superiore a 15 giorni fino ad un massimo di 12 punti); Partecipazione alle attività e alle iniziative di altra associazione di volontariato, ONG, associazioni di promozione sociale, in qualunque settore di attività, certificata da attestati degli organi dell associazione (coefficiente 0,5 per ogni mese di attività svolta o frazione di mese superiore ai 15 giorni fino ad un massimo di 6 punti); 30

31 Il colloquio verterà sui seguenti argomenti: 1. Conoscenza del Servizio Civile Nazionale; 2. Conoscenza del settore in cui si realizza il progetto; 3. Conoscenza del progetto; 4. Conoscenza dell AVIS; 5. Conoscenza del Volontariato; 6. Analisi, dal punto di vista qualitativo, delle pregresse esperienze; 7. Disponibilità. Il punteggio massimo attribuibile alla valutazione del colloquio è pari a 50 punti. Indicazioni delle soglie minime di accesso previste dal sistema Le soglie minime di accesso sono identificate nel possesso per ogni candidato/a dei requisiti di legge e di quelli indicati nel progetto. Saranno dichiarati/e non idonei i/le candidati/e privi dei requisiti indicati nel punto appena descritto o che non si presenteranno al colloquio motivazionale nelle date indicate dall Associazione. Pubblicizzazione criteri I predetti criteri di valutazione saranno resi noti ai candidati, con adeguate forme di pubblicità, prima delle prove selettive. 19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell andamento delle attività del progetto: Il piano di monitoraggio intende valutare periodicamente cosa funziona e cosa non funziona nel progetto, e verificare al termine dei 12 mesi la realizzazione dei risultati previsti ed il raggiungimento degli obiettivi, nonché la qualità percepita dai diversi attori coinvolti (volontari, operatori locali, destinatari finali del progetto). 31

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