SCENARI EVOLUTIVI PER IL POTENZIAMENTO DELLO SCALO MERCI FERROVIARIO DEL FRIZZONE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "SCENARI EVOLUTIVI PER IL POTENZIAMENTO DELLO SCALO MERCI FERROVIARIO DEL FRIZZONE"

Transcript

1 AREA DI COORDINAMENTO TERRITORIO E INFRASTRUTTURE Servizio Pianificazione Territoriale e della Mobilità SCENARI EVOLUTIVI PER IL POTENZIAMENTO DELLO SCALO MERCI FERROVIARIO DEL FRIZZONE Lucca, 23 luglio 2013

2 Obiettivi dello studio Analizzare le condizioni attuali del trasporto ferroviario lucchese e tracciare scenari di sviluppo a medio termine Sondare i comportamenti e l orientamento delle imprese rispetto all intermodalità, con particolare riferimento al trasporto su rotaia Valutare la propensione delle imprese alla esternalizzazione di determinate funzioni logistiche Individuare la movimentazione delle merci in arrivo e in partenza, le principali provenienze e destinazioni e le tipologie merceologiche interessate Scattare una fotografia aggiornata del trasporto e della logistica del distretto cartario lucchese

3 L attuale scalo merci di Lucca Transwagon multinazionale tedesca FS Logistica società di logistica ferroviaria del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane S.p.a. Top Rail s.r.l. società bolognese, attiva anche nel trasporto su gomma Attività accessorie primo ed ultimo miglio su gomma: Speedy S.r.l., COLF Logistica e Torello Landi 8-9 tr/sett: TRW 5 tr/sett, FsL 1 tr/sett, TR 2-3 tr/sett Destinazioni: TWG, Chiasso (CH); TR, Marcianise (AV); FsL, Bicocca (CT)

4 La domanda di trasporto ferroviario nella piana lucchese Bacino di gravitazione dell impianto Piana di Lucca e media valle del Serchio Imprese manifatturiere provincia: metalmeccanico, cartario, alimentare, lapideo, nautica e calzature: 5564 con addetti (2010) Principali comparti produttivi afferenti al bacino di gravitazione: metalmeccanico, cartario e calzature Preminenza del distretto cartario quale motore di sviluppo del trasporto ferroviario

5 Il settore cartario e cartotecnico della provincia di Lucca 100 imprese addetti 3 miliardi e 850 milioni di euro di fatturato complessivo 1 milione di tonnellate di carta tissue in bobine prodotta nel distretto (solo cartiera) 1 milione di tonnellate di carta per ondulatori prodotta nel distretto (solo cartiera) 734 milioni di euro di fatturato all esportazione Alta attenzione alle problematiche ambientali Fonte: Associazione Industriali Lucca

6 La struttura della filiera nel distretto

7 Il campione analizzato Lo studio su logistica e trasporti nel distretto cartario ha coinvolto complessivamente 32 imprese, di cui 9 operanti nel settore della logistica e dei trasporti e 23 siti produttivi di cartiere o aziende di trasformazione. Successivo approfondimento sugli altri principali comparti mediante interviste ad alcune aziende leader ed esperti di settore. Le aziende cartarie del campione fatturano complessivamente un miliardo e seicento milioni di euro, impiegano addetti ed hanno una produzione complessiva di carte e prodotti derivati di circa due milioni di tonnellate.

8 Il campione delle aziende per tipologia di sito produttivo

9 Fatturato delle aziende del campione Fatturato delle aziende del campione (euro) ITALIA ESTERO TOTALE FATTURATO

10 La movimentazione merci del campione di indagine Le aziende del campione movimentano complessivamente oltre 4 milioni di tonnellate di merci in entrata e in uscita, di cui poco meno di 2 milioni e 300 mila in ingresso e circa 2 milioni in uscita. La movimentazione di questa merce è assicurata da circa fra bilici e autotreni di cui il 69% circa in uscita e il 31% in ingresso. Il carico medio dei mezzi in ingresso è di 22,6 tonnellate, costituita prevalentemente da materia prima e semilavorato, mentre quello dei mezzi in uscita è di 9,1 tonnellate, di prodotto finito e semilavorato. La proiezione dei dati sulla movimentazione, in entrata e in uscita, delle aziende del campione all universo delle aziende cartarie del distretto ci porta a stimare la movimentazione media giornaliera nel distretto, fra bilici e autotreni, in un valore intorno ai mezzi al giorno (oltre mezzi all anno considerando una media per difetto di 250 giornate lavorative).

11 Intermodalità oggi per il campione di indagine Il 66,3% della merce in ingresso delle aziende campione proviene dall Italia mentre il 33,7% dall estero In media circa il 67% della merce in ingresso che raggiunge le aziende del campione viaggia esclusivamente su gomma, mentre il 33% in intermodalità (nave+gomma, ferro+gomma). Una percentuale fra l 8 e il 12% della merce in ingresso (macero e bobine, oltre 188 mila tonnellate) viaggia in intermodalità ferro+gomma con scalo a Verona, Modena, Lugo di Ravenna ma raggiunge il distretto su gomma. La merce in uscita ha come destinazione l Italia per il 88,6% del tonnellaggio complessivo e per l 11,4% l estero. Circa il 94% della merce in uscita viaggia esclusivamente su gomma, il 5% in intermodalità nave+gomma, e l 1% in intermodalità rotaia+gomma.

12 Tipologia della merce in ingresso È stato possibile ricostruire, in base al livello di dettaglio delle risposte fornite dalle aziende intervistate, la quasi totalità del flusso logistico della merce movimentata in ingresso e della merce in uscita. Le principali categorie di merce in ingresso sono rappresentate dal macero (54,4%) e dalle bobine (28,0%) e dalla cellulosa (17,4%).

13 Modalità prevalente di trasporto della merce in ingresso: Il trasporto su gomma rappresenta la modalità prevalente di trasporto per circa il 67% della merce movimentata in ingresso dalle aziende del campione. Viaggia in modalità intermodale il 33% della merce che comunque raggiunge la destinazione lucchese quasi totalmente su gomma (circa 4/5). L analisi di dettaglio evidenzia una penetrazione dell intermodalità dell 8,7% per il macero e del 40% delle bobine. Non si dispone di dati analitici riferiti alla cellulosa, per quanto l intermodalità sia diffusa nel trasporto di questo prodotto.

14 Provenienza della merce in ingresso (54,4%) Tipologia della merce in ingresso (tonn.) (28,0%) (17,4%) Macero Bobine Cellulosa Altro (0,2%) Merce Totale Toscana Sud e isole Italia Europa occidentale Nord centro europa Americhe Macero ,7 9,7 78,4 1,2 5,0 Bobine ,1 0,0 4,0 5,7 20,7 19,5 Cellulosa n.d. n.d. Altro TOTALE

15 Tipologia della merce della merce in uscita Il trasporto su gomma rappresenta la modalità prevalente per circa il 94% del tonnellaggio in uscita. La merce in uscita di cui è stato possibile ricostruire il flusso è rappresentata da carta (49,7%), prodotti finiti (48,7%) e pulper (1,6%). La merce in uscita ha come destinazione l Italia per il 90,2% del tonnellaggio complessivo e per il 9,8% l estero. Attualmente in modalità intermodale viene trasportato il 6,1% della merce in uscita con prima tratta prevalentemente su gomma.

