Prefettura di Verona Ufficio territoriale del Governo

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1 PROTOCOLLO DI INTESA CON ISTITUTI DI VIGILANZA PRIVATA PREMESSO che in sede di Riunione tecnica di Coordinamento delle Forza di Polizia è emersa l esigenza di individuare concordi strategie operative e di razionalizzare al massimo le risorse umane e strumentali a disposizione, al fine di innalzare il livello dell azione di prevenzione e di contrasto delle fenomenologie criminose, segnatamente di quelle a carattere predatorio; CONSIDERATO che a tale scopo è stato ritenuto utile, a fronte in particolare di un aumento considerevole dei furti ai danni di esercizi commerciali, che gli Istituti di Vigilanza Privata, pur tenendo conto dei compiti affidati agli stessi dall ordinamento giuridico, forniscano il proprio contributo nell attività di contrasto e prevenzione, attraverso la collaborazione e la segnalazione delle Guardie Particolari Giurate alle Forze di Polizia per pervenire alla individuazione ed all arresto di autori di atti criminali; RILEVATO che, nella circostanza, è stata ravvisata l opportunità di un più proficuo coinvolgimento degli Istituti di Vigilanza Privata affinché, previo anche l incremento delle risorse e la sensibilizzazione del personale dipendente, venga migliorata la qualità dei servizi rispettivamente gestiti, nell ottica di accrescere il livello della c.d. sicurezza sussidiaria, in maniera tale che ogni singola guardia particolare giurata, deputata alla vigilanza di singoli beni, si senta comunque coinvolta in un più vasto progetto di

2 vigilanza del territorio intesa come costante flusso di comunicazioni di quello viene notato nel corso dell espletamento dei servizi d istituto. CONSIDERATO che nella provincia di Verona risultano operare, debitamente autorizzati con apposito decreto prefettizio allo svolgimento dell attività di vigilanza a beni mobili ed immobili, sei Istituti di Vigilanza Privata e precisamente la CIVIS S.p.A., la RONDA Servizi S.r.l., il Corpo dei Vigili dell Ordine S.r.l, la Battistolli S.r.l., la North East Services S.p.A. e la Adige Televigilanza ; ATTESO che in occasione della riunione tenutasi in Prefettura il 23 maggio scorso con i Responsabili delle locali Forze di Polizia ed i Rappresentanti dei predetti enti è stata confermata la disponibilità a pervenire alla sottoscrizione di un Protocollo d intesa per il raggiungimento degli obiettivi in parola; PRESO ATTO che, al termine di apposito studio della questione, è stato approntato dalla Prefettura di Verona, d intesa con la Questura, un documento racchiudente, in tali sensi, gli accorgimenti tecnici ed operativi necessari per rendere attuativa la collaborazione degli Istituti di Vigilanza Privata all azione delle Forze di Polizia; RITENUTO pertanto, di addivenire alla sottoscrizione del Protocollo di intesa in parola;

3 LE PARTI CONVENGONO QUANTO SEGUE Art. 1 Gli Istituti di Vigilanza Privata, firmatari del presente Protocollo, fermi restando i contenuti delle attività prestazionali previste in capo agli stessi dalla normativa vigente, si impegnano ad assicurare la massima collaborazione alle Forze di Polizia nell azione di prevenzione e di contrasto delle fenomenologie criminali, in modo particolare dei reati contro il patrimonio. Provvederanno a verificare la congruità degli organici delle Guardie Giurate, sulla base del numero di unità per le quali hanno ricevuto la relativa autorizzazione, e cureranno in maniera accurata la preparazione e l aggiornamento professionale del personale dipendente, sia di quello addetto alla vigilanza dei beni mobili ed immobili, sia di quello preposto alle Centrali Operative. Art. 2 In base ai principi generali dell ordinamento giuridico vigente, rimane immutata la competenza prioritaria attribuita in via esclusiva agli Organi di Polizia in materia di vigilanza e di controllo del territorio, per il contrasto e la prevenzione di atti criminali. Pertanto, gli Istituti di Vigilanza Privata non potranno sostituirsi alle Forze di Polizia, ma coadiuveranno queste ultime attraverso la segnalazione di eventuali situazioni di criticità o di illegalità riscontrate nell espletamento delle attività di specifica competenza, al fine di fornire un concreto contributo all azione di controllo del territorio ed alimentare, in un più vasto progetto di vigilanza, il costante flusso di comunicazioni di quello viene notato nel corso dello svolgimento dei servizi d istituto. Art. 3

4 Gli Istituti di Vigilanza si impegnano a sensibilizzare il personale preposto affinché, nell ambito dei servizi di vigilanza, segnalino ai rispettivi Centri Operativi ogni situazione sospetta con riferimento a soggetti o veicoli che possano ingenerare il timore di atti illegali o delittuosi o di attività criminali ai danni di persone o di beni ovvero di esercizi commerciali in genere. Dette segnalazioni saranno tempestivamente riferite alle Sale Operative delle Forze di Polizia competenti per territorio, al fine di consentire alle stesse un immediato intervento diretto a verificare quanto segnalato ed a prevenire un qualsiasi evento criminoso ovvero eventualmente a supporto delle guardie particolari giurate, da cui è pervenuta la comunicazione o la richiesta di intervento. Le segnalazioni in parola, preferibilmente, dovranno essere il più possibile circostanziate e dettagliate, con riferimento al luogo dell accadimento, ai dati somatici ed all abbigliamento dei soggetti sospetti ed alle caratteristiche dei veicoli (modello, colore e targa), indicando con precisione, ove, necessario eventuali direttrici di fuga degli stessi. Art. 4 Il presente protocollo sarà oggetto di verifica semestrale, al fine di appurare la funzionalità delle intese raggiunte e di apportare, conseguentemente, eventuali modifiche o accorgimenti. In quest ottica, il Questore ed i Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza procederanno a monitorare l andamento della situazione provinciale sotto il profilo della sicurezza pubblica, in modo da permettere una esaustiva valutazione della rispondenza delle previsioni contenute nel protocollo agli obiettivi prefissati. Gli Istituti di Vigilanza potranno, in vista della verifica semestrale, far pervenire eventuali suggerimenti migliorativi delle intese in parola, che saranno esaminate in sede di Riunione tecnica di Coordinamento delle Forze di Polizia, prima di procedere ad eventuali modifiche del contenuto del Protocollo.

5 Verona, 8 febbraio 2008 Il Prefetto Il Questore Il Comandante Provinciale dei Carabinieri Il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Il Rappresentante della CIVIS S.p.A. Il Rappresentante de LA RONDA Servizi S.r.l. Il Rappresentate del Corpo dei Vigili dell Ordine S.r.l Il Rappresentante della Battistolli S.r.l. Il Rappresentante della North East Services S.p.A. Il Rappresentante della Adige Televigilanza

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