UFFICIO STUDI UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI VARESE

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1 L ECONOMIA VARESINA UFFICIO STUDI UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI VARESE MAGGIO 2011

2 SOMMARIO LA PROVINCIA DI VARESE IN CIFRE PAG. 3 L ECONOMIA VARESINA IN BREVE PAG. 4 POPOLAZIONE E TERRITORIO PAG. 6 OCCUPAZIONE E MERCATO DEL LAVORO PAG. 8 SISTEMA IMPRENDITORIALE: QUANTE IMPRESE, COSA PRODUCONO PAG. 10 VALORE AGGIUNTO E RICCHEZZA PAG. 14 COMMERCIO ESTERO PAG. 15 LE INFRASTRUTTURE PAG. 17 2

3 LA PROVINCIA DI VARESE IN CIFRE VARESE LOMBARDIA ITALIA Lombardia BENCHMARKING SUPERFICIE(Km 2 ) ,0% 0,4% POPOLAZIONE RESIDENTI 31/12/2009 DENSITÀ ABITATIVA 2009 (RESIDENTI/ Km 2 ) Italia ,9% 1,5% quasi il doppio quasi quattro volte STRANIERI RESIDENTI ,8% 1,6% % STRANIERI SU RESIDENTI ,6% 10,0% 7,0% -2,4 alla media lombarda +0,6 IMPRESE ATTIVE ,8% 1,2% PIL PRO-CAPITE 2010 euro VALORE AGGIUNTO TOTALE 2009 milioni di euro VALORE AGGIUNTO PRODOTTO DALL'INDUSTRIA MANIFATTURIERA 2009 milioni di euro ESPORTAZIONI 2010 miliardi di euro PROPENSIONE ALL'ESPORTAZIONE (EXPORT/VALORE AGGIUNTO) ,6 alla media lombarda +15, ,1% 1,7% ,6% 2,6% 8,77 93,94 337,81 9,3% 2,6% 33,9% 29,1% 21,3% +4,8 alla media lombarda +12,6 FORZE LAVORO 2010 (migliaia) ,7% 1,6% OCCUPATI 2010 (migliaia) ,8% 1,6% OCCUPATI INDUSTRIA IN SENSO STRETTO 2010 (migliaia) ,5% 2,8% TASSO DI ATTIVITÀ ,8 69,0 62,2 TASSO DI OCCUPAZIONE ANNI ,2% 65,1% 56,9% TASSO DI DISOCCUPAZIONE ,3 5,6 8,4-1,2 alla media lombarda -0,9 alla media lombarda -0,3 alla media lombarda +5,6 +7,3-3,1 SPORTELLI BANCARI ,1% 1,4% DEPOSITI BANCARI 2010 miliardi di euro IMPIEGHI BANCARI 2010 miliardi di euro INDICE GENERALE INFRASTRUTTURE (SENZA PORTI) ,8 224,9 916,2 5,7% 1,4% 21,0 493, ,2 4,3% 1,2% 237,3 127,1 100,0 +110,2 +137,3 Fonte: elaborazioni Ufficio Studi-Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati Demo Istat, Osservatorio provinciale sull immigrazione, Coeweb Istat, Istat, Istituto Tagliacarne e Banca d Italia 3

4 Varese L ECONOMIA VARESINA IN BREVE La provincia di Varese è caratterizzata da una forte vocazione all imprenditoria e al manifatturiero. E una provincia relativamente piccola come dimensioni, ma l elevata concentrazione di imprese e popolazione la rendono uno dei territori più industrializzati e ricchi d Europa. Varese è ai primi posti tra le province italiane per peso dell industria nella composizione del valore aggiunto totale e da sola produce un valore aggiunto industriale simile a quello di intere regioni (come, per esempio, la Liguria o il Friuli Venezia Giulia). Il peso economico della provincia di Varese (export; valore aggiunto manifatturiero) è più che proporzionale al peso fisico (popolazione). Sul territorio si è alimentato nel tempo un circolo virtuoso legato alla presenza dell industria manifatturiera. Varese Da dove viene il nostro sviluppo? Il circolo virtuoso dello sviluppo Il peso sugli aggregati nazionali Export 2,6% Valore aggiunto manifatturiero 2,6% Valore aggiunto totale economia Popolazione 1,7% 1,5% Fonte: elaborazioni Ufficio Studi-Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati Istat (popolazione e export) e Istituto Tagliacarne (valore aggiunto) Le performance in termini di ricerca a livello provinciale sono soddisfacenti. Il numero di brevetti europei, calcolato in valore pro capite per milione di abitanti, si è stabilizzato intorno a valori pari a 117 nel 2009, livello più basso della media regionale dell anno (133), ma comunque superiore al dato nazionale (70). 4

