COM(2008) 436 def./2 2008/0147 (COD) (2010/C 255/17) Relatore: DANTIN

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COM(2008) 436 def./2 2008/0147 (COD) (2010/C 255/17) Relatore: DANTIN"

Transcript

1 C 255/92 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito alla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 1999/62/CE relativa alla tassazione di autoveicoli pesanti adibiti al trasporto di merci su strada per l uso di talune infrastrutture COM(2008) 436 def./2 2008/0147 (COD) (2010/C 255/17) Relatore: DANTIN Il Consiglio, in data 28 agosto 2008, ha deciso, conformemente al disposto dell articolo 71, paragrafo 1, del Trattato che istituisce la Comunità europea, di consultare il Comitato economico e sociale europeo in merito alla: Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 1999/62/CE relativa alla tassazione di autoveicoli pesanti adibiti al trasporto di merci su strada per l uso di talune infrastrutture COM(2008) 436 def./2-2008/0147 (COD). La sezione specializzata Trasporti, energia, infrastrutture, società dell informazione, incaricata di preparare i lavori del Comitato in materia, ha formulato il proprio parere in data 12 novembre Alla sua 458a sessione plenaria, dei giorni 16 e 17 dicembre 2009 (seduta del 17 dicembre), il Comitato economico e sociale europeo ha adottato il seguente parere con 218 voti favorevoli, 16 voti contrari e 9 astensioni. 1. Conclusioni e raccomandazioni 1.1 Il settore dei trasporti svolge un ruolo essenziale per garantire la mobilità e lo sviluppo socioeconomico dell UE. Per dare risposta alle sfide della crescita e della sostenibilità è necessario ottimizzare la rete di infrastrutture di trasporto. 1.2 In ambito europeo è presente una forte preoccupazione per gli effetti dei cambiamenti climatici, la protezione dell ambiente e tutti gli aspetti riguardanti la salute e il benessere sociale, in connessione con un utilizzo razionale dei trasporti In questo senso il Comitato ricorda che l attuale legislazione comunitaria vieta agli Stati membri che lo desiderino di internalizzare i costi esterni nei pedaggi sulle strade di transito. Ricorda inoltre che uno Stato, vicino all UE e alle prese con difficoltà analoghe, ha già introdotto questa politica di internalizzazione dei costi esterni e di trasferimento modale, che in determinate condizioni può essere positiva sia sul piano economico che su quello ambientale. 1.3 La Commissione lavora già da tempo per tentare di introdurre meccanismi per la misurazione e l internalizzazione dei costi esterni dei trasporti. Queste iniziative rientrano in una strategia che punta a «fissare correttamente i prezzi dei trasporti affinché tengano più adeguatamente conto dei costi dell utilizzo effettivo di veicoli, treni, aerei o navi e del loro impatto in termini di inquinamento, congestione e cambiamenti climatici» (COM(2008) 436 def./2, Relazione, punto 1.1). 1.4 In un contesto di globalizzazione dei mercati, la competitività del trasporto su strada rappresenta un parametro importante. Il Comitato ritiene tuttavia che l applicazione del principio «chi inquina paga» - che esso condivide - nonché il perseguimento dell interesse generale debbano far sì che tale competitività sia accompagnata da misure volte in particolare a ridurre l inquinamento ambientale e acustico, il deterioramento del paesaggio e i costi sociali - dovuti alle conseguenze per la salute, ai costi indiretti degli incidenti, alla congestione del traffico e agli ingorghi, ecc. -, che generano considerevoli costi economici per la collettività e dunque per i cittadini europei. Con questi presupposti, il Comitato può sì accogliere favorevolmente il progetto di direttiva, ma, per coerenza, a condizione che la Commissione europea tenga conto delle osservazioni formulate dal CESE nel parere del luglio 2009 in merito alla Strategia per l internalizzazione dei costi esterni ( 1 ). Il Comitato ribadisce di essere favorevole a che la Commissione promuova la comodalità dei trasporti, compreso il trasporto multimodale. 1.5 Dato che uno degli obiettivi della Commissione è garantire la coesione territoriale, economica e sociale, l applicazione dell internalizzazione dei costi esterni attraverso la tassazione degli autoveicoli pesanti per l utilizzo delle infrastrutture consentirà agli Stati membri, siano essi centrali o periferici, di ridurre una serie di costi dovuti agli effetti dell inquinamento, nonché gli svantaggi enunciati al punto 1.4. L eventuale perdita di competitività del trasporto su strada che potrebbe derivarne deve essere valutata in una prospettiva globale, nel quadro dell interesse generale da perseguire e in rapporto ai benefici economici ottenuti in particolare con la riduzione degli effetti dei vari tipi di inquinamento e della congestione della rete. Agevolando l internalizzazione di detti costi dovrebbe inoltre essere possibile rispettare i tre elementi - economico, sociale e ambientale - della strategia di Lisbona in materia di trasporti: questa nuova risorsa dovrebbe rappresentare un contributo in tal senso. ( 1 ) GU C 317 del , pag. 80.

