Settesoli e Selinunte: Quando lo stato rifiuta l'aiuto del privato

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1 Settesoli e Selinunte: Quando lo stato rifiuta l'aiuto del privato Cronologia dei fatti del progetto Settesoli Sostiene Selinunte Agosto 2014 Novembre 2015

2 Il presente dossier vuole riassumere gli impegni profusi da Cantine Settesoli che per 14 mesi ha tentato di avviare un progetto di sponsorizzazione a favore del Parco Archeologico di Selinunte, patrimonio storico artistico di inestimabile valore che oggi versa in condizioni di vergognosa incuria. Il progetto non ha mai visto la luce, ostacolato ripetutamente dalla burocrazia siciliana nonostante fosse a costo zero per la Regione Sicilia e a totale beneficio per lo stato e per lo sviluppo turistico del territorio. Un iniziativa concepita per dare sostegno al territorio, missione insita nel dna dell azienda che si trova a pochi km dai templi di Selinunte, e che negli ultimi 50 anni è diventata modello di cooperazione che coinvolge vive il 70 % della popolazione che qui vive e lavora (Allegato 1). 1. Nell estate del 2014 Cantine Settesoli s.c.a., avviava lo sviluppo dell idea di sostenere il Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa, facendosi promotore di un progetto di interesse pubblico volto alla sponsorizzazione integrata con il fund raising a beneficio del suddetto bene archeologico/culturale, che avrebbe previsto un intensa campagna marketing/pubbliche relazioni, volta ad attivare un apporto diretto di fondi privati (provenienti da Cantine Settesoli) ed una contestuale raccolta fondi (provenienti da chiunque altro fosse interessato) da destinare ad interventi di manutenzione e/o restauro e/o valorizzazione su beni del Parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa ed in particolare del Tempio C. Obiettivo del progetto è raccogliere minimo e aumentare la conoscenza di Selinunte tra i turisti italiani. 2. In data 24 Settembre 2014 si aveva un primo incontro tra la Direzione del Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa e Cantine Settesoli s.c.a. volto a valutare la fattibilità del progetto di sponsorizzazione e di fund raising prospettato dall azienda. La Direzione del Parco Archeologico appariva da subito interessata alla proposta avanzata dall azienda vinicola decidendo, infatti, di dare priorità al progetto. 3. Il 27 Gennaio del 2015, dopo aver predisposto la presentazione ufficiale del Progetto, veniva richiesto un nuovo incontro con la Direzione del Parco Archeologico per la definizione degli ultimi elementi di dettaglio. In pari data, Cantine Settesoli s.c.a. inviava alla Direzione del Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa formale istanza contenente la proposta di sponsorizzazione

3 e di fund raising, in coerenza con le informazioni e valutazioni preliminari assunte dai diversi enti interessati. 4. In data 28 Gennaio il Presidente di Cantine Settesoli s.c.a., Dott. Vito Varvaro, incontrava il Sindaco di Castelvetrano per relazionarlo sul progetto integrato di sponsorizzazione e fund raising promosso dall azienda, ricevendo una positiva valutazione anche da parte del Sindaco. 5. Il 5 Febbraio del 2015, sempre in linea con le suddette informazioni preliminari, veniva redatta altresì una Bozza di Convenzione tra Cantine Settesoli s.c.a. e la Direzione del Parco Archeologico, in seguito alla quale il Dott. Leto Barone, Direttore del Parco, manifestava all azienda vinicola la necessità di sottoporre il suddetto progetto al Comitato tecnico - scientifico del Parco onde ottenerne l approvazione. 6. In data 10 Febbraio 2015, il Comitato tecnico scientifico del Parco Archeologico si riuniva per deliberare in merito alla pre-fattibilità del progetto ed in data 11 Febbraio 2015 informava Cantine Settesoli s.c.a. di aver approvato la proposta e di averne dato pronta comunicazione alla Regione Siciliana - Assessorato Beni culturali e dell Identità Siciliana - Dipartimento dei Beni Culturali e dell Identità Siciliana - Area Affari Generali, inviando a mezzo mail (prot. n. 592 in data 11 febbraio 2015) la pre-approvata bozza di Convenzione tra Cantine Settesoli s.c.a. e la Direzione del Parco Archeologico (Allegato 2), insieme ai materiali di comunicazione dedicati all iniziativa, progettati da Cantine Settesoli e condivisi dalle parti (Allegato 3). 7. Detta Convezione passava, quindi, all esame del Dirigente ad interim del servizio promozione dell Assessorato Beni culturali e dell Identità Siciliana, Dott. Enrico Carapezza, per ottenere l approvazione definitiva dall ulteriore ente competente (in Sicilia c è sempre un ente più competente di un altro con una certa confusione su quale sia la competenza determinante e decisiva per il perseguimento di un interesse, anche di pubblica utilità). 8. Non avendo ricevuto alcun riscontro, il Presidente Dott. Vito Varvaro, in data 19 Febbraio 2015 otteneva un appuntamento con l Assessore dei Beni Culturali, Dott. Antonio Purpura, per verificare le ragioni del suddetto mancato riscontro o l esistenza di eventuali problematiche che avessero

