Lezione Anno accademico

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1 11 Lezione Anno accademico

2 Tre sono i punti cruciali che differenziano ogni disciplina: A) Il particolare e proprio oggetto di studio B) il suo scopo principale C) il particolare metodo e gli strumenti e le tecniche che si è costruita per meglio descrivere, spiegare e predire il proprio campo applicativo e raggiungere il suo fine (Manara, 1999) Scienza Infermieristica Elementi caratterizzanti

3 Metodo: Procedimento atto a garantire, sul piano teorico o pratico, il soddisfacente risultato di un lavoro o di un comportamento : Il processo di Nursing

4 Processo di assistenza infermieristica: E il metodo che la disciplina infermieristica si è data per identificare i problemi di salute del singolo o di un gruppo sociale e per pianificare una risposta appropriata, efficace ed efficiente a tali problemi, attraverso un complesso di azioni. Tale metodo si caratterizza come: Clinico Dialogico Strategico Ipotetico-deduttivo

5 Le caratteristiche principali del processo di assistenza infermieristica Il processo di assistenza infermieristica è un metodo clinico. E il metodo che l infermiere utilizza al letto della persona. E un metodo per saper fare e non per sapere.

6 Le caratteristiche principali del processo di assistenza infermieristica Il processo di assistenza infermieristica è un metodo dialogico. Riconosce una relazione tra due soggetti e necessita della comunicazione, del consenso e della partecipazione alle scelte da parte della persona assistita.

7 Le caratteristiche principali del processo di assistenza infermieristica Il processo di assistenza infermieristica è un metodo strategico.. un metodo che prevede un piano di azione utile a coordinare un insieme di azioni tese a raggiungere un determinato obiettivo, partendo da una visione sistemica e olistica dei fenomeni. Fenomeni a cui attribuire un ordine di priorità

8 Il processo di assistenza infermieristica è un metodo Ipotetico deduttivo Si basa su teorie e modelli concettuali di riferimento, che costituiscono la fonte delle ipotesi diagnostiche

9 Per ricordare Per quanto riguarda il metodo, a partire da quanto dice Popper, ad oggi appare sempre più chiaro che le teorie scientifiche si costruiscono a partire da problemi dai quali si generano ipotesi o congetture che sono state proposte o inventate quali tentativi di risolvere i problemi. La ricerca scientifica è tale perché origina da problemi, intorno ai quali l immaginazione creatrice formula ipotesi o congetture. Il metodo quindi per produrre conoscenza scientifica è ipotetico-deduttivo. E dunque la teoria che deve guidare le osservazioni.

10 E il Clinico? Cosa fa un clinico? Un clinico cerca continuamente di risolvere i problemi delle persone assistite. E cosa è una diagnosi se non una congettura sulla causa (o sulle cause) del problema? Il clinico non va davanti alla persona con una tabula rasa non ci va con la mente sgombra di idee, priva di pregiudizi, ma ci va con il suo sapere di sfondo, con le sue esperienze presenti e passate ed è con questi saperi che può formulare una diagnosi. Cioè può formulare congetture e sospetti ( Antiseri, 2005) Problema Teorie Critiche

11 E il Clinico? Il clinico dopo aver formulato una diagnosi, la mette alla prova con dati anamnestici, con i sintomi, con i risultati delle analisi di laboratorio, con gli esiti delle terapie ecc, ecc. Il clinico quindi attraverso il falsificazionismo, potrà falsificare e quindi abbandonare tutte le diagnosi sbagliate fino a giungere alla diagnosi risolutiva ( Antiseri,2005) Teorie Falsificabili

12 Processo di assistenza infermieristica: E il metodo clinico dell assistenza infermieristica, basato sull applicazione sistematica del Problem Solving ai problemi di salute di competenza infermieristica ( Introduzione alle scienze infermieristiche Motta, 2002 ) Come il problem solving è un processo mentale ed operativo che dopo aver analizzato le condizioni iniziali di una determinata situazione, cerca di modificarla per raggiungere il risultato previsto

13 Il problem solving Il problem solving (locuzione inglese) che può essere tradotta in italiano come risoluzione di un problema è un'attività del pensiero che si mette in atto per raggiungere una condizione desiderata a partire da una condizione data. Il problem solving indica più propriamente l'insieme dei processi atti ad analizzare, affrontare e risolvere positivamente situazioni problematiche.

