La cultura al Lavoro
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- Ada Spina
- 8 anni fa
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1 Titolo progetto: La cultura al Lavoro Sottotitolo: Creazione di un sistema culturale urbano Sommario 1. Area geografica di operatività Analisi del bisogno Origine del progetto Copromotori e partner Destinatari del progetto Obiettivi Azioni Tempistiche Risorse strumentali Sistema di monitoraggio e verifica Divulgazione del progetto... Errore. Il segnalibro non è definito. 13. Piano dei costi Sostenibilità del progetto... 3 SYNTHESIS SCS Via Mulini, Valmorea (Como) tel.: fax: Via Cavour 90/ Lecco (Lecco) tel.: info@synthesisscs.org PI e CF sede legale: via Fatebenefratelli, Solbiate Comasco (Como)
2 1. Area geografica di operatività Contesto La Brianza è un area riconosciuta, ma divisa per vicende storiche, burocratiche e politiche. E delimitata a nord dalle Prealpi fino alle sorgenti del Lambro e del Seveso, a sud da Limbiate e dal Canale Villoresi fino all Adda, a ovest il fiume Seveso e a est il lago di Garlate e ancora dall Adda. Pur mancando un istituzione territoriale, il senso d appartenenza è decisamente spiccato tra i suoi abitanti. La Brianza presenta numerosi tratti che la differenziano dal resto della Lombardia, di natura geografica, demografica, economica, sociale, culturale e linguistica, enogastronomica. Il progetto nasce sul territorio della Brianza Meratese, in particolare su un area che corrisponde a 26 Comuni 1 in provincia di Lecco. Gli abitanti di questo territorio sono e occupano una superficie di poco più di 130 chilometri quadrati. La densità abitativa è decisamente elevata: 921 abitanti per km quadrato, che colloca la Brianza Meratese al terzo posto per densità di popolazione in Lombardia dopo le province di Monza e Brianza (2.095 abitanti per km quadrato) e Milano (1.999). La media regionale è 397 abitanti per km quadrato. Per la prosperità economica, dagli anni del boom in poi, la Brianza Meratese è un polo di attrazione per l immigrazione endogena. Dagli anni 90 si assiste a un significativo flusso migratorio di stranieri. Oggi sono , in tutto, l 8,67 % della popolazione. Nell ultimo decennio la Brianza è stata interessata da un movimento di persone che si trasferiscono da Milano all hinterland. Trasporti La Brianza Meratese è attraversata da importanti collegamenti: strada: SS 342 Briantea (collegamenti a Bergamo e Como e A51) e SS 639 treno: linea MilanoTirano (stazioni a Osnago, Cernusco L., Olgiate M.) e CarnateBergamo (stazione a Paderno d Adda). Economia La Brianza è stata una delle protagoniste italiane della seconda rivoluzione industriale, assieme all area del Triangolo industriale con vertici a Milano, Genova e Torino. La Brianza fa parte dell'importante Pentagono industriale, i cui cinque vertici sono Parigi, Londra, Amburgo, Monaco di Baviera e Milano. Nella Brianza Meratese, è fortissima la presenza dell'industria meccanica, tessile e plastica. Di particolare rilievo è l artigianato, collegato all industria. Per quanto riguarda il terziario, la Brianza Meratese ha aree commerciali estese e di qualità. La Brianza Meratese è famosa nel mondo per la sua prosperità, che deriva dall operosità della sua gente. La cultura del lavoro e l artigianato, come arte del fare, hanno raggiunto livelli eccelsi. E tuttavia rimane un territorio ancora da scoprire. E da questa chiave di lettura che prende forma il progetto Cultura al lavoro, che ha l obiettivo di trasformare questo patrimonio di cultura e conoscenza del fare in un fattore di nuovo sviluppo dell area della Brianza Meratese, dando qui vita a un SISTEMA CULTURALE URBANO. 1 Airuno, Barzago, Barzanò, Brivio, Calco, Casatenovo, Cassago Brianza, Cernusco Lombardone, Cremella, Imbersago, Lomagna, Merate, Missaglia, Montevecchia, Monticello, Olgiate M., Osnago, Paderno d Adda, Perego, Robbiate, Rovagnate, S. Maria Hoé, Sirtori, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Viganò. 2 All 1/1/2011, fonte ISTAT Materiale a cura di Synthesis SCS Pagina 2 di 12
