Utilizzazioni forestali in Piemonte, analisi statistiche e spunti di riflessione. Simone Blanc, Filippo Brun, Angela Mosso
|
|
- Cosimo Scala
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO Utilizzazioni forestali in Piemonte, analisi statistiche e spunti di riflessione Simone Blanc, Filippo Brun, Angela Mosso simone.blanc@unito.it Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari Università degli Studi di Torino Settore Economia Assessorato Economia montana e foreste, Regione Piemonte Torino - 23 settembre 2014
2 Il progetto Il Settore Foreste della Regione Piemonte e il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari Università degli Studi di Torino - Settore Economia collaborano nel definire strumenti utili alla valutazione delle politiche forestali regionali. Con la ricerca dal titolo Messa a punto di strumenti per la valutazione delle politiche forestali e delle ricadute socioeconomiche nel settore forestale piemontese, e successive collaborazioni, si sono analizzate le informazioni contenute nelle istanze di taglio e inserite nell applicativo Primpa.
3 Struttura della presentazione - Introduzione; - Analisi complessive e sugli andamenti delle tagliate; - Analisi territoriali e di dettaglio; - Conclusioni finali.
4 Introduzione Con l entrata in vigore della L.R. 4/2009 Gestione e promozione economica delle foreste tutti i compiti e gli oneri riferiti agli interventi in bosco sono passati dal Cfs alla Regione Piemonte. Le norme definite dal regolamento attuativo n. 4/2010 (s.m.i.) prevedono dal 1 settembre 2010 che per eseguire tagli boschivi nel territorio regionale è necessario rispettare procedure specifiche in base alle diverse caratteristiche del bosco e dell'intervento, comunicazione semplice, comunicazione con relazione tecnica e autorizzazione con progetto.
5 Elaborazioni I dati a disposizione fanno riferimento alle 4 stagioni di taglio dal 2010 al Di seguito la tabella con i dati complessivi: Istanze Superficie tagliata ettari Superficie unitaria ha/istanza Legenda Aut CRT CS Aut CRT CS Totale Totale '531 20'046 Media mensile Percentuale 1.5% 1.1% 97.4% 100% Totale 2' '496 13'565 Media mensile Percentuale 16.0% 6.7% 77.4% 100% Comunicazione con autorizzazione Comunicazione con relazione tecnica Comunicazione semplice
6 Andamento stagionale Reg. n. 17/2010 Reg. n. 8/2011 Stagione silvana Stagione silvana Stagione silvana Stagione silvana
7 Analisi su base provinciale Istanze presentate Superficie tagliata Provincia Istanze Ettari Superficie media ha AL 1'843 1' AT 2' BI 2'469 1' CN 4'055 3' NO 2'107 1' TO 4'898 3' VB VC 1'546 1' Totale 20'046 13' Per tutte le Province l intervento medio è inferiore a 1 Ha. In due casi è minore di 5000 m 2 : AT e BI
8 Analisi su base provinciale Si riscontra un legame diretto tra superficie forestale e ammontare delle tagliate.
9 Analisi su base provinciale Carta della superficie tagliata ogni ha di superficie forestale. Classi (in ettari) BI VB NO VC La superficie media tagliata per anno è inferiore a 4 ha ogni ha/boscati. TO AT AL CN
10 Analisi per zona altimetrica Superficie forestale Indice boschi serviti Indice Sup. tagliata/ Sup.tot. ha % n % ha % ha/interv. % montagna 627' '971 57% 5'491 42% % collina 157' '382 33% 6'288 48% % pianura 90' '800 9% 1'333 10% % Totale 874' ' % 13' % % N.B. elaborazioni su dati parziali Interventi Superficie tagliata Legenda, classificazione Istat: Montagna: territorio con altitudine >600 m; Collina: territorio con altitudine compresa tra 300 e 600 m; Pianura: territorio con altitudine < 300 m.
11 Compilatore Compilatore Istanze Superficie Superficie media istanza media Sportello for. 1'447 1' ' Comunità montana 1'287 1'406 1' ' Ente di gestione area protette e Parco Altri (privati. professionisti,...) '021 1'036 1' Totale 3'216 3'707 4'030 3'002 3'276 3' Istanze presentate Superficie tagliata
12 Analisi per forma di governo Superficie Istanze presentate Superficie totale media n % ha % ha/istanza Ceduo 12'213 61% 7'585 56% 0.62 Fustaia 3'353 17% 3'317 24% 0.99 Governo misto 3'976 20% 2'475 18% 0.62 Altro 504 3% 188 1% 0.37 Totale 20' % 13' % 0.68 e tipologia di intervento Superficie Istanze presentate Superficie totale media n % ha % ha/istanza Ceduazioni 9'251 46% 5'218 38% 0.56 Tagli intercalari - diradamenti, ripuliture e sfolli 5'072 25% 3'832 28% 0.76 Taglio di maturità 4'328 22% 3'101 23% 0.72 Conversione a fustaia 682 3% 905 7% 1.33 Taglio fitosanitario 149 1% 316 2% 2.12 Taglio o estirpo dei cespuglieti 564 3% 193 1% 0.34 Totale 20' % 13' % 0.68
13 Specie tagliate La maggior parte degli interventi interessano castagno, robinia e faggio. Tra le conifere solo il larice si colloca tra le prime 10 specie per numero di interventi. Specie Superficie % castagno 4'280 32% robinia 2'369 17% faggio 1'782 13% larice 689 5% betulla 661 5% rovere 425 3% abete bianco 393 3% frassino maggiore 389 3% altre latifoglie 368 3% altre specie 2'209 16% totale 13' % Specie Istanze % castagno 6'313 31% robinia 5'583 28% faggio 1'409 7% frassino maggiore 1'002 5% rovere 971 5% betulla 604 3% larice 453 2% arbusti 368 2% farnia 316 2% altre specie 3'027 15% totale 20' % Oltre il 60% del legname prelevato proviene dalle prime 3 specie: castagno, robinia e faggio.
