COMUNE DI RIMINI. Programma di lavoro. Allegato 1

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1 COMUNE DI RIMINI Riassetto territoriale delle aree periurbane della bassa Valmarecchia al fine di definire il recupero ambientale delle cave In.Cal. Sistem e Adriascavi nel Fiume Marecchia. (Art. 49 L.R. 20/2000) Programma di lavoro Allegato 1 Nella bassa vallata del Fiume Marecchia l avanzata dell espansione urbana sembra travolgere ogni residua memoria del territorio originario della valle costituito da una ricca vegetazione che mediava il rapporto tra il fiume e le aree agricole circostanti. Di questo contesto, che ha suggerito ed ispirato poeti e pittori ed è stato riferimento culturale ed economico per generazioni e generazioni dall epoca romana ad oggi, ormai restano solo limitati spazi che rischiano di subire gli insulti di una marginalizzazione sociale, economica e ambientale tipica delle estreme periferie urbane (discariche, presenza di irregolari o di nomadi, luoghi privi di un controllo sociale ed ambientale). Di qui prende le mosse l iniziativa per trasformare questa condizione di abbandono caratterizzata dalle ferite inferte dall uomo al paesaggio naturale in opportunità ambientale economica e sociale. 1. Obiettivi 1.1 Obiettivo strategico: Nel contesto dell asta fluviale del Marecchia nonché del sistema di comunicazione dei territori comunali interessati, il progetto di qualificazione naturalistico-ambientale delle aree di ex cava si inserisce in un sistema più generale di recupero di aree marginali fino ad ora poco considerate rientranti nell ambito di riferimento del Fiume Marecchia dalla foce fino al limite più interno in località Ponte Verucchio. Queste aree fino ad ora sono state caratterizzate da interventi disomogenei ed episodici realizzati da molteplici soggetti pubblici e privati (la regolarizzazione dell alveo da parte dell ex Genio Civile, la realizzazione di un ponte in legno ciclopedonale in Comune di Rimini, una pista ciclabile lungo l argine destro del Fiume, l attività di rimboschimento delle aree golenali da parte del Comune di Rimini e della Provincia, creazione da parte di privati di un area per aeromodellismo in località Vergiano, di un tiravolo in località Spadarolo, campo da golf in località Villa Verucchio, ecc ). In tal senso il progetto assumerà il ruolo di un quadro di riferimento per la definizione di un programma di azione integrata per la riqualificazione complessiva del sistema territoriale di riferimento del basso corso del Fiume Marecchia impostato secondo criteri di sostenibilità ambientale, qualità del paesaggio e integrazione territoriale. 1.2 Obiettivo operativo: Recupero ambientale dell ex cava In.Cal. Sistem (in Comune di Rimini) e dell adiacente cava Adriascavi (in Comune di Santarcangelo di Romagna) in una zona adiacente alla sponda destra del Fiume Marecchia in Loc. S. Martino dei Mulini al fine di realizzare un ambito sia naturalistico che per la promozione e l educazione ambientale e, nella parte interessata dalla cava Adriascavi, anche eventualmente per attività sportive e ricreative. Tale obiettivo potrà essere raggiunto individuando anche più ipotesi e modelli di intervento alternativi entro cui le Amministrazioni potranno valutare e scegliere la soluzione più consona a realizzare in una concreta sostenibilità ambientale, una sistemazione economicamente produttiva e in equilibrio con il contesto in cui si colloca. 2. Ambito territoriale interessato dal progetto 2.1 Localizzazione Al fine di dare una dimensione non più esclusivamente puntuale ai fenomeni ambientali che interessano le aree oggetto del presente intervento e di assegnare alle stesse un ruolo funzionale di più ampia valenza ambientale, la prima fase consisterà nell individuare un contesto di riferimento per lo studio delle problematiche e potenzialità che interessano l area. Il contesto di riferimento comprenderà anche il fiume Marecchia, le aree golenali, la pista ciclabile e le zone di rimboschimento realizzate dai soggetti pubblici/privati nell ambito di una valutazione complessiva delle caratteristiche della zona. Il progetto finale sarà costituito da una progettazione che interesserà l area di cui al precedente punto 1.2, come individuata nella richiesta di finanziamento regionale ai sensi dell art. 49 L.R. 20/2000 (programma regionale 2002) approvato con delibera di Giunta Regionale n.2350 del 1

