L iniziativa congiunta MIUR e Regione Lombardia in materia di ricerca e sviluppo
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1 L iniziativa congiunta del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e di Regione Lombardia per la presentazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nei settori strategici dell Agroalimentare, Aerospazio, Edilizia Sostenibile, Automotive e Energia, Fonti Rinnovabili e assimilate e implementazione dei Distretti Tecnologici già riconosciuti delle Biotecnologie, ICT e Nuovi Materiali novembre 2013
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3 L iniziativa congiunta MIUR e Regione Lombardia in materia di ricerca e sviluppo Indice 1 Introduzione 2 2 L iniziativa in sintesi 2 3 Alcuni elementi qualificanti Addizionalità Focus: ricerca e sviluppo nell ambito dei cluster regionali La procedura di valutazione L agevolazione L erogazione 7 4 I numeri chiave dell iniziativa 8 5 Allegati: bando e atti connessi e conseguenti 9 6. Team coinvolto e ringraziamenti 10
4 PAGINA 2 L iniziativa congiunta è stata un esperienza pilota, prima di questo genere in Italia Introduzione L iniziativa congiunta del MIUR e di Regione Lombardia per la presentazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nei settori strategici dell Agroalimentare, Aerospazio, Edilizia Sostenibile, Automotive e Energia, Fonti Rinnovabili e assimilate e implementazione dei Distretti Tecnologici già riconosciuti delle Biotecnologie, ICT e Nuovi Materiali (l iniziativa congiunta) si inserisce nell ambito di un Accordo di Programma in materia di Ricerca sottoscritto in data 20 Dicembre 2010 dal MIUR e dalla stessa Regione Lombardia. Con una dotazione complessiva di 120,65 milioni di euro, l Accordo di Programma prevedeva delle azioni di sostegno, da mettere in atto nel triennio , focalizzate su: azioni di sistema (asse 1) volte a fornire una serie di strumenti essenziali nel migliorare il governo regionale della politica per la ricerca e l innovazione tecnologica; il potenziamento della capacità competitiva dell impresa lombarda (asse 2); il potenziamento della cultura dell innovazione all interno del sistema industriale lombardo (asse 3). L iniziativa congiunta rappresenta un interessante esperienza pilota, prima di questo genere in Italia, grazie ad alcuni elementi qualificanti, di seguito sinteticamente rappresentati. L iniziativa in sintesi 118 milioni di euro per progetti regionali di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in settori strategici Il MIUR e Regione Lombardia hanno lanciato, in attuazione di quanto previsto nell Accordo di Programma, a fine luglio 2011 l iniziativa congiunta volta a promuovere la realizzazione, da parte di un aggregazione di PMI lombarde anche in collaborazione con grandi imprese e/o con organismi di ricerca (il Partenariato ), di progetti di ricerca industriale e di attività di sviluppo sperimentale in grado di innalzare il contenuto tecnico-scientifico di prodotti e/o prodotti e/o processi e/o servizi favorendo così la competitività del sistema produttivo lombardo. I progetti di ricerca industriale e di attività di sviluppo sperimentale dovevano riguardare i seguenti 10 settori strategici: 1. Agroalimentare, 2. Aerospazio, 3. Edilizia sostenibile, 4. Automotive, 5. Energia, fonti rinnovabili ed assimilate, 6. Biotecnologie, 7. ICT, 8. Materiali avanzati (o Nuovi materiali), 9. Moda e Design e 10. Meccanica di precisione, metallurgia e beni strumentali. Le risorse complessivamente messe a bando, al netto dell assistenza tecnica, ammontavano ad euro euro, equamente divisi tra fonte ministeriale e fonte regionale.
