SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA

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1 Allegato B) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA ENTE 1)Ente proponente il progetto: V.A.B. VIGILANZA ANTINCENDI BOSCHIVI TOSCANA ONLUS 2)Codice regionale: RT 1S bis) Referente operativo responsabile del progetto: (Questa figura è compatibile con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto 15) -NOME E COGNOME: LEONORA MERCIAI -DATA DI NASCITA:02/04/1982 -INDIRIZZO MAIL:merciaileonora@vab.it -TELEFONO: CARATTERISTICHE PROGETTO 3)Titolo del progetto: Abili a proteggere 4)Settore di intervento del progetto: G) Collaborazione al sistema di protezione civile Codice identificativo dell'area di intervento: AREA GEN. 5) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: Il progetto Abili a Proteggere proposta dalla VIGILANZA ANTINCENDI BOSCHIVI TOSCANA ONLUS (V.A.B) si propone di intervenire nell ambito della protezione civile e opera sia su ambito comunale che provinciale e regionale con 32 sedi distaccate L associazione, su tutto il territorio Regionale svolge le seguenti attività: Attività di centrale operativa Attività di protezione civile in generale in caso di eventi a livello locale, regionale, nazionale e internazionale (l associazione ha a disposizione squadre reperibili di elettricisti specializzati nell intervento in situazioni di calamità e fa parte della colonna mobile della Regione Toscana)

2 Allegato B) Attività di protezione ambientale Attività di monitoraggio del territorio (convenzioni con i comuni, le provincie Toscane e della Regione stessa) Attività di sostegno alla popolazione anziana e non solo in caso di eventi calamitosi sul territorio Attività di prevenzione e repressione incendi boschivi (convenzione regione Toscana) Attività di supporto logistico in occasione di eventi sportivi e manifestazioni paesane Attività di ricerca dispersi Attività di monitoraggio GPS strade e sentieri del territorio Attività di informazione alla popolazione Attività di formazione e sensibilizzazione nelle scuole medie e superiori del territorio. Tutte queste attività sono svolte dall associazione anche in base alle criticità ed ai rischi individuati sul territorio che andiamo di seguito ad elencare: Criticità legate alla rete viaria ed ai collegamenti La rete viaria Toscana, vede un importantissimo snodo autostradale, quello della A1, che va dal nord al sud della Regione, indispensabile per andare dal nord al sud del Paese e viceversa, un altra tratta autostradale detta Firenze mare A11 che va da Firenze alla costa, la tratta della A12 che è sulla e varie strade di scorrimento extraurbano, per esempio la FI PI LI, la Siena Firenze, la Bettolle ecc. La maggior parte di queste strade non sono di facile percorrenza e le condizioni di manutenzione sicuramente non sono eccelse. Altre strade per esempio la ss 222 ole piccole strade di collegamento (Pistoia Abetone per esempio) sono soggette a esondazioni dei numerosi piccoli corsi d acqua, smottamenti e frane che molto spesso interrompono strade di accesso ad alcune frazioni o a casolari di campagna rendendo difficile il loro raggiungimento o addirittura isolando piccoli centri o gruppi di famiglie. Nel 2011, a causa dei fenomeni sopra descritti, sono stati 283 gli interventi effettuati a supporto di guardie mediche, infermieri, pediatri e ambulanze che non riuscivano a raggiungere la località dove dovevano prestare il proprio intervento e sono stati ben 85 gli interventi di supporto alla popolazione anziana rimasta isolata o con difficoltà di spostamenti a cui abbiamo portato medicinali o generi di prima necessità (si pensi a località tipo Zeri o alla Lunigiana in generale), La complicata situazione viaria, va a aggravare gli interventi sul territorio Criticità legate al rischio incendi boschivi Il territorio Toscano è considerato ad alto rischio incendi boschivi visto che oltre il 60% è interessato da boschi e visto che negli ultimi anni, numerosi sono stati i casi di incendi dovuti a dolo soprattutto per motivazioni legate all agricoltura e all allevamento ovino. Nel territorio Toscano sono presenti anche importanti riserve naturalii: la foresta di Berignone, la riserva naturale di Monterufoli-Caselli, Il parco di San Rossore Massaciuoccoli, gli alboreti di Vallombrosa, il parco naturale della Maremma etc Altre criticità legate alla conformazione del territorio Come già detto, il territorio Toscano è per oltre il 60% boscato di cui il 10% sono boschi di castagni e vi è la presenza di importanti riserve naturali molto visitate da turisti vista la presenza al loro interno di numerosi percorsi naturalistici Nel periodo autunnale, molte sono le persone che hanno attività per la raccolta delle

