ESTRATTO RASSEGNA STAMPA

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1 ESTRATTO RASSEGNA STAMPA Dichiarazione presidente Gregorio Fogliani: legge di stabilità e innalzamento valore esentasse buoni pasto 2014 QUI! Group S.p.A.

2 ADN ECO 0 DNA ECO NAZ L.STABILITA': FOGLIANI (QUI!GROUP), BUONI PASTO STRUMENTO RILANCIO CONSUMI = 'Bene proposta innalzamento valore esentasse' Milano, 12 nov. (Adnkronos/Labitalia) - "L'attenzione politica per l'innalzamento del valore deducibile dei buoni pasto, palesatasi con la proposta del gruppo dei deputati Pd della commissione Finanze della Camera, conforta tutti noi operatori del mercato, che da tempo insistiamo per avere riscontri sulla riforma di un sistema che ormai da 16 anni attende di essere rapportato all'aumento del costo della vita". Così Gregorio Fogliani, presidente di Qui Group e associato Cobes (Comitato Buoni Pasto, Voucher Sociali e Servizi di Confindustria), commenta la proposta d'innalzamento del valore esentasse del buoni pasto contenuta in due emendamenti alla legge di stabilità e che sarà esaminata dalla commissione Finanze della Camera dei deputati. "Le modifiche proposte -ricorda una nota di Qui!Group- sono di due tipi: nel primo caso si tratta di un aumento del valore esentasse fino a 7 euro del buono pasto in qualsiasi forma; nel secondo caso, tale innalzamento sarebbe di 6 euro per il buono pasto in forma cartacea e di 7 euro per il buono pasto in forma elettronica. La deducibilità dei buoni pasto, oggi, è pari alla soglia di euro 5,29 per ogni giorno lavorato". "Un aumento del valore esentasse del buono pasto -sostiene Foglianiavrebbe il duplice obiettivo di incrementare il potere d'acquisto dei consumatori, in un periodo di contrazione di consumi come quello attuale e, allo stesso tempo, aumentare gli investimenti di welfare aziendale, che, qui in Italia, va spesso a sopperire alle mancanze del welfare pubblico". (segue) (Map/Adnkronos) 12-NOV-14 17:28ADN ECO 0 DNA ECO NAZ L.STABILITA': FOGLIANI (QUI!GROUP), BUONI PASTO STRUMENTO RILANCIO CONSUMI (2) = (Adnkronos/Labitalia) - "Nonostante la mancanza di una riforma sul regime fiscale dei buoni pasto -prosegue Fogliani- negli anni passati sono stati effettuati ingenti investimenti per innovare il settore e digitalizzare lo strumento del buono pasto, apportando un'ottimizzandone su tutto il processo di gestione: dalla spesa, attraverso strumenti digitali, come Card e Mobile, all'agilità del processo di accettazione, rendicontazione e rimborso, resa possibile dalle nuove tecnologie''. ''Se i due emendamenti alla legge di stabilità saranno approvati -conclude Gregorio Fogliani- sarà sicuramente un'occasione di crescita dei consumi per il nostro Paese''.

3 L.stabilità: Qui!, bene aumento valore esentasse buoni pasto Fogliani, misura per rilancio consumi MILANO (ANSA) - MILANO, 12 NOV - "Un aumento del valore esentasse del buono pasto avrebbe il duplice obiettivo di incrementare il potere d'acquisto dei consumatori e, allo stesso tempo, aumentare gli investimenti di welfare aziendale, che qui in Italia va spesso a sopperire alle mancanze del welfare pubblico''. Inoltre il valore ''si avvicinerebbe alla media europea''. Così il presidente di Qui Group, Gregorio Fogliani, commenta la proposta dell'innalzamento del valore deducibile dei buoni pasto, contenuta nei due emendamenti alla legge di Stabilità. L'attenzione politica ''conforta tutti noi operatori del mercato che da tempo insistiamo per avere riscontri sulla riforma di un sistema che da 16 anni attende di essere rapportato all'aumento del costo della vita", aggiunge Fogliani, evidenziando che se gli emendamenti verranno approvati ''sarà sicuramente un'occasione di crescita dei consumi per il nostro Paese''. La deducibilita' dei buoni pasto, oggi, e' pari alla soglia di euro 5,29 per ogni giorno lavorato. Le modifiche allo studio aumenterebbero il valore a 7 euro per qualsiasi forma di buono (oppure 6 euro per quelli cartacei e 7 per quelli elettronici) (ANSA).

