REGOLAMENTO INTERNO DELLA SCUOLA DI DOTTORATO IN ECONOMIA, MATEMATICA APPLICATA E RICERCA OPERATIVA.

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1 REGOLAMENTO INTERNO DELLA SCUOLA DI DOTTORATO IN ECONOMIA, MATEMATICA APPLICATA E RICERCA OPERATIVA. Emanato con DR. n.7848/iv/003 del del e modificato con DR /IV/009 del Il presente regolamento disciplina l istituzione, le modalità di accesso e di conseguimento del titolo, la durata e le altre norme generali di funzionamento della Scuola di dottorato di ricerca in Economia, Matematica Applicata e Ricerca Operativa dell Università degli studi di Bergamo a cui aderiscono come sedi consorziate l'università degli Studi di Brescia, l Università di Modena e Reggio Emilia e l Università di Urbino, anche in collaborazione con altri atenei stranieri, o a seguito di convenzioni con soggetti pubblici e privati in possesso dei requisiti di elevata qualificazione culturale e scientifica e di personale, nonché di strutture e attrezzature idonee. 1. Denominazione e sede amministrativa Scuola di Dottorato in Economia, Matematica Applicata e Ricerca Operativa (Graduate School in Economics, Applied Mathematics and Operational Research) per la formazione di giovani laureati all'attività di ricerca di alta qualificazione, secondo quanto stabilito dal D.M. 224 del La Scuola di Dottorato in Economia, Matematica Applicata e Ricerca Operativa è una Scuola di Dottorato interdipartimentale istituita e attivata dal XXVI ciclo con sede amministrativa presso l Università degli Studi di Bergamo e a cui aderiscono, come sedi consorziate, l'università degli Studi di Brescia, l Università di Modena e Reggio Emilia e l Università di Urbino. In prima istanza la sede amministrativa sarà presso il Dipartimento di Matematica, Statistica, Informatica e Applicazioni dell Università degli Studi di Bergamo. 2. Aree scientifico-disciplinari e relativi Settori scientifico-disciplinari coinvolti Le finalità scientifiche e didattiche della Scuola fanno riferimento ai seguenti settori scientificodisciplinari: Area 13 Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia Politica SECS-P/05 Econometria SECS-P/06 Economia Applicata SECS-S/01 Statistica SECS-S/03 Statistica economica SECS-S/04 Demografia SECS-S/05 Statistica sociale SECS-S/06 Metodi matematici dell economia e delle scienze attuariali e finanziarie Area 1 Scienze matematiche e informatiche MAT/09 Ricerca operativa 3. Durata del Ciclo formativo della Scuola Ogni ciclo formativo della scuola ha durata triennale. Il primo anno di attivazione è il

2 2 4. Requisiti per l ammissione alla Scuola Possono partecipare alle prove di ammissione alla Scuola, senza limiti di età e cittadinanza, coloro che risultano in possesso di laurea conseguita secondo l'ordinamento previgente alla riforma dell'autonomia didattica universitaria ossia ante D.M. 509/1999, o di Laurea Magistrale, o analogo titolo accademico conseguito all estero, preventivamente riconosciuto dall autorità accademica ai soli fini dell ammissione alla scuola, anche nell ambito di accordi interuniversitari di cooperazione e mobilità. La Scuola è rivolta in particolare ai laureati delle Facoltà di Economia, Matematica, Fisica, Scienze statistiche, Scienze dell informazione, Ingegneria, Scienze Politiche. E data possibilità per coloro già in possesso di un dottorato di ricerca conseguito in Italia o all estero di partecipare alle prove di accesso alla Scuola e, in caso di esito positivo, di essere ammessi alla suddetta Scuola senza borsa (o con borsa solo nel caso in cui non vi sia un numero sufficiente di candidati idonei in possesso di sola laurea). L esame di ammissione è volto ad accertare l attitudine del candidato alla ricerca scientifica. La commissione giudicatrice per l accesso al dottorato è composta da tre membri effettivi e due supplenti scelti tra i professori e ricercatori universitari di ruolo confermati, anche di altri atenei italiani e stranieri, esperti nelle discipline afferenti alle aree scientifiche cui si riferisce la scuola. Possono essere aggiunti non più di due esperti, anche stranieri, scelti nell