Capitolo 5 BIOTA: STUDIO DELLE COMUNITA BENTONICHE

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1 Capitolo 5 BIOTA: STUDIO DELLE COMUNITA BENTONICHE Con il termine di comunità zoobentoniche indichiamo quelle associazioni di animali che vivono a contatto con il fondo dei sistemi acquatici, o che a esso sono strettamente legate, da relazioni trofiche ed ecologiche. Negli ambienti marini in particolare, in virtù della loro grande diversità, tali comunità sono estremamente varie (Peres & Picard, 1964). Gli organismi bentonici possono essere differenziati, in base alle dimensioni, in macro, meio e microbenthos. Lo studio di queste tre componenti, ed in particolare del popolamento macrobentonico, è di grande interesse nella valutazione delle condizioni generali dell ambiente. Questi organismi, data la stretta associazione con il fondo e la loro scarsa vagilità, sono efficaci descrittori dell ecosistema, poiché direttamente esposti alla variazione dei parametri ambientali. Dall analisi delle modificazioni nella struttura quali-quantitativa della comunità si possono, infatti, trarre informazioni sufficientemente complete circa la qualità dell ambiente e le sue modificazioni. Tali capacità conferiscono all intera comunità macrobentonica l importante ruolo di indicatore che le viene attribuito. Recentemente numerosi studi hanno preso in considerazione anche la comunità meiobentonica o meiofauna (Danovaro et al., 2003) per valutare eventuali alterazioni a carico dell ecosistema acquatico. 5.1 Macrofauna I popolamenti macrozoobentonici sono costituiti da organismi di dimensioni superiori a 0,5 mm secondo alcuni Autori, di 1 mm secondo Altri (Holme e McIntyre, 1971; Gray, 1981; Cognetti e Sarà, 1972; Cognetti et al., 2000 in Gambi e Dappiano, 2003). In tali comunità dominano, sia come numero di specie che di individui, i taxa degli Anellidi Policheti, dei Molluschi, dei Crostacei (Decapodi e Anfipodi) e degli Echinodermi. Lo studio delle comunità macrozoobentoniche ha un ruolo chiave nell ambito dei sistemi costieri, poiché ne rappresenta la memoria storica, ed esprime dinamiche che consentono una valutazione spazio-temporale delle modificazioni dell ecosistema. L estrema eterogeneità trofico-funzionale delle specie che compongono le comunità di fondo mobile e la presenza di cicli vitali complessi, fornisce un prezioso strumento di valutazione dell integrità ecosistemica (Pearson e Rosenberg, 1978). ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 201

2 5.1.1 Materiali e metodi Campionamento Nell ambito del progetto per lo studio del macrozoobenthos sono state individuate complessivamente 36 stazioni (TC033-TC081), posizionate lungo transetti disposti a raggiera intorno al luogo di posizionamento della struttura del terminale (stazioni TC052-TC081, Area Terminale ) e in due siti ( Area Controllo ), posti rispettivamente ad una distanza di circa 4000 m in direzione Ovest (stazioni TC033-TC034-TC035) e 4000 m in direzione Nord (stazioni TC036-TC037-TC038) (si veda capitolo 3 figure ). Lungo ogni transetto le stazioni sono state disposte a distanze crescenti di 100, 200, 350, 500 e 1000 metri dal terminale. Per il monitoraggio del popolamento macrozoobentonico dell area durante la fase di cantiere è stata effettuata una campagna di prelievo, nel mese di ottobre La campagna è stata svolta a bordo del R/V Astrea dell ISPRA (figura ). Il sedimento è stato campionato con una benna Van Veen con area di presa di 0,1 m 2 ed una capacità di 25 litri, prelevando in ogni stazione due repliche (figura ). Per ogni sito di prelievo è stata compilata una scheda di campionamento, riportante la campagna di campionamento, la denominazione della stazione, coordinate e profondità, data e ora del prelievo, condizioni meteo-marine, aspetto del sedimento e note generali. I campioni prelevati sono stati subito sciacquati su un setaccio con maglia di 1 mm (figura ) e la frazione trattenuta (macrozoobentonica, secondo Stirn, 1982) è stata fissata in una miscela di acqua di mare e formaldeide al 4% tamponata con CaCO 3 e conservata in contenitori di polietilene, etichettati con il nome della stazione, il numero della replica e la data. Figura : Veduta dell area di lavoro a poppa della R/V Astrea ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 202

3 Figura : Benna Van Veen (0,1 m 2, 25 l). Figura : Setaccio con maglia 1mm. Identificazione e sorting I campioni raccolti sono stati esaminati in laboratorio, dove si è proceduto alla separazione degli individui nei singoli gruppi tassonomici (sorting) e in seguito alla conta e identificazioneazione degli stessi fino al più basso livello tassonomico possibile (la specie per la maggior parte degli esemplari) (Appendice B), mediante osservazione con stereomicroscopio binoculare da dissezione e microscopio ottico. Poiché la composizione quali-quantitativa di ogni campione (stazione) analizzato non ha evidenziato sostanziali differenze tra le singole repliche, queste sono state assemblate e trattate insieme come un'unica osservazione sia per l analisi biocenotica che statistica. Per la determinazione tassonomica degli individui e le caratteristiche ecologiche delle specie rinvenute sono stati consultati i testi e gli articoli elencati nella bibliografia ecologico-tassonomica. ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 203

4 Analisi dei dati La struttura della comunità macrozoobentonica è stata analizzata sia in termini di specie che di individui, al fine di definire la caratteristiche biocenotiche dell area oggetto di studio. I dati raccolti sono stati poi analizzati statisticamente per meglio investigare la struttura del popolamento e osservare in seguito gli eventuali cambiamenti su scala spaziale e temporale dovuti al posizionamento del Terminale GNL. Sono stati utilizzati i seguenti parametri strutturali ed indici ecologici (Appendice C): Dominanza: l importanza quantitativa di ogni specie rinvenuta, espressa in percentuale sul totale degli individui raccolti; Abbondanza totale (A), il numero complessivo di individui per stazione; Ricchezza specifica totale (S; Pielou, 1974): il numero totale di specie presenti in ogni stazione; Indice di ricchezza specifica di Margalef (d; Margalef, 1958): tale indice esprime il numero di specie presenti dato un certo numero di individui, e viene espresso come il rapporto tra il numero di specie totali e il numero di individui per ogni stazione d = S-1/logA dove S = ricchezza specifica totale dove A = num. tot. di individui per stazione Indice di diversità specifica di Shannon-Wiener (H ; Shannon & Weaver, 1949): tale indice è ottenuto rapportando l abbondanza totale e la ricchezza specifica tra loro e con i dati relativi all intero stock campionato. s H = - (p i )(log e p i ) i=1 dove p i = frequenza numerica della specie i-esima rispetto al totale degli individui = n i /A s = numero di specie ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 204