3 sottolineati in rosso i Comuni che hanno già dato l'adesione al Sistema Culturale Urbano Materiale a cura di Synthesis SCS Pagina 3 di 12
4 2. Analisi del bisogno Come si è visto in precedenza è riconosciuto che nonostante la mancanza di un istituzione territoriale precisa che definisca l'area della Brianza, questa sia caratterizzata da un forte senso d appartenenza, decisamente spiccato tra i suoi abitanti, unito ad una serie di peculiarità che la distinguono dal resto del territorio lombardo. L'area della Brianza Meratese non fa eccezione in questo senso, configurandosi come una vera e propria AREA URBANA: elevata popolazione (oltre abitanti) alta densità di popolazione (oltre 900 ab/kmq, superando di gran lunga la media nazionale di 190 ab/km) ; comprende strutture urbane come sistemi viari (si veda p. 1) e infrastrutture per usi collettivi (un esempio su tutti la presenza di due sale polivalenti nel solo comune di Osnago) Come tutta la Brianza, amministrativamente, si presenta molto parcellizzata in comuni di piccola o media entità. La caratteristica di questo territorio, quindi, diversamente dai centri urbani che coincidono con i capoluoghi di provincia, è la parcellizzazione in molti comuni. Questa si configura è al contempo sia come risorsa, data la ricchezza di proposte diversificate, sia come sfida nel momento in cui si vuole superare l elevata frammentazione che può generare e la relativa dispersione di risorse umane ed economiche. 3. Origine del progetto L idea progettuale punta quindi a potenziare la ricchezza che deriva da questa pluralità, dando vita a un SISTEMA CULTURALE URBANO: capace di favorire il rafforzamento e la pianificazione complessiva del territorio, superando il rischio di frammentazione e riducendo gli sprechi che questa può comportare; in grado di incentivare la partecipazione del pubblico alla cultura attraverso la messa in rete dei poli e delle manifestazioni culturali esistenti e il loro collegamento con l insieme delle risorse, delle dotazioni e dei servizi presenti sul territorio. Si intende quindi presentare lo studio di un modello operativo che consenta di: rafforzare, attraverso la connessione e l integrazione, l offerta di cultura e di servizi al pubblico, incentivando inoltre le capacità imprenditoriali dei soggetti che operano nel mondo della cultura e dell arte, liberando quindi parte delle risorse delle pubbliche amministrazione; collaborazione con le organizzazioni operative sul territorio, con la pubblica amministrazione e con gli altri attori dell'area, valorizzando il ruolo di ciascuno; produrre idee innovative di valorizzazione della cultura, attraverso processi di progettazione e gestione partecipata. Materiale a cura di Synthesis SCS Pagina 4 di 12