16 Tipologia della merce in uscita Merce Totale Toscana Nord Italia Centro Italia Sud e isole Europa Mondo Carte da avvolgere e da imballo Carte igienico sanitarie Carte industriali e speciali Totale carte Prodotti da avvolgere e da imballo Prodotti igienico-sanitari (tissue) Prodotti industriali e speciali Totale prodotti Pulper TOTALE GENERALE % 100,0 23,1 45,4 18,9 2,8 5,4 4,5 (1) Centro esclusa la Toscana

17 Destinazione della merce in uscita Merce in uscita per destinazione (ton.) Totale Toscana Nord Italia Centro Italia 1 Sud e isole Europa Mondo

18 Modalità di trasporto della merce in uscita Gomma+Mare 5,1% Gomma+ferro 1% Modalità di trasporto del campione sul totale della merce in uscita Gomma 93,9%

19 Mezzi movimentati dalle aziende del campione N. di mezzi (bilici, autotreni,motrici,..) movimentati annualmente dalle aziende del campione Movimentazione in ingresso Movimentazione in uscita Totale mezzi movimentati 69% 31% Mezzi (bilici, autotreni,motrici,..) movimentati annualmente dalle aziende intervistate in % Movimentazione in ingresso Movimentazione in uscita

20 Stima della movimentazione distrettuale su gomma I dati raccolti presso le aziende del campione ci portano a stimare la movimentazione complessiva di mezzi (bilici, autotreni), per difetto*, in circa mezzi al giorno. Il dato appare allineato con le stime formulate nel Piano Regionale della Mobilità e della Logistica della Regione Toscana, anno 2003, che partendo dai dati sulla movimentazione di una cartiera media produttrice di carta per ondulatori e di una cartiera che produce carta per uso igienico e sanitario, stimava in circa mezzi la movimentazione distrettuale * Il dato sulla movimentazione di merce nel campione considera solo parzialmente la movimentazione interdistrettuale

21 AREA DI COORDINAMENTO TERRITORIO E INFRASTRUTTURE Servizio Pianificazione Territoriale e della Mobilità FLUSSI DI MERCE TRASFERIBILI IN MODALITA INTERMODALE Lucca, 5 luglio 2013

22 Interesse per lo sviluppo del trasporto su ferro Per verificare l orientamento delle aziende rispetto all intermodalità, alle aziende del campione è stato chiesto quanto parte dell attuale movimentazione in ingresso e in uscita potrebbe essere trasferita su rotaia. Al concorrere di condizioni di economicità, continuità ed efficienza del servizio, le aziende complessivamente ritengono che, almeno ad un livello puramente teorico, il 12% (circa 500 mila tonnellate) della merce complessivamente movimentata, per caratteristiche del prodotto, provenienza delle forniture, caratteristiche dei mercati di destinazione, potrebbe essere trasferita su rotaia. Circa il 54% dei volumi teoricamente trasferibili su rotaia è rappresentato da merce in ingresso e circa il 46% da merce in uscita.

23 Flussi di merce trasferibili in modalità intermodale Sulla base degli orientamenti delle imprese, delle caratteristiche e della provenienza della fornitura, della caratteristica, della destinazione e delle modalità distributive del prodotto finito e delle richieste del mercato, la possibilità di incrementare le quote di traffico intermodale sembra concentrarsi inizialmente: a livello di logistica in ingresso nella conversione di una quota di trasporto del macero, delle bobine e della cellulosa dalla gomma alla rotaia. a livello di logistica in uscita nell incremento della quota di semiprodotto (bobine) con destinazione centro-nord Europa, e di prodotto finito con destinazione nord-africa e Medio Oriente

24 Flussi in ingresso nel distretto in parte teoricamente trasferibili in modalità intermodale macero Cellulosa/bobine Movimentazione interna ai gruppi (bobine, ecc..)

25 Flussi in ingresso nel distretto in parte teoricamente trasferibili in modalità intermodale Cellulosa/bobine

26 Flussi in partenza dal distretto in parte teoricamente trasferibili in modalità intermodale pulper Prodotti finiti (tissue, imballaggi, ecc..) dai porti (LI, SP, GE) Movimentazione interna ai gruppi (bobine, tubi, ecc..)

27 Flussi in partenza dal distretto in parte teoricamente trasferibili in modalità intermodale Prodotti finiti

28 Quantità potenzialmente trasferibili: in % e valore assoluto Poiché la portata media dei mezzi in ingresso e in uscita è rispettivamente di 22,6 e 9,1 tonnellate, trasferire su rotaia 500 mila tonnellate di merci in ingresso e in partenza, almeno ad un livello teorico, equivale ad eliminare, il traffico di oltre 37 mila mezzi pesanti all anno nel distretto. Questa potenzialità è riferita unicamente alle aziende del campione. Riuscire ad incidere sulla movimentazione pesante su gomma, anche solo per alcuni punti percentuali rispetto al totale movimentato, determina immediatamente un impatto positivo significativo in termini di miglioramento della viabilità e qualità della vita.

29 Volumi teorici trasferibili su rotaia Volumi teorici trasferibili su rotaia, da parte delle aziende intervistate, al concorrere di condizioni di economicità, continuità ed efficienza del servizio (tonnellate) Volumi in arrivo Volumi in partenza Totale volumi

30 Volumi teorici trasferibili su rotaia Incidenza % della movimentazione teorica trasferibile allo scalo ferroviario sul totale movimentato (ton.) ,0% ,5%% Movimentazione del campione Movimentazione teorica trasferibile allo scalo

31 Movimentazione complessiva DI.CA. e potenziali ricadute Se, al concorrere di condizioni di economicità, continuità ed efficienza del servizio, il % del totale movimentato potrebbe essere dirottato su rotaia, la propensione teorica delle imprese del distretto all intermodalità ferro+gomma può aggirarsi intorno alle 960 mila tonnellate, con una ricaduta in termini di riduzione del traffico pesante pari a circa 70 mila automezzi all anno. Il dato risente di un eccesso di prudenza determinato sia dall attuale offerta commerciale sia dalle problematiche tecniche relative all allacciamento dei tronchetti, aree portuali, consuetudini di produzione, ecc. Attualmente si stima che lo scalo ferroviario movimenti circa 200 mila tonnellate, pari a circa di un quinto del totale dichiarato movimentabile su ferro. La vocazione al miglioramento delle prestazioni ambientali (Ecodistretto, WWF Climate Saver, ecc.) costituisce una leva indiretta a favore del trasporto su ferro

32 La domanda di logistica ferroviaria negli altri comparti: valutazioni preliminari Si è indagata, in via preliminare, anche la domanda potenziale dei principali comparti manufatturieri della Piana di Lucca che rappresenta il bacino gravitazionale di domanda più immediato per il nuovo scalo. L approfondimento è stato realizzato attraverso alcune interviste alle principali aziende per comparto e ad opinion leader ed esperti di settore. I principali settori indagati: gomma e plastica, metalmeccanica, elettronica e comparto elettrico, tessile e calzaturiero, agroalimentare, inerti e materiali da costruzione, florovivaismo.

33 La domanda di logistica ferroviaria negli altri comparti: stime domanda trasporto ferroviario Le prime stime elaboratate evidenziano una potenziale domanda di trasporto ferroviario pari a circa ton/anno in ingresso e circa la metà in uscita Richiesta presso scalo merci di infrastrutture per agevolare la movimentazione merci quali, ad esempio, magazzini e baie coperte di carico/scarico, attrettature per la movimentazione di container e di casse mobili e servizi di stoccaggio e di dogana.

34 La domanda potenziale di trasporto ferroviario nel bacino di attrattività dello scalo ferroviario: considerazioni complessive Trasporto su gomma modalità prevalentemente Forte pluralità destinazioni di consegna e provenienza della merce Forte presenza di trasporto su breve e media distanza, dato coerente con statistiche ISTAT e indagini del ministero dei trasporti (70% della merce viaggia entro entro 70 Km). Per le imprese più strutturate, uso rilevante di unità di carico intermodale (container, casse mobili) In alcuni settori presente uso del trasporto navale per la materia prima in ingresso o per le spedizioni di prodotti finiti e del trasporto intermodale (con nodi di scambio prevalentemente extraregionali) Scarsi volumi attuali di trasporto ferroviario Domanda potenziale trasporto ferroviario rilevante, sostenuta dal comparto cartario e cartotecnico (medie e lunghe distanze) stimata per tutti i comparti analizzati a circa t/a (960kt settore cartario e 300k altri settori, per un totale di circa Tir/a) Per le distanze brevi, con la sola eccezione del potenziamento del trasporto da e per il porto di Livorno, difficilmente applicabile una modalità ferroviaria di trasporto su distanze brevi.

