Un anno di Assistenza Tecnica on line

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1 APAS - Associazione Produttori Apistici della provincia di Sondrio Relazione progetto interreg III a anno 2007 Un anno di Assistenza Tecnica on line e di sperimentazione mediante i rilevamenti automatici di dati meteorologici e degli incrementi ponderali di alveari campione - Giampaolo Palmieri -

2 Relazione progetto interreg III a Aggiornamento - da gennaio al dicembre 2007 Un anno di Assistenza Tecnica - Giampaolo Palmieri - Introduzione Il progetto è entrato nella sua fase operativa della produzione dei dati nel gennaio del Alla fine di dicembre 2006 si era riusciti a completare le installazioni delle centraline di rilevazione. Si era predisposta l informazione delle caratteristiche dei diversi siti di rilevamento e si era infine provveduto a realizzare il software di gestione dei dati nonché la forma grafica per comunicare quanto rilevato in modo gradevole ed efficace. Dato il livello sperimentale non tutte le stazioni di rilevamento sono divenute subito operative. In particolare quella di Poschiavo (CH) ha dato ripetuti problemi nella comunicazione dei dati in rooming Italia Svizzera. Poschiavo: grafico annuale delle temperature rilevate max, media minima e punto di rugiada Pur in questa situazione di perdite di dati, che rappresenta l estremo negativo di quanto si è verificato in tutta la rete di rilevazione, l andamento delle

3 condizioni ambientali è comunque stata sufficiente per cogliere gli elementi significativi ed utili per gli apicoltori, considerando inoltre che il dettaglio della rilevazione e della sua rappresentazione grafica arriva all intervallo orario. Il grafico del peso, sempre considerando la postazione risultata più svantaggiata nelle rilevazioni, ovvero quella di Poschiavo (CH) fornisce un quadro molto preciso dell incremento ponderale degli alveari e quindi delle fioriture risultate più produttive ed interessanti per la quantità di nettare raccolto. Poschiavo: grafico annuale degli incrementi di peso di un alveare campione Anche solo da uno sguardo superficiale a questo grafico si può notare che la levata dei melari è avvenuta intorno al 15 di agosto e si è raccolto quindi un miele che definiamo come Millefiori di alta Montagna. Questa operazione è avvenuta quando era già cominciata una flessione abbastanza marcata del peso dell alveare (cioè dai primi di luglio era maggiore il miele consumato rispetto al nettare importato), una perdita di peso che è continuata fino alla fine di agosto per avere una ripresa a settembre con la preparazione delle scorte e delle covate invernali. Da un

4 punto di vista tecnico, e non descrittivo, si può invece anche notare che il picco più interessante di crescita è nella prima quindicina di giugno grazie al contributo del nettare di rododendro. In questa perodo l incremento di peso è circa il 50% di tutto quello registrato durante la stagione produttiva. E quindi ipotizzabile e consigliabile che le aziende di maggiori dimensioni orientino la loro attività cercando di conseguire questo pregiatissimo miele monoflorale. Il grafico fornisce anche le indicazioni precise per poter raccogliere miele di rododendro in purezza con la semplice posa e levata dei melari nel momento più opportuno. Naturalmente questa analisi si riferisce alle specifiche situazioni registrate nel 2007 ma dall osservazione continua si può prevedere con sufficiente chiarezza le dinamiche produttive locali. Le comunicazioni I dati rilevati dalla rete di centraline venivano costantemente analizzati dai tecnici dell APAS e commentati nella rivista Apicoltura Alpina e soprattutto nel medesimo sito nella sezione novità e nella sezione fotografie quindi fioriture e andamento produttivo Scelta determinata dall alta visibilità e visite registrate da queste sezioni. Di seguito vengono riportate delle comunicazioni pubblicate sul sito riferite alle note di assistenza tecnica in gran parte realizzate o desunte proprio per le possibilità offerte dall attuazione del progetto Observer. Della sezione

5 fotografica vengono riportati solo degli esempi. 15 gennaio 2007 Stiamo testando "Observer" Abbiamo creato una rete di stazioni per il rilevamento automatico delle produzioni e dei consumi degli alveari nonché dei parametri meteo-ambientali. Attualmente la sezione è in corso di sistemazione ma già ora gli apicoltori possono qui trovare dati molto utili. 6 gennaio Teglio (SO) E' questo un inverno con temperature assolutamente miti. Nei luoghi meglio esposti e caldi sono già iniziate le prime fioriture. Nella luce dorata del tramonto gli amenti dei noccioli mostrano il prezioso polline già maturo. Salix caprae Gli alveari nel mese di febbraio si sono avvantaggiate di temperature miti e di una buona fioritura di piante produttrici di polline quindi di alto interesse apistico per l'importanza che questo ha per sostenere lo sviluppo delle covate. 19 gennaio 2007 Andamento Inverno insolitamente mite che sta inducendo le api già a porsi in attività. Qualche ape ritorna già carica di polline e alcune famiglie hanno già una discreta covata per il periodo. Un inverno così è stato provvidenziale per tutte quelle famiglie che erano state ridotte nella consistenza della popolazione per i forti attacchi di Varroa. La presenza delle covate rendono però le famiglie ancor più esposte se si dovessero registrare ondate di freddo intenso. Da lunedì 22 gennaio è previsto un abbassamento delle temperature ma fortunatamente di soli pochi gradi rispetto a quelli attuali. Consigliamo di sostenere le famiglie con nutrizioni di candito e di seguire nella sezione "observer" di questo sito i dati relativi alle variazioni di peso degli alveari presi a campione. 12 marzo 2007 Dati di Observer: alcune considerazioni Anticipiamo di seguito alcune considerazioni che verranno presentate sul prossimo numero di Apicoltura Alpina dalle prime elaborazioni effettuate dai dati rilevati nell'ambito del progetto Observer. Nel mese di gennaio la perdita media di peso delle famiglie è stata di 61 g al giorno. Nel mese di febbraio abbiamo rilevato una deposizione di covata relativamente consistente, sostenuta da una buona importazione di polline e nettare. Questa fase di sviluppo ha fatto aumentare il saldo

