LE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE NEL CONTESTO DELLA RIFORMA

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1 LE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE NEL CONTESTO DELLA RIFORMA

2 Di che cosa parlerò: 1. Il quadro normativo e culturale 2. le novità sul piano pedagogico 3. Le prospettive

3 1 PARTE il quadro normativo e culturale della riforma

4 1. Dal centralismo alla poliarchia STATO STATO REGIONI e EETT FAMIGLIA SCUOLA

5 La scuola è l ambito privilegiato per l educazione ( sistema formale) ma poiché educare è una strategia globale, occorre attuarla con la partecipazione delle famiglie, delle istituzioni del tempo libero e del volontariato( sistema informale) nonché delle altre agenzie educative presenti sul territorio, fra cui le associazioni sportive..( sistema non formale)

6 il fine del sistema educativo è quello di favorire la crescita della persona nel rispetto dei ritmi d età,delle differenze e delle identità Legge 53/03 quindi compito della scuola è quello di promuovere l educazione del movimento e attraverso il movimento

7 Il ruolo dei diversi sistemi Il valore dell attività motoria e sportiva è unanimemente riconosciuto a livello dei diversi sistemi educativi ed organismi internazionali Consiglio d Europa 2004 Anno dell educazione attraverso lo sport O.N.U anno internazionale dell ed. fisica e dello sport

8 Profilo Educativo, Culturale e Professionale Indicazioni Nazionali: Identità e autonomia Convivenza civile Strumenti culturali Obiettivi Generali del processo Gruppo di lavoro Riforma 3. La centralità dell allievo formativo Obiettivi Specifici di Apprendimento nel nuovo quadro riformatore Piano dell Offerta Formativa progettazione e organizzazione valutazione orientamento Piani di Studio Personalizzati Unità di Apprendimento Portfolio delle competenze

9 2 PARTE Le principali novità sul piano pedagogico in rapporto alle scienze motorie e sportive

10 1. PREMESSA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE ( piano epistemologico) EDUCAZIONE FISICA ( piano educativo)

11 2 PREMESSA L Educazione fisica e sportiva.è una componente strutturale ed ineliminabile del più generale processo educativo della «persona umana» che ogni attività scolastica è chiamata a promuovere mediante il punto di vista specifico. Contemporaneamente sua condizione e fine. Niente, infatti, può essere appreso e agito da chiunque, in qualsiasi disciplina e in qualsiasi situazione, se non a partire dal corpo e dal movimento.

12 Gli elementi del cambiamento Dai Programmi Ai Piani di Studio Personalizzati Dalla lezione frontale Alla didattica laboratoriale Dalle Unità Didattiche Alle Unità di Apprendimento Dalla scheda di valutazione Al Portfolio delle competenze personali

13 PROGRAMMI: contenuti il potenziamento fisiologico PROGRAMMAZIONE CURRICULARE obiettivi correre con andatura regolare PIANI DI STUDIO PERSONALIZZATI competenze gestire un evento sportivo (gara campestre)

14 dall Unità Didattica Obiettivo Generale: potenziamento fisiologico Obiettivi operativi: 1. correre con andatura regolare 2. variare il ritmo di corsa Attività: gli esercizi Verifica: test di Cooper

15 all Unità di Apprendimento di fronte a qualsiasi contenuto o abilità: ( la corsa di resistenza) anche il più microscopico 1. correre con andatura regolare 2. variare il ritmo di corsa 3. Il test di Cooper le domande che dobbiamo porci sono : 1. che cosa ultimamente voglio che i miei studenti imparino? 2. Che cosa desidero che trattengano per la loro vita? 3. Che competenze può far maturare per realizzare il profilo?

16 Nel nostro caso: 1. Che imparino a leggere i messaggi del corpo ( la fatica) 2. Che comprendano i principi per migliorare le proprie capacità e predisporre semplici percorsi di allenamento 3. Che si appassionino all attività fisica questi sono i cosiddetti Obiettivi Formativi

17 Il GIOCO COMPETENZE: COMPITI UNITARI: 1. comprendere l utilità e la funzione delle regole 2. cooperare in gruppo per un fine comune 3. affrontare una situazione di confronto 4. avvicinarsi alla storia e alla tradizione del proprio paese 1. giornata multisportiva tornei 2. Inventare nuovi giochi, recuperare quelli della tradizione 3. Open day 4. Accoglienza.