14 Immagina che.. Mentre ci si reca a un importante colloquio di lavoro, l auto si rompa.

15 Quale è il problema? L analisi della situazione rivela che l esigenza più immediata e importante è quella di ottenere un lavoro, non quella di far riparare l auto Si è specificata l esatta natura del problema: la possibile perdita di un opportunità di lavoro a causa dell arrivo in ritardo al colloquio

16 Dati disponibili 1) Il luogo dell appuntamento è troppo lontano per essere raggiunto a piedi 2)Non c è nessuno a casa a cui chiedere di essere accompagnato

17 Soluzione? Si pensa ad una soluzione, si fa un piano rapido, avendo come primo obiettivo l arrivo in orario dell appuntamento. Si decide pertanto di utilizzare il telefono cellulare e di chiama dapprima un taxi e quindi un carro attrezzi per l auto

18 Risultati del Piano Lavoro favoloso e una nuova auto

19 FASI DEL PROBLEM SOLVING Riconoscere e definire il problema Raccogliere informazioni sul problema Analizzare i dati e formulare le ipotesi Individuare soluzioni ed elaborare un piano d azione Attuare il piano d azione Valutare il piano e le azioni per assicurarsi della sua efficacia Conclusione problema Piano d azione risoluzione Fasi del Processo di Nursing Accertamento Formulazione Diagnosi Pianificazione obiettivi e interventi Attuazione valutazione

20 Fasi del processo di nursing 5 Valutazione Valutazion e 4 Attuazione 1 Accertamento raccolta dati dimensione: fisica, psichica e socio culturale Interazione Infermierepersona 2 Individuazione Diagnosi inf. Bisogni/Probl. di pertinenza inf.ca Diagnosi infe.che 3 Pianificazione Problemi a gestione integrata (per Carpenito: collaborativi) Attuazione 3 Pianificazione Pianificazione Obiettivi Pianificazione Interventi

21 Quali le domande? L infermiere che usa il processo di nursing raccoglie elementi e ascolta la storia della persona per rispondere a queste domande: Qual è lo stato di salute attuale della persona? Come vive la persona la sua situazione? Quale la sua capacità di far fronte ai problemi? Quali sono i bisogni di salute di competenza infermieristica di questa persona? E quindi quali le diagnosi infermieristiche? Come posso aiutare questa persona? Quali gli obiettivi e quindi quali risultati per la persona? Qual è lo stato di salute che mi attendo per la persona?

22 1 Fase Accertamento

23 Accertamento - Raccolta dati Accertamento Raccogliere dati Accertamento iniziale complessivo Accertamento continuo Anamnesi infermieristica Intervista (Dati soggettivi) Storia Dati biografici Storia di malattia Funzionalità Stato emotivo Gestione dei problemi Esame/osservazione (dati oggettivi) Esame dei sistemi corporei Parametri vitali ed altri rilievi Dati soggettivi Dati oggettivi

24 fonti Ci sono due importanti fonti dei dati: LA RACCOLTA DEI DATI: FONTE PRINCIPALE: è il PAZIENTE e i dati che fornisce costituiscono una parte indispensabile dei dati di base (per questa ragione il paziente deve essere coinvolto tutte le volte) FONTE SECONDARIA: comprende i FAMILIARI, gli AMICI, la DOCUMENTAZIONE CLINICA; i risultati di laboratorio e di indagini strumentali; i membri dell EQUIPE ASSITENZIALE; la LETTERATURA SCIENTIFICA. Il PAZIENTE rimane sempre la fonte primaria, anche se non è in grado di comunicare verbalmente. L infermiere deduce i dati che hanno valore ricorrendo all esame obiettivo.

