Restituiti alla Regione immobili dismessi per un valore di 200 milioni di euro

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1 EMIGRAZIONE EDILIZIA SERVITÙ MILITARI CULTURA INCHIESTE SPORT A Cagliari la Conferenza dei Sardi nel Mondo a pagina 3 Contributi regionali per l acquisto della prima casa a pagina 8 Restituiti alla Regione immobili dismessi per un valore di 200 milioni di euro L attrice Fernanda Montenegro nel paese dei nonni alla ricerca delle radici I sardi di Stoccarda: come è cambiata la condizione degli emigrati in Germania IL a pagina 9 a pagina 15 a pagina Il Cagliari espugna Livorno e si avvicina alla salvezza a pagina 30 SARDO Mensile della Regione Autonoma della Sardegna per i Sardi nel mondo Anno XL / Aprile 2008 Rivoluzione dalle urne Vince il PdL di Silvio Berlusconi raddoppia la Lega di Bossi tiene il PD di Veltroni scompaiono la Sinistra e i Socialisti Le elezioni politiche dell aprile 2008 hanno avuto un esito clamoroso e inaspettato. Ha vinto, come era nelle previsioni, il Popolo delle Libertà, la formazione politica guidata da Silvio Berlusconi, che tornerà a guidare il governo del Paese per la terza volta. Un contributo importante al successo è venuto dalla Lega di Bossi che ha raddoppiato i consensi. Il Partito Democratico guidato da Walter Veltroni non è riuscito nella rimonta. Ha corso da solo e ha ottenuto un risultato numericamente non disprezzabile, ma non è riuscito a colmare il divario con il PdL. Il fatto che non ha precedenti, inatteso e non ipotizzato da nessun osservatore, è la scomparsa dal Parlamento tutte le forze politiche intermedie e minori. Sono stati cancellati con il voto del aprile la Sinistra Arcobaleno e con essa Rifondazione Comunista, I Comunisti Italiani e i Verdi, e tutte le altre formazioni della sinistra radicale, i Socialisti, ma anche la Destra di Storace e tutta la miriade di piccole formazioni. La semplificazione del sistema, sempre invocata, che i partiti non sono riusciti mai a fare, è stata realizzata dagli elettori che hanno ridotto a poche unità le forze rappresentate in Parlamento: PdL, Lega, PD, UDC e Italia dei Valori. Berlusconi potrà governare con una maggioranza solida sia alla Camera con 340 seggi contro i 275 delle opposizioni (239 di PD-IdV e 36 di UDC), che al Senato con 168 contro133 (130 di PD-IdV e 3 di UDC). Il Centrodestra ha vinto anche in Sardegna conquistando cinque dei nove seggi al Senato e 9 dei 18 seggi alla Camera. Il PD, pur perdendo, ha contenuto la sconfitta. Anche nell Isola Sinistra Arcobaleno è rimasta sotto la soglia del 4% (3.587), mentre i Socialisti si sono attestati sull 1,55, la Destra sull 1,54, il Psd az sull 1,52, Sardigna Nazione sullo 0,73. Il voto del aprile non avrà ripercussioni sulla Giunta regionale. Il presidente Renato Soru ha dichiarato che intende concludere il mandato che scade nel 2009 anche perché il risultato nell Isola, pur non discostandosi dalla tendenza nazionale, è meno pesante.

2 2 Editoriale Aprile 2008 Messaggio dell Assessore del Lavoro La Conferenza Internazionale I Sardi nel Mondo momento di analisi La Conferenza Internazionale I Sardi nel Mondo vuole essere per la nostra isola oltre che occasione di incontro tra i sardi presenti nei cinque continenti, un prezioso momento di analisi delle diverse problematiche collegate al fenomeno delle migrazioni. La nostra terra è stata per decenni luogo di partenza di emigranti, che si sono rivolti, in diverse fasi storiche, sia verso il continente d Italia, che verso mete più lontane. Grazie all esperienza accumulata, la Sardegna sa bene che l emigrazione è un processo vasto e variegato, fatto anche di sofferenze. Ma sa anche che l emigrazione può essere occasione di arricchimento che viene dal confronto, dall incontro con culture diverse dalla nostra. Dal 1989, data dell ultima Convenzione programmatica dell Emigrazione, le caratteristiche del fenomeno sono cambiate. Rispetto ad allora sempre più giovani partono dalla Sardegna già con un titolo di studio, ed è cresciuto il numero di donne che lasciano la nostra terra. Nel contempo assistiamo a movimenti immigratori che hanno coinvolto la Sardegna come terra che accoglie. Nella sostanza l emigrazione si è quindi modificata per intensità e caratteristiche, ma non si è comunque esaurita in quanto tale. Per queste ragioni, oltre che per approfondire diverse peculiarità dell emigrazione, I Sardi nel Mondo è anche occasione per inserire le specificità della nostra terra all interno dei più vasti fenomeni delle migrazioni internazionali. La Conferenza, nei suoi diversi momenti vuole quindi essere soprattutto occasione di confronto tra le varie e diverse componenti del Mondo dell Emigrazione per dotare le istituzioni, in particolare la Regione, di quei preziosi elementi che consentano i più adeguati interventi sul fenomeno. Ringrazio quindi tutti gli ospiti, i delegati dei Circoli e delle Federazioni per la loro presenza e per l apporto che vorranno dare allo svolgimento dei lavori, convinta che una partecipazione attiva e proficua potrà dare lustro all immagine di una Sardegna che rimane sempre e comunque terra di pace e di fratellanza. Romina Congera Assessore Regionale del Lavoro Un occasione di confronto La Sardegna è una terra di migrazioni. Una terra segnata da un fenomeno che da fisiologico è diventato in più di un occasione patologico. È nella natura umana spostarsi per cercare condizioni di vita e di lavoro migliori e maggiori opportunità di crescita e sviluppo per i propri figli. Ma quando la spinta a partire, a lasciare luoghi e affetti cari è la disperazione, la costrizione, allora il fenomeno assume aspetti socialmente devastanti e diventa patologico. La Sardegna aveva già conosciuto alla fine dell 800 il travaglio delle partenze. Ma il fenomeno è diventato via via più significativo nel 900. Un importante flusso migratorio si era sviluppato subito dopo la Grande Guerra. Poi ancora più massiccio dopo la Seconda Guerra Mondiale. Ma è stato in coincidenza con la ripresa economica in Europa e in Italia, a cavallo tra gli anni 50 e 60 e poi negli anni 70 che ha assunto le dimensioni di un esodo. Praticamente non c è famiglia sarda che non sia stata toccata dal fenomeno. Prima si partiva per le Americhe e l Australia. La crisi delle campagne, la chiusura delle miniere le difficoltà economiche spinsero decine, centinaia di sardi a partire per il Belgio, la Francia, la Germania, l Olanda, la Svizzera, alla ricerca di lavoro. Per essere accettati nelle miniere e nelle fabbriche dovevano superare dure selezioni. Braccia in cambio di carbone con cui alimentare le industrie del Nord Italia. E con il boom economico degli anni 60 si aprì un nuovo mercato per le braccia del Meridione e della Sardegna: il triangolo industriale Piemonte-Liguria-Lombardia. Poi fu la volta dell Emilia Romagna e del Veneto. Un forte richiamo fu esercitato da Toscana, Umbria e Alto Lazio che divennero mete privilegiate per i pastori sardi. E così come il loro impegno e il loro lavoro contribuirono allo sviluppo dei Paesi europei e del Nord Italia, anche l economia toscana, umbra e laziale trassero grande giovamento dal lavoro dei sardi per il riutilizzo delle terre che erano state abbandonate. La ferita profonda del distacco, anche ora che sono passati tanti lustri e i sardi si sono integrati nei luoghi di accoglienza, continua a sanguinare. Gli emigrati si sentono sardi a pieno titolo e vogliono essere considerati alla pari dei residenti. Per ribadire questa loro sacrosanta rivendicazione hanno sfruttato ogni opportunità e ogni sede istituzionale. Dal Convegno dell Emigrazione che si tenne ad Alghero nel 1972, alla Conferenza regionale di Nuoro del 1981 alla Conferenza Programmatica di Quartu Sant Elena del Ovunque i rappresentanti delle comunità sarde nel mondo hanno fatto sentire forte e chiara la voce dell altra Sardegna. Quella che, quando le Province sarde erano ancora solo quattro, venne definita la Quinta Provincia dell Isola. Da quegli incontri sono scaturite leggi e interventi che hanno portato la Regione Sarda all avanguardia nelle politiche per l emigrazione. Ora, dopo quasi 20 anni, si svolge a Cagliari la Conferenza internazionale I sardi nel Mondo. I tempi sono cambiati, le rivendicazioni non sono più quelle del passato ma le Istituzioni regionali sono chiamate a dare risposte concrete alle istanze nuove che vengono dai sardi fuori dall Isola. Siamo convinti che i Sardi nel Mondo hanno bisogno della Sardegna ma anche che la Sardegna ha bisogno dei suoi figli sparsi nei cinque continenti per guardare con fiducia e speranza al futuro. Sommario Editoriale 2 Un occasione di confronto Documenti 3 A Cagliari la Conferenza dei Sardi nel Mondo Primo Piano 6 Elezioni politiche 2008: rivoluzione dalle urne 7 Elezioni politiche 2008: gli eletti in Sardegna 9 Restituiti alla Regione 350 immobili dismessi di Giuseppe Mereu Attualità 8 Contributi regionali per la costruzione, l acquisto e il ricupero della prima casa 10 Segnali positivi dalla BIT di Milano 11 Occupazione e imprenditorialità femminile in Sardegna di Massimiliano Perlato 12 Per i progetti regionali stanziati 850 mila euro 13 La tragedia di Gavoi di Andrea Frailis La Sardegna sul Web di Andrea Mameli Cultura 14 Onorificenza ai tenores Remunnu e Locu di Pier Sandro Pillonca 15 Fernanda Montenegro nel paese dei nonni 21 Adiu, Peppe Sozu, ammaju de poesia di Piersandro Pillonca 22 Giovanni Maria Angioy commemorato a Cremona e Marchirolo 32 Storia dei sardi nuragici di Massimo Pittau IL SARDO Mensile della Regione Autonoma della Sardegna per i Sardi nel mondo Edito da Messaggero Sardo società cooperativa a r.l. Presidente Gianni De Candia Comitato di Direzione Gianni De Candia (responsabile), Marco Aresu, Luigi Coppola, Gianni Massa, Ezio Pirastu Redazione e Amministrazione Via Barcellona Cagliari Tel Fax Sito web redazione@ilmessaggerosardo.com ilmessaggerosardo@tiscali.it Registrazione del Tribunale di Cagliari n dell Iscrizione al R.O.C. n Fotocomposizione, impaginazione Prestampa Via Nenni 133 Tel - Fax Quartu S. E. Stampa Sarprint, stab. Tossilo - Macomer Inchieste 16 I sardi di Stoccarda di Antonello De Candia Parliamo della Sardegna 18 Kalama, cacciatori di scrittori di Giovanni Mameli Parlando in Poesia 19 Da Paulilatino a Ozieri di Salvatore Tola Paesi di Sardegna 20 Atzara: vino, arte e artigianato di Salvatore Tola Sport 30 Il Cagliari espugna Livorno e si avvicina alla salvezza di Andrea Frigo 31 Hockey prato: è il Suelli la squadra regina di Andrea Porcu Atletica: la rinascita del trofeo Alasport di Gerolamo Squintu Rubriche 23 Sardegna notizie 25 Dall Italia 28 Dal Mondo Il Messaggero Sardo viene inviato gratuitamente agli emigrati e alle loro famiglie dalla Regione Sardegna. Per richiederlo scrivere al Messaggero Sardo, via Barcellona CAGLIARI o alla redazione@ilmessaggerosardo.com

3 IL SARDO Documenti 3 EMIGRAZIONE A Cagliari la Conferenza dei Sardi nel Mondo Dal 25 al 27 aprile oltre 400 delegati, in rappresentanza delle comunità sarde, si riuniranno a Cagliari per partecipare alla Conferenza Internazionale, organizzata dall assessorato del Lavoro. Si confronteranno con le Istituzioni regionali, con i rappresentanti delle Autonomie locali, del sistema produttivo e del mondo del lavoro per fare il punto sulle condizioni dei sardi nel mondo e sul ruolo che possono svolgere a favore della Sardegna. Base di partenza del dibattito sarà il documento elaborato da un gruppo di esperti nominati dalla Consulta e arricchito dalle osservazioni e integrazioni dei Circoli e delle Federazioni Il documento Gli anni trascorsi dopo la prima Conferenza programmatica dell emigrazione, svoltasi a Cagliari nel marzo del 1989, sono stati caratterizzati, a livello regionale, nazionale, internazionale, da profondi cambiamenti, che non hanno mancato di avere riflessi di notevole rilievo anche sul mondo dell emigrazione. Non sempre la portata di questi cambiamenti è stata chiaramente avvertita in Sardegna dai mezzi di informazione e dalla pubblica opinione, ulteriormente distratti per così dire dalla particolare complessità e gravità dei problemi suscitati dal progressivo, rilevante aumento del numero degli immigrati extracomunitari anche in Sardegna. Si tratta, nondimeno, di cambiamenti estremamente significativi, al cui prodursi lo stesso fenomeno dell immigrazione extracomunitaria non è del tutto estraneo. Basti considerare in proposito come l aumento di immigrati, per lo più provenienti dai paesi in via di sviluppo, abbia imposto agli Stati di accoglienza e a molte organizzazioni internazionali di trovare un giusto equilibrio tra due esigenze spesso contrastanti: da un lato, quella dell integrazione dell immigrato nel Paese di destinazione; dall altro, l altrettanto fondamentale esigenza del rispetto della sua identità culturale, evitando così che l immigrato venga progressivamente assorbito da parte della maggioranza della popolazione. E ciò attraverso regole che, in linea di principio, non potrebbero non riguardare anche gli emigrati provenienti dal nostro Paese, soprattutto quelli che non abbiano ancora acquistato la cittadinanza dello Stato di accoglienza. Per meglio valutare la profondità dei cambiamenti in discorso, conviene tenere presente quanto segue: a) la profonda evoluzione registratasi nell ambito dell istituto della cittadinanza, specie per quanto attiene alla determinazione dei diritti che allo status di cittadino sono più direttamente connessi. Il principio secondo cui il possesso della cittadinanza non costituisce più il presupposto per il godimento dei diritti fondamentali riconosciuti alla persona umana in quanto tale è oggi universalmente accettato. Sul piano interno, la legge 5 febbraio 1992 n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza, ha introdotto alcune rilevanti modifiche rispetto alla legislazione preesistente, segnatamente per quel che attiene al ruolo riconosciuto all elemento della volontà individuale ai fini dell acquisto, della perdita e del riacquisto della cittadinanza. E la legge 23 ottobre 2003, recante norme relative alla disciplina del Comitato degli italiani all estero, prevede all art. 7 che possano far parte del Comitato, oltre ai membri di cittadinanza italiana, i cittadini stranieri di origine italiana in misura non eccedente un terzo dei componenti il Comitato eletto. A livello internazionale, vanno tenuti presenti: 1) il consistente numero di convenzioni internazionali (sia bilaterali che multilaterali), che ammettono il possesso tanto della cittadinanza di origine quanto di quella del paese di residenza, ovvero prevedono che la cittadinanza possa essere riacquistata con il trasferimento della residenza da uno all altro Stato contraente; 2) per quanto riguarda l Europa, il riconoscimento, a partire dal Trattato di Maastricht del 1992, dell istituto della cittadinanza europea, che conferisce su scala comunitaria particolari diritti ai cittadini degli Stati membri dell Unione europea; b) il progressivo aumento del numero di coloro che, nati nel paese di emigrazione dei loro genitori, desiderano comunque intrattenere rapporti culturali particolarmente stretti con l Italia e la loro regione di origine. Si è quindi in presenza di un numero elevato di emigrati giovani, spesso privi della cittadinanza italiana, le cui particolari esigenze devono essere tenute in attenta considerazione; c) anche il mondo dell emigrazione risulta profondamente influenzato da un processo di globalizzazione che, specie negli ultimi anni, ha fatto registrare sviluppi impressionanti. Da un lato, gli straordinari progressi nel settore delle comunicazioni hanno conferito una ben maggiore concretezza ai progetti volti a favorire, nei paesi di emigrazione, un costante ed intenso flusso di informazioni e di rapporti tra le comunità all estero e quelle di origine; dall altro, anche nel mondo dell emigrazione si va delineando una chiara tendenza alla valorizzazione delle identità culturali, come reazione al rischio di quel progressivo livellamento delle diverse culture che il processo di globalizzazione inevitabilmente comporta; d) lo stesso processo di globalizzazione, e più ancora quello di integrazione europea, favoriscono intensi spostamenti, anche nel medio e nel lungo periodo, di un gran numero di persone da un paese a un altro; è giocoforza pertanto confrontarsi con fenomeni migratori sicuramente di natura diversa rispetto a quelli del passato, ma egualmente meritevoli di attenta considerazione; e) la sentenza della Corte costituzionale 27 maggio 1993 n. 251 ha fugato i dubbi residui sulla legittimità di iniziative regionali a favore degli emigrati sul piano sociale e culturale, negando che spetti ai soli uffici consolari ogni azione a tutela dei lavoratori emigrati e delle loro famiglie, secondo quanto previsto dalla legge 8 maggio 1985, n. 205; f) più di recente, la riforma del Titolo V della Costituzione, entrata in vigore nel 2001, ha fatto registrare alcuni sia pur modesti progressi sul piano dei rapporti internazionali delle Regioni, riconoscendo nell art. 117 il potere di queste ultime di concludere accordi con Stati e intese con enti territoriali interni ad altro Stato, nei casi e con le forme disciplinati da leggi dello Stato. Si tratta di una riforma che ha riflessi evidenti anche per quanto attiene al ruolo che gli emigrati possono svolgere come ambasciatori della propria Regione, grazie a un più stretto rapporto che anche all estero può stabilirsi tra gli stessi emigrati e le istituzioni regionali. Conviene tenere presente a questo riguardo che con sentenza n. 387 dell 11 ottobre 2005 la Corte costituzionale ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale sollevata dal Governo nei confronti dell art. 13 della legge della Regione Veneto 9 gennaio 2003, n. 2 ( Nuove norme a favore dei Veneti nel mondo e agevolazioni per il loro rientro ). Tale articolo prevede che la Regione possa stipulare accordi con governi esteri al fine di provvedere all erogazione di prestazioni socio-sanitarie. Come è agevole constatare, è ben difficile che la prevista nuova Conferenza dell emigrazione possa ignorare cambiamenti della portata di quelli che, sia pure sinteticamente, sono stati ora richiamati. Si tratta di cambiamenti che, di tutta evidenza, dovranno essere attentamente analizzati e, soprattutto, valutati da una specifica angolazione, quella dei loro riflessi sull emigrazione sarda, oggi. Una particolare attenzione potrà essere riservata ai seguenti aspetti: il problema dell equilibrio che deve essere trovato tra due esigenze, particolarmente sentite in una società sempre più multiculturale: da un lato, l integrazione dell emigrato nel paese di accoglienza e, dall altro, la conservazione e la valorizzazione dei suoi legami con la terra d origine e della sua identità culturale; quale sia l atteggiamento prevalente degli emigrati nei confronti dei recenti flussi di immigrazione provenienti in larga parte dai paesi in via di sviluppo; - la formulazione di proposte capaci di favorire un più organico collegamento fra i circoli dei sardi all estero e le associazioni degli emigrati di altre regioni italiane, con particolare riferimento ai Comitati degli Italiani all Estero (Comites); quale sia il ruolo che le comunità sarde nel mondo possono svolgere come ambasciatori della Sardegna, in stretto collegamento con una più diffusa ed incisiva presenza all estero della Regione, anche a seguito delle recenti modifiche costituzionali; le condizioni richieste perché gli attuali mezzi d informazione possano assicurare, attraverso un adeguato flusso di notizie, quella reciproca conoscenza dei sardi residenti e dei sardi non residenti che è risultata finora alquanto insoddisfacente; il problema del riconoscimento alla donna di un ruolo nei gruppi dirigenti dell emigrazione che le permetta di assolvere alla sua insostituibile funzione di trasmettitrice di cultura identitaria, garantendo così continuità al mondo della nostra emigrazione; quale percezione i figli e discendenti degli emigrati sardi abbiano della Sardegna: se in particolare mostrino disaffezione riguardo alla vita politica e sociale dell isola ovvero si sentano comunque legati alla loro terra d origine. Il passaggio del testimone culturale tra le generazioni non è mai agevole, e spesso, soprattutto in presenza di culture a forte spinta integrativa, la deriva culturale può causare la dispersione di questo importante capitale umano; il problema della persistenza di una emigrazione giovanile e la definizione dei legami che questa continua ad avere con la Sardegna, nonché del rapporto che la stessa stabilisce con le strutture organizzate dell emigrazione.

