CONTRIBUTO PER IL DIBATTITO ASSEMBLEARE

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1 Partito Democratico circolo di Modena Assemblea cittadina per l elezione del nuovo segretario Modena, 4 giugno 2015 CONTRIBUTO PER IL DIBATTITO ASSEMBLEARE Modena, 2 giugno 2015 Festa della Repubblica Italiana

2 1. La società italiana e il programma di riforme del governo Renzi Il partito a livello nazionale appare impegnato, talora bloccato, nella discussione sulle principali riforme promosse dal Governo, che trovano diversa valutazione all interno di parte degli organismi dirigenti e dei gruppi parlamentari, con espressione formale di importanti dissensi. Nel valutare l azione del Governo si dovrebbe sempre tenere presente che: Il governo sta realizzando un quadro di riforme troppo a lungo rinviate, estremamente urgenti data la situazione del paese, e che stanno ricevendo un favorevole giudizio dalle autorità comunitarie, e sembrano fornire primi risultati di ripresa economica nel paese. Se a volte singoli aspetti dei provvedimenti appaiono discutibili, si ricordi sempre sotto quale spinta di urgenza, quali sedimentazioni storiche e giuridiche, e quali combattivi e consolidati sistemi di interessi e privilegi esse vanno ad affrontare. Si consideri inoltre che l azione del Governo è condizionata da una maggioranza complessa, specie al Senato, frutto dei risultati contraddittori delle elezioni politiche Tra gli elementi positivi dell azione del Governo c è soprattutto lo sblocco della stagione delle riforme costituzionali (bicameralismo, legge elettorale, province), dei sistemi essenziali per il futuro del Paese (scuola, terzo settore, PA), l intervento per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro e la riduzione del precariato. Rimangono ancora da sviluppare pienamente alcuni grandi temi: o la semplificazione amministrativa o lo sviluppo del mezzogiorno e l occupazione, specie giovanile e femminile o la riforma e dei tempi della giustizia (specie civile) e i diritti civili o la lotta alla corruzione e criminalità organizzata o la semplificazione del sistema tributario e la lotta alla evasione fiscale, o l equilibrio nel rapporto economico e fiscale tra livello statale e livelli locali. In particolare, occorre valutare che senza questo Governo e questa leadership forse il Pd oggi sarebbe in grave difficoltà, come lo sono altre forze politiche tradizionali. Anche se rimane il problema di recuperare credibilità della politica e la disaffezione degli elettori, tra cui non mancano quelli storicamente legati all area di centrosinistra, grazie all azione del Governo e alla segreteria Renzi il PD ha rafforzato il ruolo di protagonista della scena politica italiana, ritornando a dettare l'agenda dei temi da trattare, il passo (tra l'altro incalzante) da tenere, sviluppando una propria iniziativa politica invece di contrapporsi solo all egemonia dell area moderata e di centro-destra. Anche l esito delle recenti elezioni regionali parziali, positivo seppure non privo di elementi critici, conferma che occorre accentuare il profilo di riforma e innovazione, non certo ridurlo, a fronte dell ascesa di nuovi populismi, rivolgendosi a tutti gli elettorati, non solo quelli tradizionali, che appaiono sempre meno solidi. Alle luce di queste considerazioni, alcune suggestioni per il ruolo del partito di Modena: - Sviluppare maggiormente il dibattito pubblico sulle riforme, presentarle, sostenerle, discuterle con un adeguato programma di confronto, approfondimento, coinvolgente gli iscritti e la città. - Favorire la circolazione di informazioni e dati reali sulla situazione del Paese e i risultati dell azione di governo, come strumento che argina le contrapposizioni a priori o ideologiche, le visioni a breve termine o gli approcci di tipo populista. - Far giungere e rappresentare ai tavoli regionali e nazionali le problematiche e criticità del territorio modenese e della sua organizzazione economica e sociale. 2. I nodi dello sviluppo regionale e provinciale