6 Primule Nei boschi "aperti" o nei punti ombreggiati dei prati si trovano molte primule ma che non sembrano però raccogliere particolare interesse dalle api data la forte concorrenza esercitata dai ciliegi. negativo fra il consumo e quanto raccolto dalle api. La perdita di peso media giornaliera è stata di 68 g, con una discreta oscillazione fra gli alveari (quelli posti a maggior altitudine hanno perso meno peso). In questi primi giorni di marzo si sta registrando una eccellente fioritura di diverse specie di salici, di fruttiferi (es. albicocco) e di alcune essenze prative (crochi, primule ecc) e il movimento alle porticine, l importazione, e le covate sono aumentate in modo sensibile. I dati raccolti in questi primi giorni di marzo, sembrano segnalare una crescita sensibile del saldo negativo fra consumo ed importazione. Le osservazioni fin qui fatte dimostrano che la fase di ripresa degli alveari porta ad un rapporto fra bottinatrici e covata piuttosto delicato, infatti, anche quando si verificano pochissime giornate di brutto tempo, si registra, fra il consumo e l importazione, un saldo medio giornaliero negativo. 13 marzo 2007 Controllate i cassettini Ci giungono segnalazione da amici apicoltori che confermano i nostri timori e motivi di allarme. Sono state conteggiate, nel corso di questa settimana, fino a 50 Varroe cadute in modo naturale nel cassettino! Tenete controllati quindi i fondi delle arnie perché può sussistere l'esigenza di dover valutare la necessità di effettuare un trattamento primaverile tampone Euphorbia helioscopia E' un mese in cui sembrano restituiti al mondo naturale i propri colori. Sullo sfondo peschi e ciliegi 17 marzo 2007 Cambia il tempo Fino a domenica 18 marzo il tempo sulla regione alpina sarà determinato da condizioni anticicloniche, con temperature di alcuni gradi superiori alla norma per questo periodo dell'anno. Attenzione, a causa dell'indebolirsi dell'anticiclone delle Azzorre si prevede dalla serata di domenica 18 un annuvolamento ed un cambiamento meteorologico che dovrebbe durare tutta la settimana. In particolare è previsto un calo netto della temperatura, legato a un massiccio afflusso di

7 I ciliegi Questa fioritura è sicuramente quella che maggiormente caratterizza la seconda metà del mese di marzo. Date le sostanziali buone condizioni meteorologiche questa fioritura si prolunga e gli alveari riescono a sfruttarla molto bene Erica scoparia E' una pianta presente nel primo tratto della Valtellina fino alla "colma di Dazio", e nella prima parte della Valchiavenna. Molto attrattiva per le api, rari localmente, ma assolutamente eccezionali per la qualità le produzioni di miele monoflorale aria polare. Il calo è quantificabile in gradi. Di conseguenza il limite delle nevicate dovrebbe scendere fin sotto i metri. A causa delle temperature finora molto miti, lo sviluppo della vegetazione è in anticipo di circa giorni; l'effetto del forte raffreddamento può danneggiare le fioriture e quindi le fonti alimentari degli alveari. Un abbassamento termico consistente può creare problemi alle famiglie che hanno già molto "investito" in covata perché il numero delle api, in questo periodo, può risultare insufficiente per riscaldarla tutta. Si consiglia di restringere l'area di nido e di essere pronti con nutrizioni di soccorso. 23 marzo 2007 situazione L'abbassamento termico ha frenato le fioriture: in particolare quella del ciliegio che in molte zone stava già iniziando. Data l'importanza che riveste per lo sviluppo degli alveari speriamo che non risulti danneggiata ma, sostanzialmente, solo in standby. Elaborando i dati registrati con le stazioni di rilevamento del progetto observer si coglie che in marzo si era raggiunto un sostanziale equilibrio fra importazione e consumo ma in questa settimana di tempo avverso la perdita di peso media giornaliera è diventata consistente, doppia di quella registrata a febbraio. Ultima annotazione: giungono segnalazioni di alveari spopolati o addirittura morti. Torniamo ad invitare tutti alla pulizia e al controllo dei cassettini per verificare la caduta di varroa. Negli ultimi due anni la virulenza di questo parassita è aumentata e, se i trattamenti di contenimento non sono stati effettuati in condizioni ottimali (temperature, dosi ecc.), le famiglie corrono il rischio di soccombere. 13 aprile 2007 Andamento produttivo Il clima relativamente caldo e, almeno per ora una sufficiente umidità del terreno e dell'aria, stanno favorendo la fioritura del ciliegio che risulta prolungata e molto appetita dalle api.