18 SALUTE COMPETENZE: 1. Rendersi conto del valore del gioco e del movimento per la crescita 2. Assumere comportamenti e stili di vita attivi 3. Manifestare le proprie emozioni COMPITI UNITARI: 1. Costruire un manifesto delle buone posture 2. Avviare iniziative a favore di stili di vita attivi 3. Organizzare giornate a tema 4. Fare un indagine sugli stili di vita sedentari nel propriopaese

19 ESPRESSIVITA COMPETENZE: 1. Rendersi conto della valenza espressiva e comunicativa del movimento 2. padroneggiare codici espressivi diversi: parolagesto-azione-segno grafico suono.. 3. Sviluppare un atteggiamento creativo e di ricerca COMPITI UNITARI: 1. Uno spettacolo: open day feste, fine anno.. 2. Drammatizzare una favola, un racconto, una situazione di gioco 3. Ricreare o creare ex novo una danza della tradizione o contemporanea

20 Partire da Capacità dell alunno Per far apprendere Conoscenze e abilità Conoscenze e abilità (valore strumentale) Valorizzare capacità alunno competenze INFATTI

21 Piano di studi personalizzato quota obbligatoria ( da definire) + quota opzionale ( fino a 98 ore)

22 I PSP sono l insieme delle UA effettivamente svolte si compilano quindi DOPO averli svolti peraltro è impensabile non programmare all inizio dell anno Non ricadere nella logica della improvvisazione ma solo per maglie larghe o larghissime quanto è necessario partendo dall individuazione degli scenari, degli sfondi cioè da quegli elementi che la scuola/équipe decide di focalizzare per quell anno/i

23 Si tratta di predisporre una specie di scacchiera dell azione educativa non di predisporre le mosse delle pedine

24 Evidentemente i psp possono essere quindi diversi per i diversi alunni E formare quasi un RETICOLO Perché è chiaro il punto di partenza e quello di arrivo Ma la partita appunto può essere diversa per ogni alunno O gruppi di alunni O classe

25 i diversi piani della valutazione nella Riforma 1 Interna di sistema : processi 2 Interna: sugli apprendimenti 3 Esterna: sui processi 4 Esterna: sugli apprendimenti

26 3 PARTE Le prospettive

27 L educazione fisica nel PECUP1 Il profilo valorizza l E.F. per il suo carattere pratico, operativo L EF contribuisce al dispiegamento del profilo in modo specifico in quanto: - riflessione sull esperienza consapevolezza del gesto motorio - Soluzione di problemi pratici operatività e autonomia - Ricerca di senso esperienze di sport educativo - Necessità di dare risposte/ analisi dei problemi/ fare ipotesi / verificarle e valutarle - Ricerca del bello bella forma e pieno sviluppo delle capacità

28 I contributi dell educazione fisica alla convivenza civile sono: Nel suo essere vissuta e quindi, intrinsecamente laboratoriale Nel rivolgersi all Io in azione attraverso lo strumento della motricità coinvolgendo la persona in tutte le dimensioni Nel proporre contenuti forti, come lo sport, che rappresenta un ambito complesso e significativo per l esercizio della responsabilità personale e civile

29 Cosa ci chiede la riforma? Competenze progettuali Competenze culturali

30 Competenze progettuali All interno dell equipe pedagogica All interno della propria disciplina: apertura disciplinare e collegamento con la vita reale Unità di apprendimento Per esemio: quali laboratori attivare: 1. Di educazione stradale e motoria in bici per la città 2. Di educazione ambientale motoria orienteering canoa 3. Di educazione affettiva motoria danza mimo acrosport percorsi flessibili e collaborazioni col territorio nell ottica della cooperazione dei vari sistemi disponibilità alla rendicontazione visibilità del proprio operato ( portfolio)

31 Competenze culturali formazione universitaria ( LMI e Laurea in scienze motorie e sportive) Formazione in itinere ( crediti - raccordo con l università ) Ricerca ( Centro di ateneo Invalsi)

32 PROBLEMATICHE Dato di salute stili di vita sedentari poco movimento Occorre incrementare il livello della pratica dell attività motoria ( dato quantitativo) Dato culturale offerta formativa motoria disomogenea su territorio nazionale ( prevalenza della teoria sulla prassi) Occorre sostenere, collaborare con la scuola perché l offerta sia omogenea e valida ( dato qualitativo)

33 Con quali strumenti e risorse la scuola realizza le operazioni suddette? 1. Con la personalizzazione dei percorsi (P.S.P.) 2. Con l ampliamento dell offerta formativa ( quota opzionale) 3. Con la flessibilità organizzativa e didattica ( uscite manifestazioni settimane..) 4. Con la formazione in situazione per i docenti 5. Con le collaborazioni col territorio

34 MIUR REGIONI ed EETT ISTITUZIONI SCOLASTICHE FAMIGLIE TERRITORIO. possono offrire un valido contributo per dare concretezza a queste prospettive

35 Grazie per l attenzione Marisa Vicini

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