4 4 Circoli e Federazioni Aprile 2008 ITALIA (0039) PIEMONTE-VALLE D AOSTA Circolo Su Nuraghe - via Sardegna, ALESSANDRIA tel. 0131/ fax 0131/ circoloal@libero.it Circolo Su Nuraghe - via Galilei, BIELLA tel.-fax info@sunuraghe.it Circolo Sa Rundine - Cascina Pezzata, BOLLENGO (TO) tel Ass. Cult. Ichnusa - v.le Madonna dei Fiori, BRA (CN) tel ichnusabra@tiscali.it Circolo Nivola - via Briona, Domodossola (VB) tel.-fax circolonivola@libero.it Circolo G. Dessì - corso Papa Giovanni Paolo II, VERCELLI - ispinigoli@hotmail.com Circolo cult. sardo E. D Arborea - via Pessina, CASTELLETTO SOPRA TICINO (NO) tel.-fax 0331/ CULTURAL46@circoloeleonorad.191.it Circolo Cuncordu - corso Valsesia, GATTINARA (VC) tel. 0163/ Ass. sardi Novara S Archittu - via della Chiesa, GIONZANA tel.-fax 0321/ ass-sardinovara@libero.it Circolo Gennargentu - via 1º Maggio, NICHELINO (TO) tel fax circolo.gennargentu@tin.it Circolo Quattro Mori - frazione Beaume, OULX (TO) tel.-fax circolosardo4mori@tiscali.it Circolo G. Deledda - via S. Giuseppe, PINEROLO (TO) tel.-fax presidente@circolodeledda.com Circolo Su Nuraghe - p.zza S. Giacomo, PIOSSASCO (TO) tel.-fax 011/ sunuraghe@tin.it Circolo cult. Quattro Mori - via Macario, RIVOLI (TO) tel fax mori.rivoli@fastwebnet.it Circolo Ass. Sardi Kinthales - via Musinè, 5/ TORINO tel fax kinthales@tiscali.it Circolo Sant Efisio - via degli Abeti, TORINO tel.-fax 011/ associazionesefisio@tin.it LOMBARDIA Ass. Amici della Sardegna - via Veneto, CARDANO AL CAMPO (VA) - amicidellasardegna@libero.it Ass. Nazzari - via Madonna Pellegrina, 64/c BAREGGIO (MI) tel.-fax cell info@amicidellasardegna.com Circolo Maria Carta - via Moroni, BERGAMO tel circolosardo.bg@virgilio.it Circolo cult. Sardo - via Berardo Maggi, 47/C BRESCIA tel.-fax circulsardobrescia@tiscali.it Circolo Raimondo Piras - via Marconi, CARNATE (MI) tel.-fax circolos15@circolosardo.191.it Circolo Domo Nostra - via Kuliscioff CESANO BOSCONE (MI) tel.-fax domonostracesanoboscone@tiscali.it A.M.I.S.-Emilio Lussu - via Cornaggia, CINISELLO BALSAMO (MI) tel fax circoloamis@tiscalinet.it Circolo Sardegna - via Isonzo, COMO tel.-fax 031/ circolosardegna.como@tiscali.it Circolo Sa Domu Sarda - via Naz. Sauro, 16a CREMONA tel. e fax sadomusarda.cremona@tiscali.it Ass. Sebastiano Satta - via Pascoli, GALLARATE (VA) tel fax s.sattagallarate@tiscali.it Ass. cult. Amsicora - via B. Buozzi, LECCO tel fax sardegna.leco@tiscali.it Circolo Grazia Deledda - via Oberdan, 7/A MAGENTA (MI) tel.-fax segreteria@circolosardomagenta.it Circolo G. Angioy - piazza Borasio, MARCHIROLO (VA) tel.-fax gmangioimarchirolo@tiscali.it Centro soc. cult. dei Sardi - via Foscolo, MILANO tel fax cscs.milano@tiscali.it Circolo Su Nuraghe - via A. Righi, PARABIAGO (MI) tel.-fax circnuraghe@libero.it Circolo Logudoro - via Santo Spirito, 4a PAVIA tel. 0382/ fax circolosardopv@libero.it Circolo Nuova Sardegna - via don Sturzo PESCHIERA BORROMEO (MI) tel.-fax Circolo G. Deledda - via Roma, SARONNO (VA) tel fax cirsaronno@interfree.it Circolo S Emigradu - via Lario, VIGEVANO (PV) tel.-fax s.emigraduvigevano@tiscali.it Circolo Sardegna - via Murri, VIMERCATE (MI) tel fax circolosardegna@brianzaest.it Filiali: via Arosio, MONZA; via Massironi, CONCOREZZO Centro soc. La Quercia - via Fiume, VIMODRONE (MI) tel fax laquerciavimo@tiscali.it LIGURIA Circolo Sarda Tellus - via N. Daste, 5r/f GENOVA tel.-fax sardatellus@tiscali.it Circolo cult. Grazia Deledda - stradone D Oria, LA SPEZIA tel circolodeleddalaspezia@libero.it Circolo Il Nuraghe - via Nino Oxilia, SAVONA tel fax il nuraghesavona@tiscali.it Circolo G. Deledda - via Hanbury, 6/f VENTIMIGLIA tel.-fax g.deleddaventimiglia@tiscali.it EMILIA ROMAGNA Circolo Sardegna - via Stalingrado, BOLOGNA tel fax info@circolosardegna.bo.it Circolo Nuraghe - via Gramsci, FIORANO (MO) tel.-fax 0536/ nuraghe@libero.it Circolo Grazia Deledda - via Baganzola, PARMA tel fax g.deleddaparma@tiscali.it Gremio Sardo E. Tola - via Guastrafredda, PIACENZA tel. 0523/ efisiotola@tin.it VENETO Circolo Sardi nel Bellunese - via S. Francesco, BELLUNO tel.-fax circolosardibelluno@libero.it Circolo G. Becciu - calle Ponte S. Andrea, CHIOGGIA (VE) tel.-fax Circolo culturale Ichnusa - via Bellini, 8/ VENEZIA tel.-fax ichnusa.mestre@tiscali.it Circolo Eleonora D Arborea - via Cernaia, 1bis PADOVA tel.-fax circolosardo.padova@tiscali.it Circolo Sardegna Nostra - via Marchi, ROMANO D EZZELINO (VI) - tel Ass. Amicizia sarda nella marca trevigiana TREVISO via Bernardi, 14 - tel.-fax amiciziasarda.tv@libero.it Ass. S. Satta - vicolo Campo Fiore, 2/A VERONA tel fax assvr83@gmail.com Ass. Cult. Grazia Deledda - via della Pace, VICENZA tel.-fax gdeleddavicenza@tiscali.it TRENTINO-ALTO ADIGE Circolo Giuseppe Dessì - via De Gasperi, TRENTO tel.-fax g.dessytrento@tiscali.it Circolo Eleonora d Arborea - via Palermo, BOLZANO tel.-fax edarboreabz@tiscali.it Circolo cult. Maria Carta - via Perosi, 2b ROVERETO tel.-fax circoloricreativomariacarta@tin.it FRIULI VENEZIA GIULIA Ass. sardi in Friuli - Riviera del Pordenone, PORDENONE tel.-fax sezionepordenone@tiscali.it Ass. sardi in Friuli Ven. Giulia - corso Verdi, GORIZIA tel.-fax Ass. sardi Friuli - via Ermacora, TOLMEZZO (UD) tel.-fax ass.regionalefvg@tiscali.it Ass. sardi Friuli Ven. Giulia - via di Torrebianca, TRIESTE tel.-fax Ass. sardi Friuli Ven. Giulia - via delle Scuole, UDINE tel.-fax TOSCANA Circolo Ass. Sardi in Toscana - p.zza S. Croce, FIRENZE tel fax acsit.firenze@tiscali.it Circolo Sandalia - Bastione Cavallerizza GROSSETO tel.-fax Ass. Quattro Mori - piazza Anita Garibaldi, LIVORNO tel.-fax morilivorno@tiscali.it Ass. cult. G. Deledda - p.zza San Francesco, PISA tel gdeledpi@gdeledda.it Circolo Peppino Mereu - via Roma, 56, c/o Corte dei Miracoli SIENA - tel.-fax sardinsiena@iol.it Ass. cult. Bruno Cucca - via Ninci, ex cinema Moderno Portoferraio - Isola d Elba LAZIO Ass. Sarda Domus - via N. Bixio, CIVITAVECCHIA tel.-fax sardadomus@tin.it Circolo 4 Mori - via Baleari, ROMA tel.-fax quattromoriostia@tiscali.it A.C.R.A.S.E. - via Rivisondoli, ROMA tel.-fax acrase@libero.it Ass. dei sardi Il Gremio - via Aldrovandi, ROMA tel.-fax ilgremio@tiscali.it UMBRIA Circolo Sardegna - via Bologna, PONTE VALLECEPPI (PG) ABRUZZO Circolo sardi d'abruzzo Shardana - via S. Marco, PESCARA tel fax info@shardanabruzzo@.it BELGIO (0032) Gremiu sardu Martinu Mastinu El-Tano BRUXELLES Associazione Sardi del Borinage BOUSSU-HORNU Rue An-dré Demot, tel.-fax sardihornu@hotmail.com Circolo Quattro Mori - Rue des Charbonnages, CHATELINEAU - tel fax quattromori.harleroi@swing.be Ass. Su Nuraghe - Av. du Champ de Bataille, FLÉNU-MONS tel fax sunuraghe@skynet.be Circolo Grazia Deledda - Noordlaan, GENK tel fax carsgd@belgacom.be Circolo Eleonora d Arborea - Chaussee Paul Houtart, HOUDENG-GOEGNIES - tel fax eleonoradarborea@skynet.be Ass. La Sardegna all estero - Quai Godefroid Kurth, LIEGI - tel fax sardegnaestero.liege@skynet.be GERMANIA (0049) C. S. Quattro Mori - Mauerberg Str., AUGSBURG tel fax C.S. di Berlino - Husemannstrasse BERLIN tel.-fax info@sardanet.de C.S. Maria Carta Rhein-Main e V FRANKFURT/M - Hartmannweiler, Str. 67 tel /2 - fax mariacarta@t.online.de C. S. Su Nuraghe - Strese-man Str., HAMBURG tel fax centrosardohamburg@t-online.de C. S. Su Gennargentu - Innsbrukerstrasse, HEILBRONN tel.-fax gennargentuccrs@aol.com C. S. Sa Domu Sarda - Garten Str., KARLSRUHE tel fax sa.domo.sarda@web.de C. S. Speranza sarda - Mainau Str., KÖLN tel fax speranza-sarda@netcologne.de C. S. I Nuraghi - Halberg Str., LUDWIGSHAFEN tel fax centrosardo@arcor.de C. E. D Arborea - Lürriperstr MÖNCHENGLANDBACH tel fax csarborea@t-online.de Centro cult. Sard Europa - Bismarck Str., MOERS tel fax C. S. Su Gennargentu - Fürstenrieder Str., MÜNCHEN tel fax C. S. S unidade Sarda - Klingenhofstr., 50a NÜRNBERG tel fax sunidadesarda@tiscali.it C. S. Rinasci-ta - Mülheimer Str., OBERHAUSEN tel fax rinascita.oberhausen@t-online.de C. S. Su Nuraghe - Wiesbadener Str., STUTTGART tel fax sunuraghe@arcor.de C. S. Grazia Deledda - Die-sel Str., WOLFSBURG tel fax circolosardo.wolfsburg@t-online.de FRANCIA (0033) Circolo Su Nuraghe - 7, Rue Comte Bacciochi AJACCIO tel fax su-nuraghe.corsica@wanadoo.fr Circolo Su Nuraghe - Ecole Chateaubriand, B.P BEHREN-LES-FORBACH - tel.-fax Circolo Sardo Su Tirsu - 94, Rue de Belfort BESANÇON tel fax circolo-sardo-su-tirsu@liberty.fr Ass. Famiglie Sarde di Douai - Av. des Potiers DOUAI tel fax caria@aras.inra.fr Circolo Grazia Deledda - 1, Rue de Touraine FAMECK tel fax Circolo Su Nuraghe - 15, Rue Molière FARÉBERSVILLER tel fax camedda@aol.com Circolo Gennargentu - 6, Rue Usson du Poitou FOLSCHVILLER BP 18 - tel Ass. Sardinia - 8, Place Edmond Arnaud GRENOBLE tel fax sardinia.grenoble@wanadoo.fr Circolo Ortobene - 94, Rue Marechel Foch LE CREUSOT tel.-fax ( ) ass-cercle-sardo-ortobene@wanadoo.fr Circolo Sardo Grazia Deledda - 46, Rue de la Madelaine LIONE tel fax circolosardo.lyone@tiscali.fr Circolo Città di Cagliari - 5, Rue des Ponts MONDELANGE - tel fax csmondelange@hotmail.com Circolo Domo-sarda - 168, Rue Raymond Losserand PARIS - tel fax Circolo Città di Nora - 12, Rue du Rivage SEDAN tel fax cittadinora@tiscali.fr Circolo Maison des Associations - 1 a, Place des Orphelins STRASBOURG - Tel e fax Circolo Gennargentu - 3bis/A, Rue Du Jura VILLE-LA-GRAND tel fax gennargentu@aliceadsl.fr Ass. Ajò - Maison des associations - chemin des Tartugues ISTRES - tel ajo.assoc@tiscali.fr INGHILTERRA (0044) Ass. Sardegna Safestore-Room Eastman Road W3 7YG LONDON - tel fax presidenza@associazione-sardegna.co.uk SVIZZERA (0041) Circolo Amsicora - Oberdorfstrasse, BIRR CH tel tel. e fax circolosardo.amsicora@bluewin.ch Circolo Forza Paris - Kagiswilerstrasse, SARNEN (LUCERNA) tel.-fax circolo.sardo.lucerna@bluewin.ch Circolo E. d Arborea - Clarastrasse, BASILEA tel.-fax e.arborea@datacomm.ch Circolo culturale Coghinas - via S. Gottardo BODIO (TI) tel.-fax Ass. Circolo Ginevra - Rue Pictet De Bock, GINEVRA tel fax Associazione@ars-ginevra.ch Circolo Sebastiano Satta - Sulzstrasse, GOLDACH tel fax Sattasardegna@dtc.ch Circolo Nuraghe - Avenue De Morges, LAUSANNE tel fax circolo.sardo.nuraghe@citycable.ch Circolo Sa Berrita - p.zza Molino Nuovo, LUGANO tel fax saberritta@hotmail.com Circolo Efisio Racis - Wydäckerring, ZURIGO tel fax sardizurigo@bluewin.ch OLANDA (0031) C. Amici Mediterranei - Wichard van Pontlaan, GM ARNHEM tel fax fcso@universal.nl Circolo S Argiola - Zoutmansstraat, 23 R GL DEN HAAG tel fax circolo.s-argiola@planet.nl Circolo Eleonora d Arborea - Dennenweg, WL ENSCHEDE - tel fax Circolo Sardegna - Prof. Mullerstraat, BE MAASTRICHT tel. 043/ fax 043/ circolosardoeleonoradarborea@home.nl Circolo Su Gennargentu - Beersdalweg, 110/a SC HEERLEN tel. 045/ Circolo Sardo Su Nuraghe - Bachstraat, RX SITTARD tel fax sunuraghe@planet.nl SPAGNA (0034) Ass. S. Salvador d Horta - Calle Muntanya, BARCELONA tel. 093/ fax 093/ asociaciondesardos@yahoo.es Circolo Ichnusa - Ap.do De Correos, MADRID tel circoloichnusamadrid@deuseusardu.com AUSTRIA (0043) Assoc. Saint Remy - Joseph Platz, 6 - Palais Palffy WIEN BULGARIA (00359) Circolo Sardica - 113, Evlogi Georgiev Blvd SOFIA tel fax dummys@hotmail.com AUSTRALIA (0061) Circolo Sardinian Cultural Association (VIC.) INC. c/o Assisi Centre 2nd Floor 230 Rosanna Road ROSANNA VIC tel. 03/ fax sardi.melbourne@bigpond.com.au Ass. Sarda di Sydney - Suite 1-2/4 Melton Street AUBURN - NSW tel.-fax sardisydney@bigqond.com.au Queensland Sardinian Culture Club U. Usai 26 Gray St. - P.O. Box NEW FARM, QLD - tel. - fax nuragic.park.ulisse.usai@hotmail.com Ass. del Queensland Inc b Ainsdale Str. P.O. Box CHERMSIDE WEST - BRISBANE QLD tel.-fax sardiqld@bigpond.net.au ARGENTINA (005411) Ass. Sardi Uniti - Mendez de Andes, BUENOS AIRES tel fax circolo@sardiuniti.org.ar Circolo G. Deledda - Calle España, MAR DEL PLATA tel.-fax sardimpq@copetel.com.ar Asociacion Circulo Sardo del Nord Ovest Argentina 4000 S. M. DE TUCUMAN - Crisostomo Al-varez, 1236 tel fax sardos@tucbbs.com.ar Asociacion Italiana Sardegna - Bartolomeo Mitre Paso del Rey 1744 Ciudad de MORENO - tel. e fax asitalsardegna@yahoo.com.ar Circolo A. Segni - Diagonal 73, LA PLATA (BUENOS AIRES) - tel.-fax sardoslp@amc.com.ar Centro Unione Regionale Sarda - Calle CITA DI MIRAMAR (BUENOS AIRES) tel.-fax miramar@federacionsarda.org.ar Ass. Famiglia Sar-da - Stephenson ROSARIO (SANTA FE ) tel.-fax csardoros@citynet.com.ar Ass. di Cordoba - Suipacha Barrio Pueyrredón CORDOBA tel.-fax sardicor@uolsinectis.com.ar Circolo Radici Sarde - Belgramo SAN ISIDRO (BUENOS AIRES) - tel.-fax raicessardas@gmail.com BRASILE (0055) Circolo Em. Sardi Su Nuraghe - Rua Marechal Deodoro, SâO CA-ETANO DO SUL (SAO PAULO) tel.-fax cs.sunuraghe@ig.com.br Circolo Gennargentu - Avenida Herval 668, 1º andar MARINGÀ PARANÀ - tel.-fax gisella@wnet.com.br Circolo Deledda - Av. Princesa Isabel, 323/ COPACABANA-RIO DE JANEIRO tel.-fax sardorio@mls.com.br Circolo Giuseppe Dessì SP - Av. Sâo Luiz, 50 Edificio Italia 2º piano - Cep SAN PAOLO - S.P. tel fax sardosp@terra.com.br Circolo Gramsci SP - Rua de Faria, 192 ed. Sao Lourenco 192 Apt RIO VERMELHO - SALVADOR BAHIA CANADA (001) Associaz. Sardi Quebec Boulevard St Lauren. QUE- H2S 3E2 MONTREAL QUEBEC tel.-fax 0514/ sardi.quebec@sympatico.ca Club Sardegna del Niagara - 17, Gale Crescent L2R 3K8 St. Catharines, ONTARIO tel fax sardegna@bellnet.ca Sardegna Unita - TORONTO, ONTARIO Circolo Sardegna Vancouver - VANCOUVER B.C. Circolo Sardo di Sarnia Murphy Road SARNIA ONTARIO N7T 7H2 - tel fax franco_filia@cooperators.ca PERÙ (00511) Asociación Sarda del Perù Ulisse Usai -Jr. Chiclayo 452 Of. H MIRA-FLORES (LIMA) - tel. - fax sardegna@terra.com.pe MESSICO (0052) Circolo di Città del Messico - Pino 32 Col. Florida, Del. Alvaro Obregon Mexico, D.F., MEXICO - tel fax sardidelmessico@hotmail.com USA (001) Circolo Shardana Thomas Avebue LYNDHURST, NJ circoloshardana@yahoo.com FEDERAZIONI ITALIA - via Daverio, MILANO - tel.-fax 02/ BELGIO - Rue André Demot, BOUSSU-HORNU tel.-fax sardihornu@hotmail.com- 68, Segreteria fax fcsardibelgio@online.be FRANCIA - 7, Rue Comte Bacciochi AJACCIO tel fax FCSARDI@wanadoo.fr GERMANIA - Mülheimer Str OBERHAUSEN - tel fax rinascita.oberhausen@t-online.de OLANDA - Wichard van Pontlaan, GM ARNHEM tel fax 0031/26/ fcso@universal.nl SVIZZERA - Avenue De Morges, LAUSANNE tel fax circolo.sardo.nuraghe@citycable.ch ARGENTINA - Mendez de Andes, BUENOS AIRES tel.-fax sardiuniti@infovia.com.ar ASSOCIAZIONI TUTELA Federazione Associazioni Emigrati Sardegna F.A.E.S CAGLIARI - via Ariosto, 24 tel fax faesar@tin.it A.C.L.I. - viale Marconi, 4 tel fax CAGLIARI - aclisar@enaip.sardegna.it C.R.A.I.E.S. - U.N.A.I.E-. - via S. Giovanni, CAGLIARI - tel.-fax craies@tin.it A.I.T.E.F. - via XX Settembre, CAGLIARI - tel fax A.T.M. Emilio Lussu - via Ariosto, 24 - tel CAGLIARI - fax atmlussu@tiscalinet.it Associazione di tutela A.N.F.E. - via Roma, CAGLIARI - tel fax Associazione di tutela F.I.L.E.F-. - via dei Colombi, CAGLIARI - tel fax filef@filef.it Istit. Autonomo Sardo Fernando Santi - via Ariosto, CAGLIARI - tel fax fsanti@tiscalinet.it