8 Continua la fioritura del ciliegio Nei primi 10 giorni di aprile è continuata la fioritura del ciliegio alle quote basse, nella seconda decade si è attestata, mediamente, nella fascia compresa fra gli 800 m. di quota e i m. Lo sviluppo dato da questa fioritura è stato notevole tanto che in molti alveari si sono già potuti porre i melari Glicine 15 aprile - anche il glicine è già fiorito ed abbellisce i giardini con i suoi grandi grappoli di fiori. Le api non riescono a penetrare con facilità nel calice fiorale e spesso utilizzano piccole lacerazioni alla base del calice per giungere ai nettari Buona anche la fioritura del tarassaco che sembra più abbondante rispetto ad altri anni. Buone anche le fioriture dei fruttiferi. Per ricapitolare la situazione produttiva possiamo segnalare i dati ricavati del progetto observer nella stazione di Prata Camportaccio. Nel mese di gennaio la perdita giornaliera di peso nell'alveare campione è stata mediamente di - 62 g, in [g]febbraio[/g] il calo quotidiano è stato di - 74 g. Nei primi 4 giorni di marzo questo calo si accentua a g al giorno per poi portarsi ad un saldo positivo di + 39 g al giorno. Marzo, complessivamente, e' un mese dove consumo ed importazione sono stati sostanzialmente in equilibrio (per la precisione un aumento di peso medio di +13 g al giorno). In aprile le fioriture interessanti sono ormai bottinate da api giovani nate nel 2007, api che hanno sostituito quelle invernali. Una popolazione e consistenza degli alveari che cresce sempre più in fretta e con essi l'importazione di nettare. In questi primi 12 giorni di aprile l'aumento quotidiano medio del peso dell'alveare campione è stato di g. Molti apicoltori segnalano anche il fenomeno della sciamatura che quest'anno sembra così iniziare molto precocemente. 16 aprile 2007 Andamento produttivo - aggiornamento Relativamente al mese di aprile si segnala che dal 1 al 10 aprile il flusso nettarifero, essenzialmente derivato dai ciliegi ha permesso un accrescimento della famiglie particolarmente consistente con un incremento registrato di 957 g al giorno. Questa fioritura sta ora risalendo le pendici ed ora è nella fascia compresa fra i 900 e i 1200 m (nella sponda Retica, un po' più bassa in quella Orobica, esposta a nord). Nelle postazioni di fondovalle la raccolta si sta concentrando ora sul altre fioriture, che risultano però molto meno abbondanti di nettare, fatto questo che deriva anche dalla siccità che incomincia a caratterizzare anche questa fase dell'anno. Gli incrementi di peso dal 11 aprile al 15 aprile sono di 133 g al giorno.

9 Rumex Anche molte piante prative sono entrate in fioritura 17 aprile 2007 Robinia!! Robinia!!! Robinia!!!! Sono stati segnalati i primi grappoli fioriti nella bassa Valtellina e nei dintorni di Sondrio. Ci approssimiamo con rapidità ad una delle più interessanti fioriture annuali che quest'anno sembra preannunciarsi con un sensibile anticipo. E' da sperare* che prima che inizi la piena fioritura giunga un po' di pioggia affinché le piante non vadano in stress idrico per la secchezza del terreno e per il vento caldo che aumenta l'evapotraspirazione. Pronti con i melari!! * precipitazioni sono previste giovedì 26 e venerdì 27 aprile 20 aprile 2007 Progetto Observer: considerazioni sulle rilevazioni effettuate a Poschiavo La Società Apicoltori Poschiavo - Brusio si riunisce questa sera per l'annuale assemblea societaria. Per questo appuntamento è stata predisposta la seguente relazione che illustra i dati rilevati nell'ambito del progetto congiunto "Observer" Il progetto Observer è work in progress, cioè in fase di sperimentazione e di miglioramento poiché è un progetto pilota molto innovativo che richiede un certo tempo per porsi a regime. La parte elettronica, ad esempio, è stata costruita ad hoc. I singoli componenti di rilevazione sono attrezzature standard di ottimo livello ma la capacità di dialogare fra loro ed il piccolo cervello elettronico che governa ogni singola centralina è stata appositamente studiata e risolta combinando diversi elementi elettronici. Sul versante umano anche la stessa metodologia di analisi dei dati e dei grafici è tutta da costruire, ovvero da provare e da valutare, a mano a mano che si acquisisce esperienza, in un continuo confronto con le osservazioni ed i risultati in campo. La Centralina di monitoraggio di Poschiavo ha iniziato ad essere operativa leggermente in ritardo rispetto alle altre, per alcune difficoltà tecniche legate alla trasmissione dei dati mediante roaming internazionale e per la

