Profilo cognitivo e delle abilità di lettura in dislessici evolutivi con e senza ritardo di linguaggio diventati giovani adulti
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1 i s l e s s i a, i s o r t o g r a f i a, i s c a l c u l i a: un o o p i ù i s t u r b i? Profilo cognitivo e elle abilità i lettura in islessici evolutivi con e senza ritaro i linguaggio iventati giovani aulti Laura Lami, Alice Palmieri, Maria Caterina Solimano e Clauia Pizzoli In questo stuio viene escritta l evoluzione el profilo psicointellettivo e elle abilità i lettura i un campione i 33 islessici evolutivi iagnosticati all età meia i 1,2 anni e successivamente valutati all età meia i 19,2. I ati evienziano il permanere i competenze i lettura eficitarie e ella compromissione elle competenze fonologiche. Ai fini i una possibile sottotipizzazione ei profili, i partecipanti sono stati ivisi in ue sottogruppi teneno conto ella presenza o meno i un anamnesi positiva per pregresso ritaro i linguaggio in età prescolare ma non più attivo in misura significativa urante le prime fasi i alfabetizzazione. Una batteria neuropsicologica stanarizzata è stata utilizzata per valutare la lettura, la scrittura, la consapevolezza fonologica e il RAN. I eficit i lettura erano comuni a tutti i islessici (con e senza pregresso ritaro i linguaggio) ma i islessici con pregresso ritaro i linguaggio avevano una prestazione peggiore in memoria verbale e abilità i scrittura. Parole chiave: islessia, profilo cognitivo, comorbiità, ritaro el linguaggio. Cognitive p r o f i l e a n r e a i n g isabilities in yo u n g a u lt s e v e l o p m e n ta l yslexics with or without language retaration Summary The article escribes the results of a longituinal stuy on a sample of evelopmental yslexics whose average age is currently 19,6 years, previously iagnose at an average age of 1,2 years. Thirty-three aolescents an young aults were ivie into two groups accoring to the presence (RL) or absence (No RL) of a history of early language elay. A stanarize neuropsychological battery Eizioni Erickson Trento Vol. 6, n. 1, gennaio 29 (pp ) 77
2 Vol. 6, n. 1, gennaio 29 was use to assess reaing, spelling, phonological awareness an RAN. Reaing eficits were share by most yslexics (with an without language elay) an RL yslexics ha worse verbal memory an spelling abilities. Keywors: yslexia, cognitive profile, comorbiity, language retaration. Introuzione Negli ultimi anni si è verificato un incremento i richieste i inquaramento iagnostico a parte i aolescenti che alla scuola seconaria continuano a manifestare ifficoltà nella lettura e nella scrittura a fronte i un funzionamento cognitivo e sociale aeguato. La maggiore conoscenza el problema, la iffusione i attività i screening e i formazione per insegnanti e l accresciuta consapevolezza a parte ei genitori hanno portato a una aumentata sensibilità verso i isturbi specifici i apprenimento. Lo stuio che presentiamo fa parte i un lavoro più vasto che ha coinvolto una popolazione i giovani aulti islessici iagnosticati in età evolutiva e un gruppo i islessici iagnosticati in età aulta al Centro Regionale Disabilità Linguistiche e Cognitive ASL Bologna. La nostra ricerca era finalizzata sia alla conoscenza ell evoluzione el isturbo i lettura e ella sua eventuale persistenza o mutamento nel corso el tempo, sia alla raccolta i informazioni sul benessere psicologico e sulla qualità ella vita (Pizzoli et al., 28 in corso i pubblicazione). L esperienza clinica e alcuni stui ella letteratura internazionale, soprattutto i lingua anglofona, hanno