1. PREMESSA RIFERIMENTI NORMATIVI IL CASO STUDIO... 7

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2 INDICE 1. PREMESSA RIFERIMENTI NORMATIVI Legge n. 447 Legge quadro sull'inquinamento acustico D.P.C.M. 16 marzo 1998 Tecniche di rilevamento e misurazione dell'inquinamento acustico D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore Decreto legislativo n. 194 del 19 agosto Piano di classificazione acustica del comune di San Benigno Canavese: limiti di riferimento per il presente studio IL CASO STUDIO Descrizione di sintesi delle opere in progetto METODOLOGIA OPERATIVA DEI RILIEVI DELLA RUMOROSITÀ PRESSO L AREA DI INTERESSE Metodologia di misura e strumentazione utilizzata Descrizione dei punti di misura RISULTATI ED ANALISI DELLE MISURAZIONI Risultati dei rilievi Analisi delle misure ALLEGATO A: Schede di misura dei rilievi fonometrici ALLEGATO B: Certificati di taratura della strumentazione utilizzata per i rilievi fonometrici ALLEGATO C: Delibera di nomina a tecnico competente in acustica ambientale 1 Via Pigafetta Italy

3 1. PREMESSA Il presente studio consiste nella Valutazione di clima acustico relativa al progetto dell intervento finalizzato alla realizzazione di un nuovo centro commerciale in via Sebastiano Bianco a San Benigno Canavese. Il progetto prevede la parziale demolizione del fabbricato, la ristrutturazione della parte mantenuta e la realizzazione di nuove aree parcheggio in parte a servizio delle nuove attività commerciali e in parte a uso pubblico. La predisposizione di tale documentazione prende avvio dalla descrizione dell'opera e dalla caratterizzazione acustica ante operam, finalizzata alla valutazione dell interazione tra i vari elementi che determinano lo stato dell ambiente, per la successiva stima dell impatto acustico prodotto dall insediamento di quanto in progetto nei confronti dei ricettori esistenti. La caratterizzazione acustica della situazione ante operam per la definizione del rumore residuo, comprensivo dei contributi di tutte le sorgenti sonore preesistenti a quanto in progetto, è effettuata attraverso l impiego di tecniche di rilievo sperimentale, ai sensi delle leggi ordinarie nazionali e regionali in materia di acustica in vigore, in riferimento al D.M. 16 marzo 1998 Ambiente (Tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento acustico) e alla Classificazione Acustica del Comune di San Benigno Canavese. La presente documentazione è redatta dall arch. Alessia Griginis, iscritta all Ordine degli Architetti della Provincia di (matricola 7292), riconosciuto Tecnico Competente in Acustica Ambientale ai sensi della Legge 447 del 26/10/95 con Determinazione Dirigenziale della Regione Piemonte n. 170 del 16/7/ Via Pigafetta Italy

4 2. RIFERIMENTI NORMATIVI Nell ambito della normativa vigente in materia di inquinamento da rumore, il presente studio fa riferimento alle seguenti leggi, decreti ed allegati tecnici: Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1/3/1991 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno Legge Quadro sull inquinamento acustico n.447 del 26/10/95 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14/11/97 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore Decreto del Ministro dell Ambiente 16 marzo 1998 Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico Legge Regione Piemonte n 52 del 20/10/2000 Decreto Legislativo n. 194 del 19 agosto 2005 Attuazione della Direttiva 2002/49/CE, relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale Zonizzazione Acustica del Comune di San Benigno Canavese. Legge n. 447 Legge quadro sull'inquinamento acustico La legge stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell ambiente esterno e dell ambiente abitativo dall inquinamento acustico. Stabilisce le competenze dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni. Nella Legge Quadro si demanda ai successivi decreti attuativi la definizione dei parametri di valutazione, dei limiti normativi e delle tecniche di misura D.P.C.M. 16 marzo 1998 Tecniche di rilevamento e misurazione dell'inquinamento acustico Il decreto del 16 marzo 1998 indica le metodologie da adottare e la strumentazione da utilizzare per la misurazione del rumore in ambiente. L Allegato A del decreto riporta le definizioni dei tempi da prendere in considerazione per l effettuazione delle misure e i livelli da calcolare per la valutazione della rumorosità. Nella Tabella 1 si riportano alcune definizioni utili ai fini della comprensione della presente relazione tecnica. Tabella1. Definizione dei termini utilizzati nella presente relazione, come riportati nel DPCM 16/03/1998. Sorgente specifica Tempo di riferimento (T R) Sorgente sonora selettivamente identificabile che costituisce la causa del potenziale inquinamento acustico Rappresenta il periodo della giornata all interno della quale si eseguono le misure. La durata della giornata è articolata in due tempi di riferimento: quello diurno compreso tra le ore e le ore e quello notturno compreso tra le ore e le ore Via Pigafetta Italy

