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1 Protocollo d intesa per la prevenzione e la lotta ai fenomeni del bullismo e della devianza giovanile PREMESSO CHE il D.P.R. 3 aprile 2006, n. 180, affida alla Prefettura Ufficio Territoriale del Governo la funzione di raccordo dei vari livelli istituzionali per promuovere iniziative di interesse comune nell intento di sviluppare una cooperazione propositiva e fattiva tra i soggetti coinvolti nella trattazione di problematiche di carattere generale riguardanti la collettività locale e di favorire in tal modo una migliore conoscenza del territorio; in relazione alle problematiche emergenti in questa provincia, si rileva la necessità di attuare un iniziativa finalizzata a prevenire e contrastare i fenomeni di bullismo e di devianza dei giovani in età scolare che, senza sovrapporsi alle procedure istituzionali già esistenti curate dagli organi competenti, impianti un modello organizzativo capace di promuovere momenti di confronto da parte delle diverse Amministrazioni interessate al fine di acquisire una più ampia e completa cognizione di tali manifestazioni nonchè di realizzare interventi mirati e coordinati, valorizzando le specifiche competenze di ciascuno attraverso un azione professionale, condivisa e univoca capace da superare ogni logica di intervento settoriale. L obiettivo che si intende perseguire è quello della costituzione di una rete interistituzionale che favorisca il superamento della frammentarietà degli interventi attraverso un effettiva integrazione operativa e professionale delle Amministrazioni a vario titolo coinvolte nelle problematiche sopra citate nonchè un accrescimento delle competenze di ciascuna, presupposto di una maggiore efficacia degli interventi e di una concreta azione informativa e preventiva; a tale proposito le Amministrazioni firmatarie del presente protocollo ritengono che Il pieno riconoscimento del ruolo di ciascuna in funzione del risultato che si intende perseguire e l integrazione dei ruoli rappresentino la prospettiva capace di mettere in relazione funzioni educative, sociali, sanitarie e di tutela allo sviluppo del benessere e della salute delle ragazze e dei ragazzi dentro e fuori la scuola; questo progetto intende favorire un coordinamento tra le Amministrazioni coinvolte per intervenire sui fenomeni di disagio giovanile indicati che, pur non costituendo illeciti penali, possono diventare il terreno di coltura di comportamenti penalmente rilevanti; 1

2 il progetto pertanto ha fra i propri obiettivi quello di documentare, di istaurare canali di comunicazione privilegiata tra i diversi enti implicati, di definire le forme di vigilanza nonché di formazione ed informazione relative al fenomeno del bullismo e della devianza giovanile nelle scuole e si rivolge unicamente ai soggetti firmatari del protocollo d intesa; TRA - Prefettura di Ferrara - Provincia di Ferrara - Comune di Ferrara - Ufficio Scolastico Provinciale di Ferrara - Questura di Ferrara - Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ferrara - Comando Provinciale dei Carabinieri di Ferrara - Azienda U.S.L. di Ferrara SI CONVIENE QUANTO SEGUE art. 1 ( organizzazione) Al fine di armonizzare ed integrare gli interventi di supporto alle scuole in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e della devianza giovanile, la Provincia, il Comune, l'ausl, l'ufficio Scolastico Provinciale e le Forze di Polizia individuano, ciascuno nel proprio ambito ed in relazione alle specifiche competenze, un proprio rappresentante al fine di costituire un gruppo stabile di lavoro, che sarà coordinato dalla Prefettura. art. 2 Il gruppo di lavoro avrà il compito di: predisporre, compatibilmente con le risorse finanziarie che gli Enti Locali potranno assegnare, un piano di lavoro entro il 31 agosto di ogni anno e monitorare l attività svolta. 2