fatto emergere sempre i più la necessità i non isgiungere l approfonimento egli aspetti cognitivi a quelli relativi all aattamento psicosociale e all autostima. Infatti, la persistenza el isturbo nel tempo comporta spesso vissuti i bassa autostima e un senso i inaeguatezza sproporzionato alle ifficoltà oggettive, con ricaute negative sul percorso accaemico e sull inserimento lavorativo ella persona islessica. La pianificazione ell intervento ovrà quini rivolgersi anche a questi aspetti. I ati che presentiamo in questo lavoro riguarano la valutazione elle caratteristiche el funzionamento cognitivo elle persone con islessia evolutiva ora iventate giovani aulti, e la ricerca i profili ifferenziati in base alla presenza o meno i un pregresso isturbo i linguaggio. In un preceente stuio (Chilosi et al., 23) avevamo analizzato un campione i 12 soggetti islessici in età evolutiva al fine i iniviuare una sottotipizzazione el profilo islessico rispetto alla presenza o meno i un pregresso ritaro i linguaggio segnalato in anamnesi. I ragazzi islessici con riferite alterazioni nel ritmo i comparsa el linguaggio orale prima ell ingresso alla scuola primaria presentavano, rispetto agli altri islessici, una working memory fonologica più riotta, lessico in input e in output meno esteso, lettura più scorretta, comprensione el testo più ifficoltosa. Ci siamo chiesti, sulla base i questi primi risultati, se era possibile ientificare anche in età aulta ifferenze legate alla presenza/assenza i un ritaro i acquisizione el linguaggio in età prescolare e se le componenti alterate rimanevano le meesime anche in tara aolescenza. 78
3 l. lami et al. Profilo cognitivo e elle abilità i lettura in islessici evolutivi con e senza ritaro i linguaggio iventati giovani aulti Numerose ricerche sostengono l esistenza in età evolutiva i un core phonological eficit alla base elle ifficoltà i lettura e i scrittura. L apprenimento el coice scritto richiee l acquisizione i una consapevolezza esplicita ella struttura fonologica interna alle parole al fine i trasformare le lettere in suoni. Il eficit fonologico si manifesta in ifficoltà che emergono in iversi omini strettamente collegati tra loro (Rei et al., 27): consapevolezza fonologica, memoria verbale a breve termine, lettura i non parole e recupero lessicale (riotta fluenza verbale e velocità i naming). Numerosi stui hanno evienziato tuttavia che il compito i enominazione rapia (RAN) fa riferimento a imensioni ifferenti al processamento fonologico quali l automatizzazione i abilità generali come il riconoscimento visivo e la velocità i articolazione. Nel lavoro i Brizzolara et al. (26) sono stati consierati ue gruppi i bambini islessici con e senza pregresso ritaro i linguaggio e sottoposti a una batteria neuropsicologica che compreneva lettura, scrittura, prove i working memory verbale e i processamento fonologico (spoonerismi) e RAN. Gli autori concluono che, in una lingua a ortografia trasparente come l italiano, i eficit al compito i enominazione rapia sono conivisi a tutti i islessici mentre il eficit fonologico è principalmente associato a un pregresso ritaro i linguaggio. Molti stui anglofoni evienziano invece che il eficit fonologico continua a caratterizzare il isturbo in età aulta (Hatcher, Snowling e Griffiths, 22; Snowling et al. 1997; Ramus et al., 23; Shaywitz et al., 1999) e permane come ifficoltà resiua anche in islessici compensati con prestazioni i lettura vicine alla norma (Paulesu et al., 1996). In una recente ricerca Miller-Shaul (25) ha evienziato che la iscrepanza tra