ambito degli enti delle strutture pubbliche e private di ricerca. Le procedure di ammissione saranno definite dal Consiglio della Scuola conformemente a quanto indicato all art. 9 del Regolamento di Ateneo per l istituzione e il funzionamento dei corsi di dottorato di ricerca e delle scuole di dottorato (decr.prot. n /I/003 del 22/7/2009). I verbali del concorso devono essere trasmessi al Rettore che provvede con decreto all approvazione degli atti del concorso o al rinvio degli stessi per eventuale regolarizzazione. Gli atti del concorso sono pubblici; agli stessi è consentito l accesso nei modi stabiliti dalla legge. 5. Obiettivi della Scuola La Scuola ha per scopo il raggiungimento di obiettivi formativi finalizzati all esercizio di attività di ricerca altamente qualificata. La Scuola è essenzialmente rivolta alla formazione di figure professionali con padronanza di teorie e metodi di analisi economica, di economia applicata, di ottimizzazione matematica e delle sue applicazioni all industria e alla finanza. Tali profili saranno adeguati a coprire sia posizioni accademiche che posizioni manageriali di alto livello in organizzazioni complesse presso enti di ricerca pubblici e privati, presso aziende del settore dei servizi, tra cui i servizi finanziari e le utilities, e presso aziende del settore industriale (art. 2, comma 3 lettera e) DM. 224/99). La Scuola articola la propria attività di ricerca nei seguenti ambiti generali: Macroeconomia Microeconomia Econometria Economia applicata Finanza applicata Ottimizzazione e sue applicazioni Programmazione stocastica e applicazioni Disequazioni variazionali e sue applicazioni Ricerca operativa Teoria dei giochi Metodologie numeriche e relative applicazioni Modelli dinamici stocastici per la gestione di attività e passività finanziarie Analisi e gestione dei rischi operativi Valutazione di derivati complessi In tali aree di competenza la Scuola ha il compito di promuovere e coltivare l attività di ricerca, divulgazione e diffusione delle conoscenze scientifiche anche in collaborazione con le Università consorziate e con le loro strutture e articolazioni interne, in particolare con i dipartimenti.

3 3 A questi fini la Scuola collabora altresì con altre istituzioni ed enti, sia accademici sia extraaccademici, nonché con imprese, organismi e centri di ricerca, sia pubblici sia privati, per sviluppare attività di ricerca e di formazione avanzata in campi affini a quelli d interesse della Scuola. La Scuola persegue in maniera esplicita l obiettivo di una piena internazionalizzazione, da realizzarsi anche mediante la sottoscrizione di accordi di mobilità e scambio di docenti e studenti, lo sviluppo di progetti di ricerca comuni con realtà analoghe in altri Paesi, nonché la stipulazione di convenzioni per il rilascio di titoli doppi o congiunti a livello post-magistrale. Anche ai fini di favorire l attrattività della Scuola nei confronti di studenti internazionali e la capacità di inserimento della stessa nel contesto internazionale dell alta formazione, la Scuola prevede che tutte le proprie attività formative, scientifiche, organizzative e di comunicazione interna ed esterna si avvalgano della lingua inglese come lingua veicolare. 6. Indirizzi Per realizzare gli obiettivi formativi la Scuola si articola in indirizzi. Attualmente è previsto un indirizzo: Matematica Applicata e Ricerca Operativa L indirizzo fa capo al DMSIA. Le caratteristiche scientifiche e didattiche di ogni indirizzo sono descritte nei successivi commi. L indirizzo di Matematica Applicata e Ricerca Operativa si struttura in una solida base di ottimizzazione, di programmazione matematica e di statistica (incluso i processi stocastici e tecniche metodologiche avanzate). La finanza nelle sue sfaccettature teoriche e applicative costituisce parte integrante dell indirizzo. La formazione è volta all acquisizione di modelli e metodi per l economia, l industria e la finanza. La formazione è quindi prevista nelle seguenti aree: Ottimizzazione Programmazione matematica Statistica Probabilità e Processi stocastici Finanza Teoria dei giochi I settori scientifico disciplinari di riferimento sono: appartenenti all area 13 SECS-S/01 Statistica SECS-S/03 Statistica economica SECS-S/06 Metodi matematici dell economia e delle scienze attuariali e finanziarie appartenenti all area 1 MAT-09 Ricerca Operativa. E, inoltre, prevista una formazione aggiuntiva nelle seguenti aree: Macroeconomia Microeconomia Econometria I settori scientifico disciplinari di riferimento sono: appartenenti all area 13