5 IL SARDO La posta dei lettori 5 Il bentornato dei lettori Caro Messaggero, ho appena visto che siete tornati. Mio padre Giuseppe aveva ormai sinceramente perduto le speranze, e invece, rieccovi, per fortuna. Non vi nascondo che mi sono emozionato nel rivedervi, e vedere che a volte qualcosa che funziona continua a funzionare, nonostante le difficoltà. Vi facciamo un enorme in bocca al lupo, buon lavoro e... grazie. Bachisio Pilu - viale Partenope 16 - Roma Caro Pilu, grazie per l augurio, speriamo di essere sempre all altezza delle aspettative dei lettori. L erba miracolosa Caro Messaggero Sardo, sono tanto contento di rileggere le nostre notizie sarde. Anche io vi mando mie notizie. Circa 15 anni fa mi era comparso sotto l occhio sinistro un grosso foruncolo che disturbava anche la vista. Mi ero rivolto per le cure ad alcuni specialisti i quali mi avevano consigliato un intervento chirurgico. Io non ero convinto e non l ho fatto. Un giorno, passeggiando in un mio terreno, notai una piantina che lasciava andare delle gocce per terra, presi quel liquido e l applicai per due volte al giorno e per tre giorni sul foruncolo. Al terzo giorno era sparito. Così facendo ho evitato dolori per me e spese per la USL. Ora non posso più accedere a quel terreno a causa che un vicino di confine. Anche lui ha il passaggio ha piazzato un cancello in ferro nel terreno intestato alla sorella ora deceduta. Mi sono rivolto alle autorità competenti ma per tre volte mi hanno dato torto, senza però indicarmi dove passare per accedere al mio terreno del quale vi allego il disegno. Perciò non posso più produrre quel tipo di medicamento. Un saluto fraterno a tutti. Salvatore Zuncheddu, Via Oslo, 6 - Cagliari Caro Zuncheddu, complimenti per la sua scoperta. Ha mai fatto esaminare quell erba da un esperto di botanica? Forse contiene prinicpi attivi importanti per la cura di certe patologie. Se abbiamo ben capito non può più preparare quel medicamento perché non le viene riconosciuta la servitù di passaggio per accedere al suo terreno. Siamo certi che con un po di buona volontà il problema si può risolvere. Altrimenti le suggeriamo di rivolgersi al Giudice di Pace. Non ha bisogno di avvocati e di spese Le origini dei cognomi legami per far valere le sue ragioni. Altrimenti non le resta che cercare quell erba in altri terreni. Un soffio di primavera sarda Caro Messaggero Sardo, anche se qui in Olanda sta facendo ancora inverno, oggi l arrivo del Giornalino a portato nella nostra casa un soffio di primavera sarda. Vi mando i più calorosi saluti e un augurio di buon lavoro. Saludus a tottu i sardus. Salvatore Diana - Nieuwenhagen - Olanda Rifiuti campani e solidarietà Caro Messaggero, innanzitutto desidero ringraziarvi per aver ripreso l invio del nostro giornale ma nel contempo e nonostante sia trascorso più di un anno dall ultimo numero ricevuto, devo far presente che: il lupo perde il pelo ma non il vizio. Mi spiego meglio. Voi non sapete essere obiettivi, tendenti a sinistra eravate e ancora lo siete. Mi rispiego meglio per la seconda volta. Il presidente della Regione Sardegna, non ha manifestato la solidarietà dei Sardi nel ricevere la monnezza napoletana, ma bensì ha manifestato la sua solidarietà verso un governo sinistrorso (altroché squadrismo fascista!) È questo che dovevate scrivere, non solidarietà dei sardi. Giovanni Garbi Rilio - riliogarbi@hotmail.com Caro Garbi Rilio, il presidente della Regione, chiunque sia, essendo stato democraticamente eletto, quando compie una scelta politica rappresenta tutti i sardi. Le sue scelte ricadono sotto la sua responsabilità e ne rende conto agli elettori. L espressione squadrismo fascista usata nell articolo si riferisce e il testo lo spiega bene all assalto alla casa privata del presidente Soru. Un fatto, spero non le sfugga, di inaudita gravità. In politica si possono non condividere le idee degli avversari, contrastarle con energia, ma non si può usare la violenza. Per sua informazione in Sardegna c è un solo precedente in tal senso: l assalto fascista a Emilio Lussu nella sua abitazione di piazza Martiri. Nessuno contesta che la scelta del presidente Soru potesse essere non condivisa e criticata. Ma, dati alla mano, non può sfuggirle che sia stata montata una campagna sui rifiuti della Campania, come è facilmente dimostrabile con i dati: per smaltire il Per poter rispondere alle domande sull origine dei cognomi, tra le altre fonti, attingiamo anche dai tre volumi del prof. Massimo Pittau, Dizionario dei Cognomi di Sardegna, Cagliari 2006, editrice L Unione Sarda ( PORRU - MURGIA - OLIANAS Caro Messaggero, vorrei anch io conoscere l origine del mio cognome e se fosse possibile anche quello dei miei nonni Murgia ed Olianas. Porru Cristina - Via Gaverina, 84 - Roma Cara Porru, il suo cognome frequentemente riscontrabile in un ipotetico triangolo compreso tra Oristano, Nuoro ed Isili, avrebbe origine, come gran parte dei cognomi sardi, dalla lingua latina. Considerando infatti porrum come paradigma iniziale, arriviamo al sostantivo porru, che potrebbe essere usato sia come verruca, oppure, indicare il porro come verdura. Si riscontra frequentemente negli antichi scritti sardi. Murgia, che come cognome si ritrova nelle stesse zone dove è presente Porru, potrebbe essere in rapporto al sostantivo omonimo indicante la salamoia, ad origine latina come muria. Potrebbe anche essere riferito al solito villaggio, stavolta non sardo ma in terra pugliese vicino a Bari, ormai scomparso, ma documentato negli scritti sardi, indicando individuo originario da quel luogo. Olianas, ha come rappresentazione più evidente la zona che da Nuoro si estende verso l Ogliastra, Lanusei, Elini ed Ussassai, fino ad arrivare a Siniscola. La s finale indica plurale di famiglia, e le origini potrebbero essere dal nome proprio Giuliana, a sua volta ascrivibile al latino ecclesiastico Iuliana; oppure avere origine dal paese di Oliena, localmente Oliana, ad indicare individuo da li originario, oppure, come da qualche testo sardo riportato, dal cognomen latino Olian(us). OPPES Caro Messaggero, sono figlia di emigrante e sto effettuando ricerche sul significato e l origine del mio cognome. Purtroppo non ho avuto la fortuna di trovare nessun informazione al merito. Puoi aiutarmi tu? Oppes Valentina - Via Gressoney, 36 - Torino Cara Oppes, il suo cognome riscontrabile prevalentemente nella fascia occidentale dell isola, da Cagliari, Iglesias, Oristano, Sassari, è incluso in quei cognomi, non infrequenti, rapportabili al periodo di dominazione spagnola. Potrebbe infatti avere origine dallo spagnolo Lopes, che significa (figlio) di Lupo. carico di una nave sono bastate poche ore di lavoro al Tecnocasic. Di navi ne sono arrivate un paio e dopo le clamorose proteste per la prima nessuno se ne è più accorto. Dal fine gennaio non se ne è vista neppure una. La Sardegna non è stata ricoperta di rifiuti come è stato fatto balenare. Era un occasione buona per fare bella figura alla Sardegna e ai sardi (non solo a Soru) ma è stata sprecata. Il buon senso non è né di sinistra né di destra. Noi ci sforziamo di vedere le cose come stanno senza schierarci in modo preconcetto. A volte veniamo criticati da una parte a volte dall altra. Può darsi che sbagliamo, ma cerchiamo di fare solo il nostro dovere nel rispetto dei lettori, che hanno idee politiche diverse ma hanno diritto di conoscere i fatti per poi giudicare. Continui a seguirci e a criticarci, ma si sforzi di non dividere il mondo in schieramenti. Saluti da Leiden Caro Messaggero sardo, oggi pomeriggio alle 2,30 è passata la posta. Mi è sembrato un sogno... invece era lui il giornale della nostra Sardegna. Un bel regalo, proprio oggi che cade il 40 anniversario del mio arrivo a Leiden, in Olanda. Sono nato a Settimo San Pietro e ho la residenza a Tortolì. Dal 2000 sono pensionato e sono domiciliato a Leiden. Vi ringrazio, siete in gamba. Saludusu. Benito Angelo Puliga - Leiden - Olanda Cerca il cugino in Australia Caro Messaggero, visitando il sito ho visto che spedite copie anche in Australia. Io ho un cugino, da parte di mia madre, emigrato in quel paese, del quale non ho più notizie. Potete rintracciarlo? Si chiama Antonio Loi, figlio di Serafino Loi e di Agnese Laconi che è nata a Esterzili il ed morta sempre ad Esterzili il Mi piacerebbe mettermi in contatto con lui. Mia madre Emma Laconi, è sua cugina, dato che sua madre Agnese era sorella di mio nonno materno Giuseppino Laconi. Un grazie immenso. Aspetto notizie. Enzo Mureddu - Via Bene n Boves (CN) Caro Mureddu, pubblichiamo la sua lettera nella speranza che qualche nostro lettore possa darle le informazioni che le permettano di mettersi in contatto con suo cugino. Soddisfazione per l arrivo del giornale Caro Messaggero, finalmente ti rileggo. Sono felicissimo di poter essere ancora al corrente delle notizie della Sardegna e non solo. Vi ringrazio per tutte le informazioni che apprendo sia dal sito, abbastanza nuovo per me, sia dal giornale che ho appena ricevuto. Solo a sentirlo nelle mani mi ha dato un certo conforto, abituato come ero ad averlo regolarmente da tantissimi anni. Continuate sempre con lo stesso fervore nell informarci di tutto quello che, nel male, ma soprattutto nel bene accade in Sardegna. Mia moglie che è francese legge come me il Messaggero, e spesso traduce parte degli articoli che parlano dell inquinamento, e li spedisce alla sorella in Corsica la quale fa parte di un associazione antinucleare, e si è recata spesso in Sardegna per dimostrazioni ambientaliste. Vi prego di scusarmi per gli errori ma sono in Francia da 44 anni e non scrivo che raramente in italiano avendo una buona segretaria. Tanti auguri per la ripresa del nostro Messaggero. Continuate con la vostra bravura ad alleviare i nostri ricordi nostalgici della spensierata giovinezza. Vi prego di ricevere i più cordiali saluti. Filippo Mura, Route des grands jardins Taillades - Francia Caro Mura, la ringraziamo per gli apprezzamenti che ha rivolto al nostro lavoro, che ci ripagano dell impegno che dedichiamo al giornale per renderlo sempre più uno strumento di informazione di ciò che, nel bene e nel male, accade in Sardegna. Per trasmettere ai tanti sardi sparsi nel mondo, che continuano ad amare la loro terra, un immagine reale dell Isola che pur tra difficoltà sta cambiando.

6 6 Primo Piano Aprile 2008 ELEZIONI POLITICHE 2008 Il Partito della Libertà conquista Camera e Senato La coalizione guidata da Silvio Berlusconi si è imposta con largo margine Non riesce la rimonta del Partito Democratico - Successo della Lega di Bossi Tiene l Udc di Casini - Scompaiono dal Parlamento i partiti della Sinistra radicale, i Socialisti e la Destra - Anche in Sardegna prevale il Centrodestra Le elezioni politiche dell aprile 2008 hanno avuto un esito che non ha precedenti cancellando dal Parlamento tutte le forze politiche intermedie e minori e lasciando sulla scena solo un pugno di soggetti. Ha vinto il Popolo delle Libertà, la formazione politica guidata da Silvio Berlusconi, che tornerà a guidare il governo del Paese per la terza volta. È composta da Forza Italia, Alleanza Nazionale, ex esponenti dell Udc e di piccole formazioni di destra. Era un successo atteso e previsto. Un contributo importante al successo è venuto dalla Lega di Bossi che ha ottenuto un risultato clamoroso e inatteso(almeno nelle dimensioni). Il Partito Democratico guidato da Walter Veltroni non è riuscito nella rimonta. Ha corso da solo e ha ottenuto un risultato numericamente non disprezzabile, ma non è riuscito a colmare il gap con il PdL. Soddisfacente il risultato conseguito dal suo alleato, l Italia dei valori di Di Pietro. Anche l Unione di Centro di Pier Ferdinando Casini è riuscita a superare le quote di sbarramento e sarà rappresentata sia alla Camera che al Senato. I grandi sconfitti di questa tornata elettorale sono i partiti minori di sinistra e di destra. Sono stati spazzati via Rifondazione Comunista, il Partito dei Comunisti Italiani, i Verdi (che erano alleati nella lista Arcobaleno, guidata da Fausto Bertinotti), che non sono riusciti a superare neppure lo sbarramento del 4% della Camera, fermandosi al 3,21%. Il Partito Socialista guidato da Giulio Boselli, si è fermato allo 0,87%, mentre le altre formazioni della sinistra radicale hanno segnato cifre da prefisso telefonico. Non è andata meglio alla Destra capeggiata da Daniela Santanchè che ha superato di un soffio il 2% ma non è riuscita a raccogliere voti neppure nel Lazio di Storace. Umiliante il risultato di Giuliano Ferrara e la sua lista contro l aborto! La miriade di piccole formazioni hanno raccolto briciole. Insomma uno tsunami politico, come è stato definito, senza precedenti che apre la strada, se si saprà cogliere l occasione all avvio concreto della Seconda Repubblica, quella maggioritaria scaturita dal referendum del Berlusconi potrà governare con una maggioranza solida sia alla Camera con 340 seggi (272 del PdL, 60 della Lega e 8 della Lega Sud di Lombardo), che al Senato con 168 (141, 25, 2). Le opposizioni avranno 275 seggi alla Camera (242 PD, 28 IdV, e 36 UDC) e 133 al Senato (116 Pd 14 IdV e 3 Casini). Le conseguenze immediate del voto sono state le dimissioni di Bertinotti e di Boselli. Spetterà agli analisti capire cosa è successo e individuare le cause di questa rivoluzione che ha colto impreparati tutti gli osservatori. Si possono, comunque, fare alcune considerazioni: nessuno aveva previsto che la Lega raddoppiasse i voti (in certe province della Lombardia è il primo partito, davanti al PdL) e nessuno aveva ipotizzato che la Sinistra Arcobaleno venisse resettata. Il successo del Centrodestra è stato incontrastato anche in molte regioni che nelle precedenti elezioni avevano votato per il centrosinistra: dal Piemonte alla Liguria, dalla Calabria al Lazio. Hanno tenuto le regioni del centro: Emilia- Romagna, Toscana, Umbria. Anche in Sardegna, che nel 2006 aveva contribuito a far vincere Prodi, la situazione si è ribaltata. Al Senato cinque seggi sono andati al PdL e quattro al PD (erano rispettivante 4 e 5 nella passata legislatura). Alla Camera il PdL ha ottenuto il 42,44% dei voti e nove seggi (ne aveva sette), il PD il 36,20% (sette seggi, ne aveva nove con gli altri alleati nell Unione), il suo alleato IdV il 3,97% e conserva un seggio; mentre un seggio è andato all UDC, con il 5,59% (come nella passata legislatura quando stava nella CdL di Berlusconi).. Anche in Sardegna la Sinistra Arcobaleno è rimasta sotto la soglia del 4% (3,587), mentre i Socialisti si sono attestati sull 1,55, la Destra sull 1,54, il Psd az sull 1,518, Sardigna Nazione sullo 0,73, e via a scendere. SENATO Liste Voti % Seggi PDL , LEGA NORD ,06 25 MPA ,08 2 Silvio Berlusconi , PD , IDV - Di Pietro ,31 14 Walter Veltroni , UDC - Casini ,69 3 Sin. Arcobaleno ,21 - La Destra ,09 - Socialisti ,86 - PC Lavoratori ,55 - Sinistra Critica ,41 - PLI ,30 - Forza Nuova ,26 - PS D AZ ,04 - Sardigna Natzione ,02 - I risultati in Italia Il voto del aprile non avrà ripercussioni sulla Giunta regionale. Il presidente Renato Soru ha dichiarato che intende concludere il mandato che scade nel 2009 anche perché il risultato nell Isola, pur non discostandosi dalla tendenza nazionale, è meno pesante. Insomma il centrosinistra ha tenuto, o quantomeno limitato i danni. Nelle otto Province sarde il PdL si è imposto a Olbia-Tempio (vera roccaforte del Centrodestra) con oltre il 51%, contro il 35% di Veltroni; a Oristano con il 48% contro il 36,8%, a Cagliari con poco più del 47% contro il 38,63%, ha prevalso di una spanna a Carbonia-Iglesias con il 41,40% contro il 39,74%. Il PD ha prevalso a Nuoro con il 45,46% contro il 32,71% del PdL e del suo alleato Mas; in Ogliastra con il 45% contro il 36,27%; nel Medio Campidano con il 46% contro il 37,95%; e, seppur di poco anche a Sassari con il 42,87% contro il 41,54%. Nelle città capoluogo si sono avuti questi risultati: a Cagliari PdL 44%, PD 41,7; a Sassari PD 45,9% PdL 39,6%; a Nuoro PD 50,16% PdL 29,33%; a Oristano PdL 47,26% PD 36,81%; a Carbonia PD 49% PdL 34,6%; a Iglesias PdL 39,29 PD 37,33%; a Olbia PdL 56,53% PD 32,88%; a Tempio Pausania PD 39,04% PdL 38,99; a Sanluri PD 42,79% PdL 41%; a Villacidro PD 46,45% PdL 42%; Lanusei PD 53,93% PdL 26,98%; Tortolì PdL 42,43% PD 41,96%. In Sardegna, infine, è stato registrato un dato di disaffezione più elevato che nel resto del Paese. La percentuale dei votanti è stata inferiore al 73%, il numero degli astenuti è cresciuto significativamente molto di più di quanto abbia fatto nel resto del Paese. CAMERA Liste Voti % Seggi PDL , LEGA NORD ,30 60 MPA ,13 8 Silvio Berlusconi , PD , IDV - Di Pietro ,37 28 Walter Veltroni , UDC - Casini ,62 36 Sin. Arcobaleno ,08 - La Destra ,43 - Socialisti ,97 - PC Lavoratori ,57 - Sinistra Critica ,46 - PLI ,28 - Forza Nuova ,30 - PS D AZ ,04 - Sardigna Natzione ,02 -

7 IL SARDO Primo Piano 7 ELEZIONI POLITICHE 2008 I senatori e i deputati eletti in Sardegna Tra conferme e bocciature anche molte facce nuove - Il Popolo della Libertà rappresentata da quattordici parlamentari - Al PD sette deputati e quattro senatori Alla Camera anche i rappresentanti dell Italia dei Valori e dell Unione di Centro Ha prodotto un ricambio del cinquanta per cento della rappresentanza sarda in Parlamento il turno elettorale del 13 e 14 Aprile per il rinnovo di Camera e Senato. Un ricambio non solo prodotto da mancate ricandidature, ma anche dal consenso degli elettori che è venuto a mancare. Su 27 parlamentari eletti in Sardegna ben 13 non siederanno ancora sugli scranni di Palazzo Madama e di Montecitorio. Una rappresentanza, quindi, profondamente rinnovata che si appresta ad affrontare una difficile legislatura. Ma vediamo ora chi sono i diciotto deputati eletti nell isola, sette dei quali rappresentano new entry mentre per undici si tratta di ritorni. In casa della coalizione che ha vinto le elezioni, e cioè il Popolo della Libertà di Silvio Berlusconi, che si è aggiudicata nove seggi torneranno a Montecitorio l ex presidente della Giunta regionale ed ex sindaco di Iglesias Mauro Pili (vero capolista dopo i due big Berlusconi e Fini), ma anche il deputato nuorese Bruno Murgia qualche anno fa bersaglio di un attentato terroristico, e Salvatore Cicu, avvocato ed ex sottosegretario alla Difesa, esponente politico dei più longevi, essendo giunto alla quinta legislatura. Torneranno ancora alla Camera Giuseppe Cossiga, figlio del Presidente della Repubblica picconatore e Carmelo Porcu, proveniente dalle file di Alleanza Nazionale come Murgia, mentre Pili, Cicu e Cossiga sono esponenti di Forza Italia, così come Piero Testoni. I volti nuovi sono quelli di Settimo Nizzi, per molti anni sindaco di Olbia e oggi contestato presidente del Consorzio Industriale della Sardegna del Nord Est, Paolo Vella architetto algherese, ex responsabile dell ufficio regionale per la tutela del paesaggio a Sassari, entrato in rotta di collisione con il Governatore Soru e da questo rimosso dall incarico. Entrambi sono stati eletti in quota Forza Italia, mentre l ultimo dei nuovi è un attore affermato, Luca Barbareschi, romano protagonista di seguite fiction televisive, da sempre molto vicino ad Alleanza Nazionale e al suo leader Fini. Nello schieramento opposto, e cioè quello del Partito Democratico guidato da Walter Veltroni, che ha eletto sette deputati, le conferme vengono per Arturo Parisi, ministro della Difesa uscente, tra i fondatori dell Ulivo e amico di lunga data di Romano Prodi, per Amalia Schirru deputata uscente diessina e da sempre impegnata nelle battaglie sociali e a difesa delle donne. Ritorna a Montecitorio anche Paolo Fadda, più volte consigliere e assessore regionale alla sanità, esponente di punta de La Margherita con una solida base nel comparto sanitario del cagliaritano. Entrano, invece, in Parlamento per la prima volta Caterina Pes, ex segretario regionale di Progetto Sardegna raggruppamento fondato dal governatore Soru, Siro Marroccu ultimo capogruppo DS in Consiglio Regionale, potente esponente della Quercia nel Medio Campidano e presidente della squadra di calcio della Villacidrese, e infine Giulio Calvisi ultimo segretario regionale dei DS, olbiese, già segretario nazionale dei giovani della Quercia. Un esordiente della politica, invece, è Guido Melis, docente universitario sassarese, la candidatura del quale è stata fortemente voluta dal governatore Soru. Al di fuori dei due grandi schieramenti, completano la pattuglia sarda a Montecitorio l ex presidente della Regione Federico Palomba, rieletto e alla sua seconda legislatura nell Italia dei Valori, e Giorgio Oppi, ex consigliere ed ex assessore regionale alla Sanità, rieletto nelle liste dell UDC, accreditato di una consistente base elettorale nell iglesiente. Suddivisi fra i due schieramenti principali i nove eletti al Senato; tra i cinque del Popolo della Libertà tornano a Palazzo Madama Piergiorgio Massidda, coordinatore regionale di Forza Italia, Beppe Pisanu ex ministro dell Interno nel governo Berlusconi-due anche lui in quota azzurra così come Fedele Sanciu, e Mariano Delogu, senatore uscente di Alleanza Nazionale, apprezzato avvocato penalista e per due legislature SENATO Liste Voti % Seggi I risultati in Sardegna PDL ,17 5 MPA ,57 - Silvio Berlusconi ,74 5 PD ,55 4 IDV - Di Pietro ,88 - Walter Veltroni ,42 4 UDC - Casini ,57 - Sin. Arcobaleno ,32 - La Destra ,24 - Socialisti ,43 - PS D AZ ,71 - Sardigna Natzione ,78 - PC Lavoratori ,40 - Sinistra Critica ,32 - PLI ,20 - Forza Nuova ,68 - sindaco di Cagliari. Il nuovo entrato è Filippo Saltamartini, già segretario nazionale del SAP, sindacato autonomo di Polizia. Nei quattro dello schieramento opposto la conferma è per Antonello Cabras, segretario regionale del PD ed ex presidente della Giunta regionale, mentre Giampiero Scanu Sottosegretario tecnico uscente alle Riforme ed ex sindaco di Olbia, Luciana Sbarbati, leader non sarda dei Repubblicani Europei, e Francesco Sanna, consigliere regionale del Partito Democratico proveniente da La Margherita, sono alla loro prima esperienza a Palazzo Madama. Il capogruppo democratico alla Camera Antonello Soro è stato eletto in Lombardia. Numerosi, come detto, coloro che non torneranno a Montecitorio in questa legislatura. Si va da Antonio Attili, considerato il padre della continuità territoriale per il trasporto aereo, che venne eletto nell Ulivo, e poi Luigi Cogodi di Rifondazione Comunista, il diessino Emanuele Sanna, l avvocato algherese Elias Vacca dei Comunisti Italiani e Roberto Villetti dei Socialisti, e Antonio Mereu dell UDC. Al Senato non torneranno in questa legislatura il verde Mauro Bulgarelli, Salvatore Ladu e Gianni Nieddu dell Ulivo, Massimo Fantola dell UDC, Francesco Martone di Rifondazione Comunista. E mentre un figlio di emigrati sassaresi in Lombardia, Roberto Mura, è stato eletto al Senato nelle file della Lega, altri due parlamentari sardi che vennero eletti fuori dall Isola non tornano in Parlamento; erano Antonio Satta ex Udeur e Giorgio Carta, Psdi, che venne eletto in quota Unione. CAMERA Liste Voti % Seggi PDL ,44 9 MPA ,63 - Silvio Berlusconi ,07 9 PD ,20 7 IDV - Di Pietro ,97 1 Walter Veltroni ,17 8 UDC - Casini ,59 1 Sin. Arcobaleno ,59 - La Destra ,54 - Socialisti ,55 - PS D AZ ,52 - Sardigna Natzione ,73 - PC Lavoratori ,46 - Sinistra Critica ,37 - PLI ,20 - Forza Nuova ,20 -