5 Tempo di osservazione (T O) Tempo di misura (T M) Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata A Livello di rumore ambientale (L A) Livello di rumore residuo (L R) È un periodo di tempo compreso in T R nel quale si verificano le condizioni di rumorosità che si intendono valutare. All interno di ciascun tempo di osservazione, si individuano uno o più tempi di misura di durata pari o minore al tempo di osservazione, in funzione delle caratteristiche di variabilità del rumore ed in modo tale che la misura sia rappresentativa del fenomeno. Valore del livello di pressione ponderata A di un suono costante che, nel corso di un periodo specificato T, ha la medesima pressione quadratica media di un suono considerato, il cui livello varia in funzione del tempo. È il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato A, prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e durante un determinato tempo. Il rumore ambientale è costituito dall insieme del rumore residuo e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti, con l esclusione degli eventi sonori singolarmente identificabili di natura eccezionale rispetto al valore ambientale della zona. È il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato A, che si rileva quando si esclude la specifica sorgente disturbante D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore I valori limite di emissione delle sorgenti sonore fisse e mobili, definiti dall art. 2, comma 1, lettera c) della legge quadro n. 447, sono riportati nella tabella B del DPCM del 14 novembre 1997 e fanno riferimento alle classi di destinazione d uso del territorio. Ai fini della loro applicabilità, i comuni sono tenuti a provvedere alla zonizzazione acustica del proprio territorio. I valori assoluti di immissione, definiti dall art. 2, comma 3, lettera a), della legge quadro n. 447, sono riportati nella tabella C dello stesso decreto e sono riferiti al rumore immesso nell ambiente esterno dall insieme di tutte le sorgenti presenti. Anch essi dipendono dalle classi di destinazione d uso del territorio e dalla zonizzazione acustica redatta dai comuni. I valori limite assoluti delle immissioni sonore sono gli stessi definiti dal precedente DPCM del 1 marzo I valori limite differenziali di immissione, definiti dall art. 2, comma 3, lettera b), della legge quadro n. 447, sono pari a 5 db per il periodo diurno e 3 db per il periodo notturno, degli ambienti abitativi. Tali valori non si applicano nelle aree classificate in classe VI della tabella A di cui sopra (art. 4, comma 1). Tali valori limite non si applicano alla rumorosità prodotta dalle infrastrutture stradali (art. 4, comma 3). Nella Tabella 2 si riporta la descrizione delle classi di destinazione d uso del territorio con riferimento dei limiti di immissione ed emissione indicata nel DPCM del 14/11/1997, nei tempi di riferimento diurno ( ) e notturno ( ). Tabella 2. Classi di destinazione d uso e limiti di immissione ed emissione sonora secondo DPCM 14/11/1997. Classi di destinazione d'uso del territorio e relativi limiti di immissione ed emissione sonora 4 Via Pigafetta Italy

6 Valori limite di emissione L eq in db(a) Valori limite assoluti di immissione L eq in db(a) Diurno Notturno Diurno Notturno CLASSE I - Aree particolarmente protette. Rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali e rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc... CLASSE II - Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale. Rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente dal traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali ed artigianali. CLASSE III - Aree di tipo misto. Rientrano in questa classe le aree urbane interessate dal traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici. CLASSE IV - Aree di intensa attività umana. Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali ed uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali; le aree con limitata presenza di piccole industrie. CLASSE V - Aree prevalentemente industriali. Rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni. CLASSE VI - Aree esclusivamente industriali. Rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi. 45 db(a) 35 db(a) 50 db(a) 40 db(a) 50 db(a) 40 db(a) 55 db(a) 45 db(a) 55 db(a) 45 db(a) 60 db(a) 50 db(a) 60 db(a) 50 db(a) 65 db(a) 55 db(a) 65 db(a) 55 db(a) 70 db(a) 60 db(a) 65 db(a) 65 db(a) 70 db(a) 70 db(a) 5 Via Pigafetta Italy

