MALEDETTI I SIGNORI DELLA GUERRA

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1 Anno XXIX - N. 4 Sped. in abb. post. - Art. 2 Comma 20/c - Legge 662/96 - Filiale di Padova - Novembre - Dicembre 2015 Periodico dell Associazione UNA PROPOSTA DIVERSA - ONLUS aderente al Coordinamento nazionale CIPSI - Solidarietà e Cooperazione MALEDETTI I SIGNORI DELLA GUERRA Il monito di Francesco su cinici e trafficanti d'armi: Dio piange. «Maledetti!». Papa Francesco ci ha consegnato ancora una volta una parola senza ombre, di quelle che capiscono davvero tutti, in qualunque lingua e a ogni latitudine, qualunque sia il codice culturale di cui dispongono e la fede che professano. E stavolta è una delle parole più difficili da dire: maledetti. Maledetti gli «operatori di guerra», che non sono gli esseri umani mandati ad affrontarsi nelle tante «inutili stragi» che hanno costellato e costellano la storia dell'umanità, ma gli eroi neri che con le loro ciniche scelte di potere e di terrore e i loro affari senza scrupoli crocifiggono i popoli e s'industriano a capovolgere la beatitudine che chiama gli «operatori di pace» - tutti, senza distinzioni di etnia, di pensiero e di religione - «figli di Dio». Maledetti. Parola terribile, anatema antico e come definitivo. Ma che cos'altro meritano i signori della guerra?, chiede, con dolore, l'uomo di Dio che si è imposto un nome di pace. Maledetti. Verdetto senza scampo. Ma in quale altra maniera possiamo chiamare coloro che, a loro volta, non danno scampo agli uomini e alle donne del nostro tempo, seminando guerra, conducendo guerra, armando guerra, arricchendosi di ogni guerra? Francesco confessa di ascoltare il pianto di Dio, il pianto di Gesù, nel pianto delle vittime. E perciò, con il suo tono sommesso, parla con la forza di chi grida. Parla per i massacrati dalle bombe e dai coltelli. Per gli sterminati dai missili e dalle mitraglie. Parla per i mutilati. E per i sequestrati. Parla per i martiri cristiani e per chiunque patisca orrori per la sua fede. Anche quest anno Una Proposta diversa, organizza il tradizionale CONCERTO DI NATALE animato dai Cori ANA di Cittadella GAM di Carmignano di Brenta presso la PIEVE di SAN DONATO - a CITTADELLA - MERCOLEDÌ 23 DICEMBRE - ore 20,45 PARTECIPIAMO NUMEROSI! Sarà l occasione per stare un po insieme La terza guerra mondiale. Dal 1945 ad oggi si sono avute nel mondo più di 100 guerre. Sommando i morti di ciascuna di esse si superano i 55 milioni di morti dell'ultimo conflitto mondiale. Parla per le donne umiliate e violate. Per i bambini stuprati dell'innocenza e addestrati alla morte. Parla per i perseguitati politici. Per i depredati e gli esiliati. Parla per quelli che fuggono e sono trattati da invasori. Per quelli che hanno paura e per quelli che dimostrano anche il coraggio che non hanno. Parla persino per quelli che sono mandati a uccidere uccidendosi, nelle chiese cristiane d'asia e Come di consueto proponiamo per il Natale lo SPECIALE PROGETTI ed ADOZIONI (vedi inserto alle pagine I - IV) d'africa, nelle moschee nemiche e renitenti all'odio, nelle sinagoghe o nelle scuole ebraiche, nei luoghi cittadini della più normale e laica quotidianità. E parla anche per noi giornalisti, che stentiamo a trovare le parole capaci di svegliare le coscienze o anche solo di liberarci dalla catena dei pensieri, degli insulti e delle «giustificazioni» della guerra. Francesco ha trovato le parole che noi non abbiamo e non osiamo, che neanche i migliori tra gli uomini della politica e dell'economia riescono a dire. Ha scandito le parole che tanti altri leader religiosi - per non essere accusati di fanatismo o perché temono ben altro fanatismo o a esso si sono consegnati - faticano a pronunciare. Il Papa no. Dice maledetti gli operatori di guerra. Ed è una vera benedizione. Marco Tarquinio (Avvenire) Una Proposta Diversa augura a tutti Buone Feste!

