PIANO TRIENNALE 2016/2018 PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
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- Cristina Mattei
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1 PIANO TRIENNALE 2016/2018 PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE APPROVATO CON DELIBERA DI N. 03 DEL 25 GENNAIO
2 SOMMARIO PREMESSA 1. OGGETTO DEL PIANO 2. IL PROCESSO DI ADOZIONE DEL PIANO 3. INDIVIDUAZIONE DELLE ATTIVITA A PIU ELEVATO RISCHIO DI CORRUZIONE 4. MISURE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 5. MONITORAGGI 6. IL RESPONSABILE ANTICORRUZIONE 7. FORMAZIONE DEL PERSONALE 8. IL MONITORAGGIO DEI TEMPI DI CONCLUSIONE DEI PROCEDIMENTI RELATIVI ALLE ATTIVITA A PIU ELEVATO RISCHIO DI CORRUZIONE 9. ALTRE DISPOSIZIONI ALLEGATO 1: MISURE PER LA PREVENZIONE DEI FENOMENI DI CORRUZIONE ALLEGATO 2:SCHEDA PER IL MONITORAGGIO DEI TEMPI DI CONCLUSIONE DEI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI NELLE ATTIVITA A PIU ELEVATO RISCHIO DI CORRUZIONE PAG.3 PAG.3 PAG.3 PAG.4 PAG.4 PAG.5 PAG.5 PAG.5 PAG.6 PAG.6 PAG.7 PAG.8 2
3 PREMESSA La sempre maggiore attenzione alla prevenzione dei fenomeni corruttivi nell amministrazione della respublica ha portato all approvazione della Legge 6 novembre 2012 n. 190 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione, che ha disciplinato in modo organico un piano di azione, coordinata su tutto il territorio nazionale, volto al controllo, prevenzione e contrasto della corruzione e dell illegalità. Il Piano di prevenzione della corruzione del Consorzio Universitario Nuorese viene adottato tenuto conto delle indicazioni disponibili alla data di approvazione, in particolare della legge 190/2012, della circolare n. 1/2013 del Dipartimento della Funzione Pubblica delle Linee di indirizzo del Comitato interministeriale per la predisposizione del Piano Nazionale Anticorruzione da parte del Dipartimento della funzione pubblica, del Piano Nazionale Anticorruzione approvato da CiVIT (ora A.N.A.C.) con Delibera 72/2013, nonché dei criteri contenuti nella Determinazione A.N.A.C. n 8 del 23/06/2015 «Linee guida per l attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici». Il Consorzio nasce per risponde alle esigenze di crescita culturale della popolazione e dello sviluppo socio economico delle aree marginali delle Sardegna Centrale nel quadro di un'organica e diffusa presenza dell'università nel territorio regionale. Il Consorzio non ha un organico proprio. E presente dal 1990, in distacco, un Funzionario dipendente della Provincia di Nuoro. I Servizi garantiti sono: servizio di segreteria didattica, segreteria studenti, docenti, servizio bibliotecario, tecnico: assistenza laboratori scientifici, informatici e linguistici, e ausiliario : ausilio alla didattica, supporto tecnico. 1. OGGETTO DEL PIANO Il piano triennale per la prevenzione della corruzione: a) Fornisce una valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione e di illegalità e indica gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio; disciplina le regole di attuazione e di controllo dei protocolli di legalità o di integrità; b) Indica le procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti chiamati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione, prevedendo, negli stessi settori, la rotazione del responsabile e del personale. 2. IL PROCESSO DI ADOZIONE DEL PIANO La proposta di piano triennale per la prevenzione della corruzione (di seguito PTPC) è stata elaborata dal responsabile per la prevenzione della corruzione, in particolare per la individuazione delle aree a più elevato rischio di corruzione. Il PTCP sarà inviato alla Prefettura. 3