islessici aulti e lettori accurati aumenta significativamente in compiti i processamento fonologico. Nel campione a lui stuiato i islessici aulti mostrano una ifficoltà nel riconoscimento i pseuoparole quasi sovrapponibile a quella ei islessici in età evolutiva, nonostante essi presentino un miglioramento nella lettura i parole. Anche nello stuio i Savage et al. (25) in un campione i stuenti universitari islessici sono emerse ifficoltà nel processamento fonologico, nella memoria a breve termine verbale e nel naming rapio. Nello stuio escriveremo l evoluzione el profilo cognitivo e elle abilità i lettura i un campione i islessici iagnosticati in età evolutiva e ora giovani aulti e la possibile sottotipizzazione ei profili sulla base i un riferito ritaro i acquisizione el linguaggio in età prescolare ma non più attivo in misura significativa urante le prime fasi i alfabetizzazione. Metoo Partecipanti Il campione è costituito a 33 islessici aulti seguiti longituinalmente al Centro Regionale Disabilità Linguistiche e Cognitive i Bologna. L età meia al momento ella prima iagnosi (T1) è i anni 1,2 (DS 2,5); al momento ella successiva valutazione (T2) l età meia è i anni 19,6 (DS 3,4). 79
4 Vol. 6, n. 1, gennaio 29 Proceura Gli aulti islessici sono stati contattati singolarmente con una richiesta specifica i partecipazione alla ricerca per una rivalutazione i controllo a svolgersi presso la see el Centro Regionale. Il tempo richiesto per le valutazioni era i ue giornate e i ati sono stati raccolti nel corso i un anno (26). Strumenti L assessment è costituito a un ampia batteria i test volti a valutare: profilo psicointellettivo (WISC-R/ WAIS-R); velocità e correttezza i ecoifica i parole, non parole e brano (prova 4-5 Sartori, testo «Deterioramento ell ambiente» tratto alla prova MT comprensione); comprensione el testo scritto (Prove MT); scrittura i parole (ettato ortografico) e non parole; ecisione ortografica; abilità metafonologiche (Spoonerism task, ripetizione non parole); naming rapio. La prova i scrittura consiste in un ettato i 8 parole contenenti le principali regole ortografiche ella lingua italiana (igrammi, c/q, h, oppie). Il compito i ecisione ortografica è finalizzato alla valutazione el lessico ortografico e comporta la presentazione i coppie i stimoli formate a una parola e a una non parola ortograficamente simile che può essere fonologicamente uguale (Pizzoli et al., 28). Gli errori nella scrittura e nella ecisione sono stati suivisi in fonologicamente plausibili (a esempio, scuola-squola) e implausibili (a esempio, arancio-araco). La valutazione elle abilità meta fonologiche complesse è stata conotta con un compito i inversione i iniziali (Spoonerism Task) elaborato e tarato presso il Centro Regionale: si tratta i ascoltare coppie i parole e i invertirne le iniziali per generare nuove coppie i parole o i non parole (a esempio, mano-sale iventano sano-male). Vengono consierati le risposte corrette e il tempo complessivo i esecuzione el compito. Risultati Presenteremo in questa sezione i ati riguaranti il campione totale ei islessici e i seguito i ati relativi ai sottogruppi ei soggetti con o senza pregresso ritaro i linguaggio. È stato effettuato un confronto fra le prestazioni el campione totale al tempo 1 e al tempo 2 meiante analisi ella varianza per misure ripetute, come riportato nella tabella 1. Il campione ei islessici mostra nel tempo un écalage significativo (F = 18,33, p <,5) elle abilità verbali valutate alle prove psicometriche, mentre le abilità prassiche e visuospaziali rimangono sostanzialmente invariate (figura 1). 8