2 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea C 255/ Il Comitato auspica la creazione di un quadro a livello comunitario ai fini dell internalizzazione dei costi esterni, cui nessuno Stato membro abbia la possibilità di sottrarsi. Questo quadro dovrebbe comprendere una serie di condizioni generali che dovrebbero essere soddisfatte, entro una certa forbice, dai prelievi da imporre per la neutralizzazione dei costi esterni. I prelievi che ne deriverebbero dovrebbero inoltre essere correlati all uso, e non al possesso, dei mezzi di trasporto ( 2 ). 1.6 La modifica della direttiva attuale contribuisce alla programmazione di misure volte a rafforzare la ricerca a favore dell ecologizzazione del trasporto su strada: sistemi di trasporto intelligenti (Intelligent Transport Systems - ITS) ( 3 ), motori, carburanti, tonnellaggio dei veicoli, pavimentazione stradale, ecc. 1.7 È altrettanto importante rilevare che, se l UE decide di attuare una politica di tariffazione dei costi esterni, detta politica deve riguardare anche gli altri modi di trasporto. 1.8 Al pari del Consiglio e del Parlamento, il Comitato reputa che, per acquisire una maggiore efficacia, la direttiva 2006/38/CE, per quanto recente, debba essere modificata. A tal fine il Comitato ritiene che la proposta di direttiva in esame, elaborata su richiesta del Parlamento europeo, sia opportuna. 1.9 In modo complementare, l attuazione pratica di determinate misure del piano d azione logistico per il settore del trasporto su strada, tra cui l utilizzo di sistemi di comunicazione intelligenti direttamente connessi con l attivazione delle applicazioni del progetto Galileo relative ai trasporti, contribuirà sicuramente a ridurre i costi esterni dei trasporti Il Comitato ritiene che, se attualmente gli autotrasportatori sono penalizzati da costi indotti dalla congestione del traffico, stante l impatto di quest ultima sulla produttività del trasporto, nel lungo periodo tutte le misure volte a ridurre tale congestione - che è uno degli obiettivi della proposta di direttiva in esame - porteranno a un miglioramento della produttività sia del trasporto stradale che degli altri modi di trasporto I proventi generati con la tariffazione devono essere utilizzati per migliorare la qualità del settore dei trasporti sul piano ambientale, sociale ed economico Essendo necessaria l interoperabilità dei diversi sistemi esistenti nell UE, il Comitato considera imprescindibile l utilizzo di sistemi di pedaggio elettronici per poter introdurre la tariffazione per l uso delle infrastrutture Il Comitato ritiene che la direttiva dovrebbe incoraggiare gli Stati membri a tener conto, in base a criteri da stabilire in modo concertato, tanto del livello di emissioni di gas a effetto serra dei veicoli sottoposti a tariffazione per l uso delle infrastrutture, quanto degli sforzi fatti per ridurre dette emissioni. ( 2 ) Cfr. nota 1. ( 3 ) GU C 277 del , pag Secondo la valutazione d impatto realizzata dalla Commissione, è importante tenere conto degli effetti dell internalizzazione sull economia in generale, che si tratti di benefici o di costi diretti e indiretti, e del suo impatto sui costi delle merci, sia di quelle trasportate all interno della Comunità europea che di quelle importate o esportate. 2. Introduzione 2.1 L Unione europea, con una popolazione di 497 milioni, distribuita su una superficie di km 2, e un parco mobile di 294 milioni di veicoli ( 4 ), necessita di trasporti sostenibili per poter far fronte alle sue esigenze di mobilità. Con oltre il 18 % del volume totale delle importazioni ed esportazioni, è la prima potenza economica mondiale. I rapporti commerciali sono all origine dello sviluppo economico e sociale di qualsiasi società moderna, e quindi è necessario trovare il modo di conciliare sviluppo e sostenibilità. 2.2 L internalizzazione è una formula concepita per imputare i costi esterni dei mezzi di trasporto dovuti alla congestione del traffico, all inquinamento acustico e atmosferico e ai cambiamenti climatici, e garantire che i prezzi pagati dagli utenti del trasporto rispecchino i costi sociali. È un modo di applicare il principio «chi inquina paga», come richiesto dal Parlamento europeo. 2.3 L internalizzazione dei costi esterni è stata analizzata e prevista dalla Commissione nel Libro verde del 1995 e nel Libro bianco del Il successivo Libro bianco del 2001 e la sua revisione intermedia del 2006 hanno confermato che la Commissione è disposta a introdurre un sistema efficiente di tariffazione dell uso delle infrastrutture. 2.4 Nel 1993 è stata adottata la prima direttiva in materia di tariffazione dell uso delle infrastrutture di trasporto stradale, nota come «eurobollo». 2.5 Detta direttiva è stata successivamente modificata dalla direttiva 1999/62/CE, relativa alla tassazione a carico degli autoveicoli pesanti adibiti al trasporto di merci su strada per l uso di alcune infrastrutture La direttiva 2001/14/CE, all articolo 10, rende obbligatoria per le ferrovie l applicazione, per estensione, delle misure adottate in altri modi di trasporto. 2.6 Entro il 10 giugno 2008 gli Stati membri dovevano adottare le disposizioni giuridiche, regolamentari e amministrative necessarie all attuazione di quanto stabilito dalla direttiva 2006/38/CE, che disciplina la tariffazione dell uso delle infrastrutture stradali. ( 4 ) Secondo dati statistici della DG TREN della Commissione relativi al 2006, il parco mobile della UE-27 è composto da motociclette, automobili, autobus e veicoli per il trasporto di merci.