3 Anche nel nostro territorio regionale e locale il Pd ha davanti a sé un compito difficile. Anche se i dati economici sono meno drammatici che nel resto del Paese, con alcuni elementi positivi di ripresa in atto, restano aperti dei compiti importanti, ivi compreso quello del completamento della ricostruzione postsisma e della messa in sicurezza del territorio. Tra questi compiti centrali: 1. L aggiornamento di ciò che chiamavamo il modello emiliano : tanti punti di eccellenza permangono, ma emergono anche difficoltà a stare nel nuovo contesto competitivo globale. 2. I fattori chiave per lo sviluppo e il ritorno alla piena occupazione (soprattutto femminile e giovanile), da sempre nostro principale fattore di coesione e inclusione sociale: i. Semplificazione amministrativa, rapidità e certezza della risposta pubblica ii. Infrastrutture strategiche, tradizionali e telematiche iii. Competenze: università, alta formazione, formazione tecnica e professionale iv. Sistema universale di welfare di cura e soprattutto di prevenzione primaria. In particolare, per la sostenibilità nel tempo del modello sociale e di servizi, occorre che il Pd di Modena tenga costantemente al centro della sua azione alcuni punti-chiave per lo sviluppo economico e sociale: 3. Nuove soluzioni di welfare a fronte di bisogni in crescita/in cambiamento (crisi, invecchiamento della popolazione, indebolimento delle reti familiari, lavoratori e lavoratrici con orari flessibili non tradizionali ) e risorse calanti; in particolare rafforzare il welfare mix, il welfare di comunità e di prossimità, le reti collaborative della sharing economy, e in generale sperimentare nuove forme organizzative anche con Living Labs (esperimenti su piccola scala). 4. Modelli organizzativi della sanità, con rafforzamento della medicina territoriale e priorità crescente alla prevenzione primaria per fare salute attraverso l educazione diffusa dei cittadini a modelli comportamentali e a stili di vita sani. 5. Il rapporto tra sistema economico e sistema politico, in particolare con attenzione ai temi della trasparenza, della legalità, della lotta alla crescente presenza della criminalità organizzata. Sostenere con politiche efficaci e con la semplificazione a tutti i livelli il sistema produttivo. 6. Il riordino della governance locale: riduzione dei livelli amministrativi, rafforzamento di gestioni associate, unioni e fusioni; governo di area vasta; interazione con la città metropolitana di Bologna; capacità di risposta del governo regionale a fronte di competenze crescenti; gestione delle partecipate e organizzazione dei servizi essenziali. 7. Le infrastrutture strategiche: collegamenti strategici con Mediopadana e Bologna (Stazione e Aeroporto), attivazione dello scalo di Marzaglia, sistema viario e ferroviario per la città-distretto della ceramica, i caselli autostradali della città e i loro collegamenti alla rete urbana. 8. Il governo del territorio: recupero urbano e norme di facilitazione nelle pratiche urbanistiche; qualità dell ambiente, economia circolare e green economy come strumento di crescita economica; sicurezza idrogeologica; ricostruzione (soprattutto dei beni storici del centro). 9. Riattivare l ascensore sociale, attraverso centralità del merito, istruzione, lavoro e casa a sostegno delle nuove famiglie e delle giovani coppie. Alle luce di queste considerazioni, alcune suggestioni per il ruolo del partito di Modena: 1. Sviluppare, insieme al partito provinciale, il dibattito sui punti chiave del modello di sviluppo. 