4 3. INDIVIDUAZIONE DELLE ATTIVITÀ A PIU ELEVATO RISCHIO DI CORRUZIONE Le attività a più elevato rischio di corruzione sono le seguenti: 1. Autorizzazioni allo svolgimento di attività da parte dei dipendenti; 2. Conferimento di incarichi di collaborazione e consulenza; 3. Affidamento di lavori, servizi e forniture; 4. Scelta del Rup ; 4. MISURE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Per le attività indicate all'art. 3 sono stabilite le seguenti regole per l attuazione della legalità e dell integrità e fissate le misure minime di contrasto e prevenzione della corruzione: a) La pubblicazione delle informazioni relative ai procedimenti amministrativi, nel sito internet del Consorzio, che costituisce il modo più efficace per assicurare il controllo, da parte del cittadino e/o utente, delle decisioni nelle materie a rischio di corruzione disciplinate dal presente piano; il rispetto del piano per la Trasparenza, al quale il presente piano è strettamente collegato ed al quale fa interamente rinvio; b) Relativamente ai contratti aventi per oggetto la fornitura dei beni e servizi procedere conformemente alle procedure di selezione secondo le modalità segnatamente indicate dal dlgs. 163/2006 e al regolamento in uso; c) Attuare i procedimenti del controllo di gestione, monitorando con la applicazione di indicatori di misurazione dell'efficacia ed efficienza (economicità e produttività) le attività individuate dal presente piano; d) Le sopra citate regole di legalità o integrità, riferentesi a forniture di beni, servizi o realizzazione di lavori, devono essere introdotte, a pena di esclusione (co. XVII legge 190/2012), nella lex specialis di gara; e) Nel predetto sito internet del Consorzio, comunicato ai soggetti sopracitati, sono resi pubblici i dati più rilevanti riguardanti i procedimenti amministrativi in particolare quelli afferenti le attività indicate all'art. 3 del presente regolamento, permettendo di conoscere e verificare gli aspetti tecnici dell'intervento e quelli amministrativi del procedimento volto al rilascio del provvedimento; f) Il Responsabile prevede specifici "vademecum", garantendo la certezza del rispetto dei tempi procedimentali e rispettando scrupolosamente le seguenti modalità: - redazione della lista delle operazioni da eseguirsi, ove sia indicato l'iter del procedimento amministrativo, che deve indicare per ciascuna fase procedimentale: Le norme da rispettare e la interpretazione giurisprudenziale; Il responsabile unico del procedimento; I tempi di ciascuna fase del procedimento e i tempi di conclusione del procedimento; Gli schemi (modulistica) tipo da utilizzare; 4
5 Lo scadenziario del controllo di regolarità amministrativa, da parte del Responsabile, in merito al corretto adempimento delle operazioni indicate nella lista, con l'obbligo di eliminare le anomalie riscontrate e/o comunicate dal responsabile unico del procedimento. Il Responsabile verifica periodicamente la corretta esecuzione dei regolamenti, protocolli e procedimenti disciplinanti le decisioni nelle attività a rischio corruzione. Per ognuna delle attività a più elevato rischio di corruzione è adottata una scheda, redatta sul modello di quella contenuta nell allegato 1 in cui sono indicate le misure che l ente ha assunto e/o intende assumere per prevenire il fenomeno della corruzione. Tale scheda è completata con la indicazione del responsabile dell adozione del provvedimento finale, del responsabile del procedimento qualora le due figure non coincidano, e con tutte le informazioni sui procedimenti richieste dal D.Lgs. n. 33/ MONITORAGGI Per tutte le attività dell Ente il rispetto dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi è monitorato, con riferimento alla durata media ed agli scostamenti che si registrano per i singoli procedimenti rispetto alla media. Il responsabile per la prevenzione della corruzione fornisce le informazioni sull andamento delle attività a più elevato rischio di corruzione, segnalando le eventuali criticità ed avanzando proposte operative. Delle stesse il responsabile per la prevenzione della corruzione tiene conto nella adozione del proprio rapporto annuale. In tale ambito sono compresi gli esiti del monitoraggio sui rapporti che intercorrono tra i soggetti che per conto dell ente assumono le decisioni sulle attività a rilevanza esterna. Per il monitoraggio dei termini di conclusione dei procedimenti relativi alle attività a più elevato rischio di corruzione si procede ai sensi del successivo articolo. 