3 Allegato B) castagne, dei funghi e per praticare la caccia. Nel 2011 sono stati 42 i casi di persone smarrite nei boschi per i quali è stato necessario attivare le ricerche, tutte andate a buon fine nell arco di 24 ore. Criticità strumentazione e materiali censiti Abbiamo detto che la V.A.B ha svariate succursali sul territorio Regionale nelle quali è tenuta dell'attrezzatura di settore: è necessario dunque recarsi periodicamente presso le strutture stesse a verificare le condizioni di utilizzo e le eventuali risorse aggiuntive al fine di mantenere perfettamente aggiornato il database centrale della Regione Toscana al fine di trovare in maniera rapida e precisa l'attrezzatura necessaria al momento del bisogno, oltre naturalmente, un attenta analisi delle modifiche eventuali da proporre ed effettuare al database per renderlo il più semplice possibile dal punto di vista di inserimento e recupero informazioni e per gli interventi in emergenza. 6) Obiettivi del progetto: Gli obiettivi che il progetto Abili a Proteggere si propone di raggiungere in relazione alle criticità emerse sono i seguenti: Obiettivo rispetto alle criticità legate alla rete viaria ed ai collegamenti: L obiettivo è quello di organizzare più squadre di personale che possano svolgere attività di monitoraggio del territorio costante e continua in maniera da segnalare tempestivamente eventuali criticità. Organizzare squadre di personale reperibile che, in caso di necessità, possano intervenire sia per rimuovere eventuali criticità che per svolgere funzione di supporto a chi necessariamente deve recarsi in località difficilmente raggiungibili e rispondere in maniera più tempestiva alle eventuali chiamate. Organizzare squadre che, in caso di necessità per interruzione di strade o per difficoltà di spostamenti, possano svolgere una funzione di supporto, in particolare a persone anziane che vivono nelle frazioni o nelle campagne per fornirli di medicinali o di generi di prima necessità e riuscire a fornire tale servizio nel minor tempo possibile. Organizzare una centrale di ascolto attiva che possa recepire le segnalazioni di criticità e allertare le squadre reperibili Obiettivo rispetto alle criticità legate al rischio incendi boschivi L obiettivo è quello di organizzare più squadre di volontari che, soprattutto nel periodo di massima allerta, effettuino monitoraggio del territorio per disincentivare eventuali azioni dolose o colpose e che, in caso di incendio, possano tempestivamente fare delle segnalazioni per un primo intervento. Obiettivo è quello di avere una squadra di volontari operativa per un orario maggiore durante la giornata (dalle 12,00 alle 22,00) per un periodo di tempo maggiore (dal 1 giugno al 30 settembre) che effettui monitoraggio del territorio. Obiettivo rispetto alle altre criticità legate alla conformazione del territorio Rispetto a questa criticità, l obiettivo è quello di avere più volontari disponibili in caso di allerta per persone disperse. Nei 42 interventi su persone disperse effettuati nel 2011 la media di volontari presenti alle ricerche è stata di 5. Gli interventi si sono chiusi tutti con esito positivo in media in 24 ore.

4 Allegato B) Obiettivo è quello di mantenere nella sede locale di progetto il numero medio dei volontari sulle ricerche dei dispersi e di riuscire a diminuire la media delle ore di ritrovamento delle persone disperse da 24 a 20 la dove si interverrà. Anche per raggiungere questo obiettivo, è necessario potenziare la centrale operativa dell associazione rendendola operativa praticamente sempre. L Obiettivo rispetto la strumentazione e materiali censiti Principali obiettivo è l'aggiornamento e mantenimento del programma di gestione risorse della Regione Toscana e Comitato Operativo Regionale del Volontariato GEVOT, la verifica delle condizioni operative e di sicurezza delle attrezzature, la verifica del corretto inserimento delle risorse attualmente presenti nel database e la collaborazione con le segreterie di sezione e regionali per la verifica e l'inserimento dei dati, delle risorse e la loro verifica. 7)Definizione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile: 7.1 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell ente. Nel progetto Abili a Proteggere le risorse umane necessarie ad effettuare le attività previste sono composte totalmente da volontari; le elenchiamo di seguito: protezione civile Corsi Regionali nei vari settori di intervento Corsi interni dell associazione Partecipa alle operazioni previsione,prevenzione e soccorso, partecipa a tutte le attività del settore 7.2 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto. I ragazzi in servizio civile dopo aver preso visione della sede dell'associazione dove svolgeranno il loro servizio, indossata la divisa saranno coadiuvati da una persona di