4 4 SECS-P/01 Economia Politica SECS-P05 Econometria 7. Percorso formativo Il Consiglio della Scuola predispone il percorso formativo e i relativi insegnamenti contenuti, durata e crediti corrispondenti. Il percorso di formazione dei dottorandi utilizzerà lo schema dei crediti formativi. I crediti formativi che devono essere maturati nel triennio sono 180, di norma 60 per ciascun anno. L attività didattica può essere organizzata congiuntamente ad altre scuole di dottorato attivate in altri Atenei italiani o stranieri, qualora le tematiche di ricerca siano affini. Il percorso di studio della Scuola sarà così articolato: Nel corso del primo anno i dottorandi sono affidati ad un tutor e seguono l attività didattica prevista dall indirizzo; tale attività didattica non potrà comunque essere inferiore alle ore di lezioni frontali e comprenderà lezioni specifiche all indirizzo e lezioni comuni alla scuola. Queste ultime sono di norma 80 ore di lezioni frontali riguardanti le seguenti discipline: Ottimizzazione e Algebra lineare, Probabilità e Statistica, Econometria. Il calendario didattico prevede due sessioni ordinarie di esami: una alla fine del primo periodo (in febbraio) e una alla fine del secondo periodo (tra giugno e luglio) e una sessione di recupero a settembre. I dottorandi che supererano gli esami nelle sessioni ordinarie procedono all impostazione del progetto di ricerca: scelgono l argomento della tesi e vengono affidati ad un supervisore (ed eventualmente con un co-supervisore anche esterno, specie nel caso di borse finanziate da un ente esterno) che lo seguirà anche negli anni successivi; il progetto di ricerca, comprensivo di una parte di rassegna della letteratura, deve essere presentato nel corso di un seminario di fronte al Consiglio della Scuola al termine del primo/secondo anno. Se la presentazione ottiene una valutazione positiva il dottorando è ammesso al secondo/terzo anno. Gli studenti che nel corso delle sessioni ordinarie non abbiano superato il 25% degli esami possono comunque proseguire all impostazione del progetto di tesi; il superamento nella sessione di recupero degli esami precedentemente non superati rimane tuttavia condizione indispensabile per accedere al secondo anno. Nel secondo anno i dottorandi proseguono il lavoro di ricerca che prevede un periodo di soggiorno all estero (con co-supervisione in loco). La frequenza all estero di altri corsi è possibile solo previa autorizzazione da parte del Consiglio della Scuola. Alla fine del secondo anno il dottorando presenta al Consiglio della Scuola lo schema generale della tesi e almeno un capitolo o una parte sostanziale della tesi. Il terzo anno è dedicato al completamento della tesi. Entro il termine di presentazione della tesi occorre che almeno un articolo estratto dalla tesi sia sottoposto a rivista di carattere scientifico internazionale. Al termine del terzo anno ciascun dottorando è tenuto a illustrare analiticamente la struttura complessiva della tesi e a presentarne pubblicamente i capitoli o le parti più innovative; il Consiglio della Scuola, sentiti supervisore, co-supervisore e giudicata l adeguatezza della presentazione pubblica della tesi, delibera in merito all ammissione all esame finale o all eventuale richiesta di proroga. Il periodo massimo di formazione all estero è di 18 mesi. Alla fine di ogni anno il dottorando deve presentare una relazione scritta sulle attività svolte al proprio tutor o supervisore e inviarla al Consiglio della Scuola. I tutor e i supervisori sono tenuti a convocare periodicamente i dottorandi che gli sono affidati e a comunicare al Direttore della Scuola eventuali problemi o difficoltà.

