LICEO SCIENTIFICO STATALE A. ROMITA Piano INCLUSIONE

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1 1 Il vero viaggio di scoperta non consiste nel trovare nuovi territori, ma nel possedere altri occhi, vedere l universo attraverso gli occhi di un altro, di centinaia d altri: di osservare il centinaio di universi che ciascuno di loro osserva, che ciascuno di loro è. (Marcel Proust)

2 2 PREMESSA COSTITUZIONE ITALIANA Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all organizzazione politica, economica e sociale del Paese. La scuola pertanto ha il compito della presa in carico di tutti gli alunni, di rispondere in modo funzionale e personalizzato alle loro esigenze e ai loro bisogni, sia che l alunno/a presenti difficoltà di apprendimento o di sviluppo delle abilità o di competenze sia che presenti disturbi di comportamento. Legge n. 104/92 "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti Legge n. 170/2010 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico D. lgs n. 66/2017 Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità DIRETTIVE/CIRCOLARI INTEGRAZIONE ALUNNI DISABILI E/O CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

3 3 FINALITÀ Il Liceo A.Romita, nel rispetto delle indicazioni normative, si propone di potenziare la cultura dell inclusione e l inserimento tutti gli alunni con bisogni educativi speciali attraverso: la creazione di un ambiente accogliente e di supporto; il sostegno all apprendimento; la promozione di politiche inclusive DESTINATARI I destinatari del piano sono tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali che necessitano di una risposta personalizzata e che possiamo raggruppare in quattro grandi profili: disabilità (Legge 517/77 Legge 104/92,, D.L.66/2017), tutti gli alunni con certificazione clinica, vale a dire tutti coloro che presentano una disabilità fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione (ritardo mentale, disturbi generalizzati dello sviluppo, altre gravi patologie della struttura e della funzione corporea); disturbi evolutivi specifici: DSA (Legge 53/2003, Legge n. 170 del , Linee Guida DM ), disturbi specifici di apprendimento di natura neurobiologica che alunni con intelligenza e caratteristiche psicofisiche nella norma possono mostrare in quelle abilità specifiche degli apprendimenti scolastici, quali la lettura (dislessia), la scrittura (disortografia e disgrafia) o il calcolo (discalculia); disturbi evolutivi specifici: altra tipologia (Direttiva Ministeriale del ), disturbi specifici del linguaggio; deficit delle abilità non verbali (disturbi della coordinazione motoria, disprassia, disturbo non verbale); deficit da disturbo dell attenzione e dell iperattività (ADHD Attention Deficit Hyperactivity Disorder); disturbi dello spettro autistico lieve (non compreso nelle casistiche previste dalla legge 104/92); funzionamento intellettivo limite (o borderline) che può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico. svantaggio socio-economico, linguistico, culturale (Direttiva Ministeriale del ), che comprende un area molto ampia ed eterogenea dei BES, nella quale sono compresi tutti quegli alunni che presentano difficoltà in ambito emozionale, psicoaffettivo, comportamentale, motivazionale, oppure legate a complessi vissuti di ordine psicofisico, familiare, socioeconomico o linguistico-culturale. BES (Direttiva 27/12/201), il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) si basa su una visione globale della persona con riferimento al modello ICF della classificazione internazionale del funzionamento, disabilità e salute (International Classification of Functioning, Di sability and Health) fondata sul profilo di funzionamento e sull analisi del contesto (ambientali e personali), come definito dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2002).

