Lavoro di gruppo su Casi Clinici
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1 L INTERVENTO NUTRIZIONALE DEL DIETISTA NELLE MALATTIE INTESTINALI CRONICHE (IBD) Corso pratico per lo sviluppo continuo professionale Lavoro di gruppo su Casi Clinici Dott.ssa Anna Licia Mozzillo 18 Giugno 2010 Seconda Università degli Studi di Napoli
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3 Gli alimenti sono potenzialmente in grado di influenzare l efficienza della barriera intestinale attraverso alterazioni: della crescita epiteliale, con sostanze tossiche e batteri; della microflora batterica intestinale, modificando il ph; della peristalsi intestinale, per il diverso contenuto di fibra e acqua; del sistema immunitario locale, per la presenza di sostanze antigeniche e batteri..
4 Nelle Malattie Infiammatorie Croniche dell Intestino gli obbiettivi del trattamento nutrizionale sono: correggere gli eventuali deficit nutrizionali, da accresciute richieste caloriche, da malassorbimento e da aumentate perdite intestinali di proteine e elettroliti; aggiungere e mantenere il corretto stato nutrizionale; costituire una modalità terapeutica nel periodo perioperatorio ; mantenere lo stato di nutrizione nei pazienti con intestino corto post chirurgico non compensato.
5 Primo passo nella rialimentazione: non utilizzare troppo presto o in quantità eccessiva gli alimenti ricchi di fibre (ciò è ancora più importante in caso di M.C.); attenzione alle fibre di alcune verdure come carciofi, cicoria, fagiolini ed alcune varietà con foglie verdi (scarole e broccoli). la preparazione più importante, specialmente in crisi acute gravi, è la crema di riso fatta in casa 500 ml di acqua o brodo vegetale 2 cucchiai di riso originario In un pentolino mettete l'acqua insieme al riso e portate a bollore. Continuare la cottura a fuoco lento per 30 minuti, girando di tanto in tanto. Il riso dovrà risultare stracotto. Lasciate stemperare a temperatura ambiente per qualche minuto e passate la pappa al passaverdure, oppure frullatela. Se volete, un cucchiaino di olio gradualità e attenzione alle risposte individuali agli alimenti e rigore con il quale vengono ridotti: zucchero, farine raffinate, dolci, carni, salumi, formaggi e alimenti nervini o alcolici.
6 Passo dopo Passo Nutriente dopo Nutriente!
7 Oli MCT La sigla MCT sta ad indicare Medium Chain Triglicerides (trigliceridi a catena media). Allo stato puro si presentano sottoforma di olio e sono ricavati dall olio di cocco. Sono un tipo di grassi la cui struttura molecolare è stata modificata, accorciandola, mediante la rimozione di alcuni atomi di carbonio, in modo da ottenere una sostanza il cui assorbimento è molto più rapido rispetto ai grassi tradizionali. Comportandosi come carboidrati, forniscono energia, con la differenza che hanno ben 8,3 Kcal per grammo contro le 4 Kcal dei carboidrati. ASSUNZIONE - NON COTTO!! : fino a ml, a seconda delle necessità, nell arco della giornata avendo cura di non assumere più 5 ml per volta e mai a stomaco vuoto onde evitare intolleranze intestinali! Può essere utilizzato per condire verdure e pietanze da integrare con l olio extravergine d oliva
8 Maggiori fonti alimentari di acidi grassi essenziali (LA e ALA) acido linoleico (omega 6): semi e frutta oleaginosa, oli e margarine vegetali, cereali integrali, legumi acido alfa-linolenico (omega 3): olio e semi di lino, oli vegetali in genere, noci, alghe, avocado, foglie verdi di alcune piante, fagioli di soia Maggiori fonti alimentari di acidi grassi non essenziali (AA, EPA e DHA) acido arachidonico (omega 6) deriva dall'acido linoleico: carne, uova, pesce acido eicosapentaenoico ed acido docosoesanoico (omega 3) derivano dall'acido alfa-linolenico: pesci