5 Secondo un rapporto sulla ricerca e l innovazione 1, la provincia di Varese si colloca al 17 posto nella classifica nazionale della presenza di imprese ad elevato contenuto tecnologico. Nel 2010 sono state le imprese attive nei settori dell innovazione, pari all 1,4% di quelle italiane ed al 6,6% di quelle regionali. In termini di esportazioni di prodotti altamente tecnologici, Varese ha esportato circa milioni di euro nel 2010, pari al 15% di tutte le esportazioni varesine. Una cifra quarta in Lombardia solo a quella della metropoli milanese, a Monza e Brianza e a Bergamo, capace di rappresentare una quota pari al 7% di tutto l interscambio innovativo regionale 2. Questi dati dimostrano che Varese è stata una delle culle del processo industriale italiano e continua a essere un territorio a forte vocazione industriale. A partire dal 2009 anche l economia varesina ha sofferto per la crisi mondiale. La crisi ha portato un incertezza crescente sui mercati internazionali e un avvitamento economico a livello mondiale che si è ripercosso anche sulle performance locali. Nel 2010 si è assistito ad una ripresa dell economia, ripresa che sta via via consolidandosi come dimostrano i dati. 1 CCIAA di Milano Per il calcolo delle esportazioni di prodotti tecnologici si è fatto ricorso alla definizione racchiusa nella tassonomia di Pavitt che considera come prodotti innovativi solo quelli della chimica, farmaceutica e elettronica. L utilizzo di questa classificazione è condiviso dalla comunità economica internazionale, ma sottostima la vera capacità innovativa di un territorio come quello varesino in cui la ricerca e lo sviluppo sono alimentate anche da comparti diversi, tra cui, solo per fare un esempio, l aeronautico, uno dei settori di punta della provincia di Varese. 5

6 POPOLAZIONE E TERRITORIO La provincia di Varese si estende su una superficie relativamente limitata di soli km 2 e conta 141 comuni, è tra le province più piccole. Per contro, la densità abitativa è particolarmente elevata e conta 731 abitanti per km 2 (quasi il doppio rispetto alla Lombardia e circa quattro volte rispetto all Italia). VARESE LOMBARDIA ITALIA BENCHMARKING Varese Lombardia Italia Superficie(km 2 ) ,0% 0,4% Popolazione residente 2009 Densità abitativa (abitanti/km 2 ) ,9% 1,5% quasi il doppio quasi quattro volte Stranieri residenti ,8% 1,6% % stranieri su popolazione residente ,6% 10,0% 7,0% -2,4 alla media lombarda +0,6 Fonte: elaborazioni Ufficio Studi-Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati Demo Istat e Osservatorio provinciale sull immigrazione A fine 2009 la popolazione conta residenti, pari al 8,9% della popolazione lombarda e all 1,5% di quella italiana. Una particolarità della provincia varesina è di essere policentrica, ossia composta da più comuni di ragguardevole dimensione. Nell'ordine i più densamente popolati sono Varese (81.788), Busto Arsizio (81.716), Gallarate (51.214), Saronno (38.749) che concentrano da soli circa il 30% della popolazione provinciale. La presenza di stranieri è particolarmente elevata, al 31/12/2009 risultano stranieri residenti (comunitari e extracomunitari) nella Provincia di Varese, che rappresentano circa il 7,6% della popolazione. Relativamente alta è la presenza di immigrati provenienti da paesi a forte pressione migratoria, come Paesi in via di sviluppo ed Est Europa. Tra costoro sono particolarmente numerose le colonie di persone provenienti dall'albania, dal Marocco e dalla Romania, che insieme rappresentano circa il 40% degli stranieri residenti. La popolazione dal 2001 al 2009 ha continuato a crescere anche se con tassi molto contenuti, intorno all 1% annuo. In particolare tra il 2009 e il 2008 si è registrato un tasso di crescita dello 0,6%, il più basso della serie storica con inizio nel Un forte contributo alla crescita dei residenti è dato proprio dalla presenza di stranieri in continuo aumento. In particolare tra il gli stranieri sono aumentati di circa il 25%, mentre dal 2004 a oggi il numero di stranieri è continuato a crescere, ma con tassi più contenuti (6,3% variazione annua percentuale tra il 2008 e il 2009). Gli incrementi più significativi si sono verificati in corrispondenza dell avvio dei processi di regolarizzazione. 6