5 l. lami et al. Profilo cognitivo e elle abilità i lettura in islessici evolutivi con e senza ritaro i linguaggio iventati giovani aulti Tabella 1 Confronto fra le prestazioni el campione (QI) Tempo 1 Tempo 2 Meia DS Meia DS Età 1,2 2,5 19,6 3,45 QI totale QI verbale * 13 QI performance Tempo 1 Tempo QI Totale QI Verbale QI Performance Fig. 1 Evoluzione el livello intellettivo tra T1 e T2. Sono state conotte numerose analisi correlazionali al fine i iniviuare quali abilità potessero essere in relazione con la flessione el quoziente verbale: memoria verbale a breve termine, comprensione el testo, consapevolezza metafonologica, enominazione rapia e velocità i lettura. È emersa una correlazione positiva fra velocità i lettura e quoziente verbale al T2 (,437**). Il profilo valutato al T2 con la Scala WAIS-R (figura 2) mostra anche in età aulta il permanere i ifficoltà nei subtest Aritmetica, Digit Span e Cifrario o profilo ACD spesso riportato in letteratura come profilo caratteristico ei soggetti con islessia evolutiva. Il Digit Span, sebbene coinvolga abilità attentive e i concentrazione, è fonamentalmente un compito i memoria sequenziale uitiva. Esso implica, nella componente reverse, l attivazione ella memoria i lavoro fonologica che è stata ampiamente riconosciuta carente nelle persone islessiche (Snowling, 2). Il Cifrario richiee abilità i scanning seriale, memoria visiva, velocità visuo-grafo-motoria e i controllo motorio. Il subtest i Aritmetica 81
6 Vol. 6, n. 1, gennaio 29 richiee l esecuzione i calcoli mentali ma implica anche il coinvolgimento ella memoria verbale a breve termine e ella ecoifica fonologica e verbale. I nostri ati quini confermano quanto riportato in letteratura rispetto a basse prestazioni ottenute a soggetti islessici in compiti che implicano processi i automatizzazione e i processamento fonologico Punteggi ponerati DS Punteggio meio 2 Inform. Digit Vocab. Aritm Compr Analog. Comp. F. Storie F. Cubi Ric. ogg. Cifrario Fig. 2 Anamento el profilo intellettivo in età aulta valutato con la Scala WAIS-R. Per quanto concerne le abilità i lettura si evienzia un significativo miglioramento nella correttezza ella ecoifica in tutte e tre le conizioni inagate (brano, parole e non parole). La rapiità i lettura mostra un lieve incremento nel tempo; tuttavia, permane fortemente eficitaria rispetto alla meia attesa per età e anni i scolarizzazione (Lami et al., 28). L accuratezza al T2 permane eficitaria nella conizione parole isolate, mentre si avvicina i più alla prestazione ei normolettori nella conizione non parole. Tabella 2 Confronto fra le prestazioni el campione (rapiità e accuratezza) Tempo 1 Tempo 2 Meia DS Meia DS sill./sec. Brano 1,78 1,2 3,37 1,1 Z score Brano -2,65-2,74 Z score Parole -2,52-2,6 Z score Non Parol -2,59-1,94 (continua) 82
7 l. lami et al. Profilo cognitivo e elle abilità i lettura in islessici evolutivi con e senza ritaro i linguaggio iventati giovani aulti (continua) Tempo 1 Tempo 2 Meia DS Meia DS % Errori Brano 6,7 7 2,31* 1,6 % Errori Parole 11,3 1,2 3,4* 3,4 % Errori Non Parole 32,1 2,3 1,5* 8,2 Z score Errori Parole 2,76 2,4 Z score Errori Non Parole 2,62,58 Analizzano l anamento elle competenze i lettura illustrate nelle figure 3, 4 e 5 veiamo che la iscrepanza rispetto ai normolettori aumenta con l età e il livello scolastico. Di fatto il punto i arrivo al T2 ella velocità i lettura nel brano per i nostri islessici è sovrapponibile al punto i partenza (T1) ei normolettori (classe quarta ella primaria), consierano come