9 Fabbisogno giornaliero di nutrienti LARN (1997): omega 6: 1-2 % dell'energia/die (circa 5-6 g/die) omega 3: % dell'energia/die (circa g/die) WHO/FAO (2002): omega 6: 5-8 % dell'energia/die (circa 6-10 g/die) omega 3: 1-2 % dell'energia/die (circa g/die) Il rapporto ottimale fra omega 6 ed omega 3 è di 3-4 a 1. omega 6 : omega 3 = 3 : 1 oppure omega 6 : omega 3 = 4 : 1 il che significa che ogni tre o quattro porzioni di omega 6 deve essere introdotta una porzione di omega 3. Coloro che non consumano una forma attiva di EPA e DHA (vegetariani e vegani) richiedono una quantità più elevata di ALA (acido alfa-linolenico): g/die
10 Fonti animali di omega 3 Fonti vegetali di omega 3 alimento EPA g/100g di alimento sarde 1.7 pesce in genere DHA sarde 2.4 pesce in genere ALA ricotta 0.1 fontina/caciotta 0.8 latte intero 0.05 yogurt intero 0.05 uovo di gallina 0.05 uovo di oca 0.5 burro 1.0 alimento Olio di lino 57 Semi di lino 17 Noci 6.2 Rosmarino 6.2 Semi di zucca 5.0 Origano secco 4.2 Basilico secco 2.0 Fagioli di soia secchi g/100g di alimento 1.3 Salvia secca 1.2 Margarina 1.0 Fagioli secchi 0.5 Portulaca 0.4 Mandorle 0.3 Avocado 0.1 Nocciole 0.1 Olio e. v. d'oliva 0.07 Alghe kombu 0.05 Alghe nori 0.05 Alghe wakame 0.05
11 Attivazione del trofismo della mucosa e quindi di difesa Con il termine di probiotici vengono indicati quei microrganismi che, quando ingeriti, arrecano dei benefici nell ospite, migliorandone le proprietà e la qualità della microflora contenuta nell apparato gastro-enterico. Di largo impiego per le MICI, al momento risulta essere una formulazione che contiene 450 milioni di batteri liofilizzati: 4 ceppi di lactobacilli (l. casei, plantarum, acidophilus, delbrueckii, subsp. bulgaricus) 3 ceppi di bifidobatteri (longum, breve, infantis) 1 ceppo di streptococcus salivarius subsp. thermophilus.
12 Minerva Gastroent. & Dietol. Volume 2 Giugno 2010 S.R. Vavrika Università di Zurigo È stato ulteriormente chiarito il ruolo importante dei batteri intestinali nell innesco del M.C., ovvero nel contribuire alla sua patogenesi sono fattori determinati come l igiene durante l infanzia o la posizione socio-economica L impiego di tale formulazione di probiotici è stato valutato nel trattamento della RCU, dove si è ottenuta una remissione nel 75% dei pazienti trattati e una riduzione significativa degli indici di flogosi nella colite sperimentale.
13 Esistono cinque specifici meccanismi di azione relativi alle MICI : 1. Esclusione competitiva: formano una divisione fisica che previene la traslocazione di organismi patogeni, tossine e antigeni. 2. Potenziata integrità della barriera epiteliale 3. Attività antimicrobica 4. Regolazione della risposta immunitarie della mucosa: aumentando l'espressione IgA secretoria nel lume. 5. Regolazione della risposta immunitarie sistemica
14 Tab. 1: i piu' comuni probiotici Lactobacilli L. acidophilus 3,0 X 10 (11) L. casei 6,5 X10 (9) L. delbrueckii (subsp. bulgaricus) L. reuteri 1,0 x 10 (8) L. brevis L. cellobiosus L. plantarum 5,0 X 10 (8) Bifidobacteria B. bifidum B. adolescentis B. animalis B. infantis B. thermophilum Cocci Gram positivi Lactococcus lactis (subsp. cremoris) Streptococcus salivarius Enterococcus faecium S. diaacetylactis S. intermedius Tab. 2 : i principali prebiotici FOS (frutto-oligosaccaridi) Inulina GOS (galatto-oligosaccaridi) Lattulosio Lactilolo Tab. 3: simbiotici Bifidobacteria + FOS Lactobacilli + lactilolo Bifidobacteria + GOS
15 I radicali liberi sono prodotti di "scarto" che si formano naturalmente all'interno delle cellule del corpo quando l'ossigeno viene utilizzato nei processi metabolici per produrre energia (ossidazione).
