L ATTIVITÀ GRAFICA IN ETÀ PRE-SCOLARE POSSIBILITÀ DI PREVENZIONE DELLE DIFFICOLTÀ DI SCRITTURA

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1 L ATTIVITÀ GRAFICA IN ETÀ PRE-SCOLARE POSSIBILITÀ DI PREVENZIONE DELLE DIFFICOLTÀ DI SCRITTURA Reggio Emilia 12 gennaio 2015 PROGETTO UN CREDITO DI FIDUCIA BARBARA DI GIUSTO CONSULENTE GRAFOLOGA

2 Consensus Conference 2010: incidenza DSA 2,5-3,5 % Ricerca 2007: 20,7 % bambini disgrafici in uscita dalla 5 primaria COSA SIGNIFICA?

3 PARTIAMO DALLA «FINE»

4 CHE COS È LA SCRITTURA?

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6 E linguaggio (traduzione dei suoni in simboli grafici) E un movimento che per essere eseguito correttamente richiede molte capacità. E il complesso linguaggio in codice con cui la nostra mano registra le nostre funzioni cerebrali Alla base del comportamento grafico esistono leggi di natura simbolica relazionale (le lettere in relazione tra loro indicano l Io in relazione con gli altri), vi sono stimoli inconsci che influenzano l attività di che scrive. La conseguenza è che le lettere si disporranno sul foglio in conseguenza della modalità con cui il soggetto vive tale relazione.

7 La scrittura è costituita da due componenti fondamentali: La codifica fono-grafica L esecuzione grafo-motoria Il linguaggio verbale è costituito da una sequenza di suoni e la scrittura è la sua traduzione scritta, costituita da una successione spaziale di simboli. La prassia rappresenta l esito di un processo cognitivo che permette di eseguire movimenti volontari dotati di un significato, atti motori privi di senso e sequenze definite di gesti, definite come combinazioni di azioni più complesse La scrittura è quindi linguaggio e movimento

8 Ha senso preoccuparsi dell apprendimento della scrittura manuale nel XXI secolo in un mondo che si avvia ad essere in massima parte digitale?

9 Karim James (università dell Indiana) la ricerca presentata ha dimostrato che scrivere effettivamente una lettera favorisce la sua percezione e il suo immagazzinamento nelle aree visive ) Virginia Berninger (università di Washington) Le evidenze della sua ricerca hanno indicato: che la scrittura manuale è strumento che favorisce le abilità ortografiche e compositive del testo In accordo con la ricerca portata avanti da Karim James ha dimostrato che la manoscrittura favorisce la percezione delle lettere e migliora l accuratezza e la velocità dei bambini a riconoscere le lettere I bambini che scrivevano a mano esprimevano più idee e scrivevano più parole rispetto a quelli che usavano la tastiera Quando gli studenti non acquisiscono adeguate abilità di manoscrittura, le implicazioni negative perdurano per tutta la vita. In mancanza di una esposizione (insegnamento) consistente alla scrittura manuale la ricerca ha evidenziato che gli studenti: Possono avere difficoltà in alcuni processi necessari alla lettura e scrittura (intesa come esposizione di contenuti) Recuperare le lettere dalla memoria Riprodurre lettere sulla carta Fare uno spelling accurato Estrarre un significato dal testo Interpretare il contesto delle parole

10 IMPARARE A LEGGERE VS IMPARARE A SCRIVERE Scrivere è più difficile che leggere. La lettura si basa sul riconoscimento mentre la scrittura sull evocazione, per questo scrivere è più difficile che leggere. Per leggere occorre decodificare lettere e parole e poi comprendere il significato usando un sistema percettivo di tipo visivo e fonico Per scrivere non basta riconoscere, ma bisogna evocare i grafemi mentalmente (trasformando il fonema in grafema) e poi tradurli in gesti grafici dove è essenziale rispettare determinate regole di organizzazione spaziale e precisione motoria

11 IL PRINCIPIO DI SELEZIONE Uno dei meccanismi fondamentali dell apprendimento è il principio di selezione. Il cervello alla nascita è ricco di potenzialità che potranno esprimersi pienamente solo quando alcune di esse saranno eliminate. La scelta delle connessioni nervose che persisteranno avviene in conseguenza dei circuiti stessi. Solo i circuiti più utilizzati permangono, gli altri vengono abbandonati. Nell ambito del gesto grafico l uso e la specializzazione determina uno spostamento da un sistema volontario verso un sistema automatico

12 Pedagogicamente questo implica attenzione agli stimoli più adatti perché le strategie più efficaci e i meccanismi più funzionali in termini di gesto grafico siano attivati precocemente e sempre più consolidati. Questo è possibile attraverso la ripetizione di attività grafiche razionali graduali e sistematiche che evitino la formazione di meccanismi compensatori errati.