riferimento il ato i 6,55 sillabe al secono riportato in un recente lavoro conotto a Stella e Tintoni (27) su un campione i stuenti ella scuola seconaria i secono grao. Notevole si conferma anche la iscrepanza nell anamento ella lettura nelle liste i parole (T2 2,96 sill./sec. per i islessici a fronte i 5,28 sill./sec. per i normolettori) e i non parole (T2 1,7 sill./sec. per i islessici e i 3,23 sill./sec. per i normolettori). L analisi statistica al T1 (tabella 2) evienzia elle correlazioni i grao negativo tra velocità i lettura e accuratezza ella ecoifica. Si osserva, infatti, che a un ecremento el numero egli errori corrispone un aumento ella velocità i ecoifica el brano espressa nel rapporto sillabe/seconi. Tale correlazione è presente nella conizione testo, parole e non parole. Questa relazione si osserva anche nella popolazione normale nelle prime fasi i apprenimento ella lettura e si riuce poi progressivamente per l instaurarsi i processi i automatizzazione e i anticipazione ovuti all emergere i strategie i tipo semantico-lessicale ,55 5 sill./sec ,35 3,37 Dislessici Normolettori 2 1 1,78 Tempo 1 Tempo 2 Fig. 3 Anamento velocità i lettura nella conizione brano. 83
8 Vol. 6, n. 1, gennaio 29 3,5 3 2,5 3,23 sill./sec. 2 1,5 1,59 1,7 Dislessici Normolettori 1,5,91 Tempo 1 Tempo 2 Fig. 4 Anamento velocità i lettura nella conizione non parole ,28 4 sill./sec ,68 1,41 2,98 Dislessici Normolettori Tempo 1 Tempo 2 Fig. 5 Anamento velocità i lettura nella conizione parole. In età aulta (tabella 3) permane una correlazione i grao negativo tra velocità i lettura el brano e errori i ecoifica nel brano e nelle parole, mentre non si osserva più alcuna correlazione con gli errori i lettura elle non parole. Tabella 3 Correlazioni tra velocità e accuratezza i ecoifica al T1 sill./sec. brano % errori brano % errori parole sill./sec. brano % errori brano -,625** % errori parole -,549**,82** % errori non parole -,569**,736**,735** * p <,5; ** p <,1 84
9 l. lami et al. Profilo cognitivo e elle abilità i lettura in islessici evolutivi con e senza ritaro i linguaggio iventati giovani aulti sill./sec. brano Tabella 4 Correlazioni tra velocità e accuratezza i ecoifica al T2 sill./sec. brano % errori brano % errori parole % errori brano -,661** % errori parole -,52**,763** % errori non parole -,25,563**,449* * p <,5; ** p <,1 Iniviuazione i profili ifferenziati Profilo psicointellettivo Al fine i iniviuare profili ifferenziati i funzionamento in base alla presenza i un pregresso ritaro i acquisizione el linguaggio, il campione ei islessici è stato suiviso in ue sottogruppi: islessici con ritaro linguistico (N = 16) che verranno enominati RL e islessici senza ritaro (N = 17) inicati in seguito come No RL. La figura 6 illustra i quozienti ricavati alle scale psicometriche: si osserva che entrambi i gruppi hanno una flessione el quoziente verbale, che non è comunque risultata statisticamente significativa RL T.1 RL T.2 No RL T.1 NO RL T QI Totale QI Verbale QI Performance Fig. 6 Evoluzione ei profili psicointellettivi nei ue sottogruppi. 85