8 8 Attualità Aprile 2008 PRIMO PIANO Contributi regionali per la costruzione l acquisto e il recupero della prima casa Da quest anno oltre all abbattimento dei tassi di mutuo, la Regione ha previsto un contributo a fondo perduto sino ad un massimo di 25 mila euro Nel 2007 concessi nulla osta per oltre 230 milioni di euro di mutui Da quest anno, oltre alla consueta agevolazione per la prima casa sotto forma di contributo in conto interessi, per l abbattimento dei tassi di mutuo concessi dalle banche, la Regione ha previsto un contributo a fondo perduto sino ad un massimo di 25mila euro. È previsto che il contributo, in ogni caso, non possa superare il 25% della spesa. La somma erogata a fondo perduto da solo non può bastare per acquistare una casa, ma è comunque una cospicua cifra che gli aventi diritto non dovranno restituire e potranno integrare con un mutuo bancario. Tanto per fare un raffronto, la ricca Lombardia concede sino a un massimo di cinquemila euro per l acquisto della prima casa. Con deliberazione della Giunta regionale, sarà presto approvato il relativo bando con il quale verrà assicurata la priorità degli interventi a soggetti e nuclei familiari appartenenti a fasce sociali deboli. In questo caso, infatti, si dovrà rispettare il tetto di spesa fissato dalla Regione sulla base della legge Finanziaria. Per quanto riguarda il contributo in conto interessi (a sportello: tutti gli aventi diritto, nel corso dell anno solare, hanno accesso a questa facilitazione), nel 2007 la Regione ha concesso nulla osta per complessivi 230 milioni 297mila euro di mutui, con una media di 80mila euro di mutuo concesso a ogni nucleo. I mutui concessi a tasso zero alle giovani coppie sono stati (circa il 44% del totale), per l acquisto della prima casa 2.076, per il recupero 106 e per la costruzione 694. Numeri che fanno capire l apprezzamento per uno strumento che, soprattutto negli ultimi anni, ha permesso a molti sardi di entrare in possesso di un abitazione ed evitare la spada di Damocle dell affitto: soldi che non producono certezze. Le domande di mutuo possono essere presentate esclusivamente da persone fisiche che: dispongano a titolo esclusivo della proprietà dell area (se si tratta di interventi di costruzione) o dell alloggio (negli interventi di recupero); acquisiscano la proprietà dell alloggio grazie all intervento autorizzato. Può presentare domanda soltanto uno dei coniugi oppure il convivente more uxorio (termine giuridico che indica genericamente l unione stabile e la comunione di vita spirituale e materiale tra due persone, non fondata sul matrimonio). Coloro che intendono contrarre il matrimonio entro un anno dalla presentazione della domanda alla Regione (i cosiddetti nubendi ), possono presentare domanda come nucleo familiare già costituito. Un figlio che sia a carico dei genitori, agli effetti fiscali, non può presentare la domanda. La presentazione delle domande è stata temporaneamente sospesa ma a breve verrà emesso il nuovo avviso pubblico (i dettagli saranno consultabili anche via Internet, sul portale della Regione, all indirizzo Potranno accedere al mutuo regionale coloro che risulteranno in possesso dei seguenti requisiti: reddito familiare annuo non superiore a euro. Per reddito familiare si intende la somma dei redditi imponibili percepiti da tutti i componenti il nucleo familiare, quali risultanti nella documentazione fiscale più recente presentata, o posseduta, prima dell inoltro della domanda alla Regione. Il reddito familiare così ottenuto è diminuito di 517 euro per ciascun figlio risultante a carico ai fini fiscali. Qualora si tratti di reddito proveniente da lavoro dipendente questo, dopo la detrazione per i figli a carico, va calcolato al 60 per cento. Al reddito così ottenuto debbono essere quindi aggiunti gli eventuali altri (da lavoro autonomo, di impresa, eccetera). Per gli emigrati all estero si prescinde dal requisito. Così pure per gli interventi di recupero e di acquisto con recupero ubicati nelle zone A sia dei Comuni ricompresi nel repertorio regionale dei centri storici, sia dei piccoli Comuni ; cittadinanza europea o di Stato extracomunitario, purché in regola con le disposizioni in materia di immigrazione e soggiorno; aver dimorato in Sardegna, con residenza anagrafica, continuativamente da oltre cinque anni (vengono conteggiati anche i periodi di residenza all estero o in altre regioni d Italia in qualità di emigrati); residenza o attività lavorativa in un Comune della provincia in cui ha luogo l intervento. Il requisito non è richiesto per i lavoratori emigrati che intendono ristabilire la propria residenza in Sardegna; non titolarità di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su alloggio adeguato nel territorio della Sardegna nei tre anni precedenti la data di presentazione della domanda alla Regione. È considerato adeguato l alloggio la cui superficie utile non sia inferiore a 45 metri quadrati per un nucleo familiare composto da una o due persone, oppure non inferiore a 60 metri quadrati per tre o quattro persone, o ancora non inferiore a 75 metri quadrati per cinque persone o, infine, non inferiore a 95 metri quadrati per sei persone e oltre. Si considera comunque adeguato l alloggio di almeno due vani, esclusi cucina e servizi, quando il nucleo familiare è costituito da due persone e quello di un vano, esclusi cucina e servizi, per il nucleo di una persona. Si prescinde dal requisito per gli emigrati che intendono recuperare o acquistare e recuperare nei piccoli Comuni qualora titolari, essi stessi o i membri del proprio nucleo familiare, di diritto di proprietà, di usufrutto, di uso o abitazione di non più di un altro alloggio, purché situato in Comune diverso; non aver ottenuto agevolazioni pubbliche, in qualunque forma concesse, per l acquisto, la costruzione o il recupero di abitazioni. Sono considerati emigrati coloro che siano nati in Sardegna, che abbiano stabile dimora fuori del territorio regionale e che conservino la nazionalità italiana, nonché i coniugi ed i discendenti, anche se non nati in Sardegna, purché abbiano almeno un genitore sardo e conservino la nazionalità italiana. Il nucleo familiare si intende costituito dal richiedente, dal coniuge non legalmente separato, dai figli a carico agli effetti fiscali, nonché dal parente o affine entro il terzo grado non a carico, se contitolare di diritti reali sull alloggio oggetto del beneficio. Fanno parte del nucleo familiare anche il convivente more uxorio da oltre due anni nonché, se conviventi per lo stesso periodo e a carico agli effetti fiscali, gli altri parenti e affini entro il terzo grado. Prima di presentare la domanda di mutuo alla Regione, è indispensabile rivolgersi ad uno degli istituti di credito convenzionati (Banco di Sardegna, Banca di Sassari, Banca Intesa, Banca Cis e Banca Unipol), il quale procede tenendo conto esclusivamente dell ordine di presentazione delle domande all istruttoria delle richieste di mutuo, sulla base della documentazione prevista. Conclusa con esito positivo l istruttoria, la banca rilascia al richiedente un attestato bancario di definita istruttoria preliminare, che l interessato dovrà allegare alla domanda indirizzata alla Regione insieme alla rimanente documentazione necessaria. L Assessorato regionale dei Lavori pubblici procede al rilascio del nulla osta di finanziamento, tenuto conto della positiva istruttoria bancaria e previo accertamento della disponibilità finanziaria e del possesso, da parte del richiedente e del suo nucleo familiare, dei requisiti soggettivi previsti. La concessione dell agevolazione è, comunque, subordinata alla disponibilità delle risorse finanziarie. Il nulla osta di finanziamento individua i soggetti legittimati alla stipula del contratto di mutuo e, negli interventi di acquisto ed acquisto con recupero, alla stipula del contratto di acquisto. Il nulla osta di finanziamento determina l importo del mutuo ammesso ad agevolazione attribuita al richiedente. Ottenuto il nulla osta da parte della Regione, la banca procede entro 30 giorni alla deliberazione del mutuo. Il Servizio dell Edilizia residenziale, in capo all Assessorato regionale dei Lavori pubblici, verifica la residenza nell alloggio oggetto dell agevolazione e l avvenuto matrimonio da parte dei nubendi. Viene inoltre verificata la veridicità delle dichiarazioni sostitutive almeno in un campione del 10% delle domante istruite. Ulteriori informazioni possono essere richieste al Settore mutui e contributi per l accesso alla proprietà e alla locazione - Servizio dell edilizia residenziale, via San Simone Cagliari. È possibile anche inviare una mail all indirizzo llpp.ser@regione.sardegna.it, oppure visitare il portale della Regione (

9 IL SARDO Primo Piano 9 SERVITÙ MILITARI Restituiti alla Regione 350 immobili dismessi Un patrimonio del valore di 200 milioni di euro - Firmato l accordo con l Agenzia del demanio militare Passeranno alle istituzioni locali la Sella del Diavolo, la borgata di Fertilia, lo Yacht Club di Porto Cervo e importanti aree e stabili a Nuoro, Oristano, Sassari e in tutta l Isola In Sardegna cadono le stellette. Sono oltre 350 gli immobili del Demanio Militare che saranno trasferiti alla Regione nei prossimi mesi, mentre per altri 50 circa ci sarà una procedura d urgenza dettata dalle pressanti necessità organizzative del G8, il vertice dei Capi di Governo degli otto Paesi più importanti, che si terrà nell estate del 2009 a La Maddalena. Si tratta della più grande dismissione immobiliare mai effettuata dalle forze armate nell Isola. Siti come la Sella del Diavolo a Cagliari, la borgata di Fertilia ad Alghero e lo Yacht Club di Porto Cervo, per un valore complessivo stimato in 200 milioni di euro, torneranno nelle mani delle istituzioni locali. Un grande risultato per la Sardegna, che si riappropria di parti importanti del proprio territorio, e in particolare per la città di Cagliari, la più interessata dalle dismissioni, che potrà così soddisfare la crescente richiesta di aree verdi e di spazi aperti al pubblico. Resta l incognita di quando gli immobili potranno essere realmente a disposizione della Regione: l iter del trasferimento si preannuncia lungo e non privo di incognite. Il passaggio dei beni del Demanio Militare alla Regione, come ha spiegato il presidente Renato Soru subito dopo la firma dello storico accordo con l Agenzia del demanio, serve a dare piena attuazione allo Statuto sardo, che già dall entrata in vigore, nel 1948, prevedeva il progressivo passaggio alla Regione degli immobili delle forze armate presenti nell Isola. L intesa Stato-Regione siglata lo scorso anno stabilisce che il trasferimento avvenga a prescindere dalla data di disponibilità dei beni. Ciò ci differenzia dalle altre Regioni, ha sottolineato Soru. Ciononostante, c è voluta Alla Maddalena per il G8 passaggio di consegne con procedura d urgenza La Maddalena, ma non solo: sono sparsi un po in tutta la Sardegna gli immobili che il Demanio militare sta liberando con procedura d urgenza perché necessari per l organizzazione del G8 di luglio Nell isola gallurese sarà allestita la complessa macchina organizzativa per alloggiare nella massima sicurezza gli otto grandi della Terra ed il loro folto seguito. Saranno liberate le officine Sauro, la caserma Faravelli, l ospedale militare con annessa villa liberty, l arsenale e il deposito di Giuseppe Mereu l apertura di contenziosi in diverse sedi istituzionali affinché alla Sardegna si vedesse riconosciuto un diritto sancito dallo Statuto. Le firme apposte a Roma il 7 marzo non rappresentano un punto di arrivo ma semmai l inizio del processo di dismissione, che dovrà passare attraverso ricognizioni più approfondite necessarie per rilevare lo stato dei beni, il loro valore e se sono utilizzati o meno da enti governativi: nel primo caso, la cessione potrà avvenire a patto che la Regione si faccia carico di fornire a tali enti una diversa collocazione in cui svolgere le loro funzioni. Il discorso è diverso per quanto riguarda i beni trasferiti d urgenza perché ritenuti necessari per l organizzazione logistica del G8, i quali rientrano in un accordo di programma legato al più ampio processo di riduzione delle servitù militari nell Isola. A garantire la sua attuazione in tempi rapidi sarà Guido Bertolaso, commissario straordinario nominato dal Governo per sovrintendere all organizzazione dell evento. La Regione trasferirà gli immobili avuti in dote dal demanio militare agli enti locali, anche se, ha precisato il presidente Soru, sui beni più importanti desideriamo confrontarci con le amministrazioni comunali. L idea guida, però, è quella di sfruttare, laddove possibile, le aree dismesse a fini turistici, in particolare nelle località che già ospitano costruzioni e pertanto non possono essere considerate vergini dal punto di vista paesaggistico: gli edifici saranno ristrutturati e riconvertiti con finalità ricettive e di servizio, e le proposte degli imprenditori locali avranno la precedenza su quelle delle multinazionali del mattone. Il comune più fortunato è senza dubbio quello di Cagliari, che potrà riappropriarsi di una porzione importante del suo territorio nella quale ricadono alcuni dei gioielli della città. È il caso di Marina Piccola, della Sella del Diavolo, di Cala Mosca e del faro di Sant Elia, i quali diventeranno patrimonio esclusivo del Comune, Regione permettendo. La parte oggi recintata, che sarà ceduta dal Demanio militare, ha un valore stimato in euro. Passerà di mano anche un area lungo viale San Bartolomeo e una fascia di verde pubblico in viale Poetto. Passerà alla Regione l ex caserma di Is Mirrionis, del valore di 50 milioni di euro, insieme a stabili per uffici ricavati da capannoni dismessi, per altri euro. Il compendio è già in uso dell ASL di Cagliari ed è occupato in larga parte dall ospedale Santissima Trinità. Non mancano le aree ad uso residenziale: in località Sa Serra saranno dismessi i fabbricati che sorgono nell ex combustibili di Punta Sassu sull isola di Santo Stefano, i giardini e gli impianti sportivi di Cala Chiesa, l area di Guardia Vecchia, fabbricati in località Padule, Vaticano e Nido D Aquila, e i comprensori di Punta Rossa e Porto Palma a Caprera. Numerosi altri beni, ritenuti necessari per la logistica del vertice, saranno dismessi a Cagliari: il deposito carburanti di Monte Urpinu, l ex stabulario vicino a Cala Mosca, l ex casermetta di via Monte Grappa, il faro di Sant Elia, il fortino di Sant Ignazio, i magazzini dell aeronautica in viale Sant Avendrace, l Ospedale militare, i capannoni in via Liguria e in via Is Mirrionis, l ex stabilimento Gioda e Martinazzo in via Nuoro, l ex panificio militare in viale Buoncammino, il complesso abitativo dell ex caserma Griffa sul Belvedere, il magazzino del genio in viale San Vincenzo e la caserma Ederle in viale San Bartolomeo. deposito siluri, mentre altre aree interessate in passato da alloggi per senza tetto e sfollati, situate nei pressi del Lazzaretto di Sant Elia e ad Elmas, lungo la statale 130, saranno destinate all edilizia residenziale pubblica. Tra Su Siccu e viale La Playa sarà liberata una vasta fascia di 16 ettari del demanio marittimo, per un valore di quasi 9 milioni e mezzo di euro. Si tratta di beni di notevole rilevanza per Cagliari ha spiegato il sindaco Emilio Floris che intendiamo valorizzare, creando, ove possibile, ulteriori spazi verdi e aree comunque fruibili dai cittadini, contribuendo così ad accrescere il già elevato indice di vivibilità della città. La sdemanializzazione di Marina Piccola potrebbe consentire di ampliare il parcheggio a ridosso della prima fermata del Poetto, favorendo così la pedonalizzazione del lungomare. Il promontorio di Sant Elia e il colle di Sant Ignazio, con annesso fortino, dovrebbero essere messi in sicurezza e resi fruibili attraverso percorsi guidati già in parte in fase di realizzazione, mentre tra il molo Ichnusa e Su Siccu potrebbe trovare spazio una pista ciclabile e una passeggiata pedonale. Nel Sulcis, sarà trasferita alla Regione la vecchia rete ferroviaria, oggi inutilizzata, delle Ferrovie Meridionali Sarde con i terreni annessi, in molti casi occupati da costruzioni abusive di privati. A Sant Antioco sarà dismessa la stazione radio di Capo Sperone. A Serramanna è previsto il passaggio di proprietà degli ex capannoni militari in località Santa Barbara, il cui valore è di quasi un milione di euro. L area ospita l ufficio postale e ruderi, è in parte edificabile e potrebbe essere permutata con l edificio che ospita la caserma dei carabinieri. A Villacidro, il Comune potrà appropriarsi delle scuderie in località Is Muras, su cui è stato realizzato un edificio scolastico e il cimitero. Il comune di Bosa mette a segno un grosso affare con la sdemanializzazione dell Hotel Miramare, del valore di oltre euro. A Gairo si libera un ampia porzione dell abitato: aree residenziali interessate da alloggi per senzatetto e sfollati, passate poi all Istituto autonomo case popolari, per un valore di circa 430 mila euro e le scuole materne di via Sant Elena, cui si aggiungono numerosi edifici di Gairo Nuovo, dalle scuole all ambulatorio medico, dalla chiesa con annessa casa canonica al cimitero, dal municipio alla stazione delle corriere. A Paulilatino sarà dismessa l intera area di Is Marzas, occupata da privati e da costruzioni abusive, per un valore di quasi 745 mila euro. A Santa Giusta è prevista la sdemanializzazione del terreno su cui dovrebbe sorgere la caserma della Guardia di Finanza. Ad Alghero, saranno dismessi il Tanchetto dello Stagno e il Villaggio Kalik, nella borgata di Fertilia, per un valore superiore al milione di euro. Fertilia, rimasta per decenni abbandonata a se stessa dall amministrazione militare, diventerà un attrazione turistica grazie a un lavoro di riconversione finanziato dalla Regione ma progettato e realizzato insieme al Comune. Nella cittadina catalana si è già tenuto un primo incontro, in cui i cittadini di Alghero ma soprattutto della borgata hanno potuto esprimere le loro aspettative nei confronti della Regione. Sì alla riconversione turistica ma purché sia data precedenza ai problemi e alle esigenze dei residenti: è questo, in estrema sintesi, l orientamento emerso. Ad Arzachena saranno trasferiti una quota dello Yacht Club Costa Smeralda, a Marina di Porto Cervo, e un bar in località Cala del Faro. La prima vale sei milioni di euro, il secondo 200 mila. A Golfo Aranci sono oggetto di dismissione alcuni edifici residenziali in via dei Caduti, per un valore di 400 mila euro. A Caprera, i militari libereranno Cala Stagnaleddu, dove sorge un villaggio vacanze e il cui valore supera il milione di euro. A Mores saranno dismesse le ex casermette Troiani e Recchia, già riconvertite ad uso residenziale, il cui valore è di circa 450 mila euro. A Olbia saranno trasferiti l ex aeroscalo di Santa Cecilia e la casermetta di Padrongianus. A Sassari saranno dismessi l area in località Serra Secca che ospita l Ospedale Civile (del valore complessivo di 11 milioni e mezzo di euro), il palazzo del Genio Civile di via Diaz, il terreno su cui sorgeva la caserma Rizzeddu, la scuola elementare in località La Corte e piazza dell Assunta.

10 10 Attualità Aprile 2008 TURISMO Dalla Bit di Milano segnali positivi per l industria delle vacanze I dati forniti dall assessore Luisanna Depau - Si punta sulla destagionalizzazione Il musicista Paolo Fresu testimonial per l Isola Negli ultimi tre anni il turismo in Sardegna è cresciuto. I dati Istat certificano che dal 2004 al 2006 c è stato un aumento di presenze dello 0,4% e dell 1,1% per quanto riguarda gli arrivi. Dal 2006 al 2007 si è registrato un dato molto elevato dovuto prima di tutto all incremento dei voli low-cost e in parte all emersione di dati in passato non monitorati. La buona notizia, che sgombera il campo da illazioni e lamentazioni allarmanti, è stata data alla Bit di Milano dall assessore regionale al Turismo Luisanna Depau. Nel corso della conferenza stampa sono stati resi noti i dati ufficiali sull andamento del turismo nell isola e indicate le strategie che la Sardegna intende perseguire per cogliere risultati sempre più positivi, puntando su ambiente e cultura per allungare la stagionalità. All incontro ha partecipato come testimonial della Sardegna il musicista Paolo Fresu. I dati forniti dall assessore Depau sono quelli raccolti dalle otto Province sarde. Hanno fatto registrare una variazione percentuale del +18,8% sugli arrivi e del +16% sulle presenze. Nello stesso periodo gli arrivi e le presenze degli italiani in Sardegna sono cresciuti rispettivamente del 14,8% e del 12,7%. Riguardo agli stranieri la crescita nell anno appena trascorso è notevole. Rispetto al 2006 le Province sarde registrano un +27,1% di arrivi e un +23,3% di presenze. I dati specifici di presenze e arrivi negli esercizi alberghieri nel 2007 confermano questa tendenza. Rispetto al 2006 gli arrivi dei turisti sono cresciuti del 16,8%mentre le presenze aumentano del 12,5%. Gli esercizi extralberghieri, compresi B&B e altri alloggi privati, crescono del 26,4% per quanto riguarda gli arrivi, e del 25,3% relativamente alle presenze. In numeri assoluti gli arrivi del 2007 ammontano a 2 milioni 400 mila mentre le presenze sono pari a 12 milioni 200 mila. Nel 2006 i dati sono: di arrivi e di presenze. Nel 2005 il totale degli arrivi è di , delle presenze di 10 milioni e duecentomila. Infine il dato relativo al 2004: arrivi e 10 milioni e 300 mila presenze. Il traffico passeggeri negli aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero, dal 2004 al 2005 è cresciuto del 5%, passando da a passeggeri transitati a Dal 2005 al 2006 il traffico negli stessi aeroporti è ulteriormente cresciuto del 5%. Infine dal 2006 al 2007 si è avuto un incremento superiore al 7% (cinque milioni 700 mila). Crescita del traffico anche via mare. Se nel 2004 i passeggeri che sbarcavano dai traghetti nei porti di Cagliari, Olbia, Golfo Aranci, Porto Torres e Arbatax erano cinque milioni e 500 mila, nel 2005 e 2006 sono cinque milioni 800 mila e nel 2007 ben sei milioni. Crescita infine negli approdi di imbarcazioni sopra i 14 metri nell isola. Nel 2007 c è stato un incremento del 29% rispetto al Tale crescita significativa di approdi dimostra che le imposte introdotte dalla Regione non hanno causato alcun decremento nei porti. Luisanna Depau ha sottolineato quali sono i principali obiettivi per i prossimi anni: la destagionalizzazione con particolare interesse ai bacini internazionali come quello britannico, tedesco, franco-belga e aumentare la propria quota di mercato italiano. La Regione Sardegna ha partecipato alla BIT (Borsa del Turismo) di Milano, non più in ordine sparso e dispersivo ma con un solo grande stand di metri quadrati con novità tecnologiche che hanno esaltato il prodotto Sardegna nel suo complesso. Novità di quest anno è stato lo schermo visibile da tutto il padiglione 13, innalzato a cinque metri da terra. Per affrontare le sfide poste dalle trasformazioni del mercato turistico e contrastare la perdita di quote di mercato si rende necessaria un adeguata formazione degli operatori, che permetta di superare gli approcci settoriali e particolaristici che rappresentano il freno maggiore per la tenuta e lo sviluppo del sistema turistico italiano. In questa direzione si colloca l iniziativa promossa da Confcommercio, Fondazione Fiera Milano e Università di Sassari per la creazione di un polo formativo per il turismo e i servizi a La Maddalena. L Arcipelago, con la partenza dei marinai americani e i preparativi per accogliere i grandi della terra nel G8 del luglio 2009, cambia volto. La creazione di un centro di alta formazione in un luogo simbolo al tempo stesso internazionale per la sua storia, recente e trascorsa, e per la straordinaria bellezza, esemplificativa delle risorse ambientali e culturali dell Italia, vuole essere l occasione per la creazione, la diffusione e la condivisione di una cultura dell accoglienza e dell accompagnamento del turista nell esperienza ancora indimenticabile del nostro Paese. Di questo si è ampiamente parlato in una conferenza alla Bit. Il polo per il turismo rappresenta un progetto ambizioso che si articola in un offerta formativa in grado di soddisfare ogni richiesta: dai master sulla gestione dei servizi turistici; ai corsi di aggiornamento per gli operatori, alle iniziative di studio, ricerca, promozione, assistenza tecnica, progettazione sui temi del turismo attraverso reti di relazione di tipo transnazionale, con particolare riferimento alle nuove linee dei Programmi Europei rispetto alle aree del Mediterraneo. Infine è prevista anche l organizzazione di eventi culturali volti alla promozione del turismo nazionale e di convegni e seminari di studi sui temi del turismo di carattere nazionale e internazionale. Insomma, per La Maddalena un progetto importante che unisce l intera filiera per offrire formazione e competenze idonee allo sviluppo di una reale cultura turistica. Nel corso della Bit sono stati annunciati alcuni dei più significativi avvenimenti della stagione in Sardegna. A maggio a Cagliari si terrà per il secondo anno Festarch, il festival di architettura. Sarà un insieme di incontri con architetti, artisti, scrittori e protagonisti di primo livello della scena internazionale. Nella prima settimana di luglio nel golfo gi Cagliari si terrà la tappa italiana della Medcup, regata internazionale di vela d altura, nell ambito delle iniziative promozionali della Regione legate al turismo nautico. La cosiddetta formula uno del mare raccoglie i grandi campioni della vela mondiale oltre a celebri personalità della nautica internazionale. Partecipano alla gara i più importanti team di Coppa America. A settembre sempre a Cagliari è la volta del prestigioso Prix Italia. L importante concorso internazionale radio-televisivo e web, organizzato dalla Rai, festeggia i suoi 60 anni e arrivano due nuovi partecipanti: la Cctv, la televisione cinese e la tv del Sud Africa. Ottobre vedrà Emporio Mediterraneo per rilanciare e valorizzare il settore dell artigianato, aprire i mestieri tradizionali verso nuove opportunità. L iniziativa culminerà in una manifestazione espositiva a Cagliari dove confluiranno le più significative rappresentanze nei settori dell artigianato, ma anche del mondo culturale e artistico, provenienti da diversi Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Per il terzo anno consecutivo l Assessorato regionale del Turismo in collaborazione con la Fiera Internazionale della Sardegna ha organizzato il workshop Tti Sardegna. All iniziativa che si svolgerà al Centro della cultura e dei congressi della Fiera a maggio parteciperanno più di cento operatori turistici dell isola. All inizio di aprile, a Nuoro si svolgerà Mestieri e Ospitalità. Gli artigiani incontrano le imprese del turismo e della ristorazione, finalizzata all incontro tra i produttori di artigianato tipico e artistico e gli operatori sardi del turismo e della ristorazione. Si sono candidate a partecipare al progetto società che producono manufatti, oggetti e complementi d arredo e artigiani della tessitura, del ricamo, della ceramica, della cestinerai, del legno, del sughero e del vetro. M.P.