2 02/12/2002. Per il territorio di contesto esterno il progetto svilupperà un organico programma di riferimento per le azioni future al fine della definizione di un sistema di riqualificazione complessivo. Tale programma sarà definito di concerto con i livelli istituzionali sovraordinati (Provincia, Autorità di Bacino, ecc.) tenendo conto comunque della necessità di favorire il più partecipato consenso fra le popolazioni del territorio interessato. 2.2 Tematismi Dovranno essere individuati gli elementi principali che caratterizzano la zona interessata dal progetto. In particolare dovranno essere individuati tutti i tematismi in termini di criticità e potenzialità presenti nel territorio. Gli ambiti interessati da tale indagine saranno sia quelli naturalistici che quelli emergenti dall opera di antropizzazione. La localizzazione dei suddetti tematismi sarà costituita da più elaborati tematici in funzione delle problematiche affrontate e potrà avere diverse estensioni in funzione della natura dell oggetto dell indagine; 2.3 Relazione con gli strumenti di pianificazione territoriale Dovrà essere redatta una relazione riguardante la pianificazione territoriale, paesistica e ambientale che interessa l area oggetto del progetto. Saranno innanzitutto considerati gli strumenti della pianificazione regionale-p.t.p.r., provinciale-p.t.c.p., comunale-p.r.g. nelle proprie articolazioni e il Piano per le attività estrattive per entrambi i Comuni interessati. Dovranno essere altresì considerati nella presente indagine tutti gli atti, previsioni, programmi e piani di interesse regionale, provinciale e comunale riguardanti la zona. 3. Principali problematiche territoriali Dovranno essere evidenziate tutte le problematiche che interessano la zona, in particolare quelle riguardanti le relazioni con il Fiume Marecchia, idrologiche, naturalistiche (fauna e flora) e di compatibilità con un progetto di educazione e promozione ambientale. Inoltre dovranno essere considerate le ulteriori problematiche che emergeranno nel corso dell analisi del sito. L area interessata rischia, in mancanza di un adeguato progetto di tutela, recupero e valorizzazione, di diventare un area marginale, degradata dal punto di vista ambientale sociale (carovane nomadi, etc.), inoltre con ricadute negative sulla tutela idrica, dato che la zona è a monte dei principali campi pozzi dell acquedotto riminese. La vocazione dell area è suggerita dalla natura stessa, con presenza di avifauna migratoria particolarmente significativa e con rarità botaniche inaspettate. 4. Analisi che si intendono sviluppare 4.1 Al fine di approfondire le caratteristiche dell ambito territoriale di cui al punto 2.1 le analisi saranno svolte a due livelli: analisi di contesto e analisi sul sito specifico da riqualificare. Le prime saranno rivolte a definire il quadro generale delle opportunità e delle criticità in modo da formulare una o più proposte di inquadramento territoriale, le seconde saranno invece volte a definire la fattibilità dello specifico intervento. In particolare dovranno essere svolte le seguenti analisi e indagini: Analisi idrogeologica (qualità delle acque, stratificazione fino al livello di emungimento dell acquedotto, valutazione di altri usi dell acquifero, rapporti con l esondabilità del fiume e raccolta documentazione delle esondazioni storiche) Indagini sulla stabilità del bacino lacustre ed in particolare delle sponde e dei canali di alimentazione (analisi sulle opere di presa, valutazione della staticità opere e delle ripe in funzione della variabilità dei livelli di acqua nei bacini e delle funzioni che si intendono ospitare, revisione delle opere di collegamento fra i laghi e con il fiume, possibilità di utilizzo di interventi di ingegneria naturalistica, valutazione della necessità di altre aree da acquisire necessarie alla completezza dell intervento) Indagine preesistenze insediamenti archeologici (recupero degli studi