10 Vol. 6, n. 1, gennaio 29 Analizzano i singoli subtest è emersa una ifferenza significativa fra i ue campioni nel subtest Digit Span al tempo 1 (t = -2,55 p =,16) che permane anche nella valutazione effettuata al tempo 2 (t = -2,51 p =,16) ove la prestazione ei No RL risulta significativamente superiore a quella egli RL (tabella 5). Tabella 5 Confronto tra meie ei punteggi ponerati tra RL e No RL T1 T2 RL No RL RL No RL Meia DS Meia DS Meia DS Meia DS Digit Span 5,57 2,76 9,13 3 5,76 3,34 8,12 1,62 Abilità i lettura La velocità i lettura presenta un incremento nel tempo in entrambi i gruppi i islessici (figura 7) ,55 5 sill./sec ,8 3,63 3,12 RL NO RL Normali 2 2,2 1 1,3 Brano 1 Brano 2 Fig. 7 Anamento velocità i lettura (sillabe/secono) nella conizione brano nei soggetti RL e No RL confrontati con i normolettori. Al T1 i islessici RL risultano significativamente più lenti ei No RL nel brano (t = -2,17; p =,3) ma non si ifferenziano in misura significativa nella ecifrazione i parole e non parole. In età aulta (tabella 5) gli RL permangono significativamente più lenti solo nelle parole (t = 2,53; p =,17). 86
11 l. lami et al. Profilo cognitivo e elle abilità i lettura in islessici evolutivi con e senza ritaro i linguaggio iventati giovani aulti Tabella 6 Confronto ella velocità i lettura tra RL e No RL al T1 RL No RL Parole 2,51 3,49 * Non parole 1,66 1,75 * p <,5 Consierano l accuratezza, gli RL commettono al T1 un numero significativamente maggiore i errori nel brano e nelle parole rispetto ai soggetti No RL, mentre nelle non parole entrambi i gruppi compiono un numero molto elevato i errori. Nel tempo nel gruppo RL iminuisce in misura significativa il numero i errori in tutte le conizioni (parole, non parole e brano), mentre nel gruppo No RL si evienzia un miglioramento significativo nelle parole e nelle non parole ma non nel brano (tabella 6). Tabella 7 Confronto ella accuratezza tra RL e No RL al T1 e al T2 RL T1 No RL T1 RL T2 No RL T2 errori brano 1,29 4,13 ** 2,76 1,8 errori parole 16,31 7,31 ** 4,51 2,31 errori non parole 39,8 25,9 13,45 7,62 ** ** p <,5 Scrittura Nella scrittura ettata i ue gruppi mostrano ifficoltà nell utilizzo i entrambe le vie i scrittura: in generale è presente una carenza el lessico ortografico (errori fonologicamente plausibili, FP). Il gruppo RL commette un numero maggiore i errori fonologicamente implausibili (FI), anche se in misura non significativa, e un numero significativamente maggiore i errori nella scrittura i non parole evienziano ancora ifficoltà nell utilizzo ella via i conversione fonema/grafema (figura 8). Lessico ortografico I risultati mostrano che i islessici RL commettono errori sia quano il istrattore è fonologicamente plausibile sia quano è implausibile mentre il gruppo No RL commette più errori con le alternative fonologicamente plausibili. La prestazione elle persone islessiche aulte in tale compito è comparabile con quella i un bambino i inizio terza primaria. 87
12 Vol. 6, n. 1, gennaio ,5 4 3,5 4,5 3,87 3,68 3,6 3 2,5 2 1,5 1,43 2,6 RL NO RL 1,5 Errori FP Errori FI Errori non parole Fig. 8 Numero meio i errori commessi nel ettato i parole e non parole. 3,5 3 2,87 2,5 2,43 2 1,5 2,6 RL NO RL Normali 1 1,5 Errori FP,19 Errori FI,2 Fig. 9 Numero meio i errori commessi alla prova i ecisione ortografica. Processamento fonologico I risultati al compito i inversione i iniziali (Spoonerism Task) inicano che i soggetti islessici i ambeue i gruppi sono più lenti nell esecuzione ella prova, rispetto al campione normativo. I islessici con RL risultano, inoltre, significativamente meno veloci e accurati el gruppo No RL (t = 2,94 p =,6; t = -2,13 p =,41). 88