13 Lasciare il bambino in balia dello spontaneismo significa sottovalutare i suoi reali bisogni, perché scrivere è un sistema convenzionale e astratto, con regole ben precise in termini di movimento, forma, direzionalità e disposizione spaziale. (parallelismo con la metodologia di apprendimento di un strumento musicale)

14 EVOLUZIONE DELL ATTIVITA GRAFICA INFANTILE Si pensa alla scrittura come il punto iniziale dell apprendimento grafico. In realtà la scrittura è l ultimo tassello di uno sviluppo progressivo che dallo scarabocchio passa attraverso il disegno. Il bagaglio di capacità percettive e motorie che il bambino acquisisce in questa fase costituiscono le abilità necessarie al bambino per acquisire la scrittura

15 LO SCARABOCCHIIO La maturazione della grafomotricità va considerata all interno del suo sviluppo psicomotorio. E verso 1 anno e mezzo che il bambino comincia a tracciare scarabocchi. All inizio in modo non intenzionale, ma solo per il piacere di seguire movimenti con la mano. Sono valutabili come scariche motorie (spesso punti che bucano il foglio) In questa fase è tutto il corpo che partecipa all attività. Prevale il movimento del braccio a livello dell articolazione della spalla, manca l appoggio del gomito sul foglio con andamento rotatorio della traccia grafica che per questo esce fuori dal foglio. L evoluzione di questi segni grafici dipende da un progressivo miglioramento delle capacità motorie degli arti superiori e dallo svilupparsi della dominanza laterale che si definirà attorno ai 5 anni.

16 I 20 SCARABOCCHI INDIVIDUATI DA RHODA KELLOG 1) punto 2)linea singola ver ticale 3)linea singola orizzontale 4)linea singola diagonale 5) linea singola cur va 6) linea multipla ver ticale 7) linea multipla orizzontale 8) linea multipla diagonale 9) linea multipla cur va 10) linea continua aper ta 11) linea continua chiusa 12) linea a zig zag o ondulata 13) linea ad asola singola 14) linea ad asola multipla 15) linea a spirale 16) linea multipla a cerchio ricoperto 17) linea multipla cerchio 18) linea circolare che si espande 19) Cerchio singolo che si incrocia 20 cerchio imper fetto

17 FASI DI SVILUPPO DELL ATTIVITÀ GRAFICA SECONDO RODA KELLOG 4 stadi di sviluppo dell attività grafica spontanea 1. STADIO DEI MODELLI (2 anni). Scarabocchi e diverse modalità di collocare gli sessi spazialmente 2. STADIO DELLE FORME (2-3 anni). Produzione di diagrammi che sono i primi segni con organizzazione interna: linee singole utilizzate per realizzare croci, ovali o altre forme 3. STADIO DEL DISEGNO (3-4anni). Unifica tra loro diagrammi es sole. Il bambino non scarabocchia più solo per piacere del movimento ma per rappresentare sensazioni interne. 4. STADIO PITTORICO (4-5 anni) Stadio del disegno rappresentativo

18 TAPPE DI SVILUPPO DELLA FIGURA UMANA

19 COLORARE I disegni realizzati dai bambini verso i 3-4 anni sono veri e propri esercizi percettivo motori. Elemento molto importante del disegno è la coloritura dentro spazi limitati dalle figure. Colorare richiede un atto motorio della mano intenso e prolungato nel tempo. I progressi nel colorare non sono di tipo evolutivo, ma prevalentemente determinati dalla pratica. Verso i 3 anni c è una stesura incidentale (la matita colorata è usata per tracciare lo schema e non per colorare)o parziale (solo alcune aree sono coperte col colore). Solo verso i 6 anni la stesura diventa totale