4 associazione Un Stiamo Un esentasse aziendale pagamento e francesi E LA PROPOSTA ATTUALMENTE LA QUOTA SENZA IL PESO DEL FISCO? 5,29EURO Buonipasto per rilanciare i MILANO NON SAR? in grado, da sola, di rilanciare i consumi degli italiani, da anni in costante discesa, ma potrebbe rappresentare comunque una spinta all ' acquisto in uno dei settori che è stato colpito dalla crisi, quello della ristorazione. parlando della proposta, in discussione alla commissione Finanze della Camera e contenuta in due emendamenti presentati dal gruppo del Pd alla Legge di stabilità, per elevare il valore esentasse dei buoni pasto. valore fermo a 5,29 euro che seppure non al centesimo «Esentasse i ticket fino a 7 euro» avverte Giovanni Arrigoni,, presidente della Cobes ( aderente a Confindustria che rappresenta una parte delle aziende emettritrici di buoni pasto ), rispecchia quello di oltre quindici anni fa, fissato nelle vecchie 10mila lire. Ma in questi anni, la spesa per una consumazione è diventata molto più cara. SE IL VINCOLO della esenzione delle tasse ha portato, soprattutto le aziende private, a non superare i 5,29 euro, alzarlo " anche se non ci sarà un aumento automatico del valore dei buoni pasto distribuiti a Ogni anno mezzo miliardo di buoni pasto viene usato da 2,5 milioni di lavoratori dipendenti italiani circa 2,5 milioni di dipendenti pubblici e privati italiani con 500 milioni di buoni usati all ' anno " potrebbe favorire un suo adeguamento al reale costo della vita. E quindi dei pasti. Del resto le proposte contenute nei due emendamenti, aggiunge Arrigoni, si limitano a prevedere un aumento dell ' asticella esentasse a 7 euro in un caso e a 6 euro per i buoni cartacei e a 7 per quello digitali per incentivare l ' uso delle card elettroniche, che oggi coprono circa il 15%% del mercato, nell ' altro. mercato che negli ultimi due anni si è contratto, anche per effetto dei tagli di spesa della Pubblica amministrazione scendendo a circa 2,,5 miliardi di fatturato annuo con una media di 6-7 euro per i buoni pasto del pubblico ( la spending review ha fissato a 7 il tetto massimo ) e tra 5 e 6 quello delle aziende private, più attente a non superare la soglia oltre la quale il Fisco preleva una parte del buono. «UN AUMENTO del valore del buono pasto avrebbe il duplice obiettivo di incrementare il potere d ' acquisto dei consumatori, in un periodo di contrazione dei consumi come quello attuale e, allo stesso tempo, aumentare gli investimenti di welfare aziendale che in Italia sopperisce spesso alle mancanze di quello pubblico», spiega Gregorio Fogliani, presidente di Qui Group, leader italiano nei titoli di servizio per il welfare e sociale, nei sistemi di nei circuiti loyalty, con 610 milioni di fatturato e secondo operatore nel mercato dei buoni pasto. Mercato che vede tre gruppi ( Ticket Restaurant, Day e Sodexo ) ai primi quattro posti., aggiunge Fogliani, ha visto «nonostante la mancanza di una riforma sul regime fiscale ingenti investimenti per l ' innovazione e la digitalizzazione del buono pasto, dalle card allo smartphone». Achille Perego 1 / 2 Copyright (QN) Riproduzione vietata QUI! GROUP

5 È arrivato nei giorni scorsi il via libera della commissione Bilancio all aumento della deducibilità ai fini fiscali dei buoni pasto elettronici, che dal 1 luglio 2015 passerà da 5,29 a 7 euro. Così prevede un emendamento alla legge di Stabilità che copre la misura con le risorse del ministero dell Economia per circa 9 milioni nel 2015 che salgono a circa 24 milioni per il 2016 e quasi 25 per il «Il valor medio del buono pasto erogato delle aziende tende ad avvicinarsi sempre alla