4 4 IL PERSONALE PER L INCLUSIONE PERSONALE Dirigente scolastico Referente per l inclusione Insegnante di sostegno Insegnante curricolare COMPITI promuove attività di aggiornamento del personale; coordina le azioni connesse con le procedure previste dalle norme di riferimento; nomina e presiede il GLI (Gruppo di Lavoro per l Inclusione); sovrintende all elaborazione del PAI (Piano Annuale Inclusivo); valorizza progetti che attivino strategie orientate a potenziare il progetto di inclusione nelle classi; cura i rapporti con le diverse realtà territoriali (enti di formazione, cooperative, scuole, servizi socio-sanitari). è referente del progetto dell integrazione scolastica, ha la conoscenza della situazione globale dell Istituto relativamente agli alunni con bisogni speciali, collabora con il Dirigente Scolastico; raccorda le diverse realtà (Enti territoriali, Enti di formazione, Cooperative, scuole, ASREM e famiglie); attua il monitoraggio di progetti; coordina il personale; controlla la documentazione in ingresso e predispone quella in uscita. partecipa alla programmazione didattico-educativa della classe; partecipa a pieno titolo alle operazioni di valutazione con diritto di voto per tutti gli alunni; è di supporto alla classe nell assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche integrative e nell adozione di metodologie individualizzanti; mantiene rapporti con famiglia, esperti ASREM, enti territoriali. è coinvolto nella conduzione di strategie e di attività per l integrazione; adatta, quando è possibile, gli obiettivi minimi concordati in sede di riunione di materia alla situazione particolare del ragazzo disabile, altrimenti prevede un programma differenziato, non riconducibile agli obiettivi minimi; acquisisce una formazione sulle tematiche attinenti l integrazione per attivare strategie metodologiche e didattiche che si possano attuare in classe anche senza l intervento dei docenti specializzati; utilizza, quando è possibile, modelli modulari o unità didattiche definiti con chiarezza e in modo analitico, da consegnare con anticipo all insegnante di sostegno, che sarà facilmente in grado di programmare i suoi interventi e alle famiglie.

5 5 Collaboratore scolastico Esperti ASREM Famiglia Personale di segreteria Fornisce assistenza di base all alunno disabile: accompagnamento dell'alunno in situazione di handicap dall'esterno all'interno della scuola e negli spostamenti nei suoi locali; accompagnamento ai servizi igienici e cura dell'igiene personale (CCNL Comparto Scuola 15/02/01; nota MIUR n del 30/11/01); è di supporto in situazioni di emergenza. redigono le certificazioni cliniche ed elabora i profili di funzionamento previsti entro i tempi consentiti; partecipano agli incontri periodici; forniscono informazioni e consulenza ai docenti degli alunni segnalati sulle rispettive problematiche, sui relativi bisogni speciali e sull orientamento e/o linee guida all intervento. partecipa alle riunioni del GLI per il piano di inclusione; collabora alla stesura del PEI (Piano Educativo Individualizzato); coopera con gli insegnanti del consiglio di classe; mantiene i contatti con gli specialisti che seguono l alunno. riceve la pratica d iscrizione con la relativa documentazione diagnostica; raccoglie e conserva tutta la documentazione di ciascun alunno secondo le disposizioni date dal Dirigente Scolastico, nel rispetto della normativa vigente sulla privacy; trasmette la documentazione in modo idoneo con le informazioni riguardanti il percorso didattico seguito, in caso di passaggio ad altra scuola. ORGANI COLLEGIALI ORGANI Gruppo di lavoro per l inclusione (GLI) Collegio dei Docenti COMPITI E FUNZIONI Compiti e funzioni : rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione; raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici; consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi; support0 al collegio dei docenti nella definizione e realizzazione del piano dell inclusione; supporto ai consigli di classe nell attuazione del PEI. Il GLI è nominato e presieduto dal Dirigente Scolastico ed è costituto da docenti curricolari, docenti di sostegno, personale ATA, specialisti ASREM, ed eventualmente famiglia, studenti e realtà territoriali. discute e delibera il Piano Annuale per l Inclusione; all inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI e le attività da porre in essere che confluiranno nel piano annuale di inclusione; al termine dell anno scolastico verifica i risultati ottenuti.