10 Una struttura autonoma Una particolarità progettuale estremamente interessante dell'attuale stazione di rilevamento dati, è l'autonomia della rete elettrica. Questa è assicurata da un piccolo pannello fotovoltaico. Per la trasmissione dei dati ci si avvale invece di un collegamento gsm necessità di un approfondito controllo sulla bilancia impiegata. Le rilevazioni del peso sono iniziate il 1 marzo e sono proseguite fino al giorno 17 dello stesso mese. Sono state quindi riprese il 3 aprile dopo una verifica di alcuni componenti elettronici ed attualmente funziona con regolarità. L alveare utilizzato è in realtà poco più di un nucleo; ciò spiega come le variazioni di peso si muovono entro un intervallo di valori, relativamente ristretto. Comunque quello che risulta di estremo interesse è l andamento del peso perché ci permette di capire la dinamica dello sviluppo della famiglia. In primavera le famiglie perdono di peso abbastanza rapidamente perché le covate divengono sempre più estese, richiedono una alimentazione costante ma in presenza di un numero di api spesso insufficiente per la necessità, da qui l esigenza di intaccare in modo consistente le scorte invernali. Un saldo negativo fra importazione e consumo che è accentuato nei casi di avverse condizioni meteorologiche. Nello specifico possiamo notare che dal 1 al 11 marzo c è una perdita media di peso dell alveare di - 47 g al giorno. Sono, in genere, giornate caratterizzate da forte vento, con folate che raggiungono quasi i 110 Km orari. Dal 11 marzo al 17 marzo le condizioni meteo sono ottime e il nucleo monitorato fa registrare un aumento medio di peso di g al giorno. Nel periodo successivo dal 17 marzo al 14 aprile la perdita media di peso è stata di - 70 g al giorno. Dal 14 aprile, grazie probabilmente alla cospicua importazione di nettare di ciliegio, si registra un aumento medio di peso dell alveare di g al giorno. Probabilmente questo è il giro di boa della stagione, quando cioè le covate primaverili hanno sostituito le vecchie api invernali ed il rapporto fra api bottinatrici e covata tende a essere più equilibrato. Da questo momento, se non ci sono scossoni meteorologici od ambientali particolari ci si può attendere solo una crescita di peso dell alveare. L incremento di peso sarà però più o meno veloce in funzione dell andamento delle fioriture e della produzione nettarifera.

11 Già ora si avvertono i primi sintomi di una certa siccità ed una conseguente riduzione della produzione di nettare da parte delle piante. Robinia Ci avviamo ad avere una solenne delusione per il 2007? La siccità ed il vento caldo sembrano aver reso questa pianta avara di nettare. I grappoli fiorali, dopo pochi giorni presentano segni di precoce invecchiamento 28 aprile 2007 Il punto sulla fioritura della robinia I primi fiori sono comparsi intorno al 16 aprile. In genere la fioritura di questa pianta "scoppia quasi improvvisamente e poi si prolunga risalendo le pendici. Quest'anno invece è dischiusa con una certa scalarità coinvolgendo dapprima solo le piante poste in microclimi particolari e poi quelle più piccole o in stress idrico o sofferenti e dopo il 21 aprile, a mano a mano sono state interessate tutte le piante della specie. Le deboli piogge del 26 e 27 aprile non hanno migliorato la situazione di questa fioritura compromessa dalla siccità e dal vento caldo che ne aumenta l'effetto. Già il 21 aprile si potevano notare alcuni grappoli fioriti danneggiati. Il volo delle api sulla fioritura è risultato poco intenso segno che la produzione in nettare da parte di queste piante è risultata scarsa, contrariamente al solito. Attualmente si osserva che la fioritura ha già superato il suo culmine e sono presenti i segni premonitori che si avvia alla fase conclusiva. Si può solo sperare nell'arrivo di un po' di pioggia che possa prolungare la fioritura e dare un aiuto alla produzione di nettare. La curiosità: da alcuni anni la fioritura della robinia in Valtellina precede di qualche giorno quella che si registra in Brianza probabilmente per i cieli più tersi che localmente si registrano. 09 maggio 2007 Progetto Observer Sono in corso aggiornamenti delle centraline di monitoraggio per cui alcune di queste non sono attualmente funzionanti. Ci scusiamo per il disagio Robinia 11 maggio - La fioritura della robinia è ancora attiva nella zona oltre Tirano, in particolare tra Sernio e Grosio. 21 maggio 2007 Andamento produttivo Dal 10 maggio nella media Valle, nelle postazioni poste alle basse quote, si è ridotta, se non arrestata, l'importazione di nettare. E'