11 IL SARDO Attualità 11 MILANO Occupazione e imprenditorialità femminile in Sardegna di Massimiliano Perlato Seminario formativo per le donne della Fasi con l assessore del Lavoro e la parlamentare europea Giovanna Corda del movimento è la portabandiera fin dalla nascita ad Olbia nel 1998 durante il Congresso della FASI. Il ruolo delle donne ancora oggi è di fronte a scelte difficili tra le opportunità di lavoro e di carriera e la famiglia e quindi la crescita dei figli. Le Romina Congera, Pierangela Abis e Serafina Mascia - Sotto, Giovanna Corda e Daniela Cardia discriminazioni nel mondo del lavoro Un convegno, una opportunità, non solo per nei confronti delle ricordare o riaffermare i principi dell universo donne che hanno femminile, ma per promuovere e innalzare il scelto comunque di significato di essere donna. L occasione per non trascurare la stimolare un dibattito acceso ma costruttivo sulle famiglia sono problematiche femminili, è stato il Seminario sempre frequenti. formativo della donne della FASI sul tema In Sardegna dell occupazione e l imprenditorialità femminile in mancano anche le Sardegna, che si è tenuto a Milano, nella Sala strutture che della Memoria, di fronte a Piazza Duomo. tutelino questo Gli onori di casa li hanno fatti Pierangela Abis, itinerario. responsabile del Gruppo donne della FASI Nel corso del (presidente del circolo di Milano) e Serafina seminario sono state Mascia, vice Presidente FASI (presidente del osservate più da circolo di Padova). vicino le lacune Nel dibattito sono intervenute l assessore del prettamente isolane. Il dato che incide Lavoro Romina Congera, la parlamentare europea maggiormente è la disoccupazione, anche se la Giovanna Corda, come rappresentante del Belgio, percentuale per quanto concerne le donne registra e Daniela Cardia, presidente della Commissione in questi ultimi anni un calo. Come provvedere Pari Opportunità della Regione Sardegna. quindi? Alle istituzioni si chiedono finanziamenti L iniziativa del seminario, alla quale hanno che puntino sulla valorizzazione del capitale aderito molte sarde emigrate, che vivono e umano che le donne offrono. Una crescita lavorano fuori dalla Sardegna ma che hanno un nell identità sociale e propria, come potrebbe carico di storie ed esperienze che fanno parte della essere la conoscenza della propria realtà, del cultura della donna isolana, è stata apprezzata. territorio. Fino ad ora ha osservato Daniela Si vuole guardare alla diversità femminile non Cardia abbiamo fatto crescere la Sardegna in solo in termini di inferiorità, di svantaggio e di silenzio e in punta di piedi, ma manchiamo nei mancato raggiungimento dell uguaglianza con gli luoghi politici che contano. Nella Regione le donne uomini, ma soprattutto s intende assumere tutte sono ancora poche. Rivendicare spazio e le iniziative che sono destinate a porre l accento e concretezza è l imperativo; come sta accadendo l attenzione della diversità e della specialità nell imprenditoria, che vede raddoppiato il numero femminile nei più diversi ambiti di riferimento. di imprese gestite da donne. Il trend di crescita Sono emerse storie personali, asperità esistenziali delle imprese condotte da donne in Sardegna è da lontane dalla terra natia, difficoltà di integrazione tempo positivo e in linea con il resto della nazione. nel tessuto sociale ospitante. Ma anche la crescita Si è registrato quindi un incremento sia in termini caratteriale in termini di coraggio e di forza che assoluti che in proporzione al crescere del numero ha spinto queste donne della Sardegna a dare un totale delle imprese iscritte. L incidenza delle significativo contributo anche per migliorare le imprese femminili in Italia è del 23% e la Sardegna varie entità locali. I ruoli conquistati e difesi ad mostra valori percentuali poco al di sopra della oltranza nelle associazioni sarde di appartenenza, media nazionale. La distribuzione delle imprese senza abbandonarsi alla pura nostalgia della femminili riflette le caratteristiche generali del propria terra come ha evidenziato Serafina tessuto imprenditoriale isolano. L imprenditoria Mascia, responsabile del Comitato Scientifico per femminile è uno dei fattori che nell ultimo la Conferenza dell Emigrazione che si terrà a fine decennio ha consentito di ridurre di molto il gap aprile a Cagliari. Il riferimento all importanza del occupazionale esistente tra uomini e donne. Il ruolo femminile all interno delle associazioni dei fenomeno dell imprenditoria femminile, fino a sardi emigrati è determinante. Un tragitto pochi anni fa considerato marginale è divenuto notevole fatto di esperienze e di grande sofferenze. negli ultimi tempi, oggetto di grande attenzione. Le tappe del percorso storico del movimento donne La rapida e significativa crescita in termini FASI, sono state ricordate da Pierangela Abis, che numerici delle impresarie è stata sia causa che effetto dei numerosi interventi legislativi a sostegno dell imprenditoria femminile. Romina Congera, si è soffermata sulla presenza delle donne in politica, da cui restano ampiamente escluse. Nel luglio 2006 le donne costituivano, a livello mondiale, meno del 17% di tutti i parlamentari, in un rapporto di circa 1 a 6. Le donne continuano a subire discriminazioni per quanto riguarda le elezioni. La rappresentanza femminile nelle istituzioni è bassa e lo sarà ancora alla prossima tornata elettorale. A livello nazionale si è cercato di colmare la lacuna civile della rappresentanza femminile prima con le quote rosa, poi con buone pratiche come quella che sta alla base della proposta di legge che l UDI (Unione Donne in Italia) ha portato al Senato che prevede l obbligo (e le sanzioni) che la metà delle candidature presentate dai partiti sia femminile in tutte le assemblee elettive, da quelle circoscrizionali a quelle per il Parlamento europeo. Nella Sardegna di oggi farebbe venire un coccolone alle segreterie dei partiti, agli organismi dirigenti, a chi decide oggi chi verrà eletto domani. Perché, se è vero che con il voto eleggiamo i nostri rappresentanti, sembra che la Sardegna sia composta, in potenza e in pratica, soprattutto da uomini. Le liste blindate contengono infatti pochissimi nomi femminili. Possibile che fra queste non ci fossero più donne? O forse quelle esistenti non sono considerate persone abbastanza valide, preparate, volenterose e rappresentative? Cioè, le donne in politica ci sono o no? Su 85 consiglieri regionali della Sardegna infatti, solo una è eletta: le altre sette esistono grazie al listino rosa del presidente Soru e dunque grazie a una magnanima decisione individuale, che identifica il governatore, suo malgrado, come una sorta di monarca illuminato grazie al quale le donne si sono per un attimo elevate dalla consueta posizione ancellare. Ha chiuso Giovanna Corda, originaria del Goceano, che vive in Belgio sin dall età di 4 anni, ha raccontato la sua esperienza politica all estero che l ha portata ad essere quotidianamente a stretto contatto coi cittadini, che è sempre stato il suo obiettivo principale. CULTURA Premio Ninetta Bartoli A Romina Congera e Claudia Lombardo Claudia Lombardo e Romina Congera sono le vincitrici della prima edizione del premio Ninetta Bartoli, dedicato alle donne sarde che si sono distinte per la loro attività politica, organizzato dalla sezione di Cagliari della Fidapa e dal Gruppo giornalisti uffici stampa. Claudia Lombardo, consigliere regionale di Forza Italia, unica donna in questa legislatura ad essere eletta con il sistema proporzionale attraverso la preferenza, è stato il più giovane consigliere eletto nella storia autonomistica della Sardegna. Ha prestato giuramento, infatti, per la prima volta ad appena 21 anni. Ha ricoperto la carica di vicepresidente del Consiglio regionale. Romina Congera è il più giovane assessore regionale in 60 anni di autonomia. È entrata a far parte della Giunta del presidente Renato Soru a 31 anni. In precedenza ha ricoperto l incarico di assessore provinciale del Lavoro per la provincia dell Ogliastra. È dirigente regionale del comitato politico del Prc - SE. I lavori del convegno sono aperti dalla presidente della sezione di Cagliari della Fidapa, Liana Bilardi. Sono intervenute le consigliere regionali Claudia Lombardo e Maria Grazia Caligaris, la presidente della commissione regionale per le pari opportunità Daniela Cardia, il sindaco di Oristano Angela Nonnis. La figura di Ninetta Bartoli, sindaco di Borutta e primo cittadino sindaco donna d Italia, è stata ricordata da Pier Paolo Arru, sindaco del comune del sassarese.

12 12 Attualità Aprile 2008 EMIGRAZIONE Per i progetti regionali stanziati 850 mila euro Nel Programma annuale 2007 si punta sull arte sarda come filo conduttore tra le generazioni. Le culture e le epoche La mostre su Francesco Ciusa e Albino Manca, il laboratorio teatrale Schinepisci, la realizzazione di murales sardi in Australia: sono solo alcuni dei progetti finanziati dall assessorato regionale del Lavoro in base alla legge 7 regionale 7 del 1991, al Piano triennale 2007/2009 e al Programma annuale degli interventi in favore dei Sardi emigrati. Per la realizzazione delle attività saranno utilizzati complessivamente 850 mila euro. I progetti precisa una nota - sono stati predisposti dai Circoli, dalle Federazioni e dalle Associazioni di tutela. Le iniziative promuoveranno l immagine della Sardegna nel Mondo coinvolgendo allo stesso tempo le Comunità sarde e quelle ospitanti, anche a livello istituzionale. Uno sguardo attento è stato riservato alle nuove generazioni. In questo senso Schinepisci intende fare di un laboratorio teatrale dal presente al futuro il mezzo per avvicinare i giovani, figli di emigrati sardi, alla cultura della nostra Isola. Questa l idea chiave dell iniziativa del Centro di Cultura sarda di Berlino e finanziata dall assessorato del Lavoro con 40 mila euro. Il programma prevede un laboratorio teatrale itinerante, una viaggio attraverso la poesia (da san Francesco a Dante, dalle composizioni campidanesi al rap sardo) che coinvolgerà i figli degli emigrati sardi iscritti nelle scuole bilingue, elementari e medie, di Berlino. La poesia, intesa come la più alta forma di comunicazione, consentirà di affrontare il tema del conflitto che si sviluppa tra i giovani sardi e il mondo adulto. Il progetto sarà realizzato tra la primavera e l estate di quest anno. Al lavoro di laboratorio seguirà uno spettacolo che andrà in scena al berlinese Teatro Ballhaus. Alla cultura e ai più giovani sarà rivolto anche il progetto Brinca, promosso dalla Fasi e dall associazione culturale che torni Babele, pensato per promuovere lo sviluppo di un circuito musicale di nuove band sarde con l organizzazione di un tour nella Penisola. L arte si afferma quindi come filo conduttore tra i diversi progetti, le generazioni, i luoghi e le epoche. Così Palazzo Medici Riccardi, a Firenze, ha ospitato sino al 26 febbraio la mostra sullo scultore Francesco Ciusa ( Gli anni delle biennali ) organizzata dalla Fasi e già esposta a Venezia fra il tre novembre e il 15 gennaio. In programma anche una mostra su un altro grande scultore sardo: Albino Manca. A Roma, probabilmente ai Musei capitolini, verranno esposte venti opere dell artista di Tertenia, ricordato in Sardegna soprattutto per le quattro grandi statue sul Palazzo di via Sonnino, a Cagliari. L idea di arte come ponte tra le culture sta alla base anche del progetto Dove fiorisce il rosmarino: la pittura murale sarda agli antipodi, con la realizzazione di murales sardi a Brisbane, a Sidney, e a Melbourne, le città sede dei circoli sardi in Australia. Saranno coinvolti i giovani delle scuole d arte italiane. Tra gli altri progetti finanziati (alcuni dei quali già realizzati) da segnalare anche le iniziative in memoria di Antonio Gramsci, oppure il progetto Aquarium per la pace e l integrazione tra i popoli, con la partecipazione di tutti i circoli in Argentina: nella seconda metà del 2008 sarà messa in scena un opera musicale - realizzata e diretta dalla compositrice Amanda Ochoa in Esquivel - costruita sulla combinazione dei suoni del parco delle pietre che cantano in Sardegna e la musica millenaria dell Isola. IMMIGRAZIONE Amici per pelle un opuscolo di sensibilizzazione interculturale della questura di Nuoro I continui sbarchi in Sardegna di extracomunitari e gli arrivi di emigrati da diverse nazioni ha spinto la Questura di Nuoro (primo caso in Italia) a dar vita ad una iniziativa di sensibilizzazione che prevede, fra l altro, la diffusione di un opuscolo dal titolo Amici per la pelle. È stato lo stesso questore, Antonello Pagliei, ad illustrare i contenuti dell iniziativa, la terza nel Nuorese, dopo le prime due dedicate al bullismo e all alcolismo, queste ultime già riprese anche in altre province italiane. Un iniziativa - ha detto il Capo della Polizia di Nuoro - per ribadire la cultura della legalità. Si tratta di una campagna di sensibilizzazione sull interculturalità e sui temi dell integrazione interculturale, in un paese dove risiedono milioni di extracomunitari. Dobbiamo diffondere conoscenza fra i nostri ragazzi e questo lavoro può essere uno spunto di riflessione. L opuscolo, pubblicato in 34 mila copie grazie al contributo del Banco di Sardegna e del Rotary club verrà diffuso in tutte le scuole medie e superiori della provincia. Si vuol far maturare nei giovani la disponibilità a conoscere e a farsi conoscere, nel rispetto della identità di ciascuno, in un clima di dialogo e solidarietà. PREVIDENZA a cura di Giuseppe Foti Aperta ad aprile una nuova finestra per le pensioni di anzianità Sono quasi i lavoratori italiani che si apprestano ad andare in pensione tra i quali numerosissimi sono quelli sardi. Il gran numero si spiega con il fatto che quella di aprile, pur essendo una nuova finestra prevista dalla recente riforma pensionistica, si apre solo in base a regole vecchie e, in pratica, l ultima via di fuga con le regole in vigore fino al 32 dicembre 2007 che consentono una pensione anticipata con 35 anni di lavoro e 57 di età (58 per gli autonomi). Rientrano anche quanti possono far valere 39 anni di contribuzione. Per chi si apre la finestra. Quanti hanno raggiunto 35 anni di contributi e 57 anni di età entro il 31 dicembre 2007; quanti possono far valere, entro la stessa data, almeno 39 anni di contributi indipendentemente dall età. Questi requisiti, che interessano i lavoratori dipendenti, comprendono anche le dimissioni del lavoratore entro il 31 marzo prossimo. Anche i lavoratori autonomi sono interessati all apertura. Per loro, però, i requisiti sono leggermente più gravosi: 35 anni di contributi e 58 di età, compiuti entro il 30 settembre ovvero 40 anni di contributi entro la stessa data, indipendentemente dall età. Agli artigiani, commercianti e coltivatori diretti, però, non è richiesto il requisito della cessazione dell attività. La nuova normativa. Per i lavoratori che raggiungono i 35 anni di contributi dal 2008 in poi la pensione diventa più in salita, nonostante l abolizione dello scalone voluto dal ministro Maroni. Il brusco passaggio da 57 a 60 anni del requisito anagrafico da accompagnare ai 35 anni di contribuzione, è stato leggermente migliorato in quanto per un ulteriore periodo di 18 mesi l età pensionabile, da 57 anni passerà a 58, per i lavoratori dipendenti e a 59 per gli autonomi. Da luglio 2009 scatterà il nuovo meccanismo delle quote che, in pratica, corrisponde alla somma del requisito contributivo con quello anagrafico. Le nuove finestre per l anzianità dei lavoratori dipendenti. Chi raggiunge i requisiti per la pensione di anzianità con i nuovo sistema ha a disposizione due sole uscite. I dipendenti, a seconda che i requisiti contributivi e anagrafici vengano raggiunti nel primo o nel secondi trimestre, potranno lasciare il lavoro, rispettivamente, dal 1 gennaio o dal 1 luglio dell anno successivo. L attesa potrà essere ancor più prolungata per quanti raggiungono il diritto all inizio del trimestre. Così, ad esempio, il dipendente che, al 31 marzo del 2009 avrà maturato il diritto alla pensione di anzianità, potrà vedersi aprire la finestra solo dal 1 gennaio I 40 anni di assicurazione. Leggermente agevolati saranno quanti raggiungono 40 anni di contributi. Per questi lavoratori resteranno aperte le vecchie finestre per il Per i lavoratori dipendenti le finestre di luglio e ottobre si aprono per quanti maturano rispettivamente i requisiti entro il primo o secondo trimestre dell anno e sono legate ad una età minima di 57 anni. L agevolazione, però, viene meno per le uscite successive di gennaio ed aprile alle quali sono interessati quanti maturano i requisiti nel terzo e quarto trimestre dell anno precedente. In pratica si tratta di una strana normativa che premia con una decorrenza più ravvicinati quanti maturano il requisito nell ultima parte dell anno. Le nuove finestre per l anzianità dei lavoratori autonomi. Anche per la nuova anzianità dei lavoratori autonomi le finestre sono 4, ma la decorrenza della pensione è decisamente più distanziata rispetto al momento in cui raggiungono i 40 anni. La pensione, infatti, scatta dal 1 aprile, dal 1 luglio dell anno successivo a seconda che il requisito venga maturato rispettivamente nel primo, secondo, terzo o quarto trimestre dell anno.