2 2 QUESTO NATALE 2015 ( voci dalle missioni...) Nel turbinio di spostamenti di milioni di persone in seguito a situazioni invivibili alla ricerca di una sicurezza di vita - campi profughi come immense tendopoli pullulano ovunque in Africa, immigrati che bussano alle frontiere dell'occidente, minoranze etniche che fuggono eliminazioni silenziose che si perpetrano qua e là alla luce del sole - la parola che viene spontanea alle labbra di ogni essere umano è solidarietà'. Essere solidali con coloro che si trovano in difficoltà tali che minacciano la loro esistenza. Fare corpo unico. Condividere la loro situazione nella misura del possibile, al di là delle appartenenze etniche o religiose. Sono missionario in Congo da oltre 40 anni, particolarmente nelle periferie che nascono e si gonfiano una dopo l'altra all'est del Congo. Periferie che sono in gran parte conseguenza di situazioni di sfruttamento, insicurezza, che spingono piccoli e grandi a cercare rifugio ai margini delle città. E in questi alveari umani dove mancano le infrastrutture più elementari per una vita decente - strade, acqua, luce elettrica, servizi igienici, spazio vitale- dove la promiscuità è diventata norma di vita, la SOLIDARIETA è presente: silenziosa, non fa rumore, non fa pubblicità. E' l'aiuto che i poveri sanno dare ai poveri. Al di là di ogni appartenenza etnica o religiosa. Solo gli occhi di chi ha pianto possono vedere la sofferenza della gente. Ma Dio è Grande. E questa solidarietà varca le frontiere. Noi la sentiamo, la viviamo, la riceviamo perché ci sono tanti nostri fratelli in Italia che del Congo conoscono solo il nome forse, fratelli anonimi dei quali non conosciamo né nome né volto, che si fanno loro stessi SOLIDARIETA con questa gente. E questa solidarietà ora parla nelle opere innumerevoli che sono state realizzate nell'entroterra e nelle periferie della grande bidonville di Bukavu. In particolare l'accesso all'acqua potabile con pozzi e sorgenti di ogni tipo e dimensione. E l'acqua che sgorga ne canta giorno e notte l'inno di gioia e di gloria. E parlano le scuole con la voce delle decine di migliaia di bambini e giovani che hanno potuto accedere ad una istruzione. Consapevoli che senza questa solidarietà sarebbero stati gli ultimi della società, senza nessuna dignità, sfruttati da tutto e da tutti. E parlano i saloni polivalenti dove la gioventù può riunirsi per stare insieme, discutere, dibattere i problemi, costruire una speranza per l'avvenire, programmare la loro vita sapendo che nessuno se ne occuperà nel vuoto politico in cui vive il paese dopo lunghissimi anni di guerra. E vuole parlare il Centro culturale che con la solidarietà di tanti a stento sto tentando di realizzare. L'uomo ha bisogno di sapere, di conoscere, di comunicare, di socializzare, di pensare e di pregare per agire in conformità al suo essere, per se e per gli altri. Nella globalizzazione nella quale tutti viviamo, dove sono cadute frontiere di ogni tipo, i più deboli, particolarmente le classi giovanili del sud del mondo, si trovano sbandati in balia di loro stessi, spesso preda dei più forti, dei più malintenzionati, preda di correnti culturali prive di valori che portano alla violenza la più disparata. Questo è il sogno di Natale Il Dio che ha voluto impadronirsi dell'uomo facendosi solidale con lui fino a diventare lui stesso uomo, trasmetta questo flusso di solidarietà in ciascuno di noi. Noi siamo le mani Dio per i nostri fratelli. padre Franco Bordignon - R.D. del Congo È bello risentirci in questo tempo tanto importante dell'anno. Sentir vibrare il cuore per lo stesso motivo di solidarietà, per la stessa preoccupazione che i bambini possano crescere con una vita degna, sana e serena. Qui è come se fossero con la mamma e quasi, rischio a dirlo, più che con la mamma! Quet'anno abbiamo avuto la gioia di recuperare 169 bambini, molti erano arrivati con denutrizione grave e con molta difficolta di riprendere a mangiare adeguatamente. Dedicando loro tempo, molta pazienza e costanza, li abbiamo recuperati... Per Milet, per esempio, abbiamo dovuto ricorrere alla sonda naso-gastrica per 15 giorni perché assolutamente non voleva mangiare, dopo questo tempo ha cominciato a chiedere qualche cosa per via orale ed in poco tempo ha recuperato peso. E Maricela che é arrivata senza forza, senza desiderio di vivere, non si poteva nutrirla perché rifiutava tutto; abbiamo cominciato darle pochissimo latte, goccia a goccia con la siringa e sempre lo rigettava, però dopo tre giorni di pazienza e perseveranza, di amore e affetto ha acettato il bibron e da lí ha migliorato rapidamente ed ora guardate come é ritornata a casa. È un lavoro arduo, una missione di caritá molto importante per salvare tante vite: soprattutto nei momenti più difficili sentiamo che ci siete vicini. C'è stato anche tutto il lavoro di prevenzione con corsi di aggiornamento organizzati dal nostro personale técnico-infemierstico. Le mamme sono state raggiunte con una trasmissione radio televisiva. E molte di esse hanno poi partecipato ai talleres teorico-pratico : di nutrizione, salute, igene, alimentazione. Queste mamme sono molto contente anche per aver imparato a preparare diversi tipi di ricette piu nutrienti per i loro bambini che non volevano mangiare. Quel che è importante per la crescita fisico affettiva è che il bambino rimane in familglia e non sperimenta la separazione dalla mamma e dal suo ambiente per essere ricoverato nel Centro medico. Sí, carissimi, noi suore, il pesonale, le mamme ed i bambini siamo molto riconsenti della vostra solidarietá, del vostro sostegno, della vostra amicizia e vicinanza con la preghiera, sí, preghiamo l'uno per l'altro perché, sia noi che voi, sempre abbiamo bisogno dell'amore di Dio e della sua Provvidenza, della sua grazia per essere fedeli a ció che ci ha raccomandato.vogliamo che questa opera di caritá continui camminando uniti nel fare il bene. Auguri di cuore per la grande festa di Natale e Anno Nuovo. Gesú che si fa uomo per amore vi doni il suo amore giorno per giorno. suor Clara, sr Agueda e sr Hortencia - Bolivia MI SONO SENTITA ACCOLTA Sono Madou, sono nata in Sierra Leone e ho vissuto la cosiddetta guerra dei diamanti. Ero molto piccola, ma ricordo bene di aver visto i ribelli entrare nella mia casa, sparare a tutta la mia famiglia: la mia mamma, il mio papà, mio fratello, mia sorella e la nonna e poi li hanno bruciati. L'unica persona rimasta viva sono io perché Dio mi aveva dato un'illuminazione: quella di fingermi morta e di riuscire a stare immobile nonostante il dolore lacerante di avere appena perso tutta la mia famiglia. Dopo ho aspettato che tutto si calmasse e sono scappata a 4 zampe verso la foresta, dove ho vissuto non so per quanto tempo... se mesi o anni. Mi consolavano i piccoli animali con i quali vivevo nella foresta. Vivo a Cittadella da dieci anni, dove ho trovato una nuova famiglia e nuovi amici che mi hanno riempito nuovamente il cuore di bene.il 25 aprile dello scorso anno ho partecipato con degli amici alla giornata Arena di pace e disarmo a Verona: in quella occasione Dio mi ha dato il coraggio di perdonare chi ha ucciso la mia famiglia. Ora posso essere vicina e capire coloro che sono in difficoltà, perché conosco le loro sofferenze. Natale mi fa sentire ancora di più accanto a loro.