35 AREA DI COORDINAMENTO TERRITORIO E INFRASTRUTTURE Servizio Pianificazione Territoriale e della Mobilità IL NUOVO SCALO MERCI DI CAPANNORI/PORCARI VERSO UN CENTRO LOGISTICO FERROVIARIO Lucca, 5 luglio 2013

36 IL NUOVO SCALO MERCI DI CAPANNORI/PORCARI NELL ACCORDO DI PROGRAMMA

37 Accessibilità dal bacino di gravitazione

38 Layout e dotazione infrastrutturale Un fascio di binari (2 bin da 500 mt + un bin tronco), ubicati in adiacenza alla linea ferroviaria Lucca-Firenze, per la presa/ consegna dei carri; 5 binari di carico/scarico in derivazione dalla stazione di Porcari, di lunghezza variabile tra 200 e 240 mt,di cui 2 forniti di tettoie mobili per la movimentazione delle merci in condizioni di protezione meteo; 5 corsie stradali, complete di raccordi, per il transito e l'affiancamento ai binari dei veicoli commerciali; area di stoccaggio delle merci all'aperto provvista di tettoia; aree di parcheggio per veicoli commerciali; fabbricato servizi; 2 ingressi stradali (principale e di emergenza) da/per la nuova viabilità del Frizzone.

39 IL NUOVO SCALO MERCI DI CAPANNORI/PORCARI ATTIVITÀ DI BASE Trasferimento dei carichi in arrivo/partenza tra carri ferroviari e mezzi stradali. Composizione/scomposizione di treni e tradotte da/per i tronchetti ferroviari privati delle imprese raccordate. Stoccaggio temporaneo delle merci all aperto sotto tettoia.

40 IL NUOVO SCALO MERCI DI CAPANNORI/PORCARI PROSPETTIVE EVOLUTIVE: DA SCALO MERCI A CENTRO LOGISTICO FERROVIARIO Presenza domanda diffusa di infrastrutturazione logistica Presenza di una rilevante domanda potenziale di trasporto merci ferroviario Forti volontà di riduzione dell impronta ecologica del territorio e delle sue attività economiche Superare l assetto minimalista dell accordo di programma

41 IL NUOVO SCALO MERCI DI CAPANNORI/PORCARI PROSPETTIVE EVOLUTIVE: DA SCALO MERCI A CENTRO LOGISTICO FERROVIARIO Riequilibrio modale del trasporto merci a favore della ferrovia Riduzione costi del trasporto Riduzione traffico stradale pesante Riduzione tempi di consegna al mercato Incremento locale del valore aggiunto logistico

42 IL NUOVO SCALO MERCI DI CAPANNORI/PORCARI PROSPETTIVE EVOLUTIVE A MEDIO TERMINE (5 anni): DA SCALO MERCI A CENTRO LOGISTICO FERROVIARIO Disponibilità spazi di ampliamento Nuove caratteristiche tecnico-organizzative e servizi offerti Incremento dotazioni strumentali ed infrastrutturali Incremento utilizzo unità di carico standardizzate (container, casse mobili) a COMPLEMENTO delle modalità attuali di servizio Velocizzazione operazioni di carico/scarico dei treni Collegamenti ferroviari shuttle con porti (Livorno) ed interporti (Guasticce, Gonfienti) Raccolta, stoccaggio, assemblaggio e distribuzione delle merci (VAL) composizione/scomposizione delle unità di carico magazzino in regime doganale (D4) funzioni di logistica distributiva e a valore aggiunto (VAL)

43 IL NUOVO SCALO MERCI DI CAPANNORI/PORCARI PROSPETTIVE EVOLUTIVE A MEDIO TERMINE (5 anni): STIMA DELLA CAPACITÀ DI MOVIMENTAZIONE FERROVIARIA Raffronto Volumi Traffico/Capacità di movimentazione (movimentazione in UTI Unità di Traffico Intermodale) Livelli di attività Volumi merci gomma -> ferro (tons/anno)* N. Treni Capacità di trasporto annua** Minima treni/g tons TEUS spedizioni Intensiva 10 treni/g tons TEUS spedizioni * Stima volumi solo Distretto Cartario di Capannori ** Statistiche elebarazioni HUPAC

44 IL NUOVO SCALO MERCI DI CAPANNORI/PORCARI PROSPETTIVE EVOLUTIVE A MEDIO TERMINE (5 anni): PRIME VALUZIONI ECOMICHE Elementi economici ed occupazionali interni allo centro spedizioni/anno Ca. 3 mil fatturato Ricadute economiche sul territorio: value added logistics (V.A.L.) e indotto Occupazione: diretta ca. 20 unità/anno + V.A.L. + indotto

45 IL NUOVO SCALO MERCI DI CAPANNORI/PORCARI PROSPETTIVE EVOLUTIVE A MEDIO TERMINE (5 anni): PRESTAZIONI DA GARANTIRE capacità minima di movimentazione: 6 treni/giorno (60%) tempo ciclo interno 10 ore sistemi controllo processo integrabili con AIDA-CARGO sistemi di segnalamento e controllo ferroviario dello scalo standard europei garanzia di accosto pubblico disponibilità uffici e sistemi telematici pubblicazione tariffe dei servizi sistemi di sicurezza ed handling certificati

46 NECESSITA DI UN SISTEMA DI GOVERNANCE PER LO SVILUPPO DEL CENTRO Lo studio ha consentito di scattare una fotografia aggiornata sulla movimentazione dell impresa manufatturiera della piana e media valle e di cogliere, pur fra mille cautele, un'apertura da parte delle imprese rispetto ad una prospettiva di riconversione di una parte dei propri flussi logistici verso l'intermodalità. E improbabile però ritenere che un processo di riconversione di una tale portata possa venire promosso, organizzato, gestito e avviato su impulso ed esclusivamente dalle stesse imprese, troppo impegnate nella gestione del quotidiano e nella salvaguardia prioritaria dell interesse aziendale. Occorre una regia che possa favorire l emergere di convergenze potenziali e dare continuità alle varie fasi del processo. Per dare seguito ai risultati e alle indicazioni emerse dall'indagine occorre definire una concreta strategia di avanzamento basata sul coinvolgimento delle imprese e di tutti i soggetti istituzionalmente interessati.

47 AZIONI DA SVILUPPARE DA PARTE DELLE ISTITUZIONI Coordinamento imprese e governance del sistema logistico locale Spinta allo sviluppo dell intermodalità Sviluppo dell indotto locale Attrazione attività logistiche ad alto valore aggiunto e marketing territoriale

48 IPOTESI DI PERCORSO OPERATIVO PER LO SVILUPPO DEL CENTRO Una prima ipotesi di percorso, sicuramente da perfezionare, sia in merito agli obiettivi, che ai contenuti, implica lo sviluppo di alcune attività tecniche: Verifica interesse nuovi operatori del trasporto ferroviario - trazionisti e movimentazione - allo sviluppo dello scalo ferroviario quale polo logistico Programmare nuove future espansioni delle aree di manovra e di deposito del polo logistico (magazzini) e la verifica delle possibili opportunità di (co) finanziamento da parte della Regione Toscana Sviluppare i rapporti con porti, interportuali e terminal ed i relativi stakeholders che possano contribuire allo sviluppo del polo logistico del Frizzone (ad es., Porto di Livorno, Interporto A. Vespucci, Verona, Lugo di Romagna, ecc.).