13 IL SARDO Attualità 13 CRIMINALITÀ La tragedia di Gavoi Dina Dore aggredita e uccisa mentre era con la figlioletta di pochi mesi Una comunità sconvolta da un tentativo di sequestro finito nel sangue e mamme non si toccano è la scritta che L campeggiava sullo striscione bianco che i bambini di Gavoi hanno portato in corteo ai funerali di Dina Dore, la giovane mamma di una bimba di pochi mesi, uccisa e abbandonata nel garage della sua abitazione al centro del paese barbaricino il 26 marzo scorso. Per un tentativo di sequestro finito in tragedia, continuano a sostenere gli inquirenti, ma il caso creato dall omicidio è ancora tutt altro che chiaro. Dina Dore aveva 37 anni ed era sposata con il dentista del paese; il padre di quest ultimo anni fa era scampato a ben due tentativi di sequestro, ma questo non appare sufficiente a spiegare il movente. Dina Dore ha fatto appena in tempo a scaricare dalla sua auto il passeggino con la bimba che è stata aggredita dai malviventi, colpita violentemente alla testa e poi rinchiusa nel bagagliaio della sua Fiat rossa, ma solo dopo essere stata legata e imbavagliata con del nastro adesivo. La perizia necroscopica ha, quindi, rivelato che la donna non è morta per trauma cranico in seguito al violento colpi ricevuto in testa, bensì è morta soffocata dal nastro adesivo. Fatto piuttosto inusuale : il corpo della poveretta è stato scoperto nell auto solo intorno alle tre del mattino, dopo che dalla tarda serata precedente il marito aveva dato l allarme e in tutta l isola era scattato il piano antisequestro. Questa circostanza ha alimentato le polemiche sull operato della forze dell ordine; se l apertura del bagagliaio fosse avvenuta prima, si disse allora, la donna forse poteva essere salvata. Fatto assolutamente smentito dalle risultanze dell autopsia : Dina Dore, infatti, è morta in pochissimi minuti, intorno alle otto e trenta di sera, se anche il suo corpo fosse stato scoperto poco dopo l allarme dato dal marito, tutto ciò non sarebbe servito a salvarle la vita. Tentativo di sequestro finito male, si è detto fin dall inizio, ma anche senza essere degli esperti alcune domande è lecito porsele; le condizioni economiche della famiglia di Dina Dore sono tali da giustificare un tentativo di sequestro? E ancora: perché un commando di sequestratori usa per ridurre la vittima alla ragione un corpo contundente e non delle armi da fuoco? E RICERCA Scoperta la causa genetica dell insorgenza della calvizie La calvizie comune o alopecia androgenetica è la forma più diffusa di perdita dei capelli. Ereditaria (dovuta cioè a uno o più fattori genetici che determinano la predisposizione alla caduta dei capelli) colpisce circa il 50% dei maschi occidentali mentre in altre popolazioni la sua incidenza è minore. L indagine epidemiologica condotta dalla società di genomica Shardna (con sede nel parco tecnologico di Pula) e dai ricercatori dell Istituto di Genetica delle Popolazioni del CNR di Alghero a Talana, Perdasdefogu, Urzulei, Triei, Seui, Seulo, Baunei, Ussassai, Loceri ed Escalaplano, ha evidenziato che un uomo su due è calvo. Da queste osservazioni è nata l idea di cercare le basi genetiche dell alopecia tenuto conto che la popolazione esaminata presenta caratteristiche uniche e ideali per questo tipo di indagini. Lo studio è stato condotto su un campione di circa 1000 persone scelte tra i 7000 volontari di sesso maschile aderenti al progetto. L analisi del DNA ha evidenziato una correlazione tra una variante del di Andrea Frailis inoltre, per i sequestratori l ostaggio rappresenta denaro contante, la garanzia del pagamento di un eventuale riscatto, e allora perché picchiare la donna e, poi, rinchiuderla nel baule dell auto, dopo averne provocato la morte per aver stretto sulla bocca il nastro adesivo senza lasciare anche un piccolo spiraglio per il respiro? Dilettanti, si dirà, gente disperata che non esita a uccidere pur di portare a casa il riscatto. Sarà, ma comunque, è lecito nutrire dei dubbi sull intera vicenda. Il fatto è che a Gavoi la notizia ha avuto il dirompente effetto di una bomba; in una comunità dove i fatti di sangue non sono frequenti e dove, una intelligente e laboriosa amministrazione comunale ha portato eventi culturali e di spettacolo là dove mancavano da tempo, l omicidio di una inerme mamma davvero non ci voleva. Ma contrariamente a quel che avviene da altre parti la comunità di Gavoi non si è nascosta dietro il troppo comodo quanto frequente l assassino è venuto da fuori, non fa parte della nostra gente e anzi si è profondamente guardata dentro. Certo l appello consueto in questi casi chi sa parli non risulta sia stato accolto da qualcuno, e gli inquirenti quanto il marito della vittima si dicono convinti che l omicidio sia maturato in un ambiente non lontano dal paese. Ma la gente di Gavoi, e il suo sindaco Salvatore Lai, ancora una volta non si sono nascosti, hanno pubblicamente dichiarato di essere pronti a sottoporsi tutti alla prova del DNA, in modo da confrontarlo con quello che, si dice, sia stato trovato nel garage della morte o nella casa della vittima. Intanto le indagini vanno avanti, ma non sembra che abbiano imboccato una direzione precisa; anche le voci che parlavano di un testimone oculare (secondo alcune fonti addirittura un bambino) che avrebbe visto allontanarsi un uomo incappucciato allontanarsi di corsa dalle vicinanze della casa del delitto, sono state tutte smentite dagli inquirenti. Più che il ritorno del tristemente famoso fenomeno dei sequestri di persona, però, la vicenda appare legata a quel costante diradarsi di valori e principi che sembra attanagliare la Barbagia da qualche anno. Una bimba e il suo papà chiedono ora giustizia. gene EDA2R e l insorgenza della calvizie. Questo gene, localizzato sul cromosoma X, determina la produzione di una proteina, nello specifico un recettore che si trova sulla superficie delle cellule, la cui funzione non è ancora del tutto nota. Si sa che questo gene potrebbe essere implicato, seppur indirettamente, nel metabolismo degli androgeni. È stato precedentemente dimostrato che EDA2R è attivo nella crescita del capello. EDA2R è un recettore presente sulla superficie delle cellule per cui potrebbe essere un buon candidato per lo sviluppo di nuovi farmaci e il miglioramento delle terapie. I dati a disposizione sono ancora pochi in quanto fino ad ora gli unici studi condotti sulla proteina EDA2R sono stati svolti su modelli animali (topo), mentre l alopecia androgenetica è presente solo nell uomo. Sono in corso da parte dei ricercatori di Shardna volti a definire meglio il ruolo di questo gene nella calvizie. Questo studio è stato possibile grazie alla collaborazione della popolazione locale. Andrea Mameli La Sardegna nel Web a cura di Andrea Mameli Asini sardi È poco conosciuto, ma ricco di virtù, tanto da conquistare un posto d onore tra gli animali utilizzati a scopo terapeutico. È l asino sardo, particolarmente apprezzato per l intelligenza, la memoria, la caparbietà, la pazienza, l umiltà e la socievolezza. Ce lo spiegano i soci della Cooperativa Sociale L Alchimia di Quartu Sant Elena: Abbiamo voluto intraprendere un viaggio in compagnia di un animale, l asino, da sempre a fianco dell uomo: ha fatto parte della cultura e del lavoro delle nostre comunità fino a pochi anni fa e adesso per la sua lentezza è stato emarginato fino quasi a scomparire. Noi intendiamo promuovere attività dove l area del singolo individuo, con i suoi bisogni, nelle sue motivazioni e i suoi interessi, il suo stile di vita e le sue condizioni fisicopsichiche-atletiche, possa fondersi nell area di un altro essere vivente, l asino, con il suo stato fisicopsichico e con le sue emozioni, laddove fa da sfondo o da principio guida l educazione ambientale, il territorio nel quale viviamo, la natura che ci parla, che ci racconta. L attività proposta dalla prima Asineria Sociale della Sardegna comprende un approccio graduale all animale: prima ci si fa annusare, poi li si accarezza e lo si spazzola, infine si arriva a passeggiare insieme. Stando accanto a Balthazar, Giuditta, Rocco e Santolina si scoprono dei compagni di strada eccezionali. La persona accanto a questi animali può esprimersi senza timori di giudizi scrive la cooperativa L Alchimia è stimolata al contatto, alla coordinazione dei movimenti e il legame che inevitabilmente si instaura la fa sentire in qualche modo importante spingendola ad aprirsi e a comunicare le proprie sensazioni ed emozioni. Viene così messo in atto un intervento educativo integrato, misurato sulle reali necessità della persona, i cui risultati sono sicuramente incoraggianti. Per le persone con bisogni speciali spiega asinosardo.org prendersi cura dell animale mediante attività psicomotorie che favoriscano la percezione delle parti del corpo dell asino e del proprio corpo, consolida l autostima, migliora la socialità, aumenta la motivazione. In Italia l uso terapeutico degli animali da compagnia (Utac) noto come Pet Therapy è una pratica riconosciuta come cura ufficiale dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003 recante disposizioni in materia di benessere degli animali da compagnia e Pet Therapy, su proposta del Ministro della Salute. L asineria, situata a Maracalagonis (Strada Statale 125, km ) accoglie visite di scolaresche e singole famiglie, bambini in terapia comportamentale e anziani, ma propone anche la passeggiata con l asino, che può diventare una vera e propria escursione (trekking) insieme all animale.

14 14 Cultura Aprile 2008 Onorificenza ai tenores Remunnu e Locu Festa a Bitti per la consegna del titolo di Cavalieri al Merito della Repubblica Italiana assegnata dal Capo dello Stato Arrivano puntuali nel palazzo del Giudice di Pace. Vestiti con l antico costume del paese. Emozionati e felici. Questo, per loro, è un grande giorno: dopo i successi nelle piazze di tutto il mondo riceveranno l onorificenza di Cavalieri al Merito della Repubblica Italiana assegnata dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, per il contributo dato, in oltre 30 anni di carriera, alla diffusione della cultura sarda. Un riconoscimento di prestigio per i Tenores di Bitti Remunnu e Locu, il segno del mutamento dei tempi. Lo Stato italiano, dopo aver osteggiato per anni tutto ciò che riguardava le minoranze etniche e linguistiche, rende omaggio ad una delle espressioni più alte della cultura sarda. Siamo orgogliosi ed emozionati, dice il leader del gruppo Tanielle Cossellu. È un grande onore per noi cantori di una tradizione unica e misteriosa perché stavolta il premio non viene dalle piazze o da una giuria, ma dalla sede più alta della Repubblica. Per noi che veniamo dalle botteghe artigiane e dagli ovili, dopo anni di esibizioni, studi e ricerche per il recupero di Pier Sandro Pillonca del patrimonio culturale della nostra tradizione, si tratta di un riconoscimento prestigioso che ci stimola ad impegnarci con più rigore e serietà». Tanielle Cossellu, Tancredi Tucconi, Piero Sanna e Mario Pira potranno da ora fregiarsi del titolo di Cavalieri della Repubblica. A consegnare il diploma il prefetto di Nuoro, Vincenzo D Antuono: È bellissimo saper cogliere la voce del vento e degli animali, aver conservato i valori del passato, portare avanti questa tradizione con tanta passione e impegno dice il rappresentante dello Stato davanti a una sala gremita. In prima fila anche i figli di Batore Bandinu Pante, uno dei fondatori del Tenore Remunnu e Locu, scomparso nel Ricevono dal prefetto una lettera di encomio per il loro genitore. La sala si scioglie in un lungo applauso. Oggi è la festa di tutta la comunità, dice il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini. Dobbiamo cogliere questa grande opportunità. È importante che Bitti sia riconosciuto in tutto il mondo come il paese dei tenores. Soddisfatto anche il Sottosegretario all Ambiente Bruno Dettori. Da lui è partita la proposta al Quirinale per l assegnazione dell onorificenza ai Tenores di Bitti. Tutta la Sardegna è orgogliosa di questo riconoscimento all armonia di queste voci ancestrali. E le voci volano alte in sala. Al gruppo formato da Tanielle Cossellu, Piero Sanna, Mario Pira e Pier Luigi Giorno si unisce anche Tancredi Tucconi, uno dei leader storici del Tenores Remunnu e Locu, che negli anni scorsi ha dovuto lasciare il canto per problemi di salute. Un emozione fortissima per lui: per un attimo la sua voce si fonde con quella dei compagni di mille concerti. Al suo posto oggi c è un giovane talento: Pier Luigi Giorno. Dal 2002 è entrato nella formazione titolare: l onorificenza per lui arriverà nei prossimi anni. Ma la sua presenza è già garanzia di un brillante futuro. Il canto ancestrale dei pastori continuerà a vivere anche nel terzo millennio. Tenores di Bitti cantori della Sardegna I Tenores di Bitti Remunnu e Locu nascono nel Nel gruppo originario Tanielle Cossellu (boghe e mesu oghe), Tancredi Tucconi (contra), Piero Sanna (boghe e mesu oghe), Batore Bandinu Pante (bassu). Negli anni 80 cominciano le collaborazioni con alcuni mostri sacri del panorama musicale mondiale: Lester Bowie, Ornette Coleman, Frank Zappa e Peter Gabriel. Il leader dei Genesis capisce da subito la forza espressiva del canto millenario dei pastori e decide di pubblicare alcuni lavori dei Tenores di Bitti per la propria etichetta discografica Real World. Un incontro importante per il gruppo Remunnu e Locu. I Tenores di Bitti diventano ambasciatori della Sardegna nel mondo e contribuiscono in modo determinante alla promozione del patrimonio musicale isolano all estero. I loro concerti toccano tutti i continenti del pianeta. Lunghissimo l elenco delle nazioni che li vedono protagonisti sui palchi delle principali rassegne internazionali: Portogallo, Svizzera, Francia, Lussemburgo, Belgio, Danimarca, Inghilterra, Ungheria, Svezia, Russia, Germania, Cuba, Argentina, Canada, Stati Uniti, Australia, Spagna, Iraq, Egitto, Marocco, Nuova Zelanda, Kazakistan. Nel 1994 lascia il gruppo per motivi di salute Batore Bandinu. Lo sostituisce Mario Pira, un giovane di 31 anni. Pira, su sollecitazione di Tanielle Cossellu, decide di tornare a Bitti dopo un esperienza lavorativa nella penisola. Da allora entra in pianta stabile nella formazione titolare. Nel 2002 l addio al canto di un altro componente: sa contra Tancredi Tucconi lascia anche lui a causa di una malattia. Il suo posto viene preso da Pier Luigi Giorno, un giovanissimo cresciuto nella scuola dei tenores, fondata a Bitti proprio da Tanielle Cossellu e compagni. CINEMA Orgosolo rende omaggio a Vittorio De Seta Il regista autore del capolavoro Banditi a Orgosolo premiato dopo 50 anni con la cittadinanza onoraria Vittorio De Seta è tornato a Orgosolo, cinquant anni dopo, per ricevere dalle mani del sindaco la cittadinanza onoraria. Fu infatti nel 1958 che ebbe inizio l avventura sarda del regista siciliano. Vale la pena di raccontare le vicende che portarono alla realizzazione dei documentari ( Pastori di Orgosolo e Un giorno in Barbagia ) e, successivamente, del lungometraggio a soggetto Banditi a Orgosolo, ancora oggi considerato tra i film più importanti della storia del cinema. De Seta, giovane documentarista siciliano, si interessò per la prima volta alla Sardegna attraverso i celebri reportage di Franco Cagnetta ( Inchiesta a Orgosolo ), pubblicati, a partire dal 1954, sulla rivista Nuovi Argomenti. Pensò di esordire nel lungometraggio utilizzando i racconti di Cagnetta e si rivolse dapprima ad Alberto Moravia, quindi allo scrittore e sceneggiatore sardo Franco Solinas, perché lo aiutassero a stendere una sceneggiatura. Con Solinas la collaborazione andò avanti per qualche tempo (c è rimasta una traccia nel bel racconto Le pecore di Emiliano, pubblicato nel 1959 su Il Contemporaneo ) ma il regista restava perplesso all ipotesi di un film totalmente romanzato, com era tradizione del cinema italiano del tempo. Così decise di esplorare da solo, o meglio con una piccola troupe, la Barbagia. Da quel suo primo viaggio, scaturirono due straordinari documentari, appunto Pastori di Orgosolo e Un giorno in Barbagia : il primo film ricostruisce la lotta per la vita (per se e per il bestiame) dei pastori sulle montagne del Supramonte, d inverno; il secondo una giornata tipica dei paesi barbaricini (oltre Orgosolo, Oliena e Mamoiada) dominati dal predominio femminile, nella casa e nel lavoro. Privi di commento sembrano dirci: questa è la Barbagia, questa è Orgosolo. La stessa poetica ritornerà in primo piano nel 1960, quando respingendo definitivamente la tentazione di fare un film a soggetto fortemente strutturato in senso romanzesco, deciderà di trasferirsi a Orgosolo per alcuni mesi: facendo parte della comunità, riuscì a farsi accettare e a tessere con gli abitanti il filo conduttore che avrebbe portato alla realizzazione del lungometraggio. L immissione della vita reale dei pastori orgolesi e delle loro famiglie in un frammento romanzesco fu il dato rivoluzionario, colto non solo dalla critica di ieri e di oggi, ma anche dal grande regista- antropologo Jean Rouch. Fuori da ogni mito, De Seta apre il film con un prologo documentaristico che ci riportava alla tipica wilderness isolana (la caccia), quindi immette una voce fuori campo che parla appunto di tempi che galleggiano nella storia e, nel prefinale, inventa, certo suggestionato dai racconti dal vero dei suoi pastori/attori, la sequenza più bella e più tragica: nella pietraia di calcare le pecore muoiono. Il bambino (Peppeddu Cuccu, che abbiamo ritrovato, magnifico, in Sonetaula) chiede al fratello perchè ciò accade e il fratello risponde: perchè così doveva essere. L immutabilità del paese dei banditi così veniva descritto dalla stampa nazionale e internazionale, che mostrava i muri dei paesi sardi con affisse le taglie dei ricercati, quasi fossimo nel west ottocentesco veniva smentita paradossalmente, pochi anni dopo, dal nuovo bandito a Orgosolo, Graziano Mesina. In altri tempi, sarebbe potuto essere un bel personaggio deleddiano, o anche un modello per De Seta. Ma era già l epoca delle comunicazioni di massa. Mesina aveva capito benissimo il tempo nuovo e non più fermo: sapeva stare sulle pagine dei giornali di tutto il mondo, inseguito dai giornalisti; era persino telegenico, amato dalla donne si dice balente al punto da telefonare, in clandestinità, a Carlo Lizzani (il regista di Barbagia ) per chiedergli i diritti d autore dovutigli per l uso del personaggio. Orgosolo non ha più bisogno di miti, ma di celebrare un maestro del cinema che ha saputo raccontare un pezzo di storia e di geografia sarda. L ultimo grande estimatore del lavoro sardo di De Seta, è stato Martin Scorsese. A New York, nel 2006, durante il festival cinematografico della sua città, ha voluto personalmente presentare le copie restaurate anche con la collaborazione della Cineteca sarda dei due documentari e del film a soggetto. Gianni Olla

15 IL SARDO Cultura 15 PERSONAGGI Fernanda Montenegro nel paese dei nonni alla ricerca delle origini La grande attrice brasiliana, accompagnata da una troupe di Rete Globo, ha ritrovato a Bonarcado la casa dei suoi avi - Tappe anche a Cagliari e Sassari alla riscoperta dei luoghi d origine dei nonni materni - Era già stata nell Isola 30 anni fa Fernanda Montenegro salutata da una parente davanti alla casa dei nonni a Bonarcado. Sotto: con il sindaco Sassu Fernanda Montenegro è una grande attrice, un icona del teatro, del cinema e della televisione brasiliana. È nata a Rio de Janeiro ma le sue origini sono anche sarde: i nonni materni Pietro Nieddu, di Sassari, e Maria Pinna, di Bonarcado, erano partiti dalla Sardegna, alla fine dell Ottocento. E Fernanda Montenegro è particolarmente legata alle sue radici tanto che nel suo sito ufficiale ha scritto che la sua famiglia ha origini portoghesi e italiane (Bonarcado, Oristano). Ha indicato proprio il paese dell Oristanese da cui sono partiti i nonni. Ai primi di aprile, approfittando di una serie di manifestazioni in suo onore, organizzate a Roma e Milano, dall associazione Nuovi Orizzonti Latini, con il patrocinio delle linee aeree Tam, Fernanda Montenegro ha voluto tornare in Sardegna e per due giorni ha vissuto intense emozioni. È arrivata a Cagliari, accolta da Pino Dessì e Bonaria Spignesi, della Federazione delle associazioni di tutela (Faes), e ha visitato la città cercando nel porto il luogo da cui erano partiti i nonni diretti in Brasile. Poi il giorno successivo si è recata a Bonarcado dove le hanno riservato una accoglienza molto calorosa. Ha assistito alla messa nella chiesa di Santa Maria di fronte alla Basilica di Nostra Signora di Bonaccatu dove il parroco don Isidoro Meloni le ha fatto omaggio della copia del certificato di nascita della nonna. È rimasta estasiata dai canti si Su Concordu di Bonaccatu che hanno accompagno il rito religioso. Poi ha visitato gli stand di una mostra allestita dal GAL apprezzando i prodotti del territorio, quindi è stata ospite del sindaco Mario Sassu ha gustato le specialità gastronomiche della zona. Il pranzo è stata un occasione per conoscere meglio Fernanda, accompagnata dalla sorella Aida. Ha rivelato di essere già stata in Sardegna e anche a Bonarcado 30 anni fa. Anche in quella occasione era stato il richiamo delle origini a spingerla nell Isola. Così come era stata in Portogallo, in un paesino ai confini con la Spagna, per conoscere i luoghi natali dei nonni paterni. In questi anni la Sardegna è cambiata molto ha confidato la prima volta Cagliari mi era apparsa povera e dimessa. Ora invece è una città splendida. Già l aeroporto è bellissimo, non come quello che avevo visto anni fa. Il Castello ma anche le altre zone sono bellissime. Anche Bonarcado è cambiato molto. Prima era un paese chiuso nel suo vecchio nucleo, ora ci sono tante case nuove, moderne. La visita a Bonarcado è stata un susseguirsi si emozioni. Dopo pranzo Fernanda, costantemente seguita da una troupe della televisione brasiliana Rete Globo, è stata accompagnata in piazza Eleonora dove sorge il rudere della casa dei nonni. I miei nonni ha raccontato erano partiti con l idea di restare in Brasile due-tre anni e poi rientrare in Sardegna. Per questo non avevano venduto la casa ma l avevano solo ipotecata. Poi invece sono rimasti lì per sempre. Ma mi hanno parlato della loro casa e del loro paese. Le case attorno sono state tutte ristrutturate, tranne quella dei Nieddu (che è stata rilevata da parenti). Ora c è l impegno a ricuperare quell edificio e c è anche una bozza di progetto per trasformarlo in centro culturale in cui raccogliere le testimonianze dei figli illustri di Bonarcado. Fernanda Montenegro ha promesso che invierà al comune copie dei suoi film più importanti e un Cd con le immagini del suo viaggio in Sardegna. Ha anche rivelato che in Brasile vive un altro discendente illustre di Bonarcado: uno scultore di fama internazionale (l artista che ha realizzato le statue che ornano Brasilia), figlio di una sarda originaria del paese dell Oristanese. Particolarmente toccante l incontro con i parenti davanti alla casa di Piazza Eleonora. L artista brasiliana si è intrattenuta chiedendo informazioni sulla famiglia e aneddoti. Con un certo imbarazzo gli abitanti che affollavano la piazza hanno confessato di non aver mai visto i suoi film ma molti avevano seguito le telenovelas, anche se non sapevano che Fernanda Montenegro fosse (quasi) una compaesana. La festa è proseguita nel Salone parrocchiale dove si sono esibiti in canti e balli tutti i gruppi folk del paese. Il sindaco le ha regalato la copia originale dello stato di famiglia dell epoca. GdC CINEMA Ha origini sarde la più grande attrice latino-americana Ha vinto l Orso d argento a Berlino ed è stata candidata all Oscar Arlete Pinheiro Esteves da Silva, nata a Rio de Janeiro nel Nome d arte, Fernanda Montenegro, professione attrice. Lei stessa racconta che il nome d arte derivò semplicemente dalla sonorità piacevole di Fernanda, mentre Montenegro era il cognome del medico di famiglia. Nel dopoguerra arriva al successo e, già negli anni Settanta, viene definita la First Lady del teatro e del cinema, e poi della tv brasiliana. A metà del decennio successivo, il presidente della repubblica, Sarney, gli offrì il Ministero della cultura. La Montenegro declinò l invito: preferì continuare la sua carriera tra set e scena, e recentemente anche il pubblico italiano ha potuto vedere un suo cammeo nel film di Mike Newell, L amore ai tempi del colera, tratto dal romanzo omonimo di Gabriel Garcia Marquez. Vastissimo il suo repertorio teatrale, che include i classici greci (Medea), Anouilh (la pulce nell orecchio), George Bernard Shaw, Pirandello, ma anche i modernissimi Beckett e Fassbinder. Va invece detto che i cultori italiani delle telenovelas le prime serie, negli anni Ottanta, provenivano appunto dal Brasile sono in grado di ricordarla, trionfante sugli schermi di Retequattro. Ma è il cinematografo, a partire dagli anni Sessanta, ad aver creato il mito di quest autentica diva latino americana, nipote di nonni sardi emigrati nell Ottocento verso le Americhe. E non a caso, prima dell arrivo in Sardegna per incontrare, a Sassari e Bonarcado i suoi parenti, il cinema Farnese di Roma e la Cineteca di Milano le hanno dedicato calorosi omaggi, riproponendo i suoi titoli più celebri, molti dei quali apparsi anche sugli schermi italiani. Nell occasione, in Campidoglio, le è stato consegnato un premio alla carriera del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il film più celebre è forse Central do Brasil (1998) di Walter Salles, che vinse l Orso d argento al festival di Berlino e consentì a Fernanda Montenegro di avere una candidatura all Oscar. Central do Brasil fu, in realtà, la seconda nomination all oscar; la Montenero conquistò la prima nel 1981, con il film di Leon Hirszman, Loro non portano lo smoking: interpretava il ruolo di Romana, una madre divisa tra figlio e marito, per ragioni politiche. La pellicola che vinse il Leone d oro a Venezia nel 1981 oltre ad essere considerata uno dei migliori film latino americani di tutti i tempi, sembra, nel nuovo clima democratico, rinverdire gli anni gloriosi i Sessanta del cinema novo. Un anno prima di Central do Brasil, anche nel nostro paese uscì una curiosa pellicola di Bruno Barretto, Quattro giorni in settembre, che raccontava e romanzava il rapimento dell ambasciatore americano nel 1969 (la storia ispirò anche L amerikano di Costa Gavras, scritto dal nostro Franco Solinas) da parte di un gruppo terroristico. Tra le interpreti c era di nuovo Fernanda Montenegro, mentre il ruolo della organizzatrice del sequestro fu assegnata alla figlia Fernanda Torres. Gianni Olla