5 PAGINA 3 Le attività dell Accordo di Programma, comprese quelle relative all iniziativa congiunta, sono state attuate e monitorate con la regia del Comitato tecnico dell Accordo istituito il 4 febbraio 2011 (insediato il 21 febbraio 2011), composto da rappresentanti del MIUR e di Regione Lombardia. Il Comitato tecnico si è impegnato a ritmi serrati con l obiettivo di rendere operativa l iniziativa congiunta entro il primo semestre dal suo insediamento. I tavoli di lavoro del Comitato, a cui erano presenti le amministrazioni coinvolte e le assistenze tecniche regionali, sono stati tenuti a cadenza mensile/bimensile: otto incontri di lavoro in sei mesi per lanciare l iniziativa congiunta il 29 luglio 2011 e 19 sedute per pervenire all approvazione delle graduatorie finali. Alcuni elementi qualificanti 1. L addizionalità Il primo elemento qualificante dell iniziativa congiunta riguarda la dotazione finanziaria. 118 milioni di euro rappresentano un allocazione finanziaria senza precedenti per un iniziativa regionale in materia di ricerca e sviluppo in questi anni di crisi. E questo grazie all apporto congiunto di risorse finanziarie sia da parte del MIUR sia da parte di Regione Lombardia: euro ministeriali a valere sul Fondo Agevolazioni per la Ricerca (FAR) di cui al D.lgs n. 297 del euro regionali di cui Euro comunitari (POR FESR ) afferenti a varie direzioni generali dell amministrazione lombarda. Se da una parte l addizionalità delle fonti finanziarie ha consentito di lanciare un iniziativa di tutto riguardo, dall altra parte il policy maker è stato impegnato nell evitare di costruire un impianto troppo rigido dovuto al complesso framework normativo di cui tener conto, in particolare con riferimento al livello nazionale (D.lgs n. 297/99 e D.M. 593/2000 e ss.mm.ii) ed a quello europeo (legato alla regolamentazione dei fondi strutturali per il ciclo di programmazione ) particolarmente rigide e stringenti. Risulta evidente, infatti, come l iniziativa sia nata sulla base di un attento equilibrio tra gli obiettivi e le finalità individuate dagli stakeholder firmatari l Accordo di Programma e i molteplici vincoli normativi sottostanti.
6 PAGINA 4 2. Focus: ricerca e sviluppo nell ambito dei cluster regionali L iniziativa si inserisce in un filone evolutivo della politica regionale per la competitività che si basa sul principio della smart specialization, intrapreso più di un decennio fa con l esperienza dei metadistretti lombardi fino al più recente riconoscimento di ambiti/aree di specializzazione (i cd. cluster) sui quali focalizzare l impegno lombardo. Tale evoluzione è stata ben delineata nel Documento Strategico per la Ricerca e l Innovazione di Regione Lombardia (2003) e nei successivi aggiornamenti (2011 e 2013). L Accordo di Programma con il MIUR del 2010 e la conseguente iniziativa hanno consentito di far confluire risorse regionali e ministeriali verso dieci settori definiti strategici e prioritari: agroalimentare, aerospazio, edilizia sostenibile, automotive, energia-fonti rinnovabili ed assimilate, biotecnologie, ICT, materiali avanzati (o nuovi materiali), moda e design, meccanica di precisione-metallurgia e beni strumentali. Nello specifico, la dotazione allocata all iniziativa è stata suddivisa come segue: 10 milioni di euro per ogni settore strategico per un totale di 100 milioni di euro; 18 milioni di euro da impiegare a copertura di progetti parzialmente finanziati con le risorse assegnate a ciascun settore o per qualità di progetto qualora esaurite le risorse assegnate a ciascun settore. Il modello legato a tale iniziativa sta già subendo un successivo perfezionamento come dimostrato dall esperienza dei settori strategici dei distretti ad alta tecnologia del (DGR n. IX/2893/2011) con la quale Regione Lombardia ha voluto facilitare il partenariato e la creazione di sinergie tra gli attori del territorio per una migliore valorizzazione ed implementazione dei settori già individuati come prioritari e strategici dal MIUR. Quest ultima esperienza sarà oggetto di ulteriore evoluzione con la definizione della Smart Specialization Strategy di Regione Lombardia, imposta dalla Commissione europea quale condizionalità ex ante per l impiego dei fondi strutturali per il ciclo di programmazione Ma si può tranquillamente affermare che già da tempo, Regione Lombardia si è mossa in tale direzione. L iniziativa congiunta con il MIUR ne è un chiaro esempio. 10 settori strategici sui quali confluire equamente 118 milioni di euro.
