Analisi II, a.a Soluzioni 9. dx 1 + y 2 2xy
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- Livio Bettini
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1 Calcolare l integrale γ ω dove Analisi II, a.a. 7-8 Soluzioni 9 ω = + y xy ( + y mentre γ è la curva ( γ(t = e sin t cos t, + cos, t π/. t Non scriviamo neanche la complicata espresssione che si ottiene tentando di eseguire il calcolo diretto. Infatti la forma è chiusa: ( ( D + y = ( + y = D xy ( + y e quindi è esatta essendo definita su R semplicemente connesso. Facile trovare una primitiva: f(x, y = x/( + y ; questo basta per rispondere all esercizio: ω = f(e, f(, = e. Data la forma su R γ ω = xz + yz dy + A(x, y dz determinare sotto quali condizioni sulla funzione A(x, y la forma è chiusa, esatta, e quindi calcolarne tutte le primitive. Se imponiamo le condizioni di chiusura otteniamo che la forma è chiusa se e solo se e quindi A deve essere del tipo D ω = D ω, D ω = D ω, D ω = D ω, A x (x, y = x, A y (x, y = y A(x, y = x + y / + C con C costante arbitraria. Naturalmente la forma è definita ovunque e quindi esatta, e le primitive sono le funzioni del tipo f(x, y, z = x z + y z + Cz + D con C, D costanti arbitrarie. Sia f(z = u + iv una funzione continua di parte reale u e parte immaginaria v. Se v(x, y = xy, per quali funzioni u(x, y la funzione f è olomorfa? Se u(x, y = e x (x cos y y sin y, per quali v(x, y la funzione f è olomorfa? Prima domanda: le condizioni di Cauchy Riemann dicono che u deve soddisfare u x = v y x, u y = v x y. Dalla prima condizione otteniamo u(x, y = x + φ(y e quindi dalla seconda φ(y = y + C, ossia in conclusione u(x, y deve essere del tipo u = (x y + C. Quindi abbiamo ricostruito la funzione f(z: f(z = u + iv = (x y + ixy + C z + C. Seconda domanda: procedimento simile, possiamo scrivere v x = u y e x (x sin y + sin y + y cos y, v y = u x e x (x cos y y sin y + cos y;
2 ad esempio integrando la seconda rispetto a y otteniamo v(x, y = e x (x sin y + y cos y + φ(x e sostituendo nella prima vediamo che φ (x = cioè φ = C. In conclusione e che possiamo scrivere v(x, y = e x (x sin y + y cos y + C f(z = u + iv = e x (x cos y y sin y + ie x (x sin y + y cos y + C f(z = e x (xe iy + iye iy + C. La riconoscete? è semplicemente f(z = ze z + C. 4 Calcolare i seguenti integrali multipli sui domini indicati a fianco: (x y + y dy, D = { x, y } D D Il primo integrale è uguale a (xyz dy dz, D = { x, x z x, x + z y 4} (x y dy, = triangolo di vertici (,, (, e (, (x y + y dy =. Per il secondo integrale, il dominio di integrazione è un prisma nello spazio (riuscite a disegnarlo?. Possiamo scrivere l integrale come x 4 dz (xyz dy = 4 x x+z 5 Per il terzo spezziamo il triangolo in due insiemi normali: x x/ (x y dy + x x/ (x y dy = + 7 = Calcolare il seguente integrale utilizzando le coordinate polari: Stessa domanda per l integrale a a x C y dy, x + y dy. dove C è la metà superiore (cioè con y del cerchio di centro (a/, passante per l origine. Stessa domanda per l integrale a x y dy, D dove D è la metà superiore (y del cerchio di centro l origine e raggio a. Infine effettuare il cambiamento di variabili u = x + y, v = x y nell integrale e poi calcolarlo. (x + ydy