14 Gestione delle aree protette Ben il 21% degli interventi ricade in boschi siti in aree protette come Aree parco, Sic, Zps e Area Natura Complessivamente sono stati utilizzati ha di bosco in zone con vincoli, il 16% del totale della superficie dichiarata. La superficie unitaria degli interventi in area vincolata è si m 2 (contro i m 2 delle aree senza presenza di vincoli)
15 Discussione Tracciando un quadro complessivo delle utilizzazioni effettuate in Piemonte, elaborazioni Stagione silvana : - il 61% degli interventi ha finalità commerciali, la parte restante è per autoconsumo, (elaborazione parziale, istanze presentate dall 11 aprile 2014); - per contro, solo il 13% degli interventi consente la vendita di legname da opera, si taglia quasi esclusivamente per ottenere legna da ardere e per scopi energetici, (elaborazione parziale); - solo nel 7% dei casi si aprono nuove vie d esbosco; - l esbosco è effettuato con trattore nell 83% dei casi, le macchine più innovative come gru a cavo e porteur sono impiegate complessivamente nel 4% dei cantieri.
16 Concludendo Le oltre istanze raccolte permettono di tracciare un quadro delle tagliate effettuate dopo l entrata in vigore della nuova legge forestale. Dal confronto tra le dichiarazioni di taglio e le potenzialità produttive è emerso un generale sottoutilizzo dei boschi regionali, che sicuramente in parte è legato all esclusione dei piccoli interventi introdotta con le modifiche al regolamento. Alla luce di questi risultati, e considerate le loro ricadute operative sulle politiche forestali piemontesi, si ritiene molto opportuno rivedere la soglia minima per la presentazione delle istanze di taglio. Con ciò si otterrebbero anche informazioni più attendibili e significative ai fini delle statistiche ufficiali che, come è noto e ampiamente riconosciuto, sottostimano fortemente l importanza produttiva e occupazionale del settore forestale. Tra la S.s e le successive, le modifiche regolamentari hanno comportato una riduzione del 60% del numero di istanze presentate e del 20% della superficie dichiarata.
17 Grazie per l attenzione!
LA FILIERA BOSCO LEGNO ENERGIA IN LOMBARDIA Direzione Generale Sistemi Verdi e Paesaggio Roberto Carovigno Struttura Foreste. Milano 19 ottobre 2011
LA FILIERA BOSCO LEGNO ENERGIA IN LOMBARDIA Direzione Generale Sistemi Verdi e Paesaggio Roberto Carovigno Struttura Foreste Milano 19 ottobre 2011 I BOSCHI IN LOMBARDIA SUPERFICIE FORESTALE Il 26% della
DettagliAzioni della Regione Piemonte per lo sviluppo della filiera legno energia Franco LICINI dottore forestale, dirigente del Settore Foreste
Azioni della Regione Piemonte per lo sviluppo della filiera legno energia Franco LICINI dottore forestale, dirigente del Settore Foreste Torino, 05.04.2013 1 Territorio: 2.539.923 ha (2^ Regione dopo la
DettagliSimone Blanc, Filippo Brun, Angela Mosso
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO Utilizzazioni boschive, valore dei prelievi legnosi e gestione forestale in Piemonte Simone Blanc, Filippo Brun, Angela Mosso simone.blanc@unito.it Dipartimento di Scienze
DettagliREGIONE PIEMONTE BU13 02/04/2015
REGIONE PIEMONTE BU13 02/04/2015 Codice A18170 D.D. 2 febbraio 2015, n. 228 Informazione e divulgazione nel settore forestale. Collana di manuali di selvicoltura Regione Piemonte - Blu Edizioni. Realizzazione
Dettaglimitigazione effetti climatici e assorbimento del carbonio
Analisi, misure ed elaborazioni riguardanti il contenuto di carbonio nei suoli del Piemonte sono eseguiti dall IPLA da circa 10 anni. Il lavoro è realizzato attraverso l elaborazione dei dati provenienti
Dettagli14/09/2010. Condino, 11 settembre 2010. Maura Gasperi -
Progetto pilota - ricerca per la valorizzazione del legno in Valle del Chiese Condino, 11 settembre 2010 Maura Gasperi - 1 Obiettivi ricerca Dare avvio alla sperimentazione in Valle del Chiese del Piano