49 IPOTESI DI PERCORSO OPERATIVO PER LO SVILUPPO DEL CENTRO Analisi delle condizioni per l attrazione di traffici correlati ad filiere produttive diverse dal cartario Progettazione ed ottimizzazione layout operativo del centro logistico Analisi dei fattori rilevanti per garantire condizioni di efficacia ed efficienza complessiva dello scalo (es., individuazione gestore unico comprensoriale) Individuazione delle dotazioni tecniche, di movimentazione, di magazzino e le altre infrastrutture logistiche e trasportistiche necessarie Verifica delle possibilità di attivazione di ulteriori traffici su relazioni e direttrici;

50 Studio realizzato da LUCENSE per la Provincia di Lucca con il contributo della Camera di Commercio di Lucca - v. 2.2

51 AREA DI COORDINAMENTO TERRITORIO E INFRASTRUTTURE Servizio Pianificazione Territoriale e della Mobilità Contatti: mobilita@provincia.lucca.it

OSSERVATORIO STATISTICO

OSSERVATORIO STATISTICO OSSERVATORIO STATISTICO IN INTERPORTO BOLOGNA IL TRASPORTO CAMIONISTICO DI MERCI IN INTERPORTO BOLOGNA INDAGINE ANNUALE 2013 EXECUTIVE REPORT ES1. Il movimento merci dell Interporto di Bologna nel 2013

Dettagli

APPALTI e CONCESSIONI

APPALTI e CONCESSIONI DOTAZIONE INFRASTRUTTURE: DATI UE E NAZIONALI L ISPO (Istituto per gli studi sulla Pubblica opinione) ha reso noti i dati di una ricerca comparata sulle infrastrutture, sia a livello comunitazio che nazionnale.

Dettagli

LA PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERPORTI IN ITALIA. Intervento dell Ing. Pietroantonio Isola. Roma, Gennaio 2007

LA PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERPORTI IN ITALIA. Intervento dell Ing. Pietroantonio Isola. Roma, Gennaio 2007 LA PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERPORTI IN ITALIA Intervento dell Ing. Pietroantonio Isola Roma, Gennaio 2007 1 Indice Definizioni La logistica La logistica integrata Il trasporto intermodale L interporto La

Dettagli

Interporto della Toscana Centrale Piano di Ampliamento

Interporto della Toscana Centrale Piano di Ampliamento Interporto della Toscana Centrale Piano di Ampliamento Information Memorandum Strettamente privato & confidenziale Novembre 2012 Con la consulenza fornita da: Indice & Disclaimer 1. Finalità della presentazione

Dettagli

Annuario Istat-Ice 2008

Annuario Istat-Ice 2008 Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle Attività Internazionali delle imprese Luigi Biggeri 1 Struttura della presentazione 1. L Annuario e lo sviluppo delle informazioni statistiche sul

Dettagli

Progetto promosso e finanziato dalla. Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise

Progetto promosso e finanziato dalla. Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise Osservatorio Regionale sui Trasporti, la logistica e le infrastrutture in Molise Progetto promosso e finanziato dalla Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise Rapporto finale Gennaio 2008

Dettagli

OSSERVATORIO PERMANENTE

OSSERVATORIO PERMANENTE DIPARTIMENTO DI SCIENZE STATISTICHE PAOLO FORTUNATI UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM OSSERVATORIO PERMANENTE SUL TRASPORTO CAMIONISTICO L ANALISI DEL TRAFFICO MERCI DELL INTERPORTO DI BOLOGNA

Dettagli

ISTITUTO PRIMO LEVI SEREGNO

ISTITUTO PRIMO LEVI SEREGNO ISTITUTO PRIMO LEVI SEREGNO TRASPORTI E LOGISTICA Articolazione LOGISTICA Cos è la logistica Insieme delle attività organizzative, gestionali e strategiche che governano i flussi di materiali e delle relative

Dettagli

CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA

CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA A distanza di 10 anni dall inizio della sua attività è possibile fare un primo bilancio dei risultati dell impegno che il sistema delle imprese, rappresentato

Dettagli

Classificazione dei nodi di trasporto merci

Classificazione dei nodi di trasporto merci Corso di LOGISTICA TERRITORIALE www.uniroma2.it/didattica/lt_2008 DOCENTE prof. ing. Agostino Nuzzolo Classificazione dei nodi di trasporto merci Strutture, caratteristiche, funzioni Struttura del trasporto

Dettagli

La sviluppo della macroarea Genova-Milano in funzione dell industria logistica del Nord Ovest

La sviluppo della macroarea Genova-Milano in funzione dell industria logistica del Nord Ovest Porti e La sviluppo della macroarea Genova-Milano in funzione dell industria logistica del Nord Ovest Riccardo Fuochi Presidente Propeller Port Club di Milano Genova 19 settembre 2013 Il Propeller Port

Dettagli

Il trasporto pubblico locale

Il trasporto pubblico locale Un volano per l innovazione? Il trasporto pubblico locale Emanuele Galossi (IRES-CGIL) Presentazione n. 13/2011 Roma, 13 giugno 2011 TPL: alcuni dati di sintesi Operatori 1.260 Passeggeri trasportati 15

Dettagli

1. La Società. 2. L evoluzione operativa. 3. Possibili sviluppi strategici

1. La Società. 2. L evoluzione operativa. 3. Possibili sviluppi strategici 1. La Società 2. L evoluzione operativa 3. Possibili sviluppi strategici Novara, 13.1.2010 1. La Società CIM spa realizza e gestisce l Interporto di Novara. Secondo la definizione che ne dà la Legge 240/1990

Dettagli

Classificazione dei nodi di trasporto merci

Classificazione dei nodi di trasporto merci Corso di LOGISTICA TERRITORIALE www.uniroma2.it/didattica/lt DOCENTE prof. ing. Agostino Nuzzolo Classificazione dei nodi di trasporto merci Strutture, caratteristiche, funzioni Struttura del trasporto

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Trento, 15 gennaio 2016 Protocollo d Intesa - Conferenza stampa pag. 1

PROTOCOLLO D INTESA. Trento, 15 gennaio 2016 Protocollo d Intesa - Conferenza stampa pag. 1 PROTOCOLLO D INTESA Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Amministrazioni pubbliche territoriali e locali Socie di Autostrada del Brennero S.p.A. Trento, 15 gennaio 2016 Intesa - Conferenza

Dettagli

NEST Network Eur Netw opeo Servizi e T ork Eur r opeo Servizi e T asporto r

NEST Network Eur Netw opeo Servizi e T ork Eur r opeo Servizi e T asporto r NEST Network Europeo Servizi e Trasporto NEST, logistica a 360 gradi NEST (acronimo di: Network Europeo Servizi e Trasporto) si fonda sulla sottoscrizione di un Contratto di Rete d Imprese e si propone

Dettagli

Il Consorzio ZAI, consorzio per la zona agricolo-industriale di. Verona, è un consorzio di sviluppo industriale, costituito nel

Il Consorzio ZAI, consorzio per la zona agricolo-industriale di. Verona, è un consorzio di sviluppo industriale, costituito nel Consorzio Zai Il Consorzio ZAI, consorzio per la zona agricolo-industriale di Verona, è un consorzio di sviluppo industriale, costituito nel 1948 da Comune, Provincia e Camera di Commercio di Verona ed

Dettagli

REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013

REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013 REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013 COMITATO DI SORVEGLIANZA 11 GIUGNO 2015 Presentazione del RAE al 31 dicembre 2014 ASPETTI PRINCIPALI DEL RAE

Dettagli

IL NUOVO PIANO NAZIONALE DELLA LOGISTICA 2011-2020: EFFETTI SUL TERRITORIO EMILIANO-ROMAGNOLO. Modena, 4 aprile 2011

IL NUOVO PIANO NAZIONALE DELLA LOGISTICA 2011-2020: EFFETTI SUL TERRITORIO EMILIANO-ROMAGNOLO. Modena, 4 aprile 2011 IL NUOVO PIANO NAZIONALE DELLA LOGISTICA 2011-2020: EFFETTI SUL TERRITORIO EMILIANO-ROMAGNOLO Modena, 4 aprile 2011 1 PIANO NAZIONALE DELLA LOGISTICA Strumento per la Competitività del Paese In un paese

Dettagli

Logistica, Lombardia porta d Italia Expo, indotto da 1,8 miliardi e 9mila lavoratori Expo e indotto per la logistica Claudio De Albertis

Logistica, Lombardia porta d Italia Expo, indotto da 1,8 miliardi e 9mila lavoratori Expo e indotto per la logistica Claudio De Albertis Logistica, Lombardia porta d Italia Expo, indotto da 1,8 miliardi e 9mila lavoratori 60% del cargo aereo, un quarto delle merci su strada, la metà dei TEU marittimi di Genova Milano: fatturato da 5 miliardi,