7 +0,7% +1,3% +1,6% +0,6% +0,8% +0,9% +0,1% +0,6% Fonte: elaborazioni Ufficio Studi-Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati Demo Istat +6,3% +12,2% +10,7% +11,9% +9,3% +5,3% +25,4% +20,3% Fonte: elaborazioni Ufficio Studi-Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati dell Osservatorio provinciale sull immigrazione 7

8 OCCUPAZIONE E MERCATO DEL LAVORO L occupazione in provincia di Varese, così come a livello regionale e nazionale, ha risentito della crisi economica e finanziaria. I dati riferiti al 2010 mostrano un leggero miglioramento rispetto al 2009, picco della crisi, anche se i valori raggiunti sono ancora lontani dai livelli pre-recessione. L Istat ha stimato che nel 2010 gli occupati sono intorno ai 374 mila (in aumento del 2% rispetto alla stima 2009), pari al 8,8% degli occupati in Lombardia e all 1,6% di quelli a livello nazionale. Le forze lavoro risultano pari a 395 mila, in leggera crescita rispetto al 2008 (complessivamente +0,9%). Il tasso di disoccupazione stimato, salito al 6,3% nel 2009, nel 2010 si è fermato al 5,3%, valore al di sotto della media nazionale (pari a 8,4%) ed in linea con il dato regionale (pari a 5,6%). Il tasso di attività (forze lavoro/persone in età da lavoro anni) è in linea con quello del 2009 e si è assestato intorno al 67,8%, valore al di sotto di quello lombardo, ma superiore a quello italiano (+5,6 punti percentuali). STIME OCCUPAZIONALI 2010 Dati in migliaia e in percentuale VARESE LOMBARDIA ITALIA BENCHMARKING Varese Lombardia Italia Popolazione dai 15 anni ,0% 1,5% Forze lavoro (occupati + persone in cerca di occupazione) Tasso di attività (15-64 anni) (forze lavoro/popolazione anni) ,7% 1,6% 67,8 69,0 62,2-1,2 +5,6 Occupati ,8% 1,6% -agricoltura ,8% 0,2% -industria ,0% 2,5% di cui -manifatturiero ,5% 2,8% - edile ,1% 1,6% -servizi ,7% 1,4% Tasso di disoccupazione (persone in cerca di occupazione/popolazione anni) 5,3 5,6 8,4-0,3-3,1 Fonte: elaborazioni Ufficio Studi-Unione degli industriali della Provincia di Varese su dati Istat Analizzando la composizione settoriale degli occupati emerge chiaramente l alta vocazione industriale del territorio varesino: ben il 43% ha trovato lavoro nel settore secondario, in particolare nell industria. Il solo manifatturiero, infatti, concentra 130 mila occupati, pari al 34,7% del numero complessivo a livello provinciale, percentuale in aumento rispetto allo scorso anno (32,2%) sintomo che, sebbene anche il manifatturiero stia soffrendo per la crisi, stia comunque dimostrando una tenuta superiore ad altri settori; in Lombardia tale percentuale scende al 26,5% e in Italia addirittura al 20,0%. I servizi occupano il 56,6% degli occupati varesini, l edilizia l 8,1% e l agricoltura lo 0,5%. 8

9 Fonte: Istat Forze lavoro Le imprese, per affrontare la situazione congiunturale ancora incerta, hanno dovuto fare ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, che nel 2010 ha visto autorizzare un monte ore pari a Il dato è comunque in riduzione del 49% rispetto al 2009, anno in cui la crisi ha toccato l apice. Tuttavia si rileva nel 2010 un incremento delle ore autorizzate di Cassa Integrazione Straordinaria (+158%) ed in deroga (+51%). Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (ore autorizzate) Fonte: INPS ORE ANNUE AUTORIZZATE DI CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI ORDINARIA VARESE '00 '01 '02 '03 '04 '05 '06 '07 '08 '09 '10 Fonte: rielaborazione Ufficio Studi Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati INPS 0 9