25 LA RACCOLTA DEI DATI: I dati possono essere fondamentalmente di due tipi: SOGGETTIVI (cosa il paziente riferisce di sé stesso) OGGETTIVI (cosa l operatore osserva sul paziente) I primi sono l espressione personale del paziente circa se stesso e il suo ambiente ottenute dall operatore sanitario tramite un colloquio e sono detti anche SINTOMI. Spesso quando si annotano è essenziale scrivere esattamente ciò che il paziente riferisce. Es. Mi sento molto depresso. I secondi sono le informazioni che riguardano il paziente ottenute dall operatore sanitario tramite l osservazione e sono detti anche SEGNI. L osservazione può verificarsi attraverso l uso diretto dei sensi (ispezione, auscultazione, palpazione, percussione) o essere mediata da strumenti.

26 Durante la fase di accertamento, l infermiere raccoglie, organizza e registra i dati.

27 Raccolta Dati La raccolta e l organizzazione delle informazioni sulla base di un modello concettuale Quale?

28 Osservazione L infermiere deve condurre una osservazione che sia metodica e sistematica, solo così la raccolta dei dati può essere utile a definire i bisogni delle persone assistite e quindi a formulare diagnosi infermieristiche. Non fare una raccolta sistematica e Completa significa incorrere in errori grossolani. Ma come si fa ad essere sistematici? Da dove si parte?

29 Osservazione Può aiutare fare riferimento a dei modelli concettuali precisi. Naturalmente un modello non va assunto in maniera dogmatica ed acritica A volte è utile riferirsi a più modelli Si può fare sintesi e accorpare modelli!!!!

30 Osservazione Ci si può riferire ad esempio alla - V. Henderson - M. Cantarelli - M. Gordon 14 Bisogni 11 Bisogni 11 Modelli funzionali di salute Back to school

31 Marjory Gordon

32 I modelli funzionali di salute Tutti gli esseri umani hanno in comune certi modelli funzionali che contribuiscono alla loro salute, qualità della vita e realizzazione del potenziale umano. Tali modelli comuni sono il centro di interesse dell accertamento infermieristico. La descrizione e la valutazione dei modelli di salute permette all infermiere di identificare i modelli che sono funzionali (punti di forza del cliente) e quelli che sono disfunzionali (Bisogni/diagnosi infermieristiche). Back to school Gordon M. Diagnosi infermieristiche. Processo e applicazioni. CEA, 2009

33 I modelli funzionali di salute (M. Gordon) Modello = Insieme di comportamenti consapevoli o non consapevoli che mette in atto l individuo in tutti gli aspetti della sua vita

34 Modello Comportamenti che possono essere: Funzionali Disfunzionali Bisogni non soddisfatti Problema/Diagnosi infermieristiche

35 Comportamenti Tali comportamenti riguardano: l alimentazione, il riposo, l eliminazione, l attività cognitiva, l autostima molti altri aspetti della vita umana.

36 Henderson vs Gordon Differenze con la Henderson: La Henderson delinea i bisogni fondamentali dell uomo, ma non tiene conto dell unicità di ogni persona. La Gordon invece pensa che i bisogni siano universali, ma il modo di soddisfarli siano molti diversi secondo modelli acquisiti in relazione al proprio percorso/ contesto/abitudini

37 11 modelli funzionali. 1. Modello di percezione e gestione della salute 2.Modello nutrizionale metabolico 3. Modello di eliminazione 4. Modello di attività esercizio fisico 5. Modello di sonno riposo 6. Modello cognitivo percettivo 7. Modello di percezione di sé concetto di sé 8. Modello di ruolo relazione 9. Modello di sessualità riproduzione 10. Modello di adattamento tolleranza allo stress 11. Modello di valori convinzioni

38 11 Modelli funzionali 1. Modello di percezione e gestione della salute Descrive il modello di salute e di benessere percepito dalla persona, e il modo in cui questa gestisce la propria salute. 2. Modello nutrizionale-metabolico Descrive il modello di assunzione di alimenti e bevande cui la persona si attiene, in rapporto al suo fabbisogno metabolico e agli indicatori organici di adeguatezza della nutrizione. Il modello comprende anche i dati riguardanti eventuali lesioni cutanee e la relativa capacità di cicatrizzazione.