5 4. Promotore del progetto Denominazione Indirizzo Codice fiscale P.I Telefono Legale Rappresentante Responsabile progetto Synthesis SCS Società Cooperativa Sociale ONLUS sede legale: via Fatebenefratelli, Solbiate Comasco (Como) sede operativa: Via Cavour 90/ Lecco (Lecco) Dott. Renato Bertola (Presidente) Dott. Renato Bertola Telefono sede Lecco , sede Como , cellulare Synthesis SCS nasce a Como nel luglio 2008, opera negli ambiti del turismo per tutti, del talent scouting rivolto ai giovani, degli stili di vita sostenibili e delle idee imprenditoriali in ambito sociale. Visione: Contribuire alla realizzazione e al benessere delle persone. Missione. Synthesis SCS: risponde al bisogno di realizzazione dell'essere umano, lo riconosce soggetto portatore di risorse e ne valorizza capacità e desideri; promuove la creazione di valore dal confronto con le diversità, dalla partecipazione, dall'applicazione dei principi e delle pratiche della sostenibilità, dal dialogo e dalla relazione con gli interlocutori economici, sociali, politici. Valori Responsabilità: capacità di dare risposta Concretezza: traduzione in interventi concreti e misurabilio Imprenditività: riconoscimento della capacità di avere idee e della volontà di attuarle Affidabilità: capacità di rendere conto sui risultati prodotti e di essere soggetto con cui scambiare fiducia Solidarietà: attenzione ai bisogni e aspettative dell'interlocutore Competenza: sapere pensare e sapere fare. (presentazione distretto turismo accessibile) Materiale a cura di Synthesis SCS Pagina 5 di 12
6 5. Sostenitori e partner A oggi hanno manifestato il loro interesse al Sistema Culturale Urbano 12 Comuni dell'area del meratese, rappresentanti abitanti, e 2 Comuni della Bassa Brianza Orientale. Di seguito si possono trovare i Comuni che hanno aderito al progetto (evidenziati in arancio): Tabella 1 Comuni dell'area della Brianza MerateseCasatese (dati Istat 01/01/2011) Comune Abitanti (ab) Superficie (km²) Densità (ab/km²) Airuno , Barzago , Barzanò , Brivio , Calco , Casatenovo , Cassago Brianza , Cernusco Lombardone , Cremella , Imbersago , Lomagna , Merate , Missaglia , Montevecchia , Monticello Brianza , Olgiate Molgora , Osnago , Paderno d'adda , Perego , Robbiate , Rovagnate , Santa Maria Hoè , Sirtori , Verderio Inferiore , Verderio Superiore , Viganò , Totale MerateseCasatese , A cui vanno ad aggiungersi, come indicato in precedenza anche i Comuni della provincia di Monza e della Brianza: Comune Abitanti (ab) Superficie (km²) Densità (ab/km²) Carnate , Ronco Briantino , Totale ,52 Per un totale complessivo di abitanti. Materiale a cura di Synthesis SCS Pagina 6 di 12
7 6. Destinatari del progetto Destinatari diretti: pubblico dell'offerta culturale pubbliche amministrazioni coinvolte nel Sistema Culturale soggetti privati (profit e nonprofit) Destinatari indiretti: strutture ricettive per il turismo scuole tutti i soggetti che possono trarre beneficio da un sistema culturale urbano che consenta di facilitare l'accesso all'offerta culturale dell'area del meratese e dellabrianza. 7. Obiettivi 1. Dare vita a un SISTEMA CULTURALE URBANO in Brianza per la valorizzazione della cultura del lavoro e dell artigianato (arte del fare) 2. creare un offerta complessiva del territorio: a. elevando la qualità delle reti esistenti; b. favorendo un utilizzo sinergico delle infrastrutture esistenti; c. allargando la partecipazione a nuovi soggetti (impresa, artigianato, scuole, nuovi cittadini, etc ) d. incrementando l attr per il pubblico (locale ed extralocale) 3. allargare la rete ai soggetti che facilitano la fruizione del sistema culturale (trasporti, luoghi della cultura pubblici e privati, servizi per l ospitalità) 4. orientare il sistema alla sua sostenibilità, attraverso: a. pianificazione e integrazione dell offerta complessiva b. sviluppo delle capacità imprenditoriali dell offerta culturale (in sintonia con la caratterizzazione sul lavoro del sistema culturale) c. creazione di nuovi servizi (servizi turistici) d. sviluppo dell offerta verso nuove tipologie di pubblico (es. persone con esigenze specifiche: disabili, anziani, famiglie numerose, etc ). Materiale a cura di Synthesis SCS Pagina 7 di 12