DettagliFigura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica
Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati
DettagliGLI AGRONOMI E I FORESTALI (AF) NELLE COMMISSIONI LOCALI DEL PAESAGGIO (CLP) DEL PIEMONTE
GLI AGRONOMI E I FORESTALI (AF) NELLE COMMISSIONI LOCALI DEL PAESAGGIO (CLP) DEL PIEMONTE Federica Larcher con la collaborazione degli Iscritti I NUMERI UNA SERIE DI QUESTIONI APERTE: CONCLUSIONI PER I
DettagliIL PERCORSO DELLA REGIONE TOSCANA IL PROGETTO DI FORMAZIONE DEGLI OPERAI FORESTALI PUBBLICI
FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO AL LAVORO IN BOSCO 10 ANNI DI ATTIVITA DEL CENTRO DI ADDESSTRAMENTO DI RINCINE IL PERCORSO DELLA REGIONE TOSCANA IL PROGETTO DI FORMAZIONE DEGLI OPERAI FORESTALI PUBBLICI Enrico
DettagliStatistiche sui tagli boschivi Analisi dei dati
Statistiche sui tagli boschivi Analisi dei dati Nel 2016 è stata pubblicata la nuova Carta Forestale del Piemonte che riporta una superficie boscata di 932.514 ettari, con un aumento netto della superficie
DettagliMODELLO UNICO DI DOMANDA
Compilazione modulo terreni - Conduzione MODELLO UNICO DI DOMANDA Il terzo modulo della domanda riguarda le particelle condotte dall azienda, a qualsiasi titolo (proprietà, affitto, ecc.). Dopo l apertura
DettagliAlto livello igienico
La separazione fra aree che necessitano livelli igienici diversi viene definita zoning. Lo studio del zoning diventa molto importante nella prevenzione contro l entrata di potenziali contaminanti in specifiche
DettagliApprofondimenti: Provincia di Cuneo
Approfondimenti: Provincia di Cuneo Premessa Contesto e attività/1 Nel generale contesto di crisi che ha continuato a caratterizzare il sistema economico italiano nel 2013 i dati relativi al Piemonte hanno
DettagliITER AUTORIZZATIVO per un GRANDE IMPIANTO FOTOVOLTAICO ISCRIVERSI AL REGISTRO GRANDI IMPIANTI (E RISULTARE ISCRITTI NELLA GRADUATORIA GSE)
Per accedere al IV Conto Energia è necessario superare 4 step per i grandi impianti. Questo documento ha lo scopo di analizzare in dettaglio ognuna delle fasi, presentandovi il quadro generale e offrendovi
DettagliDEI PICCOLI AGRICOLTORI O : SPUNTI DA UNA
" TUTELA SALUTE E SICUREZZA DEI PICCOLI AGRICOLTORI O : SPUNTI DA UNA REALTÀ AGRICOLA MONTANA" ANGELO GIOVANAZZI DIRETTORE MEDICINA LAVORO APSS TRENTO -L ANALISI IL PERCORSO DI PRESENTAZIONE - CARATTERISTICHE
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE MISURA 431 Azione 2.b Informazione sull attività del GAL Attività di animazione
DettagliAnno 2014. Rapporto ambientale
Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel
DettagliL ATTUAZIONE DEI REGOLAMENTI COMUNITARI PER L ARBORICOLTURA DA LEGNO. Franco Licini Settore Politiche Forestali REGIONE PIEMONTE
L ATTUAZIONE DEI REGOLAMENTI COMUNITARI PER L ARBORICOLTURA DA LEGNO Franco Licini Settore Politiche Forestali REGIONE PIEMONTE Nella Pianura Padana l arboricoltura esiste da molti decenni: - pioppicoltura
DettagliElementi fondamentali del regolamento forestale della Regione Piemonte
Elementi fondamentali del regolamento forestale della Regione Piemonte Valerio Motta Fre (Regione Piemonte) valerio.mottafre@regione.piemonte.it Pierpaolo Brenta (IPLA S.p.A.) brenta@ipla.org Pier Giorgio
DettagliMisure forestali e sistemazioni idraulico-forestali Legge regionale 7 febbraio 2000 n. 7, artt. 24 e 25
Misure forestali e sistemazioni idraulico-forestali Legge regionale 7 febbraio 000 n. 7, artt. 4 e 5 PREMESSA La Regione Lombardia, con deliberazione di Giunta regionale del 30 luglio 004 n. 7/8396 ha
Dettagli9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104
9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104 Indirizzi per l attività di gestione degli elenchi regionali degli operatori biologici e dei concessionari
DettagliQuadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.