16 16 Inchieste Aprile 2008 STORIE DI EMIGRAZIONE I sardi di Stoccarda Servizi e foto dell inviato Antonello De Candia Il Circolo Su Nuraghe ha compiuto 40 anni di attività - È ospitato in una palazzina acquistata dai soci e ristrutturata - È stato uno dei primi a dotarsi di una biblioteca e a coinvolgere le donne nella gestione - Testimonianze e racconti di vita vissuta impatto con Stoccarda è di quelli che non ti L aspetti: innanzitutto perché c è un sole splendente che qui in Germania si vede di raro ( questo sole l ho portato io dalla Sardegna dico al mio ospite sardo Antonio Galistu, che si è fatto Il ristorante Sardegna di Franco Pitzalis 70 chilometri per venire a prendermi in aeroporto, come volessi fargli un omaggio per sdebitarmi e ringraziarlo. Lui mi guarda, abbozza un sorrisetto ironico, ma appare compiaciuto e mi dice fino ad ieri eravamo 6 gradi sottozero! ). Il secondo fatto strano è che ci sia uno sciopero in atto. La città è paralizzata. Tutto fermo, chiuse le metropolitane, fermi i mezzi pubblici, tutti gli uffici chiusi. È giovedì, una giornata cruciale, un effetto devastante. Per fortuna sono venuti a prendermi all aeroporto, dove invece tutto funziona secondo precisione tedesca: arrivi e partenze dei voli in perfetto orario. Come mai questo sciopero?, chiedo al mio interlocutore. Scioperano per il rinnovo del contratto di lavoro. Qui in Germania i contratti si chiudono di anno in anno. E questo è uno sciopero di avvertimento. Chiedo ulteriori spiegazioni. Cosa significa? In realtà i contratti sono in genere biennali o triennali, ma si chiudono ogni anno, e ogni anno c è un aumento. Ora sono fermi sia quelli dei dipendenti pubblici che quelli privati. Oggi stanno scioperando i vigili del fuoco, i vigili urbani, i tranvieri, insomma tutti i dipendenti pubblici perché chiedono appunto l aumento annuale che non è stato ancora concesso. Insisto: Ma cosa vuol dire sciopero di avvertimento? Vuol dire che se non ottengono subito l aumento contrattuale, i sindacati proclamano lo sciopero generale, sciopero generale che però deve essere poi approvato dal 75% degli iscritti al sindacato, che qui in Germania sono circa 5 milioni di lavoratori. Quindi per avallare lo sciopero generale nei servizi pubblici si vota? Sì. E se non si raggiunge il consenso del 75% degli iscritti lo sciopero non si fa. Il fatto che ci sia uno sciopero in atto, segnale comunque di una situazione di malessere mi porta a chiedere quale sia la situazione generale, se ci sia aria di crisi economica e come l avvertano i lavoratori. L annessione della Germania Est, o se preferite la riunificazione delle due Germanie, certamente ha creato qualche problema per assorbire milioni di lavoratori, ma il rimpianto maggiore è per il marco, che ha fatto perdere un bel po del potere d acquisto rispetto all euro. Attualmente in Germania ci sono 3,5 milioni di disoccupati, e non è più facile trovare e cambiare lavoro. In ogni caso mi rassicura Galistu i lavoratori qui godono di un sussidio di disoccupazione che consente di vivere. Qui di fame non si muore! Il circolo Su Nuraghe compie 40 anni Il Circolo Su Nuraghe di Stoccarda è uno dei circoli storici della emigrazione sarda in Germania. Quest anno ricorre il quarantennale della sua fondazione, che risale appunto al È stato uno dei primi a dotarsi di una biblioteca e a coinvolgere le donne nella gestione. Ha espresso per molti anni dirigenti di primo piano Francesco Pistis dell emigrazione sarda organizzata: presidenti di Lega, di Federazione e Consultori. Il circolo è ospitato in una sede nuova, in una palazzina in Wiesbadener Str. 12, che è stata acquistata nel 1998 e completamente ristrutturata da alcuni dei soci che avevano costituito l Immobiliare Su Nuraghe. Doveva essere una delle cosiddette sedi di prestigio all Estero individuate a suo tempo dalla Regione Sardegna, nell ambito di un ampio progetto di divulgazione culturale e di promozione turistica spiega Francesco Pistis, che è stato consultore e del Circolo è il factotum e di fatto lo è stata fino al 2004, ma poi il salto di qualità non c è stato, sono venute meno le promesse della Regione che ci aveva indotto ad acquistare la sede che sarebbe rimasta di sua proprietà ed ora tutto è fermo. L idea era giusta, ma l impresa è risultata superiore alle nostre forze e ai programmi e così precisa Pistis parte dello stabile è stato affittato per altre attività per far fronte agli impegni economici, e anche il circolo Su Nuraghe paga l affitto per i locali: una segreteria con biblioteca, un bel bar, due saloni, e servizi. Indubbiamente una bella sede, ma più modesta rispetto ai programmi: apre solo il mercoledì, il sabato e la domenica. Se si continua così, con la troppa burocrazia, le troppe incombenze dice ancora Pistis con una punta di amarezza i circoli rischiano di chiudere. Così si allontanano anche i giovani nati qui che hanno altri interessi, fanno sport, suonano, e se non sono consentiti loro spazi più adeguati nel circolo vanno a cercare altrove motivi di svago e di interesse. Un tempo il ricambio generazionale era automatico, ma oggi qui non arriva più nessuno, l America è finita!. Il Presidente del Circolo è Pietro Soro, il vice Gianmario Galistu, la cassiera è Francesca Piras, il segretario Alessandro Spanu. Il factotum è il già citato Francesco Pistis, che per tanti anni è stato anche il Presidente della Federazione, quando ancora si chiamava la Lega Sarda in Germania. Nell interland di Stoccarda, la sesta città della Germania per popolazione, una delle più industrializzate, con industrie come la Mercedes, la Porsche, la Siemens e Malhe (la fabbrica che tra l altro produce i pistoni per la Ferrari) la comunità sarda è consistente, con circa quattro mila emigrati e i loro discendenti. Una realtà non trascurabile. Il tranviere di Illorai Il suo sogno era di terminare il noviziato e andare a fare il missionario in Madagascar. Ora che è in pensione, che ha smesso di guidare tram e treni della metropolitana di Stoccarda, ed è diventato nonno, Antonio Galistu, può finalmente coltivare la sua passione: quella di scrivere libri e poesie. Era il suo sogno di riserva quello di potersi laureare in lettere moderne e in lingue e di girare il mondo, ma le vicissitudini della vita lo hanno portato a fare altre scelte, scelte peraltro obbligate da un susseguirsi di eventi straordinari. Che ricorda con il sorriso sulle labbra. Ho lasciato il mio paese, Illorai, che avevo appena sette anni racconta e sono stato mandato a studiare in seminario, a Sassari, grazie a un lascito di un monsignore. Antonio Galistu con figlia e nipotino Poi, terminati gli studi medi sono andato in Piemonte, al ginnasio. Quando ero al terzo anno di noviziato, e stavo quindi per diventare missionario, ho avuto un contrasto con il mio consigliere spirituale dice per farla breve e sono tornato in Sardegna. Ma nel frattempo era scattato l obbligo militare ed ho rischiato anche di essere arrestato per diserzione. Insomma, venuta meno la vocazione religiosa, sono partito per fare il militare a Trieste e da lì è iniziata la mia vita da emigrato. Miei fratelli erano decisi a fare sacrifici per farmi riprendere gli studi e iscrivermi all Università, ma io ho pensato che fosse giusto che mi rendessi indipendente e quindi sono venuto a lavorare in Germania. Qui a Stoccarda ho conosciuto una donna tedesca, Eva Maria, che ho sposato, e che mi ha dato due figli, un maschio e una femmina, Gian Marco, che è il vicepresidente del Circolo, e mi ha reso nonno di Chiara, e Tania che lavora

17 IL SARDO Inchieste 17 alla Kodac. Dopo aver svolto diversi lavori, grazie a mia suocera che era dipendente della Società delle tranvie sono stato assunto e per 25 anni ho guidato tram e treni della metropolitana. Ho preso anche la abilitazione per guidare la funivia, dice mostrando con orgoglio il tesserino che conserva ancora. Ora Antonio Galistu si è ritirato a vivere a Sulzbach, un paesino a 70 chilometri da Stoccarda, ma il suo impegno per la comunità sarda e per il circolo lo ha trasmesso anche ai figli. Miei figli sono nati in Germania, mia moglie è tedesca, mia nipotina è tedesca, ma in fondo al nostro cuore, anche se puo sembrare strano, c è sempre la Sardegna. Il postino di Cossoine Quando lo catalogo come postino si mette a ridere, con quella sana risata tipica di chi capisce di essere stato frainteso, scuote la testa e mi corregge subito. Ho lavorato per 28 anni per le Poste tedesche, ma guidavo il camion che distribuiva la posta e i pacchi, mi spiega e poi prende a parlare in logudorese per raccontarmi la sua storia, i suoi 47 anni in Germania. Avevamo un grosso gregge con i miei fratelli a Cossoine. Nel marzo del 1961 ho lasciato la Sardegna per venire a lavorare qui, pensavo di mettere su un gruzzoletto e poi tornare nell Isola e ingrandire l azienda familiare. Invece sono ancora qui, Giovanni Maria Sotgiu trattenuto dagli affetti: ho tre figlie, una all Università, tre nipoti. Ho fatto diversi lavori, ho lavorato alcuni anni alla Mahle, che fabbrica forcelle di moto, pistoni e altri componenti meccanici, poi sono stato assunto alle Poste dove ho lavorato per 28 anni. E alle Poste è stato anche sindacalista e ha fatto parte della Commissione interna. L impatto con la Germania, anche se era un pastore abituato alle intemperie, Giovanni Maria Sotgiu lo ricorda con terrore sa Siberia fiat inoghe! dice a denti stretti, e aggiunge: il freddo terribile è il ricordo peggiore che abbia. Giovanni Maria Sotgiu è tornato e torna spesso nella sua Cossoine ma, come ha già detto rimane in Germania per le mie figlie e i nipotini, altrimenti tornerei nel mio paese, a Cossoine, c è aria buona. È sposato con una compaesana, Caterinangela Corongia ( ma sono rimasto qui un anno da solo prima di far venire mia moglie a raggiungermi ); la donna lavorava come infermiera in Ospedale, qui a Stoccarda. Giovanni Maria Sotgiu ricorda infine con orgoglio di essere stato uno dei fondatori del Circolo, 40 anni fa. Eravamo sette o otto, non avevamo sede, in quegli anni c era la guerra fredda, e noi eravamo tutti schedati, non era facile riunirci. Il ristoratore e la francesina (di Samugheo) Lui, Franco Pitzalis, in Germania è arrivato con la seconda ondata dell emigrazione, nel Ed ha iniziato a lavorare in una fabbrica dove si facevano presse. Però non si è limitato a questo lavoro e, nel tempo libero si è messo a girare la Germania per vendere i vini della Cantina Sociale di Dolianova. Poi, d estate è rientrato a Samugheo, suo paese d origine ed ha incontrato una francesina, Claudia Lai, figlia di un compaesano e di una donna francese, nata a Vieux Condè e, guarda caso, mandata dal padre in Sardegna a perfezionare la conoscenza della lingua italiana. È vero conferma Claudia Lai mio padre mi ha mandato nell isola, d estate, per studiare l italiano e ho incontrato Franco e sono rimasta fregata. Emigrata due volte. Lei ora gestisce un locale alla moda, un cafè che di sera si anima di giovani e che fa musica live. Franco Pitzalis invece, gestisce un ristorante a Stoccarda, in Siemensstrasse. Non si può non riconoscerlo dall esterno, completamente ricoperto di murales che raffigurano scene bucoliche tipicamente sarde; anche all interno quadri, arazzi, oggetti, richiamano l Isola. Ovviamente si chiama ristorante Sardegna. Manco a dirlo è sempre pieno. Il boom l ho avuto durante i Mondiali di calcio e i campionati di ciclismo: venivano tutti qui. In un giorno ho venduto vini sardi, esclusivamente sardi per svariati milioni. Il menù del ristorante Sardegna è scritto in tre lingue sardo, tedesco e italiano e: ovviamente ci sono i malloreddus ma anche gli spaghetti alla Porto Cervo, o con i nomi di tutte lo località rinomate della Sardegna. Il cuoco? Sardo, di Samassi, Paolo Zurru. Sorride sempre, parla poco e cucina bene. La nonnina di Ruinas Beatrice Soi per tutta la comunità sarda di Stoccarda semplicemente Bice, è venuta da Kornwesthein, per raccontarmi qualche episodio della sua vita travagliata. È una donna minuta, incanutita dal tempo, che però sprizza dolcezza, nonostante il dolore che si porta dentro per aver perso un figlio, Sandro, di appena 31 anni, vittima di una disgrazia. Un dolore che si accompagna alla perdita nel 2002 di suo marito, Giovanni, con il quale ha condiviso tutte le difficoltà e le gioie di una vita segnata dal destino. È cominciato tutto quando ha lasciato Ruinas era il giugno del 1960 proprio per andare a cercare il marito, Giovanni Soi, omonimo e compaesano. Sapevo che Giovanni era a Stoccarda, Beatrice Bice Soi ma non sapevo neanche dov era questa città. Sono partita con pochi soldi in tasca, da Verona sono andata a Monaco e poi, una volta in Germania,senza capire una sola parola, senza un soldo, ripeto, sono salita su un treno e sono arrivata a Stoccarda, dove mi hanno sistemato in una baracca per donne, che distava mezzora dalle baracche per uomini. Quando la mattina mi sono presentata per chiedere di mio marito e lui mi ha vista per poco non è svenuto. Il primo lavoro, nelle incubatrici per galline, poi in una fabbrica di calze e nel 1963 in una fabbrica di scarpe. Nel frattempo il nucleo familiare si era allargato con l arrivo dei fratelli del marito e di alcuni cugini. Ma la vita era dura, durissima. E poi sono arrivati i figli. Quando ho avuto la prima figlia racconta l asilo costava più di quanto guadagnavo, e allora ho smesso di lavorare e mi sono messa io a guardare i bambini degli altri sardi: ne avevo sei. Dal 1970 ho fatto la commessa in macelleria dice ancora la signora Bice poi ho lavorato nella mensa di un ristorante, a turno con mio marito: io lavoravo fino alle 16, poi tornavo a casa ad accudire ai figli; e mio marito andava a lavorare. Mio marito poi è entrato a lavorare alla Bosch dal 1972 fino al Bice ha tre figli, due vivono a Berlino, uno con lei a Kornwesthein, e due nipotine sono le figlie di mia figlia, sono due tedeschine. Nostalgia per la Sardegna? la domanda è d obbligo. La risposta arriva pacata: Ero partita con una valigia di speranze. Al mio paese Ruinas ci sono tornata spesso. Lascia passare qualche secondo, misura le parole, poi aggiunge con voce commossa, ma voglio essere seppellita qui dov è mio marito. CONCERTO AL CENTRO ITALIANO DI CULTURA Tedeschi in delirio per gli Actores Alidos Tedeschi in delirio allo Stadbucherey di Stoccarda, affascinati dalla straordinaria esibizione della compagnia di Gianfranco Angei, Actores Alidos e di Orlando Mascia un mago degli strumenti musicali più antichi della tradizione sarda, che si è alternato a suonare le launeddas, la trunfa, su sulittu, l organetto, con grande disinvoltura e con grande bravura, raccogliendo applausi e ovazioni da stadio. Da un pubblico va sottolineato colto e curioso, come quello di Stoccarda (città che accoglie 159 etnie diverse e conta decine e decine di teatri sia in centro che nei sobborghi). Il concerto è stato organizzato dallo Istituto Italiano di Cultura; la comunità sarda ne era all oscuro e i pochi che ne sono venuti a conoscenza all ultimo momento sono rimasti colpiti dalla performance della piccola compagnia sarda. Non conoscevo questo gruppo dice Gianni Manca, presidente della Federazione dei Circoli sardi in Germania e devo ammettere che ho assistito ad uno spettacolo straordinario. Peccato che non sapessimo di questo appuntamento, altrimenti saremmo venuti più numerosi, anche se poi sarebbe stato impossibile entrare, visto che il teatro era strapieno ed hanno dovuto portare sedie aggiuntive per ospitarci. Aspetto non trascurabile da evidenziare è che non si è trattato di uno spettacolo gratuito, ma si pagava il biglietto d ingresso. Insomma, per vederlo, i tedeschi hanno pagato. Gli Actores Alidos è un gruppo composto da cinque ragazze, dirette da Gianfranco Angei e guidate dalla straordinaria voce principale di Valeria Pilia, basso Valeria Parisi, e da Elisa Marongiu (una ragazza di appena 18 anni, con una voce straordinaria di recente acquisizione da parte del gruppo). Alla base dello spettacolo uno spaccato della società femminile sarda attraverso il canto e la mimica, fuori da certi schemi tradizionali ormai inflazionati. E il successo dello spettacolo è appunto nella novità delle interpretazioni e dei canti e della compostezza delle attrici che si muovono sul palco con tempi lenti e cadenzati che hanno affascinato il pubblico.