5 Allegato B) riferimento per l'assegnazione dei servizi da svolgere. Nello svolgimento delle varie attività saranno affiancati a personale volontario dell'associazione con esperienza nell attività da effettuare. I ragazzi potranno essere coinvolti in: Attività di centralino e gestione sala operativa Attività di monitoraggio del territorio Attività di sostegno alla popolazione in caso di calamità Attività di pattugliamento Attività di supporto logistico ad eventi e manifestazioni paesane Attività di ricerca persone disperse Attività di sensibilizzazione nelle scuole Attività di Monitoraggio Attività di catalogazione degli strumenti e raccolta dati Premesso che tutte le attività si effettueranno con i mezzi e le attrezzature dell associazione proponente il presente progetto, il progetto stesso prevede le seguenti attività per i seguenti ruoli: Attività di centralino e gestione sala operativa I volontari in servizio civile, in affiancamento al personale volontario dell associazione, e dopo una breve formazione, saranno chiamati gestire il centralino dell associazione occupandosi della ricezione delle chiamate, dell attivazione delle squadre reperibili sul territorio e del coordinamento delle squadre impegnate negli interventi, interfacciandosi anche con gli altri soggetti impegnati nello stesso intervento (qualora ci siano). Oltre all utilizzo del telefono fisso, utilizzeranno i cellulari dell associazione e gli apparati radio dell associazione stessa o in uso all associazione. Attività di monitoraggio del territorio I Volontari, usciranno per pattugliare il territorio, per esempio a controllare il livello dei corsi d acqua, la percorribilità della strade ecc. e, una volta rientrati in sede, dovranno stendere una relazione su quanto visto. In caso I volontari in servizio civile, in affiancamento al personale volontario dell associazione, e dopo adeguate formazione, saranno chiamati a far parte delle squadre di rilevamento di criticità, potranno intervenire per rimuoverle o attiveranno chi di competenza, sempre in contatto con il centralino. Il ruolo dei volontari in servizio civile potrà essere quello di accompagnatori o di autisti (se in possesso dei requisiti per la guida dei mezzi dell associazione e del corso di guida dei mezzi dell associazione) Rientrano tra i compiti dei ragazzi la pulizia di base del mezzo all'entrata e all'uscita dal turno di servizio, il controllo del mezzo e la segnalazione agli appositi responsabili di eventuali danni o mancanze nel mezzo utilizzato. Attività di sostegno alla popolazione I volontari in servizio civile, in affiancamento al personale volontario dell associazione, e dopo adeguate formazione, saranno chiamati a far parte delle squadre che, in caso di forti piogge, nevicate o smottamenti che provochino interruzioni di strade o difficoltà alla loro percorribilità, con mezzi fuoristrada si occupano di accompagnare altri soggetti da persone che hanno necessità e si trovano in località difficilmente

6 Allegato B) raggiungibili con normali mezzi. Inoltre si occuperanno anche del trasporto di medicinali o generi di prima necessità a persone rimaste isolate dai fenomeni sopra descritti. Rientrano tra i compiti dei ragazzi la pulizia di base del mezzo all'entrata e all'uscita dal turno di servizio, il controllo del mezzo e la segnalazione agli appositi responsabili di eventuali danni o mancanze nel mezzo utilizzato. Attività di pattugliamento e prevenzione incendi boschivi Data la pericolosità dell attività, rientrano tra i compiti dei ragazzi esclusivamente la pulizia di base del mezzo all'entrata e all'uscita dal turno di servizio, il controllo del mezzo e la segnalazione agli appositi responsabili di eventuali danni o mancanze nel mezzo utilizzato. Attività di supporto logistico ad eventi e manifestazioni paesane I volontari in servizio civile, in affiancamento al personale volontario dell associazione, e dopo adeguate formazione, saranno chiamati a far parte delle squadre che, in occasione di eventi e manifestazioni paesane, si occupano della logistica di supporto come la viabilità e la gestione di aree parcheggio create ad hoc per l evento stesso Attività di ricerca persone disperse I volontari in servizio civile, in affiancamento al personale volontario dell associazione, e dopo adeguate formazione, saranno chiamati a far parte delle squadre che in caso di ricerca di persone disperse, in collaborazione con le altre autorità impegnate nella ricerca, pattugliano, a piedi o con un mezzo, porzioni di territorio al fine di ritrovare il disperso. Attività di sensibilizzazione nelle scuole I volontari in servizio civile, in affiancamento al personale volontario dell associazione, e dopo adeguate formazione, si recheranno presso le scuole medie e superiori dei comuni individuati dai responsabili di sede ad effettuare corsi di formazione ed informazione riguardanti le tematiche della prevenzione dei rischi territoriali. I corsi hanno una pianificazione annuale (da ottobre a maggio) e riguardano lezioni in classe ed esercitazioni pratiche. Attività di monitoraggio Per centrare gli obiettivi del progetto i volontari saranno parte attiva anche tramite attività di monitoraggio continuative durante l anno con gli operatori di progetto del servizio civile. Verrà effettuata dai volontari attività di monitoraggio verificata da ANPAS, ovvero, i volontari compileranno un report delle attività giornaliere indicandone le specificità (es. formazione, trasporti sociali, trasporti sanitari ecc ) verranno effettuate riunioni periodiche con gli Operatori Locali di Progetto e questionari in itinere, segnatamente al terzo e nono mese. I ragazzi dovranno obbligatoriamente indossare la divisa dell'associazione, mantenere quindi un decoro nell'abbigliamento e nell'igiene personale adeguati al loro compito. Attività di catalogazione degli strumenti e raccolta dati. I volontari avranno il compito di raccogliere informazioni, inserimento dati e