16 ANTIOSSIDANTI SOLUBILITA RDA ALIMENTI Vit. A Vit. C Vit. E Licopene Bioflavonoidi GTE (green tea extract) Grassi poliinsaturi Acidi grassi (Omega 6) Acidi grassi (Omega 3) liposolubile idrosolubile liposolubile liposolubile Idrosolubile 1000/80 RE 60/60 mg 10/8 mg 1.7/1.3 mg ³5 gr 5-6 gr Frutta gialla, arancione o verde scura Frutta acidula, ortaggi a gemma Fegato,uova Pomodoro Cereali,carne,latte, Tè verde Olio d oliva Semi vegetali Pesce
17 Alimenti naturali di sostanze, spesso non nutrienti, dotate di specifiche proprietà funzionali, ossia capaci di indurre effetti fisiologici, potenzialmente benefici per la salute. Tali alimenti sono definiti functional food! I termini principalmente utilizzati per designare la categoria degli alimenti funzionali sono: 1. Medical food 2. Nutraceutical 3. Functional food 4. Nutritional food senza però essere considerati INTEGRATORI ALIMENTARI!!!!!!
18 Aglio (Allium sativum) nella prevenzione di malattie cardiovascolari Cipolla (Allium cepa) abbassamento del colesterolo LDL Cavoli e verze (Brassica oleracea) buone dosi di vitamina C Peperoncino (Capsicum annuum) ricco di vitamina C Lievito di birra fresco vitamine del gruppo B e di acido folico Olio di fegato di merluzzo acidi grassi essenziali del tipo omega-3 Olio extravergine d oliva costituito dal 74,4% di grassi monoinsaturi Noci, semi oleosi, frutta secca ricchi di acidi grassi essenziali omega-6 Semi germogliati enzimi preziosi Miele, polline, pappa reale vitamine, enzimi, sali minerali Erbe aromatiche facilitano la digestione
19 Concludendo. In caso di diarrea limitare l'apporto di fibre, spezie, legumi, cioccolato, caffè, alcool e cibi troppo caldi/freddi. Attenzione all'apporto di acqua e minerali. In caso di esteso interessamento dell'intestino o resezione (dai 60 cm e più) può essere necessario un supplemento di minerali (come calcio, ferro e magnesio) e di vitamine (come l'acido folico, le vitamine B12, C e D). In caso di stenosi serrata dell'ultima ansa del piccolo intestino (specie in presenza di sintomi ostruttivi: dolore, stipsi) è importante fare una dieta prevalentemente liquida. In generale, evitare cibi a rischio (carni e frutti di mare crudi, uova crude) e tutelarsi nell'alimentazione in Paesi dove l'igiene è scarsa!!!! Grazie Infine, non bisogna dimenticare che la presenza di MC non esclude la presenza concomitante di altre malattie quali la celiachia e l'intolleranza al lattosio - malattie che anzi paiono più frequenti nella MC!!!!! I pazienti con RCU e MC dovrebbero moderare: verdure cotte e crude a foglia larga, legumi, cacao, alcolici, fumo, caffè e naturalmente i fritti!!
20 Primo Caso di R.C.U. Ragazza, 29 anni, infermiera, sposata, 1 figlio Riduzione un tratto del Colon ascendente Tre scariche al giorno 165 cm 54,2 Kg Emoglobina bassa Fase di dimissione da due settimane No fumo e No alcool Ama i latticini, noci e nocciole Ama ballare Poca fame a cena
21 Secondo Caso di M.C. Ragazzo, 33 anni, assicuratore, celibe Fase di dimissione da un mese Soggetto ansioso Fuma 10 sigarette al giorno Poche fistole anali 175 Cm 64,5 Kg Non ama carne né il pesce Non fa colazione Ama i dolci No sport no alcool Esami clinici bassi per l Albuminemia
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