CONVENTO DELLA CARITA

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Adriano Ruggiero
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1 ATRIO CORINTIO O SIA CONVENTO DELLA CARITA IN VENEZIA di Andrea Palladio

3 La scala a chiocciola più bella del mondo" J. W. Goethe, Viaggio in Italia

5 Andrea Palladio Pseudonimo di Andrea di Pietro della Gondola(Padova, 1508, Maser 1580) è architetto, teorico, e scenografo del Rinascimento. Influenzato dall architettura greco-romana anzitutto da Vitruvio, è considerato una delle personalità più influenti nella storia dell Architettura occidentale. Fu l'architetto più importante della Repubblica di Venezia, nel cui territorio progettò numerose ville che lo resero famoso,oltre a chiese e palazzi, questi ultimi prevalentemente a Vicenza dove si formò e visse. Ritratto attribuito a G. B. Maganza,Vicenza,Villa Valmarana ai Nani

6 «Haec autem ita fieri debent, ut habeatur ratio firmitatis, utilitatis, venustatis.» Vitruvio, De Architectura, liber I, 2 In tutte queste cose che si hanno da fare devesi avere per scopo la solidità, l'utilità, e la bellezza.

7 Andrea Palladio. Villa Almerico Capra, detta La Rotonda Vicenza

8 Pubblicò il trattato I quattro libri dell Architettura (1570)attraverso il quale i suoi modelli hanno avuto una profonda influenza sull'architettura occidentale; l'imitazione del suo stile diede origine ad un movimento destinato a durare per tre secoli, il palladianesimo, che si richiama ai principi classico-romani

occidentale; l'imitazione del suo stile diede origine ad un movimento

9 La trattatistica architettonica dopo Leon Battista Alberti Trattato di Francesco Di Girogio Martini ( ) Trattato di Sebastiano Serlio,Venezia 1537 Fondazione dell Accademia della Virtù 1542 Ristampa del De re aedificatoria Venezia 1565 Regola delli Cinque Ordini dell Architettura di Jacopo Barozzi da Vignola, Roma 1562 I Quattro libri dell Architettura, Andrea Palladio, Venezia 1570 L idea dell Architettura Universale di Vincenzo Scamozzi, Venezia, 1615

aedificatoria Venezia 1565 Regola delli Cinque Ordini dell Architettura di Jacopo Barozzi da Vignola, Roma 1562 I

11 Ottavio Bertotti Scamozzi ( ) è stato un architetto e studioso vicentino, che ha curato e valorizzato l'opera di Andrea Palladio con pubblicazioni prestigiose quali Le fabbriche e i disegni di Andrea Palladio ) e Le Terme dei Romani, disegnate da A. Palladio (1785). Tali pubblicazioni hanno avuto la conseguenza di oscurare la sua importanza come architetto esponente del Neoclassicismo in Veneto. Ottavio Bertotti era di origini umili, figlio di un barbiere, ma poté usufruire della singolare eredità lasciata oltre un secolo prima da Vincenzo Scamozzi, il più illustre architetto seguace di Palladio. Lo Scamozzi, morendo senza figli, aveva infatti disposto un lascito per permettere di studiare l architettura ai giovani, a patto che assumessero il suo cognome. Fu per questa esecuzione testamentaria che Ottavio Bertotti, dopo più di un secolo, si aggiudicò per meriti la borsa di studio che gli assegnava un'eredità e un cognome illustri.

Tali pubblicazioni hanno avuto la conseguenza di oscurare la sua importanza come architetto esponente del Neoclassicismo in Veneto.

13 Nel marzo del 1561 gli viene infatti pagato un modello per il convento dei Canonici Lateranensi: doveva riedificare la loro sede conventuale,in un area del sestriere di Dorsoduro prossima al Canal Grande. Per i monaci Palladio inventa un progetto grandioso, chiaramente ispirato ai suoi studi sulla casa degli antichi romani, con un atrio di monumentali colonne composite e due cortili separati da un refettorio.