3 I onlus Inserto I NOSTRI PROGETTI SIAMO PRESENTI IN 15 PAESI DEL MONDO ANGOLA 2- ETIOPIA 3- KENYA 4- REP. CENTRAFRICANA 5- R.D. del CONGO 6- RWANDA 7- SENEGAL 8- SIERRA LEONE 9- SUDAN 10- TANZANIA 11- BOLIVIA 12- BRASILE 13- MESSICO 14- PERÙ 15- BANGLADESH PER SOSTENERE UN PROGETTO... Se vuoi ricevere informazioni sull Associazione e le sue attività - telefona al (che è anche fax) o al scrivi a Una Proposta Diversa - Stradella Nico d Alvise, Cittadella(PD) - invia un a info@upd-onlus.it - visita il sito internet: Cod. Fisc Se vuoi contribuire ad un nostro progetto usa - il conto corrente postale i conti correnti bancari COD. IBAN: IT 66 A L Cassa di Risparmio del Veneto succursale di Cittadella COD. IBAN: IT 85 V Banca Padovana Credito Cooperativo filiale di Cittadella Ricordati di indicare nella causale il Progetto sostenuto

4 II AFRICA PROGETTO SALUTE MENTALE E RECUPERO PSICOSOCIALE (Angola) Lo scopo di questo progetto, che si svolge nella capitale Ulanda e nella provincia di Ulige grazie alla collaborazione tra le Suore Salesie di Padova e Onlus Medici Vicentini Per il Mondo, è finalizzato alla cura di persone con disturbi psichiatrici (epilessia, bambini con ritardo mentale, schizofrenia, ecc.) ed al loro successivo recupero sociale; inoltre il progetto si occupa di attività formative ed informative presso le scuole superiori del villaggio di Puri con lo scopo di educare e sensibilizzare i ragazzi a questo tipo di problematiche psichiatriche, purtroppo ancora diffuse e molto spesso causa di episodi discriminativi. REFERENTE LOCALE: Noemi Lunardi, medico psichiatra, Onlus Medici Vicentini Per il Mondo. COSTO: Si richiede un contributo di euro l'anno; comprensivo del costo dei medicinali, spedizione di questi dall'italia e trasporto presso la struttura ospedaliera di salute mentale delle persone che necessitano visite e cure farmacologiche. MANNA NEL DESERTO PROGETTO MANNA O (Etiopia) Le suore comboniane presenti a Mandura dal 2002 hanno avviato diverse attività a carattere sociale: una clinica, due scuole materne, una scuola di alfabetizzazione per adulti e ragazze, formazione professionale per le donne. Attualmente si tratta di garantire la continuazione delle attività avviate non ancora autofinanziabili. REFERENTE LOCALE: Sr. Bertilla Zordan, missionaria comboniana. COSTO: si chiede un contributo di euro all'anno. Relazione delle spese sostenute per la manutenzione dell'ambulanza dal 10/2014 al 10/2015. Carburante: euro 985; Gomme nuove: euro1.289; Pezzi di ricambio: euro426; Meccanico: euro 325. Spesa totale: euro PROGETTO I BAMBINI DI MUKURU (Kenya) Nella periferia di Nairobi sorge la baraccopoli di Mukuru, un aggregato di catapecchie in cui migliaia di persone vivono in condizioni disumane. Le Piccole Figlie di San Giuseppe si occupano dei bambini orfani o con famiglie in difficoltà, spesso collocati in strutture di accoglienza oppure in casette dove abitano con i fratelli, imparando ad autogestirsi. REFERENTE LOCALE: Sr. Nadia Monetti, delle Piccole Figlie di San Giuseppe. COSTO: 240 euro all'anno (adozione a distanza). Sono 44 i bambini della baraccopoli di Mukuru adottati a distanza. PROGETTO DISPENSARIO ST.. JOSEPH (Kenya) Sirima è una giovane Comunità missionaria cattolica, sorta in un territorio popolato da pastori e agricoltori. Dal 2000 è funzionante un dispensario che serve oltre persone, periodicamente visitato da un gruppo di medici veneti (tra cui il nostro socio, dott. Armando Sartore) che l'hanno attrezzato di varie apparecchiature. Si chiede un sostegno per l'acquisto di farmaci per la cura del diabete e delle malattie cardiache. REFERENTE LOCALE: Sr. Margie, delle Figlie di San Giuseppe del Caburlotto. COSTO: 200 euro all'anno per un diabetico, 250 euro all'anno per un cardiopatico. PROGETTO I BAMBINI DI BANGUI (Repubblica Centrafricana) A Bangui, capitale della R.C.A., sono più di i bambini che vivono sulla strada. Il Centro di Bimbo ospita circa 50 bambini. Lo scopo è quello di reinserirli nella famiglia di origine o di farli adottare. Le suore gestiscono una scuola materna e una scuola elementare aperte anche ai bambini esterni. REFERENTE LOCALE: Sr. Mariangela Piazza, delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù. COSTO: 240 euro all'anno (adozione a distanza). Attualmente risultano adottati a distanza 22 bambini. BAMBINI A SCUOLA PROGETTO BAMBINI (Repubblica Centrafricana) A Gofo, villaggio nel nord della R.C.A., le suore (le uniche in un raggio di 300 km) hanno costruito due piccole scuole per accogliere i 255 bambini dei villaggi circostanti. Le famiglie non sono in grado di acquistare il materiale scolastico. Nella Missione c'è anche un dispensario medico e di recente è stato realizzato un pozzo. REFERENTE LOCALE: Sr. Mariangela Piazza, delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù. COSTO: I costi non sono quantificabili. La guerra ha portato morte e distruzione anche in questa zona. Ora più che mai è nenessario un aiuto esterno per dare alla gente una speranza concreta. Comunque la scuola continua a funzionare.