3 C 255/94 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea Nel 2006, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno chiesto alla Commissione di presentare, entro il giugno 2008 ( 5 ), «un modello generalmente applicabile, trasparente e comprensibile per la valutazione dei costi esterni di tutti i modi di trasporto, destinato a servire come base per il futuro calcolo degli oneri corrisposti per l uso delle infrastrutture», specificando che detto modello doveva essere «corredato di un analisi delle conseguenze del calcolo dei costi esterni per tutti i tipi di trasporto e di una strategia di applicazione graduale del modello stesso a tutti i tipi di trasporto». 2.8 Nel luglio del 2008, la Commissione ha presentato al Consiglio e al Parlamento un pacchetto legislativo sulla compatibilità ambientale dei trasporti che contiene, oltre alla proposta di direttiva oggetto del presente parere, una comunicazione che riprende un modello e una strategia finalizzati a stabilire correttamente i prezzi dei trasporti, in modo da rispecchiare più esattamente i costi in termini di inquinamento, congestione e cambiamenti climatici dovuti all utilizzo reale dei veicoli, dei treni, degli aerei o delle navi, e una comunicazione sulla riduzione dell inquinamento acustico prodotto dal trasporto di merci su rotaia. La comunicazione strategica cui già hanno fatto riferimento il Parlamento europeo e il Consiglio rappresenta la pietra di paragone delle due proposte aggiuntive. 2.9 La proposta di direttiva in esame punta ad armonizzare i pedaggi stradali non imponendo, ma permettendo agli Stati membri che lo desiderino di introdurre l internalizzazione di una gamma limitata di costi esterni (congestione, inquinamento acustico e atmosferico). La direttiva consentirà in particolare agli Stati membri di variare i loro pedaggi in funzione del livello di congestione e quindi di distribuire meglio il traffico, proponendo pedaggi più ridotti ai trasportatori per incoraggiarli a circolare fuori dagli orari di punta. Gli effetti economici di questa variazione dovrebbero essere positivi sia per il trasporto su strada che per gli spedizionieri Merita osservare che la proposta di direttiva in esame non vieta agli Stati membri di imporre pedaggi stradali nelle zone urbane. 3. Osservazioni generali 3.1 Come già affermato in alcuni pareri precedenti, il Comitato condivide il principio «chi inquina paga» e ne approva l applicazione, che costituisce l oggetto della proposta di direttiva in ( 5 ) Cfr, l articolo 11 della direttiva 2006/38/CE: La Commissione presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sull attuazione e sugli effetti della presente direttiva, entro il 10 giugno 2011, tenendo conto degli sviluppi in campo tecnologico e dell evoluzione della densità della circolazione, compreso l uso di autoveicoli di più di 3,5 e di meno di 12 tonnellate, e valutando il relativo impatto sul mercato interno, anche nelle regioni insulari, prive di sbocchi al mare e periferiche della Comunità, i livelli di investimento nel settore e il contributo al raggiungimento degli obiettivi di una politica dei trasporti sostenibile. Gli Stati membri trasmettono le informazioni necessarie per la relazione alla Commissione entro il 10 dicembre Entro il 10 giugno 2008, la Commissione, dopo avere esaminato tutte le opzioni, compresi i costi legati all ambiente, al rumore, alla congestione e alla salute, presenta un modello generalmente applicabile, trasparente e comprensibile per la valutazione di tutti i costi esterni che serva da base per i calcoli futuri della tassazione sulle infrastrutture. Tale modello è accompagnato da un analisi dell impatto sull internalizzazione dei costi esterni per tutti i modi di trasporto e da una strategia di applicazione graduale di tale modello a tutti i modi di trasporto. La relazione e il modello sono accompagnati, se del caso, da proposte al Parlamento europeo e al Consiglio per un ulteriore revisione della presente direttiva. esame. L applicazione di tale principio, nonché il perseguimento dell interesse generale dei cittadini europei che ne deriva, sono al centro delle preoccupazioni del Comitato in materia. Il Comitato ritiene che la logica del principio «chi inquina paga» imponga, nella sua applicazione, di lottare contro gli effetti dei costi esterni - per la società e per l ambiente - del trasporto stradale, il che costituisce l oggetto della proposta di direttiva in esame, e parallelamente raccomanda di cercare nuove vie per risolvere il problema. In questo senso, il Comitato riconosce lo sforzo messo in atto dalla Commissione per elaborare le sue proposte, e accoglie con favore l approfondimento di tutte le iniziative finalizzate ad un miglioramento della sostenibilità dei trasporti che si traduca nel miglioramento della situazione sociale, ambientale ed economica dell UE. Con questi presupposti, il Comitato può sì accogliere favorevolmente il progetto di direttiva ma, per coerenza, a condizione che la Commissione europea tenga conto delle osservazioni formulate dal CESE nel parere del luglio 2009 in merito alla Strategia per l internalizzazione dei costi esterni ( 6 ). Come giustamente sottolineato nella relazione che la accompagna, il sistema di tariffazione proposto inciterebbe le imprese di trasporto a utilizzare veicoli meno inquinanti, a scegliere itinerari meno congestionati, a ottimizzare il carico dei loro veicoli e infine a utilizzare le infrastrutture, finanziate dalla collettività con il gettito fiscale, in maniera più razionale, riducendone la congestione. 3.2 In relazione ai possibili effetti dell applicazione della direttiva, il Comitato s interroga sulle ripercussioni che la proposta di modifica della direttiva 1999/62/CE potrebbe avere sul posizionamento dei prodotti europei sui mercati mondiali. Auspica pertanto che la Commissione dedichi particolare attenzione a questo aspetto. Il Comitato ritiene comunque che l interesse generale e collettivo debba essere al centro delle preoccupazioni e che, da questo punto di vista, gli eventuali inconvenienti legati all internalizzazione dei costi potranno essere compensati dai vantaggi ottenuti, in particolare in termini di riduzione dell inquinamento, delle emissioni sonore, dei danni paesaggistici, dei costi sociali quali quelli dovuti alle conseguenze per la salute, ai costi indiretti degli incidenti, ecc., che generano costi economici considerevoli per la collettività e dunque per i cittadini europei. Questo è l oggetto della proposta di direttiva in esame. 3.3 Al pari del Consiglio e del Parlamento, il Comitato reputa che, per quanto recente, la direttiva 2006/38/CE debba essere modificata per acquisire una maggiore efficacia. A tal fine il Comitato ritiene che la proposta di direttiva in esame, elaborata su richiesta del Parlamento europeo, sia opportuna. La direttiva consentirebbe tra l altro all Unione europea di trasmettere un messaggio importante al mercato, incoraggiandolo a migliorarsi sotto il profilo economico e ambientale, condizione indispensabile per il conseguimento degli obiettivi che l UE stessa si è posta nel quadro del «pacchetto energia». ( 6 ) Cfr. nota 1.

4 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea C 255/ Secondo il Comitato, è compito della Commissione garantire il corretto funzionamento del mercato interno e l assenza di distorsioni della concorrenza tra le imprese di trasporto negli Stati membri, nonché la coesione territoriale, economica e sociale dell UE. 3.8 Il Comitato auspica che l applicazione delle misure operative contenute nella proposta di direttiva sia accompagnata dallo sviluppo del trasporto multimodale, al fine di offrire una reale soluzione alternativa all utilizzo delle strade. L applicazione della tariffazione per l uso delle infrastrutture imporrà un aumento delle tariffe ai paesi periferici e di transito, che subiranno un incremento dei costi di importazione ed esportazione dei prodotti senza alcuna proporzione con i costi che subiscono attualmente a causa dell inquinamento, del deterioramento delle infrastrutture, della congestione, dei danni alla salute dei loro cittadini e all ambiente. Il Comitato è tuttavia consapevole del fatto che in un mercato integrato i movimenti di merce avvengono, in funzione del momento, dalla periferia verso il centro e viceversa, indipendentemente da qualsiasi polarizzazione che non sia quella dell offerta e della domanda; la tariffazione, che si applicherebbe a tutti i trasportatori su strada, avrebbe un impatto del tutto omogeneo per gli operatori, fermo restando che il costo finale sarebbe a carico dei consumatori finali. 3.5 Il Comitato è consapevole del fatto che solo una parte di tutte le conseguenze negative attribuite al trasporto su strada è imputabile al trasporto di merci. La tariffazione andrebbe quindi considerata in modo complessivo. 3.6 Il Comitato ritiene che la Commissione, come previsto dalla direttiva, debba presentare quanto prima un modello per la valutazione di tutti i costi esterni, accompagnato da una valutazione dell impatto dell internalizzazione dei costi esterni di tutti i modi di trasporto e da una strategia per un applicazione, comune e progressiva, del modello stesso a tutti i modi di trasporto, evitando misure che possano portare a distorsioni della concorrenza tra questi ultimi e garantendo la corretta applicazione della comodalità. 3.7 Come già indicato nel 2006, in occasione della revisione della politica europea dei trasporti, è necessaria tutta una serie di strumenti politici, tanto comunitari quanto nazionali, per ottimizzare le catene logistiche europee, far sì che tutti i modi di trasporto siano più ecologici ed efficienti e, in ultima analisi, garantire attraverso la comodalità ( 7 ) trasporti più sostenibili. In questo senso, il Comitato considera importante, in questo momento, rendere più rilevanti, nell ambito del programma di lavoro della Commissione e parallelamente al contenuto della direttiva, misure parallele e complementari di carattere positivo, come incentivare l acquisto di veicoli ecologici, l uso di combustibili alternativi, gli investimenti in RSI e la cooperazione tra modi di trasporto, promuovere l uso dei mezzi pubblici, adottare politiche di formazione in materia di sicurezza stradale e guida attenta ai consumi, regolamentare e armonizzare l applicazione di limitazioni al traffico che aprano corridoi di libera circolazione a livello europeo evitando così la congestione e le strozzature. Ciò contribuirebbe a migliorare la situazione dei lavoratori del trasporto internazionale permettendo loro di tornare a casa. ( 7 ) Per «comodalità» si intende l uso efficiente dei modi di trasporto che operano singolarmente o secondo criteri integrati multimodali nel sistema europeo dei trasporti per sfruttare al meglio ed in maniera sostenibile le risorse. 3.9 Il Comitato tiene conto del fatto che, attualmente, gli autotrasportatori sono penalizzati da costi indotti dalla congestione del traffico, visto l impatto di quest ultima sulla produttività del trasporto. Tutte le misure volte a ridurre tale congestione - che è uno degli obiettivi della proposta di direttiva in esame - porteranno a un miglioramento della produttività del trasporto stradale. A questo proposito il Comitato sottolinea l importanza del costo della congestione, che potrà essere affrontato dagli Stati membri nel quadro del pedaggio per i costi esterni proposto dalla Commissione. I costi dovuti alla congestione rappresentano infatti l 1,1 % del PIL dell Unione europea ( 8 ). In assenza di nuove misure, si stima che nel 2020 sarà congestionato il 29 % della rete stradale europea, con effetti negativi sul piano del consumo di carburante (con un aumento del % in caso di grave congestione) ( 9 ) e delle emissioni di CO 2. La congestione rappresenta il 42 % dell insieme dei costi esterni del trasporto su strada. I veicoli pesanti hanno un effetto particolarmente negativo, in quanto causano, sulle strade extraurbane, un ingombro superiore di 3,5 volte rispetto a quello dei veicoli privati ( 10 ) A giudizio del Comitato, i proventi generati con la tariffazione devono essere utilizzati per migliorare la qualità del settore dei trasporti sul piano ambientale, sociale ed economico. Tra le varie destinazioni attribuite alle entrate generate con la tariffazione dei costi esterni, è opportuno dare particolare importanza al miglioramento delle condizioni di lavoro dei conducenti, in particolare mediante la costruzione di aree di sosta sorvegliate per consentire loro di riposare in condizioni di sicurezza, al miglioramento delle flotte di trasporto attraverso gli investimenti in RSI e a misure volte ad agevolare il rispetto della legislazione sociale. In questo senso la direttiva potrebbe comprendere un capitolo «sociale» per descrivere nei dettagli in che modo l utilizzo delle entrate così generate inciderebbe sul miglioramento delle condizioni di lavoro dei conducenti Il Comitato sollecita la Commissione ad adottare misure opportune affinché i trasportatori possano scaricare sui loro clienti i costi imputabili agli oneri generati dall attuazione della direttiva. L obiettivo, infatti, è far sostenere il costo reale al trasporto delle merci, senza che ciò si traduca in un peggioramento delle condizioni sociali dei lavoratori del settore. ( 8 ) Commissione europea, comunicazione Rendere i trasporti più ecologici. ( 9 ) Commissione europea, Sintesi della valutazione d impatto sull internalizzazione dei costi esterni, pag. 55. ( 10 ) CE Delft, Handbook on estimation of external costs in the transport sector (Impact).