7 2.4. Decreto legislativo n. 194 del 19 agosto 2005 Il Decreto definisce le competenze e le procedure per l elaborazione delle mappature acustiche con la rappresentazione dei dati relativi a una situazione di rumore esistente o prevista in una determinata zona e delle mappe acustiche strategiche finalizzate alla determinazione dell esposizione globale al rumore in una determinata zona a causa di varie sorgenti di rumore ovvero alla definizione di previsioni generali per tale zona. Il decreto stabilisce anche le procedure per l adozione dei piani di azione volti ad evitare e a ridurre il rumore ambientale, in particolare quando i livelli di esposizione possono avere effetti nocivi per la salute umana, nonché ad evitare aumenti del rumore nelle zone silenziose Piano di classificazione acustica del comune di San Benigno Canavese: limiti di riferimento per il presente studio Il Piano di Classificazione Acustica del Comune di San Benigno Canavese assegna all area d intervento la classe acustica II (Aree ad uso prevalentemente residenziale) alla quale competono i seguenti limiti massimi di immissione sonora: L Aeq periodo diurno: 55 db(a) L Aeq periodo notturno: 45 db(a). In Figura 1 si riporta un estratto del PCA, relativo all area in esame (evidenziata in colore rosso). 6 Via Pigafetta Italy

8 Figura 1: Estratto della Zonizzazione Acustica del Comune di San Benigno Canavese, relativo all area in esame. 3. IL CASO STUDIO 3.1. Descrizione di sintesi delle opere in progetto Il progetto oggetto di studio prevede la realizzazione di un nuovo centro commerciale organizzato su 2 piani furoi terra, di nuovi parcheggi (privati e pubblici) e della modifica della viabilità attuale con l inserimento di una rotonda all incrocio tra via Bianco e via Garrrone. L area di intervento è inserita in un contesto a carattere prevalentemente residenziale. In Figura 2 si riporta una vista aerea dell area. In Figura 3 e 4 si riportano alcune foto dell area nelle condizioni di stato di fatto. 7 Via Pigafetta Italy

9 Figura 2: Vista aerea dell edificio oggetto di intervento. 8 Via Pigafetta Italy

10 Figura 3: L area di intervento. Stato di fatto. Foto da via Bianco Figura 4: L area di intervento. Stato di fatto. Foto dalla copertura dell edificio oggetto d intervento. In Figura 5 si riporta la planimetria di inquadramento dell intervento. Nelle Figure da 6 a 8 si riportano le piante e i prospetti. 9 Via Pigafetta Italy

11 Figura 5: Planimetria di inquadramento dell intervento. 10 Via Pigafetta Italy

12 Figura 6: Pianta piano terreno. Figura 7: Pianta piano copertura. 11 Via Pigafetta Italy

13 Figura 8: Prospetti 4. METODOLOGIA OPERATIVA DEI RILIEVI DELLA RUMOROSITÀ PRESSO L AREA DI INTERESSE Identificata l area di studio come quella porzione di territorio che comprende l'insediamento in oggetto e la parte di territorio ad essa adiacente, comprensiva della viabilità locale e delle sorgenti sonore potenzialmente influenti nell'area, si è provveduto a misurare il livello sonoro in corrispondenza del sito di interesse. Sulla base dei risultati ottenuti è stato predisposto un modello previsionale di calcolo utile alla caratterizzazione del clima acustico dell area ante operam e post operam, secondo quanto previsto dalle normative tecniche nazionali Metodologia di misura e strumentazione utilizzata Per la caratterizzazione del clima acustico nell'area in esame e per la taratura del modello previsionale, utilizzato per fornire la mappatura completa dell'area di pertinenza dell edificio in progetto, è stato eseguito un rilievo fonometrico in continuo di 24 ore. Le misure sono state condotte in data 15 e 16 gennaio 2018, rispetto al tempo di riferimento diurno (compreso tra le ore 6.00 e le ore 22.00) e notturno (compreso tra le ore 22:00 e le ore 06:00). Nei paragrafi seguenti si riportano i dati necessari per la valutazione del clima acustico relativa al caso studio, rimandando per ulteriore dettagli ai rapporti di misura (comprensivi di spettro in frequenza e time history) riportati in Allegato A. 12 Via Pigafetta Italy