Dettagli

OSSERVATORIO PERMANENTE

OSSERVATORIO PERMANENTE DIPARTIMENTO DI SCIENZE STATISTICHE PAOLO FORTUNATI UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM OSSERVATORIO PERMANENTE SUL TRASPORTO CAMIONISTICO IN INTERPORTO BOLOGNA INDAGINE CONGIUNTURALE - I SEMESTRE

Dettagli

Servizi logistici in Emilia-Romagna e la domanda della filiera meccanico-macchine. Antonio Dallara

Servizi logistici in Emilia-Romagna e la domanda della filiera meccanico-macchine. Antonio Dallara Servizi logistici in Emilia-Romagna e la domanda della filiera meccanico-macchine Antonio Dallara 1 Le dimensioni della logistica conto terzi A livello nazionale il fatturato della Contract Logistics è

Dettagli

Rapporto Finale Dicembre 2009. Distretti produttivi e nodi logistici lungo il percorso italiano del Corridoio 1 Berlino Palermo

Rapporto Finale Dicembre 2009. Distretti produttivi e nodi logistici lungo il percorso italiano del Corridoio 1 Berlino Palermo Distretti produttivi e nodi logistici lungo il percorso italiano del Corridoio 1 Berlino - Palermo Rapporto Finale Dicembre 2009 Dicembre 2009 pagina 1 Uniontrasporti è una società promossa da Unioncamere

Dettagli

LOGISTIC MANAGER. STRUTTURA DEL PERCORSO: 700 ore di formazione d aula, 300 ore di stage e 3 mesi di Work Experience.

LOGISTIC MANAGER. STRUTTURA DEL PERCORSO: 700 ore di formazione d aula, 300 ore di stage e 3 mesi di Work Experience. LOGISTIC MANAGER. CONTESTO: La figura professionale Logistic Manager trova la sua collocazione in aziende operanti nell ambito del trasporto/logistica, di media/piccola o grande dimensione, in cui v è

Dettagli

OSSERVATORIO PERMANENTE

OSSERVATORIO PERMANENTE DIPARTIMENTO DI SCIENZE STATISTICHE PAOLO FORTUNATI UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM OSSERVATORIO PERMANENTE SUL TRASPORTO CAMIONISTICO IL TRASPORTO CAMIONISTICO DI MERCI IN INTERPORTO BOLOGNA

Dettagli

Ultimo Miglio: la manovra nei porti

Ultimo Miglio: la manovra nei porti Ultimo Miglio: la manovra nei porti I porti italiani in cui FerCargo è presente con i propri treni Venezia Trieste San Giorgio Di Nogaro Ravenna Savona Genova La Spezia Civitavecchia Napoli Gioia Tauro

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA. tra REGIONE PUGLIA. ALENIA AERONAUTICA S.p.A.

PROTOCOLLO DI INTESA. tra REGIONE PUGLIA. ALENIA AERONAUTICA S.p.A. PROTOCOLLO DI INTESA tra REGIONE PUGLIA e ALENIA AERONAUTICA S.p.A. PER LA REALIZZAZIONE DI NUOVI INVESTIMENTI INDUSTRIALI, PER IL POTENZIAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE E PER LA PROMOZIONE DI NUOVI PROGRAMMI

Dettagli

L economia del Mediterraneo: rilevanza ed influenza per l Italia

L economia del Mediterraneo: rilevanza ed influenza per l Italia L economia del Mediterraneo: rilevanza ed influenza per l Italia Direttore Generale Massimo DEANDREIS Università Bocconi Milano, 25 Maggio 2015 L incremento del traffico nel Mediterraneo Sta crescendo

Dettagli

Progetto finanziato sul programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Marittimo 2007-2013

Progetto finanziato sul programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Marittimo 2007-2013 Progetto finanziato sul programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Marittimo 2007-2013 PARTNER DEL PROGETTO Provincia di Lucca Provincia di Pisa Provincia di Livorno Comune di Genova Ufficio

Dettagli

IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA

IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA CRESME IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA Sintesi dello studio generale 2006 a cura di Federico Della Puppa I RISULTATI PRINCIPALI I risultati principali Prosegue

Dettagli

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia IL SISTEMA PRODUTTIVO LOMBARDO NEL 2006 SECONDO IL REGISTRO STATISTICO ASIA (giugno 2009) Secondo il registro statistico delle imprese attive e delle loro unità locali (ASIA Imprese e Unità locali) sono

Dettagli

«VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DI UN PANNELLO A MESSAGGIO VARIABILE LOCALIZZATO NELLA PIANA DI LUCCA»

«VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DI UN PANNELLO A MESSAGGIO VARIABILE LOCALIZZATO NELLA PIANA DI LUCCA» «VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DI UN PANNELLO A MESSAGGIO VARIABILE LOCALIZZATO NELLA PIANA DI LUCCA» SISTEMI DI INFORMAZIONE I sistemi di informazione sono apparati costituiti da strumentazione connessa

Dettagli

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE

Dettagli

L esperienza della PEF nel distretto cartario di Lucca. Francesco Testa IdM, Istituto di Management, Scuola Sant Anna

L esperienza della PEF nel distretto cartario di Lucca. Francesco Testa IdM, Istituto di Management, Scuola Sant Anna L esperienza della PEF nel distretto cartario di Lucca Francesco Testa IdM, Istituto di Management, Scuola Sant Anna Dimostrare l efficacia della metodologia europea dell impronta ambientale (PEF) in diversi

Dettagli

I risultati di una indagine di Certiquality su un campione di aziende certificate

I risultati di una indagine di Certiquality su un campione di aziende certificate I risultati di una indagine di Certiquality su un campione di aziende certificate Certiquality ha condotto uno studio presso le aziende certificate secondo la norma BS OHSAS 18001 per verificare l ammontare

Dettagli

Programma Infrastrutture Strategiche

Programma Infrastrutture Strategiche Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Programma Infrastrutture Strategiche 6 Documento di Programmazione Economica e Finanziaria Programmare il Territorio le Infrastrutture le Risorse Giugno 2008

Dettagli

Commento ai grafici: l analisi viene condotta su un totale di 215 imprenditori e manager d azienda.

Commento ai grafici: l analisi viene condotta su un totale di 215 imprenditori e manager d azienda. RISULTATI SURVEY INTERNATIONAL MANAGEMENT Luglio 2013 Premessa: l Area Executive Education della Fondazione CUOA ha lanciato un indagine per analizzare i fabbisogni formativi di imprenditori, manager e

Dettagli

1. Italmopa Associazione Industriali Mugnai d Italia : Chi siamo Italmopa Associazione Industriali Mugnai d Italia detiene la rappresentanza, a

1. Italmopa Associazione Industriali Mugnai d Italia : Chi siamo Italmopa Associazione Industriali Mugnai d Italia detiene la rappresentanza, a Italmopa Associazione Industriali Mugnai d Italia SOMMARIO 1. Italmopa Associazione Industriali Mugnai d Italia : Chi siamo 2. Evoluzione della struttura dell Industria molitoria italiana 3. L approvvigionamento

Dettagli

XIV Convention Nazionale

XIV Convention Nazionale XIV Convention Nazionale LA LOGISTICA ITALIANA, LEVA STRATEGICA PER L ECONOMIA INTERNAZIONALE Riccardo Fuochi, Presidente The International Propeller Club Port of Milan Milano, 23 ottobre 2015 Benvenuti

Dettagli

Centro internazionale della moda carpigiana

Centro internazionale della moda carpigiana Altra Consulenza Piano per il rilancio del distretto carpigiano attraverso la creazione di un polo commerciale e formativo della moda a carattere internazionale Centro internazionale della moda carpigiana

Dettagli

Innovare in Filiere Tradizionali. Federchimica 19-05-2014

Innovare in Filiere Tradizionali. Federchimica 19-05-2014 Innovare in Filiere Tradizionali Federchimica 19-05-2014 Icap Leather chem L Azienda, fondata nel 1944, a seguito di espansione e di variazioni nell assetto societario acquisisce la denominazione di Icap