5 C 255/96 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea Il Comitato concorda con la Commissione sul fatto che l utilizzo di sistemi di pedaggio elettronici, rispetto ai tradizionali caselli, è un elemento essenziale per evitare ostacoli alla fluidità del traffico, che interessa tutti gli utilizzatori, e per impedire gli impatti negativi sull ambiente a livello locale causati dalle code ai caselli. Bisognerà dedicare un attenzione particolare ai lavoratori che verrebbero a perdere il posto di lavoro in conseguenza dell introduzione dei sistemi elettronici, ponendo l accento sulla ricerca di occupazioni alternative nel bacino occupazionale interessato e sull erogazione della formazione eventualmente necessaria. 4. Osservazioni particolari 4.1 Il Comitato apprezza il fatto che i pedaggi e i diritti di utenza non comportino discriminazioni di sorta, ma a condizione che lo stesso principio si applichi a tutti, per razionalizzare l uso dei mezzi di trasporto in questione ed evitare che generino costi non necessari per la società nel suo insieme. 4.2 Secondo il Comitato, i governi devono attribuire maggiore importanza alla pianificazione urbanistica del territorio dei comuni, per conciliare l abitabilità dei centri abitati con le necessità di comunicazione dei cittadini, evitando le concentrazioni urbane lungo i bordi delle strade interurbane. Va favorita inoltre la ricerca sull applicazione di fondi stradali tecnicamente migliori, che consentano di ridurre l inquinamento acustico a beneficio dei cittadini. 4.3 Evitare un elevato livello di congestione e di inquinamento stradale va considerato un obiettivo socialmente importante. Il Comitato ritiene quindi opportuno procedere a un analisi dei tipi di veicoli coinvolti negli ingorghi, per avere un idea più realistica di dove si possa intervenire per minimizzare gli effetti degli stessi. 4.4 Il Comitato giudica positivamente l idea di affidare il compito di fissare l importo della tassa per i costi esterni a un autorità indipendente dall organizzazione responsabile dell amministrazione e della riscossione totale o parziale delle tasse, sempre che sia assicurato un elevato grado di obiettività. 4.5 Il Comitato ritiene corretto che le possibili maggiorazioni dovute all internalizzazione dei costi corrispondenti alle infrastrutture di regioni di montagna siano destinate a finanziare la realizzazione di progetti prioritari di interesse europeo che favoriscano la comodalità e che offrano un alternativa di trasporto combinato per il modo di trasporto che contribuisce al finanziamento delle infrastrutture. 4.6 Il Comitato ritiene opportuno, qualora un conducente sottoposto a controllo non sia in grado di fornire i documenti dell autoveicolo necessari per verificare la categoria di emissione Euro, che gli Stati membri possano applicargli il livello massimo di pedaggio, purché sia possibile una verifica a posteriori con corrispondente restituzione dell importo eventualmente riscosso in eccesso. 4.7 Il Comitato sarebbe favorevole a un trattamento differenziato dei veicoli in funzione del loro livello di emissioni inquinanti o acustiche. 4.8 Il Comitato giudica positivamente il fatto che l applicazione del pagamento dei pedaggi e dei diritti d utenza sia realizzata in modo da intralciare il meno possibile la fluidità del traffico. Ritiene inoltre necessario rimediare alle strozzature attualmente esistenti in corrispondenza di alcune stazioni di pedaggio situate ai valichi di frontiera. Bruxelles, 17 dicembre 2009 Il Presidente del Comitato economico e sociale europeo Mario SEPI