14 L area di ricognizione per i rilievi fonometrici è quella descritta nel capitolo 3 della presente relazione. In particolare è stato individuato 1 punto di misura: P1: sulla copertura del corpo di fabbrica più basso, in prossimità della parte di fabbricato che sarà demolita. In Figura 9 si riporta la collocazione del punto di misura. Per l effettuazione delle misure è stata impiegata strumentazione tarata secondo quanto prescritto dal D.P.C.M 16/03/1998; si allegano in calce alla presente relazione (vedi Allegato B) i certificati di taratura della strumentazione utilizzata. La strumentazione risponde a quanto prescritto dallo stesso decreto di cui sopra, e ha compreso: un fonometro classe 1 Bruel&Kjær modello 2250; un preamplificatore Bruel&Kjær modello ZC-0032; un microfono Bruel&Kjær modello 4189; un calibratore acustico classe 1 Bruel&Kjær modello La calibrazione delle catene di misura è stata verificata all'inizio ed al termine dei rilievi, riscontrando conformità con quanto prescritto dallo stesso decreto. Le misure sono state effettuate in assenza di precipitazioni e con una velocità del vento inferiore ai 0,5 m/s; il microfono era inoltre dotato di apposito schermo antivento. P1 Figura 9: Collocazione del punto di misura individuato Descrizione dei punti di misura In Tabella 4 è possibile osservare una descrizione dettagliata del punto di misura, completa dei tempi di osservazione scelti. 13 Via Pigafetta Italy

15 Tabella 4. Descrizione dei punti di misura e dei tempi di osservazione dei rilievi. Punti di misura Immagine Descrizione della postazione Tempi di osservazione PUNTO P1 Punto di misura localizzato sulla copertura della porzione di edificio più bassa. Lunedì 15 e martedì 16 gennaio 2018 T R: Periodo diurno ( ) T R: Periodo notturno ( ) t m = 24 ore 14 Via Pigafetta Italy

16 5. RISULTATI ED ANALISI DELLE MISURAZIONI Nel presente capitolo si riportano i risultati e l elaborazione dei rilievi fonometrici effettuati presso l area in esame. L analisi delle misure è stata effettuata in frequenza, per bande di terzi d ottava, tenendo in considerazione l eventuale presenza di componenti tonali ed impulsive, ai sensi del DPCM 16/3/ Risultati dei rilievi Nelle Tabelle 5 e 6 si riportano i valori dei livelli equivalenti globali di pressione sonora ponderata A, L Aeq e i livelli statistici LA90 (livelli di pressione sonora ponderata A misurati per più del 90% del tempo), per i rilievi eseguiti in periodo diurno e notturno, per il punto di misura P1. Per l andamento in frequenza e la time history dei rilievi si rimanda alle schede di misura presenti nell allegato A. Non si sono riscontrate né componenti tonali, né impulsive, né in bassa frequenza, per nessuna misura. Tabella 5: Punto P1. Risultati dei rilievi fonometrici misure in continuo. Periodo diurno. L Aeq [db(a)] TO1-DIURNO L A90 [db(a)] P1 50,3 39,9 Tabella 6: Punto P1. Risultati dei rilievi fonometrici misure in continuo. Periodo notturno. TO1-NOTTURNO L Aeq [db(a)] L A90 [db(a)] P1 39,9 25, Analisi delle misure L analisi viene effettuata conformemente alla Zonizzazione Acustica del Comune San Benigno Canavese, come previsto dall articolo 6, comma 1, lettera a) della legge 447 del Nella Tabella 7 si riporta il valore del livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata A nel periodo di riferimento (diurno e notturno), L A,eqTR. Nel caso specifico, avendo fatto un solo rilievo nel punto di misura, il valore del livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata A nel periodo di riferimento (diurno e notturno), L A,eqTR coincide con il valore del livello equivalente globale di pressione sonora ponderata A, L Aeq. 15 Via Pigafetta Italy