5 III PROGETTO SORGENTI (Repubblica Democratica del Congo) Nella zona di Bukavu l'approvvigionamento dell'acqua è uno dei problemi più drammatici. Il territorio è in genere montagnoso e le acque scendono per forza gravitazionale per cui un'ottima soluzione è costituita dalle sorgenti. In genere una sorgente, anche se isolata, fornisce acqua per persone. REFERENTE LOCALE: P. Franco Bordignon, missionario saveriano. COSTO: Il costo di ogni sorgente (scasso, cemento, tubi, mano d'opera) è di 535 euro. Dal 2002 ad oggi sono state realizzate 350 sorgenti. PROGETTO FORMAZIONE GIOVANI (Rwanda) Nelle Parrocchie di Ruhengeri, Busogo Butete e Gahunga nel nord-ovest del Rwanda, molti sono gli orfani di genitori vittime dell'aids. Il progetto prevede l'insegnamento di un mestiere (sartoria, ricamo, parrucchiere, alberghiero, meccanica, falegnameria, saldatore) che consenta loro l'accesso al cibo, alle cure mediche, al vestiario. La formazione è scelta in base alle capacità della persona. Lo stage dura 6 mesi. A conclusione del corso, i giovani lavoreranno nei laboratori dove hanno fatto lo stage o daranno avvio a piccole cooperative. REFERENTI IN LOCO: Caritas Diocesana di Ruhengeri; Lucia Bressan, volontaria. COSTO: Il costo per ogni giovane, kit compreso, è di 332. Metà del costo del kit, cioè euro 50, verrà rimborsato dal giovane con i suoi primi guadagni. PROGETTO PO.LI.S (Senegal) Questo progetto mira a creare, in 3 anni, condizioni favorevoli per le donne di Pikine (comune di Dakar) in termini di pari opportunità, diritti e accesso al lavoro, sostegno e integrazione sociale. Si formeranno 100 donne leader, 32 operatrici di associazioni attive in area sociale, mentre donne, in particolare giovani, beneficeranno di una formazione di base. REFERENTI: CIPSI (Coordinamento nazionale); Giovanni Pedron, Gruppo Giovani UPD. COSTO: I costi, suddivisi in 3 anni, ammontano a circa euro , coperti per il 55% dalla Fondazione Rita Levi Montalcini.UPD si è impegnata con un contributo di euro all'anno per 2 anni. PROGETTO FIORI DI SERRA (Sierra Leone) A Lakka le due scuole materne accolgono 84 bambini, seguiti da 2 insegnanti. Si sono inoltre attivate tre classi elementari, per un totale di 73 scolari. Al pomeriggio negli stessi locali circa 130 bambini e 40 ragazzi fruiscono del doposcuola. REFERENTE LOCALE: Maria Teresa Nardello, volontaria. COSTO: Per il sostegno dell'intera struttura (stipendio degli insegnanti, uniforme, assistenza medica, materiale scolastico ) si propone l'adozione a distanza (240 euro all'anno). 14 sono i bambini adottati a distanza. PROGETTO VITTIME DI GUERRA (Sierra Leone) A Kissy, quartiere della periferia di Freetown, i Padri Giuseppini del Murialdo si occupano di ragazzi e adulti che hanno subito mutilazioni, anche di entrambi gli arti inferiori, durante la guerra civile. Si calcola che gli amputati in Sierra Leone siano circa e il governo non se ne occupa. I Giuseppini cercano di assicurare loro un aiuto economico mensile che non li costringa all'accattonaggio e consenta loro una vita dignitosa. Per questo si propone l'adozione a distanza. REFERENTE LOCALE: Padre Maurizio Boa, missionario dei Giuseppini del Murialdo. COSTO: 240 euro all'anno per l'adozione di un mutilato. Sono stati adottati a distanza 10 adulti con mutilazioni. PROGETTO STUDENTI (Sudan) A Khartoum North i Padri Comboniani gestiscono due scuole con circa 950 alunni, dall'asilo all'ottava classe. Il progetto consiste nel sostenere (adottare) una classe per pagare i salari dei maestri (100 euro mensili) e aiutare le famiglie indigenti a pagare la retta (100 euro annuali). REFERENTE LOCALE: i Padri Comboniani del posto. Quasi sempre sono le bambine le più penalizzate e quindi abbiamo una speciale attenzione per loro. Sceglieremo 30 o 40 tra le più bisognose di aiuto: sarà una grande gioia per loro e un sollievo per le loro mamme che fanno i lavori domestici nelle case degli arabi per mantenere i figli. Ma soprattutto prepariamo questi ragazzi e ragazze ad una vita migliore per loro e per il paese. PROGETTO I BAMBINI DELLA SPERANZA SPERANZA (Tanzania) Ad Iringa, dal 2002, è attivo il Centro Allamano per le famiglie con malati di AIDS o sieropositivi. I bambini (per lo più sani) attualmente seguiti sono Per aiutarli meglio, sono stati divisi in gruppi che si incontrano per attività di formazione una volta al mese. UPD ha adottato uno di questi gruppi, il Tumaíni (Speranza), composto da circa 40 bambini di varie età che ricevono assistenza scolastica, medica, psicologica e spirituale.referente LOCALE: Suore Missionarie della Consolata. COSTO: 240 euro all'anno (adozione a distanza). Per chi volesse approfondire la conoscenza del progetto c'è il sito