5 5 8. Modalità di monitoraggio degli sbocchi lavorativi per i dottorandi Si prevede di attivare sistemi di osservazione degli effettivi sbocchi professionali e dell'evoluzione del corrispondente mercato del lavoro mediante interviste ai dottori di ricerca a breve e medio termine dal conseguimento del titolo di dottorato. 9. Sistemi di valutazione della formazione dei dottorandi I sistemi di valutazione periodica dei dottorandi vengono stabiliti dal Consiglio della Scuola. In particolare il processo di formazione dei dottorandi si sviluppa secondo il percorso indicato al punto 7 che prevede: - momenti di valutazione dell apprendimento al termine dei corsi; - un seminario di presentazione della rassegna della letteratura al termine del primo/secondo anno; - un seminario di presentazione del lavoro in progress al termine del secondo/terzo anno. La valutazione terrà inoltre conto della frequenza a seminari sia organizzati dai dipartimenti che esterni. 10. Strutture operative e scientifiche utilizzabili La sede amministrativa assicura la disponibilità di aule, laboratori, computer e biblioteche nella misura necessaria al corretto svolgimento del corso. 11. Risorse umane disponibili Presso la sede amministrativa vengono assicurati: - la disponibilità dei docenti nei settori di interesse del corso, afferenti ai Dipartimenti che concorrono al funzionamento della scuola; - le risorse di personale tecnico-amministrativo necessarie alla regolare organizzazione del corso, afferenti al Presidio di Economia, ai Servizi amministrativi generali - U.O. Gestione procedure concorsuali e selezioni e all Ufficio rettorato, programmazione e sistema informativo direzionale. Presso le sedi consorziate viene assicurata: - la disponibilità dei docenti in servizio nei settori di interesse del corso afferenti ai Dipartimenti che concorrono al funzionamento della scuola. 12. Collaborazioni con strutture pubbliche o private, italiane o straniere, che consentano ai dottorandi lo svolgimento di esperienze in un contesto di attività lavorative (DM 224/99 art. 2, comma 3 d) Oltre al periodo obbligatorio all estero, il percorso formativo dello studente potrà comprendere anche attività di stage presso strutture pubbliche o private, italiane o straniere, che sottoscrivano apposite convenzioni con l Università di Bergamo. Tra queste si annoverano le aziende che finanziano borse di studio o contributi dedicati. 13. Norme relative ai docenti della scuola Il Direttore e gli altri componenti del Consiglio della Scuola non possono svolgere le medesime funzioni in altra scuola di dottorato italiana. 14. Ulteriori Adesioni alla Scuola Ulteriori adesioni alla Scuola da parte di dottorati esistenti nell Università di Bergamo o in altre Università, così come afferenze alla Scuola da parte di Dipartimenti dell Università di Bergamo o di Dipartimenti di altre Università, devono essere indirizzate al Consiglio della Scuola al quale spetterà eventualmente il compito di proporre la conseguente modifica del presente Regolamento ai competenti Organi di Ateneo.

6 6 15. Organi della Scuola Sono organi della Scuola: - il Direttore della Scuola - il Consiglio della Scuola - il Coordinatore di indirizzo - il Consiglio di indirizzo. 16. Il Direttore Il Direttore della Scuola è nominato dal Consiglio della Scuola fra i suoi membri di 1^ e 2^ fascia a tempo pieno in servizio presso una delle università consorziate. L incarico di Direttore della Scuola è quadriennale e può essere rinnovato per un massimo di due mandati consecutivi. In via transitoria è nominato fra i Coordinatori dei preesistenti Dottorati che si aggregano. Il Direttore della Scuola: - rappresenta la Scuola nei confronti degli organi accademici delle Università convenzionate; - convoca e presiede il Consiglio della Scuola e cura l attuazione delle delibere; - promuove i rapporti della Scuola con analoghe strutture formative e di ricerca italiane e straniere; - promuove la collaborazione della Scuola con le Università convenzionate e le rispettive strutture interne, con altre Università e le rispettive strutture interne, con enti pubblici e privati, imprese, istituzioni scientifiche e di ricerca, anche al fine di incrementare le risorse umane, materiali e finanziarie a disposizione della Scuola; - formula proposte al Consiglio della Scuola in merito: (i) all eventuale adesione di nuove università/dottorati/dipartimenti; (ii) alla stipula di convenzioni con soggetti esterni interessati a collaborare con la Scuola e a sostenerne le attività anche dal punto di vista finanziario; (iii) all eventuale istituzione e attivazione di nuovi programmi di dottorato o di corsi di master universitario o all eventuale afferenza alla Scuola di altri programmi o corsi; promuove l internazionalizzazione della Scuola; - sovrintende all utilizzo degli spazi e delle attrezzature a disposizione della Scuola; - redige annualmente il bilancio della Scuola al fine dell approvazione da parte del Consiglio della Scuola; - promuove le procedure di valutazione istituzionale nonché forme specifiche di valutazione affidate a referee esterni; - trasmette una relazione annuale sull attività svolta dalla Scuola al Rettore e al Nucleo di Valutazione, affinché possano valutare i risultati conseguiti in relazione agli obiettivi istitutivi della Scuola; - il Direttore nomina un Vicedirettore che lo sostituisce nei casi di assenza o di impedimento. 