7 Allegato B) collaborare nelle attività di gestione della segreteria operativa e regionale Per la realizzazione di questa fase di progetto, i volontari avranno a disposizione un veicolo associativo per gli spostamenti presso le varie sedi e strumentazione tecnologica adeguata alla raccolta dei dati. Oltre a questa specifica attività di censimento, i volontari dovranno anche verificare insieme al personale dell'associazione preposto, le condizioni di sicurezza della strumentazione e, nel caso, provvedere a relazionare ai referenti dei gruppi utilizzatori gli interventi da effettuare per rendere l'attrezzatura idonea all'utilizzo oltre che a individuare degli standard operativi studiati appositamente con i referenti regionali preposti. I volontari dovranno inoltre partecipare all'attività di segreteria operativa ed ordinaria al fine di collaborare in maniera stretta ed efficace con la segreteria regionale, la segreteria operativa regionale e le varie segreterie di sezione coadiuvandole nella fase di inserimento dati degli interventi, raccolta ed archiviazione della rassegna stampa e/ o gestione di sala radio in caso di emergenze. Orario di servizio L orario di servizio dei volontari del servizio civile sarà prevalentemente diurno (fascia compresa tra le ore 7.00 e le ore 19.00); potrebbero essere possibili turni serali (fascia ) oppure turni notturni ( o ); Queste ultime non possono essere più di 2 nell arco di una settimana e danno diritto ad un giorno di recupero, da fruire nella giornata immediatamente successiva. 8)Numero dei volontari da impiegare nel progetto(min. 2, max. 10): 6 9)Numero posti senza vitto: 6 10)Numero posti con vitto: 0 11)Numero ore di servizio settimanali dei volontari: 30 12)Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 4, massimo 6) : 5 13)Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Mobilità sul territorio con mezzi dell ente, flessibilità oraria. Esigenze di servizio potranno richiedere svolgimento di attività in turni festivi e notturni. Obbligo ad indossare la divisa fornita dall ente, disponibilità ad effettuare interventi di Protezione Civile e/o generici e/o istituzionali ove e se necessario.

8 Allegato B)

9 14)Sedi di attuazione del progetto: N. vol. per N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo sede 1 VAB ARCETRI FIRENZE FIRENZE VIA DELL'OLMATELLO VAB CALENZANO CALENZANO VIA GIUSEPPE GIUSTI VAB CARRARA CARRARA (MS) VIA MARSELLI 2 LOC. FOSSOLA 1 4 VAB LIMITE CAPRAIA E LIMITE VIA DELLE GINESTRE VAB QUARRATA QUARRATA VIA BOCCA DI GORA E TINAIA 1

10 15)Nominativo operatore di progetto (almeno uno per sede): VAB ARCETRI -NOME E COGNOME:ALBERTO FERRONI -DATA DI NASCITA:02/06/67 Firenze -INDIRIZZO MAIL:arcetri@vab.it -TELEFONO: CURRICULUM (da allegare alla scheda di progetto) VAB CALENZANO -NOME E COGNOME:POLVERINI ANDREA -DATA DI NASCITA:05/03/74 Firenze -INDIRIZZO MAIL: polve@vab.it -TELEFONO: VAB CARRARA -NOME E COGNOME:DE MARCHI MAURO -DATA DI NASCITA:07/07/62 -INDIRIZZO MAIL:carrara@vab.it -TELEFONO: VAB LIMITE -NOME E COGNOME: Andrea Nardozi -DATA DI NASCITA:30/03/66 Empoli (FI) -INDIRIZZO MAIL:limite@vab.it -TELEFONO: VAB QUARRATA -NOME E COGNOME:Mattia Gallliani -DATA DI NASCITA: -INDIRIZZO MAIL:quarrata@vab.it -TELEFONO: )Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile regionale: Tipo di attività Pubblicazione del progetto sul sito internet della VAB Invio di lettere personalizzate ai giovani della Regione compresi nella fascia anni e per i diversamente abili; Comunicati ai Comuni e ai Centri Informagiovani; Articoli su quotidiani locali e riviste di settore; Altre attività Presidio a manifestazioni associative ed istituzionali Specifiche Volantini del progetto da inviare utilizzando il porta a porta in tutto il territorio del Comune o della Provincia dove è la sede di attuazione del progetto; Nei comuni del territorio della Provincia della sede di attuazione del progetto. Quotidiano nazionale nell inserto locale, periodico della Associazione proponente il progetto o rivista di settore Aggiornamento blog del sito della VAB Volantini, poster, manifesti realizzati dall ente all uscita del bando Attività di sensibilizzazione agli incontri con altre associazioni, feste, sagre, incontri istituzionali ecc con attività di volantinaggio e sportello informativo