già effettuati, ulteriore approfondimento e monitoraggio del sistema agricolo romano (i reperti riguardavano il periodo compreso tra il I sec a.c. e il II sec d.c.), ricerche e contatti con la Sovrintendenza competente). Analisi faunistica (classificazione delle specie stanziali e migranti ed individuazione di quelle soggette a specifica tutela, individuazione di criticità e delle migliorie ed opere da attuare in fase di progettazione, determinazione dei livelli di compatibilità delle specie con le potenziali azioni di progetto attuabili nella zona, individuazione di elementi significativi utili alla definizione del progetto) Analisi botanica (classificazione e mappatura delle specie, individuazione di quelle soggette a specifica tutela, individuazione di criticità e delle migliorie ed opere da 2

3 attuare in fase di progettazione, determinazione dei livelli di compatibilità delle specie con le potenziali azioni di progetto attuabili nella zona, individuazione di elementi significativi utili alla definizione del progetto ) Analisi sull evoluzione storica del sito in termini di uso del territorio (indagine e raccolta degli studi a tutt oggi prodotti inerenti le attività estrattive di inerti che storicamente si sono insediati nel bacino del Fiume Marecchia, evoluzione degli insediamenti umani nel territorio e modifiche indotte sulla naturalità del luogo, raccolta di documentazione cartografica e fotografica che attesti l evoluzione morfologica e antropica del territorio) Analisi del contesto circostante delle potenzialità economico-ambientali (raccolta dati, messa a sistema, valutazioni e indicazioni utili al progetto circa le possibili connessioni tra la zona oggetto di studio e le realtà significative del territorio) Rilievo topografico e batimetrico (planimetrie di rilievo in scala 1:1000, 1:500, 1:200 delle aree oggetto di intervento; inserimento nelle planimetrie, del territorio circostante desumibile dagli elaborati C.T.R., Catasto, e ortofoto disponibili presso le Amministrazioni comunali; definizione del rilievo topografico e batimetrico adeguato ad una progettazione di dettaglio in scala 1:50, documentazione fotografica, quotatura, rilievo dei fabbricati, localizzazione degli elementi significativi del luogo (es: zona archeologica ecc.), restituzione del rilievo su formato cartaceo e informatico) Rilievo della permeabilità dei suoli (indagine idrogeogeologica specificatamente indirizzata alla determinazione delle caratteristiche dei bacini, valutazione delle annuali produttività della ricarica) 4.2 Le suddette analisi e indagini dovranno avere un adeguato approfondimento in funzione della determinazione delle problematiche in atto nonché degli obiettivi di cui sopra; 4.3 Recupero dei dati conoscitivi esistenti in gran parte dispersi settorialmente, con riferimento particolare al reperimento dei dati presso gli enti pubblici. 5. Progetto Dovrà essere redatto un progetto di fattibilità per la realizzazione degli obiettivi prefissati. In particolare il progetto dovrà essere strutturato in base alle seguenti finalità: Raggiungimento degli obiettivi Affronto delle criticità in atto e prevedibili individuando soluzioni basate su criteri di sostenibilità ambientale e qualità paesaggistica. Valorizzazione delle potenzialità Verifica degli aspetti economici finanziari 5.1 Elaborazioni progettuali previste finalizzate alla definizione del contesto territoriale e alla fattibilità dell intervento specifico: Dovranno essere messi a sistema tutte le informazioni e i dati provenienti dalle analisi eseguite al fine di individuare un contesto ambientale e territoriale su cui imperniare l azione progettuale nonché un programma di azioni per il sistema territoriale Individuazione schematica degli aspetti macroscopici di progetto Individuazione schematica di soluzioni progettuali alternative Progetto per la messa in sicurezza dei siti interessati dall intervento Progetto finale che contempli l affronto di tutte le tematiche in analisi sviluppate 5.2 Elaborati da produrre: Elaborati cartografici in apposita scala accompagnati da relazione illustrativa che individuino il contesto attuale del sito comprensivo delle criticità delle dinamiche e delle potenzialità emerse dalle analisi effettuate Elaborati cartografici in scala adeguata nonché relazionali che rappresentino gli elementi principali di progetto e proposte per il sistema territoriale di riferimento Elaborazioni progettuali in opportuna scala nonché relazionali che individuino soluzioni alternative. Definizione del progetto finale a livello cartografico e a livello relazionale. Gli elaborati cartografici dovranno essere redatti in diverse scale al fine di definire sia l aspetto territoriale sia aspetti di dettaglio qualora si rendessero necessari. La 3