6 IV PROGETTO DORMIT PROGETTO I CARE (Tanzania) Nel distretto di Kiwere-Mfyome (circa abitanti) è stato aperto un Centro per la diagnosi, la cura e la prevenzione dell' AIDS. Il presente progetto vuole aiutare le famiglie con membri HIV+. Si tratta per lo più di contadini che a causa delle precarie condizioni di salute non riescono più a mantenere la famiglia. REFERENTE LOCALE: Rita Gallo dell'alm (Associazione Laicale Missionaria) di Roma. COSTO: 100 euro all'anno (80 per il supporto all'attività lavorativa e 20 per le medicine). Con questo progetto si è riusciti finora ad aiutare numerose famiglie. Inoltre continua il sostegno alla famiglia Mifwa. AMERICA LATINA e ASIA DORMITORIO ORIO NOCTURNO GRUTA DE BELEM (Bolivia) A Yacuiba (Bolivia), terra di confine con l'argentina e suolo di scenari legati al narcotraffico, il dormitorio ospita ogni sera persone tra bambini, adolescenti e adulti che vivono in condizioni di indigenza. Qui viene servito loro un abbondante pasto caldo e nutriente e un letto per poter dormire lontani dai pericoli della strada. Possono inoltre trovare un luogo familiare dove sentirsi accolti e amati e soprattutto qualcuno che si prende cura di loro. REFERENTE LOCALE: dr. Arturo Mottola Russo, della Comunità Papa Giovanni XXIII COSTO: euro annuali per coprire le spese del cibo PROGETTO PERCHÉ ANCH'IO ABBIA VITA (Bolivia) A San Carlos, vicino alla città di Santa Cruz, il Centro di riabilitazione per i bambini denutriti "P. Luigi " è sorto nel 1987 per far fronte all'alto tasso di bambini malnutriti che richiedevano 4-6 mesi di ricovero in ospedale. In questi anni sono stati curati bambini che non sarebbero sopravvissuti. Per recuperare un bambino denutrito di 1, 2, 3 grado di denutrizione, sono necessari dai 3 ai 6 mesi di cure. Nel Centro c'è una presenza continua dai 30 ai 40 bambini. I piccoli con grave e moderata denutrizione vengono ricoverati, mentre i bambini con lieve denutrizione vengono seguiti tramite l'ambulatorio. REFERENTE IN LOCO: Suor Clara Zurlo, missionaria cittadellese delle Suore della Provvidenza. COSTO: le spese per il latte e altro cibo si aggirano sugli euro al mese; gli stipendi del personale ammontano a euro al mese. PROGETTO CRIANÇA È VIDA (Brasile) A Marituba, periferia di Belem, la Comunità Papa Giovanni XXIII ha preso in gestione una struttura esistente per aprire una sorta di patronato dove accogliere bambini e ragazzi che altrimenti starebbero in strada, coinvolgendoli in varie attività. Una sala è già stata attrezzata con chitarre e sono iniziate le lezioni di musica. Ora si progetta di coprire uno spazio aperto per consentire ai ragazzi di giocare anche nel periodo delle piogge. REFERENTE LOCALE: Marco Pasquetto, della Comunità Papa Giovanni XXIII COSTO: il progetto procede a seconda delle esigenze che emergono di giorno in giorno, per cui i costi non sono quantificabili. mese.progetto STUDENTI (Messico) A San Juanito, nello stato di Chihuahua, l'associazione Laicale Missionaria si occupa anche di garantire l'accesso alla scuola a ragazzi volenterosi, ma con famiglie povere. Soltanto un aiuto esterno può consentire loro di completare la formazione scolastica (secondaria o universitaria) in vista di un lavoro dignitoso. REFERENTE LOCALE: Ester Mantovan dell'a.l.m.(associazione Laicale Missionaria) COSTO: variabile a seconda del curriculum scolastico. Attualmente sono sostenute tre studentesse. PROGETTO HOGAR SAN CAMILO (Perù) Dal 1995 nel quartiere di Barrios Alto, uno tra i più poveri e pericolosi di Lima, l'hogar San Camilo accoglie e cura malati di AIDS e sieropositivi (finora sono stati assistiti malati e familiari). L'Hogar somministra gratuitamente i farmaci retro virali, si occupa di gestanti e neonati, garantisce visite domiciliari anche lontano dal centro di Lima, diffonde campagne di informazione. REFERENTE LOCALE: P. Camillo Scapin, missionario camilliano. COSTO: Si chiede un contributo per le visite domiciliari (fatte con due camioncini) di euro all'anno. Una Proposta diversa si è impegnata a sostenere il progetto per un altro anno. PROGETTO I BAMBINI DI RISHILPI (Bangladesh) A Rishilpi i cosiddetti fuoricasta trovano un lavoro dignitoso, cure mediche, scuole per i propri figli. Trattandosi di famiglie poverissime, si chiede un aiuto per consentire ai bambini la frequenza scolastica. Inoltre è possibile adottare a distanza sia famiglie intere (spesso vedove con figli) sia bambini con malformazioni (purtroppo numerosi, a causa dell'inesperienza di madri troppo giovani). REFERENTE LOCALE: Laura Melano e Vincenzo Falcone. COSTO: 240 euro all'anno per l'adozione di un bambino; 400 euro all'anno per l'adozione di una famiglia. Attualmente risultano adottati a distanza 14 bambini e 5 famiglie.