10 SISTEMA IMPRENDITORIALE: QUANTE IMPRESE, COSA PRODUCONO La provincia di Varese ospita un numero elevato di imprese e unità produttive. Varese infatti è una provincia molto densa non solo per popolazione, ma anche per numero di attività imprenditoriali. Le imprese attive iscritte alla Camera di Commercio nel 2010 sono , di cui manifatturiere. La provincia di Varese concentra, quindi, in media 53,7 imprese per km 2, densità ben superiore a quella lombarda (34,5 imprese per km 2 ) e italiana (17,5 imprese per km 2 ). Anche la densità delle sole imprese manifatturiere è elevata: 8,7 imprese manifatturiere per km 2, contro le 4,5 a livello regionale e le 1,8 a livello nazionale. Se consideriamo le unità locali e il numero di addetti nel 2008, secondo la banca dati Istat Asia, nella provincia di Varese erano impiegati addetti, di cui nell industria manifatturiera (pari al 10,3% degli addetti lombardi e al 2,5% di quelli italiani), per un totale di unità locali, di cui manifatturiere (9,7% delle unità locali lombarde e 2% di quelle italiane). Fonte: Istat Asia 2008 Appare evidente la piccola dimensione media delle unità locali: in media si hanno circa 4 addetti per unità locale (10,6 nell industria manifatturiera). In particolare circa il 90% delle unità locali ha da 1 a 9 addetti. Infatti circa la metà degli addetti (45%) è occupata proprio nelle unità locali di dimensioni più piccole (1-9 addetti), mentre solo il 30% nelle unità locali con più di 50 addetti. Questa distribuzione in classe di addetti ricalca quella a livello regionale. A livello nazionale la percentuale di addetti impiegati in unità locali con dimensioni da 1 a 9 addetti è del 50%. 10

11 Fonte: Istat Asia 2008 Per quanto riguarda la composizione settoriale circa la metà degli addetti e circa il 40% delle unità locali dell industria manifatturiera sono concentrate nel settore metalmeccanico che a Varese presenta specializzazioni particolarmente significative nel campo dell aeronautica, delle forgiature e fonderie, delle macchine utensili, degli elettrodomestici, della lavorazione di metalli, delle apparecchiature elettriche e antifurti, oltre a lavorazioni nei diversi comparti della filiera dell impiantistica e dell energia. In particolare il comparto della metallurgia e della fabbricazione di prodotti in metallo raccoglie il 16% degli addetti e il 21% delle unità locali manifatturieri, mentre quello della fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici rispettivamente il 13% e il 9%. Sempre nel settore metalmeccanico, il comparto dei produttori di mezzi di trasporto, che a Varese comprende le imprese aeronautiche e motocicli, occupa circa l 8% degli addetti dell industria manifatturiera ed è caratterizzato dal maggior rapporto tra unità locali e addetti: circa 66 addetti per unità locali. 11

12 Nel settore tessile-abbigliamento e pelletteria si concentrano invece circa il 20% di addetti e unità locali manifatturieri, con specializzazioni particolarmente elevate nelle lavorazioni a monte quali il finissaggio e le tintorie. Sono comunque presenti anche tessiture e abbigliamento, oltre a un nucleo abbastanza significativo di produttori di maglieria e intimo. Il settore chimico e farmaceutico, che concentra il 6% degli addetti dell industria in senso stretto, ha una dimensione media delle unità locali superiore a quella media provinciale con 33 addetti per unità locali. Significativa all interno del settore la presenza di imprese multinazionali della farmaceutica. Il settore delle materie plastiche e gomma presenta un rapporto tra unità locali e addetti pari a 18 e raccoglie il 10% degli addetti dell industria manifatturiera. Le specializzazioni prevalenti sono legate alle tecnologie della stampa di materie plastiche e estrusione. Esistono un gran numero di produzioni che vanno dalla lavorazione di materie plastiche ai film per l imballaggio, alle componenti per elettrodomestici e automotive, alle suole per calzatura e alla produzione di lastre di celluloide ed all occhialeria. Inoltre, nel settore alimentare sono presenti produttori nel campo della lavorazione del latte (burro, latticini), del cioccolato e della birra. Nel settore carta, stampa e editoria si segnala la presenza di numerose realtà legate all editoria che stampano per case editrici nazionali oltre ai produttori di imballaggi. Nel settore legno convivono specializzazioni legate all arredamento e, particolarità dell area, sono presenti i più importanti produttori di pipe a livello nazionale. 12