L.R. 4/09/1997, n. 36. Pubblicata nel B.U. Liguria 17 settembre 1997, n. 16, L.R. 30/12/1998, n. 38. Pubblicata nel B.U. Liguria 20 gennaio 1999, n. 1. L.R. 4/08/2006, n. 20. Pubblicata nel B.U. Liguria
DettagliCriteri per l elaborazione Dr. Nino Bosco
Criteri per l elaborazione Dr. Nino Bosco Mercoledì 9 febbraio 2005 Milano, Fieraforum Risorse comuni Il Comune di Monza ha avviato il piano per coordinare gli interventi sul suolo e sottosuolo stradale
DettagliGestione forestale buone pratiche e valorizzazione dei prodotti legnosi quali strumenti per rilanciare l economia montana
Gestione forestale buone pratiche e valorizzazione dei prodotti legnosi quali strumenti per rilanciare l economia montana 1 Tarvisio, 8 marzo 2013 Studio Tecnico Forestale Provincia di Trento 6.206 km2
DettagliL analisi del welfare nelle Valli Bresciane per un nuovo sistema d offerta dei servizi alla persona
L analisi del welfare nelle Valli Bresciane per un nuovo sistema d offerta dei servizi alla persona Focus sulla VALLE CAMONICA Socialis, Università degli Studi di Brescia Brescia, 10 dicembre 2014 1 Premessa
DettagliAspetti della formazione forestale in Valle d Aosta L esperienza del settore pubblico e la realtà delle imprese private
Dipartimento risorse naturali e corpo forestale Lo stato dell arte della formazione forestale lungo l arco alpino Barzio 6 ottobre 2011 Direzione foreste e infrastrutture Aspetti della formazione forestale
DettagliIl ruolo delle Regioni nella ricerca in arboricoltura da legno con cicli medio-lunghi
Il ruolo delle Regioni nella ricerca in arboricoltura da legno con cicli medio-lunghi Lorenzo Camoriano Settore Politiche Forestali della Regione Piemonte lorenzo.camoriano@regione.piemonte.it SOMMARIO
DettagliProgetto Cantieri aperti per la scuola di base
Progetto Cantieri aperti per la scuola di base TRACCIA dell INTERVISTA Istituto. Note per la compilazione Le parti a sfondo grigio saranno affrontate durante l incontro tra mini staff di istituto e intervistatori.
DettagliFILIERA LEGNO-ENERGIA DALLA GESTIONE SOSTENIBILE DEI BOSCHI DELLE COMUNALIE
FILIERA LEGNO-ENERGIA DALLA GESTIONE SOSTENIBILE DEI BOSCHI DELLE COMUNALIE ENERGIA E TURISMO DALLE FORESTE IN VALTARO CONTESTO TERRITORIALE La Valtaro è situata in provincia di Parma, negli Appennini
DettagliClassificazione dei mandati di pagamento per centri di costo e per fattori di produzione e tipologie d utilizzo
Classificazione dei mandati di pagamento per centri di costo e per fattori di produzione e tipologie d utilizzo a. Impianto metodologico La riclassificazione delle spese per centri di costo, approvata
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliTITOLO 3 VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI E PAESAGGISTICHE Art. 3.1-3.2 - Unità di paesaggio
Art. 3.1-3.2 - Unità di paesaggio Unità di paesaggio (Art. 3.1-3.2) Indicazioni generali Le unità di paesaggio, al fine di garantire una gestione del territorio coerente con gli obiettivi di valorizzazione
DettagliRapporto ambientale Anno 2012
Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e
DettagliA relazione dell'assessore De Santis: Premesso che:
REGIONE PIEMONTE BU40 08/10/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 21 settembre 2015, n. 15-2120 D.G.R. n. 36-2237 del 22.6.2011 e s.m.i. - Programma Pluriennale 2011-2015 per le Attivita' Produttive
DettagliINTERVENTI DELLA REGIONE SARDEGNA PER LA PROMOZIONE DELLA LETTURA
ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT SERVIZIO BENI LIBRARI, BIBLIOTECA E ARCHIVIO STORICO REGIONALI INTERVENTI DELLA REGIONE SARDEGNA PER LA PROMOZIONE
DettagliDocumento non definitivo
STUDIO DI SETTORE UK29U ATTIVITÀ 71.12.50 ATTIVITÀ DI STUDIO GEOLOGICO E DI PROSPEZIONE GEOGNOSTICA E MINERARIA ATTIVITÀ 72.19.01 RICERCA E SVILUPPO SPERIMENTALE NEL CAMPO DELLA GEOLOGIA Maggio 2011 Documento
DettagliALBO REGIONALE DELLE IMPRESE BOSCHIVE E PERCORSI FORMATIVI Direzione Generale Sistemi Verdi e Paesaggio Dario Curti - Luisa Cagelli
ALBO REGIONALE DELLE IMPRESE BOSCHIVE E PERCORSI FORMATIVI Direzione Generale Sistemi Verdi e Paesaggio Dario Curti - Luisa Cagelli Barzio 6 ottobre 2011 Quanto legname possono fornirci? Incremento corrente
DettagliDOMANDE FREQUENTI RIGUARDANTI I CORSI PER BOSCAIOLI