7 SU UNA NAVE, IN MARE... Zio Amadou Sì? Mi senti? Sì che ti sento Ma non mi guardi. L uomo si volta verso il nipote. Il ragazzino, poco più di sei anni, lo osserva dubbioso, tuttavia si fida e riattacca: Zio, tu conosci bene l italiano? Certo, sono stato due volte in Italia. Conosci tutte le parole? Sicuro, Ousmane. Il nipote si guarda in giro come se avesse timore di essere sentito da altri, e arriva al sodo: Cosa vuol dire extracomunitario? L uomo alto e magro, sui trent anni, ha la barba che gliene aggiunge almeno una decina. Non appena sente l ultima parola del bambino, si gira e fissa i propri occhi nei suoi. Trascorre un breve istante che sembra un eternità in un viaggio in cui è in gioco la vita. Extracomunitario, dici? -ripete sorridendo lo zio Amadou- È una bellissima parola. I comunitari sono quelli che vivono tutti nella stessa comunità, come gli italiani, extracomunitario è qualcuno che viene da lontano a portare qualcosa in più. E questo qualcosa in più è una cosa bella? Certamente! esclama Amadou- Tu ed io, una volta giunti in Italia, diventeremo extracomunitari. Io sono così così, ma tu sei di sicuro una persona bella, bellissima. L uomo riprende a far correre lo sguardo sulla superficie dell acqua, ma Ousmane gli chiede ancora: Cosa vuol dire immigrato? Lo zio risponde subito: Immigrato è una parola anche più bella di extracomunitario. Devi sapere che quando noi extracomunitari arriveremo in Italia e cominceremo a vivere lì, diventeremo degli immigrati. Anch io? Sì, anche tu. Un bambino immigrato. Sei anche extracomunitario, cioè qualcuno che porta alla comunità qualcosa di più bello. Tutti gli italiani ci diranno grazie, cioè ci saranno grati. Da cui immi-grati. Chiaro? Chiaro, zio. Prima extracomunitari e poi immigrati. Bravo approva soddisfatto Amadou e ritorna a guardare il mare. Poco dopo il bambino richiama ancora la sua attenzione. Zio... Sì? fa l uomo voltandosi paziente per l ennesima volta. E cosa vuol dire clandestino? Questa volta Amadou compie un enorme sforzo per sorridere e gli dice: Clandestino. Sai questa è la parola più importante. Noi extracomunitari, prima di diventare immigrati, siamo clandestini. I comunitari che incontrerai molto probabilmente ancora non lo sanno che tu hai qualcosa in più di bello e qualcuno di loro potrà insinuare il contrario. Tu non credere a queste persone. Per quante persone possano negarlo, tu sei qualcosa di più bello, e lo sai perchè? Perchè tu sei un clan-destino. Tu sei il destino del tuo clan, cioè della tua famiglia. Tu sei il futuro. Amadou riprende ad osservare il mare. Ousmane finalmente si volta a guardare le onde. Il suo sguardo punta verso l orizzonte: Sono il futuro dei miei pensa il bambino con orgoglio e commozione. Chi può essere così ingenuo da pensare di fermarlo? Alessandro Ghebreigziabiher FIOCCHI ROSSI La famiglia RIGON festeggia il secondogenito ALBERTO che il 15 ottobre si è brillantemente laureato in Medicina e chirurgia presso l'università di Padova! E' figlio d'arte Alberto: il padre, Rino, è medico di base con un passato di volontario CUAMM in Kenya. È membro del Consiglio Direttivo di UPD. La madre, Miriam, coniuga la passione per la recita alla solidarietà con gli ultimi e ogni anno organizza la singolare iniziativa Le ragazze di marzo. Al neo dottore le felicitazioni di tutta l'associazione! RICONOSCENZA Un sentito grazie alla proprietà e alle maestranze della ditta CELENIT di Tombolo (Padova) che nel segno del Natale come dono per tutti, hanno deciso anche quest'anno di sostenere con un congruo contributo un progetto di Una Proposta diversa. Da anni i dipendenti attraverso una libera raccolta, portano avanti l'adozione di ANNA, una bambina della Repubblica Centrafricana. Inoltre, grazie all'autotassazione finanziano in parte un altro progetto. Dulcis in fundo: anche quest'anno l'azienda, ha deciso di destinare la tradizionale somma per i regali natalizi ai progetti di solidarietà COME PERLE PREZIOSE in margine alla