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2 La pubblicazione I Fondi europei e il turismo raccoglie alcune schede delle Regioni del Sud con le quali viene rappresentato il ruolo dei Fondi comunitari nell innescare processi di sviluppo turistico in territori che hanno nella risorsa MARE e nelle ZONE COSTIERE gli elementi maggiormente qualificanti. Il mare visto come una delle risorse fondamentali per rafforzare l attività turistica, soprattutto nel Mezzogiorno: dei circa chilometri di coste italiane balneabili, oltre il 70% si concentra nel Sud. Prima di fare una breve presentazione della pubblicazione desidero fornire alcuni elementi di contesto e di prospettiva: le presenze turistiche superano i 70 milioni le presenze turistiche che nel 2003 hanno interessato le regioni del Sud Italia. Il dato si colloca in un trend positivo e testimonia anche gli sforzi che le amministrazioni regionali e locali del Mezzogiorno, con il concorso dei Fondi comunitari, hanno compiuto negli ultimi anni per dare attuazione a politiche integrate di promozione degli investimenti in turismo, di riqualificazione dei siti di interesse culturale e naturalistico, di potenziamento delle infrastrutture di accesso e delle strutture ricettive; le risorse dedicate il Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) delle Regioni ob , infatti, prevede investimenti consistenti in favore degli interventi di valorizzazione turistica per il Sud correlati sia a politiche settoriali ( comprendenti gli incentivi alle imprese del settore e l infrastrutturazione materiale e immateriale per la promozione e la fruizione turistica del territorio), sia a politiche di contesto (comprendenti gli interventi volti a valorizzare le componenti di offerta che costituiscono specifici vantaggi competitivi del territorio, come la qualità dell ambiente, il patrimonio culturale e naturale, e i centri storici): il complesso delle risorse investite per queste politiche ammontano a circa milioni di euro, al netto degli importi dedicati alla formazione e qualificazione delle risorse umane. Anche gli strumenti finanziati dal Fondo Unico per le Aree sottoutilizzate (Accordi di Programma, Contratti di Programma, Patti territoriali, Incentivi alle imprese legge 488/1992) attribuiscono al settore turistico una leva importante per lo sviluppo del Sud: l importo programmato per il settore è di circa 3000 milioni di euro; il turismo e l ambiente l esigenza dell integrazione della politica ambientale nei programmi di sviluppo territoriale, già presente nella stesura originaria del QCS obiettivo , dopo la sua revisione nel luglio scorso, viene riaffermata con maggiore forza assorbendo le indicazioni del Consiglio europeo di Goteborg e l irrinunciabilità di uno sviluppo economicamente, socialmente e ambientalmente sostenibile. Conciliare crescita economica ed utilizzazione delle risorse naturali diventa un elemento portante non solo di questa fase, ma ancora di più della programmazione ; in particolare, all attrattività complessiva dei territori concorre l attuazione di politiche di contesto che incidono sulla qualità delle acque di balneazione considerate le correlazioni dirette che lo stato delle acque ha, come rileva la relazione della Commissione europea di accompagno alla proposta di direttiva del 24 ottobre 2002 relativa alla qualità delle acque di balneazione: in molte regioni (europee) la buona qualità delle acque si è rivelata un fattore cruciale per il comparto turistico ; ed ancora Alcune ricerche dimostrano l importanza economica dei miglioramenti avvenuti nella qualità delle acque di balneazione per regioni o località specifiche ed anche per determinati settori economici o imprese ; 2

3 il turismo e la progettazione integrata l importanza strategica per lo sviluppo dell economia meridionale che il QCS attribuisce al settore turistico trova nella Progettazione Integrata Territoriale (PIT) una modalità di attuazione innovativa: su 139 PIT complessivamente finanziati dai Programmi Operativi delle Regioni obiettivo 1, ben 61 hanno una idea forza classificabile come turistica e di questi almeno 20 hanno anche il mare come risorsa strategica; la strategia di sviluppo attuata nei programmi regionali attraverso la progettazione integrata è qualificata da un approccio di sistema capace di promuovere il territorio nella sua totalità, attraverso la valorizzazione dei diversi fattori di attrazione, con una azione coordinata e contemporanea, senza fratture tra i settori e tra gli operatori interessati. Un azione così concepita e attuata risponde anche all esigenza di concorrere ad assicurare l efficacia della spesa pubblica e privata sostenuta; risponde alla medesima