5 Equitabilità di Pielou (J; Pielou, 1974) è invece una misura della distribuzione degli individui tra le specie basata sul rapporto tra il valore dell indice di Shannon-Wiener in ogni stazione e il massimo numero di specie presenti nell area considerata J = H /H max dove H max = valore massimo di H = log 2 S (se p=1/s) Indice di Diversità di Simpson (1-D), esprime il complemento dell indice di Dominanza di Simpson (D), ovvero la probabilità che due individui raccolti a caso in uno stesso campione appartengano a specie differenti. 1 D = 1- ( pi ) 2 dove 1-D = indice di diversità di Simpson Pi = proporzione del numero totale di individui nella i-esima specie rispetto a tutti gli individui della comunità I dati di abbondanza sono stati elaborati con tecniche di statistica multivariata. L analisi multivariata è stata condotta su matrici quantitative taxa x stazioni (Appendice C), effettuando il nmds (non-metric Multidimensional Scaling) e la Cluster analysis (algoritmo del legame medio), basate sull indice di similarità di Bray-Curtis, con il software Primer (Clarke & Gorley, 2006) (Appendice C). La Cluster analysis è una tecnica di classificazione che raggruppa i campioni in gruppi gerarchici sulla base della matrice di similarità. Il metodo di MDS non metrico, introdotto da Shepard (1962) e Kruscal (1964), è una tecnica di ordinamento che ha come punto di partenza una matrice triangolare di similarità tra campioni. L algoritmo di MDS mappa i vari punti campione tramite il perfezionamento successivo delle loro posizioni affinché essi soddisfino il più possibile le relazioni di similarità o dissimilarità. Quindi se sul grafico il punto che rappresenta la stazione 1 appare più vicino al punto che rappresenta la stazione 2, rispetto a quello che rappresenta la stazione 3, questo implica che nella matrice di similarità originale 1 risulta più simile a 2 che non a 3. Non esiste però proporzionalità tra la distanza geometrica dei punti e l effettivo valore del coefficiente di similarità. Il grado di corrispondenza tra la matrice di similarità e la disposizione dei punti nel diagramma MDS si misura tramite un Coefficiente di Stress. ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 205

6 I contributi percentuali delle singole specie alla dissimilarità tra raggruppamenti identificati nel piano di ordinamento, nonché le similarità medie all interno di ciascun gruppo, sono stati determinati tramite la procedura SIMPER, Similarity Percentage, con il software Primer (Clarke & Gorley, 2006) (Appendice C). Il numero di specie rinvenute è stato calcolato secondo il principio de minimis, ovvero gli individui identificati come taxon ind. sono stati conteggiati solo se non presenti altri esemplari dello stesso taxon a livello sistematico inferiore. Ad esempio, se nel foglio dati sono presenti Ampelisca diadema e Ampelisca ind., quest ultima non verrà conteggiata, al contrario, se è presente Ampelisca ind. e nessun altro esemplare appartenente al genere Ampelisca, l individuo ind. andrà conteggiato. Tale matrice è stata quindi utilizzata per le successive analisi statistiche. Per gli indici strutturali (N, S, H, J) sono stati considerati i soli taxa identificati a livello di specie. La struttura dei popolamenti macrozoobentonici che vivono nell area oggetto di studio è stata descritta anche tramite caratterizzazione bionomica. A tale scopo, oltre all analisi dei dati derivati dallo studio tassonomico condotto sui campioni del benthos, sono stati visionati anche i dati relativi alla granulometria dei sedimenti per le stesse stazioni, prendendo in considerazione così anche la natura sedimentologica del substrato (si veda Capitolo 4, Paragrafo 4.2.1). Per lo studio delle comunità bentoniche, infatti, è essenziale analizzare la natura dei rapporti che esse contraggono con il substrato su cui vivono: la natura dello stesso è un fattore di importanza fondamentale nella loro distribuzione, sia da un punto di vista strutturale che trofico-funzionale, poiché gli organismi stabiliscono un rapporto intimo con il fondo marino. Dal punto di vista metodologico e concettuale per la definizione delle biocenosi, si è utilizzato sia il metodo di Vatova (1949), che costituisce un importante riferimento per gli studi biocenotici effettuati nell Alto e Medio Adriatico durante gli anni 30, che il più recente metodo della scuola francese, riconducibile ai suoi autori Peres & Picard (1964; Picard, 1965), che hanno descritto le principali biocenosi del Mediterraneo Risultati e discussione Analisi descrittiva del popolamento L analisi dei campioni di macrozoobenthos ha permesso di identificare i seguenti gruppi sistematici: Anellidi Policheti, Molluschi (Bivalvi, Gasteropodi) Crostacei (Decapodi, Anfipodi, Isopodi, Tanaidacei, Stomatopodi, Fillocaridi, Cumacei,) ed Echinodermi (Oloturoidei, Echinoidei, Asteroidei, Ofiuroidei). Complessivamente sono stati raccolti e determinati individui appartenenti a 308 taxa. ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 206

7 Il taxon dei Policheti è il gruppo più rappresentato e costituisce quasi il 55% del popolamento totale. Il secondo taxon più abbondante è quello dei Molluschi (circa 24%), seguiti da Echinodermi e Crostacei, entrambi presenti con un valore poco superiore al 10% del popolamento totale (figura ). Figura : Ripartizione percentuale del numero di individui N nei 4 gruppi tassonomici Policheti, Crostacei, Echinodermi e Molluschi fase di cantiere Ottobre Nella figura sono riportati i valori del numero di taxa ed individui relativi ai quattro gruppi tassonomici ritrovati: Policheti, Molluschi, Crostacei ed Echinodermi. Figura : Composizione del popolamento espresso in numero di specie (S) e in numero di individui (N) per ogni taxon fase di cantiere Ottobre ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 207