12 Castagno Le fioriture sembrano sempre più anticipare e concentrarsi. Già nei primi giorni di maggio troviamo che il castagno sta preparando le proprie infiorescenze. finita, infatti, la fioritura della Robinia pseudo acacia e, mentre si stanno preparando quelle del tiglio e del castagno, le api non trovano fonti di nettare consistenti. Solo in alcune zone particolari il rovo è in quantità sufficiente da rappresentare una valida risorsa anche sotto l'aspetto quantitativo. Preoccupazioni sussistono per il deficit idrico che, secondo alcuni, è responsabile di una ridotta produzione di nettare da parte dei fiori. Dall'inizio dell'anno ad oggi sono caduti 143 mm di pioggia e contestualmente si sono registrati 388 mm di evapotraspirazione. 29 maggio 2007 Pioggia caduta Con queste ultime piogge (23 mm solo nella giornata di ieri) la quantità totale delle precipitazioni da inizio anno è di 207 mm. Nello stesso periodo l'evapotraspirazione è stata di 414 mm.!!! La comparsa della neve sulle quote più alte dovrebbe rallentare la marcia del rododendro verso la fioritura e ridare un po' di vigore alla produzione di nettare per quelle già in atto (tiglio in particolare). 02 giugno 2007 Iniziata la fioritura del Castagno E' iniziata la fioritura del castagno. Lo scorso anno questa raccolta è stata persa per le condizioni di siccità, effetto potenziato da un vento caldo che disseccava precocemente le parti fiorali. Le ultime piogge dovrebbero permettere la produzioni di nettare del castagno (e del tiglio, anch'esso in fioritura) Speriamo ora quindi in un rapido ristabilirsi delle condizioni meteo. Vi invitiamo a seguire nella sezione observer gli andamenti del peso degli alveari campione. 03 giugno 2007 Curiosità dal progetto Observer

13 In stazioni di rilevamento rappresentative degli apiari posti sul fondo valle le giornate del 1 e 2 giugno caratterizzate da piogge hanno segnato una diminuzione di peso degli alveari di circa 950g!! Il consumo, in questo periodo, delle famiglie forti ed in produzione, si può quindi stimare prossima al 1/2 kg giornaliero. Rododendro Questa importante fioritura è già partita. Le giornate con tempo incerto e vento non favoriscono però il raccolto. 04 giugno 2007 Rododendro Sta incominciando la fioritura del rododendro. Molti apicoltori hanno già iniziato a portare in quota i loro alveari. Le recenti precipitazioni hanno portato la neve anche a quote relativamente basse, fenomeno che ha rallentato il progredire di fioritura. Questa sembrava destinata ad essere, quest'anno, un po' troppo veloce e contemporanea. Stiamo compiendo un giro d'orizzonte fra gli amici apicoltori per raccogliere dati ed impressioni utili zona per zona. Per valutare l importazione nettarifera consigliamo di seguire, nella pagina dedicata al progetto Observer, la stazione di rilevamento di Poschiavo. 10 luglio 2007 La neve imbianca gli apiari in quota!! La recente perturbazione passata nella notte di lunedì 9 luglio ha portato precipitazioni nevose fino ai 2000 m., e in alcuni luoghi anche a quote più basse. Quasi tutti gli apiari portati in alta montagna per la fioritura del rododendro sono stati interessati dal fenomeno. A quota 1000 le centraline del progetto observer hanno registrato T minime di 7 gradi. 11 luglio 2007 Andamento produttivo - facciamo il punto Non è ancora opportuno fare un bilancio dell annata produttiva ma da quanto registrato nell ambito del progetto observer attuato a valere di Interreg IIIa si può tracciare un sunto dell andamento di questo ultimo periodo. Se prendiamo a riferimento la stazione di Berbenno per le fioriture delle quote basse e medie troviamo che la raccolta sulla fioritura

14 Rododendro Rododendri in Val di Rezzalo (Sondalo) 24 giugno 2007 La fioritura "regina" rimane comunque il rododendro. La raccolta di nettare da parte delle api è stata ostacolata da condizioni meteorologiche spesso avverse. In Val di Rezzalo una grandinata il 21 giugno ha pressoché distrutto i fiori compresi nella fascia altitudinale metri. Sopra tale altitudine si sono salvati. Nell'immagine i rododendri verso il "Passo dell'alpe" della robinia si sono svolte fra martedì 18 aprile e mercoledì 9 maggio, con un incremento medio giornaliero del peso dell alveare campione di g. Finita la raccolta di nettare di robinia (fioritura che le api sono riuscite ad seguire nella scolarità che si verifica lungo le pendici) è succeduto un periodo di stasi ed attesa,colmato in alcune zone dal rovo. Dal 9 maggio al 29 maggio gli incrementi medi quotidiani si attestano a 141 g. I primi giorni di giugno iniziano le fioriture del tiglio e quindi del castagno. Solo il 3 giugno le condizioni meteo si ristabiliscono in modo sufficiente affinché inizi questa raccolta di nettare in modo consistente. Fino al 1 luglio è un periodo l importazione, e il conseguente incremento di peso è relativamente costante: quasi 1500 g al giorno. Da un punto di vista qualitativo si è notato un chiudersi abbastanza precoce della fioritura del tiglio nella fascia compresa fra i 300 e i 500/600 metri di quota e invece un ottima e prolungata fioritura sopra questa fascia altitudinale (es. Spriana Torre di S.M., Motta di Aprica, Sernio, Teglio centro, Val Grosina sponda di Grosotto ecc.). Le fioriture d alta montagna e il rododendro non restituiscono un quadro preciso della situazione perché le diverse perturbazioni che si sono succedute hanno avuto impatti diversi da zona a zona. Alle quote più basse, meno esposte alle ampie variazioni termiche (es ) la raccolta viene segnalata interessante con una produzione che raggiunge i tre melari. Gli apiari posti oltre i 2000 m hanno avuto un inizio incerto, in molti casi la raccolta è iniziata intorno al 17 di giugno, anche se la fioritura del rododendro è iniziata il 4 giugno. Un raccolta che nelle belle giornate è stata molto sostenuta anche se in alcune valli la perturbazione del 21 giugno ed una successiva hanno portato grandine anche in alcune valli in quota (Val di Rezzalo ad esempio) danneggiando parte della fioritura presente. Gli apiari portati in alta montagna sono composti da alveari particolarmente forti perché solo gli apicoltori più preparati si cimentano a sfidare ambienti così difficili: quindi, nonostante le diverse perturbazioni, le