4 progettazione dovrà essere articolata nei vari tematismi nonché elementi di indagine emersi durante le fasi precedenti. Relazione economico-finanziaria che presenti un quadro complessivo delle risorse, delle azioni e degli eventuali profitti di progetto Sintesi divulgativa del progetto finale costituita da elaborati anche cartografici che rappresentino in modo leggibile anche per i cittadini coinvolti nell ambito della fase partecipativa Tutte le elaborazioni dovranno essere prodotte su base cartacea e su base informatica 6 Studi e progetti già disponibili I Comuni interessati al progetto metteranno a disposizione studi, progetti, basi cartografiche e informatiche, fotografie aeree ed ogni quant altro di cui siano già in possesso e che sarà ritenuto opportuno fornire ai progettisti. Gli studi che possono essere utilizzati sono: sondaggi geologici effettuati dagli scavatori; una rilevazione archeologica dell area nella quale sono stati reperiti tombe e resti di una casa agricola romana; il Piano dell assetto idrogeologico (PAI); un progetto, attualmente in corso, di utilizzo di parte dell area a fini didattici; una tesi di laurea, in corso di elaborazione, sulle specie botaniche selvatiche presenti nella zona. Ricerca di studi già elaborati redatti da Enti territorialmente sovraordinati o competenti nonché di Associazioni ecc. 7 Fattibilità Il progetto dovrà comprendere, al fine della verifica della fattibilità reale del progetto, le valutazioni circa l attuabilità di quanto previsto nonché le ricadute territoriali. In particolare dovranno essere verificate le condizioni attuative, percorsi e procedure per il raggiungimento della realizzazione del progetto, eventuale definizione di accordi di programma con altri enti o associazioni ambientaliste e privati. Tale fattibilità sarà basata nel contempo su criteri di sostenibilità ambientale e qualità paesaggistica rispetto allo stato di fatto e alle tendenze evolutive in termini di programmazione e pianificazione territoriale. 8 Modalità di verifiche in corso d opera Lo svolgimento del progetto secondo il presente programma di lavoro verrà verificato con incontri tra i referenti degli Enti interessati (ovvero gli Enti che sottoscrivono la convenzione) e i progettisti incaricati con periodicità circa bimestrale. Le date degli incontri saranno comunicate dal Comune di Rimini quale Comune capofila e specificatamente dal responsabile del procedimento almeno una settimana prima del giorno prefissato. I referenti potranno comunque segnalare la necessità di ulteriori ed eventuali verifiche in corso di svolgimento e l esigenza di una più completa ed esauriente conoscenza delle problematiche per il corretto sviluppo e per la fattibilità delle ipotesi progettuali. Inoltre il Comune di Rimini dovrà convocare una conferenza di concertazione tra gli Enti a diverso titolo competenti (Autorità di bacini, Provincia, ex Genio civile, nonché Associazioni ambientaliste e venatorie interessate alla tutela dell area): all inizio per valutare le condizioni di compatibilità dell intervento, almeno una volta nel corso della progettazione e al momento della stesura finale del progetto; dovrà essere in particolare verificata la coerenza delle ipotesi progettuali con le linee e i programmi d intervento fissati dai suddetti Enti. 9 Tempistica del progetto Nell ambito dei tempi per la definizione del progetto previsti all art. 6 della convenzione di cui il presente programma di lavoro costituisce un allegato, le fasi e le attività di lavoro sopra descritte saranno in linea di massima cadenzate secondo il diagramma sotto riportato. 4