8 Il 54% degli individui è concentrato in 11 specie più abbondanti, le cui percentuali sono espresse in figura Figura : Valori percentuali di dominanza relativi alle specie numericamente più importanti fase di cantiere Ottobre Il mollusco Kurtiella bidentata (12,5%) e l echinoderma Amphiura filiformis (8,5%) sono le specie più abbondanti, alle quali seguono il polichete Prionospio multibranchiata (7,59%) e il molusco Corbula gibba (6,30%). A queste seguono cinque diverse specie di policheti (Lumbrineri gracilis, L. latreilli, Owenia fusiformis, Magelona minuta e Spiophanes bombix) tutti con percentuali di abbondanza vicine al 3%. Infine il mollusco Nucula nitidosa e il crostaceo Ampelisca tenuicornis completano il gruppo di specie più abbondanti con valori vicini al 2%. Altri policheti, come Harmothoe lunulata, Aponuphis brementi, Ampharete acutifrons e Notomastus latericeus sono comunque abbondanti (valori superiori al 1%) ma non sono stati inseriti nel grafico per facilitarne la lettura. Analisi strutturale-statistica e caratteristiche ecologiche del popolamento L andamento dei valori di abbondanza (A) per stazione è mostrato in figura Si nota una certa eterogeneità dei valori nell area oggetto di studio, che non mostra trend significativi. I picchi massimi si hanno nelle stazioni TC054 (oltre 500 individui), TC068 e TC075 (oltre 400 individui); anche il popolamento delle stazioni TC057, TC034, TC056, TC053, TC079 è molto abbondante, facendo registrare valori di poco inferiori ai 400 individui/stazione. Ciò è dovuto alla presenza cospicua delle ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 208

9 specie Prionospio multibranchiata, Lumbrineris latreilli, L. gracilis, Kurthiella bidentata, Nucula nitidosa e Amphiura filiformis in tutte le stazioni sopra indicate, seppur in misura diversa in ciascuna di esse. Nelle stazioni TC077, TC078 e TC079 si registra un abbondanza di Owenia fusiformis nettamente superiore rispetto alle altre stazioni. Quasi tutte le rimanenti stazioni presentano comunque elevati valori di abbondanza (più di 200 individui/stazione). A far registrare questi valori contribuiscono anche altre specie, quali Corbula gibba, Ampharaete acutifrons e, in misura minore, Ophiura grubei e Ampelisca tenuicornis. Le stazioni TC036 e TC038 sono le uniche ad avere valori di abbondanza decisamente inferiori, al di sotto dei 100 individui/stazione. Figura : Parametri strutturali (Abbondanza A) utilizzati per la descrizione della comunità bentonica rinvenuta nell area oggetto di studio fase di cantiere Ottobre L andamento del numero di specie rinvenute in ogni stazione e dell indice di Ricchezza Specifica di Margalef (d) sono del tutto confrontabili (figure , ), mostrando come il popolamento bentonico dell area si presenti estremamente eterogeneo anche da un punto di vista tassonomico, con valori che oscillano dalle 90 specie nelle stazioni TC034 alle 23 specie nella stazione TC036. La ricchezza specifica del popolamento dell area in generale presenta valori generalmente elevati, dal momento che nella maggior parte delle stazioni il numero delle specie è compreso tra 50 e 80 specie/stazione. ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 209

10 Figura : Parametri strutturali (Ricchezza specifica, S) utilizzati per la descrizione della comunità bentonica rinvenuta nell area oggetto di studio fase di cantiere Ottobre Figura : Parametri strutturali (Ricchezza specifica di Margalef d) utilizzati per la descrizione della comunità bentonica rinvenuta nell area oggetto di studio fase di cantiere Ottobre La diversità specifica di Shannon-Wiener H (figura ) assume valori abbastanza omogenei, anche se nelle stazioni di controllo e tra le stazioni TC078-TC080 si osservano modeste oscillazioni. ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 210

11 Figura : Parametri strutturali (diversità specifica di Shannon-Wiener H ) utilizzati per la descrizione della comunità bentonica rinvenuta nell area oggetto di studio fase di cantiere Ottobre Esaminando anche l andamento dei valori dell indice di Equitabilità di Pielou J (figura ) possiamo osservare come nelle stazioni in cui si registrano i valori più bassi sono quelle precedentemente descritte (come TC054, TC078, TC079) in cui sono presenti molti individui appartenenti ad un limitato numero di specie (come ad esempio Prionospio multibranchiata, Kurthiella bidentata, Owenia fusiformis). Figura : Parametri strutturali (equitabilità J ) utilizzati per la descrizione della comunità bentonica rinvenuta nell area oggetto di studio fase di cantiere Ottobre ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 211

12 L indice di Diversità di Simpson mostra valori vicini all unità (figura ). La stazione che più si discosta è la TC078, nella quale l indice scende a 0,96. Questa stazione è caratterizzata dalla presenza di un numero medio di individui (263) appartenenti a poche specie, quali Owenia fusiformis Aponuphis brementi e Corbula gibba. Figura : Parametri strutturali (Diversità di Simpson, 1-D) utilizzati per la descrizione della comunità bentonica rinvenuta nell area oggetto di studio fase di cantiere Ottobre Analizziamo ora la composizione percentuale sia in termini di numero di individui che di specie per i quattro taxa dei Policheti, Crostacei, Echinodermi e Molluschi (figure , ). In termini di numero di individui possiamo osservare come il taxon dei Policheti sia sempre il più abbondante, con percentuali che superano quasi sempre il 40%. Nelle stazioni TC078 e TC079 l abbondanza dei Policheti raggiunge il 70%, e nella stazione TC078 arriva a superarlo. Queste sono stazioni in cui il popolamento è caratterizzato dalla presenza di importanti quantità del polichete Owenia fusiformis e del mollusco Kurtiella bidentata. In tutte le stazioni sono presenti tutti e quattro i taxa analizzati, tranne nella stazione TC036 nella quale non è stata registrata la presenza di Echinodermi. Quello dei Molluschi è il secondo taxon per abbondanza, i valori massimi sono raggiunti nelle stazioni TC056 e TC072, dove sono registrate le percentuali più basse di abbondanza di Policheti. Queste stazioni sono caratterizzate prevalentemente dalla presenza di Kurtiella bidentata e Corbula gibba. Per i Crostacei, presenti in tutte le stazioni, i minori valori di abbondanza si registrano nelle stazioni TC074 e TC079, mentre il valore più elevato appartiene alla stazione TC036, stazione nella quale sono ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 212

13 assenti gli Echinodermi. Per questi ultimi il valore maggiore corrisponde alla stazione TC080 e quello più basso alla stazione TC078 dove, ricordiamo, si riporta la frazione maggiore di Policheti. Figura : Percentuale di Policheti, Molluschi, Crostacei ed Echinodermi espressa in termini di abbondanza nelle stazioni oggetto di studio fase di cantiere Ottobre Nella figura seguente (figura ) sono riportate le abbondanze percentuali dei 4 taxa in termini di Ricchezza Specifica S nelle diverse stazioni. I Policheti sono nuovamente il gruppo maggiormente rappresentato, con percentuali quasi sempre superiori al 50% delle specie presenti. Solo nelle stazioni TC035, TC037, TC038, TC060 e TC067 il valore percentuale scende di poche unità al di sotto del 50%. Nella stazione TC079 si registra il valore massimo, vicino al 70 %. I Molluschi sono sempre rappresentati, con percentuali che oscillano principalmente tra il 10 e il 20%. L abbondanza minima, pari a circa il 6% si registra nella stazione TC052; i valori massimi corrispondono alle stazioni TC037 e TC074 (rispettivamente 20 e 20,34%). L abbondanza delle specie di Crostacei permette di registrare valori leggermente più elevati, compresi tra il 14 e il 29% circa. Il taxon degli Echinodermi è il meno rappresentato e mostra abbondanze percentuali comprese tra 4 e 11%. Da notare che nella stazione TC036 gli Echinodermi sono assenti. ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 213