6 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea C 255/97 ALLEGATO AL PARERE del Comitato economico e sociale europeo Il seguente emendamento, che ha ottenuto almeno un quarto dei voti espressi, è stato respinto nel corso delle deliberazioni: Punto 3.9 Modificare come segue: «Il Comitato tiene conto del fatto che, attualmente, gli autotrasportatori sono penalizzati da costi indotti dalla congestione del traffico, visto l impatto di quest ultima sulla produttività del trasporto. Tutte le misure volte a ridurre tale congestione - che è uno degli obiettivi della proposta di direttiva in esame - porteranno a un miglioramento della produttività del trasporto stradale. A questo proposito il Comitato sottolinea l importanza del costo della congestione, che potrà essere affrontato dagli Stati membri nel quadro del pedaggio per i costi esterni proposto dalla Commissione. I costi dovuti alla congestione rappresentano infatti l 1,1 % del PIL dell Unione europea ( 1 ). In assenza di nuove misure, si stima che nel 2020 sarà congestionato il 29 % della rete stradale europea, con effetti negativi sul piano del consumo di carburante (con un aumento del % in caso di grave congestione) ( 2 ) e delle emissioni di CO 2. La congestione rappresenta il 42 % dell insieme dei costi esterni del trasporto su strada. I veicoli pesanti hanno un effetto particolarmente negativo, in quanto causano, sulle strade extraurbane, un ingombro superiore di 3,5 volte rispetto a quello dei veicoli privati ( 3 ). L approccio secondo il quale un camion ha bisogno - mediamente - di uno spazio di 3,5 volte superiore a quello di un veicolo privato riflette la quota di responsabilità di ciascun veicolo per la congestione in funzione dello spazio stradale occupato.» Motivazione Come indicato nella nota 8, la frase «I veicoli pesanti hanno un effetto particolarmente negativo, in quanto causano, sulle strade extraurbane, un ingombro superiore di 3,5 volte rispetto a quello dei veicoli privati» è tratta dal manuale Delft (Impact), disponibile soltanto in inglese. Da ricerche effettuate dagli autori del presente emendamento risulta però che (cfr. pag. 34), la frase in questione è formulata come segue: This approach reflects the responsibility for congestion in proportion to the road space consumed. («Tale approccio riflette la quota di responsabilità di ciascun veicolo per la congestione in funzione dello spazio stradale occupato»). Il senso è molto diverso. È dunque preferibile eliminare tale frase, che nel parere in esame è preceduta da frasi tratte da studi relativi alla totalità della circolazione. Lo studio di Delft, invece, riguarda i veicoli pesanti presi singolarmente. Esso fa infatti riferimento solo ad un unità di calcolo standard e allo spazio stradale occupato da ciascun veicolo pesante. La congestione tuttavia è creata o dalla mancanza di capacità infrastrutturali per un certo flusso di traffico di auto private e automezzi pesanti in un dato momento, o a situazioni eccezionali quali gli incidenti o il cattivo tempo. Nel primo caso il fattore determinante è l intensità del traffico di auto private e di automezzi pesanti, o la combinazione di questi due elementi (secondo le statistiche di Eurostat nell UE-27 la quota di automezzi pesanti non raggiunge neppure il 20 %, con 230 milioni di auto private e solo 34 milioni di autobus e veicoli commerciali). Per quanto riguarda il secondo caso, in tutta l UE nel periodo solo il 13 % degli incidenti è stato causato da automezzi pesanti, di cui soltanto una parte provoca congestioni. Esito della votazione Voti favorevoli: 91 Voti contrari: 138 stensioni: 10 ( 1 ) Commissione europea, comunicazione Rendere i trasporti più ecologici. ( 2 ) Commissione europea, Sintesi della valutazione d impatto sull internalizzazione dei costi esterni, pag. 55. ( 3 ) CE Delft, Handbook on estimation of external costs in the transport sector (Impact).

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea, 17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Decentramento e federalismo

Decentramento e federalismo Decentramento e federalismo Teoria economico-finanziaria dell ottimo livello di governo. Principi: ECONOMIA PUBBLICA (6) Le giustificazioni del decentramento e del federalismo sussidiarietà; responsabilità;

Dettagli

Verso il recepimento. prospettive nazionali. Rossella Panero Presidente TTS Italia Torino, 18 novembre 2011

Verso il recepimento. prospettive nazionali. Rossella Panero Presidente TTS Italia Torino, 18 novembre 2011 Verso il recepimento della Direttiva ITS in Italia: opportunità e prospettive nazionali Rossella Panero Presidente TTS Italia Torino, 18 novembre 2011 L Associazione TTS Italia TTS Italia è l Associazione

Dettagli

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE PARERE DELLA COMMISSIONE

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE PARERE DELLA COMMISSIONE COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, 28.11.2006 COM(2006)759 definitivo 2004/0218 (COD) PARERE DELLA COMMISSIONE a norma dell'articolo 251, paragrafo 2, terzo comma, lettera c) del trattato CE,

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 304/2008 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO (CE) N. 304/2008 DELLA COMMISSIONE I L 92/12 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 3.4.2008 REGOLAMENO (CE) N. 304/2008 DELLA COMMISSIONE del 2 aprile 2008 che stabilisce, in conformità al regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento europeo

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell

Dettagli

Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09

Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09 Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09 Deliberazione 16 dicembre 2004 Determinazione del contributo tariffario da erogarsi ai sensi dell

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE IT IT IT COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, 30.4.2009 C(2009) 3177 RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE che integra le raccomandazioni 2004/913/E e 2005/162/CE per quanto riguarda il regime concernente

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

92/241/CEE: Raccomandazione del Consiglio, del 31 marzo 1992, sulla custodia dei bambini

92/241/CEE: Raccomandazione del Consiglio, del 31 marzo 1992, sulla custodia dei bambini 92/241/CEE: Raccomandazione del Consiglio, del 31 marzo 1992, sulla custodia dei bambini Gazzetta ufficiale n. L 123 del 08/05/1992 pag. 0016-0018 RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO del 31 marzo 1992 sulla

Dettagli

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono

Dettagli

Risposta dell Associazione Bancaria Italiana al documento di consultazione CONSOB

Risposta dell Associazione Bancaria Italiana al documento di consultazione CONSOB Risposta dell Associazione Bancaria Italiana al documento di consultazione CONSOB Comunicazione in materia di informazione da fornire al pubblico in relazione alle indennità e benefici riconosciuti ad

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XVI LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XVI LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XVI LEGISLATURA Doc. XVIII n. 59 RISOLUZIONE DELLA 8ª COMMISSIONE PERMANENTE (Lavori pubblici, comunicazioni) (Estensore BUTTI) approvata nella seduta pomeridiana del 20 ottobre

Dettagli

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di

Dettagli

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 Convenzione 187 CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

Avv. Maurizio Iorio. Approvato dal Parlamento Europeo i testo di compromesso della Direttiva RAEE

Avv. Maurizio Iorio. Approvato dal Parlamento Europeo i testo di compromesso della Direttiva RAEE Milano, 20.12.2012 Approvato dal Parlamento Europeo i testo di compromesso della Direttiva RAEE La revisione della Direttiva è entrata da settembre 2011 nella fase di seconda lettura e, ad oggi, è assai

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GERARDINI. Disposizioni in materia di raccolta e riciclaggio di pneumatici

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GERARDINI. Disposizioni in materia di raccolta e riciclaggio di pneumatici Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 7594 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato GERARDINI Disposizioni in materia di raccolta e riciclaggio di pneumatici Presentata il 6

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ Introduzione Il sito www.encj.net è il sito internet della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ). È stato stilato uno statuto redazionale al fine di regolare