39 11 Modelli funzionali 3. Modello di eliminazione Descrive i modelli di funzione escretoria (intestinale, urinaria e cutanea). 4. Modello di attività - esercizio fisico Descrive il modello di attività, esercizio fisico, tempo libero e svago. Include le attività di vita quotidiana e comprende anche i fattori che interferiscono con il modello atteso o desiderato per una data persona (ad esempio deficit neuromuscolari o cardio-respiratori, ecc).

40 11 Modelli Funzionali 5. Modello di riposo sonno Descrive i modelli di sonno, riposo, rilassamento ed il livello di energia. 6. Modello cognitivo percettivo Descrive il modello sensoriale-percettivo e cognitivo. Include il grado di adeguatezza dei sensi (vista, udito, tatto, gusto ed olfatto) e le compensazioni o le protesi utilizzate in presenza di disturbi. Rientra in questo modello ciò che la persona riferisce circa il dolore e il modo in cui lo gestisce. Vi sono incluse anche le capacità funzionali cognitive, quali linguaggio, memoria e capacità decisionale.

41 11 Modelli funzionali 7) Modello di percezione di sé -concetto di sé Comprende gli atteggiamenti della persona nei propri confronti, la percezione che essa ha delle proprie capacità (cognitive, affettive e fisiche), della propria immagine corporea, della propria identità, del senso generale del proprio valore e il suo modello emozionale generale. 8) Modello di ruolo -relazione Descrive il modello degli impegni legati ai ruoli e delle relazioni con gli altri. Include la percezione che la persona ha dei suoi ruoli e delle sue responsabilità principali nella situazione di vita attuale.

42 11 Modelli funzionali 9)Modello di sessualità riproduzione Include la percezione che la persona ha della soddisfazione o degli eventuali disturbi riguardanti la sfera della sessualità. Comprende anche lo stadio riproduttivo della donna (pree post-menopausa) 10) Modello di adattamento -tolleranza allo stress Descrive il modello generale di adattamento e la sua efficacia in termini di tolleranza allo stress; la percezione che ha la persona della propria capacità di controllare e gestire le situazioni.

43 11 Modelli funzionali 11)Modello di valori convinzioni Comprende ciò che la persona percepisce come importante nella vita, in particolare convinzioni, aspettative ed eventuali conflitti di valori, che sono correlati alla salute.

44 I vari contributi possono aiutare nel creare strumenti utili alla didattica CHI E LA PERSONA? Qual è il suo modo di vivere, qual è il ruolo all interno della famiglia e della società, quali le sue relazioni? Qual è il suo stile di vita rispetto alla gestione della salute? Qual è abitualmente il suo modello di sonno-riposo? Qual è il suo abituale livello di autonomia rispetto alle attività della vita quotidiana (ADL, IADL)? Vi sono elementi di interesse per la salute e l assistenza nelle dimensioni della sessualità e riproduzione? La persona è portatrice di valori o credenze che possono influenzare le scelte di cura e assistenza?

45 Funzioni vitali (respirazione, circolazione, termoregolazione) ACCERTAMENTO CLINICO AL MOMENTO DELLA PRESA IN CARICO (qui ed ora) Funzione cognitiva e percettiva Funzione motoria Funzione nutrizionale Funzione idratativa Funzione escretoria renale ed eliminazione urinaria

46 Funzione escretoria intestinale ed eliminazione intestinale Funzione integrità e igiene tegumentaria Livello di autonomia (ADL, IADL) Alimentarsi: Lavarsi: Vestirsi: Uso dei servizi igienici: Continenza: Trasferimento: Principali IADL: Sonno-Riposo Stato Emotivo