14 Figura : Percentuale di Policheti, Molluschi, Crostacei ed Echinodermi espressa in termini di ricchezza specifica S nelle stazioni oggetto di studio fase di cantiere Ottobre L analisi statistica dei cluster (algoritmo del legame medio) condotta sulla matrice quali-quantitativa delle specie ritrovate nell Area Terminale e nell Area di Controllo evidenzia la presenza di un popolamento piuttosto omogeneo nelle 36 stazioni. Si distaccano la stazione TC078, contraddistinta, come già osservato in precedenza, da un numero di individui non particolarmente elevato (263) rispetto alle altre stazioni, da un numero basso di specie (40) e dominata inoltre dalla presenza di 2 specie: Owenia fusiformis (134 individui) e Corbula gibba (41 individui) (figura ). Inoltre 3 (TC036-TC038) delle sei stazioni di controllo si differenziano dal gruppo delle stazioni dell Area Terminale con una similarità inferiore al 40%. ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 214

15 20 Group average Resemblance: S17 Bray Curtis similarity Stazioni area Controllo area Terminale 40 Similarity TC078 TC054 TC072 TC077 TC069 TC052 TC058 TC080 TC055 TC060 TC079 TC035 TC033 TC034 TC062 TC063 TC057 TC067 TC066 TC076 TC065 TC061 TC064 TC081 TC059 TC056 TC068 TC053 TC075 TC070 TC071 TC073 TC074 TC036 TC037 TC038 Samples Figura : Analisi dei cluster a legame medio fase di cantiere Ottobre L analisi statistica nmds condotta sulla matrice di abbondanza (stress 0,13) rispecchia la situazione evidenziata dalla Cluster analysis. Le stazioni collocate nell area di controllo TC036-TC038 si collocano nella porzione destra del piano bidimensionale, mentre le restanti stazioni dell Area di Controllo (TC033-TC035) si posizionano nella parte sinistra del grafico insieme alle stazioni dell Area Terminale (eccezion fatta per la TC078). Questo gruppo di stazioni è caratterizzato da un valore di similarità del 40%. La stazione TC078 si trova in posizione centrale nella parte inferiore del grafico (figura ). ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 215

16 TC052 TC055 TC069 TC080TC058 TC054TC056 TC057 TC060 TC081 TC059 TC067 TC066 TC070 TC071 TC063 TC062 TC035 TC034 TC053 TC073 TC076 TC074 TC061 TC033 TC068 TC075 TC064 TC065 TC072 TC079 TC077 Resemblance: S17 Bray Curtis similarity TC036 TC037 TC038 2D Stress: 0,13 Stazioni area Controllo area Terminale Similarity 40 TC078 Figura : Piano di ordinamento ottenuto con l analisi statistica non-metric MultiDimensional Scaling sulla matrice di abbondanza. I diagrammi in verde racchiudono le stazioni che presentano tra loro almeno il 40% di similarità (espresso come Similarity) fase di cantiere Ottobre Le differenze tra i 3 diversi raggruppamenti sono state ulteriormente investigate attraverso la SIMPER (Similarity Percentage) Analysis. Le specie che maggiormente caratterizzano le differenze tra il gruppo delle stazioni dell area Terminale e quello delle tre stazioni di Controllo che si separano sono il mollusco Kurtiella bidentata, l ofiuroideo Amphiura filiformis e il polichete Prionospio multibranchiata, particolarmente abbondanti nell area Terminale e assenti (eccetto A. filiformis) nell area di controllo. In misura minore contribuiscono anche i policheti Magelona minuta e Spiophanes bombix e il mollusco Nucula nitidosa, poco o per nulla rappresentati nell area di controllo (TC036-TC038) rispetto al resto del piano di campionamento. Inoltre è opportuno ricordare che le tre stazioni dell area di controllo che si separano nel grafico nmds sono caratterizzate da un numero di individui considerevolmente inferiore rispetto a tutte le altre stazioni. Come già evidenziato, la stazione TC078 si distacca dalle Aree Terminale e Controllo perché caratterizzata dall abbondante presenza della specie O. fusiformis e contemporaneamente dalla quasi totale assenza delle specie caratterizzanti le altre stazioni dell Area Terminale (K. bidentata, A. filiformis, P.multibranchiata, M. minuta, S. bombix). ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 216

17 Eliminando le stazioni di TC036-TC038 e la stazione TC078, la disposizione delle stazioni dell area del Terminale nel grafico nmds non risulta sostanzialmente modificata; esse continuano a disporsi vicine nel piano bidimensionale evidenziando quindi un omogeneità nel popolamento oggetto di studio nonché l assenza di un particolare gradiente spaziale. Nei grafici successivi (figura a,b,c,d,e,f,g,h,i,j,k) sono rappresentate le abbondanze relative di alcuni taxa nelle diverse stazioni campionate (TC033-TC081) espresse con cerchi proporzionali, proiettate nel piano di ordinamento relativo alla matrice di abbondanza, riportato in figura I taxa rappresentati sono stati scelti tra i più importanti in base alla rappresentatività come numero di individui e in base ai contributi percentuali dati dalle singole specie alla dissimilarità tra raggruppamenti identificati nel piano di ordinamento suddetto (tramite la procedura SIMPER). Resemblance: S17 Bray Curtis similarity TC036 2D Stress: 0,13 Kurtiella bidentata 10 TC052 TC055 TC069 TC080TC058 TC035 TC034 TC054 TC056 TC059 TC057 TC060 TC081TC067 TC066 TC070 TC071 TC073 TC063 TC062 TC076 TC053 TC061 TC033 TC074 TC068 TC075 TC064 TC065 TC072 TC079 TC077 TC037 TC TC078 Figura a: Piano di ordinamento ottenuto con l analisi statistica non-metric MultiDimensional Scaling sulla matrice di abbondanza con rappresentazione delle abbondanze relative nelle diverse stazioni di Kurtiella bidentata espresse con cerchi proporzionali fase di cantiere Ottobre ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 217