Dettagli

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca. Liceo Tecnologico. Indirizzo Logistica e Trasporti

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca. Liceo Tecnologico. Indirizzo Logistica e Trasporti Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Liceo Tecnologico Indicazioni nazionali per i Piani di Studio Personalizzati Obiettivi Specifici di Apprendimento Allegato_C8-LT-08-Logistica

Dettagli

L'ARTICOLAZIONE MODELLO DI BOLOGNA

L'ARTICOLAZIONE MODELLO DI BOLOGNA PROGETTI BOLOGNA L'ARTICOLAZIONE MODELLO DI BOLOGNA L'interporto di Bologna, oltre ad essere uno dei maggiori in Italia per traffico merci, si presenta come caso emblematico di infrastruttura interportuale,

Dettagli

Saldi delle posizioni lavorative dal 30 giugno 2008 per genere e cittadinanza

Saldi delle posizioni lavorative dal 30 giugno 2008 per genere e cittadinanza LA GRANDE CRISI RACCONTATA DAI NUMERI di Maurizio Gambuzza Saldi delle posizioni lavorative dal 3 giugno 28 per genere e cittadinanza 5-5 -1-15 -2-25 Uomini italiani Donne italiane Uomini stranieri Donne

Dettagli

Corso di Trasporti e Territorio. prof. ing. Agostino Nuzzolo

Corso di Trasporti e Territorio. prof. ing. Agostino Nuzzolo Corso di Trasporti e Territorio prof. ing. Agostino Nuzzolo I metodi di valutazione degli interventi Esempio di analisi Benefici Costi di una metropolitana 1 ANALISI ECONOMICA Descrizione dell intervento

Dettagli

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma OBIETTIVI Da qualche anno a questa parte, le soluzioni di trasporto condivise stanno conoscendo

Dettagli

LA LOGISTICA INTEGRATA

LA LOGISTICA INTEGRATA dell Università degli Studi di Parma LA LOGISTICA INTEGRATA Obiettivo: rispondere ad alcuni interrogativi di fondo Come si è sviluppata la logistica in questi ultimi anni? Quali ulteriori sviluppi sono

Dettagli

Il controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti. Corso di Gestione dei Flussi di informazione

Il controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti. Corso di Gestione dei Flussi di informazione Il controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti Corso di Gestione dei Flussi di informazione Programmazione operativa della produzione Processo di approvigionamento Programmazione operativa

Dettagli

01/06/2014-1 - AEROPORTO DI MILANO-BERGAMO

01/06/2014-1 - AEROPORTO DI MILANO-BERGAMO 01/06/2014-1 - AEROPORTO DI MILANO-BERGAMO LA PORTA D ACCESSO DELLA ZONA EST DELLA REGIONE LOMBARDIA Uno dei principali fattori di successo dell Aeroporto di Milano Bergamo è dato dalla posizione geografica,

Dettagli

15 Rapporto Nazionale sulla Formazione

15 Rapporto Nazionale sulla Formazione 15 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Ricerca e Monitoraggio Formez PA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati emersi dalla ricerca

Dettagli

Incentivi e Premi. Incentivo è considerato tutto ciò che serve a motivare il lavoratore e quindi a renderlo più

Incentivi e Premi. Incentivo è considerato tutto ciò che serve a motivare il lavoratore e quindi a renderlo più Incentivi e Premi Incentivo è considerato tutto ciò che serve a motivare il lavoratore e quindi a renderlo più efficiente. Premio è tutto ciò che ne deriva da un obiettivo ben formato raggiunto ed assimilato

Dettagli

La riforma del servizio di distribuzione del

La riforma del servizio di distribuzione del CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali

Dettagli

Posizionamento. Rilevanza strategica comunitaria, nodo del core network;

Posizionamento. Rilevanza strategica comunitaria, nodo del core network; Porto di Ancona Posizionamento Rilevanza strategica comunitaria, nodo del core network; Corridoio scandinavo-mediterraneo (38% traffico tir del porto proviene da Paesi lungo questo asse, Italia esclusa);

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SG78U ATTIVITÀ 63.30.01 ATTIVITÀ DELLE AGENZIE DI VIAGGIO E TURISMO (TOUR OPERATOR)

STUDIO DI SETTORE SG78U ATTIVITÀ 63.30.01 ATTIVITÀ DELLE AGENZIE DI VIAGGIO E TURISMO (TOUR OPERATOR) STUDIO DI SETTORE SG78U ATTIVITÀ 63.30.01 ATTIVITÀ DELLE AGENZIE DI VIAGGIO E TURISMO (TOUR OPERATOR) Settembre 2002 1 STUDIO DI SETTORE SG78U Numero % sugli invii Invii 5.299 Ritorni 3.364 63,5 Distribuzione

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 TRASPORTI Processo Trasporto intermodale, logistica integrata e distribuzione Sequenza di processo

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E GLI ENTI COOPERATIVI Div. VIII PMI e Artigianato Indagine su

Dettagli

superiore verso gli esercizi complementari, le cui quote di mercato risultano comunque largamente inferiori a quelle degli alberghi, che raccolgono

superiore verso gli esercizi complementari, le cui quote di mercato risultano comunque largamente inferiori a quelle degli alberghi, che raccolgono 13. Turismo Il turismo nel comune di Roma si conferma uno dei principali assi di sviluppo del territorio, costituendo, all interno del sistema economico e sociale, un elemento centrale di crescita, che

Dettagli

LA PUBBLICITA IN SICILIA

LA PUBBLICITA IN SICILIA LA PUBBLICITA IN SICILIA Quadro produttivo, articolazione della spesa e strategie di sviluppo Paolo Cortese Responsabile Osservatori Economici Istituto G. Tagliacarne Settembr e 2014 Gli obiettivi del

Dettagli

I FLUSSI STRADALI SUI VALICHI ALPINI

I FLUSSI STRADALI SUI VALICHI ALPINI I FLUSSI STRADALI SUI VALICHI ALPINI SISTEMI OPERATIVI S.R.L. SAN POLO, 2466/A 30125 VENEZIA TEL. 041 718519 FAX 041 5241758 e-mail: info@sistemioperativi.com http://www.sistemioperativi.com Venezia, luglio

Dettagli

L import-export dei diritti d autore per libri, in Italia. Indagine condotta dall Istituto DOXA per l Istituto Commercio Estero (I.C.E.

L import-export dei diritti d autore per libri, in Italia. Indagine condotta dall Istituto DOXA per l Istituto Commercio Estero (I.C.E. L import-export dei diritti d autore per libri, in Italia. Indagine condotta dall Istituto DOXA per l Istituto Commercio Estero (I.C.E.) Milano, 25 marzo 2004 p. 1 L import-export dei diritti d autore

Dettagli

Distribuzione delle Merci : dalle Regole ai Sistemi

Distribuzione delle Merci : dalle Regole ai Sistemi Piano Urbano del Traffico Urbano di Roma Capitale Distribuzione delle Merci : dalle Regole ai Sistemi Alessandro Fuschiotto Citytech, Roma 11 giugno 2014 La ZTL merci di Roma ha un estensione di 6 Km 2

Dettagli

Documento non definitivo

Documento non definitivo STUDIO DI SETTORE VG68U ATTIVITÀ 49.41.00 TRASPORTO DI MERCI SU STRADA ATTIVITÀ 49.42.00 SERVIZI DI TRASLOCO Giugno 2011 Documento non definitivo PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore UG68U Trasporto

Dettagli

L INDUSTRIA DEL SUGHERO

L INDUSTRIA DEL SUGHERO L INDUSTRIA DEL SUGHERO L INDUSTRIA DEL SUGHERO IN ITALIA In Italia l industria del sughero si concentra in Sardegna, con un estensione di circa 210.000 ettari di querce di sughero. La produzione annua