7 PAGINA 5 3. La procedura di valutazione La valutazione di merito ha coinvolto circa 60 esperti esterni e la finanziaria regionale lombarda La valutazione dei progetti di ricerca e sviluppo presentati è stata effettuata sulla base di una procedura che prevedeva alcuni elementi innovativi rispetto ai tradizionali bandi per la R&S. In primo luogo, la responsabilità della valutazione del merito (sia tecnico sia creditizio) è stata affidata al Comitato tecnico dell Accordo di Programma composto da rappresentanti del MIUR e di Regione Lombardia. I progetti di R&S sono stati, dunque, valutati dal punto di vista tecnico-scientifico con il supporto di esperti esterni, selezionati nell Albo Miur (costituito in base all'articolo 7 del decreto legislativo n. 297/99) sulla base delle specifiche competenze/esperienze accademico- professionali maturate con riferimento ai settori strategici e alle priorità di intervento oggetto dell iniziativa congiunta. Al fine di garantire il governo di questa complessa macchina valutativa, il Comitato tecnico ha individuato, tra gli esperti, un coordinatore generale degli esperti e un coordinatore per ciascun settore strategico con il compito di rappresentare al Comitato stesso gli esiti delle pre-valutazione effettuate dagli esperti. Dato che l agevolazione concedibile alle imprese si compone di una componente a fondo perduto e una componente a restituzione (cfr. paragrafo L agevolazione ), tra i criteri di valutazione era altresì previsto il merito creditizio. Tale criterio è stato verificato con il supporto della finanziaria regionale (Finlombarda SpA). A tale riguardo si segnala che, rispetto ai tradizionali bandi FAR del MIUR dove i criteri di affidabilità economicofinanziaria costituiscono criteri di accesso, ossia di ammissibilità, nell iniziativa congiunta, invece, tale criterio è stato considerato come un criterio di valutazione del merito al pari del merito tecnico. Tale meccanismo è stato definito per tener conto della difficile congiuntura economica che avrebbe forse eccessivamente penalizzato le micro e piccole imprese lombarde. Dall altra parte, è stata introdotta una soglia pre-determinata di merito creditizio al di sotto della quale, l impresa se appartenente ad un progetto ammesso all agevolazione ha dovuto presentare una garanzia fidejussoria di importo pari alla quota di finanziamento agevolato di propria competenza. Sulla base delle pre-valutazioni condotte dagli esperti esterni e da Finlombarda SpA, il Comitato tecnico ha predisposto proposte di graduatorie per ogni settore strategico che sono state oggetto di approvazione da parte dell amministrazione regionale concedente responsabile del procedimento.
8 PAGINA 6 4. L agevolazione L agevolazione prevista nell iniziativa era costituita da uno strumento finanziario combinato, ovvero in parte a restituzione (con un tasso d interesse pari allo 0,5%) e in parte a fondo perduto, fino ad un massimo di 2 milioni di euro per singolo progetto. A fronte di un investimento minimo di importo non inferiore a euro a progetto, l agevolazione riconosciuta è stata determinata in funzione della tipologia di ricerca (ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale) da realizzare con il progetto ed in funzione della tipologia di partner partecipante al progetto (micro/piccola, media, grande impresa, organismo di ricerca). Per la precisione: Se ne evince che, pur nel rispetto dei massimali di intensità di aiuto previsti dalla normativa europea sugli aiuti di Stato (Regolamento (CE) n. 800/2008), è stato possibile riconoscere alle PMI un agevolazione pari ad un minimo del 70% fino ad un massimo del 95% dell investimento ammissibile. La percentuale di copertura riconosciuta agli organismi di ricerca è stata decisamente inferiore ma compensata dal fatto che era esclusivamente a fondo perduto e dalla possibilità di rendicontare personale a titolo di cofinanziamento facilitandone così la partecipazione all iniziativa congiunta. L agevolazione era data da uno strumento finanziario combinato (parte a fondo perduto parte a restituzione) fino ad un massimo di 2M a progetto e con una copertura massima del 95% delle spese d investimento.
9 PAGINA 7 5. L erogazione 3 tranche di erogazione dell agevolazione, con la possibilità di richiedere fino al 30% iniziale a titolo di anticipazione Ai fini dell erogazione dell agevolazione, viene sottoscritto un contratto con ciascuna delle imprese partecipanti al Partenariato, nel quale sono specificati i diritti e gli obblighi dei beneficiari, in particolare con riferimento alla quota di agevolazione riconosciuta a titolo di finanziamento agevolato. L agevolazione è riconosciuta ed erogata ai singoli partner in tre tranche, dietro rendicontazione delle spese, di massimo 30% (1 tranche), massimo 35% (2 tranche) e massimo 35% a saldo. Inoltre, è data la possibilità ai singoli partner di richiedere la 1 tranche a titolo di anticipazione a fronte, tuttavia, di presentazione di una garanzia fidejussoria di importo pari all anticipazione concessa. Relativamente al tema delle garanzie, occorre precisare che, oltre al caso di richiesta di anticipazione, l iniziativa prevede che un impresa beneficiaria debba presentare una fidejussione di importo pari alla propria quota di finanziamento nel caso in cui tale impresa abbia ottenuto una valutazione del merito creditizio inferiore ad una soglia pre-indicata. Nel caso in cui un impresa non abbia fatto richiesta di anticipo e abbia ottenuto una valutazione positiva del merito creditizio non è tenuta a presentare nessuna fidejussione. Sempre in ottica di facilitazione verso i soggetti beneficiari, sono state riconosciute tra le spese ammissibili parte delle commissioni annuali di rilascio della fidejussione (fino a massimo il 2% annuo dell importo garantito). Come anzi accennato, l erogazione dell agevolazione è riconosciuta sostanzialmente a fronte della rendicontazione delle spese già sostenute e liquidate. Tale obbligo, estremamente oneroso per le imprese, deriva dai vincoli regolamentari imprescindibili imposti dalla Commissione Europea nell impiego delle risorse finanziarie legate al ciclo di programmazione dei fondi strutturali. Tale onere burocratico è stato per quanto possibile agevolato con la piattaforma telematica predisposta dall amministrazione regionale per gestire tutte le fasi dell iniziativa, dalla fase di presentazione delle domande di partecipazione all iniziativa stessa fino alla rendicontazione finale delle spese ai fini dell erogazione del saldo.