18 Resemblance: S17 Bray Curtis similarity TC036 2D Stress: 0,13 Amphiura filiformis 10 TC052 TC055 TC069 TC080TC058 TC054 TC056 TC057 TC060 TC081 TC059 TC067 TC066 TC070 TC071 TC063 TC062 TC035 TC034 TC053 TC073 TC076 TC074 TC061 TC033 TC068 TC075 TC064 TC065 TC072 TC079 TC077 TC037 TC TC078 Figura b: Piano di ordinamento ottenuto con l analisi statistica non-metric MultiDimensional Scaling sulla matrice di abbondanza con rappresentazione delle abbondanze relative nelle diverse stazioni di Amphiura filiformis espresse con cerchi proporzionali fase di cantiere Ottobre Resemblance: S17 Bray Curtis similarity TC036 2D Stress: 0,13 Prionospio multibranchiata 10 TC052 TC055 TC069 TC080 TC054TC056 TC057 TC060 TC058 TC081 TC059 TC067 TC066 TC070 TC071 TC063 TC062 TC035 TC034 TC053 TC073 TC076 TC074 TC061 TC064 TC033 TC068 TC075 TC065 TC072 TC079 TC077 TC037 TC TC078 Figura c: Piano di ordinamento ottenuto con l analisi statistica non-metric MultiDimensional Scaling sulla matrice di abbondanza con rappresentazione delle abbondanze relative nelle diverse stazioni di Prionospio multibranchiata espresse con cerchi proporzionali fase di cantiere Ottobre ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 218

19 Resemblance: S17 Bray Curtis similarity TC036 2D Stress: 0,13 Magelona minuta 10 TC052 TC055 TC069 TC080 TC058 TC035 TC034 TC054 TC056 TC059 TC057 TC060 TC081TC067 TC066 TC070 TC071 TC073 TC063 TC062 TC076 TC053 TC061 TC033 TC074 TC068 TC075 TC064 TC065 TC072 TC079 TC077 TC037 TC TC078 Figura d: Piano di ordinamento ottenuto con l analisi statistica non-metric MultiDimensional Scaling sulla matrice di abbondanza con rappresentazione delle abbondanze relative nelle diverse stazioni di Magelona minuta espresse con cerchi proporzionali fase di cantiere Ottobre Resemblance: S17 Bray Curtis similarity TC036 2D Stress: 0,13 Corbula gibba 6 TC052 TC055 TC069 TC080 TC054TC056 TC057 TC060 TC058 TC081 TC059 TC067 TC066 TC070 TC071 TC063 TC062 TC035 TC034 TC053 TC073 TC076 TC061 TC033 TC068 TC074 TC075 TC064 TC065 TC072 TC079 TC077 TC037 TC TC078 Figura e: Piano di ordinamento ottenuto con l analisi statistica non-metric MultiDimensional Scaling sulla matrice di abbondanza con rappresentazione delle abbondanze relative nelle diverse stazioni di Corbula gibba espresse con cerchi proporzionali fase di cantiere Ottobre ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 219

20 Resemblance: S17 Bray Curtis similarity TC036 2D Stress: 0,13 Nucula nitidosa 10 TC052 TC055 TC069 TC080 TC058 TC035 TC034 TC054 TC056 TC059 TC057 TC060 TC081TC067 TC066 TC070 TC071 TC073 TC063 TC062 TC076 TC053 TC074 TC061 TC033 TC068 TC075 TC064 TC065 TC072 TC079 TC077 TC037 TC TC078 Figura f: Piano di ordinamento ottenuto con l analisi statistica non-metric MultiDimensional Scaling sulla matrice di abbondanza con rappresentazione delle abbondanze relative nelle diverse stazioni di Nucula nitidosa espresse con cerchi proporzionali fase di cantiere Ottobre Resemblance: S17 Bray Curtis similarity TC036 2D Stress: 0,13 Spiophanes bombix 10 TC052 TC055 TC069 TC080TC058 TC035 TC034 TC054TC056 TC059 TC057 TC060 TC081TC067 TC066 TC070 TC071 TC073 TC063 TC062 TC076 TC053 TC074 TC061 TC033 TC068 TC075 TC064 TC065 TC072 TC079 TC077 TC037 TC TC078 Figura g: Piano di ordinamento ottenuto con l analisi statistica non-metric MultiDimensional Scaling sulla matrice di abbondanza con rappresentazione delle abbondanze relative nelle diverse stazioni di Spiophanes bombix espresse con cerchi proporzionali fase di cantiere Ottobre ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 220

21 Resemblance: S17 Bray Curtis similarity TC036 2D Stress: 0,13 Owenia fusiformis 10 TC052 TC055 TC069 TC080TC058 TC035 TC034 TC054 TC056 TC059 TC057 TC060 TC081TC067 TC066 TC070 TC071 TC073 TC063 TC062 TC076 TC053 TC061 TC033 TC074 TC068 TC075 TC064 TC065 TC072 TC079 TC077 TC037 TC TC078 Figura h: Piano di ordinamento ottenuto con l analisi statistica non-metric MultiDimensional Scaling sulla matrice di abbondanza con rappresentazione delle abbondanze relative nelle diverse stazioni di Owenia fusiformis espresse con cerchi proporzionali fase di cantiere Ottobre Resemblance: S17 Bray Curtis similarity TC036 2D Stress: 0,13 Harmothoe lunulata 10 TC052 TC055 TC069 TC080TC058 TC054TC056 TC057 TC060 TC081 TC059 TC067 TC066 TC070 TC071 TC063 TC062 TC035 TC034 TC053 TC073 TC076 TC074 TC061 TC033 TC068 TC075 TC064 TC065 TC072 TC079 TC077 TC037 TC TC078 Figura i: Piano di ordinamento ottenuto con l analisi statistica non-metric MultiDimensional Scaling sulla matrice di abbondanza con rappresentazione delle abbondanze relative nelle diverse stazioni di Harmothoe lunulata espresse con cerchi proporzionali fase di cantiere Ottobre ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 221

22 Resemblance: S17 Bray Curtis similarity TC036 2D Stress: 0,13 Ampelisca tenuicornis 10 TC052 TC055 TC069 TC080TC058 TC054TC056 TC057 TC060 TC081 TC059 TC067 TC066 TC070 TC071 TC063 TC035 TC034 TC053 TC073 TC061 TC062 TC076 TC074 TC064 TC033 TC068 TC075 TC065 TC072 TC079 TC077 TC037 TC TC078 Figura j: Piano di ordinamento ottenuto con l analisi statistica non-metric MultiDimensional Scaling sulla matrice di abbondanza con rappresentazione delle abbondanze relative nelle diverse stazioni di Ampelisca tenuicornis espresse con cerchi proporzionali fase di cantiere Ottobre Resemblance: S17 Bray Curtis similarity TC036 2D Stress: 0,13 Paralacydonia paradoxa 10 TC052 TC055 TC069 TC080TC058 TC054TC056 TC057 TC060 TC081 TC059 TC067 TC066 TC070 TC071 TC063 TC062 TC035 TC034 TC053 TC073 TC076 TC074 TC061 TC064 TC033 TC068 TC075 TC065 TC072 TC079 TC077 TC037 TC TC078 Figura k: Piano di ordinamento ottenuto con l analisi statistica non-metric MultiDimensional Scaling sulla matrice di abbondanza con rappresentazione delle abbondanze relative nelle diverse stazioni di Paralacydonia paradoxa espresse con cerchi proporzionali fase di cantiere Ottobre ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 222