DOMANDE FREQUENTI RIGUARDANTI I CORSI PER BOSCAIOLI Che tipo di corsi per boscaioli vengono organizzati dalla Provincia Autonoma di Trento? La struttura provinciale competente in materia di formazione
DettagliCATASTO DEI BOSCHI E DEI PASCOLI, SITUATI ENTRO 50MT DAI BOSCHI, PERCORSI DAL FUOCO Art. 70 ter Legge Regionale n.39/2000
S E RV I Z I O P R O T E Z I O N E C I V I L E F U N Z I O N E C AT A S T O D E I B O S C H I E D E I P A S C O L I P E R C O R S I D A L FUOC O Comuni di: Bientina, Calcinaia, Capannoli, Casciana Terme,
DettagliDELIBERAZIONE N. 52/16 DEL 23.12.2014
Oggetto: D.Lgs. 14.8.2012, n. 150 e decreto interministeriale 22 gennaio 2014. Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Direttive per l'attuazione nella Regione Sardegna
DettagliBANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati
BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati Sommario 1 Finalità...1 2 Origine dei dati...1 3 Proprietà dei dati...2 4 Proprietà dei software...2
DettagliCircolare Informativa n 30/2013. Collocamento obbligatorio e Riforma del lavoro
Circolare Informativa n 30/2013 Collocamento obbligatorio e Riforma del lavoro e-mail: info@cafassoefigli.it - www.cafassoefigli.it Pagina 1 di 5 INDICE Premessa pag.3 1) Collocamento disabili e disciplina
DettagliSTUDIO DI SETTORE VK03U ATTIVITÀ 71.12.30 ATTIVITÀ TECNICHE SVOLTE DA GEOMETRI
STUDIO DI SETTORE VK03U ATTIVITÀ 71.12.30 ATTIVITÀ TECNICHE SVOLTE DA GEOMETRI Febbraio 2009 PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore UK03U Attività tecniche svolte da geometri - è stata condotta
DettagliSTUDIO DI SETTORE UK27U ATTIVITÀ 58.21.00 EDIZIONE DI GIOCHI PER COMPUTER ATTIVITÀ 58.29.00 EDIZIONE DI ALTRI SOFTWARE A
STUDIO DI SETTORE UK27U ATTIVITÀ 58.21.00 EDIZIONE DI GIOCHI PER COMPUTER ATTIVITÀ 58.29.00 EDIZIONE DI ALTRI SOFTWARE A PACCHETTO (ESCLUSI I GIOCHI PER COMPUTER) ATTIVITÀ 62.01.00 PRODUZIONE DI SOFTWARE
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 14 dicembre 2012, n. 2751
2454 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 14 dicembre 2012, n. 2751 Attuazione del sistema di formazione e di accreditamento dei soggetti abilitati al rilascio dei certificati di sostenibilità degli
DettagliLA LEGGE N. 190/2012 E IL RAPPORTO CON I DECRETI ATTUATIVI. Roma, 15 ottobre 2014
LA LEGGE N. 190/2012 E IL RAPPORTO CON I DECRETI ATTUATIVI Roma, 15 ottobre 2014 La legge n. 190/2012 La n. 190/2012 è normativa che si può definire self executing per quanto riguarda la disciplina della
DettagliAGGIORNAMENTO DEL FATTORE DI CONVERSIONE DEI KWH IN TEP CONNESSO AL MECCANISMO DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA
DCO 2/08 AGGIORNAMENTO DEL FATTORE DI CONVERSIONE DEI KWH IN TEP CONNESSO AL MECCANISMO DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA (Articolo 2, comma 3, dei decreti ministeriali 20 luglio 2004) Documento per
DettagliCERTIFICAZIONE DEI BIOCOMBUSTIBILI: PROBLEMATICHE E MODALITA ORGANIZZATIVE
Torna all indice Convegno Progetto Fuoco Le problematiche di impiego Verona, 19 marzo 2004 CERTIFICAZIONE DEI BIOCOMBUSTIBILI: PROBLEMATICHE E MODALITA ORGANIZZATIVE Davide Pettenella Dipart.. Territorio
DettagliMisure forestali e sistemazioni idraulico-forestali Legge regionale 7 febbraio 2000 n. 7, artt. 24 e 25
Misure forestali e sistemazioni idraulico-forestali Legge regionale 7 febbraio 2000 n. 7, artt. 24 e 25 PREMESSA La Regione Lombardia, con deliberazione di Giunta regionale del 28 novembre 2003 n. 7/15276,
DettagliMODALITÀ E REQUISITI DI ACCESSO ALLA SELEZIONE
Selezione di operatori del settore forestale per l accesso al corso Istruttore forestale in abbattimento ed allestimento : requisiti di accesso, programma di attività, contenuti e modalità attuative della
DettagliCorsi per operatori forestali nella scuola forestale Latemar
Abteilung 32 - Forstwirtschaft Ripartizione 32 Foreste Corsi per operatori forestali nella scuola forestale Latemar Dr. Andreas Agreiter Landesbetrieb für Forst- und Domänenverwaltung Forstschule Latemar
DettagliB.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie
B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie LA GIUNTA REGIONALE Premesso: che con D.P.R. 12 aprile
DettagliComune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,
DettagliINDAGINE SULLA PERCEZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEI CLIENTI GECA. Rapporto di sintesi.