3 Il primo integrale ha come dominio di integrazione il quarto del cerchio di centro e raggio a nel primo quadrante. Bisogna rappresentare questo insieme in coordinate polari; la circonferenza in coordinate polari si scrive semplicemente e quindi l integrale diventa ( x + y = ρ π/ dθ ρ = a, θ π a ρ ρdρ = a π/ dθ = πa 6. Per il secondo integrale il dominio è un po più compicato: in coordinate polari si scrive come Quindi l integrale diventa π/ dθ a cos θ ρ sin θ ρdρ = a Il terzo integrale diventa π dθ a π/ ρ = a cos θ, θ π. cos θ sin θ dθ = a a ρ ρ dρ = π π/ cos θ d(cos θ = a cos4 θ ( a ( a ρ dθ = πa. π/ = a. Ultimo integrale. Vogliamo passare dalle coordinate (x, y a quelle (u, v. La funzione da integrare f(x, y = x + y si scrive semplicemente f = u nelle nuove coordinate. Il determinante Jacobiano che ci interessa è quello della trasformazione (x, y = g(u, v secondo la regola dy = det Dg du dv; dato che x = (u+v, y = (u v, otteniamo il determinante Jacobiano (del quale poi prenderemo il modulo det =. Per applicare la formula del cambiamento di variabili resta da scrivere il dominio di integrazione: nelle variabili (x, y è il quadrato [, ], nelle variabili (u, v diventa l insieme x, y u + v, u v ossia il quadrato Q di vertici (,, (,, (,, (,. In conclusione (x + ydy = u dudv = u du u dv + du Q u u u u dv = + =. [Sottolineo che lo scopo di questo esercizio è imparare a cambiare variabili, e non a trovare il modo più veloce per calcolare un integrale...] 6 Dimostrare che se un insieme E è trascurabile secondo Peano-Jordan, anche la sua chiusura è trascurabile. Esercizio in realtà facilissimo: se possiamo ricoprire E con una famiglia finita di rettangoli (che possiamo prendere chiusi di area totale minore di ɛ, la stessa famiglia ricopre anche E... 7 Dimostrare che per ogni funzione continuna f : R R e per ogni (x, y vale la formula x f(x, ydy = dy y f(x, y.
4 4 Il primo integrale è esattamente l integrale di f(x, y sul triangolo di vertici (,, (, e (,. Se scambiamo l ordine di integrazione (Fubini integrando su, prima rispetto a y e poi rispetto a x, otteniamo proprio il secondo integrale. 8 Cambiare l ordine di integrazione negli integrali seguenti (senza calcolarli, anche perché non è specificata la funzione...: 4 x π sin x y f(x, ydy, f(x, ydy, dy x f(x, y. y Anzitutto: fare un disegno del dominio su cui si chiede di integrare! Il primo integrale è calcolato sulla zona di piano limitata compresa fra la retta y = x e la parabola y = x. Scambiano l ordine di integrazione si ottiene subito 4 x 48 y/ f(x, ydy = dy f(x, y. x y/ Il secondo integrale è esteso al sottografico del tratto di sinusoide fra x = e x = π. Se esprimiamo questo dominio come dominio normale rispetto a y vediamo che chiaramente y varia fra e, e per un y fissato x varia fra i due punti di intersezione della retta parallela all ase delle ascisse (di ordinata y con la sinusoide. Come possiamo descrivere questi punti in funzione di y? Il primo punto è proprio arcsin y; il secondo è evidentemente π meno il primo (simmetria della sinusoide ciè π arcsin y. In conclusione π sin x π arcsin y f(x, ydy = dy f(x, y. arcsin y Il terzo integrale è esteso ad un dominio composto dal quarto di cerchio unitario contenuto nel secondo quadrante, più il triangolo di vertici (,, (, e,. Se scambiamo l ordine di integrazione otteniamo facilmente y x x dy f(x, y = f(x, ydy + f(x, ydy y (spezzando in un integrale sul quarto di cerchio, più un integrale sul triangolo. 9 Sia Q il quadrato [, ] [, ] e f : Q R definita come { se x è razionale, f(x, y = y se x è irrazionale. (i Dimostrare che l integrale t f(x, ydy esiste per ogni t e che ( t ( t f(x, ydy = t, f(x, ydy = t. Quindi in particolare l integrale iterato ( f(x, ydy esiste e vale. (ii Dimostrare che l integrale ( f(x, ydy esiste e calcolarne il valore. (iii Dedurre che f non è integrabile su Q. (i Fissato x, la funzione f(x, y è o costante oppure uguale a y, in ogni caso continua in y e possiamo integrarla fra e t ottenendo la funzione g(x, t = t f(x, ydy che vale { t se x è razionale, g(x, t = t se x è irrazionale.