47 Identificazione dei dati Produrre Inferenze sui dati Validare i dati e le inferenze sui dati Comparare i dati con le conoscenze delle funzioni normali Fare riferimento a conoscenze, esperienze pregresse Chiarire la coerenza dei dati Chiarire le affermazio ni delle persone Cercare Il parere dei colleghi

48 2 Fase Individuazione dei Bisogni/Problemi Redazione delle diagnosi infermieristiche

49 2 fase: Identificazione dei problemi e quindi delle diagnosi infermieristiche Identificare i bisogni che il paziente esprime vuol dire considerare quale tipo di assistenza è necessaria per accrescere e sviluppare il più possibile le sue abilità per superare lo stato negativo della malattia Attenzione: - Bisogni soggettivi ed oggettivi - Priorità nei bisogni - Tradurre i bisogni/problemi in diagnosi infermieristiche

50 Bisogni Diagnosi Per arrivare alla diagnosi infermieristica c è bisogno di un processo decisionale per analizzare i dati e identificare i bisogni. Ragionamento Diagnostico: Analisi dei dati + Identificazione dei bisogni non soddisfatti e formulazione della diagnosi infermieristica

51 Diagnosi Infermieristiche Definizione: Una affermazione sullo stato di salute della persona; un giudizio clinico sulle risposte dell individuo, della famiglia o della società ai problemi di salute e ai processi vitali effettivi o potenziali, che l infermiere ha la responsabilità di trattare in modo autonomo Back to school

52 Diagnosi Infermieristiche Gli infermieri diagnosticano risposte umane: cioè reazioni/risposte dell individuo a eventi o fattori di stress quali malattie o altri traumi, che l infermiere può trattare in maniera autonoma e responsabile. Le risposte umane si esplicano in varie dimensioni, possono essere di natura: - fisica - psicologica - interpersonale/sociale - spirituale Back to school

53 Esempio Risposte di una persona con infarto del miocardio: Dimensione fisica: Ipoperfusione tissutale Dimensione psicologica: Paura di morire ansia senso di impotenza Dimensione interpersonale : Ricominciare a lavorare prima che la guarigione sia completa Dimensione spirituale: Affidarsi ad un Ente Superiore Back to school

54 Enunciazione Le diagnosi vanno enunciate formalmente usando un elenco standard della terminologia diagnostica. L elenco usato maggiormente è quello approvato dalla North American Nursing Diagnosis Association (NANDA) Back to school

55 Tipologia di Diagnosi 1.Diagnosi infermieristiche reali ( intolleranza all attività fisica correlata a ipoperfusione tissutale che si manifesta con tachicardia e ipotensione) 2.Diagnosi infermieristiche di rischio (rischio di infezione correlato a chirurgia e immunodepressione) 3.Diagnosi infermieristiche di promozione della salute(disponibilità a migliorare il ruolo genitoriale) 4.Diagnosi infermieristiche possibili(possibile disturbo dell autostima correlato a eziologia sconosciuta) Back to school

56 Componenti di una diagnosi Il Titolo diagnostico: è un termine o una frase concisa che descrive il problema della persona assistita Fattori correlati: sono le condizioni o le situazioni in qualche modo associate al problema. Si tratta di condizioni che precedono, influenzano, causano il problema o vi contribuiscono Caratteristiche definenti: sono i dati soggettivi o oggettivi che giustificano il titolo diagnostico.

57 Componenti di una diagnosi Diagnosi reale Formulazione in tre parti Titolo diagnostico Fattori correlati Caratteristiche Definenti Deficit nella cura di sè Correlata a diminuita capacità motoria e visiva e a debolezza muscolare Incapacità nel lavarsi pettinarsi, lavarsi i denti, curare la cute) Back to school

58 Enunciazione Formale Deficit nella cura di sé correlata a diminuita capacità motoria e visiva e a debolezza muscolare che si manifesta con incapacità a lavarsi tutto il corpo, pettinarsi, lavarsi i denti e curare la cute. Back to school

59 Componenti di una diagnosi Diagnosi reale Formulazione in tre parti Titolo diagnostico Fattori correlati Caratteristiche Definenti Diarrea Correlata a infiammazione secondaria a colon irritabile -Feci liquide -Bisogno imperioso evacuare -Crampi addominali di Back to school

