Omar Mossali. La Veste Bianca

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Gianmaria Costanzo
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1 Omar Mossali La Veste Bianca

2 E gridarono con gran voce, dicendo: Infino a quando, o Signore, che sei il Santo, e il verace, non fai tu giudicio, e non vendichi tu il nostro sangue sopra coloro che abitano sopra la terra? E furono date a ciascuna d esse delle stole bianche, e fu loro detto che si riposassero ancora un poco di tempo. Apocalisse Giovanni (6, 9-11) - Quanti oggi meriterebbero una Veste Bianca? -

E furono date a ciascuna d esse delle stole bianche, e fu loro detto che si riposassero ancora

3 LA VESTE BIANCA, ovvero: DELLA CONSUSTANZIAZIONE Paolo Antinucci Mossali fa parte di quella categoria di artisti che riconosciamo subito. Non per lo stile, ne' per i soggetti, neanche per gli altri aspetti che siamo abituati a riconoscere nell'arte. Pure tutte cose presenti e individuanti. Riconosciamo Mossali soprattutto grazie a ciò che lui stesso ci consente di vedere e di cui fa soggetto-oggetto della sua ricerca. Si tratta della relazione che intrattiene con il suo materiale artistico. Una relazione di assoluta simbiosi. Mossali vive insieme alle sue Ruggini: un tempo si è conglomerato con esse; nel tempo le ha seguite e affiancate; oggi si è reso consustanziale. La materia ingovernabile per eccellenza, oggi, è lui stesso: Madame Bovary c'est moi! Ci siamo domandati a suo tempo chi era l'autore d e l l e o p e r e c h e M o s s a l i f i r m a v a. O g g i, probabilmente, questa domanda ha perso molto del suo significato: le sue opere, pacificamente, oggi sono le sue, cioè del suo materiale. Oramai n o i c h e f r u i a m o, d o b b i a m o s o l o a s s i s t e re. Assistere alla vita di un Soggetto che si è completamente oggettivato. Assistiamo alla cronaca di una vita che compie i suoi atti: li compie nel tempo e nello spazio, li compie nel mutare della realtà.

Riconosciamo Mossali soprattutto grazie a ciò che lui stesso ci consente di vedere e di cui fa soggetto-oggetto della sua ricerca.

4 Ma assistiamo anche alla storia di una vita: le sue fasi espansive e ossessive, le fasi liriche e comunicative, i momenti in cui sta sulle sue. I l m u t e v o l e f i l o g e n e t i c o e i l m u t e v o l e ontogenetico, potrebbe dirsi in termini un po' troppo cervellotici. Guardare oggi le opere del ciclo La Veste bianca, equivale a lanciare assi cartesiani in tutte le direzioni per (sperare di) cogliere la sincronia delle funzioni vitali della materia artistica. Che vediamo oramai essenzializzarsi, confinarsi in piccole porzioni mistiche dello spazio. Farsi piccola e lampeggiante di fronte al lancinante lampeggiare della materia (non) di supporto. Un fondo ferro che potentemente riecheggia e rievoca il fondo oro che, frutto di una razionalità ultraterrena, prende il largo, dilaga fin nelle pieghe del materiale artistico. Ma senza scontro: anzi in prestabilita armonia. Un fondo ferro che in concreto è una radiazione di fondo. Cioè l'ente (la vita del Soggetto-Oggetto) nel suo primigenio permeare, di cui la ruggine è il r i s u l t a t o c h e i n t e n d e e s t a s u l l e s u e. U n a radiazione che in sostanza santifica: è la ruggine che riceve la sua veste bianca, in forza del suo martirio. Il suo perpetuo rinunciare ad esserci.

Guardare oggi le opere del ciclo La Veste bianca, equivale a lanciare assi cartesiani in tutte le direzioni per (sperare di) cogliere la sincronia delle funzioni vitali della materia artistica.

5 FINO A QUANDO... Maria Grazia Chiesa Fondazione D Ars Milano Un esposizione d arte contemporanea che ha come filo conduttore il pensiero di Giovanni, il più immaginifico degli evangelisti, poteva essere solo creata da un artista anch egli molto immaginifico come Omar Mossali. Fino a quando... un grido quasi un rimprovero e poi Vesti Bianche. Nelle opere di Mossali sovente compaiono impronte, quasi arcane, sacre sindoni con alta sensibilità pittorica. Questo artista sa creare immagini che sorprendono e ci pongono degli interrogativi ai quali spesso non osiamo dare risposte e questo è anche il compito dell arte. Porgere un messaggio che non ci lasci indifferenti come l arte di Omar. L INDIVIDUALITÀ DELL OPERA Propilei snc Il vero filrouge delle mostre di Mossali non è costituito dalla serialità delle opere o da un titolo ermetico che le racchiuda in un grande tema o in un periodo artistico, ma dalla sperimentazione continua. Se si percepisce l Arte come fenomeno poco razionale, legato alla creatività e alla libera espressione, non è difficile ammettere che i suoi frutti possano essere del tutto eterogenei, perché tali possono essere gli impulsi del fare creativo. Così se proprio si vuole riconoscere un terreno comune nelle opere di Mossali bisogna guardare

creata da un artista anch egli molto immaginifico come Omar Mossali. Fino a quando... un grido quasi un rimprovero e poi Vesti Bianche.