INDAGINE SULLA PERCEZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEI CLIENTI GECA. Rapporto di sintesi. I N D U S T R I E G R A F I C H E 1 Geca Spa Industrie Grafiche Via Magellano 11, 20090 Cesano Boscone (MI) Tel. +39
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883
740 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883 Legge regionale n. 33/2006 Norme per lo Sviluppo dello Sport per Tutti Articolo 5 - Approvazione Protocollo d intesa e Convenzione tra
DettagliEDUCATORE PROFESSIONALE STATISTICHE. Quale andamento ha il mercato del lavoro? Quali sono le previsioni di occupazione?
EDUCATORE PROFESSIONALE STATISTICHE Quale andamento ha il mercato del lavoro? Quali sono le previsioni di occupazione? Laureati Il corso di laurea che prepara gli EDUCATORI PROFESSIONALI è: - Educazione
DettagliCOMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna
1 COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna Area Programmazione e Gestione del Territorio ALLEGATO 1 DETERMINAZIONE VALORI DI RIFERIMENTO DELLE AREE INSERITE NEL P.R.G., NEL P.S.C. E NEL R.U.E.
Dettagli(omissis) IL DIRETTORE
REGIONE PIEMONTE BU39 26/09/2013 Agenzia Piemonte Lavoro Determinazione del Direttore n. 356 del 13/09/2013 Bando regionale di cui alla DGR n. 102 3009 del 28/11/2011 azione 4 - per la diffusione della
DettagliRAFFORZARE LA FILIERA DEL LEGNO LOCALE: IL CASO PRATICO DELLE VALLI DI LANZO
RAFFORZARE LA FILIERA DEL LEGNO LOCALE: IL CASO PRATICO DELLE VALLI DI LANZO Fernanda Giorda dottore forestale PREMESSA Le Valli di Lanzo sono situate in provincia di Torino, tra Valle di Susa e Canavese.
DettagliModifiche in materia Commerciale
PROVINCIA DI BOLOGNA PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE Modifiche in materia Commerciale VARIANTE NON SOSTANZIALE AL PTCP ai sensi dell art.27bis della L.R. 20/2000 e s.m.i. RECEPIMENTO DEI
DettagliREGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
DettagliLegname di Castagno ad Uso Strutturale
Legname di Castagno ad Uso Strutturale Dott. For. Luchetti Marco Ufficio Normativa Assolegno di FederlegnoArredo Tel. +39 02 80604 328; mob. +39 333 2763278 marco.luchetti@federlegnoarredo.it Introduzione:
DettagliNewsletter n.83 Gennaio 2011
Newsletter n.83 Gennaio 2011 Approfondimento_41 STUDI DI FATTIBILITÀ: Dal DPR 207 del 5/10/2010 disposizioni per lo sviluppo, composizione e contenuti Schema dettagliato per project financing e dialogo
DettagliIPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA PREVISTA DALL ART. 62 DEL CCNL 29/11/2007 DEL COMPARTO SCUOLA
IPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA PREVISTA DALL ART. 62 DEL CCNL 29/11/2007 DEL COMPARTO SCUOLA ART. 1 - COMPITI DEL PERSONALE ATA, MOBILITÀ PROFESSIONALE, VALORIZZAZIONE DELLA PROFESSIONALITÀ
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 febbraio
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 37 del 17 03 2015 8883 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 febbraio 2015, n. 209 D.P.R. N.380/2001. Modulistica di riferimento per i procedimenti relativi
DettagliRelazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre
Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Nel mese di marzo, a chiusura del primo semestre, l Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio ha monitorato il servizio di tutorato
DettagliCITTA DI SACILE AGGIORNAMENTO. ACCORDI CON I GESTORI PROTOCOLLO D INTESA (Regolamento di attuazione, art. 9)
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI PORDENONE CITTA DI SACILE Piano comunale di settore per la localizzazione degli Impianti fissi di telefonia mobile (L.R. n. 028 del 06 dicembre 2004,
DettagliQuadro A - Azienda Sez. 0 - Tipo di dichiarazione