13 PROVINCIA DI VARESE ADDETTI peso % sul Valori assoluti totale manif UNITA' LOCALI peso % sul Valori assoluti totale manif Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco % 567 6% Industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori % % Industria del legno % 434 4% Carta e stampa % 501 5% Fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati 14 0% 4 0% Fabbricaz. di sostanze e prodotti chimici e farmaceutici % 203 2% Prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi % 237 2% Fabbricaz. di articoli in gomma e materie plastiche % 620 6% Metallurgia; Fabbricaz. di prodotti in metallo % % Fabbricaz. computer, apparecchi elettronici e ottici % 283 3% Fabbricaz. di apparecchi elettrici e domestici % 353 3% Fabbricaz. di macchinari ed apparecchi % 961 9% Fabbricaz. di mezzi di trasporto % 135 1% Altre attività manufatturiere, riparazione ed installazione di macchine ed apparecchiature % % Totale Manifatturiero Fonte: Istat Asia 2008 In provincia di Varese sono inoltre presenti numerosi grandi gruppi multinazionali, alcuni tra cui: Eventuali approfondimenti su specifici settori sono disponibili sul sito nella sezione economia, in particolare: Analisi del settore tessile- abbigliamento: GROW-UP Studio sulla meccanica strumentale varesina: EX-MACHINA Analisi del settore aeronautico e aerospaziale: AEROSPACE 13

14 VALORE AGGIUNTO E RICCHEZZA La provincia di Varese è un'area ad elevato tenore di vita che si colloca tra le province italiane a più alto PIL pro-capite ( euro) nel Il valore aggiunto prodotto nel 2009 è milioni di euro, pari all 8,1% del totale regionale e all 1,7% del totale italiano, dato che colloca la provincia di Varese ai primi posti per incidenza del proprio valore aggiunto su quello nazionale. VALORE AGGIUNTO 2009 VARESE LOMBARDIA ITALIA Pil pro-capite (euro) BENCHMARKING Varese Lombardia Valore aggiunto (milioni di euro) ,1% 1,7% di cui - agricoltura (milioni di euro) ,9% 0,2% -manifatturiero (milioni di euro) ,6% 2,6% -edile (milioni di euro) ,9% 1,6% -servizi (milioni di euro) ,6% 1,5% Fonte: elaborazioni Ufficio Studi-Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati Istituto Tagliacarne Il contributo apportato dai singoli settori alla formazione del reddito provinciale mostra la forte connotazione industriale della provincia: il 29,3% del valore aggiunto viene prodotto proprio dal settore manifatturiero, quando in Lombardia questa quota raggiunge il 24,7% e in Italia solo il 18,8%. Va comunque rilevato anche il peso dei servizi (terziario avanzato, commercio, turismo, trasporti, istruzione, ecc.) che nel 2009 contribuisce per il 64,6% al valore aggiunto complessivo. Il resto del valore aggiunto viene prodotto per appena lo 0,2% nell agricoltura e per il 5,9% nelle costruzioni. Italia Fonte: Istituto Tagliacarne 14

15 COMMERCIO ESTERO La ripresa dei consumi nei paesi in via di sviluppo ed in alcune economie mature sta favorendo il commercio estero varesino che nel 2010 mostra un andamento positivo e svolge un ruolo di traino per l economia provinciale in questo momento di debolezza dei consumi interni. I flussi commerciali varesini, fortemente indeboliti nel corso del 2009 dalla crisi mondiale, hanno infatti ricominciato a crescere nel 2010, anche se sono ancora al di sotto dei valori raggiunti prima della recessione. Le esportazioni varesine a fine 2010 hanno raggiunto i milioni di euro di export, in crescita del 13,5% rispetto al 2009, arrivando a rappresentare il 2,6% dell export italiano e il 9,3% di quello lombardo. L import, in aumento del 15,5% rispetto al 2009, ha raggiunto i milioni di euro, pari all 1,5% delle importazioni nazionali e al 4,7% di quello della Lombardia. Il 2010 si è quindi chiuso con un saldo commerciale riferito alla provincia di Varese positivo pari a milioni di euro. SCAMBI COMMERCIALI 2010 (dati in mln di euro e variazioni %) BENCHMARKING Varese VARESE LOMBARDIA ITALIA Lombardia Italia IMPORT ,7% 1,5% var % import ,5% +20,6% +23,4% EXPORT ,3% 2,6% var % export ,5% +14,2% 15,8% SALDO COMMERCIALE Fonte: elaborazione Ufficio Studi-Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati Coeweb Istat Varese continua a rimanere tra le prime province esportatrici in Italia. A conferma di ciò l elevato il rapporto di copertura (export/import) dell economia locale che indica che nel 2010 per ogni 100 euro importati ne vengono esportati 160, ben più della media nazionale (pari a 0,92, ovvero per ogni 100 euro importati ne vengono esportati 92). Analizzando i principali settori nel 2010 il 64% delle esportazioni ha preso origine dal settore metalmeccanico, il 9% dal settore tessile-abbigliamento, il 10% dal settore chimico e farmaceutico e l 8% dal settore gomma e materie plastiche. Considerando, invece, i paesi principali partner commerciali della provincia di Varese, nel corso del 2010 uno stimolo alla ripresa del commercio internazionale è arrivato dapprima dai paesi in via di sviluppo, primi ad agganciare la ripresa, e nella seconda parte dell anno, con il consolidarsi del recupero economico, sono stati registrati miglioramenti nelle esportazioni anche verso alcuni paesi avanzati. L Unione Europa rimane sempre il principale partner commerciale per il nostro territorio (concentra il 55% dell export e il 68% dell import), con una crescita dei flussi sia in entrata che in uscita (entrambi hanno registrato variazioni intorno al +17%). In forte sviluppo, però, anche l export verso alcune aree e paesi in via di sviluppo, quali l America centrale e meridionale (+19%), il Medio Oriente (+28,8%) e la Cina (+44%). 15