6 la sua ricerca sul mezzo pittorico: l utilizzo della Ruggine quale unica materia, secondo l artista, capace di reagire fisicamente al gesto pittorico. Infatti, essendo materia viva, la Ruggine può aggiungere o togliere alla pennellata creando un opera frutto non solo dell autore ma anche della reazione dell opera stessa. Il soggetto quindi è meno rilevante, così come il risultato estetico, che diviene invece risultato etico: collaborazione e rispetto del supporto. Data la relazione diretta e fisica con il mezzo pittorico e in virtù del carattere evolutivo intrinseco della Ruggine non è possibile ottenere risultati in serie, ogni opera ha una sua individualità. La Veste Bianca quindi, è solo l occasionale contenitore della sperimentazione artistica di Mossali che evolve nella mostra stessa: la Ruggine si stacca dal ferro e prosegue sulla carta, sulla plastica da imballaggio e sul plexiglas, in una tecnica che l autore chiama Ossidografia e che impiega, in virtù del marchio e del brevetto r e g i s t r a t o, a n c h e n e l d e s i g n ( Il titolo della mostra è tratto da un passo dell Apocalisse di Giovanni (6, 9-11): ai martiri che hanno vissuto secondo Verità viene data una stola bianca, una veste che dona loro Giustizia, quella che non hanno avuto in terra. Visitando la mostra si comprende anche come il significato religioso espresso nel titolo assurge ad un ulteriore livello sociale: quanti oggi meriterebbero una Veste Bianca?

Il soggetto quindi è meno rilevante, così come il risultato estetico, che diviene invece risultato etico: collaborazione e rispetto del supporto.

7 La Veste Bianca

8 Il Concepimento cm. 95 x 120 Ruggine su ferro e polvere di ferro

9 La Veste Bianca (manifestazione) cm. 48 x 40 Ossidografia su carta realizzata a mano e polvere di ferro

10 La Veste Bianca cm. 65 x 45 Ruggine su ferro lucidato

11 La Veste Bianca (maternità) cm. 36 x 100 Ossidografia su carta

12 La Veste Bianca cm. 50 x 50 Ossidografia su plexiglas (installato su ferro) e carta lucida

13 La Veste Bianca (particolare) cm. 50 x 50 Ossidografia su plexiglas (installato su ferro) e carta lucida

14 La Veste Bianca (particolare) cm. 60 x 40 R u g g i n e s u f e r r o e Ossidografia su carta lucida

15 La Veste Bianca cm. 40 x 50 Ossidografia su carta

16 La Veste Bianca (la Richiesta) cm. 50 x 60 Ruggine su ferro

17 La Veste Bianca (Unione) cm. 60 x 40 R u g g i n e s u f e r r o e Ossidografia su carta lucida

18 La Veste Bianca (la sete) cm. 40 x 70 Ossidografia su plastica da imballaggio

19 Proposta di design La Veste Bianca Propilei snc propone le tecniche utilizzate da Mossali (marchio e brevetto depositati): Ossidografia su plexiglas, vetro, carta, ruggine su ferro etc. ad architetti, liberi professionisti o ad aziende che abbiano la necessità di progettare e valorizzare spazi fieristici o privati. Per la mostra La Veste Bianca Mossali ha disegnato e realizzato questo piano per tavolino. La Veste Bianca piano per tavolino Ruggine su ferro

ad architetti, liberi professionisti o ad aziende che abbiano la necessità di progettare e valorizzare spazi fieristici

20 Omar Mossali Classe1980 vive e lavora a Castano Primo (Mi). Nel 2007 si laurea in Storia dell Arte, c/o l Università Statale di Milano, collabora con il Museo d Arte Contemporanea di Lissone, con il Castello Sforzesco di Milano, con l archivio Nato Frascà (Roma). Sostanziale per la sua formazione, dopo gli studi è l incontro con il critico Paolo Antinucci, nipote dell artista di fama internazionale Nato Frascà, che d o p o a v e r v a l u t a t o l a s u a r i c e rc a, l o i n d i r i z z a all attività artistica pubblica. D a l p a r t e c i p a a m o s t r e l e g a t e a l l a sperimentazione artistica e collaterali ad eventi di valore storico sociale, come la personale Dall Oblio alla Memoria, mostra - evento per la scoperta del campo di concentramento di Vetralla (con patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali). Dal 2009 espone in collaborazione con la storica Fondazione D Ars di Milano. Nel 2010 deposita il marchio Ossidografie e il relativo brevetto frutto dei suoi studi sull ossidazione applicata a materiali quali plexiglas e vetro, tecnica impiegata per opere pittoriche e di design. Grazie a questa ricerca artistica è finalista al 1 Festival TNT Giovani Talenti di Roma. Dal 2011 crea il Fondo Nato Frascà (con il patrocinio di Regione Lombardia e Provincia di Milano) prima istituzione per il recupero degli studi del Maestro del 900 scomparso nel omarmossali@tiscali.it mob

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