10 PAGINA 8 I numeri chiave dell iniziativa I risultati riscontrati con l iniziativa congiunta sono di tutto rispetto in special modo per quando riguarda il tasso di partecipazione da parte del territorio: la pur significativa dotazione finanziaria allocata all iniziativa non è stata sufficiente a coprire le richieste relative ai progetti presentati e ritenuti meritevoli. Dotazione iniziale: 118M di cui almeno 10M per ogni settore strategico In particolare: Progetti presentati 375 progetti di R&S soggetti coinvolti di cui imprese e 77 organismi di ricerca Dimensione media dei Partenariati: 4 Partner Investimento medio attivabile dichiarato a progetto di R&S: 1,547 M Agevolazioni complessivamente richieste: 459,84 M (rispetto ad una dotazione del Bando pari a 118 M ) di cui il 69% afferente alla Ricerca Industriale e il 31% allo Sviluppo Sperimentale Agevolazione media richiesta a Progetto di R&S: 1,226 M Le richieste per settore strategico, in termini di peso percentuale determinato sul volume delle agevolazioni richieste, erano ripartite come illustrato nella figura accanto: Progetti ammessi a finanziamento 91 progetti di R&S 323 soggetti coinvolti di cui 296 imprese e 27 organismi di ricerca (alcuni dei quali hanno partecipati a più progetti) Dimensione media dei Partenariati: 4 Partner Investimento complessivo attivato: 147,78M Investimento medio attivato a progetto di R&S: 1,623 M Agevolazioni concesse: 117,59 M ripartiti tra i 10 settori strategici Agevolazione media a Progetto di R&S: 1,29 M
11 PAGINA 9 Allegati 1 Decreto Bando di invito a presentare Progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale nei Settori strategici di Regione Lombardia e del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (decreto n. 7128/2011) 2 Decreto di rettifica del Bando (decreto n. 8207/2011) 3 Decreto di rettifica del Bando (decreto n. 9436/2011) 4 Decreto di approvazione delle graduatorie relative alle iniziative progettuali ammesse all intervento finanziario, ammissibili ma non finanziate e di quelle non ammesse Approvazione delle linee guida di rendicontazione delle spese ammissibili e per la variazione del partenariato (decreto n. 5485/2012)
12 PAGINA 10 Team coinvolto nell attivazione del Bando congiunto e ringraziamenti Il bando congiunto RL-MIUR rappresenta una delle principali e più importante misura, sia in termini economici che di impatto, attivata nell ambito dell accordo di programma sottoscritto da Regione Lombardia e il MIUR il 20 dicembre 2010 e lanciata nell estate del 2011, e che attualmente è ancora in realizzazione, la quale è stata supportata da diversi contributi e momenti di confronto con numerosi attori regionali, ministeriali e di enti del SIREG che operano sul territorio lombardo e nazionale. La stesura della presente brochure è stata curata in particolare da un team coordinato dal Direttore Generale Vicario regionale, Armando De Crinito, e dal Dirigente di Finlombarda SpA, Fabio Castaldo, che hanno lavorato assieme ai propri collaboratori rispettivamente della Direzione Generale Attività Produttive, Ricerca e Innovazione (in particolare UO Ricerca, Innovazione e Trasferimento Tecnologico) e Finlombarda S.p.A. Alcune risorse hanno collaborato fattivamente in modo continuo e sono state coinvolte sistematicamente, in quanto direttamente connesse e raccordate alle strutture regionali che hanno cofinanziato l accordo e le azioni da questo previsto, nelle attività di coordinamento e gestione operativa del Comitato tecnico dell accordo e nell attivazione delle azioni previste nell accordo nel suo complesso e specificatamente: Regione Lombardia DG Attività produttive, ricerca e innovazione Direttori: Roberto Albonetti (dal 2013), Francesco Baroni (2010-inizio 2013), Armando De Crinito Essi sono stati coadiuvati dal personale del proprio staff: Dirigenti: Olivia Postorino, Cristina Colombo (2010-inizio 2013), Cristina De Ponti (2012-inizio 2013), Carlo Corti (2013), Collaboratori: Jole Perrone, Rolando Imbrò, Fabio Arienti, Matteo Dirodi, Carmela Rundo, Anna D Amico, Patrizia Bravi (dal 2013), Elena Inama ( ), Enza Cristofaro ( ), Paola Zambianchi (dal 2012), Raffaella Ratti ( ) e Roberta Visigalli ( ), DG Istruzione, Formazione e lavoro Direttori: Gianni Bocchieri (dal 2013) e Maria Pia Redaelli (2010-inizio 2013), Essi sono stati coadiuvati dal personale del proprio staff: Dirigenti: Paolo Formigoni (dal 2013), Pietro Buonanno ( ) Collaboratore: Mansueto De Nardo. Regione Lombardia è stata supportata per l assistenza dalle sue società regionali (Finlombarda, Cestec ora Finlombarda e LISPA) e dal suo Istituto di ricerca Eupolis Lombardia in particolare attraverso il supporto e contributo diretto e fattivo di: Finlombarda S.p.A. - coinvolti per l impostazione della misura, istruttoria formale e valutazione economica finanziaria oltre che la rendicontazione. Direttori: Marco Nicolai (2010-luglio 2012), Giorgio Papa (dal settembre 2012) Essi sono stati coadiuvati dal personale del proprio staff:
13 PAGINA 11 Dirigenti: Fabio Castaldo, Elena Di Salvia, Carla Morandi, Anna Maria Fontana (2011) Collaboratori: Valeria Laina, Nicola Beretta, Francesca di Nuzzo, Davide Maccagni Cestec S.p.A (ora Finlombarda S.p.A) coinvolti per la promozione del bando e la valutazione di merito e reclutamento esperti Direttore (ora Vicedirettore di Finlombarda): Giorgio Lampugnani Collaboratori: Alessia Minucciani, Paola Peduzzi (dal 2013), Marco Baccan, Gabriella Cadeddu, Marco Montorio ( ), Angelo Gatto, Paolo Lamperti, Federica Cecchi, Paola Zampiero, Andrea Mutti LISPA (coinvolti per la piattaforma informatica) Direttore: Roberto Orofino Dirigente: Angelo Cardano Collaboratori: Ivan Guzzetti (2010-settembre 2013) Eupolis Lombardia (coinvolti per l individuazione dei settori strategici e per la registrazione degli organismi di ricerca nel sistema regionale Questio) Direttore: Alberto Brugnoli Collaboratori: Alessandro Sala, Luca Agrati, Luisa Bussola, Rosa Caputo Un doveroso ringraziamento va ai Componenti del Comitato tecnico dell accordo che nel corso degli anni ( ) hanno operato per la piena realizzazione dell Accordo di programma, monitorandone il generale andamento, l adeguatezza e l efficacia degli strumenti attuativi e la loro rispondenza agli obiettivi dell Accordo stesso: per Regione Lombardia Armando De Crinito Direttore Generale Vicario della DG Attività produttive, ricerca e innovazione Maria Pia Redaelli, nel 2010-inizio 2013, e dal 2013 Gianni Bocchieri, Direttore Generale DG Istruzione e Formazione Lavoro; Francesco Baroni, nel 2010-inizio 2013 e dal 2013 Roberto Albonetti, Direttore Generale DG Attività Produttive, ricerca e innovazione per il MIUR Francesco Ciardiello Massimo Ghilardi Monica Cesco (2010-inizio 2013), da Annamaria Fontana (dal 2013) Promotori dell accordo e interlocutori diretti per il MIUR sono: il Ministro del Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca (nel Mariastella Gelmini dal 2012 Maria Chiara Carrozza) che si è interfacciato con il Presidente di Regione Lombardia (Roberto Formigoni nel 2010-inizio 2013 e Roberto Maroni dal 2013) il Direttore generale della Direzione generale per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca del Dipartimento per l'università, l'alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca, Emanuele Fidora
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