Dettagli

P r o v i d i n g S o l u t i o n s

P r o v i d i n g S o l u t i o n s P r o v i d i n g S o l u t i o n s Un approccio per la gestione delle informazioni a supporto dei nodi logistici e dei sistemi logistici integrati Gianni Vottero Program Manager Divisione Transportation

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

Strategie per lo sviluppo della logistica nel porto di Genova. Autorità Portuale di Genova

Strategie per lo sviluppo della logistica nel porto di Genova. Autorità Portuale di Genova Strategie per lo sviluppo della logistica nel porto di Genova I numeri del porto - 51,9 Mil.Ton (anno 2014) - 2,17 Mil.Teus - 3,8 Mil. Mtl - 6.000 Accosti/anno Milioni Ton. 60-4.000 automezzi in/out al

Dettagli

Liceo Tecnologico. Indirizzo Logistica e Trasporti. Indicazioni nazionali per Piani di Studi Personalizzati

Liceo Tecnologico. Indirizzo Logistica e Trasporti. Indicazioni nazionali per Piani di Studi Personalizzati Indicazioni nazionali per Piani di Studi Personalizzati Discipline con attività di laboratorio 3 4 5 Sistemi di trasporti 132 132 132 Tecnologie informatiche, dell automazione e della comunicazione 66

Dettagli

ABSTRACT report: VALUTAZIONE DEI SISTEMI DI TRASPORTO NELL AREA DI RIFERIMENTO E DELLE EMISSIONI CONNESSE

ABSTRACT report: VALUTAZIONE DEI SISTEMI DI TRASPORTO NELL AREA DI RIFERIMENTO E DELLE EMISSIONI CONNESSE ABSTRACT report: VALUTAZIONE DEI SISTEMI DI TRASPORTO NELL AREA DI RIFERIMENTO E DELLE EMISSIONI CONNESSE PARTNER: SLALA DATA: MAGGIO 2008 Lo studio effettuato da SLALA contiene una descrizione della situazione

Dettagli

Documento non definitivo

Documento non definitivo STUDIO DI SETTORE VD22U ATTIVITÀ 27.40.09 FABBRICAZIONE DI ALTRE APPARECCHIATURE PER ILLUMINAZIONE ATTIVITÀ 27.90.02 FABBRICAZIONE DI INSEGNE ELETTRICHE E APPARECCHIATURE ELETTRICHE DI SEGNALAZIONE Marzo

Dettagli

L analisi del welfare nelle Valli Bresciane per un nuovo sistema d offerta dei servizi alla persona

L analisi del welfare nelle Valli Bresciane per un nuovo sistema d offerta dei servizi alla persona L analisi del welfare nelle Valli Bresciane per un nuovo sistema d offerta dei servizi alla persona Focus sulla VALLE CAMONICA Socialis, Università degli Studi di Brescia Brescia, 10 dicembre 2014 1 Premessa

Dettagli

Agenda. I. Descrizione questionario. II. Risultati ed evidenze. III. Regione Sicilia: focus. Obiettivi della ricerca

Agenda. I. Descrizione questionario. II. Risultati ed evidenze. III. Regione Sicilia: focus. Obiettivi della ricerca Agenda I. Descrizione questionario Obiettivi della ricerca Caratteristiche campione analizzato II. Risultati ed evidenze III. Regione Sicilia: focus 2 Agenda I. Descrizione questionario 3 I. Descrizione

Dettagli

Costi unitari materie dirette 30 40 Costi unitari manodopera diretta. Energia 10 20 Quantità prodotte 600 400 Prezzo unitario di vendita 120 180

Costi unitari materie dirette 30 40 Costi unitari manodopera diretta. Energia 10 20 Quantità prodotte 600 400 Prezzo unitario di vendita 120 180 SVOLGIMENTO Per ogni attività di programmazione e pianificazione strategica risulta di fondamentale importanza per l impresa il calcolo dei costi e il loro controllo, con l attivazione di un efficace sistema

Dettagli

Facoltà di Architettura LABORATORIO DI PROGETTAZIONE URBANISTICA

Facoltà di Architettura LABORATORIO DI PROGETTAZIONE URBANISTICA I Programmi complessi Si innestano in una duplice riflessione: 1. scarsità delle risorse pubbliche per la gestione delle trasformazioni urbane; 2. limiti della operatività del Piano Regolatore Generale.

Dettagli

Workshop «Un nuovo modello di governance per la city logistics: i primi risultati dell Osservatorio Mobilità e Trasporti di Eurispes»

Workshop «Un nuovo modello di governance per la city logistics: i primi risultati dell Osservatorio Mobilità e Trasporti di Eurispes» Workshop «Un nuovo modello di governance per la city logistics: i primi risultati dell Osservatorio Mobilità e Trasporti di Eurispes» Dalla distribuzione urbana alla smart logistics Fulvio Lino Di Blasio

Dettagli

Business Intelligence Revorg. Roadmap. Revorg Business Intelligence. trasforma i dati operativi quotidiani in informazioni strategiche.

Business Intelligence Revorg. Roadmap. Revorg Business Intelligence. trasforma i dati operativi quotidiani in informazioni strategiche. soluzioni di business intelligence Revorg Business Intelligence Utilizza al meglio i dati aziendali per le tue decisioni di business Business Intelligence Revorg Roadmap Definizione degli obiettivi di

Dettagli

Dalla certificazione qualità e ambiente di Comieco una proposta per la filiera cartaria

Dalla certificazione qualità e ambiente di Comieco una proposta per la filiera cartaria Dalla certificazione qualità e ambiente di Comieco una proposta per la filiera cartaria Carlo Montalbetti Comieco: un sistema imprenditoriale per il raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclo

Dettagli

Progetto RACCORDO: Stato di avanzamento delle attività

Progetto RACCORDO: Stato di avanzamento delle attività Riccardo Gabriele Di Meglio 14 Aprile 2015 Direzione Sviluppo e Innovazione Servizi finanziari innovativi Progetto RACCORDO: Stato di avanzamento delle attività Direzione Sviluppo e Innovazione 14 Aprile

Dettagli

Business plan: prima parte descrittiva; indice ragionato degli argomenti

Business plan: prima parte descrittiva; indice ragionato degli argomenti Allegato 2 Business plan: prima parte descrittiva; indice ragionato degli argomenti A. L impresa e i suoi protagonisti * Presentazione dell impresa (forma e composizione societaria, oggetto sociale, breve

Dettagli

Il mercato delle ristrutturazioni a Roma

Il mercato delle ristrutturazioni a Roma CRESME RICERCHE SPA Il mercato delle ristrutturazioni a Roma La cifra di affari realizzata nel 2003 dal settore delle costruzioni nella provincia di Roma ammonta a 7,4 miliardi di, di cui 2,8 miliardi

Dettagli

Smyb: l operatore logistico sicuro e affidabile.

Smyb: l operatore logistico sicuro e affidabile. Smyb: l operatore logistico sicuro e affidabile. Business Logistics Salerno Moving Your Business Smyb SMYB Srl Salerno Moving Your Business è un courier specializzato nel trasporto delle merci a groupage

Dettagli

LA NUOVA LINEA FERROVIARIA TORINO LIONE (COMPETENZE)

LA NUOVA LINEA FERROVIARIA TORINO LIONE (COMPETENZE) LA NUOVA LINEA FERROVIARIA TORINO LIONE (COMPETENZE) VAL DI SUSA FRANCIA FRANCIA U.E. F-UE F. - I. - U.E. I-UE I-UE ITALIA 2030 2023 2023 2023 2030 NUOVA LINEA TORINO LIONE TUNNEL DI BASE Il Tunnel di

Dettagli

FORMULARIO E GUIDA PER LA PRESENTAZIONE DEI PIANI DI POTENZIAMENTO

FORMULARIO E GUIDA PER LA PRESENTAZIONE DEI PIANI DI POTENZIAMENTO ALLEGATO 3 POR SARDEGNA 2000-2006 MISURA 4.2 P.A. PER L IMPRESA: ANIMAZIONE, SERVIZI REALI, SEMPLIFICAZIONE, INFRASTRUTTURAZIONE SELETTIVA AZIONE 4.2.B SERVIZI REALI ALLE PMI PROGRAMMA SERVIZI PER IL POTENZIAMENTO

Dettagli

La mobilità sostenibile: le soluzioni per diminuire gli impatti energetici ed ambientali generati dai trasporti.