Dettagli

MOBILITA SANITARIA IN AMBITO UE DIRETTIVA 2011/24/UE DGPROGS 1

MOBILITA SANITARIA IN AMBITO UE DIRETTIVA 2011/24/UE DGPROGS 1 MOBILITA SANITARIA IN AMBITO UE DIRETTIVA 2011/24/UE DGPROGS 1 Atto Entrata in vigore Termine ultimo per il recepimento negli Stati Gazzetta ufficiale Direttiva 2011/24/UE 24.4.2011 25.10.2013 GU L 88,

Dettagli

RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE

RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE Sala delle Colonne BPM Milano 29 aprile 2010 Francesco G. Paparella Presidente AIBA PERCHE IL BROKER Nel 2009 i broker: hanno intermediato il 46,1% dei rami

Dettagli

1. Introduzione e finalità delle Linee guida

1. Introduzione e finalità delle Linee guida LINEE GUIDA PER L ACQUISTO DI TRATTAMENTI ALL ESTERO - Versione finale, 09.11.2005 1. Introduzione e finalità delle Linee guida Il Gruppo ad alto livello sui servizi sanitari e l'assistenza medica ha deciso

Dettagli

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI.

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. 1. Premessa. Per effetto della globalizzazione dei mercati è sempre più frequente la creazione di gruppi transfrontalieri, di gruppi cioè in cui le diverse imprese sono localizzate

Dettagli

Il piano della mobilità urbana nella regione Ile-de-France

Il piano della mobilità urbana nella regione Ile-de-France 27 Novembre 2012 Il piano della mobilità urbana nella regione Ile-de-France Laurence Debrincat, STIF Workshop sui Piani Urbani della Mobilità Sostenibile - Milano 2 Sommario Il contesto delle politiche

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema

Dettagli

Linee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea

Linee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea Linee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea Giovanni Bartoli Nell Unione europea la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro rappresentano argomenti tra i più

Dettagli

PROCEDURA --------------------------------------

PROCEDURA -------------------------------------- PROCEDURA PER L ACQUISIZIONE DI BENI IMMOBILI (AREE O FABBRICATI) FUNZIONALI ALL EROGAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO -------------------------------------- La PROVINCIA DI GENOVA, nella sua qualità

Dettagli

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce

Dettagli

DECISIONE DELLA COMMISSIONE

DECISIONE DELLA COMMISSIONE 9.6.2007 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 148/11 DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 7 giugno 2007 che modifica la direttiva 90/377/CEE del Consiglio concernente una procedura comunitaria sulla trasparenza

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA - 1 - INDICE REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA 3 ART. 1 3 ART. 2 3 ART. 3 3 ART. 4 4 ART. 5 4 ART. 6 4 ART. 7 4 ART.8 4 ART. 9 4 ART.

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

Delibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ;

Delibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ; Delibera n. 49/2015 Misure regolatorie per la redazione dei bandi e delle convenzioni relativi alle gare per l assegnazione in esclusiva dei servizi di trasporto pubblico locale passeggeri e definizione

Dettagli

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in

Dettagli

OSSERVATORIO Corporate Social Responsibility

OSSERVATORIO Corporate Social Responsibility OSSERVATORIO Corporate Social Responsibility Milano, 26 maggio 2008 MOBILITY MANAGEMENT E CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY Federico Isenburg LA CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY Il Libro Verde dell Unione

Dettagli

Presentazione. del Forum Assonime delle Imprese Regolate (F.A.I.R.)

Presentazione. del Forum Assonime delle Imprese Regolate (F.A.I.R.) Presentazione del Forum Assonime delle Imprese Regolate (F.A.I.R.) Roma, 18 luglio 2002 Il Forum delle imprese regolate, che oggi viene inaugurato, vuole essere un luogo permanente di consultazione e scambio

Dettagli

DIREZIONE GENERALE COMMERCIO, TURISMO E SERVIZI. Programma di sviluppo del Biometano in Lombardia nella IX Legislatura.

DIREZIONE GENERALE COMMERCIO, TURISMO E SERVIZI. Programma di sviluppo del Biometano in Lombardia nella IX Legislatura. Programma di sviluppo del Biometano in Lombardia nella IX Legislatura. All inizio dell VIII Legislatura (anni 2005-2010) Regione Lombardia decide di dare ulteriore e forte impulso a politiche di contenimento

Dettagli

RELAZIONE ARTICOLATA

RELAZIONE ARTICOLATA Il presente DDL persegue l obiettivo di migliorare le condizioni di accessibilità e di mobilità nelle aree urbane del territorio ligure e a tal fine, detta disposizioni per la definizione e il finanziamento

Dettagli

schede di approfondimento.

schede di approfondimento. I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 è l insieme delle attività volte a smaltirli, riducendo lo spreco(inparticolaredirisorsenaturaliedienergia)elimitandoipericoliperlasalutee

Dettagli

IL FONDO OGGI E DOMANI

IL FONDO OGGI E DOMANI IL FONDO OGGI E DOMANI Lo schema di gestione che ha caratterizzato il Fondo fin dalla sua origine nel 1986 prevede un unico impiego delle risorse su una linea assicurativa gestita con contabilità a costi

Dettagli

I contributi pubblici nello IAS 20

I contributi pubblici nello IAS 20 I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,

Dettagli

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1. DISEGNO DI LEGGE presentato dal Ministro dell università e della ricerca (MUSSI) di concerto col Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione (NICOLAIS) e col Ministro dell economia

Dettagli

PARLAMENTO EUROPEO 2014-2019. Commissione per gli affari costituzionali

PARLAMENTO EUROPEO 2014-2019. Commissione per gli affari costituzionali PARLAMENTO EUROPEO 2014-2019 Commissione per gli affari costituzionali 2014/2040(BUD) 6.8.2014 EMENDAMENTI 1-10 Danuta Maria Hübner (PE537.156v01-00) Bilancio generale dell'unione europea per l'esercizio

Dettagli

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE. Proposta di REGOLAMENTO (CE, EURATOM) DEL CONSIGLIO

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE. Proposta di REGOLAMENTO (CE, EURATOM) DEL CONSIGLIO COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, 12.10.2005 COM(2005) 487 definitivo Proposta di REGOLAMENTO (CE, EURATOM) DEL CONSIGLIO che adegua, a partire dal 1 luglio 2005, l aliquota del contributo

Dettagli

Legge federale sulla politica regionale

Legge federale sulla politica regionale Legge federale sulla politica regionale Disegno del L Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visto l articolo 103 della Costituzione federale 1 ; visto il messaggio del Consiglio federale del

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei

Dettagli

Orientamenti. sulla serie di scenari da utilizzare nei piani di risanamento ABE/GL/2014/06. 18 luglio 2014