17. Il Consiglio della Scuola Il Consiglio è composto: a) dal Direttore della Scuola che lo presiede; b) dai docenti/ricercatori afferenti alla Scuola, con un massimo di 12 per indirizzo; c) da eventuali rappresentanti degli enti pubblici o privati che sostengono la Scuola in numero complessivo non superiore ad un terzo dei membri accademici del consiglio. Il Consiglio della Scuola esamina e delibera sull afferenza dei docenti/ricercatori. Il Consiglio è rinnovato ogni quattro anni Il consiglio è convocato dal Direttore e si riunisce almeno due volte l anno. La convocazione può essere richiesta anche da un terzo dei membri del Consiglio. Il Consiglio della Scuola organizza e cura lo svolgimento dell attività formativa e delle relative verifiche in itinere e finale. In particolare delibera riguardo a: a) programmazione e valutazione dell attività formativa; b) modalità di ammissione dei dottorandi alla Scuola e criteri per la valutazione e ponderazione dei titoli; c) modalità di conferimento del titolo d) impiego delle risorse.

7 7 Inoltre il Consiglio della Scuola: a) predispone il calendario delle attività formative; b) propone al Rettore i nominativi dei membri della Commissione giudicatrice per l esame di ammissione alla Scuola di dottorato. La Commissione di ammissione può essere distinta per ciascun indirizzo; c) propone al Rettore i nominativi dei membri delle Commissioni separate per indirizzo per l esame finale; d) dichiara l idoneità o meno dei titoli di studio conferiti all estero ai fini dell ammissione alla Scuola stessa; e) individua fra i membri del Consiglio della Scuola un tutor per ciascun dottorando; f) approva il piano formativo e di ricerca di ciascun dottorando; g) verifica le attività dei dottorandi all inizio di ogni anno accademico, stabilendo tempi e modalità per la presentazione e la verifica di eventuali elaborati intermedi; h) autorizza i dottorandi a recarsi fuori sede per periodi di formazione e ricerca; i) approva la partecipazione dei dottorandi a stage organizzati presso soggetti pubblici o privati, italiani o stranieri; j) autorizza il dottorando a svolgere limitata attività didattica sussidiaria e integrativa e attività di ricerca extracurriculare, sempre che questa sia congruente con il suo percorso formativo; k) approva al termine dell anno accademico l ammissione dei dottorandi all anno di corso successivo sulla base dell attività svolta; l) presenta alla Commissione per l esame finale per il conseguimento del titolo di dottore di ricerca il giudizio sulle attività svolte da ciascun dottorando; m) accorda le sospensioni. 18. Il Coordinatore di indirizzo Il Coordinatore di indirizzo, professore a tempo pieno, nominato tra i membri del Consiglio di indirizzo dai membri stessi, ha il compito di curare gli aspetti organizzativi dell'indirizzo, e in particolare ha il compito di: proporre l'organizzazione e la struttura dell'indirizzo; curare i percorsi di ricerca specifici all indirizzo; curare i percorsi didattici specifici dell indirizzo; predisporre una relazione annuale sui risultati conseguiti dai dottorandi nell indirizzo; predisporre annualmente una dettagliata relazione sull andamento dell indirizzo che dovrà essere approvata dal Direttore, che la sottoporrà all esame del Nucleo di Valutazione; proporre ciò che è necessario per il buon funzionamento dell indirizzo. La carica di Coordinatore, di durata quadriennale, è incompatibile con quella di componente del Nucleo di Valutazione. 19. Il Consiglio di indirizzo Ogni docente del Consiglio della Scuola afferisce ad un unico Consiglio di indirizzo. Ogni Consiglio di indirizzo deve avere al suo interno un congruo numero di docenti dei settori scientifici di pertinenza dell indirizzo. Tale numero non può essere comunque inferiore a dieci. Il Consiglio designa i suoi rappresentanti, massimo n. 12, nel Consiglio della Scuola. Ai Consigli di indirizzo possono essere delegate le funzioni di cui al comma 6 dell articolo 17, fatta eccezione per quelli di cui ai punti a),b) e c). Il Consiglio di indirizzo propone al Consiglio della Scuola la struttura e l organizzazione dell indirizzo, i percorsi didattici e di ricerca specifici dell indirizzo. Il Consiglio di indirizzo, rinnovato ogni quattro anni, convocato dal Coordinatore di indirizzo, si riunisce almeno due volte l anno. La convocazione può essere richiesta anche da 1/3 dei membri del Consiglio di indirizzo.