18 18 Parliamo della Sardegna Aprile 2008 a cura di Manlio Brigaglia CULTURA Kalama, cacciatori di scrittori di Giovanni Mameli Aperta a Cagliari la prima agenzia letteraria esistente nell isola In passato i rapporti tra gli autori e le case editrici erano diretti. Ossia gli scrittori proponevano le loro opere inedite a Mondadori, a Einaudi o Garzanti. Si potevano avere risposte affermative o negative, contratti convenienti o inaccettabili. Da qualche anno in Italia le cose sono cambiate, sulla scia di quanto avviene negli Stati Uniti e in diversi paesi europei. Su Internet sono presenti molte agenzie letterarie che hanno da intermediarie tra gli autori e gli editori. Ovviamente prima valutano il prodotto-libro e, se questo ha un mercato, lo indirizzano a collane specifiche di compagini editoriali che potrebbero essere interessate alla pubblicazione. Le agenzie letterarie si occupano anche di editing. Se il libro è interessante ma ha bisogno di ritocchi e correzioni, viene effettuato anche questo servizio. Fino a qualche decennio fa erano gli stessi editori a operare in tal senso. Oggi chi pubblica vuole un prodotto già pronto per la stampa, in modo da eliminare una voce di spesa che incide sul costo finale del libro. Queste cose gli scrittori affermati o alle prime armi le sanno bene,tant è vero che mandano meno manoscritti agli editori. Nel 2005 è nata in Sardegna la prima agenzia letteraria, con sede a Cagliari, il cui nome suona Kalama (vocabolo di origine greca che significa penna). I due soci che si sobbarcano il grosso del lavoro sono Daniele Pinna e Patrizio Zurru. Se richieste non mancano perché in Sardegna, come in altre regioni d Italia, si scrive molto e di tutto. La parte del leone la fa la narrativa, coi romanzi e i libri di racconti: ma anche la saggistica su diversi argomenti ha non pochi seguaci. Appena avviata, l agenzia cagliaritana ha messo a segno un grosso colpo. Ha proposto alla casa editrice Adelphi di Milano il romanzo La leggenda di Redenta Tiria di Salvatore Niffoi (che prima pubblicava con le edizioni Il Maestrale di Nuoro). Non solo è stato stampato con un grosso marchio questo libro, ma e diventato un best-seller. Il nome dello scrittote di Orani si è affermato al sopra di ogni più rosea previsione. L Adelphi ha fatto un contratto a Niffoi che prevede la pubblicazione di un romanzo all anno. Con il libro uscito nel 2006 ( La vedova scalza ) quest ultimo ha vinto un premio prestigioso, il Campiello, spuntandola su autori come Buttafuoco e Orengo. Per molti mesi Niffoi è stato nelle classifiche nazionali dei libri più venduti. Tornando all agenzia Kalama, l altro colpo che ha messo a segno è stata la pubblicazione, in una collana della Mondadori, del romanzo La preda di Gianluca Floris. È un noir di ambientazione sarda, il cui autore è nato nel 1964 a Cagliari e di professione fa il cantante lirico. Il mondo della lirica l aveva descritto in un opera narrativa precedente, I maestri cantori edito dal Maestrale. Quando è uscito La preda, Floris non ha fatto nessuna presentazione perché era a Tokio in tournee per i suoi impegni di tenore. Ma come concilia le sue due attività? In una recente intervista ha detto: Come cantante interpreto con sensibilità artistica pagine di teatro musicale immortale e ne ricavo grandi soddisfazioni, come scrittore invece ho la fortuna di poter creare con totale libertà altre vite e altre storie. Ma le storie che scrivo mi servono per arricchire le mie interpretazioni teatrali. Gli autori che fanno parte della scuderia di Kalama sono parecchi. I loro nomi sono indicati nel sito internet Tra questi figurano Gianfranco Liori, Eliano Cau, Giulia Clarkson, Annalisa Ferruzzi, Gianni Marilotti, Riccardo Mostallino, Davide Catinari, Bepi Vigna, Simona Tilocca, Luciano Piras, Mario Mereu, Giovanni e Ilario Carta (tutti con uno o più libri all attivo). L agenzia cagliaritana ha un rapporto privilegiato con la Mondadori, dalla quale riceve regolarmente dattiloscritti di autori inediti sui quali esprimere una valutazione circa la loro validità in vista di una pubblicazione con la casa editrice di Segrate. Kalama non potrebbe andare avanti senza una serie di altri servizi. Interpellato al riguardo Patrizio Zurru (che con Daniele Pinna è una delle due anime dell agenzia) dichiara durante una lunga conversazione: «A chi ce lo chiede forniamo un ampia gamma di prestazioni professionali. Si va dalla valutazione degli inediti, con il giudizio espresso su una scheda dettagliata,a quello che nel gergo editoriale si chiama editing, cioé la revisione di un testo in vista della pubblicazione. Grazie a una rete di collaboratori esterni, si effettuano traduzioni da diverse lingue. Su commissione, scriviamo discorsi per chi deve parlare in pubblico. Se qualcuno vuole scrivere un libro e non ha il tempo o la voglia di farlo, gli diamo una mano dopo che ci ha fornito i materiali». Ma la richiesta più frequente fatta all agenzia è l allestimento di eventi culturali. Ossia la presentazione di un libro nella sede più adatta o addirittura l organizzazione di un convegno, con tutto quello che comporta anche sul piano logistico. A questo punto c è da chiedersi cosa ha mosso gli ideatori dell agenzia a scommettere su un lavoro non privo di incognite, in una regione come la Sardegna con una popolazione poco numerosa. Ce lo spiega Daniele Pinna, il più giovane dei due animatori di questa piccola impresa: «Sono diversi i motivi che ci hanno spinto ad avviare un attività che troviamo affascinante. Prima di tutto volevamo colmare una lacuna ed evitare che molti autori sardi si rivolgessero ad agenzie esterne (in Italia ce ne sono una cinquantina, pubblicizzate sui giornali e su Internet). Ma soprattutto la nostra intenzione e valorizzare scrittori isolani. Comunque lavoriamo anche con narratori di altre regioni o addirittura stranieri. Abbiamo rapporti con case editrici di vari paesi europei. Questo per sottolineare che ci muoviamo in un orizzonte internazionale». L agenzia Kalama si appoggia a uno studio legale, per fare in modo che i contratti tra gli autori e le case editrici vengano stipulati regolarmente. Infatti si seguono tutte le fasi delle trattative sino al momento del pagamento dei diritti d autore. Senza questo tipo di consulenza gli autori alle prime armi rischiano di non avere un compenso adeguato, in proporzione al numero delle copie vendute. Ovviamente non si prendono in considerazione quegli editori che pubblicano con il contributo economico degli scrittori (e purtroppo in Italia sono la maggioranza). CINEMA Successo a Ozieri per l anteprima di Sonètaula Giornata di festa, di cultura di alto spessore, di grande successo di pubblico e di critica nel teatro civico straccolmo per la presentazione in prima assolita del film Sonètaula del regista dorgalese Salvatore Mereu, alla sua seconda impegnativa prova dopo Ballo a tre passi. Alla fine della proiezione calorosi, prolungati applausi da parte del pubblico letteralmente affascinato dalla storia, vita e morte del giovane Zuanne Malune, bandito per caso. Complimenti ed unanimi consensi al regista e ad un folto gruppo di attori presenti in sala fra i quali il bravissimo Franco Falchetto, originario di Orotelli che pur al debutto cinematografico ha mostrato maturità ed ottime doti interpretative, sicuro segno di una futura brillante carriera. Applausi anche per il nonno Serafino Spigia, per l ozierese Fiorenzo Saturno (uno dei disertori in cerca di imbarco per il continente) e per Bruno Deledda Bulluzzadu. In chiusura, introdotto da Mario Petretto, presidente del locale Rotary Club che ha organizzato la serata, c è stato un animato dibattito condotto da Antonio Canalis, segretario del premio di letteratura sarda Città di Ozieri. Diversi i rappresentanti istituzionali in platea fra cui il sindaco di Ozieri Leonardo Ladu, il deputato Antonio Attili, il rettore dell ateneo sassarese prof. Maida, alcuni assessori e consiglieri comunali e provinciali, il produttore del film Andrea Occhipinti, il fratello di Giuseppe Fiori (autore del testo da cui l opera è tratta), Franco Fiori. Diverse scene sono state girate fra i fitti boschi di Sa Fraiga, tra Pattada e Bultei con comparse del posto. Incantevoli, veramente splendidi gli scorci panoramici con una fotografia perfetta che racconta cun suggestione la nostra isola interna che ancora presenta angoli di natura incontaminata. Salvatore Mereu ha ringraziato con toni di viva commozione gli organizzatori e la comunità ozierese a cui è particolarmente legato anche sotto l aspetto culturale perché nel 2006 gli aveva assegnato il Trofeo messo in palio dal Premio di poesia Città di Ozieri riservato ad una personalità che con onore e prestigio aveva portato nel mondo il nome della Sardegna. Al Premio Ozieri sta particolarmente a cuore l utilizzo della lingua sarda nei dialoghi». Ed a proposito dell uso de sa limba con didascalie tradotte nelle varie lingue, il regista ha precisato che sarà conservata anche nelle proiezioni all estero magari per far sentire più vicini e partecipi i tanti sardi sparsi per il mondo i quali così potranno apprezzare maggiormente la pellicola sentendola più propria, quasi un personale patrimonio. Gerolamo Squintu

19 IL SARDO Parlando in Poesia a cura di Salvatore Tola 19 Da Paulilatino a Ozieri Carmelo Demartis è un signore alto e robusto, di una certa età ma ancora ben portata. Cordiale e pronto a battute di ironia delicata e bonaria. Nato a Paulilatino, vive da lunghi anni a Ozieri. È conosciuto nel mondo dei poeti perché per oltre un quarto di secolo ha curato insieme a Cicito Murtinu il premio di poesia sarda Logudoro ; i due chiedono di essere affiancati a elementi più giovani, ma è certo e glielo auguriamo che resteranno al fianco della loro creatura ancora per molti anni. Demartis non ha mai interrotto i rapporti con il paese d origine: anche qui ha contribuito alla fondazione di un premio di poesia, intitolato al poeta soprannominato Prantaferru (Francesco Scarpa, ). Partecipa regolarmente come membro della giuria, e la manifestazione ha toccato la diciassettesima edizione. Mentre Murtinu si dedica alla pittura, e ogni anno interpreta con un quadro il tema che viene assegnato, Demartis scrive poesie, e ha al suo attivo due raccolte: Ischintiddas, del 1994, e Butios de lentore, del Pitzinnia No mi connoschides, so deo cuddu pitzinnu chi serràd intro coro lieras istajones de sole aunzadas de carignos e cantigos eredados da veros babos canos. Cantas diligas paraulas de amore mai naradas intendo agalu timidas a s ascia e fala in bula, ma siddidas a s anima d affriscione an bestidu sa pitzinnia cabulada, d avreschidas de prata e pabaulosos intirinos e galanidos iscurritzos de deghile misteru. Cantos a amigos e fedales tancados in s amentu su tempus no olvidada. Ca intro su coro istracu tichirriana sempere cuddos annos losanos chi niunu mi podet leare. Carmelo Demartis A segus de s orizonte E a chie at criadu sas profundas cosas chi oscuran s umanu caminu li dimando, su sero, de continu ite bi at poi e cussu monte, ite cuat su pallid orizonte e ite cuan sas pasidas undas? Cuan fortzis melodicas sirenas o logos de incantu e de amore? O s orizonte cuat su dolore cuddu chi attit a sos ojos mios lagrimas mudas che pasidos rios e a su mundu tottu dolu e pena? Su cor invan a s immensu abelzo: chilchende sa velada veridade sa terrena abbandono vanidade in custa die chi lenta si morit ca niuna riposta mi fiorit pro su misteru ch isolvere chelzo. Tando, privos de fortzas e de brios, sos disizos chi tenzo e sas isperas morin sutt e su dolu e sas chimeras e si firman soso pensamentos mios. Mario Vargiu Mutos Sos puzones a nue falana a s aumbrare a s alvure fozida. Coro, si no ses tue no la potto impignare cun attere sa vida. Andende riu riu perdidu appo sa giae chi fit de sa credentzia. Nendeti «adiu adiu» itte coro des ae sa die de sa partentzia. A su padrone meu bene l appo servidu ma male m at trattadu. Cantas boltas s est bidu su muncaloru meu de lagrimas bagnadu. Giovanna Maria Fiori e Michelina Piras (inviati da Antonello Fiori) Solitudine Amaro il giorno, più triste la notte per chi è solo. Puoi gridare e piangere, tanto nessuno potrà sentirti, nessuno potrà risponderti. Anche il cane abbaia e si dispera quando è solo, anche lui ha bisogno della presenza di qualcuno e di carezze. Ma in questo mondo di sordi e di codardi, dove sempre più la gente di allontana dalla realtà per vivere nell astratto profondo come in un abisso, così che è solo, aspetta invano che qualcuno bussi alla porta e possa per un attimo, solo per un attimo colmare il vuoto che lo circonda. Efisio Ledda Nella prefazione di quest ultima Claudio Zanelli scrive che il poeta non mira tanto a trasmettere un messaggio quanto a «confidarsi, confessarsi e trovare un qualche conforto», e a «scolpire a tutto tondo personaggi tipici della vita dei nostri paesi»; in ogni caso egli vuole «aprirsi agli altri uomini, perché accolgano le sue emozioni e commozioni, e partecipino al suo piacere di cantare». Per dare un esempio di questa inclinazione alla comunicazione riportiamo la poesia Pitzinnia. Segue la parte saliente della composizione che ha vinto l edizione 2006 del Logudoro, quando il tema da trattare era A segus de s orizonte. L autore, Mario Vargiu di Narbolia, esprime la difficoltà che l uomo incontra quando vuole andare a fondo nella conoscenza delle realtà che lo circondano. A questi grandi temi della vita, della religione e dell universo sono dedicate le altre poesie. Particolare significato rivestono i tre mutos, perché Antonello Fiori li ha appresi dal padre Salvatore nel periodo in cui era in ospedale, gravemente malato; è scomparso nel Dae su adu arcanu In mesu de sas roccas frimmadas dae sa terra in logos de montes unu nuraghe, e pro s Eternu pontes cun deas a Isse abbratzadas. Inie fia, e imboligadu dae manos matessi chi m an tentu, e no b aiat murmuttu ne bentu pro narrer chi diversu fit su aidu. Antoni Sanna A chie pregat Fiorit onzi pianta, onzi fiore, e s amore divinu mai non morit: a custa Pasca de su Redentore a chie pregat Deus lu favorit. Fintzas su giardinu si colorit sa rosa, e-i sa prama, onz albore, fintzas sa Mama de su Divin Amore sas grascias divinas nos apporrit. Cun s olia, sa rosa e-i sa prama, ca nd est resuscitadu su Messia, altzat sos ojos sa divina Mama a totta canta s umana pregadoria. Issa ammirat a dsu terrenu drama, a chie pregat cun coro, e s armonia. E cun sa prama, sa rosa e s olia bona Pasca auguro in custa trama de su telaju e sarda poesia. Salvatore Dalu Nues Curren sas nues in su chelu, su entu las faghet andare lezeras, comente unu velu de isposa a pes de s altare. Benin dai terras lontanas biancas comente su nie, pare chi angelicas bramas ispirare chelzan a mie. Tottu las est istratzende su entu, e fattende suffrire cun issas su coro meu. S anima mia a Deu tentada de s aunire, custu incantu ammirende. Francesco Carta Su toccu e sa campana Cando toccat a sero sa campana iss annuntziat ch est s Ave Maria, sas devotas in dom o in cresia a sa mamma celeste s invocana. S invocan a sa Vergine beata pro chi torret a domo su maridu, o su fizu pro famene fuidu impreados in sas minas de prata. A Nostra Signora de Gonare in lacrimas faghene unu votu iscultzas de annare a noenare. Est una forma sintzer e pregare, ma cantas in su monte si nd at ruttu prima e poder sa cresia toccare. Salvatore Corbinzolu Risurretzione Cristu, cundannadu a morte e rughe, tres oras in agonia est istadu, po distruer su miseru peccadu su sambene at versadu tughe tughe. A s omine s amistade at insegnadu e de cumandamentos fattu lughe, però a isse, sentza de meritu su peccatore che Giuda l at traitu. Maria de Magdala, in pena e piantu, appena s aurora fattu at ghia, giutta a sa losa a flebile boghe at preguntadu s at bidu su Messia, a s Anghelu in veste biancu mantu, chi li rispondet: «E risortu, no est inoghe». Tiberio Vacca In penzamentu Penzende e ripenzende ogni momentu mi domando puite penzo tantu; no mi mancat nudda so cuntentu ma a boltas mi enit su piantu, penzende chi una die in campusantu intro de cussa tana itte tulmentu. Riflettinde bene dae fundu itte peccadu a lassare su mundu. La penzo goi ca tenzo ottant annos, ca in chelbeddos non giuto una nue, cumprendo chi ottanta sunu mannos passados inoghe e igue, aterettantu chi b arrives tue, de bi arrivare sentza tenner dannos, ch non connoscas de male unu neu, tantu saludu chi ti diat Deu. Pietrino Canu Quande i giurni Quande i giurni che han cunnùsciu u nótru amù se disperdian cun u ventu, ôtri saiàn testimoni, ôtre nóte veniàn scrîte insci u stéssu pentagramma, müxiche nœ impiàn u sé de ôtre primmavàie. Nisciün de quanti han tesciu i fì de quéllu tempu de quélli che han arrebuttàu â tóa dell óssiu, mainè, cuntadin, lüdri e cummedianti riusciàn a passò pê e magge de só risse. D autunnu, de nœeu emigriàn e rundaniñe e i nàigri ratti-pernüghi viuliàn u turchin da mattinò, strassian dai crii di ochin e d insassiabili berté. E quande u labécci u curriò pe u sé settembrin dau mò ôtra scciümma a l ingianchiò e schügée ê verde vigne daiàn ancun u só vin. Salvatore Todde

20 20 Paesi di Sardegna Aprile 2008 ATZARA Vino arte e artigianato Il paese si trova nel cuore del Mandrolisai - Le sue vigne producono un vino eccellente e rinomato - In passato ha esercitato una grande attrazione per grandi pittori Donne di Atzara di Filippo Figari (part.) Paese della Barbagia Mandrolisai, non lontano dalle cime del Gennargentu, Atzara è a 540 m di altitudine al centro di un paesaggio di colline fertili, dalle linee arrotondate: anche per questo sono gentili i modi, e pregiati i prodotti della terra, in un paese che conserva molto delle antiche tradizioni. Si può cominciare dalla vite e dal vino, per delineare il quadro di una realtà economica ed umana. Un osservatore scriveva, nel 1833, che il «colono atzarese» riteneva la viticoltura «il più importante capo delle sue risorse». La produzione era tale da sopperire al «prodigioso» consumo locale e alimentare un esteso commercio. Per questo i danni della fillossera, sul finire del secolo, furono particolarmente sentiti. Ma gli agricoltori di Salvatore Tola seppero reagire e le vigne furono ripristinate: oggi le colline intorno al paese sono popolate di viti, la produzione è una fonte importante di reddito per il paese e sono sempre più numerosi gli estimatori e i clienti che vengono a rifornirsi del rosso e robusto Mandrolisai. Altro vanto è per Atzara l attrazione che ha esercitato in passato su pittori sardi e stranieri. Fu precisamente nel 1900 che un artista spagnolo fu colpito dalla bellezza dei costumi indossati da alcuni atzaresi giunti a Roma per il giubileo. Si stabilì nel paese, per poterli ritrarre, e altri suoi colleghi spagnoli arrivarono, imitati poi dai maggiori artisti sardi del Novecento. Incontri ed esperienze che hanno lasciato traccia nella vita civile del paese: il museo intitolato allo spagnolo Antonio Ortiz Echagüe ospita un interessante raccolta d arte moderna e contemporanea. Ma sono anche altri i motivi di curiosità e d interesse in questo paese, che pure, con i suoi 1300 abitanti scarsi, non ha grandi dimensioni. Gradevole tra le altre cose il suo centro storico, in particolare il rione Su Fruscu, che si distende al di dietro della chiesa di San Giorgio, l antica parrocchiale. Sulle strade strette e tortuose, tutte lastricate a nuovo, si affacciano abitazioni in granito abbellite da finestre e porte, opera di abili scalpellini. Risalendo verso la parrocchiale di Sant Antioco si giunge al punto in cui si trovava l abitazione del feudatario, detta Domo de Su Conte, ormai trasformata in un nucleo di abitazioni civili. Delle antiche strutture rimangono visibili soltanto un portale e un pozzo monumentale, ricoperto da una cupoletta ornata da maioliche. A breve distanza la chiesa di Sant Antioco, costruita a cavallo tra il XVI e il XVII secolo da maestranze locali in forme gotico-catalane tipiche dell edilizia religiosa della Sardegna del tempo. Si articola in tre navate con volte a sesto acuto in quella centrale e a tutto sesto in quelle laterali. La facciata di stile tardoromanico, in pietra a vista di colore chiaro ed esposta a mezzogiorno, è abbellita da un rosone a raggiera. Al fianco il robusto campanile a pianta quadrata, simile a quello di San Mauro di Sorgono. La vicina canonica ha le finestre ornate da cornici in trachite. Sulla via principale che è poi un tratto della statale 128 Centrale sarda e su alcune stradette laterali si affacciano le botteghe che dimostrano la vivacità di Atzara nel campo dell artigianato. C è ad esempio un laboratorio di tessitura, Trastos, che fa capo all ISOLA, l Istituto regionale per l organizzazione del lavoro artigiano; mentre un altro, La Mimosa, è specializzato nelle tintura di tessuti e filati mediante sostanze naturali, ricavate da erbe, piante e fiori. È in attività anche un sarto che si è distinto per la confezione di quello che viene definito oggi abito etnico, in velluto o più raramente in orbace. I buongustai trovano, oltre alle cantine dei produttori di vino, una pasticceria, una panetteria e non lontano dal paese un azienda agrituristica che mettono in pratica le ricette tradizionali: tra questi sa tumballa, piatto povero che ha per base residui di vari tipi di pasta. Nelle vicine campagne si trovano numerosi nuraghi, tra i quali spicca quello di Abbagadda, del tipo monotorre e in buono stato, situato vicino ad una sorgente calda da cui prende il nome. Due chiese campestri, intitolate entrambe a Santa Maria, vengono distinte con le espressioni de susu e de josso. La festa che si celebra in quest ultima il 21 agosto è occasione per l esibizione di gruppi folcloristici e di cavalieri: le pariglias. Né possono mancare i costumi che tanto avevano colpito pittori di diverse contrade. LOLLOVE Un pugno di case imbiancate di calce Il borgo ai piedi dell omonimo monte è una frazione di Nuoro Ai piedi dell omonimo rilievo di 795 metri Lollove (circa 80 abitanti; a 384 m sul livello del mare) si presenta come un pugno di case a un solo piano imbiancate a calce e tinte, alcune, di colori vivaci. A 12 km da Nuoro, comune capoluogo, è quasi sulla statale 537 che dallo svincolo di foto Donato Tore Posada attraversa il diagonale quasi tutta la Sardegna per unirsi, presso Abbasanta, alla statale 131 Carlo Felice. Fughe di morbide colline intorno, coltivate in passato da agricoltori, hanno ceduto oggi il campo all impegno dei pastori che vi conducono greggi numerose. Il terreno, mantenuto umido da piccoli corsi d acqua, e non troppo esposto ai venti dominanti, si mantiene ricco di pascolo per buona parte dell anno. Una parte non rilevante viene ancora adibita all agricoltuta, ma con metodi poco adatti e con scelte poco adeguate riguardo alla coltivazione dei prodotti da coltivare, limitata di preferenza ai cereali. La storia di questo borgo è un po la stessa degli altri piccoli centri sorti in quella parte dell isola. In periodo medioevale appartenne al Giudicato di Gallura, curatoria di Dore. L avvento della dominazione aragonese non venne accettata pacificamente dalla popolazione. Ciò nonostante paese e territorio dovettero far parte del feudo concesso dagli Aragonesi a Giovanni d Arborea. Nel 1410 il villaggio diventò proprietà dei Turrigiti che nel 1430 lo passarono ai marchese d Oristano. Nel 1478, non appena il marchesato fu confiscato, Lollove fu assegnato ai Carroz di Mandas. Successivamente appartenne ai Maza de LiÂana, ai Portugal e ai De Silva Fernandez che lo fece confluire alla fine nell importante feudo d Orani. Entrò a far parte della provincia di Nuoro nel 1821; e nel 1838 si affrancò dal giogo feudale. Introdursi tra le strette vie del borgo è come rivivere un altra vita, andando in dietro nel tempo quando i villaggi dei contadini-pastori avevano un loro assetto inconfondibile: giardinetti e orticelli tra vie e case sfociavano, e qui sfociano ancora, direttamente nella campagna. In questa struttura antica svetta la chiesa dalle linee gotico-aragonesi (secolo XVI) di Santa Maddalena. All interno, tre navate e il presbiterio sotto una volta a crociera di bell effetto. Altari di legno intagliato adornano gli spazi tra le arcate. Due statue secentesche danno un tocco nobile all insieme. La facciata, animata da un rosone, sovrasta il portale di trachite rosa. Alla festa di San Biagio (3 febbraio) la gente di Lollove c è sempre tutta: i pastori lasciano i loro ovile per tornare in paese nel quale confluiscono anche tutti quelli che vi sono nati e vivono da altre parti dell isola. Non mancano soprattutto quelli che a Nuoro, dove si sono trasferiti da tempo, occupano quasi tutto il rione Sa e Sulis. È una festa da non perdere: una certa coloritura comunitaria, ricca di sana allegria, la rende quasi unica. Franco Fresi

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