2. Fare benchmark coi modelli internazionali, confronto con mondo associativo e parti sociali, con forze vere e nuove (giovani, imprenditori, elettori, attori della sharing economy, startup locali ), anche in forme innovative (consultazione sociale e web). 3. Generare occasioni di confronto per iscritti ed elettori. Sviluppo negli organismi di una posizione di sintesi, per sostenere la rappresentanza del territorio ai tavoli regionali. 3. La città di Modena e il suo futuro Modena deve svolgere un ruolo trainante e da protagonista nel quadro delle sfide del nostro territorio provinciale e regionale. Ne possiamo ricordare alcune, essenziali:

4 La sfida del supporto alle imprese e della attrattività (semplificazione, SUAP, startup, funzionalità effettiva dei tecnopoli, ruolo dell università nella città, qualità del sistema formativo ). La sfida della vocazione turistica e culturale (dopo l EXPO, il sistema di promozione del territorio e delle eccellenze, la sostenibilità del sistema culturale locale, il S.Agostino ). La sfida del recupero urbano (fascia ferroviaria, diagonale, centro storico e contenitori ). La sfida dello sviluppo sostenibile (mobilità sostenibile, risparmio energetico, uso del suolo ) La sfida delle priorità chiare negli investimenti strategici, per tradurre in realtà una visione condivisa della città (logistica, trasporto pubblico, reti, città smart ). La sfida della sostenibilità di bilancio e dei servizi (fiscalità pubblica e costo dei servizi, il ruolo economico della Fondazione in città e nel terzo settore, il rapporto con le grandi aziende fornitrici di servizi multiutility, partecipate o private, le nuove forme di finanziamento dei servizi). La sfida della sicurezza e della società integrata e inclusiva (migranti e esuli, minoranze, casa ). La sfida della città resiliente (che si adatta al cambiamento) e dell innovazione condivisa e continua). La sfida del fare comunità, supportare la coesione sociale, riscoprire i rapporti di vicinato. La sfida della partecipazione e la valorizzazione del ruolo dei Quartieri. La sfida della valorizzazione di un volontariato libero e al servizio della città senza condizionamenti. La sfida di disporre di un progetto chiaro e condiviso con le forze economiche e sociali per Modena area vasta, con i comuni della provincia e con i territori vicini. Il partito non ha forza e struttura, specie a confronto con l amministrazione, per farsi carico di soluzioni a fronte di tutte queste sfide: ma può svolgere un ruolo insostituibile di produttore di conoscenza, di aggregatore sociale, di supporto al lavoro amministrativo, specie nel rapporto con la città. Alle luce di queste considerazioni, alcune suggestioni per il ruolo del partito di Modena: 1. Essere partner attivo dell amministrazione comunale: fare raccordo coi mondi sociali, sviluppare il mestiere dell ascolto, elaborare idee e mediazioni, intervenire nei conflitti. 2. Assumere con maggior efficacia un ruolo di mediazione politica: rafforzare il ruolo di ascensore tra problemi e richieste della società e una rapida risposta delle istituzioni; indirizzare, verificare e comunicare i buoni risultati ottenuti. 3. Avvicinare le persone a una politica sui temi e aperta al confronto; formare i giovani e la futura classe dirigente, anche sui temi innovativi e di prospettiva, a supporto dell innovazione politica. 4. Favorire la discussione sulla visione della città del futuro, partendo dall ascolto e dell analisi dei bisogni attuali dei cittadini, ma anche sulle prospettive (che tipo di cittadini, che tipo di città, che tipo di convivenza, che tipo di sviluppo economico vogliamo a Mod). 5. Comunicare efficacemente e presidiare i dibattiti pubblici della città con interventi di qualità.