4 impattato non il normale iter di approvazione della proposta. Tuttavia nell incontro non veniva evidenziata alcuna criticità. Tanto da ingenerare il legittimo affidamento che non vi fossero particolari ostacoli all approvazione e avvio dell iniziativa. 9. Nonostante il silenzio formale dell Assessorato e del Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa, Cantine Settesoli procedeva con la finalizzazione dei materiali (Allegato 3) e l organizzazione della conferenza stampa per la presentazione del progetto di sponsorizzazione e di fund raising. L obiettivo dell azienda vinicola era di riuscire a promuovere definitivamente il suddetto progetto per il Vinitaly 2015, previsto per la fine di Marzo 2015, e a tal fine veniva chiesto, per la stessa conferenza stampa, il patrocinio del MiBAC e la presenza del Ministro Dario Franceschini. 10. Ad inizio Marzo veniva tuttavia inaspettatamente comunicato a Cantine Settesoli s.c.a. che, a causa di un avvicendamento dei vertici all interno dell Assessorato, la pratica era stata bloccata, senza ulteriori specificazioni. 11. Il 9 Marzo 2015, si insediava il nuovo Direttore Generale dell Assessorato, Dott. Gaetano Pennino. In pari data Cantine Settesoli s.c.a. riceveva dallo stesso Assessorato una nota formale (Allegato 4) con la quale si rendeva nota la necessità di procedere ad una sorta di procedura ad evidenza pubblica con apposito Bando di gara da redigere a cura dell Assessorato sulla base di interventi concreti individuati da parte del Parco e da pubblicare sul sito del medesimo per 30 giorni - onde verificare l interesse da parte di altre aziende ad intervenire e a portare avanti il progetto Selinunte (Bando pubblico che comunque non risulta sia mai stato emanato). Ovvero, in alternativa, la nota stessa segnalava la possibilità di tenere conto della vigente normativa nazionale sulle sponsorizzazioni sotto soglia per andare avanti con una procedura semplificata, in linea con la proposta presentata da Cantine Settesoli. 12. In data 2 di Aprile il Dott. Leto Barone prometteva di adoperarsi con l Assessorato Beni culturali e dell Identità Siciliana per accelerare i tempi di valutazione della proposta alle nuova proposta adeguata alle esigenze da ultimo manifestate dall Assessorato.

5 13. In data 20 Maggio il Dott. Leto Barone comunicava via a Cantine Settesoli, l ulteriore nuova variabile relativa all intenzione dell'assessorato di elaborare una non meglio precisata circolare per recepire a livello regionale le attuali linee guida nazionali in tema di sponsorizzazione richiamate dallo stesso Assessorato nella su citata nota formale (Allegato 4), quale riferimento che Cantine Settesoli avrebbe dovuto seguire per adeguare le propria proposta. 14. In data 22 Maggio 2015, non avendo ricevuto ancora alcuna notizia, in occasione dell evento Nielsen, importante evento annuale tra l industria dei beni di consumo e la distribuzione organizzata, il Presidente di Cantine Settesoli, Dott. Varvaro, provocava la curiosità della platea con il racconto di un azienda privata che vuole aiutare il pubblico ma che viene ostacolata dalla burocrazia. 15. Il 25 Maggio 2015, per cercare di superare l inspiegabile impasse, Cantine Settesoli decideva di contattare uno studio legale di Roma, Studio Anello & Partners, specializzato in procedure di evidenza pubblica e in partenariati pubblico-privati, onde poter conformare quanto più possibile il progetto di sponsorizzazione di Cantine Settesoli alle indicazioni e alla normativa indicata dallo stesso Assessorato (Linee Guida ministeriali di cui al D.M. 19 dicembre 2012, Allegato A). 16. Il 19 Giugno 2015, i legali venivano informati sui fatti e provvedevano ad assistere Cantine Settesoli a ripercorrere l intero iter procedimentale svolto sino a quel momento, studiando la fattibilità giuridica del progetto e formulando una nuova proposta di sponsorizzazione inquadrata all interno della normativa nazionale e conforme alle esplicite indicazioni suggerite nella nota datata 9 Marzo (Allegato 4) dell Assessorato Beni culturali e dell Identità Siciliana - Dipartimento dei Beni Culturali e dell Identità Siciliana Area Affari Generali. 17. Il 16 Luglio 2015 la nuova bozza di proposta di sponsorizzazione con tutta la documentazione a corredo, è stata inviata via alla Direzione del Parco Archeologico per una nuova preapprovazione (Allegato 5). 18. Il 22 Luglio 2015 si è svolta un meeting tra la Direzione di Cantine Settesoli ed il Dott. Leto Barone per condividere la bozza di nuova proposta di sponsorizzazione.