Giornata missionaria... Tutto è pronto. Avanza la croce accompagnata da 5 ceri, ognuno un continente. Inizia il percorso Nel segno della croce Sui luoghi della croce, Veglia Missionaria nella chiesa (foto) della Parrocchia Santa Maria di Cittadella. Prima tappa: a far rivivere il Getsemani, il luogo dell angoscia, basta una testimonianza sul Treno de la muerte, il treno merci che dal Guatemala, attraverso il Messico, scarica negli Stati Uniti la merce umana che riesce a sopravvivere al viaggio infernale sopra i vagoni, oltre che a violenze rapine sequestri. In media su 400 imbarcati ne arrivano 20, quasi tutti maschi adulti, che si sono lasciati per strada le donne e i bambini. Seconda tappa: il Golgota riappare nelle parole di una donna di 54 anni, una cristiana irachena, rapita e torturata dagli jihadisti perché si converta all Islam, e culmina nella lettura del Martirologio, l elenco dei 26 religiosi che nel 2014 hanno subìto una morte violenta. Picchiati con spranghe o rapiti e torturati, tutti sono passati attraverso la Croce, la Grande sofferenza. I bambini presenti depongono davanti all altare dei garofani rossi, uno per ogni martire. Ma la terza tappa, il Sepolcro (vuoto), fa del loro martirio, cioè della loro testimonianza, il trionfo sul male, la certezza di aver fatto la scelta giusta. Ora sale sull ambone Ramatu e racconta come lei e il marito hanno vissuto il dramma dell ebola che ha falcidiato 18 famigliari, tutti residenti nel villaggio di Bumbuna, nel nord della Sierra Leone. Nella sua viva testimonianza viene ripercorso l itinerario della Veglia: l angoscia del telefono che squilla per comunicare la malattia e la morte dei loro cari, il dolore per l impotenza di aiutarli a migliaia di kilometri di distanza e di dargli una degna sepoltura, la speranza nel sepolcro vuoto che solo la fede può dare. La Giornata missionaria del 18 ottobre, due giorni dopo la Veglia, ha raccolto 700 euro che, tramite Una Proposta Diversa, sono stati inviati ai Saveriani di Makeni perché provvedano alle necessità del villaggio di Bumbuna. Perché, oltre al danno dei lutti famigliari, per chi è riuscito a guarire c è anche la beffa di essere considerato un contaminato, marchiato a vita e quindi relegato ai margini della comune convivenza. Di qui la difficoltà per i sopravissuti all ebola di sopravvivere pure all ignoranza e alla superstizione, mali che li condannano comunque ad una morte sociale e materiale. Marta VITA DELL ASSOCIAZIONE Ci siamo riuniti in sede: 3 novembre e 3 dicembre per gli incontri mensili del Consiglio direttivo di verifica e di programmazione. Abbiamo organizzato: 25 novembre 2015 una serata di promozione commerciale a beneficio di un Progetto dell'associazione. Abbiamo partecipato: 4 e 11 novembre al Corso di aggiornamento sugli aspetti fiscali delle ONLUS organizzato dal CSV di Padova. 16 novembre alla riunione del Consiglio direttivo del Coordinamento delle Associazioni di volontariato di Cittadella. 20 novembre alla fiaccolata (ad una settimana dai fatti di Parigi) per ricordare tutte le vittime degli attentati e per ripetere il no alla guerra. 21 novembre alla camminata intorno alle mura di Cittadella e all'iniziativa scarpette rosse in collegamento al 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne. 30 novembre ai funerali in Duomo a Padova di don Luigi Mazzucato, il grande sacerdote che dal 1955 al 2008 è stato direttore e anima instancabile di Medici con l Africa Cuamm. 2 dicembre alla serata di bilancio della Festa dea suca alla quale aveva partecipato il gruppo giovani di UPD. Abbiamo incontrato: 19 novembre i cori ANA e GAM che animeranno il tradizionale concerto di Natale del 23 dicembre nonché i volontari che organizzeranno un momento conviviale al termine della serata. Invii finanziari: In ANGOLA (sr. L. Massarin) per formazione adulti; in ETIOPIA per progetto sanitario; in BRASILE (M. Pasquetto) per progetto di formazione; in TANZANIA (sr. Della Consolata e ALM) per asilo e adozioni; in PERU' (p. C. Scapin) per progetto sanitario; in SENEGAL ( Cipsi) per progetto scuola; nelle FILIPPINE (p. R. Venturin) per progetto Figlie della Luce.. 3