11 L attività di promozione e sensibilizzazione vedrà l associazione proponente il progetto impegnata per una durata di 25 ore. 17) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati di progetto: I volontari del Servizio Civile Regionale della VAB, parteciperanno al monitoraggio on line formulato in due momenti inviato direttamente ai volontari come da protocollo CRESCIT. E stato acquisito il piano di monitoraggio di ANPAS (vedi lettera allegata) che ha esperienza decennale di servizio civile Nazionale ed è accreditata nell albo del Servizio Civile Regionale, attraverso le articolazioni della propria struttura, garantisce un sistema di risorse umane e uno specifico know how in grado di assicurare un sistema Regionale di monitoraggio. Il sistema è coordinato da un responsabile che fa parte della struttura Anpas Toscana di gestione del Servizio Civile Regionale. a) Metodologia e strumenti utilizzati per la raccolta delle informazioni e dei dati: Il sistema di monitoraggio Anpas si propone di valutare l andamento del progetto attraverso l impiego di metodologie statistiche, in particolare verranno considerati i seguenti indicatori per monitorare i diversi aspetti relativi all attuazione del progetto e per valutare il suo andamento: Rispetto delle attività previste dal progetto Rispetto delle attività previste per i Volontari del Servizio Civile Regionale Attuazione del corso di formazione specifica previsto dal progetto Attuazione del corso di formazione generale previsto dal progetto Verifica delle attestazioni che saranno rilasciate ai Volontari Gli strumenti utilizzati per la raccolta delle informazioni e dei dati si organizzano su più livelli che fanno capo ai diversi attori coinvolti in modo diverso nell attuazione del progetto di Servizio Civile Regionale. Soggetti oggetto dell azione di monitoraggio: Volontari Servizio Civile Regionale Referente Operativo Responsabile del Progetto/Operatore di progetto Struttura di gestione del Servizio Civile Anpas Toscana Strumenti utilizzati: Questionari destinati ai volontari del Servizio Civile Regionale Scheda mensile destinata all Operatore di progetto b) Tecniche statistiche adottate per l elaborazione dei dati rilevati anche al fine di misurare gli scostamenti delle attività rilevate da quelle previste dal progetto: I dati raccolti saranno elaborati per livelli diversi di aggregazione creando insiemi per livelli di competenza

12 Volontario Servizio Civile Regionale Sede di servizio Area territoriale (provincia, zona) Progetto Tecniche statistiche: distribuzioni di frequenze, semplici e cumulate con relative rappresentazioni grafiche, tabelle di contingenza, tassi di incremento/decremento, media moda e mediana, indici di base 100 e indici costruiti in relazione alle attività del progetto, range, patty analysis; chi quadro; scostamenti semplici, scarto quadratico medio, media mobile, rette di regressione lineare, indici di correlazione multipla e parziale. Le tecniche statistiche innanzi elencate non saranno utilizzate tutte per tutti i progetti, ma si sceglieranno le tecniche di trattamento ritenute più opportune ed il livello territoriale di competenza per la loro applicazione per evidenziare con maggiore chiarezza i risultati delle rilevazioni, le loro implicazioni, tenendo conto della natura dei dati rilevati. I diversi livelli di aggregazione permetteranno un analisi completa, si agirà sul livello territoriale più basso analizzando i dati partendo dal dettaglio e mantenendo come soggetto dell elaborazione il singolo volontario o l Operatore di progetto che fornisce informazioni per la sede di attuazione del progetto. Chi invece agisce su un livello di competenza più ampio (esperto del monitoraggio) elabora i dati su un dettaglio meno specifico (sedi/progetti) e fornisce relazioni riassuntive. Gli esperti del monitoraggio che fanno parte della struttura di gestione del Servizio Civile Regionale Anpas potranno, attraverso l analisi delle relazioni ai vari livelli, verificare gli scostamenti o l aderenza delle attività rispetto a quanto previsto dai singoli progetti e predisporre se necessario le azioni correttive. c) Tempistica e numero delle rilevazioni: saranno effettuate: due rilevazioni per quanto riguarda i Volontari del Servizio Civile Regionale al 3 e al 9 /10 mese rilevazione mensile per la sede di attuazione del progetto (Operatore di progetto) 18) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge regionale 25 luglio 2006, n. 35: Sarà considerato requisito preferenziale il possesso della patente di guida categoria B (valutabile 2 punti come esperienze aggiuntive) 19) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