5 4. Il ruolo di un partito moderno in una società moderna Il dibattito congressuale Abbiamo riflettuto sin qui su alcuni compiti e sfide cha abbiamo davanti, per aiutare il nostro partito cittadino, in una occasione così importante come l elezione di un nuovo Segretario, a evitare la trappola di dibattiti asfittici, pregiudiziali, nominalistici o tra contrapposte posizioni. La forma partito Nessuno pensa che il partito non serva, o vada depotenziato. Al di là degli scontri polemici di questi mesi, nessuno realisticamente e onestamente pensa questo. Il partito ci vuole, forte, strutturato, organizzato, ma naturalmente al passo coi tempi e libero dall idea che modelli e soluzioni del passato siano l archetipo a cui ritornare, per risolvere i problemi di oggi. Gli organismi del partito Gli organismi, cui dedichiamo tanta cura in fase di composizione, dovrebbero essere utilizzati attivamente, e tutti dovrebbero impegnarsi a parteciparvi, pena una regolata decadenza dall incarico. Essi devono favorire il più possibile il confronto politico, ogni volta che sia possibile le soluzioni condivise, una gestione politica comunque leale fra le diverse opinioni presenti: lo stile del partito deve essere quello del confronto e sintesi negli organi, non quello dello scontro o peggio del discredito di chi la pensa diversamente. Per questo, gli organismi (assemblea, segreteria, etc.) devono essere convocati con la giusta cadenza, su Odg precisi, se possibile verbalizzati e con la più frequente elaborazione di documenti e ordini del giorno di sintesi che esprimano chiaramente le decisioni e gli orientamenti assunti, sia in tema di partito che di scelte politiche e amministrative locali. La composizione degli organismi dovrebbe valorizzare le tante competenze ancor prima delle componenti; deve favorire il confronto/raccordo con l amministrazione, e anche per questo la duplicazione di incarichi dentro il partito e l'amministrazione deve essere limitata e governata. I circoli I Circoli devono essere attivi e aperti, centrali nella vita del partito, ma estroversi, non autoreferenziali. Devono recuperare la loro funzione fondamentale di rapporto col territorio dove sono inseriti, andare ad incontrare le associazioni, i comitati, i circoli culturali, le società sportive ivi presenti, verificando problemi e aree di intervento. Stare in mezzo ai cittadini, parlare con loro, essere vere e proprie antenne del partito e dell amministrazione sul territorio. I Circoli che non svolgono queste attività pubbliche devono essere richiamati al loro ruolo e se necessario rivisti e riorganizzati (per esigenze politiche, prima che economiche!). La loro centralità nelle decisioni e nella vita del partito, essenziale, deve discendere da questa aperta e inclusiva attività politica, altrimenti rischia di diventare una sovra-rappresentazione di ristrette cerchie di pochi militanti attivi, non sempre in sintonia con la società esterna. Un partito organizzato per fare politica, non per sopravvivere Per questo, l enfasi del lavoro di Partito e Circoli deve essere sulla politica e non sulla amministrazione e gestione: la difficile situazione economico-organizzativa del partito, per assurdo, si aggrava quanto più dedichiamo le nostre migliori energie a pensare solo ai conti economici, invece che a fare iniziativa politica. Organizzazione delle sedi sul territorio, organizzazione delle feste, tesseramento, due per mille (a cui non si è dedicata colpevolmente nessuna seria iniziativa informativa e promozionale, mentre costituisce una opportunità), non sono temi economici e di sussistenza: sono temi politici. Vanno discussi e affrontati sempre con una chiara ottica: come fare per avvicinare la gente, per ascoltare, per parlare (in sintonia col lavoro svolto dai quartieri), non solo come mezzi per risparmiare o raccogliere denaro.

6 Le risorse e i bilanci Il tema delle risorse per fare politica non è secondario, chiaramente. Proprio per questo deve essere sempre finalizzato agli obiettivi politici del partito, al finanziamento dell iniziativa politica non solo al come mantenere la struttura da lungo tempo esistente, ferma restando l attenzione estrema che va data al personale, ai lavoratori dipendenti, più che al funzionariato politico. L accento va dunque sulla innovazione organizzativa, la trasparenza e l accountability sul bilancio, che va costruito anche come bilancio sociale aggregato, valutando i valori sociali e non solo quelli economici prodotti, e analizzando non solo il conto economico in sé, ma le interazioni che si producono, ivi comprese quelle col sistema produttivo, cooperativo, imprenditoriale locale e con le fondazioni storiche dei vecchi partiti da cui dipendono ancora gran parte delle sedi, e verso le quali le scelte di bilancio devono accrescere progressivamente l autonomia economica, che è l unica garanzia di autonomia politica. Autofinanziamento (feste, iniziative, crowdfounding su progetti specifici), tesseramento, 2xmille, rapporto trasparente col mondo socio-economico sono strade che possono dare sostegno sufficiente a un partito che si riorganizza in modo più efficiente per fare la politica di oggi, non solo per far quadrare i bilanci. Rilanciare una azione organica L azione organica del partito nei prossimi due anni deve avere al centro: 1. La strategia comunicativa, non come elemento aggiuntivo ma come attenzione e cura costante di ogni attività e iniziativa. 