strategia il superamento di ogni logica campanilistica, oltre i confini settoriali e amministrativi e a favore delle vocazioni e delle specifiche potenzialità, per elevare il protagonismo dei territori e far convergere strumenti e risorse verso obiettivi di sviluppo già condivisi. Di tutto rilievo è, infatti, l impulso che la progettazione integrata sta fornendo nel migliorare la capacità di governo, di programmazione e di progettazione da parte delle istituzioni locali. E ciò grazie alla cooperazione che questa modalità di attuazione dei POR ha saputo suscitare tra gli attori istituzionali e le componenti economiche sociali, sin dalla fase programmatica di definizione degli obiettivi prioritari del territorio e delle strategie per perseguirli; già è possibile scorgere gli effetti contaminanti di questa strategia innovante, che profilano la sua applicazione su territori più ampi: da segnalare, in proposito, quanto di buono si accingono a fare nel Golfo di Policastro le Regioni Basilicata, Calabria e Campania per affermare una cooperazione interistituzionale e un partenariato socioeconomico che va oltre i confini amministrativi regionali, come presupposto per avviare un processo di sviluppo dell intera area. Su questa iniziativa interregionale, l Assessore Gaetano Fierro, Assessore regionale alle attività produttive della Regione Basilicata, relatore a questa Tavola rotonda per la scheda Da Maratea ai monti del Parco del Pollino, fornirà qualche informazione in più. Presentazione L idea dei percorsi turistici che abbiamo immaginato di sviluppare con la pubblicazione I Fondi europei e il turismo intende dare risalto al ruolo che la programmazione cofinanziata ha avuto ed ha nella valorizzazione del territorio, di quello costiero in particolare; al ruolo che i POR, attraverso la riqualificazione di un attrattore per lungo tempo rimasto silente, a volte inutilizzato, a volte abbandonato, hanno nell innescare processi di sviluppo endogeno, anche grazie alla massa critica e alla sinergia che è possibile attendersi dall integrazione con gli altri attrattori presenti sul medesimo territorio. In proposito, piace riportare Albert Hirschman 1 : Lo sviluppo dipende non tanto dal trovare le combinazioni ottime delle risorse e dei fattori produttivi dati, quanto nel suscitare e nell apprestare per quel fine risorse e capacità nascoste, disperse o malamente utilizzate. 1 Albert Otto Hirschman, nato a Berlino nel 1915, ha studiato all'università di Berlino, alla Sorbona, alla London School of Economics e all'università di Trieste. Alla vigilia della seconda guerra mondiale si è trasferito negli Usa, dove ha insegnato nelle piu' prestigione università. E tra gli ideatori del Piano Marshall e dei progetti di riforma economica in Cile e Colombia. 3

4 L azione di promozione dei territori riferita alle sue componenti più rilevanti, considerate complessivamente in forma integrata, con tutte le possibili sinergie attivabili, può innescare, infatti, un circolo virtuoso, attrarre interessi economici plurisettoriali, far esplodere potenzialità latenti, rappresentare, in definitiva, un formidabile fattore di sviluppo. L approccio che accomuna le schede proposte dalle Regioni è quello di privilegiare una soluzione complementare rispetto ai più tradizionali itinerari turistici e agli attrattori monumentali e artistici di consolidata conoscenza e valorizzazione. Esse tendono ad andare oltre la balneazione, per integrare la risorsa mare alle preziose testimonianze di tradizioni, di riti religiosi, di monumenti minori ma sempre identificativi della cultura e della storia dei luoghi. A volte, il fattore di attrazione più importante funge da traino per favorire l emersione di attività minori, di nicchia, ovvero per il decollo di attività nascenti legate alle caratteristiche e alle tradizioni locali. A volte, gli interventi promossi sono finalizzati a rafforzare il tessuto connettivo che unisce le risorse del territorio, o a determinare la massa critica adeguata per intraprendere la via dello sviluppo. Gli attrattori che maggiormente ricorrono nei pacchetti turistici riportati nella pubblicazione sono: la portualità turistica, le città minori con testimonianze artistiche e storiche, i siti archeologici, i parchi naturalistici, le riserve botaniche e faunistiche, le manifestazioni culturali ed enogastronomiche, le produzioni artistiche e artigianali. Grande rilievo viene riconosciuto, poi, alla valorizzazione dei prodotti di qualità certificata (DOP, IGP ecc.), e dei prodotti tipici, quasi sempre espressione di tradizioni locali e sintesi di una positiva interrelazione delle attività economiche con gli ambienti naturali. L obiettivo comune che