16 Ai primi posti nel 2010 per gli scambi prodotti dalla provincia di Varese si trovano ancora Francia e Germania, con import ed export in crescita dopo le perdite registrate nel PAESI PRIME 10 DESTINAZIONI COMMERCIO ESTERO 2010 PROVINCIA DI VARESE Export 2010 Import 2010 EXPORT 2010 Mln di eruo Peso % su totale export Variazione % PAESI IMPORT 2010 Mln di euro Peso % su totale import Variazione % Francia ,3% 14,7 Germania ,0% 20,2 Germania ,4% 19,5 Francia ,4% 4,8 Svizzera 578 6,6% -0,1 Cina ,5% 36,0 Stati Uniti 484 5,5% 13,7 Paesi Bassi 435 7,9% 31,9 Spagna 470 5,4% 8,1 Belgio 285 5,2% 46,5 Regno Unito 417 4,8% 0,5 Stati Uniti 267 4,9% -23,6 Paesi Bassi 352 4,0% 42,5 Regno Unito 219 4,0% -18,5 Cina 222 2,5% 44,1 Spagna 191 3,5% 24,3 Polonia 185 2,1% 3,4 Svizzera 185 3,4% -8,0 Emirati Arabi Uniti 162 1,8% -4,9 Austria 116 2,1% 23,6 Fonte: elaborazione Ufficio Studi-Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati Coeweb Istat Per saperne di più sul sito nella sezione economia Analisi commercio e scambi con l'estero - Provincia di Varese 16

17 LE INFRASTRUTTURE Le imprese presenti sul territorio possono contare su una buona dotazione di infrastrutture economiche e sociali. L'indice generale di dotazione di infrastrutture nel 2009 è stato pari a 237,3, valore superiore al livello lombardo (127,1) e nettamente al di sopra di quello nazionale (100). L alto livello delle dotazioni infrastrutturali trae alimento soprattutto dalla presenza dell hub di Malpensa nella nostra provincia che ha fatto salire l indice di dotazione di aeroporti a 1.179,2, contro una media lombarda di 173,7 e nazionale di 100. Risulta elevata anche la dotazione di impianti e reti energetico-ambientali (+76,2 rispetto ) e di strutture e reti per la telefonia e la telematica (+56,0). Differente la situazione viabilistica in cui la dotazione di rete stradale è al di sotto del livello lombardo (-28,1) e italiano (-42,8). INDICI DI DOTAZIONE INFRASTRUTTURALE 2009 VARESE LOMBARDIA ITALIA BENCHMARKING Varese Lombardia Italia Indice di dotazione della rete stradale Indice di dotazione della rete ferroviaria Indice di dotazione dei aeroporti (e bacini di utenza) Indice di dotazione di impianti e reti energetico-ambientali Indice di dotazione delle strutture e reti per la telefonia e la telematica Indice generale infrastrutture (senza porti) 57,2 85,3 100,0-28,1-42,8 100,2 87,1 100,00 +13,1 +0, ,2 173,7 100, , ,2 176,2 152,5 100,00 +23,7 +76,2 156,0 131,7 100,00 +24,3 +56,0 237,3 127,1 100, ,2 +137,3 Fonte: Istituto Tagliacarne Per saperne di più sul sito nella sezione economia SPECIALE MALPENSA 17

18 Aggiornamento maggio 2011 Per eventuali approfondimenti: Sezione economia 18

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