20 Colorare richiede a livello motorio uno sforzo prolungato dei muscoli del braccio e della mano e a libello percettivo forte attenzione e concentrazione per non uscire dai bordi e frenare così l impulsività del gesto. Non sempre tale sviluppo è spontaneo e può essere indispensabile l intervento di un adulto per aiutarlo ad assumere una posizione comoda evitando i vizi di postura e prensione

21 GESTIONE DELLO SPAZIO GRAFICO E la conseguenza del passaggio tra l esperienza del corpo vissuta (schema corporeo) e l immagine del corpo. In questo periodo di crescente consapevolezza del proprio corpo hanno molta importanza le conoscenze topologiche che il bambino ha acquisito e che gli consentono di proiettare con più precisione delle rappresentazioni mentali su un foglio

22 Per gestire lo spazio grafico in modo corretto, il bambino deve avere elaborato assi dello spazio che servono da riferimento costante per le sue figure collocate sul foglio. Inizialmente le figure sono disegnate fluttuanti senza riferimento spaziale, poi verso i 4-5 anni cominciano ad osservarsi i primi tentativi di posizionamento rispetto allo sfondo e ad altre figure

23 VERTICALITA - ORIZZONTALITA E la prima forma di orientamento che emerge. Il bambino posiziona i suoi personaggi in diverse parti del foglio, ma mantiene una direzione alto-basso degli schemi e le figure stanno in piedi. Subentra in un secondo tempo l orizzontalità, in base al quale le figure sono collocate sullo stesso piano generalmente parallelo al lato inferiore del foglio. Nascono così la linea terra e la linea cielo parallele al margine del foglio ed in questo modo sono trasposte nello spazio grafico le coordinate dello spazio psicomotorio del bambino nei rapporti sopra-sotto, davanti- dietro destra- sinistra In questo modo il foglio diventa uno spazio con precise coordinate da rispettare

24 Queste acquisizioni spaziali saranno fondamentali nell acquisizione della scrittura Attraverso il disegno (esempio lo schema uomo) è probabile vengano esercitati analoghi gesti grafici: cerchi più o meno grandi per viso e occhi, forme angolose chiuse per il tronco, linee rette per gli arti, linee ondulate per i capelli ecc. Quando il bambino sarà in grado di tracciare la forma del triangolo e del rombo, si può pensare che sia in grado di imitare e copiare alcune lettere semplici ed intraprendere l apprendimento dello stampatello maiuscolo

25 TAPPE EVOLUTIVE DELL ACQUISIZIONE DELLA LINGUA SCRITTA 1. Indifferenziazione tra disegno e scrittura (es. il disegno casa e la parola casa sono fatti utilizzando gli stessi segni) 2. Percezione che scrittura e disegno non siano la stessa cosa da cui il tentativo di scrivere con segni astratti diversi per ogni parola però privi di ogni logica (vengono prevalentemente utilizzate le lettere del proprio nome) 3. Verso i 5 anni il bambino sa scrivere alcune lettere e se sollecitato sa riprodurre il proprio nome, ma la sua percezione della parola è globale 4. Successivamente emergono le corrispondenze segnosuono prima in modo sillabico per arrivare alla scoperta dell alfabeto in cui compare il concetto di segno -suono determinante per l acquisizione della lingua scritta

26 DISEGNO E SCRITTURA A CONFRONTO E corretto precisare che secondo diversi autori (Thomas/Silk 1990) si afferma l irrilevanza dell esperienza figurativa del bambino ai fini della scrittura L esperienza dimostra che il bambino disgrafico presenta quasi costantemente una scarsa predilezione per il disegno ed in esso si riscontrano le medesime difficoltà riscontrabili nella scrittura. Entrambe necessitano della capacità di gestire uno strumento grafico, analoghe capacità percettivo-motorie (coordinazione occhio-mano, orientamento spaziale, precisione) Esistono anche tra essi profonde differenze