6 19. Il 30 Luglio 2015, dopo alcune ulteriori modifiche segnalate dalla Direzione del Parco Archeologico, Cantine Settesoli ha provveduto nuovamente ad inviare, a mezzo , l offerta finale di sponsorizzazione di puro finanziamento da trasmettere all Assessorato (Allegato 6). 20. Non ricevendo alcun riscontro, in data 19 Agosto 2015, l azienda ha chiesto nuovamente alla Direzione del Parco di essere informata circa lo stato della pratica e l avvenuto invio della relativa documentazione all Assessorato dei Beni Culturali. La Direzione del Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa informa telefonicamente Cantine Settesoli di aver inviato la documentazione senza però fornire ulteriori dettagli. 21. Il 1 Settembre 2015, l azienda vinicola ha provveduto personalmente ad inviare all Avv. Marina Miceli, dello staff dell Assessorato Beni culturali, la propria offerta di sponsorizzazione per interventi di manutenzione e/o restauro e/o valorizzazione su beni del Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa ed in particolare del Tempio C (Allegato 6). 22. Il 4 Settembre 2015 si è svolto un incontro con il Dott. Carapezza, l Avvocato Cordaro (Staff incaricato dall Assessorato per il recepimento della normativa nazionale in tema di sponsorizzazioni) e i rappresentanti di Cantine Settesoli, per analizzare il progetto presentato da quest ultima. 23. In data 8 Settembre 2015, si è svolto un nuovo incontro con l intero staff dell Assessorato al quale hanno partecipano il Direttore Generale di Cantine Settesoli, Dott. Salvatore Li Petri, assieme allo staff dell azienda coinvolto nel progetto, con l assistenza dell Avvocato Marcello Macaluso dello Studio Anello & Partners. Durante l incontro sono state fornite rassicurazioni circa l accoglibilità di massima del progetto ed il superamento delle iniziali criticità - rilevate con la prima nota del 9 marzo a fronte di talune modifiche sulle prestazioni e sulle iniziative proposte originariamente dall azienda vinicola. L incontro è terminato con l assunzione dell impegno esplicito dell Amministrazione a dare un riscontro in un arco temporale non superiore a 15 giorni. 24. A seguito di quest ultima riunione del 8 settembre 2015, non vi è stato alcun riscontro da parte dell Assessorato o del Parco Archeologico, nonostante diverse sollecitazioni effettuate dai

7 rappresentanti di Cantine Settesoli. Anzi da parte degli uffici competenti si è via via registrata una inspiegabile chiusura e indisponibilità a qualunque confronto anche telefonico. 25. In data 6 Ottobre 2015, a fronte dell oscuro e oramai ingiustificabile silenzio dell Assessorato e del Parco Archeologico, Cantine Settesoli, anche con il sopporto dello Studio legale che l ha assistita ha predisposto e inviato un sollecito formale per chiedere conto di detta paradossale inerzia dell amministrazione pubblica a fronte di una proposta di sicuro interesse pubblico (Allegato 7). 26. Da ultimo, in data 15 Ottobre, i rappresentanti di Cantine Settesoli, venivano informati della circostanza che l Assessorato cambia orientamento per la terza volta in un anno sulla proposta di Cantine Settesoli (Allegato 6) ritenendo necessaria l emanazione di un regolamento regionale (dai tempi di emanazione non definiti) per regolare le sponsorizzazioni in Sicilia. 27. A fine Ottobre, vista la non risposta del Ministero, l'azienda decide di portare a conoscenza del Ministero dei Beni Culturali e della stampa la storia del progetto Settesoli sostiene Selinunte. 28. In sostanza sembra che in Sicilia non basti disporre di una legge nazionale sulle procedure ad evidenza pubblica (il Codice dei contratti pubblici), una legge nazionale sui beni culturali (Codice dei beni culturali) e un dettagliatissimo Regolamento attuativo sulle sponsorizzazioni di beni culturali (Linee guida ministeriali di cui al D.M. 19 dicembre 2012). Tutto ciò è ancora più curioso se si considera che all incontro del 8 settembre 2015, i funzionari regionali hanno seraficamente esordito complimentandosi con Cantine Settesoli perché era la prima volta che l Assessorato riceveva una articolata proposta di sponsorizzazione da parte di un impresa privata. Forse questa prima volta per la Regione Sicilia, ha acceso una inspiegabile - quanto superflua vista la normativa nazionale - bulimia normativa dagli esiti incerti per la certezza del diritto. Un esito certo vi è però stato: la frustrazione di una buona iniziativa privata a sostegno della cultura siciliana a costo zero per le casse della Regione.

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