2. La prima forma di comunicazione resta il contatto diretto, e quindi va dato grande sviluppo all iniziativa politica nei luoghi dove la gente vive e si ritrova abitualmente (banchetti per strada, feste, eventi in luoghi socialmente attivi...). 3. Gruppi tematici e d ascolto, incontri con il mondo associativo e rappresentativo locale sono essenziali per mettere a fuoco posizioni sui temi, e fornire supporto all attività amministrativa, specie quando serve mediare con gruppi di cittadini in disaccordo, produrre maggiore consenso o condivisione (funzione essenziale del partito). 4. Anche le primarie, il tesseramento, la gestione dell albo elettori, il 2xmille, il programma politico della festa devono essere visti come strumenti di apertura, comunicazione e incontro, strumenti politici, non solo cose da fare quando arrivano. 5. Realizzare analisi delle motivazioni reali della diminuzione delle tessere e del mancato ricambio generazionale degli iscritti, con questionari e lettere a ex o nuovi iscritti, per evitare che l azione si basi solo su ipotesi o rumors. 6. A supporto di questa azione organica del partito devono operare strumenti moderni di partecipazione, ascolto, inclusione, co-creazione: web e social efficienti, utilizzati per una comunicazione bidirezionale (ascolto, media influencing, workshops, sondaggi on line..). 7. Gli obiettivi dell ufficio stampa devono quindi essere rivisti in questa direzione, valutando la reale efficacia degli attuali strumenti e potenziando l impatto specie sui social media e i media tradizionali locali. Modena e il partito provinciale Infine, il partito cittadino curi e stimoli il rapporto col partito provinciale, in una logica di forte sinergia; Modena, come principale circolo della Federazione Provinciale, ha una responsabilità primaria nella vita della Federazione, e deve contribuire ad un partito più forte e dinamico, coordinato nel lavoro sul territorio: 1. Contribuire a sviluppare insieme posizioni chiare del PD sui temi politico-amministrativi centrali, con una adeguata elaborazione e definizione in documenti e odg a livello provinciale, per raccordare al meglio il posizionamento politico del partito da Roma, a Bologna, a Modena, all ultimo dei consigli comunali del nostro territorio.

7 2. Sviluppare un repertorio di queste posizioni ufficiali, anche sotto forma di odg, mozioni, interrogazioni, documenti, delibere, a cui tutti possano attingere non solo per "fare meno fatica" nei propri consigli comunali e organismi di partito, ma per favorire la contaminazione, la circolazione, il confronto di informazioni e idee. E un partito che non ha paura di condividere le proprie idee, le rende anzi disponibili agli altri per poterne costruire delle nuove: inserendo quindi elementi di crowdsourcing, raccolta, condivisione e continua modifica dei contenuti, costruendo valore dalla pluralità. 3. Il programma della festa provinciale, cui il partito comunale fornisce il principale contributo di volontariato, sia il principale biglietto da visita di questo lavoro di posizionamento politico, ospitando in modo aperto, coinvolgente ed equilibrato voci autorevoli del partito nazionale, del mondo economico, culturale, associativo, con apertura a tante sensibilità. In sintesi, il partito di Modena, nei prossimi due anni, deve concentrare le sue energie a: 1. Realizzare con coraggio un progetto di azione politica e sperimentare con coraggio soluzioni organizzative adeguate e commisurate ai nuovi compiti, sui diversi punti sopra indicati. 2. Disporre e proporre sempre un proprio punto di vista pubblico, elaborato e discusso (con organismi, circoli, iscritti, società) sui temi chiave dell agenda della città e del territorio provinciale, curando social media, stampa, promo-comunicazione ed eventi politici di livello, in sintonia col dibattito e coi protagonisti regionali e nazionali. Hanno contribuito alla stesura di questo documento e lo offrono come contributo al Partito della Città e al nuovo Segretario i seguenti membri dell Assemblea elettiva comunale: Hanno inoltre contribuito alla stesura del documento i seguenti iscritti:

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