8 8 Il Consiglio di Indirizzo è costituito dai docenti che già afferivano al dottorato in Metodi computazionali per le previsioni e decisioni economiche e finanziarie, come di seguito riportati: Consiglio di Indirizzo di Matematica Applicata e Ricerca Operativa Coordinatore Nominativo Ruolo Settore Ateneo Dipartimento SPERANZA MARIA GRAZIA PO MAT/09 BRESCIA METODI QUANTITATIVI Consiglio di indirizzo: Nominativo Ruolo Settore Ateneo Dipartimento 1 BERTOCCHI MARIA PO SECS-S/06 BERGAMO 2 ALLEVI ELISABETTA PO SECS-S/06 BRESCIA METODI QUANTITATIVI 3 ANGELELLI ENRICO PA SECS-S/06 BRESCIA METODI QUANTITATIVI 4 BERTAZZI LUCA PA MAT/09 BRESCIA METODI QUANTITATIVI 5 CAVIEZEL VALERIA R SECS-S/01 BERGAMO 6 CONSIGLI GIORGIO PA SECS-S/06 BERGAMO 7 GAMBARELLI GIANFRANCO PO SECS-S/06 BERGAMO 8 GIACOMETTI ROSELLA PA SECS-S/06 BERGAMO 9 GNUDI ADRIANA PO SECS-S/06 BERGAMO 10 MAGGIONI FRANCESCA R SECS-S/06 BERGAMO 11 MORIGGIA VITTORIO PA SECS-S/06 BERGAMO ORTOBELLI LOZZA SERGIO SPEDICATO EMILIO GIUSEPPE PA SECS-S/06 BERGAMO PO MAT/09 BERGAMO 14 STEFANINI LUCIANO PO SECS-S/06 15 TORRICELLI COSTANZA PO SECS-S/06 16 VESPUCCI MARIA TERESA VESPUCCI MARIA TERESA URBINO CARLO BO MODENA E REGGIO EMILIA PA MAT/09 BERGAMO PA MAT/09 BERGAMO SCIENZE ECONOMICHE ECONOMIA POLITICA INGEGNERIA GESTIONALE E DELL INFORMAZIONE INGEGNERIA GESTIONALE E DELL INFORMAZIONE

9 9 Allegato - Consiglio della Scuola Direttore Nominativo Ruolo Settore Ateneo Dipartimento PO BERTOCCHI MARIA Tempo SECS 06 BERGAMO pieno Consiglio: Nominativo Ruolo Settore Ateneo Dipartimento 1 SPEDICATO EMILIO PO MAT/09 BERGAMO GIUSEPPE 2 GNUDI ADRIANA PO SECS-S/06 BERGAMO 3 CRISTINI ANNALISA PO SECS-P/02 BERGAMO SCIENZE ECONOMICHE 4 URGA GIOVANNI PO SECS-P/05 BERGAMO SCIENZE ECONOMICHE 5 SPERANZA MARIA GRAZIA PO MAT/09 BRESCIA METODI QUANTITATIVI 6 ALLEVI ELISABETTA PO SECS-S/06 BRESCIA METODI QUANTITATIVI MODENA E 7 TORRICELLI COSTANZA PO SECS-S/06 REGGIO ECONOMIA POLITICA EMILIA 8 ORTOBELLI LOZZA PA SECS-S/06 BERGAMO SERGIO 9 VESPUCCI MARIA INGEGNERIA GESTIONALE E PA MAT/09 BERGAMO TERESA DELL INFORMAZIONE Bergamo, 17 giugno 2011 IL RETTORE F.to Prof. Stefano Paleari

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