23 Il popolamento macrozoobentonico dell area in esame è caratterizzato da numerosi elementi faunistici adatti a vivere su substrato fangoso e/o sabbioso o a larga ripartizione ecologica, come ad esempio Kurtiella bidentata, Nucula nitidosa, Magelona minuta, Spiophanes bombix, Harmotoe lunulata e Hyala vitrea. Altre specie sono invece legate ad un substrato tipicamente sabbioso, come Owenia fusiformis, o al detritico costiero, come Ampelisca tenuicornis. Sono state rinvenute inoltre alcune specie indicatrici di un arricchimento di sostanza organica, quali Corbula gibba, Paralacidonia paradoxa e Amphiura filiformis (Ledoyer, 1968; Peres & Picard, 1964; Picard, 1965; Bellan-Santini, 1983; Bianchi C.N., Morri C., 1985; Bedulli et al., 1986; Gambi & Giangrande, 1986; Tortonese, 1965; ENEA, 1993; Poppe &Goto; 1993). Per meglio comprendere le relazioni di tipo strutturale e trofico-funzionale che gli organismi stabiliscono con il sedimento in/su cui vivono, si mostrano di seguito le percentuali relative di sabbia e pelite (%limo e %argilla sommate) dei primi due centimetri superficiali, dove vive la maggior parte delle specie di fondo molle, sia epifauna (sopra il substrato) che endofauna (dentro il substrato). In figura si può rilevare l andamento delle diverse componenti del sedimento nelle stazioni dell intero piano di campionamento. Le percentuali di sabbia e pelite (figure , ) sono espresse con cerchi proporzionali alla loro quantità nel sedimento e proiettate nel piano di ordinamento relativo alla matrice di abbondanza della campagna in esame (figura ). Figura : Composizione percentuale di sabbia e pelite nel sedimento superficiale delle stazioni oggetto di studio fase di cantiere Ottobre ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 223

24 Resemblance: S17 Bray Curtis similarity TC036 2D Stress: 0,13 Sabbia 10 TC052 TC055 TC069 TC080 TC058 TC060 TC081 TC057 TC054 TC056 TC059 TC067 TC066 TC070 TC071 TC073 TC063 TC062 TC076 TC035 TC034 TC053 TC061 TC033 TC074 TC068 TC075 TC064 TC065 TC072 TC079 TC077 TC037 TC TC078 Figura : Analisi statistica nmds con rappresentazione della percentuale di sabbia rilevata nelle singole stazioni fase di cantiere Ottobre Resemblance: S17 Bray Curtis similarity TC036 2D Stress: 0,13 Pelite 10 TC052 TC055 TC069 TC080 TC058 TC060 TC081 TC054 TC056 TC059 TC057 TC067 TC066 TC070 TC071 TC073 TC063 TC062 TC076 TC035 TC034 TC053 TC061 TC033 TC074 TC068 TC075 TC064 TC065 TC072 TC079 TC077 TC037 TC TC078 Figura : Analisi statistica nmds con rappresentazione della percentuale di pelite rilevata nelle singole stazioni fase di cantiere Ottobre ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 224

25 Possiamo osservare che la percentuale di sabbia è preponderante nella quasi totalità delle stazioni, assumendo valori compresi tra l 80 e il 90%. Unica eccezione è rappresentata dalla stazione TC077 nella quale la percentuale di pelite è quasi del 70% e quella di sabbia poco superiore al 30%, mostrando una situazione opposta rispetto alle altre stazioni. Come emerso dalla discussione precedente, gli esemplari rinvenuti nelle stazioni esaminate sono per la maggior parte legati ad un substrato misto sabbia/fango (K. bidentata, H. vitrea), al detritico costiero (A. tenuicornis) o comunque considerati al larga ripartizione ecologica (M. minuta, H. lunulata), in accordo con un substrato in cui sono presenti sia una cospicua frazione di sabbia che una frazione fangosa non trascurabile. In base ai dati emersi dall analisi del popolamento emerge che le specie più abbondanti sono specie riconducibili a subastrati caratterizzati dalla presenza di sabbia e/o fango (Kurtiella bidentata, Owenia fusiformis, Hyala vitrea, Aponuphis brementi, Spiophanes bombix) o, se legate ad un substrato più definito, comunque tolleranti (Nucula nitidosa), insieme a specie definite a larga ripartizione ecologica (Magelona minuta, Harmothoe lunulata). Non vi sono quindi delle biocenosi ben definite individuabili attraverso lo studio della composizione del popolamento, ma si assiste piuttosto ad una condizione di relativa omogeneità del substrato riconducibile presumibilmente alle attività di pesca intraprese nell area prima della posa del Terminale. Analisi comparativa Fase di Bianco/Cantiere Si ritiene opportuno effettuare un paragone tra la campagna di Bianco (effettuata nel Novembre 2006) e la campagna relativa alla fase di cantiere oggetto della presente relazione. A tal fine sono stati utilizzati gli indici maggiormente rappresentativi della struttura della comunità. Per rendere più leggibili i grafici è stato assegnato un codice alle stazioni: lettera C alle stazioni di controllo (TB033-TB038 nella campagna di Bianco; TC033-TC038 nella campagna di Cantiere); lettera O alle stazioni appartenenti al transetto Nord est sud ovest (TB021-TB030; TC072- TC080); lettera N alle stazioni appartenenti al transetto Nord - Sud (TB011-TB020; TC062-TC071); lettera E alle stazioni appartenenti al transetto Nord ovest-su est (TB001-TB010; TC052- TC061). ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 225