La mobilità sostenibile: le soluzioni per diminuire gli impatti energetici ed ambientali generati dai trasporti. La mobilità sostenibile: le soluzioni per diminuire gli impatti energetici ed ambientali generati dai trasporti. Gabriella Messina Servizio Mobilità sostenibile Roma, 14 maggio 2015 Consumi del settore

Dettagli

ASSOVETRO Il contributo economico, sociale ed ambientale al Paese

ASSOVETRO Il contributo economico, sociale ed ambientale al Paese ASSOVETRO Il contributo economico, sociale ed ambientale al Paese 26 gennaio 2015 Indice 1. L analisi in breve 2. Impatti socio-economici 3. Impatti ambientali 4. Conclusioni Indice 1. L analisi in breve

Dettagli

Negli ultimi 12 mesi, la sua famiglia ha effettuato interventi di ristrutturazione dell'abitazione principale? 20,7

Negli ultimi 12 mesi, la sua famiglia ha effettuato interventi di ristrutturazione dell'abitazione principale? 20,7 % Dalla riqualificazione (anche energetica) degli edifici nuova linfa al settore immobiliare Nomisma e Saie fotografano il trend e le prospettive della ri-qualificazione energetica e del ri-uso urbano

Dettagli

Il Business Plan (Allegato)

Il Business Plan (Allegato) Www.ebitda.it Facebook:Ebitda Twitter: Ebitda Discussion Paper (Allegato) Numero 13 - Maggio 2014 1. Aspetti Generali Il business plan è uno strumento, sia qualitativo che quantitativo, finalizzato alla

Dettagli

STUDIO DI SETTORE UG68U ATTIVITÀ 49.42.00 TRASPORTO MERCI SU STRADA SERVIZI DI TRASLOCO

STUDIO DI SETTORE UG68U ATTIVITÀ 49.42.00 TRASPORTO MERCI SU STRADA SERVIZI DI TRASLOCO STUDIO DI SETTORE UG68U ATTIVITÀ 49.41.00 TRASPORTO MERCI SU STRADA ATTIVITÀ 49.42.00 SERVIZI DI TRASLOCO Marzo 2008 PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore TG68U trasporto merci su strada - è stata

Dettagli

BOX FREE. La gestione avanzata della cartotecnica

BOX FREE. La gestione avanzata della cartotecnica BOX FREE La gestione avanzata della cartotecnica BOX FREE Ambito applicativo Soluzione specifica per la gestione dell area produttiva in Aziende che producono imballi in cartone ondulato, astucci, espositori

Dettagli

C3 indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica Profilo

C3 indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica Profilo C3 indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica Profilo Il Diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica : - ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettrici,

Dettagli

FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CARTOTECNICI SCOLASTICI E COMMERCIALI QUANDO L ATTIVITÀ DI STAMPA NON È LA PRINCIPALE CARATTERISTICA.

FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CARTOTECNICI SCOLASTICI E COMMERCIALI QUANDO L ATTIVITÀ DI STAMPA NON È LA PRINCIPALE CARATTERISTICA. STUDIO DI SETTORE VD47U ATTIVITÀ 17.21.00 FABBRICAZIONE DI CARTA E CARTONE ONDULATO E DI IMBALLAGGI DI CARTA E CARTONE (ESCLUSI QUELLI IN CARTA PRESSATA) ATTIVITÀ 17.23.01 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CARTOTECNICI

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

Per una città più sostenibile SEMINARIO NAZIONALE PROGETTO EUROPEO TIDE

Per una città più sostenibile SEMINARIO NAZIONALE PROGETTO EUROPEO TIDE Per una città più sostenibile NUMERI E CRITICITA Congestione: 135 milioni di ore perse = - 1,5 miliardi di euro/anno Sicurezza stradale: 15.782 incidenti 20.670 feriti 154 morti circa 1,3 miliardi di euro/anno

Dettagli

STUDIO DI SETTORE TG73A ATTIVITÀ 63.11.3 ATTIVITÀ 63.11.4 ATTIVITÀ 63.12.1 MOVIMENTO MERCI RELATIVO AD ALTRI

STUDIO DI SETTORE TG73A ATTIVITÀ 63.11.3 ATTIVITÀ 63.11.4 ATTIVITÀ 63.12.1 MOVIMENTO MERCI RELATIVO AD ALTRI STUDIO DI SETTORE TG73A ATTIVITÀ 63.11.3 MOVIMENTO MERCI RELATIVO A TRASPORTI FERROVIARI ATTIVITÀ 63.11.4 MOVIMENTO MERCI RELATIVO AD ALTRI TRASPORTI TERRESTRI ATTIVITÀ 63.12.1 MAGAZZINI DI CUSTODIA E

Dettagli

Economia e gestione delle imprese - 05

Economia e gestione delle imprese - 05 Economia e gestione delle imprese - 05 Prima parte: la gestione delle operation Seconda parte: la gestione dei rischi e la protezione delle risorse aziendali Sommario: La gestione delle operation 1. Le

Dettagli

Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato

Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato Relazione tecnica Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato 1. Premessa e contesto normativo Il provvedimento

Dettagli

IL SISTEMA INFORMATIVO SULLE AUTO DELLA PA: I PRIMI RISULTATI DEL MONITORAGGIO DEI COSTI DEL 2012. ROMA, luglio 2013

IL SISTEMA INFORMATIVO SULLE AUTO DELLA PA: I PRIMI RISULTATI DEL MONITORAGGIO DEI COSTI DEL 2012. ROMA, luglio 2013 IL SISTEMA INFORMATIVO SULLE AUTO DELLA PA: I PRIMI RISULTATI DEL MONITORAGGIO DEI COSTI DEL 2012 ROMA, luglio 2013 DATI DICHIARATI DALLE P.A. AL 20/7/2013, NON DEFINITIVI 1 Auto PA Il sistema informativo

Dettagli

PROGRAMMAZIONE IN BASE ALLE LINEE GUIDA : ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI LAVORO OBIETTIVI MINIMI PER LA CLASSE 4 M S.I.A.

PROGRAMMAZIONE IN BASE ALLE LINEE GUIDA : ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI LAVORO OBIETTIVI MINIMI PER LA CLASSE 4 M S.I.A. PROGRAMMAZIONE IN BASE ALLE LINEE GUIDA : ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI LAVORO OBIETTIVI MINIMI PER LA CLASSE 4 M S.I.A. Tomo 1 Modulo1 1. Le società di persone. Gestire il sistema delle rilevazioni con

Dettagli

Poli di Innovazione. Polo di Innovazione INOLTRA: Innovazione nella Logistica e Trasporto. Questionario Informativo

Poli di Innovazione. Polo di Innovazione INOLTRA: Innovazione nella Logistica e Trasporto. Questionario Informativo Poli di Innovazione Decisione CE 2006/C/323/01; Decreto M.I.S.E. 27/3/2008 n. 87 POR FESR ABRUZZO 2007-2013 Attività I.1. Sostegno alla creazione dei Poli di innovazione Polo di Innovazione INOLTRA: Innovazione

Dettagli

MODIFICAZIONI DELLA DOMANDA DI TRASPORTO ED EVOLUZIONE DELL OFFERTA DELLE IMPRESE FERROVIARIE

MODIFICAZIONI DELLA DOMANDA DI TRASPORTO ED EVOLUZIONE DELL OFFERTA DELLE IMPRESE FERROVIARIE MODIFICAZIONI DELLA DOMANDA DI TRASPORTO ED EVOLUZIONE DELL OFFERTA DELLE IMPRESE FERROVIARIE Verona,22 Novembre 2013 Traffico merci in Europa La ripartizione modale 76% 7% Road Railways Inland waterways

Dettagli