5 5 Ora, fissato t, proviamo a calcolare l integrale inferiore e superiore di g(x, t rispetto a x su [, ]; chiaramente dato che g(x, t = t oppure t su un insieme denso, esattamente come per la funzione di Dirichlet otteniamo che g(x, t = t, g(x, t = t. Questi due numeri coincidono quando t = ; dunque se t = la funzione g(x, è integrabile in x e il suo integrale vale. (ii Fissato y, la funzione f(x, y è discontinua su un insieme denso di punti, e come la funzione di Dirichlet assume solo due valori: e y. Notare che il più grande di questi valori è quando y /, e y quando y /. Allora come per la funzione di Dirichlet otteniamo subito f(x, y = se y /, Dunque la funzione di y data da dy f(x, y = f(x, y = y se y /, f(x, y è continua in y, quindi integrabile, e abbiamo subito / dy + / y dy = + 4 = 5 4. (iii Il Lemma di Fubini (vedi dispense afferma che per ogni funzione limitata f(x, y e ogni partizione P di [, ] ( ( s(f, P f(x, ydy f(x, ydy s(f, P. Naturalmente vale anche la disuguaglianza analoga per gli integrali iterati nell ordine inverso. Allora dal risultato del punto (i deduciamo che s(f, P mentre dal risultato del punto (ii deduciamo che 5 s(f, P. 4 Vediamo quindi che il criterio di integrabilità è violato e la funzione non è integrabile su [, ]. Calcolare (x + y dσ, Σ dove Σ è la parte della superficie z = (x + y delimitata dai piani z = e z =. Innanzitutto, detta f(x, y = (x + y, si ha f = (x + y. Inoltre, dovendo essere z compresa tra e, si ha 4 x + y. Pertanto, Σ (x +y dσ = 4 x +y (x +y + (x + y dy = (x +y + (x + y dy. 4 x +y Passando a coordinate polari, si tratta di calcolare π ρ ( + ρ 4 ρ dρ = π
6 6 Calcolare l area della superficie z = x 4 + y 6 al variare di (x, y in E = {(x, y R : x 4 + y 9 }. Detta f(x, y = x 4 + y 6, si ha f = x 4 + y 9, e quindi A(Σ = + x 4 + y dy. 9 E Effettuando il cambio di variabili x = ρ cos(θ/, y = ρ sen(θ/, il cui determinante vale ρ/6, si ha π 8 A(Σ = + ρ ρ dρ dθ = π. Calcolare l area della superficie y + z = 6x, delimitata dal piano x = ed esterna al cilindro di equazione y = x. Ci interessa sapere come devono variare y e z per ottenere la superficie che ci interessa. Ora, la parte esterna al cilindro y = x è caratterizzata dall avere y x; pertanto, sostituendo nella relazione y + z = 6x, si trova che deve essere y z, e quindi y z. Inoltre, se x, allora y + z 8. In definitiva, dal momento che f = y +z 9, si ha, detto Passando a coordinate polari, Calcolare E = {(y, z R : y + z 8, y z }, A(Σ = 9 + y + z dy dz. A(Σ = 4 γ ( π 4 8 x + (x + y + + x E ρ 9 + ρ dρ dθ = π 4 ( (x + y dy dove γ indica l arco più lungo dell ellisse x 9 + y 4 = compreso tra A = (, e B = (,, (cioè γ passa per (, e (,. In tal caso si puo sia parametrizzare la curva (x(t, y(t = ( cos t, sin t, t [π, 5 π], e calcolare esplicitamente l integrale che (osservando che la forma differenziale è chiusa nel dominio semplicemente connesso {x > }, e quindi ivi esatta, essendo inoltre l ellisse contenuta nel dominio di esattezza della forma calcolare l integrale per il tramite di una primitiva F (x, y. Utilizzeremo questa seconda possibilità. Dal fatto che F segue che F (x, y = arctan(x + y + g(x, e quindi che F y = +(x +y x = x + g x (x, poiché per definizione quest ultimo deve essere uguale a + +(x +y +(x +y +x ne segue che g (x = +x e quindi che g(x = + x. Da ciò segue che una primitiva della forma differenziale è F (x, y = arctan(x +y+ + x, e l integrale diventa uguale a F (, F (, = arctan( + arctan( Calcolare l integrale della forma ω = (y e xy sin(x y + + (xye xy + sin(x y + x dy sulla curva x + y 4 = percorsa in senso antiorario. (Suggerimento: pensare ω come somma di tre forme differenziali