60 Enunciazione Formale Diarrea correlata a infiammazione secondaria a colon irritabile che si manifesta con feci liquide, bisogno imperioso e crampi addominali Back to school

61 Componenti di una diagnosi Diagnosi di rischio Formulazione in due parti Titolo diagnostico Fattori correlati Rischio di intolleranza all attività fisica Allettamento prolungato Back to school

62 Enunciazione Formale Rischio di intolleranza all attività fisica, correlato ad allettamento prolungato Back to school

63 Componenti di una diagnosi Diagnosi di rischio Formulazione in due parti Titolo diagnostico Rischio di tensione nel ruolo del caregiver Fattori correlati Dimissione di un familiare con significativi bisogni di assistenza familiare, instabilità economica

64 Enunciazione Formale Rischio di tensione nel ruolo del caregiver correlato a dimissione di un familiare con significativi bisogni di assistenza familiare, instabilità economica Back to school

65 Componenti di una diagnosi Diagnosi possibile Formulazione in due parti Titolo diagnostico Possibile compromissione dell adattamento Fattori correlati Eziologia sconosciuta

66 Enunciazione Formale Possibile compromissione dell adattamento correlato a eziologia sconosciuta Back to school

67 Componenti di una diagnosi Diagnosi di promozione della salute Formulazione in una parte Titolo diagnostico Disponibilità a migliorare il ruolo genitoriale

68 Titolo Diagnostico Titolo Diagnostico Titolo Diagnostico Correlato a Fattori correlati (eziologia) Che si manifesta con Caratteristiche definenti (segni e sintomi) Correlato a Fattori correlati (eziologia) Diagnosi infermieristica reale (formulazione in tre parti) Diagnosi infermieristica di rischio o possibile (formulazione in due parti) Diagnosi infermieristica di promozione della salute (formulazione in una parte)

69 3 Fase Pianificazione degli obiettivi Pianificazione degli interventi

70 Pianificazione degli obiettivi e degli interventi In questa 3 fase l infermiere, con il contributo della persona assistita e dei familiari, individua, a partire dalle diagnosi infermieristiche, gli obiettivi che la persona deve raggiungere per modificare o mantenere lo stato di salute. Un obiettivo descrive i risultati che ci si aspetta che la persona raggiunga a seguito degli interventi attuati. Un obiettivo sensibile al nursing è tale quando può essere raggiunto mediante interventi infermieristici o con il loro contributo. Ogni obiettivo dovrebbe essere associato ad obiettivi specifici ( indicatori di risultato) che chiariscano meglio l obiettivo enunciato.

71 Pianificazione degli obiettivi e degli interventi Nella pianificazione si vuole andare verso una situazione, diversa e «migliore» rispetto a quella di partenza descritta dalla diagnosi infermieristica. Infermiere e persona, consapevolmente e liberamente,indirizzano i propri sforzi, operano scelte, impiegano mezzi, stabiliscono insomma un piano d azione per giungere alla situazione ipotizzata! Attenzione nella scelta degli interventi: agli aspetti di tipo culturale, agli aspetti deontologici, e agli aspetti riguardanti le ultime evidenze scientifiche

72 Pianificazione degli obiettivi e degli interventi Gli obiettivi devono essere individuati a partire da una identificazione delle priorità. Gli obiettivi generali e/o specifici possono essere immediati, intermedi, e a lungo termine. Gli specifici interventi infermieristici individuati permetteranno di raggiungere quegli obiettivi

73 Attenzione: Gli obiettivi generali e soprattutto quelli specifici vanno formulati in modo da fungere anche da indicatori di risultato che «indicano» che si sta andando nella giusta direzione