13 l. lami et al. Profilo cognitivo e elle abilità i lettura in islessici evolutivi con e senza ritaro i linguaggio iventati giovani aulti RL NO RL Normali Velocità Accuratezza Fig. 1 Valori mei i velocità e accuratezza nello Spoonerism task. Anche in compiti i ripetizione i non parole i soggetti islessici con pregresso ritaro i linguaggio (RL) compiono un numero significativamente maggiore i errori (T = 2,88; p =,7) rispetto ai islessici senza ritaro i linguaggio (No RL). Nella prova i Naming Rapio (RAN) tutti i soggetti sono risultati più lenti rispetto ai normolettori per tutte le tipologie i stimoli proposte, in particolare nella enominazione i colori e i figure. I ue sottogruppi i islessici si ifferenziano fra loro in maniera significativa nella velocità i enominazione i colori e figure (p =,57; p =,15) Seconi RL NO RL Normali 2 1 Numeri Colori Figure Fig. 11 Tempi mei i risposta al RAN. 89
14 Vol. 6, n. 1, gennaio 29 Conclusioni Possiamo sintetizzare i risultati in tre punti: lo stuio longituinale evienzia il permanere el eficit i lettura nel corso el tempo; si osserva una flessione elle abilità verbali come già evienziato in altri stui; i islessici con una storia pregressa i ritaro nella comparsa el linguaggio risultano più lenti, inaccurati in compiti i lettura, i processamento fonologico e i enominazione rapia. L evoluzione elle abilità psicointelletive mostra una flessione elle competenze verbali che non è risultata correlata con una storia pregressa i ritaro i linguaggio ma è in relazione con l «intensità» el isturbo i lettura. In generale la velocità i lettura permane eficitaria per tutti i soggetti islessici a noi esaminati, mentre si rileva una iminuzione significativa egli errori i ecoifica nelle conizioni brano e parole. Anano a analizzare i profili ifferenziali in base al pregresso ritaro i linguaggio è emerso che i islessici RL hanno una lettura più lenta e inaccurata ei No RL al momento ella prima valutazione e rimangono più lenti anche in età aulta, nonostante vi siano stati miglioramenti significativi sia nella velocità che nell accuratezza. Ciò concora con quanto emerso in un preceente stuio (Chilosi et al., 23), che evienziava una minore accuratezza i lettura nei bambini islessici con ritaro i linguaggio. Il processamento fonologico (prova i inversione i iniziali) è risultato maggiormente compromesso nei soggetti islessici con pregresso RL che compiono un numero elevato i errori: tale ato è enfatizzato alla presenza el eficit i memoria verbale a breve termine (RL Digit span < No RL Digit span). Entrambi i gruppi risultano comunque lenti rispetto ai normolettori a eseguire compiti meta fonologici. In una ricerca i Brizzolara et al. (26) gli autori concluevano che il eficit fonologico non era un marker comune a tutti i islessici a loro stuiati e che essi non mostravano un eficit significativo nella lettura i non parole. Il campione longituinale a noi consierato in questo stuio ha mostrato risultati analoghi al lavoro citato: il eficit i memoria verbale costituisce un marker significativo i una storia pregressa i ritaro i linguaggio la cui espressività è rilevabile anche in età aulta, in quanto i islessici RL sono risultati più scorretti nella scrittura, nella ripetizione i non parole, nella metafonologia. Tuttavia, entrambi i gruppi sono significativamente lenti in compiti che richieono operazioni fonologiche complesse e anche il gruppo No RL evienzia, comunque, uno span verbale inferiore alla meia attesa per età (punteggio meio Digit Wechsler 8.12). Le prestazioni al compito i enominazione rapia confermano la presenza i una ifficoltà nei processi i automatizzazione per entrambi i sottogruppi i islessici che sono più lenti ei normolettori; il gruppo ei soggetti con pregresso isturbo i linguaggio risulta a sua volta significativamente più lento el gruppo No RL in quanto risente el eficit fonologico. Ulteriori inagini longituinali potranno fornire maggiori inicazioni sulla tipologia elle caratteristiche el ritaro i linguaggio rilevate nella storia anamnestica e importanti informazioni sui trattamenti più efficaci sulla compensazione el isturbo. 9