27 LORENZO 1 MEDIA

28 SCRITTURA DI LORENZO IN 1 MEDIA

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32 SI PUÒ (SI DEVE) INTERVENIRE SUL DISEGNO SE UN BAMBINO È IN DIFFICOLTÀ? Perché un bambino non riesce ad esprimersi attraverso il disegno? Problemi di coordinazione motoria? Difficoltà di gestione emotiva? Se il bambino non riesce ad esprimersi come vorrebbe è perché la difficoltà motoria (qualunque ne sia la causa) è maggiore rispetto a quella espressiva come se la sua intenzione fosse tradita dalle capacità rappresentative E giusto ignorare questa difficoltà in nome della teoria dell importanza della libertà espressiva attraverso il disegno? L attività educativa non deve essere orientata da un pensiero aut/aut ma e/e

33 Disegnare è più facile che scrivere perché richiede abilità motorie inferiori ed il rispetto di regole meno rigorose. Inizialmente il bambino riversa sul disegno la sua libertà espressiva senza preoccuparsi della comprensibilità del risultato. Col tempo emergono sempre più esigenze comunicative (indotte anche da condizionamenti culturali) per cui il bambino cerca di rappresentare una maggiore aderenza alla realtà. Il disegno andrà per questo impoverendosi nella sua immediatezza espressiva per assumere una funzione estetica (verso i anni c è una crisi ed un deterioramento del disegno spontaneo). Il processo della scrittura avviene in modo contrario: si parte da un marcato condizionamento culturale iniziale per arrivare alla spontaneità

34 IMITAZIONE-COSTRUZIONE DELLA SCRITTURA Cominciano verso i 2 anni i tentativi di grafismo scritturale, cioè uno scarabocchio che imita la scrittura. Il bambino tende a rappresentarla con un tracciato sinuoso o angoloso con alcune interruzioni che rappresentano le parole. Verso i 4 anni avendo acquisito la capacità di chiudere le forme aperte, il bambino inserisce alcune forme che ha imparato a copiare (es. la lettera O) Non è una forma di scrittura, ma disegno riproduttivo che porterà però il bambino a scoprire il legame tra parola e segno imparando a distinguere disegno e scrittura

35 La prima difficoltà che il bambino incontra quando impara a scrivere è il come: come tenere la matita, come muoversi sulla riga e nello spazio della pagina, come copiare le lettere per ottenere un risultato simile al modello. Ciò ad un adulto sembra banale, ma per un bambino non lo è, perché ciascuna lettera ha regole speciali di forma movimento e disposizione spaziale. Scrivere è un lavoro per il bambino che deve tradurre la rappresentazione visiva di una lettera in coordinazione motoria delle dita, del polso e del braccio

36 M. 5.6 ANNI

37 M. 5.6 ANNI

38 PREREQUISITI DELLA SCRITTURA PERCEZIONE ORGANIZZAZIONE SPAZIALE ORGANIZZAZIONE TEMPORALE INTEGRAZIONE SPAZIO-TEMPORALE ORIENTAMENTO DESTRA-SINISTRA CONOSCENZA E RAPPRESENTAZIONE DELLO SCHEMA CORPOREO COORDINAZIONE MOTORIA DOMINANZA LATERALE MEMORIA ED ATTENZIONE MATURAZIONE AFFETTIVA

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40 Nel corso dello sviluppo grafico il bambino pertanto affronta problemi di tipo percettivo e di tipo motorio. E sulla base dell esercizio e soprattutto della ripetizione che il bambino impara sempre più a controllare lo spazio, il gesto e lo strumento

41 IMPUGNATURA La prima impugnatura adottata verso i mesi è quella palmare (cubito palmare): la penna viene afferrata col palmo della mano, mentre le dita non vengono ancora utilizzate (nonostante usi la presa a pinza per raccogliere oggetti) Questo impedisce la variazione dei movimenti ed impedisce il controllo visivo delle tracce lasciate sul foglio. Verso i due anni il bambino è in grado di passare ad una impugnatura digitale. Riflessioni sullo strumento scrivente impiegato. Verso i tre anni la presa diventa tripode in cui la funzione motrice è svolta dal pollice e indice con terzo dito che sostiene. E sin da qui che si instaurano le modalità di prensione. Il tratto diventa intenzionale e controllato

42 IMPUGNATURA CORRETTA La posizione corretta è quella che fornisce il massimo risultato con il minimo sforzo.

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48 STRUMENTI PER FACILITARE L IMPUGNATURA

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