13 Descrizione Quantità Valore unitario o orario Valore totale 1) Divisa, zaini e dispositivi di protezione individuale N 6 volontari 250, ,00 2) Pubblicità progetto e progetto grafico, stampe volantini e 200 poster 50x70, pubblicazione su quotidiani locali e adattamento grafico, pubblicazione su web, banner su sito VAB e blog personalizzato, a cura e dell ente ,00 3) Costi di realizzazione e gestione del progetto N 6 Volontari 300, ,00 4) Costi generali di amministrazione e segreteria direttamente imputabili alla gestione del progetto 1.550,00 5) Vitto per corsi di formazione Generale (5 incontri) N 6 volontari 15,00

14 20)Risorse tecniche e strumentali necessarie per l attuazione del progetto: Le risorse necessarie per l attuazione del progetto sono suddivisibili in quattro categorie e possono essere dettagliate come di seguito specificato: Dispositivi di protezione individuali Attrezzature informatiche, di telecomunicazione e tecniche di supporto Mezzi di trasporto da utilizzare per i servizi associativi ed istituzionali Attrezzature da utilizzare per la formazione specifica Dispositivi di protezione individuale Ad ogni volontario in servizio civile verranno consegnati in dotazione: uniforme completa; dispositivi di protezione individuale previsti dalle norme in materia di sicurezza sul lavoro. Attrezzature informatiche, di telecomunicazione e tecniche di supporto La sede di progetto è dotata di infrastrutture telefoniche, di infrastrutture informatiche, di infrastrutture radiofoniche che permettono il collegamento con la Sala Operativa Regionale (SOUP), con la Centrale Operativa Provinciale (COP) e con i mezzi e le squadre operative sul territorio. In particolare saranno messe a disposizione per la realizzazione del progetto: 6 apparati radio portatili 3 apparati radio fissi allestiti sui mezzi 2 Notebook 1 Software specifico per l inserimento dei piani di intervento 2 GPS Mezzi di trasporto e attrezzature da utilizzare per le attività previste dal progetto Per l Associazione VAB risulta estremamente difficile quantificare numericamente le attrezzature che saranno necessarie per l attuazione del progetto, soprattutto quando si tratta di un progetto riguardante la loro attività istituzionale, dato che, teoricamente, in 12 mesi i Volontari in Servizio Civile si troveranno a dover utilizzare tutte le attrezzature e i mezzi a disposizione dell associazione. Del parco macchine e delle attrezzature di sede saranno messe a disposizione le seguenti risorse: 1 Fuoristrada 4 Motoseghe 2 Idrovore 2 Gruppi Elettrogeni 2 Impianti di Illuminazione Attrezzature per formazione specifica Per la realizzazione della formazione specifica saranno messe a disposizione per le seguenti attrezzature: Supporti didattici 1 Videoproiettore

15 Dispense 1 Software specifici per la formazioni 1 fotocopiatrice CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 21)Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Al termine del progetto la sede di attuazione VAB, rilascerà ai volontari del Servizio Civile Regionale un attestato di partecipazione che riconosce le professionalità e le competenze acquisite durante il progetto Abili a Proteggere. Tali conoscenze/professionalità sono collegate al corso di Formazione Specifica che, avrà una durata superiore ad una settimana ed in particolare di 85 ore. Al termine del percorso formativo la Regione Toscana per il tramite dell agenzia formativa Anpas Toscana, dal quale VAB acquisisce parte della formazione specifica rilascerà un attestato di soccorritore (Legge Regionale 25 del 2001), con conseguente iscrizione agli appositi registri per soccorritori depositati alla Regione Toscana con validità biennale. L attestato è considerato valido ai fini della legge 81/2008 per il possesso delle conoscenze generali di prevenzione antinfortunistica negli interventi di pronto soccorso. Dopo questo step formativo verrà effettuato il corso di formazione per l abilitazione all utilizzo del DAE (Defibrillatore Semiautomatico) che è realizzato e certificato dalle ASL e riconosciuto da tutti gli Enti sull intero territorio Regionale (BURT con deliberazione n del 22/07/ boll.33 del 14/08/2002, parte seconda, sezione I - nell ambito della legge 3 aprile 2001, n.120) Certificazione rilasciata da ANPAS sulle conoscenze generali di prevenzione antinfortunistica negli interventi di pronto soccorso. L attestato è considerato valido anche per il settore di pronto soccorso previsto dalla Legge 81/2008. Nota Anpas Toscana è Agenzia agenzia formativa accreditata dalla Regione Toscana cod. 468, decreto 1722 del 25/03/03) Formazione generale dei volontari 22) Sede di realizzazione: VAB acquisisce da ANPAS l erogazione della formazione generale (vedi lettera allegata), dunque, la Sede sarà individuata da ANPAS Toscana Servizio Civile su base Regionale tenendo conto della territorialità dei progetti approvati per favorire lo scambio e l incontro tra i Volontari del Servizio Civile Regionale. 23)Modalità di attuazione:

16 In proprio, presso l ente con formatori dell ente. 24)Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Verranno utilizzate le metodologie previste dalle Linee guida UNSC per la formazione generale dei volontari raccolti in aule di max 25 unità ed in particolare : - Lezioni frontali (anche avvalendosi di esperti della materia trattata) per circa il 60% del monte ore complessivo destinato alla formazione generale - Dinamiche non formali (simulazioni, lavoro di gruppo, giochi di ruolo) per il restante 40% circa del monte ore previsto Durante e alla fine della formazione sono previste verifiche per la misurazione dei livelli di apprendimento raggiunti 25)Contenuti della formazione: I contenuti per la formazione generale si attengono a quanto indicato nelle Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale (Prot. UNSC 18593/I del 04/04/2006) e alle linee guida CRESCIT su base Regionale. Obiettivo della formazione generale saranno le caratteristiche e l ordinamento del servizio civile, ivi compresi i principi, gli ordinamenti e la storia dell obiezione di coscienza, la difesa della Patria come diritto/dovere costituzionale con mezzi non violenti, i diritti umani, la partecipazione attiva alla vita della società civile nelle sue diverse forme. Uno degli obiettivi della formazione generale è anche il favorire il lavoro in rete, la conoscenza e la collaborazione fra giovani in servizio civile che prestano servizio in sedi o per progetti diversi. Durante la formazione generale saranno quindi affrontati i settori di attività nei quali si articolano i progetti Anpas (Assistenza, Protezione Civile e Educazione e promozione culturale), nonché l ambiente in cui opereranno (Terzo settore, A.N.P.AS. e Pubbliche Assistenze, rapporti fra volontariato, cittadini ed Istituzioni). Questa scelta permette di fornire ad i giovani delle conoscenze di base per poter leggere situazioni che, anche se non legate al progetto di servizio civile, interessano l ente dove si trova a svolgere il suo anno di servizio civile, visto che le Pubbliche Assistenze sono impegnate in tutti e tre i settori. L obiettivo principale è quello di rendere i giovani in servizio civile consapevoli del loro ruolo di cittadini e delle attività da svolgere per raggiungere il risultato di formarli quali cittadini solidali. Contenuti: Elementi di conoscenza delle associazioni di Pubblica Assistenza e del movimento A.N.P.AS.; Il valore educativo dell esperienza di Servizio Civile; I riferimenti alla Costituzione ed alle sentenze della Corte Costituzionale Rapporti fra pubblico e privato, i ruoli degli enti e le possibilità per i cittadini La Difesa della Patria Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta I progetti di Servizio Civile Regionale: l importanza dei ruoli; La struttura del servizio civile in Italia e in Toscana Il monitoraggio Legislazione sul Servizio Civile Regionale, legge n luglio 2006 Volontari in servizio civile: diritti e doveri

17 La comunicazione come strumento relazionale alla base dei rapporti fra i volontari e l organizzazione e fra i volontari e i destinatari dei vari interventi Che cos è la Protezione Civile; Autoprotezione in Protezione Civile Norme comportamentali singole e collettive da assumere in caso di eventi calamitosi; L organizzazione della Protezione Civile Regionale; La struttura ANPAS di Protezione Civile. Il volontario in servizio civile: valorizzazione e condivisione dell esperienza (tempi, modalità e strumenti per la costruzione di una propria memoria ) Lavorare per progetti Elementi di conoscenza della sede locale 26)Durata: 44 ore Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 27) Sede di realizzazione: Via dell'olmatello Firenze ANPAS Toscana, via Pio Fedi Firenze 28) Modalità di attuazione: In proprio, presso l ente con formatori dell ente. 29) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: L organizzazione della formazione tiene conto delle indicazioni della Legge Regionale 25/2001 che regola il primo soccorso anche in materia di formazione, e la VAB, per la parte che concerne la formazione acquisita da ANPAS, ha la stessa metodologia e gli stessi contenuti per la formazione, variano alcuni formatori che operano in zone distinte e le sedi di realizzazione. Lezioni frontali teoriche riguardo ai protocolli operativi. Durante gli incontri verranno utilizzate tecniche di animazione che favoriscano la partecipazione attiva e l instaurarsi di un clima affettivo emotivo positivo tale da generare un confronto aperto e costruttivo. Simulazioni con riproduzione di situazioni reali di interventi di emergenza in modo da verificare l applicazione dei protocolli e le reazioni dei componenti del gruppo (equipaggio) alle decisioni prese.