15 produzioni sono state soddisfacenti. In quasi tutte le postazioni si sono completati due melari, e alcuni alveari hanno richiesto il terzo. Le perturbazioni della prima settimana di luglio hanno provocato una prolungata clausura degli alveari che ha indotto all allevamento di regine e quindi ad una insolita e cospicua sciamatura (a 2000 m! a luglio!). Gli abbassamenti termici del 9 e del 10 luglio con frequenti nevicate ha probabilmente chiuso la fioritura del rododendro; il maltempo ha inoltre indotto le api a consumare e a traslocare nel nido molto del raccolto fatto nelle praterie alpine. Finita la fioritura del Rododendro 12 luglio: La prima settimana di luglio è stata particolarmente inclemente in alta montagna con due ritorni di neve a quote relativamente basse. Solo alcuni cespugli protetti dai rami delle piante sovrastanti hanno conservato la loro fioritura ma ormai questo raccolto per le api può essere considerato chiuso.(monte Padrio) 28 luglio 2007 Andamento produttivo: alcune considerazioni Come si può notare dai grafici del progetto "Observer" il mese di luglio è caratterizzato dalla levata dei melari. In alcuni casi questi vengono restituiti agli alveari dopo la smielatura per "asciugarli" dal miele residuo. I grafici testimoniano la mancanza di importazioni se non quella minima quantità che permette un sostanziale equilibrio con quanto l'alveare consuma. Non a caso, visitando gli apiari, possiamo notare che molti alveari "fanno la barba" (catene di api in ozio appese all'esterno degli alveari) anche nelle ore migliori della giornata. La mancanza di piogge ha ridotto notevolmente il potenziale nettarifero del periodo, per altro già privo di importanti fioriture. Da segnalare che in alcune zone si sta verificando l'importazione di melata di larice e di nettare di calluna (Calluna vulgaris). Entrambe creano problemi agli apicoltori: la prima cristallizza rapidamente nei favi e la seconda è talmente densa da richiedere un processo particolare per l'estrazione. Queste importazioni quindi non accrescono la quantità o la qualità del prodotto ma rendono frequenti le rotture dei favi durante la centrifugazione. Quindi un consiglio: Togliete i melari il prima possibile se già non lo avete fatto.

16 Sintomi di una forte infestazione Varroa che cammina su gli opercoli della covata. (Berbenno di Valtellina - loc. Pedemonte - 5 ott 07) 3 agosto 2007 Varroa! Varroa!! Varroa!!! Si richiama l attenzione degli amici apicoltori sulla necessità di intraprendere per tempo la lotta contro la varroa. Come già segnalato le raccolte sono finite e, se già non lo avete fatto, è importante, togliere i melari e procedere ai trattamenti contro la Varroa. La virulenza di questo parassita diviene di anno in anno sempre più forte ed è necessario intraprendere anticipatamente e poi prolungare le operazioni di contrasto. Visitando in data odierna un apiario ho riscontrato fino a 5 varroe per larva e l apicoltore ha già iniziato i trattamenti da 10 giorni!!! 22 agosto 2007 Allarme Varroa L'inverno mite e le buone fioriture primaverili hanno indotto le famiglie ad uno sviluppo precoce che, in alcuni casi, hanno permesso anche di conseguire produzioni abbastanza inusuali per la zona (miele di ciliegio), o relativamente rare (miele di erica arborea). Questa situazione è risultata ottimale anche per la Varroa ed abbiamo quindi invitato tutti gli apicoltori ad anticipare i trattamenti contro questo parassita. E ormai accertato che si sono sviluppati ceppi genetici di Varroa che hanno modificato parzialmente il ciclo biologico riducendo la fase "foretica" ovvero vissuta sulle api adulte e quindi all esterno delle celle opercolate. Questo rende molto più difficile raggiungere e colpire l acaro con i prodotti a nostra disposizione. Il Servizio Veterinario Regionale ha quindi consigliato di aumentare il numero dei trattamenti per intercettare il maggior numero di individui nella fase "foretica". Indicazioni fatte proprie dall APAS. Attualmente ci giungono diverse segnalazioni allarmanti riguardo alla Varroa: alcuni apiari lamentano già alveari distrutti pur avendo effettuato i trattamenti sanitari previsti (sia nei tempi che nei prodotti impiegati). Gli abbassamenti delle temperature minime registrate a fine luglio ed in agosto, (specie nelle postazioni poste in quota), ci inducono a