6 6 ORGANI Consiglio di Classe COMPITI E FUNZIONI Il Consiglio di classe ha il compito di indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche e in presenza del profilo di funzionamento. Svolge le seguenti funzioni: coordinamento con il GLI; comunicazione con la famiglia ed eventuali esperti; predisposizione del PEI per gli allievi diversamente abili (legge 104/92); collabora per la predisposizione del PI (Progetto Individuale) per gli altri allievi con bisogni educativi speciali. Il PI e PEI devono essere firmati dalla famiglia, dal Consiglio di classe e dal Dirigente Scolastico. Il PEI è firmato anche dall equipe dell ASREM. ORGANI TERRITORIALI ORGANI Centro Territoriale di Supporto (CTS) Centro Territoriale per l Inclusione (CTI) Centro documentazion COMPITI E FUNZIONI I Centri Territoriali di Supporto (CTS) sono istituiti dagli Uffici Scolastici Regionali in accordo con il MIUR mediante il Progetto Nuove Tecnologie e Disabilità. Svolgono le seguenti funzioni: informazione e formazione per i docenti, gli studenti e i loro genitori sulle risorse tecnologiche disponibili; consulenza in merito all individuazione dell ausilio più appropriato per l alunno, alle modalità didattiche da attuare per inserire il percorso di apprendimento dello studente che utilizza le tecnologie per l integrazione nel più ampio ambito delle attività di classe, alle modalità di collaborazione con la famiglia per facilitare le attività di studio a casa; gestione e acquisto degli ausili e servizio di comodato d uso per le scuole; attività di ricerca didattica e di sperimentazione di nuovi ausili, hardware o software; promozione di intese territoriali per l inclusione. Con i decreti applicativi della legge 170 del 2011 il CTS viene riconosciuto come centro di consulenza anche per gli allievi con DSA. Svolgono i seguenti compiti: informazione e formazione sui temi dell inclusione scolastica e sui BES rivolte al personale scolastico, agli alunni o alle loro famiglie; promozione di iniziative e di attività formative, in collaborazione con Province, Comuni, Municipi, Servizi Sanitari, Associazioni, Centri di ricerca, di formazione e di documentazione. Il C.D.H. è composto da un equipe di lavoro di esperti in vari campi che svolge la sua azione attraverso informazione, consulenza, formazione e

7 7 ORGANI COMPITI E FUNZIONI e (CDH) handicap documentazione. LE FASI DELL INCLUSIONE ISCRIZIONE Entro i termini prestabiliti dal MIUR Dopo l iscrizione Settembre Ottobre I genitori procedono all iscrizione del figlio entro i termini stabiliti dalla normativa, segnalando particolari necessità. PRE-ACCOGLIENZA E RACCOLTA DATI La famiglia, o la scuola di provenienza, entro breve tempo dall iscrizione, dovrà far pervenire la certificazione dell alunno comprendente la diagnosi clinica, la diagnosi funzionale, il profilo dinamico funzionale aggiornato, il PEI dell ultimo anno e la relazione finale. INSERIMENTO/ACCOGLIENZA incontri finalizzati alla raccolta di informazioni sull alunno con genitori, operatori ASREM, insegnanti della scuola di provenienza; l insegnante di sostegno e gli insegnanti curricolari, esaminano i documenti trasmessi dalla scuola di provenienza; al primo consiglio di classe viene preso in carico l allievo. ELABORAZIONE ED APPROVAZIONE DEI DOCUMENTI PROGRAMMATICI Settembre ottobre Osservazione dell alunno e consegna da parte degli insegnanti curricolari delle programmazioni differenziate e per obiettivi minimi. Novembre/dicembre Intero anno scolastico Termine anno scolastico Revisione/redazione documenti programmatici FREQUENZA osservazione continua e valutazione degli apprendimenti; incontri con la famiglia, gli specialisti, i servizi sociali; verifiche intermedie percorsi educativo-didattici verifica finale

8 8 LA DOCUMENTAZIONE DOCUMENTO CHI LO REDIGE QUANDO PROFILO DI FUNZIONAMENTO Unità di valutazione multidisciplinare (personale socio-sanitario) All atto della prima segnalazione PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Strumenti, strategie e modalità per realizzare un ambiente di apprendimento inclusivo, esplicita le modalità didattiche e di valutazione in relazione alla programmazione individualizzata docenti di sostegno, insegnanti curricolari, operatori sanitari, operatori degli Enti locali, genitori dell alunno. entro i primi tre mesi di ogni anno scolastico. PROGETTO INDIVIDUALE Prestazioni, servizi e misure da adottare sulla base del profilo di funzionamento (D.L.66/2017 art. 6) Enti locali in collaborazione con le istituzioni scolastiche ed eventualmente i genitori entro i primi tre mesi di ogni anno scolastico.

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