18 Role Play che prevedono la rappresentazione di un problema, la preparazione della scena e la drammatizzazione in modo da approfondire i diversi aspetti del problema con una partecipazione maggiore di quella tipica delle lezioni tradizionali. Retraining periodici per verificare la metabolizzazione delle nozioni acquisite in precedenza. Esercitazioni rispetto le attività pratiche della formazione. Le metodologie utilizzate mirano ad attuare un processo di apprendimento a partire dall esperienza diretta dei partecipanti che verrà valorizzata ed utilizzata come base di partenza per introdurre gli argomenti da trattare. 30)Contenuti della formazione: Contenuti generali: 1) acquisire la consapevolezza del ruolo sociale del Volontario; saper rilevare i bisogni del cittadino utente e operare per il loro soddisfacimento; possedere gli elementi per la piena conoscenza delle azioni e delle tecniche complesse che interagiscono nelle missioni di soccorso; saper collaborare nell ambito di una equipe di soccorso con il personale sanitario conoscere il sistema di welfare del territorio; promuovere l utilizzo e/o il miglioramento di modalità appropriate nell accoglienza della persona che usufruisce del servizio di trasporto sociale; stimolare la riflessione sull importanza della coesione del gruppo associativo, volta a rafforzare in maniera continua nel singolo volontario il senso di appartenenza e, di conseguenza, la motivazione al servizio; 2)Sicurezza 3) Cartografia 4) Corso utilizzo Motoseghe 5) Servizio Piena 6) Antincendio Contenuti specifici: 1) Il ruolo del Volontariato; Aspetti relazionali nell approccio al paziente; L organizzazione dei sistemi di emergenza; Aspetti legislativi dell attività del soccorritore volontario; Il Supporto Vitale di Base e norme elementari di primo soccorso; Il Supporto Vitale nel Trauma; Le attrezzature di emergenza sanitaria; Prevenzione antinfortunistica; L intervento a supporto dell elisoccorso; cenni sul sistema istituzionale di welfare nel territorio: quadro normativo, soggetti coinvolti, relazioni e rapporti, pianificazione e programmazione; il volontariato nei sistemi di welfare; fiducia, sintonia, ascolto; 2) DLS 81/2008 DPI Generici e specifici

19 31)Durata: Attività di PC Principali attrezzature 3) Rappresentazioni Cartografiche Scale di rappresentazione Curve di livello Pendenze Calcolo distanze Lettura carte Sistemi di riferimento GPS Orientamento in area con visibilità limitata 4) Tipologia Lama e catena Tipi di Taglio Attrezzature DPI e sicurezza Esempi 5) Definizione Ordinamento di Piena Servizio di Guardia Soggetti coinvolti Strumenti necessari Governo della piena Attivazioni Compiti della polizia Convenzioni Idrometri Vigilanza Artigianale Attività Critiche Sacchinamento Attrezzature e mezzi 6) Combustione Tipi di incendi Organizzazione AIB Toscana Sicurezza e DPI Tecniche di attacco Procedure operative 85 ore Altri elementi della formazione 32)Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Il piano di monitoraggio sulla formazione generale, avendo come finalità la

20 valutazione della qualità e dell efficacia delle attività di formazione, si propone di verificare il raggiungimento degli obiettivi previsti in formazione attraverso le seguenti azioni: a) Verifica del livello di apprendimento dei temi trattati; b) Verifica della comprensione dei ruoli; c) Verifica degli aspetti relazionali e comunicati relativi all inserimento dei volontari nell ambiente della sede di attuazione progetto e del movimento ANPAS; d) Verifica del gradimento dei volontari circa il percorso formativo. e) Riunioni nella sede di attuazione del progetto. Gli strumenti che verranno utilizzati per il monitoraggio sulla formazione generale sono i seguenti: - test intermedi di verifica dell apprendimento dei temi trattati; - questionario di gradimento dei corsi; - riunioni e incontri di monitoraggio tra i volontari e gli operatori dell ente; - nota delle attività Il piano di monitoraggio sulla formazione specifica, avendo come finalità la valutazione della qualità e dell efficacia delle attività di formazione, si propone di verificare il raggiungimento degli obiettivi previsti in formazione attraverso le seguenti azioni: a) Verifica del livello di apprendimento e delle conoscenze acquisite; b) Verifica delle competenze e delle abilità acquisite; c) Verifica degli aspetti relazionali e comunicati relativi all inserimento dei volontari nell ambiente dove si operano le attività; d) Verifica del gradimento dei volontari circa il percorso formativo. e) Prove tecnico pratiche. Gli strumenti che verranno utilizzati per il monitoraggio sulla formazione specifica sono i seguenti: - test intermedi di verifica dell apprendimento e delle conoscenze acquisite; - questionario di gradimento; - riunioni e incontri di monitoraggio con i formatori; - nota delle attività 22/09/11 Il Responsabile legale dell ente

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