14 Andrea Palladio,nella scrittura intorno al modello di Ludovico Beretta per il Duomo di Brescia, per convincere i Deputati sopra le fabbriche della città lombarda del vantaggio di realizzare in pietra con i pilastri,le volte e le parti del nuovo tempio,chiude l argomento sostenendo che le fabriche si stimano più per la forma che per la materia Mario Piana

di realizzare in pietra con i pilastri,le volte e le parti del nuovo tempio,chiude l

15 Il progetto per il convento della Carità che colpisce profondamente Giorgio Vasari in visita a Venezia nel 1566 ha come punti di riferimento le riflessioni palladiane sulle terme e soprattutto sulla casa degli antichi romani, studiata e ricostruita per l edizione di Vitruvio del Nella concezione palladiana la casa degli Antichi poteva essere infatti ricreata solamente in termini di una grande struttura organizzata (come un complesso monastico) o, in grado minore, di una dimora privata come palazzo Porto a Vicenza: qualcosa in effetti di molto lontano dalla realtà disorganica delle dimore romane antiche.

Nella concezione palladiana la casa degli Antichi poteva essere infatti ricreata solamente in termini di una grande struttura organizzata (come un

16 La planimetria del complesso,riprodotta nei Quattro Libri specularmente rovescia e con l introduzione di alcune regolarizzazioni,si doveva articolare in un grande Atrio,con colonne giganti ed impluvium centrale, affiancato da due ambienti simmetrici, l uno destinato a sala del Capitolo, l altro, il Tabilno, adibito a sagrestia e collegato ai piani superiori da una grande scala ovata. Di seguito si collocava il chiostro conventuale,o Peristilio, e ancora, procedendo sull asse longitudinale, sopra una terrazza scoperta che montava sulle arcate del primo ordine del chiostro che scavalcava una stretta calle ed un grande refettorio,oltre il quale si doveva aprire un secondo chiostro, fiancheggiato da altri ambienti di servizio e da un giardino.

18 Di questo progetto straordinario sono giunti sino a oggi sostanzialmente tre episodi architettonici: la scala ovata vuota nel mezzo,

19 la sacrestia della chiesa modellata come un tablino della casa antica

20 e la grande parete del chiostro a tre ordini sovrapposti.

22 Solo un frammento della grande fabbrica venne realizzato: l Atrio, l atrio devastato da un incendio nel 1630, il Tablino, la scala ovata ed uno dei quattro lati del Peristilio. 1807: sede della Nuova Accademia delle Belle Arti Modifiche di Giannantonio Selva e Francesco Lazzari

39 Il tablino è senza dubbio uno dei più puri esempi di classicismo palladiano: le colonne libere e le terminazioni absidali furono probabilmente ispirate ai resti di camere simili localizzate intorno al frigidarium delle terme di Caracalla e usate da Palladio nella ricostruzione di altre terme. Singolare è il contrasto cromatico fra gli elementi dell ordine: il fregio lungo la parete, di colore rosso, si innesta su un settore di trabeazione in pietra bianca, a sua volta sostenuta da una colonna in marmo rosso. La stessa accentuata bicromia si ritrova nella potente parete del chiostro a ordini sovrapposti che molto deve al cortile di palazzo Farnese a Roma. La tessitura muraria era realizzata con mattoni sagomati da lasciare in vista, protetti da una pittura rossa, mentre capitelli, basi e chiavi d arco venivano realizzati in pietra bianca. Tale inedita libertà espressiva è una delle caratteristiche del Palladio della maturità, quando l assimilazione dell architettura romana antica è tale da concedergli la libertà di ricercare effetti insoliti, come sovrapporre un fregio corinzio con bucrani e festoni (sul modello del tempio di Vesta a Tivoli) all ordine dorico del primo ordine del cortile.

40 tempio di Vesta a Tivoli

41 Dettaglio della trabeazione dorica in laterizio su rio terà sant Agnese - triglifi Attacco tra parte laterizia e lapidea della cornice trabeata del tablino

43 Elementi superstiti di cornice dell Atrio Atrio della carità, da I quattro libri

44 Rilievo della trabeazione dorica del Peristilio della Carità (Mario Piana) Una chiave lapidea d imposta alle piattabande laterizie del Peristilio Capitello e piattabanda laterizia

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