Accessibilità, appropriatezza, equità: proposta per un modello regionale di governo dell assistenza ai pazien: complessi

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1 II CONFERENZA REGIONALE SULLA SLA Accessibilità, appropriatezza, equità: proposta per un modello regionale di governo dell assistenza ai pazien: complessi Do#.ssa Caterina Bianchi OSA - Operatori Sanitari Associa6 Direzione Sanitaria

2 Cooperativa OSA: pazienti in assistenza domiciliare in Italia Pazienti in assistenza domiciliare per anno

3 Coopera:va OSA: pazien: assis:: in Ven:lazione Meccanica Domiciliare (VMD) per patologia principale Assistenza Infermieris:ca VMD % 8% 3% 3% SLA 8% 8% 13% 57% Distrofia muscolare Insufficienza respiratoria Patologia neonatale Tetraplegia/tetraparesi post trauma6ca

4 Coopera:va OSA: pazien: complessi SLA assis:: per ASL 5% 20% 10% 30% Roma D Roma E Roma F Roma G La6na 35% Assistiti da OSA per ASl ASL N. Roma D 6 Roma E 7 Roma F 2 Roma G 4 Latina 1 totale 20

5 L esperienza della Coopera6va nell assistenza specialis6ca a pazien6 complessi con infezione da HIV/AIDS: una riflessione sulle analogie

6 Cooperativa OSA: pazienti HIV assistiti a Roma dal 2000 al 2010

7 Modello assistenza domiciliare per pazien: HIV/ AIDS - Regione Lazio: una sperimentazione ventennale Delibera di Giunta regionale 7549/92 Vengono is6tuite le Unità di Tra#amento a Domicilio (UTD) dando l avvio all assistenza domiciliare sanitaria per i pazien6 con AIDS. Viene affidato lo svolgimento a strukure pubbliche (Policlinico Umberto I, Policlinico Gemelli ed Ospedale Spallanzani) e al privato convenzionato con la regione (OSA- Operatori Sanitari Associa:, Caritas, Circolo Mario Mieli) Delibera di Giunta regionale 2031/2001 Introduzione del sistema di accreditamento degli en:. Cos6tuzione di una Commissione Regionale per sviluppare modello, definire requisi6 per accreditamento e livelli di retribuzione.

8 Modello organizza-vo ADI specialis-ca pazien- HIV CCTAD Centro Coordinamento TraKamen: a Domicilio (TAD) c/o IRCCS Spallanzani Valutazione clinica Pianificazione, akuazione e monitoraggio interven: con molteplici figure professionali Cartella clinica domiciliare informa:zzata Ges:one di approvvigionamento farmaci; appuntamen: per visite specialis:co/ diagnos:che Ospedale che ha in cura il pz. d o m a n d a Presa in carico Con:nuità assistenziale VALUTAZIONE DEFINIZIONE DEL PAI (Piano assistenziale individualizzato) ATTIVAZIONE TAD ASSEGNAZIONE A EROGATORE ACCREDITATO PUBBLICO/PRIVATO PAZIENTE Richiesta a`vazio ne TAD COOPERATIVA OSA Servizio AIDS sanitario Medici specialis: MalaPe InfePve Infermieri Fisioterapis: Comunicazione a`vazione TAD/ Aggiornamento PAI

9 Pun: di forza Centro di coordinamento unico a livello regionale Centri di assistenza pubblici e priva6 accredita6 scelta da parte dell utente - compe6zione amministrata Finanziamento unico a livello regionale

10 Cri:cità del modello akuale di assistenza ai pazien: SLA L assistenza dipende da: - Capacità delle famiglie di esprimere il bisogno e di sostenere l assistenza - Risorse a disposizione delle ASL - Differente valutazione dei singoli casi da parte dei distre` Disomogeneità nei percorsi offer- Ges-one parcellizzata Scarsa equità per le famiglie

11 Disomogeneità dell assistenza Coopera:va OSA: carakeris:che dell assistenza ai pazien: SLA nelle diverse ASL Media ore/giorno assistenza infermieristica ASL Ore giornaliere ASL 1 8,86 ASL 2 8,21 ASL 3 3,68 ASL 4 3,64 ASL 5 1,53

12 Le difficoltà della famiglia è il soggetto che generalmente prende in carico il disabile e rappresenta per la persona stessa una risorsa fondamentale per affrontare le limitazioni derivanti dalla disabilità. quasi l 80% delle famiglie con persone disabili non risulta assis6ta dai servizi pubblici a domicilio. sono oltre il 70% le famiglie che non si avvalgono di alcuna assistenza, né privata né pubblica. Indagine Istat Condizione di salute e ricorso ai servizi sanitari. Anno

13 Le difficoltà della famiglia Indagine su 25 pazien6 svolta nell'ambito del proge#o "Sla: il caregiver e la famiglia. Formazione e informazione" organizzato da Caritas di Roma e l'associazione Ippocrate III millennio nonostante la grave disabilità motoria dei malati di Sla, il 16% dei pazienti non aveva riconosciuta nessuna invalidità e il 32% non aveva l'indennità di accompagnamento, le spese sanitarie incidono solo per il 15% sul totale dei costi sostenuti, le spese organizzative influiscono per un 33% (e rientrano in questa voce le spese per badanti e assistenti), mentre per il 53% si tratta delle perdite in termini di mancati guadagni, di solito perché il familiare che si occupa del malato è costretto a lasciare il lavoro

14 Ipotesi di contributo alla definizione di un modello regionale Centro regionale con funzione di coordinamento e ges6one del finanziamento Unità valuta6ve aziendali mul6disciplinari Stesura del Piano da parte del centro regionale I sogge` accredita6 pubblici e priva6 con centrale di ascolto e ges6one dell assistenza specialis6ca L Ospedale (hub and spoke) Coinvolgimento della medicina generale Stru#ure residenziali e semiresidenziali I servizi territoriali (ausili e protesi) 14

15 ObiePvo L assistenza: in funzione della valutazione dei bisogni con punto di vista unificato che garan6sca uniformità e qualità dell assistenza Maggior coordinamento nel servizio e nei finanziamen- Miglioramento dell accessibilità, dell appropriatezza e dell equità

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