6 soglia defiscalizzata - spiega Giovanni Arrigoni, presidente di Cobes, il comitato di Confindustria di buoni pasto, voucher sociali e servizi - e questo comporterà un incremento della propensione a fornire il servizio, potrebbe aumentare il valore dei ticket che vengono dati ai dipendenti». Le proiezioni Secondo le proiezioni dell Università di Tor Vergata e di Open Economics, con il tetto defiscalizzato a 7 euro il settore dei buoni pasto potrebbe raggiungere l 1% del Pil, con un incremento occupazionale di unità lavorative. Ma le previsioni potrebbero essere ancora più rosee se si considera anche l indotto, ovvero i posti di lavoro indiretti generati dall intervento su tutti i settori dell economia della filiera (agricoltura e pesca, industria, costruzioni e servizi) con un incremento occupazionale che potrebbe arrivare a unità. Le frodi Eppure la defiscalizzazione riguarderà solo i buoni pasto elettronici. Ossia un settore che copre circa l 11% del mercato totale, come spiega Andrea Keller, amministratore delegato di EdenRed (marchio Ticket Restaurant): «La rete globale del cartaceo è stimata in 120 mila punti vendita - puntualizza Keller - 40 mila invece quelli che accettano l elettronico. Le stime a livello di diffusione dei buoni pasto parlano di un valore dell elettronico ancora all 11% del totale ma questo emendamento potrebbe far aumentare il numero di punti vendita che si doteranno di apparecchiatura per accettare l elettronico. Noi prevediamo 35 mila nuovi punti vendita che accetteranno l e-ticket ma è un percorso che richiederà un po di tempo». Quel che è certo è che c è tutto l interesse, sia da parte del governo, sia da parte delle società emettitrici, di aumentare la diffusione dei buoni pasto elettronici. «Perchè elimina i problemi di falsificazione - spiega Gregorio Fogliani, presidente di Qui! Group - oltre alla perdita dei carnet e il danneggiamento dei ticket. Le stime prevedono una spinta ai consumi di quasi 500 euro annui per individui e famiglie, con notevole impatto sull aumento dei consumi da parte dei singoli lavoratori e quindi sulla crescita per tutto il settore».

7 Azioni A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X NOTIZIE QUOTAZIONI RUBRICHE AGENDA VIDEO ANALISI TECNICA STRUMENTI GU L'AZIENDA Home Page / Notizie / Buoni pasto, strumento utile per rilanciare i consumi? Buoni pasto, strumento utile per rilanciare i consumi? commenta altre news Economia! 13 novembre Share Share Share Share Share Share Share Share More 4 (Teleborsa) - Grande interesse sta suscitando la proposta di un gruppo dei deputati del Partito Democratico (PD) sull'innalzamento del valore deducibile dei buoni pasto. La proposta, contenuta nei due emendamenti alla legge di Stabilità sarà esaminata dalla Commissione Finanze della Camera dei Deputati. "Si tratta di un sistema che ormai da 16 anni attende di essere rapportato all'aumento del costo della vita", spiega Gregorio Fogliani, presidente di Qui Group e associato Cobes, specificando che "le modifiche proposte sono di due tipi: nel primo caso si tratta di un aumento del valore esentasse fino a 7 euro del buono pasto in qualsiasi forma; nel secondo caso, tale innalzamento sarebbe di 6 euro per il buono pasto in forma cartacea e di 7 euro per il buono pasto in forma elettronica. La deducibilità dei buoni pasto, oggi, è pari alla soglia di euro 5,29 per ogni giorno lavorato. Un aumento del valore esentasse del buono pasto - sostiene Fogliani - avrebbe il duplice obiettivo di incrementare il potere d acquisto dei consumatori, in un periodo di contrazione di consumi come quello attuale e, allo stesso tempo, aumentare gli investimenti di welfare aziendale, che, qui in Italia, va spesso a sopperire alle mancanze del welfare pubblico". Merck te stime di ut Italia anc famiglie ai Evasione USA, a s Giù i consu Enel Gre Molte oppo Povertà, T Concorde Andrea Keller, amministratore delegato Edenred Italia, ricordando gli studi condotti da OpenEconomics e Università di Tor Vergata sull impatto del sistema dei buoni pasto nell economia italiana, che mostrano dei "numeri assolutamente interessanti. Su un valore del mercato di circa 2,8 miliardi di euro, il buono pasto e la catena di valore aggiunto già oggi rappresentano lo 0,72% del PIL; un aumento del valore esentasse a 7 euro porterebbe il settore a rappresentare lo 0,90% del PIL con conseguente aumento di entrate fiscali, valore aggiunto nei pubblici esercizi e maggior potere di acquisto sui lavoratori. Siamo certi che aumentare il valore dell esenzione fiscale del buono pasto contribuirà a far ripartire i consumi e che le ripercussioni positive si vedranno non solo a livello individuale, con un incremento del potere d acquisto subito fruibile e che non può essere distratto nel settore del risparmio, ma anche a livello dell intero sistema Paese". Teleborsa pia Plug-in so Leggi anche Francia: consumi familiari in retromarcia a settembre Crisi delle vendite? Colpevolmente sottovalutata S&P avverte l'italia sul rischio deflazione. In pericolo consumi e investimenti

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