17 Tabella 7: Livelli equivalenti di pressione sonora globali ponderati A nei periodi di riferimento, LA,TR,ante operam, - limiti riferiti alla classe del sito in cui è stato posizionato il ricevitore. Limiti Tempo di L Punti di misura A,eqTR Classe II riferimento [db(a)] [db(a)] P1 DIURNO 50,3 55 NOTTURNO 39,9 45 Si sottolinea che l area di intervento rientra nella Classe Acustica II, che è caratterizzata dai seguenti valori limite: 55 db(a) per il periodo di riferimento diurno e 45 db(a) per il periodo di riferimento notturno. Dai risultati dei rilievi emerge che i valori misurati nel periodo diurno e notturno sono conformi ai limiti previsti dal piano di zonizzazione acustica del comune di San Benigno Canavese. 16 Via Pigafetta Italy

18 ALLEGATO A: Schede di misura dei rilievi fonometrici 17 Via Pigafetta Italy

19 PUNTO DI MISURA P1 - TEMPO DI OSSERVAZIONE T01 - PERIODO DI RIFERIMENTO DIURNO - TIME HISTORY =Project A cadenza rapida in Calcoli Specifico 1 db Nome Ora inzio Tempo LAeq LA1 LA5 LA10 LA50 LA90 LA95 LA99 trascorso [db(a)] [db(a)] [db(a)] [db(a)] [db(a)] [db(a)] [db(a)] [db(a)] Nome Ora Tempo LAeq LA1 LA5 LA10 LA50 LA90 LA95 LA99 Totale 15/01/ :38 24:00: DIURNO 15/01/ :38 16:00: NOTTURNO 15/01/ :00 08:00: :00:00 17:00:00 21:00:00 01:00:00 05:00:00 09:00:00 LAeq Cursore: 15/01/ :38: :38: LAeq=50.3 db LASmax=--- LAF =50.0 db PUNTO DI MISURA P1 - TEMPO DI OSSERVAZIONE T01 - PERIODO DI RIFERIMENTO DIURNO - ANDAMENTO IN FREQUENZA =Project 001 in Calcoli db Senza marcatore A C Hz LZeq Cursore: (C) Leq=63.6 db LFmax=88.9 db LFmin=43.1 db Fre que nza Hz LZe q db LZFmin db Fre que nza Hz LZe q db LZFmin db Fre que nz a Hz LZe q db LZFmin db Componenti tonali Componenti impulsive Componenti in bassa frequenza K T = 0 db K I = 0 db K B = 0 db 18 Via Pigafetta Italy L C = 50,3 db(a)

20 PUNTO DI MISURA P1 - TEMPO DI OSSERVAZIONE TN - PERIODO DI RIFERIMENTO NOTTURNO - TIME HISTORY =Project A cadenza rapida in Calcoli Specifico 1 db Nome Ora inzio Tempo LAeq LA1 LA5 LA10 LA50 LA90 LA95 LA99 trascorso [db(a)] [db(a)] [db(a)] [db(a)] [db(a)] [db(a)] [db(a)] [db(a)] Nome Ora Tempo LAeq LA1 LA5 LA10 LA50 LA90 LA95 LA99 Totale 15/01/ :38 24:00: DIURNO 15/01/ :38 16:00: NOTTURNO 15/01/ :00 08:00: :00:00 17:00:00 21:00:00 01:00:00 05:00:00 09:00:00 LAeq Cursore: 15/01/ :40: :40: LAeq=53.1 db LASmax=52.9 db LAF =53.1 db PUNTO DI MISURA P1 - TEMPO DI OSSERVAZIONE TN - PERIODO DI RIFERIMENTO NOTTURNO - ANDAMENTO IN FREQUENZA =Project 001 in Calcoli db 15/01/ :00:00-06:00: A C Hz LZeq LZFmin Cursore: Hz LZeq=42.5 db LZFmax=71.7 db LZFmin=28.7 db Fre que nza Hz LZe q db LZFmin db Fre que nza Hz LZe q db LZFmin db Fre que nz a Hz LZe q db LZFmin db Componenti tonali Componenti impulsive Componenti in bassa frequenza K T = 0 db K I = 0 db K B = 0 db 19 Via Pigafetta Italy L C = 39,9 db(a)

21 ALLEGATO B: Certificati di taratura della strumentazione utilizzata per i rilievi fonometrici 20 Via Pigafetta Italy

22 21 Via Pigafetta Italy

23 22 Via Pigafetta Italy

24 23 Via Pigafetta Italy

25 ALLEGATO C: Delibera di nomina a Tecnico Competente in Acustica Ambientale 24 Via Pigafetta Italy

26 25 Via Pigafetta Italy

27 26 Via Pigafetta Italy

28 27 Via Pigafetta Italy

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