7 Scriviamo ω = ω + ω + ω dove ω = y e xy + xye xy dy, ω = sin(x y + sin(x y dy ed ω = + xdy. Si verifica facilmente che ω ed ω sono forme differenziali chiuse in R e quindi esatte (di primitive rispettivamente e xy e cos(x y, quindi il loro integrale sulla curva chiusa assegnata è zero. Resta da calcolare l integrale sulla curva di ω (che non è invece una forma differenziale esatta. La curva può essere così parametrizzata (x(t, y(t = (cos t, sin t per t [, π]; si tratta quindi di calcolare: π ( sin t + cos tdt = (cos t + sin t cos t + t = π. 5 Calcolare: dove = {(x, y R : π x, x + y π }. 6 Calcolare: = π x sin (x + y dy, π x sin x (x + y dy = x sin (x + y dy = π x π π x(y sin(x + y cos(x + y x x = = π x π dove è il triangolo di vertici (,, (, e (,. x + y e x y dy = = e x x x x x (xe y + ye y dy + x π = π 6. x + y e x y dy, (x + ye x y dy + e x = π x x π π x x (x + ye x y dy = (xe y + ye y dy poiché per parti si ha che ye y dy = e y y e y dy = e y (y +, l integrale assegnato diventa: = e x ( xe y e y (y + x + e x (xe y + e y (y + x = x x = [ x + e x ] + 7 Calcolare: [e x + e x (x ] = = + e e = e e + 9 D e x +y arctan y x dy, ( x x + e x + ex ex (x 9 = dove D = {(x, y : x + y, x, y }. In coordinate polari l integrale si riscrive nel modo seguente: π ( ( π dρ e ρ θ ρdθ = ρe ρ dρ e θ dθ =. 7
8 8 = eρ e θ π = e4 e ( e π. 8 Data la funzione u(x, y C (A, armonica in A R, determinare una funzione olomorfa f(x + iy in A, la cui parte reale è proprio u(x, y, nei seguenti casi i u(x, y = x + y ed A = R ii u(x, y = ln( x + y ed A = {(x, y R : x + y > } \ {x, y } (Suggerimento: Si ricordi che f(x + iy := u(x, y + iv(x, y, dove v(x, y è una primitiva della forma differenziale u y (x, y + u x (x, ydy. (i In questo caso dato che u y = ed u x = si tratta di trovare semplicemente una primitiva della forma differenziale + dy, che è per esempio v(x, y = x + y. Abbiamo così definito la funzione olomorfa f(z = f(x + iy = x + y + i( x + y = ( iz, per ogni z C. (ii In questo caso dato che u y = y differenziale + x +y y x +y ed u x = x x +y x x +y dy. Per definizione si deve avere v y = x x + y = x + ( y x si tratta di trovare una primitiva della forma per x quindi integrando nella variabile y l uguaglianza sopra scritta si ha v(x, y = arctan ( y x + g(x, da cui segue che: v x = y x + y + g (x che per definizione deve essere uguale a y, quindi g (x = e v(x, y = arctan ( y x +y x + C per x. Purtroppo il nostro dominio interseca l asse y quindi cio non basta a definire completamente v, la costante C dovrà essere definita in modo opportuno nei tre domini in cui scompongo A, A = A A γ, dove A = A {x >, y > }, A = A {x < } e γ = A {x = }. In particolare la funzione v può essere definita nel modo seguente: arctan ( y x in A v(x, y = π su γ arctan ( y x + π in A
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