Orientamenti. sulla serie di scenari da utilizzare nei piani di risanamento ABE/GL/2014/06. 18 luglio 2014 ABE/GL/2014/06 18 luglio 2014 Orientamenti sulla serie di scenari da utilizzare nei piani di risanamento 1 Orientamenti ABE sulla serie di scenari da utilizzare nei piani di risanamento Status giuridico

Dettagli

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile Fisco & Contabilità La guida pratica contabile N. 08 26.02.2014 Enti non profit: le scritture contabili Categoria: Associazioni Sottocategoria: Varie Gli enti non commerciali rappresentano un fenomeno

Dettagli

IL SERVIZIO STRABUS EFFICIENTAMENTO DELLE DOTAZIONI INFRASTRUTTURALI URBANE E DEI SISTEMI DI TRASPORTO PUBBLICO

IL SERVIZIO STRABUS EFFICIENTAMENTO DELLE DOTAZIONI INFRASTRUTTURALI URBANE E DEI SISTEMI DI TRASPORTO PUBBLICO IL SERVIZIO STRABUS EFFICIENTAMENTO DELLE DOTAZIONI INFRASTRUTTURALI URBANE E DEI SISTEMI DI TRASPORTO PUBBLICO STRABUS Aspetti generali (1) Il servizio STRABUS permette di analizzare e valutare lo stato

Dettagli

Dichiarazione di Intenti SARDEGNA CORSICA

Dichiarazione di Intenti SARDEGNA CORSICA Dichiarazione di Intenti SARDEGNA CORSICA CORSICA E SARDEGNA UN PATTO NUOVO TRA DUE ISOLE SORELLE DEL MEDITERRANEO Oggi, 14 marzo 2016, il Presidente della Regione autonoma della Sardegna e il Presidente

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti DIPARTIMENTO PER IL COORDINAMENTO DELLO SVILUPPO DEL TERRITORIO, IL PERSONALE ED I SERVIZI GENERALI

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti DIPARTIMENTO PER IL COORDINAMENTO DELLO SVILUPPO DEL TERRITORIO, IL PERSONALE ED I SERVIZI GENERALI Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti DIPARTIMENTO PER IL COORDINAMENTO DELLO SVILUPPO DEL TERRITORIO, IL PERSONALE ED I SERVIZI GENERALI 1. Introduzione I PIANI URBANI DELLA MOBILITA (PUM) Linee

Dettagli

6.7.2001 IT Gazzetta ufficiale delle Comunità europee. (Atti per i quali la pubblicazione è una condizione di applicabilità)

6.7.2001 IT Gazzetta ufficiale delle Comunità europee. (Atti per i quali la pubblicazione è una condizione di applicabilità) 6.7.2001 IT Gazzetta ufficiale delle Comunità europee L 185/1 I (Atti per i quali la pubblicazione è una condizione di applicabilità) DECISIONE N. 1346/2001/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del

Dettagli

DECISIONE DELLA COMMISSIONE DEL 18.06.2014

DECISIONE DELLA COMMISSIONE DEL 18.06.2014 DECISIONE DELLA COMMISSIONE DEL 18.06.2014 sull adozione del programma di lavoro annuale 2014 per l implementazione del progetto pilota Promuovere l'integrazione europea attraverso la cultura fornendo

Dettagli

Dealer Truck e LCV: l impronta digitale

Dealer Truck e LCV: l impronta digitale INNOVAZIONE IN BUSINESS CLASS Dealer Truck e LCV: l impronta digitale Antonio Cernicchiaro Vice Direttore Generale UNRAE @nicknametwitter www.dealerday.it IMMATRICOLAZIONI TRUCKS: TREND ULTIMI 7 ANNI E

Dettagli

Proposta di modifiche al PSR conseguenti all Health Check e all European Recovery Plan

Proposta di modifiche al PSR conseguenti all Health Check e all European Recovery Plan Programma di Sviluppo Rurale 2007 2013 Proposta di modifiche al PSR conseguenti all Health Check e all European Recovery Plan Informativa dell Autorità Ambientale regionale alle autorità con competenze

Dettagli

Investire nell azione per il clima, investire in LIFE

Investire nell azione per il clima, investire in LIFE Investire nell azione per il clima, investire in LIFE UNA PANORAMICA DEL NUOVO SOTTOPROGRAMMA LIFE AZIONE PER IL CLIMA 2014-2020 istock Azione per il clima Cos è il nuovo sottoprogramma LIFE Azione per

Dettagli

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29; OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto

Dettagli

LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY

LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY Attenzione: la Guida che state stampando è aggiornata al 10/10/2007. I file allegati con estensione.doc,.xls,.pdf,.rtf, etc. non verranno stampati automaticamente; per averne copia cartacea è necessario

Dettagli

Provincia di Reggio Calabria

Provincia di Reggio Calabria Provincia di Reggio Calabria Sett.1 AA.GG, Giunta, URP, Segr./Direz. Generale, Contratti- -Assistenza Giuridico Amm.va ai Comuni, Controllo Strategico/Direzionale, Pari Opportunità, Consigliera di parità

Dettagli

NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE

NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE Le ultime settimane sono caratterizzate da una situazione non facile

Dettagli

Regolamento 27 maggio 2008, n.14. Regolamento relativo alla presentazione e valutazione di progetti

Regolamento 27 maggio 2008, n.14. Regolamento relativo alla presentazione e valutazione di progetti Regolamento 27 maggio 2008, n.14 Regolamento relativo alla presentazione e valutazione di progetti volti al miglioramento della produttività e del servizio Art. 1 Oggetto del regolamento 1. Al fine di

Dettagli

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO. Rendere i trasporti più ecologici

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO. Rendere i trasporti più ecologici IT IT IT COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, 8.7.2008 COM(2008) 433 definitivo COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO Rendere i trasporti più ecologici {SEC(2008)

Dettagli

OLTRE L INFRASTRUTTURA PER UNA NUOVA CULTURA DELLA MOBILITÀ e

OLTRE L INFRASTRUTTURA PER UNA NUOVA CULTURA DELLA MOBILITÀ e CONVEGNO VENERDÌ 6 MARZO 2015 OLTRE L INFRASTRUTTURA PER UNA NUOVA CULTURA DELLA MOBILITÀ e 10 ma edizione dello SWOMM Scientific Workshop on Mountain Mobility and Transport La montagna nella legislazione

Dettagli

Promuovere forme di mobilitàalternative: l esperienza del Car Pooling in Veneto

Promuovere forme di mobilitàalternative: l esperienza del Car Pooling in Veneto Promuovere forme di mobilitàalternative: l esperienza del Car Pooling in Veneto Relatore: Ing. Ubaldo DE BEI Unità Complessa Tutela Atmosfera Regione del Veneto Venezia, 15 novembre 2011 Car Pooling Il

Dettagli

Sentenza della Corte. 12 febbraio 1974

Sentenza della Corte. 12 febbraio 1974 Sentenza della Corte 12 febbraio 1974 Giovanni Maria Sotgiu contro Deutsche Bundespost - (domanda di pronunzia pregiudiziale, proposta dal Bundesarbeitsgerischt) Causa 152/73 1. LIBERA CIRCOLAZIONE - LAVORATORI

Dettagli

Boccadoro. Porto Ercole. Comune di Monte Argentario Variante al Piano Strutturale. Sindaco: Arturo Cerulli Assessore all Urbanistica: Enzo Turbanti

Boccadoro. Porto Ercole. Comune di Monte Argentario Variante al Piano Strutturale. Sindaco: Arturo Cerulli Assessore all Urbanistica: Enzo Turbanti Comune di Monte Argentario Variante al Piano Strutturale Sindaco: Arturo Cerulli Assessore all Urbanistica: Enzo Turbanti Progettista della Variante e Responsabile del procedimento Ing. Luca Vecchieschi

Dettagli

Ai Capi Ufficio. e p.c. Al Direttore Amministrativo LORO SEDI. Oggetto: Applicazione dell Iva ai contributi erogati per la realizzazione di progetti.