8 8. Azioni 1. Definizione dei bisogni di consumo di cultura da parte della popolazione residente, in particolare: a. Famiglie/adulti per la scoperta e fruizione del patrimonio culturale del proprio territorio b. Giovani e scuole: i. 618: per ricreazione della cultura del lavoro ii. 1829: per orientamento alla fruizione del sistema c. Turisti i. di prossimità ii. che hanno interesse per le tematiche del lavoro e dell artigianato iii. business: che vengono in Brianza per motivi di lavoro iv. nuovi pubblici: con esigenze speciali (disabili, anziani, etc ) d. altri ( ) 2. Definizione di una policy culturale dell area urbana sul tema del lavoro e dell arte del fare a. Condivisione dei soggetti partecipanti (non profit, profit ed Enti Pubblici) b. Definizione del valore aggiunto dei soggetti (competenze e potenzialità) c. Definizione del contributo specifico dei soggetti al sistema 3. Definizione della modalità (partnenariato fattivo/costituzione soggetto attuatore) 4. Definizione dei criteri della sostenibilità del sistema culturale urbano a. Tecnologie innovative I risultati della prima fase: 1. definizione del piano di fattibilità attraverso coinvolgimento e partecipazione I risultati della seconda fare, su tre variabili 1. partecipazione 2. pubblico 3. sostenibilità Obiettivo generale 1 Indicatori di valutazione Prima Descrizione Risorse tecniche Primo Obiettivo Specifico Materiale a cura di Synthesis SCS Pagina 8 di 12
9 Indicatori di valutazione Seconda Descrizione Risorse tecniche Indicatori di valutazione Terza Descrizione Risorse tecniche Indicatori di valutazione Quarta Descrizione Risorse tecniche Obiettivo generale 2 Indicatori di valutazione Prima Descrizione Risorse tecniche Secondo Obiettivo Specifico Terzo Obiettivo Specifico Primo Obiettivo Specifico Secondo Obiettivo Specifico Indicatori di valutazione Seconda Descrizione Risorse tecniche Materiale a cura di Synthesis SCS Pagina 9 di 12
10 Terzo Obiettivo Specifico Indicatori di valutazione Terza Descrizione 9. Tempistiche Si può ipotizzare una durata di 5 mesi. Tipo azione mesi CRONOGRAMMA azioni primo obiettivo Tipo azione mesi CRONOGRAMMA azioni secondo obiettivo 10. La struttura organizzativa (governance) si potrebbe configurare nel seguente modo: Le risorse umane quindi sono: Numero Professionalità coinvolte e ruolo ricoperto nel progetto N. ore Materiale a cura di Synthesis SCS Pagina 10 di 12
11 Totale ore operatori 11. Risorse strumentali 12. Sistema di monitoraggio e verifica Gli indicatori di valutazione del progetto saranno: a) obiettivo generale 1 b) obiettivo generale 2 Tali indicatori verranno monitorati durante il progetto, mantenendo il riferimento con il diagramma di Gant elaborato. Ogni semestre verranno sintetizzati i dati e verificati all interno dell equipe. Materiale a cura di Synthesis SCS Pagina 11 di 12
12 13. Piano dei costi PERSONALE RETRIBUITO Incarico Ore Costo orario Costo totale TOTALE CATEGORIA 1 ATTREZZATURE Tipologia attrezzature Unità Importo per unità Costo totale TOTALE CATEGORIA 2 RIMBORSI VOLONTARI E OPERATORI Categoria Unità Importo per unità Costo totale TOTALE CATEGORIA 3 ALTRE SPESE Altri costi Unità Importo per unità Costo totale TOTALE CATEGORIA 4 TOTALE COSTI 14. Sostenibilità del progetto Materiale a cura di Synthesis SCS Pagina 12 di 12
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