17 Sintomi di una forte infestazione: le api deformi La Varroa ha punto ripetutamente l ape nei suoi stati larvali per succhiargli l emolinfa, ovvero il suo speciale sangue. Molte non sono riuscite neppure a nascere e quelle nate sono spesso deformi ed inabili a qualsiasi mansione. ritenere che i trattamenti effettuati sono stati meno efficaci. Abbiamo riscontrato in alcuni apiari una notevole presenza di Varroa sulle api e quella di api deformi; siamo giunti a contare fino a cinque varroa per larva estratta! Inoltre lo spopolamento delle famiglie nell intervallo di pochi giorni è un fenomeno che abbiamo avvertito in diverse realtà. Per poter monitorare la situazione chiediamo a tutti gli apicoltori di raccogliere i dati relativi alle cadute di Varroa si propone inoltre di estrarre almeno 10 larve appena opercolate, per alveare, e verificare la presenza dei parassiti: invitiamo quindi a segnalare all APAS quanto rilevato nel proprio apiario. L amico Cesare Caelli per evitare che acari solo storditi dai trattamenti possano riprendersi e ritornare a parassitizzare api e covata, o che le varroa siano rimosse dalle formiche stende un velo d olio di cucina nei cassettini: un metodo più pratico e meno costoso della vaselina. Invitiamo tutti gli apicoltori alla massima vigilanza ed in particolare a chi ha usato l'apiguard (gel), prodotto molto valido per la sua stabilità ma con efficacia non sempre ottimale in presenza di basse temperature notturne. Da una verifica con i ricercatori dell Università di Udine e responsabili dell Associazione Produttori della Regione Friuli (dott. Giorgio Della Vedova e dott. Pierantonio Belletti) abbiamo avuto conferma della grave situazione varroa e della possibilità, in situazione di emergenza, di utilizzare contemporaneamente Apistan e Api Life Var. Un abbinamento da loro già ampiamente sperimentato ed impiegato (prodotti consentiti, registrati, ben collaudati e conosciuti). Si raccomanda vivamente di non cercare e sperimentare strane alternative alchemiche magari consigliate da fratelli maggiori sgamati ma di utilizzare sempre i prodotti consentiti. Si ricorda che le sperimentazioni effettuate da Della Vedova e da Belletti segnalano che le nutrizioni effettuate durante i trattamenti

18 aumentano di circa il 20% l'efficacia dei trattamenti stessi. Gli amici ricercatori dell Università di Udine organizzano per il 9 settembre un convegno a Gorizia presentando i dati relativi alle ricerche e al monitoraggio dell emergenza varroa settembre 2007 OKKIO ai CONSUMI: è necessaria l'alimentazione di sostegno per gli alveari ll progetto Observer attivato a valere delle risorse Interreg IIIa sta fornendo utili indicazioni. Tranne che per gli apiari posti intorno a quota (dove sembra che le api abbiano trovato una fioritura interessante), tutte quelle poste a quote più basse sono in deficit alimentare, ovvero i consumi superano largamente le importazioni. Questa è una fase delicata perché le regine stanno deponendo le covate autunnali (quelle che producono le api che andranno a svernare). Molte famiglie sono inoltre sotto stress per la forte presenza della Varroa. Una nutrizione di sostegno è quindi quantomai opportuna. 22 settembre 2007 Varroa: rimane sempre molto alta la situazione di allerta Negli apiari visitati recentemente, e dai dati raccolti presso gli apicoltori più attenti, si considera ancora molto alto il pericolo Varroa. Si ricorda che in questo periodo sono possibili re - infestazioni dovute a saccheggio o al fenomeno della "deriva". I fenomeni possono essere così rilevanti da riportare la carica dei parassiti all'interno degli alveari ad un livello critico per la sopravvivenza delle famiglie. Si sottolinea quindi l'importanza di effettuare trattamenti test per monitorare la situazione nei propri apiari ed eventualmente intervenire con l'ossalico sublimato. Si ricorda inoltre la necessità di effettuare nutrizioni stimolanti per sostenere le covate autunnali. Nella sezione di questo sito dedicata al progetto "Observer" si può verificare il calo del peso degli alveari che si sta registrando nel