74 Esempio: Pianificazione degli obiettivi Diagnosi Obiettivo generale Obiettivo specifico/indicatore di risultato Nutrizione alterata: inferiore al fabbisogno calorico correlata ad inappetenza Miglioramento dello stato nutrizionale La persona Aumenterà di 2,5 Kg entro il 25 aprile Assumerà almeno 2000 calorie al giorno Compromissione dell integrità cutanea: ulcera cutanea in corrispondenza del coccige correlata a impossibilità di muoversi nel letto secondaria a frattura traumatica del bacino Ristabilire l integrità cutanea (Nella persona) L ulcera non si estenderà agli strati profondi L ulcera non presenterà segni di infezione come evidenziato dall assenza di essudato purulento Entro il 1/12 la guarigione della lesione sarà evidenziato dalla diminuzione dell arrossamento e dalla comparsa di tessuto di granulazione

75 Esempio: Pianificazione degli interventi Diagnosi Obiettivo generale Obiettivo specifico Indicatore di risultato Interventi Stipsi cronica correlata a inattività e insufficiente assunzione di liquidi Modificare lo stile di vita Nell arco di una settimana il signore assumerà almeno 1000 cc di liquidi al giorno e farà una passeggiata di circa 30 minuti Aiutare la persona a sviluppare un programma di attività fisica Aiutare la persona a pianificare l inclusione di un adeguata quantità di liquidi nella dieta

76 4 fase: Attuazione Nella fase di attuazione si realizzano gli interventi che producono cambiamenti nella persona assistita per mantenere o ristabilire il suo stato di salute Autonomi o Collaborativi Eseguiti dall infermiere o demandati al personale di supporto Quali Abilità : Abilità intellettuali Abilità relazionali Abilità tecniche

77 Ciclicità Essendo il processo di nursing ciclico e dinamico, accade che l infermiere durante la fase di attuazione, continui a valutare la persona a ogni interazione, raccogliendo dati sulle risposte alle azioni infermieristiche e a nuovi problemi che possono insorgere Attuazione Accertamento continuo Facendo il bagno ad una persona anziana Svuotando la sacca di raccolta delle urine Si osserva un area di arrossamento a livello del sacro Si rileva un volume di soli 200 ml e si avverte un forte odore

78 Attenzione: Nell attuazione degli interventi è bene valutare se la persona è pronta per l intervento e/o se è ancora necessario. Inoltre l infermiere non deve commettere l errore di presumere che la persona sia in grado di progredire solo perché questo è previsto dal piano di assistenza. Esempi: G. F. ha una diagnosi infermieristica di disturbo del sonno correlato ad ansia in un ambiente non familiare. Nel suo giro d ispezione l infermiera osserva che G. sta dormendo, quindi naturalmente non mette in atto gli interventi previsti Andando nella stanza della signora F, per insegnarle la cura del piede diabetico, l infermiera nota che la signora ha pianto. Comprendendo che la signora probabilmente in questo momento non sarebbe in grado di recepire nuove informazioni, decide di posticipare l insegnamento, ma di capire cosa le sta accadendo.

79 Attuazione Registrazione delle azioni nella documentazione infermieristica Cartella clinica

80 5 fase: Valutazione Giudizio sull efficacia dell assistenza infermieristica riguardo al raggiungimento degli obiettivi Se gli obiettivi/indicatori di risultato sono ben specificati, è molto semplice valutare ed eventualmente modificare gli interventi

81 L infermiere nella fase di valutazione confronta i risultati attesi con i risultati effettivi e trae alcune conclusioni: L obiettivo risulta raggiunto = la risposta attesa si è verificata; ossia la risposta effettiva è identica a quella attesa L obiettivo risulta parzialmente raggiunto = sono stati osservati alcuni, ma non tutti i comportamenti desiderati, oppure l obiettivo previsto è stato raggiunto solo per un breve periodo L obiettivo non risulta raggiunto = la risposta attesa non si è verificata nei termini di tempo stabiliti, oppure il risultato effettivo non corrisponde al risultato atteso Nel caso in cui gli obiettivi non siano stati raggiunti o siano stati parzialmente raggiunti l infermiere deve riesaminare criticamente il piano di assistenza per stabilire perché il piano non è stato efficace.

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