emerge dalla lettura delle schede riguarda la migliore qualificazione dell offerta turistica dei territori al fine di intercettare quella fascia di domanda turistica sempre più attenta alla qualità delle risorse ambientali, agli itinerari naturalistici e culturali, al pescaturismo, alla recettività nei borghi dei pescatori e al turismo rurale, con impatti favorevoli sulla dimensione della domanda medesima, e sulla destagionalizzazione delle attività. In questo contesto un ruolo importante è svolto dalla presenza e dallo sviluppo dei porti turistici, considerati anche come vie di accesso alle risorse presenti oltre la costa, nell'entroterra, per determinarne o qualificarne l'attrattività e così concorrere al superamento della condizione di perifericità. La pubblicazione non ha la pretesa di rappresentare l intero panorama dei percorsi turistici resi praticabili o in via di realizzazione grazie all intervento dei programmi cofinanziati, ma si limita a raccogliere alcune schede che le Autorità di Gestione dei POR hanno proposto quale esempio di applicazione della integrazione territoriale dei fattori di sviluppo e della cooperazione fra le istituzioni e le parti economico e sociali. Alcuni cenni sulle schede proposte dalle Regioni: Il POR Basilicata punta agli interventi di miglioramento dell accessibilità e della fruibilità del territorio che va Da Maratea ai monti del Parco del Pollino per rispondere appieno allo slogan mare, monti, terme. In questo ambito, rilevante è il ruolo che la strategia di sviluppo turistico affida alla riqualificazione del porto di Maratea. Inoltre, con gli interventi di riqualificazione urbana e di promozione del turismo invernale, il POR concorre a rafforzare il tessuto connettivo che unisce i fattori di attrazione del territorio, e a colmare alcune criticità presenti in quel contesto. 4

5 Lo sviluppo turistico del territorio Da Reggio Calabria alle cime dell Aspromonte è affidato al miglioramento delle infrastrutture di trasporto, alla valorizzazione delle località turistiche e dei numerosi attrattori culturali e ambientali presenti, alla promozione del turismo invernale e dell enogastronomia locale. La relativa attuazione è sostenuta dai finanziamenti del POR Calabria e da risorse nazionali. In questo percorso turistico si fa leva sul fattore di maggiore attrattività, i Bronzi di Riace, e si punta alla valorizzazione delle potenzialità espresse da quella parte del territorio provinciale ricadente nell area grecanica e nelle zone immediatamente o funzionalmente contigue, dove sono presenti preziose testimonianze di lingua, tradizioni, riti religiosi e monumenti. Nel comprensorio che comprende Torre Annunziata, le terme e il Parco Nazionale del Vesuvio, il POR Campania concorre alla realizzazione e completamento delle filiere settoriali costituite dal Progetto integrato portualità turistica e dal Progetto filiera termale, del Progetto integrato Vesevo, e del Grande attrattore culturale Pompei Ercolano. Lo sviluppo del territorio riceve un forte impulso dall intreccio di questi attrattori con i fattori di sviluppo preesistenti o realizzati a carico di fonti finanziarie diverse dal POR, come il Metrò del mare. Inoltre, nel contesto del Progetto integrato portualità turistica, l intervento di adeguamento e di rifunzionalizzazione del porto di Torre Annunziata conferisce a questa infrastruttura un ruolo rafforzato di porta di accesso alle importanti risorse archeologiche della costa e dell immediato entroterra. Per lo sviluppo turistico dell area brindisina La marina di Brindisi e gli attrattori culturali dell entroterra, il POR Puglia punta a migliorare l accessibilità via mare, al recupero di beni culturali, alla valorizzazione di siti archeologici, alla qualificazione dell artigianato locale e delle strutture ricettive. Questi interventi si innestano in un contesto territoriale ricco di attrattori monumentali e artistici, di testimonianze archeologiche e storiche dell entroterra, di tradizioni popolari, di eccellenze enogastronomiche, e di risorse naturali. Per la valorizzazione turistica dei comuni agrigentini delle Terre Sicane compresi nella scheda Menfi e le Terre del Gattopardo, gli interventi del POR Sicilia sono volti a realizzare un sistema integrato per la valorizzazione delle risorse culturali e naturali, e delle terme in particolare. La forte e qualificata identità storica dei Comuni che costituisco quel territorio contribuisce ad elevarne l attrattività turistica. L offerta turistica è resa ancora più interessante con la realizzazione del porto turistico di Porto Palo, in parte finanziato con le risorse del POR Sicilia. 5

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