Protocollo ARTEA Quadro A - Azienda Sez. 0 - Tipo di dichiarazione (Mod. A2) Settore forestale Dichiarazione di taglio ed opere connesse L.R. 39/00 e Regolamento Forestale Dichiarazione per interventi
DettagliCaratteristiche del legno di larice e di altre specie piemontesi in relazione al recupero sostenibile degli edifici
IL LEGNO PER LA SOSTENIBILITÀ IN EDILIZIA Centro Congressi Lingotto, Torino 6 giugno 2007 Caratteristiche del legno di larice e di altre specie piemontesi in relazione al recupero sostenibile degli edifici
DettagliIN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA INCONTRO PARTI SOCIALI 23/7/2015
IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA INCONTRO PARTI SOCIALI 23/7/2015 PREMESSA IL FONDO PENSIONE E ARTICOLATO NELLA GESTIONE ORDINARIA E NELLA GESTIONE INTEGRATIVA CARATTERIZZATE DA NORME DIVERSE PER QUANTO
DettagliCome cambiano gli stipendi dei lavoratori dipendenti e le pensioni
Comune di Bologna Come cambiano gli stipendi dei lavoratori dipendenti e le pensioni 16 febbraio 2007 La seguente nota è stata elaborata dal Settore Programmazione, Controlli e Statistica in collaborazione
DettagliAPPROVVIGIONAMENTO E COMMERCIALIZZAZIONE DELLA LEGNA DA ARDERE IN UN CONTESTO CONSORTILE
APPROVVIGIONAMENTO E COMMERCIALIZZAZIONE DELLA LEGNA DA ARDERE IN UN CONTESTO CONSORTILE Torna all indice De Luca, E.* *CO.GE.FOR. Consorzio Gestione Forestale Il CO.GE.FOR. Il Consorzio di Gestione Forestale
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE NOCERA, FRONZUTI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3396 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI NOCERA, FRONZUTI Ordinamento della professione di fisioterapista e istituzione dell albo
DettagliCOMMERCIO ALL INGROSSO DI MACCHINE, UTENSILI; PER LE MINIERE, LE CAVE, L EDILIZIA E IL GENIO CIVILE;
STUDIO DI SETTORE TM84U ATTIVITÀ 51.81.0 COMMERCIO ALL INGROSSO DI MACCHINE UTENSILI; ATTIVITÀ 51.82.0 COMMERCIO ALL INGROSSO DI MACCHINE PER LE MINIERE, LE CAVE, L EDILIZIA E IL GENIO CIVILE; ATTIVITÀ
DettagliAbi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti
NOTA PER LA STAMPA DOCUMENTO DELL ABI A GOVERNO, AUTORITA E ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI Abi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti Non è cambiato lo spread per i tassi
DettagliCITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA
CITTA DI PISTICCI (Provincia di Matera) COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA (Art. 8 D.Lgs. n. 114/98 ed art. 19
DettagliPROGRAMMA Formazione e aggiornamento degli utilizzatori professionali e dei consulenti fitosanitari
PROGRAMMA Formazione e aggiornamento degli utilizzatori professionali e dei consulenti fitosanitari Tenuto conto dei contenuti formativi riportati nel PAN, nell Allegato I del decreto legislativo n. 150/2012,
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliFonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia
IL SISTEMA PRODUTTIVO LOMBARDO NEL 2006 SECONDO IL REGISTRO STATISTICO ASIA (giugno 2009) Secondo il registro statistico delle imprese attive e delle loro unità locali (ASIA Imprese e Unità locali) sono
DettagliSintesi non tecnica dei documenti progettuali e di valutazione ambientale pag. 1. Premessa
INDICE Premessa... 1 1. - Ubicazione ed inquadramento territoriale... 2 2. - Riferimenti normativi e analisi dei vincoli presenti... 2 3. - Descrizione del progetto... 2 Sintesi non tecnica dei documenti
DettagliAccordo 22 febbraio 2012, n. 53 Articolo 73, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Circolare Ministero Lavoro n.
TITOLO DOCUMENTO Sicurezza sul lavoro: proroga al 31 dicembre 2015 per l ottenimento dell abilitazione all uso delle attrezzature. AREA TEMATICA Ambiente ed Energia SETTORE Ambiente e Territorio ARGOMENTO
DettagliTRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI.
TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI. PRECISAZIONI Il presente documento nasce dalla pressante richiesta di iscritti
DettagliTerzo settore. risorsa economica e sociale del VCO
risorsa economica e sociale del VCO TERZO SETTORE: risorsa economica e sociale per il territorio Il censimento 2011, a 10 anni di distanza dal precedente, ci restituisce informazioni che mettono in luce
Dettagliin collaborazione con PROGETTO
in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia
DettagliDocumento non definitivo
STUDIO DI SETTORE VG39U ATTIVITÀ 68.31.00 ATTIVITÀ DI MEDIAZIONE IMMOBILIARE Aprile 2010 Documento non definitivo PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore UG39U Agenzie di mediazione immobiliare -
DettagliDocumento non definitivo
STUDIO DI SETTORE WK18U ATTIVITÀ 71.11.00 ATTIVITÀ DEGLI STUDI DI ARCHITETTURA Marzo 2012 Documento non definitivo PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore VK18U Attività degli studi di architettura,
DettagliCOMUNICAZIONE INTERVENTI SELVICOLTURALI PER SUPERFICI INFERIORI AD HA 2
Regione Calabria Dipartimento 2 Presidenza - Settore Foreste e Forestazione Vincolo Idrogeologico, Forestale e tagli boschivi Spazio riservato all ufficio SCIA (segnalazione certificata di inizio attività)
DettagliCORSI DI FORMAZIONE PER UTILIZZATORI PROFESSIONALI, DISTRIBUTORI E CONSULENTI DI VENDITA DI PRODOTTI FITOSANITARI
CORSI DI FORMAZIONE PER UTILIZZATORI PROFESSIONALI, DISTRIBUTORI E CONSULENTI DI VENDITA DI PRODOTTI FITOSANITARI I corsi di formazioni sono suddivisi in Unità formative di 4 ore ciascuna e si distinguono
DettagliSTUDIO DI SETTORE UG40U ATTIVITÀ 41.10.00 ATTIVITÀ 42.99.01 ATTIVITÀ 68.10.00 ATTIVITÀ 68.20.02 SVILUPPO DI PROGETTI IMMOBILIARI SENZA COSTRUZIONE
STUDIO DI SETTORE UG40U ATTIVITÀ 41.10.00 SVILUPPO DI PROGETTI IMMOBILIARI SENZA COSTRUZIONE ATTIVITÀ 42.99.01 LOTTIZZAZIONE DEI TERRENI CONNESSA CON L URBANIZZAZIONE ATTIVITÀ 68.10.00 COMPRAVENDITA DI
Dettaglila valutazione dei rischi nelle costruzioni edili
COMITATO PARITETICO TERRITORIALE DI TORINO E PROVINCIA ISTITUTO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO la valutazione dei rischi nelle costruzioni edili Tabelle di valutazione rischi
DettagliREGIONE EMILIA-ROMAGNA. Progetti di legge regionali e nazionali
REGIONE EMILIA-ROMAGNA Consiglio regionale OSSERVATORIO LEGISLATIVO INTERREGIONALE Roma 3-4 febbraio 2005 Progetti di legge regionali e nazionali A cura di: Giovanni Fantozzi PROGETTO DI LEGGE DI INIZIATIVA
DettagliPIANI DI STUDIO D'ISTITUTO ISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA SCUOLA MEDIA DI DENNO A.S. 2012-2013 GEOGRAFIA_CLASSE PRIMA
PIANI DI STUDIO D'ISTITUTO ISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA SCUOLA MEDIA DI DENNO A.S. 2012-2013 GEOGRAFIA_CLASSE PRIMA Competenza 1 Leggere l organizzazione di un territorio, utilizzando il linguaggio,
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE VENETO BANDI DI FINANZIAMENTO APERTI CHE RIGUARDANO IL SETTORE LEGNO ENERGIA
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE VENETO BANDI DI FINANZIAMENTO APERTI CHE RIGUARDANO IL SETTORE LEGNO ENERGIA ASSE 1 MISURA 121 MISURA 121 M Ammodernamento delle Aziende Agricole in montagna
DettagliESTIMO FORESTALE. Davide Pettenella. Introduzione. Il mercato Mercato internazionale Il sistema foresta-legno italiano. Valutazione degli investimenti
Immagination is more important than knowledge (A.Einstein) Introduzione ESTIMO FORESTALE Davide Pettenella Molte persone sanno il prezzo delle cose, pochi ne conoscono il valore (Oscar Wilde) 17 dicembre
DettagliGenerazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Corso di Laurea Magistrale in Informatica Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica Relatore:
DettagliCriteri di compilazione della Griglia di rilevazione
Criteri di compilazione della Griglia di rilevazione La rilevazione ha ad oggetto lo stato di pubblicazione dei dati nella sezione Amministrazione trasparente al 31 dicembre 2014. Dunque nella Griglia
DettagliLa Misura 222 del Programma regionale di Sviluppo rurale
La Misura 222 del Programma regionale di Sviluppo rurale Roberto Zampieri Regione del Veneto Unità di Progetto Foreste e Parchi Legnaro, 20 febbraio 2012 Azione Realizzazione di sistemi silvoarabili (filari
Dettagli1. Oggetto e struttura del disegno di legge
Delega al Governo per l attuazione dell articolo 117, secondo comma, lettera p) della Costituzione, per l istituzione delle Città metropolitane e per l ordinamento di Roma Capitale della Repubblica. Disposizioni
DettagliCOMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO
6 Allegato 1 COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO Servizio Pianificazione e Programmazione del Territorio Via delle Torri n. 13 47100 Forlì Unità Segreteria mariateresa.babacci@comune.forli.fo.it
Dettagli