5 Diagramma di Gantt Fasi/Azioni 1 trimestre 2 trimestre 3 trimestre 4 trimestre Affidamento incarico Conferenza di concer- tazione come al punto 8 Ricognizione degli studi e analisi pregresse Esecuzione analisi conoscitive Definizione dell ambito di progetto e territoriale Concertazione sulle ipotesi progettuali Rettifiche ed elaborazio- ne progetto definitivo Attività di pubblicazione e di partecipazione Verifiche bimestrali periodiche Approvazione progetto Comuni promotori Approvazione progetto Regione EmiliaRomagna In ogni caso il materiale di cui al presente programma dovrà essere consegnato nel tempo utile, così come indicato dal responsabile del procedimento, al fine che i Comuni committenti possano procedere all approvazione. Le approvazioni comunali dovranno avvenire entro e non oltre il 27/06/04, oppure il 27/09/04 nel caso in cui sia concessa dalla Regione la proroga di cui all art. 6 della Convenzione. 10 Costi del progetto La progettazione sarà effettuata da professionisti esterni alle Amministrazioni comunali interessate individuati sulla base di specifiche competenze. I progettisti dovranno svolgere quanto previsto nel presente programma di lavoro avvalendosi di ulteriori professionalità per lo svolgimento delle analisi previste. L onere per tali ulteriori professionalità coinvolte nel progetto dovrà rientrare nell importo complessivo previsto per i progettisti. In particolare dovranno essere previsti i seguenti incarichi di consulenza specialistica: Geologica Archeologica Topografica Microbiologica per le acque Botanica Faunistica Inoltre dovranno essere previste consulenze specifiche per esperti economici di attività di gestione e consulenza legale nonché esperti per i processi partecipati e di animazione territoriale (Agenda 21L, ecc.). La progettazione sopra descritta ammonterà ad un importo complessivo di Iva, spese tecniche, casse ordini professionali ed ogni quant altro inerente all incarico assegnato pari a ,49. Le Amministrazioni comunali committenti parteciperanno alla progettazione attraverso le seguenti modalità: 5

6 Coordinamento dell intera attività di progettazione da parte del dirigente responsabile del provvedimento e del responsabile del procedimento del Comune capofila. Per questa attività viene riconosciuto un costo complessivo pari a 2.493,70. Attività dei singoli Comuni: raccolta dati, assistenza all incarico di progettazione, attività connesse alla collaborazione coi progettisti ed editing. Per tali attività viene previsto un importo, aggiuntivo rispetto a quello del coordinamento, di ,00, a cui corrisponderà con successivo atto amministrativo la definizione dei ruoli e dei tempi necessari. Complessivamente i costi per l attività del presente programma ammonteranno a ,83. La Regione Emilia Romagna contribuisce alle spese progettuali per una cifra pari al ,84, corrispondente al 41,67% dell importo totale. Il rimanente importo sarà ripartito fra i due Comuni secondo le seguenti percentuali: Comune di Rimini quota pari a 56,897% pari a ,40. Comune di Santarcangelo di Romagna quota pari a 43,103% pari a ,59. Se gli importi complessivi previsti non verranno raggiunti le quote di ripartizione saranno comunque proporzionalmente rispettate. 11 Attività di partecipazione Nell obiettivo principale di arrivare alla definizione il più possibile condivisa delle proposte progettuali che rispondano alle esigenze delle realtà locali sarà specifico compito del referente del Comune capofila promuovere (con l eventuale supporto dell esperto in comunicazione o altro) gli opportuni rapporti di partecipazione con tutti i soggetti interessati a contribuire alla riuscita dell intervento e alla successiva gestione nonché con gli organi di partecipazione territoriale istituzionali nelle forme, modalità e tempi che si riterranno più efficaci ai fini degli obiettivi del progetto. Tale consultazione potrà avvenire anche mediante strumenti informatici ad ampia diffusione che garantiscono le necessarie interlocuzioni fra i vari portatori di interessi, le Amministrazioni pubbliche e i progettisti. 6

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