19 mese di settembre nonostante l'alimentazione loro fornita. La maschera Descrizione: L'acido ossalico è nocivo e quindi deve essere maneggiato con cura in ogni sua fase. E' molto velenoso se sublimato e quindi si deve operare con cautela e adeguate protezioni per non entrare in contatto con i gas che si formano. E' quindi necessario utilizzare una maschera anti-gas con filtro B1P3 per acidi organici - sicurezza!!! Ricordate: E' UN ACIDO MOLTO TOSSSICO SE INALATO (foto Paolino Baroni) 04 novembre 2007 Varroa: ci sono già perdite consistenti Sono diversi mesi che lanciamo allarmi circa l alto livello di pericolosità della Varroa per la sua maggiore virulenza ed abbiamo dato in proposito indicazioni per rimodulare gli interventi dopo aver sentito in proposito valenti ricercatori e il Servizio Veterinario. Come temevamo questo parassita, almeno in molti casi, è sfuggito al controllo: gli interventi abitualmente effettuati hanno perso l efficacia necessaria e soprattutto si sono ridotti i margini di errore, o meglio, di tolleranza, a disposizione dagli apicoltori. Chi, per diversi motivi, non ha potuto operare con la tempestività che avevamo raccomandato ora lamenta perdite ingenti. Abbiamo raccolto le segnalazioni che temevamo: in diversi apiari si sono registrate mortalità di alveari pari al 50% della consistenza. Una situazione veramente critica se pensiamo che DOBBIAMO ANCORA SUPERARE L INVERNO!!!! Torniamo quindi ad invitare tutti gli apicoltori alla massima attenzione e a seguire le indicazioni inviate nell ultimo numero di Apicoltura Alpina. Abbiamo trasmesso in questi giorni un sms ai soci invitando a rimuovere la covata residua (se presente) ed effettuare il trattamento invernale (quello di chiusura ) entro il 15 di novembre. Mai come quest anno è stato evidente il problema delle reinfestazioni, ovvero della trasmissione della varroa da un apiario all altro. E divenuto quindi sempre più importante e necessario concordare con gli apicoltori vicini le modalità e il periodo di trattamento contro questo parassita e rispettare i calendari e le indicazioni fornite dall APAS e dal Servizio Veterinario. Si invitano tutti gli apicoltori a segnalare la situazione degli apiari e la caduta di Varroa registrata dopo quest ultimo trattamento ai tecnici dell APAS - Associazione Produttori Apistici della provincia di Sondrio.

20 Candito al caldo In questo periodo è essenziale che gli alveari riescano a mantenere al loro interno una buona situazione di calore costante. La covata infatti richiede, per potersi sviluppare, una temperatura relativamente elevata e costante. Massima devono essere l'attenzione e la cura a ridurre le dispersioni termiche del nido: riducendo il numero dei favi, ponendo il candito direttamente sopra i favi e utilizzando il coprifavo come camera per trattenere maggiormente il calore. 14 novembre 2007 Allarme consumo Nell'ambito del progetto Observer (interreg IIIa) si segnala il consumo anomalo delle scorte e quindi la necessità di effettuare alimentazioni di reintegro. Pur essendoci poca covata negli alveari il calo del loro peso è consistente: in ottobre è mediamente stata di 1 Kg mentre nei primi 13 giorni di novembre è già attestata ad una diminuzione di 2 Kg. Si consiglia di utilizzare candito non essendo adatto lo sciroppo a questo periodo. Questi sono stati i messaggi che il Servizio di assistenza tecnica ha diffuso attraverso il sito internet; sono stati inoltre trasmessi sms di avvisi a tutti i soci che si sono iscritti a questo servizio ed infine sono stati pubblicati appositi articoli sulla rivista Apicoltura Alpina, di cui si allegano le copie dei diversi numeri pubblicati. Conclusioni Il progetto Observer ha permesso di dotarsi di uno strumento estremamente interessante ed innovativo per fornire informazioni più precise e tempestive. Il Servizio di Assistenza Tecnica è risultato quest anno sicuramente più efficiente ed efficace nell analisi della situazione e nella comunicazione. Il progetto è risultato molto seguito (con visite nel 2007) come si evince nelle visite al sito registrate dalla sezione statistica:

21 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Mese Visitatori diversi Numero di visite Pagine Accessi Banda usata Gen MB Feb MB Mar MB Apr MB Mag MB Giu MB Lug MB Ago MB Set MB Ott MB Nov MB Dic MB Totale GB pagine-url (Prime 10) del mese di novembre pagine-url diverse Accessi Dimensione media Le pagine dedicate ad Observer risultano sempre fra le più visitate. Pagine iniziali / KB /observer/ station/timestamp.php Byte 5 1 /observer/ station/wakeup.php Byte 769 /observer/ station/send.php Byte /novita/ KB /foto/ KB 6 27 /observer/ KB /link/ KB /stats/awstats.pl KB /rivista/ KB Pagine d'uscita Altri KB

22 Observer, oltre a costituire un valido supporto tecnico, ha un importante funzione promozionale poiché è una forma concreta e visibile che la qualità della produzione locale si fonda su un continuo aggiornamento, anche tecnologico, e che sussiste una costante tensione al miglioramento produttivo. Punti di criticità Observer si fonda su strumentazione e sul software creato ad hoc, ed ha quindi spesso bisogno di implementazione ed aggiustamenti. Attualmente la ditta incaricata sta attuando una scheda aggiuntiva che effettua automaticamente i controlli sulla effettiva connessione in rete e quindi sulla trasmissione dei dati. Anche l interfaccia grafica è attualmente in fase di modifica. In molte stazioni si è quindi temporaneamente sospesa la rilevazione e, contemporaneamente al miglioramento dell hardware, si sta anche provvedendo alla verifica delle tarature delle apparecchiature. La ditta ha dato piena assicurazione che entro il 10 febbraio saranno conclusi i lavori e ripristinata la rete di rilevamento. Assistenza tecnica curata da Giampaolo Palmieri Foto e testi tratti dalla diverse sezioni dell area Fotografie del sito quali Area didattica sviluppata attraverso le visite agli apiari, Patologie ed altre avversità, Fioriture e andamento produttivo, Progetti speciali Immagini e didascalie di Giampaolo Palmieri se non diversamente specificato

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