15 l. lami et al. Profilo cognitivo e elle abilità i lettura in islessici evolutivi con e senza ritaro i linguaggio iventati giovani aulti Laura Lami e Clauia Pizzoli, Centro Regionale Disabilità Linguistiche e Cognitive in età evolutiva Corte Roncati Via Sant Isaia 9, 4132 Bologna. Alice Palmieri e Maria Caterina Solimano, Piazza Roosevelt 4, 41 Bologna. Bibliografia Brizzolara D., Chilosi A., Cipriani P., Di Filippo G., Gasperini F., Mazzotti S., Pecini C. e Zoccolotti P. (26), Do Phonological an Rapi Automatize Naming Deficits Differentially Affect Dyslexic Chilren With an Without a History of Language Delay?, «Cognitive Behavioral Neurology», vol. 19, pp Chilosi A.M., Lami L., Pizzoli C., Pignatti B., D Alessanro D., Gruppioni B., Cipriani P. e Brizzolara D. (23), Profili neuropsicologici nella islessia evolutiva, «Psicologia Clinica ello Sviluppo», vol. 2, pp Hatcher J., Snowling M.J. e Griffiths Y.M. (22), Cognitive Assessment of Dyslexic Stuents in Higher Eucation, «British Journal of Eucational Psychology», vol. 72, pp Lami L., Palmieri A., Solimano M.C. e Pizzoli C. (28), Evoluzione el profilo i lettura nella islessia. Stuio longituinale su un gruppo i islessici iventati giovani aulti, «Dislessia», vol. 5, pp Miller-Shaul S. (25), The characteristics of young an ault yslexics reaers on reaing an reaing relate cognitive tasks as compare to normal reaers, «Dyslexia», vol. 11, pp Paulesu E., Frith U., Snowling M., Gallagher A., Morton J., Frackowiak R. S. J. e Frith C.D. (1996), Is Developmental Dyslexia a Disconnection Synrome? Evience from PET scanning, «Brain», vol. 119, pp Pizzoli C., Lami L., Pignatti B., D Alessanro D. e Cubelli R. (28), Il compito i ecisione ortografica per la valutazione ell acquisizione lessicale in età evolutiva, «Psicologia Clinica ello sviluppo», vol. 12, pp Pizzoli C., Lami L., Palmieri A. e Solimano M.C. (28), Dislessia e fattori psicosociali: percorso accaemico e benessere psicosociale in ue campioni i islessici ivenuti giovani aulti, «Psicologia Clinica ello Sviluppo» (in pubblicazione). Ramus F., Rosen S., Dakin S.C., Day B.L., Castellote J.M., White S. e Frith U. (23), Theories of evelopmental yslexia: insights from a multiple case stuy of yslexic aults, «Brain», vol. 126, pp Rei A.A., Szczerbinski M., Iskierka-Kasperek E. e Hansen P. (27), Cognitive profiles of ault evelopmental yslexics: theoretical implications, «Dyslexia», vol. 13, pp Savage R.S., Freerickson N., Goowin R., Patni U., Smith N. e Tuersley L. (25), Relationships Among Rapi Digit Naming, Phonological Processing, Motor Automaticity, an Speech Perception in Poor, Average an Goo Reaers an Spellers, «Journal of Learning Disabilities», vol. 38, pp Shaywitz S.E., Fletcher J.M., Holahan H.M., Schneier A.E., Marchione K.E., Stuebing K.K., Francis D.J., Pugh K.R. e Shaywitz B.A. (1999), Persistence of yslexia: The Connecticut Longituinal Stuy at aolescence, «Peiatrics», vol. 14, pp
16 Vol. 6, n. 1, gennaio 29 Snowling M.J., Nation K., Moxham P., Gallagher A. e Frith, U. (1997), Phonological Processing Skills of Dyslexic Stuents in Higher Eucation: a Preliminary Report, «Journal of Research in Reaing», vol. 2, pp Snowling M.J. (2), Dyslexia (2 n e.), Blackwell, Oxfor. Stella G. e Tintoni C. (27), Inagine e rilevazione sulle abilità i lettura nelle scuole seconarie i secono grao, «Dislessia», vol. 4, pp
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