3 presentare annualmente alla Conferenza Provinciale Permanente una relazione affinché venga verificata l efficacia delle strategie e delle metodologie degli interventi. predisporre un patto educativo territoriale Gli incontri verranno convocati dal Coordinatore ma potranno essere richiesti, tramite il Coordinatore, anche dai singoli componenti per rispondere a situazioni specifiche ed urgenti. art. 3 (documentazione) Gli Enti Locali, l A.U.S.L. e l Ufficio Scolastico Provinciale di Ferrara, che si occupano di problematiche sociali relative al disagio giovanile nonché di interventi sul bullismo nella scuola, nella famiglia e sul territorio, metteranno a disposizione servizi di documentazione, ricerca, intervento educativo e valutazione utili a definire le linee d intervento. art. 4 ( comunicazione ) Anche al di fuori degli interventi programmati, a fronte di criticità riscontrate, i dirigenti scolastici, allo scopo di prevenire i fenomeni del bullismo e della devianza giovanile nelle scuole, attivano il raccordo con le Amministrazioni interessate. A tal fine verranno individuati i referenti cui i Dirigenti scolastici potranno fare riferimento in base all allegato schema A. art. 5 Le Forze dell ordine forniranno agli Enti Locali ed all AUSL ogni possibile collaborazione facendosi carico di informare i cittadini che ad essi si rivolgono sia tramite i numeri di emergenza e di pubblica utilità - 112, 113 e sia tramite il Poliziotto ed il Carabiniere di Quartiere - della possibilità di contattare gli uffici che tali enti individueranno al fine di segnalare le eventuali situazioni di disagio percepite. Ciò sarà fatto solo qualora non si ravvisino situazioni criminogene o comunque tali da dover essere approfondite nelle opportune sedi. art. 6 Analoga iniziativa assumerà la Prefettura di Ferrara per le segnalazioni ricevute dai cittadini. 3

4 art. 7 Le Amministrazioni che aderiscono al protocollo si impegnano a raccogliere e gestire le informazioni, in qualsiasi modo ricevute, nel rispetto delle normative vigenti, con particolare riguardo a quelle relative alla protezione dei dati personali nonché al Codice Penale. Si impegnano altresì a concordare in sede di Gruppo di Lavoro i luoghi e le modalità con cui procederanno all acquisizione diretta di segnalazioni da parte dei cittadini (moduli, interviste telefoniche o altro); art. 8 Lo svolgimento dell attività di vigilanza all esterno e presso le scuole verrà assicurata anche tramite operatori di Polizia Municipale e sarà concordata in sede di Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica, ove si valuterà la modulazione del piano di controllo del territorio in base alle esigenze rappresentate e anche tenendo conto della programmazione già in atto finalizzata alla sicurezza stradale. I dirigenti scolastici, al fine di garantire l attuazione di un efficace attività preventiva, appronteranno ogni consentita collaborazione con gli operatori di Polizia secondo un criterio di reciprocità. art. 9 ( informazione ) I dirigenti scolastici concordano con la Prefettura UTG, con le Forze di Polizia, con gli Enti locali, con l Ufficio Scolastico provinciale e con l A.U.S.L. lo svolgimento di seminari, incontri, dibattiti finalizzati ad una diffusione della cultura di legalità e di prevenzione per contrastare i fenomeni del bullismo e della devianza giovanile. art. 10 ( risorse ) Gli Enti locali si impegnano a reperire i fondi necessari per le eventuali campagne di sensibilizzazione e informazione. La durata del presente protocollo è triennale. art.11 ( durata ) 4

5 Al termine di tale periodo potranno essere apportate eventuali modifiche da concordare in relazione alle verifiche condotte sui risultati conseguiti in rapporto agli obiettivi prefissati art.12 ( destinatari) Il Dirigente dell Ufficio Scolastico provinciale si impegna a sottoporre il presente protocollo ai dirigenti scolastici delle scuole di Ferrara che autonomamente potranno aderire. Il presente protocollo, in relazione a quanto previsto, rimane aperto agli altri Comuni ed alle altre scuole della provincia cui verrà trasmesso per una eventuale adesione. Ferrara, 4 giugno

6 ALL.A SCUOLE REFERENTE FORZE DELL ORDINE E POLIZIA MUNICIPALE REFERENTE SERVIZI TERRITORIALI ENTI LOCALI SCUOLE ELEMENTARI SCUOLE MEDIE INFERIORI SCUOLE MEDIE SUPERIORI 6

7 ELENCO DEI FIRMATARI DEL PROTOCOLLO PREFETTURA QUESTURA COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI COMANDO PROVINCIALE GUARDIA DI FINANZA COMUNE DI FERRARA PROVINCIA DI FERRARA AZIENDA USL DI FERRARA UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE 7

8 SCUOLA FIRMA DEL DIRIGENTE AS/sb/BULLISMO/protocollo d intesa 8

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