6. IL RESPONSABILE ANTICORRUZIONE Il Dirigente, in qualità di responsabile della prevenzione della corruzione: a) Propone il piano triennale della prevenzione entro il 31 dicembre di ogni anno; b) Predispone, adotta, pubblica sul sito internet ogni anno la relazione sulle attività svolte in materia di prevenzione della corruzione; c) Procede con proprio atto (per le attività individuate dal presente piano, quali a più alto rischio di corruzione) alle azioni correttive per l'eliminazione delle criticità. Il responsabile deve astenersi, ai sensi dell'art. 6-bis della Legge n. 241/1990 e del DPR n. 62/2013, in caso di conflitto di interessi, anche potenziale, segnalando tempestivamente ogni situazione di conflitto, anche potenziale. Il responsabile provvede al monitoraggio del rispetto dei tempi procedimentali e alla tempestiva eliminazione delle anomalie. I risultati del monitoraggio e delle azioni espletate sono resi disponibili nel sito web istituzionale del Consorzio. 5
6 Il responsabile monitora, i rapporti aventi maggior valore economico tra l'amministrazione e i soggetti che con la stessa stipulano contratti, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e il Responsabile dell'amministrazione. Il responsabile adotta le seguenti misure: - Aggiornamento della mappa dei procedimenti con pubblicazione sul sito delle informazioni e della modulistica necessaria; - Rispetto dell ordine cronologico di protocollo delle istanze; - Redazione degli atti in modo chiaro e comprensibile con un linguaggio semplice; - Adozione delle soluzioni possibili per favorire l accesso on line ai servizi con la possibilità per l utenza di monitorare lo stato di attuazione dei procedimenti. I processi e le attività previsti dal presente piano triennale sono inseriti negli strumenti di gestione del ciclo della performance, sotto forma di obiettivi di performance corredati di indicatori che ne misurano l'andamento. 7. FORMAZIONE DEL PERSONALE Nel corso degli anni verranno effettuate attività di formazione ed aggiornamento per il responsabile impegnato nella attività a più elevato rischio di corruzione sulle novità eventualmente intervenute e sulle risultanze delle attività svolte nell ente in applicazione del PTCP, del PTTI e del codice di comportamento integrativo. 8. IL MONITORAGGIO DEI TEMPI DI CONCLUSIONE DEI PROCEDIMENTI RELATIVI ALLE ATTIVITA A PIU ELEVATO RISCHIO DI CORRUZIONE Il Responsabile monitora i tempi di conclusione dei procedimenti relativi alle attività a più elevato rischio di corruzione sulla base della scheda di cui all allegato ALTRE DISPOSIZIONI Il piano per la trasparenza (P.T.P.C.) è adottato con specifico provvedimento. Fanno parte integrante del presente documento il P.T.T.I., di cui alla delibera del Commissario n. 03 del 25 gennaio Copia del presente piano e dei suoi aggiornamenti è pubblicata sul sito internet dell ente, in apposita sezione di Amministrazione Trasparente, a cura del responsabile per la prevenzione della corruzione. 6
7 ALLEGATO 1 MISURE PER LA PREVENZIONE DEI FENOMENI DI CORRUZIONE ATTIVITÀ Autorizzazione allo svolgimento di attività da parte del dipendente Conferimento di incarichi di collaborazione e consulenza Affidamento di lavori, servizi e forniture Scelta del rup e della direzione lavori RISCHIO SPECIFICO DA PREVENIRE Favoritismi e clientelismi Favoritismi e clientelismi Scelta non arbitraria dello strumento da utilizzare; evitare il frazionamento surrettizio; definizione dei criteri per le offerte economicamente più vantaggiose; evitare le revoche Garantire l utilizzazione di più soggetti MISURE GIÀ ASSUNTE MISURE DA ASSUMERE NEL Pubblicazione sul sito internet Controllo del 100% dei provvedimenti in sede di controlli di regolarità amministrativa Registro degli affidamenti diretti - Controllo del 100% dei provvedimenti in sede di controllo di regolarità amministrativa - Monitoraggio dei pagamenti - Adozione di un regolamento contenente i criteri - Resoconto annuale al responsabile anticorruzione MISURE DA ASSUMERE NEL 2017 E
8 ALLEGATO 2 SCHEDA PER IL MAPPATURA DEI PROCEDIMENTI E PER IL MONITORAGGIO DEI TEMPI DI CONCLUSIONE DEI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI NELLE ATTIVITA A PIU ELEVATO RISCHIO DI CORRUZIONE Mappatura Procedimenti TRIENNIO Termine di conclusione Ex legge Numero di procedimenti avviati nell anno monitoraggio Durata media dei procedimenti Monitoraggio annuale 33,33% Note su eventuali scostamenti Consorzio Universitario Nuorese, Il Responsabile per la prevenzione della corruzione fto Mattu Luisa 8
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