Ai Capi Ufficio. e p.c. Al Direttore Amministrativo LORO SEDI. Oggetto: Applicazione dell Iva ai contributi erogati per la realizzazione di progetti. Direzione Area Contabile Servizio Affari Fiscali Viale Gallipoli 49-73100 Lecce Tel. 0832/293392 - Fax. 0832/293042 Lecce, lì 18 luglio 2003 Prot. 15971 Ai Direttori dei Centri di Spesa Ai Responsabili

Dettagli

PROVINCIA DI BERGAMO SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, TRASPORTI E GRANDI INFRASTRUTTURE Servizio Trasporti

PROVINCIA DI BERGAMO SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, TRASPORTI E GRANDI INFRASTRUTTURE Servizio Trasporti PROVINCIA DI BERGAMO SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, TRASPORTI E GRANDI INFRASTRUTTURE Servizio Trasporti LA RETE PROVINCIALE DEI MOBILITY MANAGER E LE OPPORTUNITA DI FINANZIAMENTO Bergamo, 9 febbraio

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3063 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Norme concernenti la concessione di agevolazioni per la sostituzione di caldaie in

Dettagli

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO 1. Premessa La legge n. 2 del 28 gennaio 2009 ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS)

Dettagli

BANCA CENTRALE EUROPEA

BANCA CENTRALE EUROPEA 22.2.2014 Gazzetta ufficiale dell Unione europea C 51/3 III (Atti preparatori) BANCA CENTRALE EUROPEA PARERE DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA del 19 novembre 2013 in merito a una proposta di direttiva del

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI A fini dell erogazione della produttività individuale e di gruppo ( art 17 comma 1 lettera a) dell Accordo nazionale e ai fini della progressione economica

Dettagli

UNA NUOVA STRATEGIA PER IL MERCATO UNICO AL SERVIZIO DELL ECONOMIA E DELLA SOCIETÀ EUROPEA

UNA NUOVA STRATEGIA PER IL MERCATO UNICO AL SERVIZIO DELL ECONOMIA E DELLA SOCIETÀ EUROPEA 10 IL MONTI PENSIERO UNA NUOVA STRATEGIA PER IL MERCATO UNICO AL SERVIZIO DELL ECONOMIA E DELLA SOCIETÀ EUROPEA Rapporto di Mario Monti al Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso 9 maggio

Dettagli

Relazione tecnica alla deliberazione 24 novembre 2011, EEN 12/11

Relazione tecnica alla deliberazione 24 novembre 2011, EEN 12/11 Presupposti e fondamenti per la determinazione del valore del contributo tariffario per il conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico per l anno 2012 di cui ai decreti ministeriali 20 luglio

Dettagli

REGOLAMENTO (UE) N. 143/2013 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO (UE) N. 143/2013 DELLA COMMISSIONE 20.2.2013 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 47/51 REGOLAMENTO (UE) N. 143/2013 DELLA COMMISSIONE del 19 febbraio 2013 che modifica la direttiva 2007/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio

Dettagli

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO PARERE 2 OTTOBRE 2014 478/2014/I/EFR PARERE AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO E AL MINISTRO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE SULLO SCHEMA DI DECRETO RECANTE CRITERI PER LA RIMODULAZIONE

Dettagli

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell

Dettagli

Rapporto Finale Dicembre 2009. Distretti produttivi e nodi logistici lungo il percorso italiano del Corridoio 1 Berlino Palermo

Rapporto Finale Dicembre 2009. Distretti produttivi e nodi logistici lungo il percorso italiano del Corridoio 1 Berlino Palermo Distretti produttivi e nodi logistici lungo il percorso italiano del Corridoio 1 Berlino - Palermo Rapporto Finale Dicembre 2009 Dicembre 2009 pagina 1 Uniontrasporti è una società promossa da Unioncamere

Dettagli

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1590 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Norme concernenti la concessione di agevolazioni per la sostituzione di caldaie in

Dettagli

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del

Dettagli

il PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni:

il PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni: REGIONE PIEMONTE BU1 05/01/2012 Deliberazione della Giunta Regionale 28 novembre 2011, n. 117-3019 Approvazione dello schema di Protocollo di Intenti fra la Regione Piemonte e la Fondazione A.N.I.A. (Associazione

Dettagli

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Ruolo e attività del punto nuova impresa SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda

Dettagli

84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169

84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 Criteri per la concessione dei contributi previsti dalla l.r. 70 del 19.11.2009 (Interventi di sostegno

Dettagli

Contabilità generale e contabilità analitica

Contabilità generale e contabilità analitica 1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,

Dettagli

1 La politica aziendale

1 La politica aziendale 1 La Direzione Aziendale dell Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. al livello più elevato promuove la cultura della Qualità, poiché crede che la qualità delle realizzazioni dell Impresa sia raggiungibile solo

Dettagli

L energia. La riqualificazione e l efficienza. energetica: obiettivi ambientali e obblighi

L energia. La riqualificazione e l efficienza. energetica: obiettivi ambientali e obblighi La riqualificazione e l efficienza L energia energetica: per uscire dalla obiettivi ambientali e obblighi crisi: di legge le opportunità per la riqualificazione energetica degli edifici Sara Vito Assessore

Dettagli

Per una città più sostenibile SEMINARIO NAZIONALE PROGETTO EUROPEO TIDE

Per una città più sostenibile SEMINARIO NAZIONALE PROGETTO EUROPEO TIDE Per una città più sostenibile NUMERI E CRITICITA Congestione: 135 milioni di ore perse = - 1,5 miliardi di euro/anno Sicurezza stradale: 15.782 incidenti 20.670 feriti 154 morti circa 1,3 miliardi di euro/anno

Dettagli

Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8. Corte dei conti Italia. Sicurezza energetica

Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8. Corte dei conti Italia. Sicurezza energetica Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8 7 giugno 2006 Corte dei conti Italia Sicurezza energetica 1. L Italia e la sicurezza energetica Il tema della sicurezza

Dettagli