26 Dal confronto sono state escluse le stazioni TB031 e TB032 del campionamento della fase di Bianco in quanto corrispondenti all area ove è posizionato il Terminale (pertanto inaccessibile), e la stazione TC081 dal campionamento relativo al cantiere perché priva del corrispettivo nella campagna di Bianco. Per quel che riguarda l Abbondanza (figura ) le due campagne, seppur evidenziando differenze in alcune stazioni, possono considerarsi confrontabili, non mostrando variazioni rilevanti. La Ricchezza Specifica (figura ) registrata nella fase di Cantiere mostra valori similari nella maggior parte delle stazioni, mentre nella fase di Bianco i valori mostrano più ampie oscillazioni con una maggiore eterogeneità del popolamento nello spazio. Il valore dell equitabilita di Pielou (figura ) così come l indice di Shannon-Wiener H (figura ) mostrano valori leggermente più elevati e omogenei tra le stazioni nella fase di Cantiere, dove l equitabilità risulta essere evidentemente più elevata. Figura : Parametri strutturali (Abbondanza A) utilizzati per il confronto tra la campagna di Bianco (Novembre 2006) e la campagna di Cantiere (Ottobre 2008). ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 226

27 Figura : Parametri strutturali (Ricchezza Specifica S) utilizzati per il confronto tra la campagna di Bianco (Novembre 2006) e la campagna di Cantiere (Ottobre 2008). Figura : Parametri strutturali (equitabilità J ) utilizzati per il confronto tra la campagna di Bianco (Novembre 2006) e la campagna di Cantiere (Ottobre 2008). ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 227

28 Figura : Parametri strutturali (diversità specifica di Shannon-Wiener H ) utilizzati per il confronto tra la campagna di Bianco (Novembre 2006) e la campagna di Cantiere (Ottobre 2008). Analizzando la composizione del popolamento nelle due campagne (figura ), si può osservare che: la frazione di esso rappresentata dai Policheti rimane pressoché invariata nelle due campagne; i Molluschi aumentano di quasi il 25%; i Crostacei e gli Echinodermi diminuiscono, i primi in maniera più consistente. Figura : Analisi comparativa Bianco/Cantiere dell abbondanza del numero di individui N nei quattro gruppi tassonomici Policheti, Crostacei, Echinodermi, Molluschi. ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 228

29 Il grafico successivo (figura ) permette di comparare la ricchezza in specie dei taxa che compongono il popolamento, analizzandone la variazione tra la campagna di Bianco e quella di Cantiere: La ricchezza in specie aumenta leggermente per i Policheti e gli Echinodermi durante la fase di cantiere ma i valori rimangono del tutto confrontabili (112 vs 100 per i Policheti; 15 vs 13 per gli Echinodermi); Molluschi e Crostacei sono invece rappresentati da un minor numero di specie nei campioni raccolti durante la fase di cantiere. Figura : Analisi comparativa Bianco/Cantiere del numero di specie rappresentanti i quattro gruppi tassonomici Policheti, Crostacei, Echinodermi, Molluschi Conclusioni Dall analisi dei campioni raccolti durante la campagna di Ottobre 2008 si osserva come l area presenti un popolamento bentonico formato da specie sabulicole e/o fangofile e da specie considerate a larga ripartizione ecologica. A queste si aggiungono alcune specie indicatrici della presenza di sostanza organica. I dati rinvenuti sono stati confrontati con i dati raccolti durante il campionamento di Novembre 2006, corrispondente alla fase di bianco. Il confronto evidenzia una riduzione della variabilità spaziale della comunità bentonica nel tempo, che appare nella fase di Cantiere più omogenea sia in termini quantitativi che qualitativi, perdendo sia alcune specie strettamente sabulicole che taxa ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 229

30 spiccatamente fangofili. Ciò è confermato anche dai parametri strutturali che hanno evidenziato alcune differenze nei dati relativi alle due fasi di campionamento. Tale condizione è facilmente riconducibile alle attività di cantiere che hanno interessato l area in esame. Le posa del terminale ha presumibilmente causato una risospensione dei sedimenti, conferendo loro carattere di instabilità, tale condizione emerge chiaramente nelle stazioni in cui si registra la maggiore copresenza del polichete Owenia fusiformis e del mollusco bivalve Corbula gibba, stazioni più vicine al sito di posa del terminale. Queste due specie, infatti, sono tipiche di substrati instabili e arricchiti in sostanza organica che se presenti in elevate quantità, svolgono la funzione di stabilizzazione del sedimento (Pinedo et al., 2000; Tomassetti et al.,1997). La verosimile perturbazione che ha interessato l area si presume sia di natura transitoria. Generalmente, infatti, i popolamenti bentonici delle zone marine-costiere di vasti settori dell Alto Adriatico sono naturalmente soggetti a stress ambientali, anche di natura meccanica, con elevate capacità di resilienza, ovvero abituati a contrastare cambiamenti sia naturali sia conseguenti ad attività antropiche, sopravvivendo anche in condizioni sfavorevoli e recuperando quasi completamente l equilibrio ecologico iniziale. ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 230

31 5.2 Meiofauna Le biocenosi zoobentoniche, costituite da metazoi che vivono a contatto con il fondo di ecosistemi acquatici, o che ad esso sono legati da relazioni trofiche, sono estremamente varie, anche a motivo della grande diversità ambientale dei fondali, in particolar modo quelli marini (Peres & Picard, 1964). Una delle componenti di queste comunità è la meiofauna, definita come l insieme degli organismi microscopici che vivono sullo strato superficiale o negli spazi interstiziali esistenti tra i granelli del sedimento dei fondali di biotopi acquatici sia marini sia di acqua dolce. Operativamente fanno parte della meiofauna tutti gli organismi bentonici, specie fitali incluse, che, nel processo di setacciatura, passano attraverso maglie di 1-0,5 mm e vengono invece trattenuti su maglie di μm (Giere, 2009). Contrariamente a quanto si potrebbe credere, la differenziazione del benthos nelle tre frazioni macro-, meio- e microbenthos non è dovuta a mere ragioni utilitaristiche, nel senso di una semplificazione della realtà nella speranza che ciò possa aiutare i ricercatori a rispondere più velocemente a determinati quesiti, ma al contrario si basa sull'evidenza che gli organismi delle diverse frazioni sono accomunati tra loro da un largo spettro di caratteristiche biologiche che vanno dai tratti morfologici più generali (dimensioni, presenza-assenza di colorazioni, etc.) a specifiche peculiarità eco-fisiologiche (cicli vitali, strategie riproduttive, abbondanza della discendenza, modalità di dispersione, etc.). Lo studio delle tre componenti delle comunità zoobentoniche è di grande interesse anche nella valutazione delle condizioni generali dell ambiente; a questo scopo la componente macrobentonica è quella che tradizionalmente viene utilizzata per valutare eventuali alterazioni a carico dell ecosistema acquatico (Bianchi & Zurlini, 1984). Grazie alle ridotte dimensioni, vita bentonica, sedentarietà e brevi cicli vitali, anche la meiofauna si sta rivelando sempre più un importante strumento nel biomonitoraggio degli ecosistemi marini (Todaro et al., 2001; Danovaro et al., 2003; Fraschetti et al., 2006). A questo scopo, solitamente, vengono valutate le variazioni della struttura della comunità a livello di taxa principali, con studi più approfonditi su uno o due di questi. Gruppi tassonomici di elezione risultano Nematodi e Copepodi Arpatticoidi, generalmente i taxa meiobentonici più abbondanti (Giere, 2009). Scopo di questo studio è complessivamente quello di valutare la consistenza quali-quantitativa della meiofauna nell area della messa in posa del terminale GNL al largo di Porto Viro (RO). ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 231