8 4 SPECIALE GIOVANI YOUPD IN SENEGAL PER LA LOTTA ALLE DISEGUAGLIANZE DI GENERE Nella prima settimana del mese di Novembre, una delegazione del CIPSI (Coordinamento Italiano di Iniziative popolari di solidarietà internazionale) ha visitato la realtà di Pikine est, quartiere banlieu della città di Dakar in Senegal. Il motivo del viaggio, a cui ho partecipato per conto di Una Proposta Diversa, è stato riallacciare i ponti con la comunità di Pikine est e in particolare con le donne della comunità e con la municipalità della città. Il Cipsi negli anni passati si era già reso promotore di un progetto di cooperazione nella zona e le beneficiarie erano state proprio quelle donne che sono state reincontrate a Dakar. Il lavoro svolto negli anni scorsi ha permesso di creare all'interno di una struttura preesistente nel quartiere di Pikine est uno sportello informativo e formativo per tutte le donne della zona e in particolar modo del raggruppamento di donne che formano il Comitato locale femminile. Negli anni sono state svolte varie attività informative e parallelamente al Gioff, così è nominato lo sportello, è nato negli anni anche uno studio di consulenza legale gratuito per le donne e bambini, finanziato dalla Cooperazione italiana e collaborante a stretto giro con le amministratrici volontarie dello sportello. Il progetto nasce dalla volontà di colmare delle necessità evidenti e provare a diminuire dinamiche negative che riguardano nello specifico le donne di questo paese dell'africa sub-sahariana.l'indice di diseguaglianza di genere del Senegal conta con un punteggio 0,556 piazzando così il paese alla 144esima posizione su 146 presi in considerazione. Nel 2011, secondo la classifica relativa all'indice globale di diseguaglianza di genere, il Senegal si classifica al 92 esimo posto su 135. Secondo l'ultima revisione della strategia nazionale per l'equità e l'uguaglianza di genere del 2014, nonostante i progressi innegabili degli ultimi 25 anni, le disparità di genere persistono in tutti i settori, sociale, economico e politico. Questi dati tradotti in vita reale vogliono marcare una netta diseguaglianza di status nelle famiglie e nella società, un diseguale livello di accesso e accessibilità ai servizi sociali di base; un limitato potere economico delle donne nonostante il loro fondamentale contributo all'economia familiare e di mercato. E quindi chiaro come vi sia un diseguale godimento dei diritti fondamentali, una partecipazione minore delle donne nei processi decisionali. Partendo da questi dati il viaggio della nostra delegazione ha avuto come scopo quello di riprendere un discorso già iniziato e programmare un nuovo percorso di cooperazione e di scambio con la realtà delle donne senegalesi. Nel corso della settimana sono stati svolti molti incontri finalizzati a decidere come organizzare questo nuovo corso. Sono state ascoltate più volte le responsabili di tutti i raggruppamenti femminili ed è stato discusso insieme su quale fosse la strategia migliore per individuare le necessità delle nuove beneficiarie di questo progetto che nascerà. Grazie all'aiuto di quattro civilisti italiani che presteranno un anno della loro vita a questa realtà si sta sviluppando una ricerca sociale che permetterà di individuare necessità e possibilità di sviluppo locale. Altro passo fondamentale del Cipsi è stato quello di raggiungere un accordo di partenariato con il comune di Pikine est, che solidifica i rapporti con le istituzione locali e delinea un appoggio totale di queste ultime al progetto che si svilupperà. Una Proposta diversa è chiamata a essere partner attivo in questo nuovo percorso comune. Molte sono le possibilità che possono nascere; è emersa chiaramente una richiesta di maggiore formazione, ma anche un appoggio concreto per la creazione di nuove e interessanti attività di micro imprenditorialità femminile. Significativo è stato per Upd decidere di agire in un territorio dal quale provengono molti degli attuali flussi migratori. Il lavoro da compiere è complesso ma sarà svolto con tutte le risorse disponibili, finanziare e non. Importante è anche ricordare che tutto quello che sarà promosso avverrà all'insegna della più piena sostenibilità, in modo tale che negli anni a venire il Senegal possa continuare a camminare con le gambe delle sue donne che sono il presente e il futuro dell'africa. Giovanni Pedron Registrazione Tribunale di Padova n del Direttore Responsabile: Giovanni Tonelotto Una Proposta Diversa ONLUS Segreteria: Stradella Nico d Alvise, 1 - Cittadella (PD) Sede Legale e Redazione: Via Beltramina Sud, 14 - Cittadella (PD) Cod. Fisc Stampa: Grafiche Baggio, Tombolo (PD) Una Proposta Diversa è stampato su carta riciclata Se vuoi ricevere informazioni sull Associazione e le sue attività - telefona al (che è anche fax) o al scrivi a Una Proposta Diversa - Stradella Nico d Alvise, Cittadella(PD) - invia un a info@upd-onlus.it - visita il sito internet: Se vuoi contribuire ad un nostro progetto usa - il conto corrente postale i conti correnti bancari COD. 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