32 5.2.1 Materiali e metodi Campionamento Nell ambito del progetto, per lo studio del meiobenthos, sono state individuate complessivamente 20 stazioni, per il disegno di campionamento e le coordinate delle stazioni si rimanda al capitolo 3 paragrafo 3.1.3, figure e Le stazioni sono state posizionate lungo due transetti in direzione NO-SE e NE-SO, a distanze crescenti dalla struttura (100, 200, 350 e 1000 m). Sono stati inoltre considerati due siti di controllo a circa 4000 m a Nord ed Ovest. I campionamenti sono stati effettuati nel mese di Ottobre contestualmente al prelievo dei campioni per le indagini sui sedimenti e per lo studio del macrobenthos. Da ciascuna stazione sono state prelevate tre repliche di sedimento utilizzando una benna Van Veen. Una volta recuperato a bordo, il materiale all interno della benna è stato sottocampionato due volte manualmente per ottenere carote di sedimento di 2,75 cm di diametro per 3 cm di altezza; la tecnica utilizzata ha consentito di recuperare inoltre anche i primi due 2 cm della colonna acqua sovrastante il sedimento. Ai campioni così ottenuti è stata poi aggiunta una soluzione di MgCl2 al 7% isoosmotica con l'acqua di mare per narcotizzare la fauna, e successivamente una soluzione di formalina al 10% neutralizzata con borax (Higgins & Thiel, 1988). In laboratorio è stato aggiunto Rosa Bengala, un colorante normalmente utilizzato in meiobentologia poiché, legandosi elettivamente alle proteine degli organismi, permette una più rapida individuazione degli animali durante la fase di sorting. Estrazione sorting ed identificazione degli organismi La separazione degli animali dal sedimento, o estrazione, è stata effettuata secondo il metodo della centrifugazione in gradiente di Ludox AM-30 (Higgins & Thiel, 1988), preceduto dalla vagliatura di ciascun campione mediante due setacci sovrapposti con maglie rispettivamente di 1 mm e mm. Il setaccio a maglie più grandi consente di eliminare il detrito grossolano ed il macrobenthos, quello a maglie inferiori permette l eliminazione della frazione argillosa del sedimento e della microfauna, trattenendo la frazione costituita da sabbia, silt e meiofauna. Il materiale di quest ultima frazione (sedimento + meiofauna) è stato successivamente distribuito in diverse provette Falcon da 50 ml, al massimo ml di materiale per provetta, addizionato con Ludox, e sottoposto a centrifugazione (5 minuti a 2000 rpm) per estrarre la meiofauna (Todaro et al., 2001). Il Ludox AM-30 è un gel di silice con densità simile a quella degli organismi della meiofauna (d = 1,210), pertanto durante la centrifugazione facilita il trasferimento degli animali dal sedimento al sopranatante. Dopo la centrifugazione, il sopranatante di ciascuna provetta è stato filtrato attraverso un setaccio con maglie di 45 μm per raccogliere e concentrare la meiofauna. Per ciascun campione il procedimento di ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 232

33 centrifugazione-concentrazione è stato ripetuto almeno tre volte, al termine delle quali gli animali sono stati lavati con acqua corrente per eliminare i residui di Ludox, trasferiti in appositi contenitori e conservati in formalina al 5%. La centrifugazione in gradiente di Ludox è un metodo di estrazione della meiofauna molto efficace, infatti l ispezione al microscopio nel sedimento residuo (pellet), ha consentito di accertare che nel nostro caso l efficienza è stata praticamente pari al 100% per quanto riguarda la totalità dei taxa meiobentonici pluricellulari. In seguito all estrazione, gli organismi di ciascun campione, suddivisi in tre o più aliquote, sono stati trasferiti in capsule dal fondo retinato, appositamente realizzate per il conteggio e poi, con l'ausilio di uno stereomicroscopio (Wild M8), identificati per gruppo tassonomico di appartenenza (ordinephylum) e contati. Per il riconoscimento di individui particolarmente problematici, si è ricorso al microscopio a contrasto interferenziale secondo Nomarski (Nikon, Eclipse 90i). Analisi statistica I dati raccolti sono stati utilizzati per creare una matrice totale delle abbondanze utilizzata come base nelle analisi univariate e multivariate. Per le analisi univariate sono stati calcolati i principali indici ecologici: numero di taxa rinvenuti (S), abbondanza (N), diversità di Shannon-Wiener (H'), equitabilità di Pielou (J ), dominanza di Simpson (λ ). Le significatività di eventuali differenze nei valori medi sono state valutate per mezzo dell analisi della varianza (ANOVA) o del t-test, valutando le differenze tra coppie di campioni mediante il test di Tukey. Prima di procedere con i confronti è stato accertato che i valori rispettassero agli assunti di distribuzione normale e di omogeneità della varianza. In caso negativo, prima di proseguire ulteriormente, si è provveduto alla trasformazione dei dati mediante l equazione y = log (x+1). Nei casi in cui le trasformazioni apportate non hanno sortito gli effetti desiderati, si è fatto ricorso ad analisi statistiche non parametriche (ANOVA on Ranks, Mann-Whitney Rank Sum Test e Dunn s Method). In accordo con altre ricerche, i confronti statistici sono stati effettuati sui sei taxa generalmente più abbondanti e sulla categoria Altri nella quale sono state fatte confluire le abbondanze dei taxa con densità minori (vedi Giere, 2009). L abbondanza dei Copepodi Arpatticoidi è stata distinta da quella del loro stadio larvale (nauplio). Nematodi e Copepodi, solitamente i due taxa meiobentonici più abbondanti, sono stati ampiamente utilizzati nel monitoraggio ambientale (Bouwman et al., 1984; Van Damme et al., 1984; Gee et al., 1985; Warwick et al., 1988); i Copepodi dovrebbero infatti essere più sensibili dei Nematodi ai fenomeni di inquinamento. In questa sede, in continuità con quanto riportato nelle precedenti relazioni, è stato dunque calcolato il rapporto Nematodi/Copepodi, che dovrebbe risultare direttamente proporzionale al livello di inquinamento (Raffaelli & Mason, 1981; Raffaelli, 1981; ISPRA (2012) Monitoraggio area del Terminale GNL di Porto Viro Fase di cantiere 233

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