DOSSIER Giovedì, 06 agosto 2015

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1 DOSSIER Giovedì, 06 agosto 2015

2 DOSSIER Giovedì, 06 agosto 2015 Articoli 06/08/2015 Il Piccolo (ed. ) Pagina 15 «Sui profughi si è passati finalmente dalle parole dei /08/2015 Il Piccolo (ed. ) Pagina 15 Aperti i sacchi, nessun documento 3 06/08/2015 Il Piccolo (ed. ) Pagina 17 «Cacciatori ridotti di 50 unità» 5 06/08/2015 Il Piccolo (ed. ) Pagina 22 Ciclovia dell' Isonzo i primi 7 chilometri da 400mila euro 7 06/08/2015 Messaggero Veneto (ed. ) Pagina 22 Un centinaio di profughi pronti a lasciare la città 9 06/08/2015 Primorski Od Plav do Gradea 11

3 Pagina 15 Il Piccolo (ed. ) oggi arrivano le corriere. «Sui profughi si è passati finalmente dalle parole dei fatti» Il sindaco benedice il trasferimento di 100 migranti. Volantinaggio di CasaPound al Parco da domani a domenica. «Finalmente dalle parole si è passati ai fatti». Il sindaco Romoli esulta all' indomani dell' annuncio che 100 richiedenti asilo lasceranno : 50 con destinazione Bologna, l' altra metà diretta a Bresso. Concretamente, il trasferimento avrà luogo questa mattina. A confermarlo il viceprefetto vicario Gloria Allegretto che ha seguito passo dopo passo tutte le trattative con il Ministero dell' Interno. «Si tratta indiscutibilmente di un buon inizio per il neoprefetto Alberti: ha compreso la gravità del problema spiega il primo cittadino. non poteva più sopportare un numero così consistente di richiedenti asilo sul proprio territorio. Oltre al ringraziamento al prefetto, un grazie va anche alla dottoressa Allegretto che ha coordinato tutte le operazioni che porteranno al trasferimento altrove di cento migranti». Romoli non si sa se si tratti di una dimenticanza non cita l' assessore regionale all' Immigrazione Gianni Torrenti che aveva annunciato come fosse diventata "la priorità" per quanto riguarda la presenza degli immigrati. Confermato che, a data da destinarsi, ci sarà il trasferimento di ulteriori 40 migranti. Ieri mattina, l' assessore provinciale Ilaria Cecot mostrava una certa diffidenza sull' operazione «perché, a quanto ne so, 60 dei 100 profughi che se ne andranno, verranno raccolti al Nazareno che è destinato a calare la sua capienza. Insomma, c' è il rischio che rimanga elevato il numero di persone senza una convenzione, costrette a dormire all' addiaccio, al Parco della Rimembranza o sulle rive dell' Isonzo». Ma questa ipotesi pare scongiurata: gli immigrati vennero sì prelevati dal Nazareno ma, successivamente, il centro di Straccis dovrebbe riprendere la sua capienza di 150 ospiti. Chi vivrà, vedrà... Intanto, è annunciata la presenza di un banchetto con volantinaggio di alcuni attivisti di CasaPound: si sistemeranno domani, sabato e domenica al Parco della Rimembranza. Tema dell' iniziativa? L' immigrazione. La notizia viene confermata dalla Questura ma anche dal sindaco Romoli, al quale sarebbe stata chiesta la disponibilità di un congruo numero di vigili urbani. L' iniziativa, infatti, sarà "sorvegliatissima": l' intenzione è di evitare che ci possano essere momenti di Continua > 1

4 Pagina 15 < Segue Il Piccolo (ed. ) tensione su un tema, quello dell' immigrazione, che sta dividendo la città. (fra.fa. ) 2

5 Pagina 15 Il Piccolo (ed. ) Aperti i sacchi, nessun documento Romoli: «Ora basta. È stato un tiro al piccione». Cecot: «Mancano all' appello 16 zaini. Il camion doveva essere sequestrato»richiedenti ASILO»LA GUERRA DELLE IMMONDIZIE. di Francesco Fain Una trentina di coperte, diversi sacchi a pelo, una borsa con all' interno vestiti ma nessun documento dei richiedentiasilo. È questo il contenuto degli otto sacchetti delle immondizie raccolte al Parco della Rimembranza nell' ambito della prima "operazione pulizia". Un esito che (era prevedibile) viene commentato in maniera diametralmente opposta dalle due "cordate": quella rappresentata dal Comune di, fautore della contestatissima operazione pulizia, e quella composta dai volontari, dalla Caritas e, nelle retrovie, dall' assessore provinciale al Welfare Ilaria Cecot. Il fatto che all' interno non sia stata trovata traccia di documenti fa salire nuovamente la temperatura. E qualcuno, fra cui il consigliere comunale Franco Hassek su Facebook, rilancia la richiesta di dimissioni alla Cecot. «Ora basta. Questo è stato un autentico tiro al piccione ai danni del Comune e degli operatori ecologici tuona Ettore Romoli. Questi ultimi già hanno effettuato un lavoro poco gradevole: non bastasse ciò sono stati attaccati». Romoli non cita l' assessore Cecot ma è chiaro il destinatario dell' attacco. «Se qualcuno vuole vedere la propria foto sul giornale trovi un altro metodo: ad esempio lavorando per un referato importante quale è quello riguardante il Welfare e il Lavoro». Stizzita anche la presa di posizione di Francesco Del Sordi, assessore comunale all' Ambiente. «Tanto rumore per nulla. In questi giorni è stata messa in moto un' ignobile macchina del fango». Dal canto suo, l' assessore Cecot contrattacca. «Il Comune di rischia di sfiorare il ridicolo: la disposizione data a Isa di bloccare il camion perché ci sono documenti è partita dal... Comune. Romoli si assuma la responsabilità rispetto alle scelte fatte». L' esponente della giunta Gherghetta ha parecchio da ridire anche sul ritrovamento di una borsa. «C' erano altri 17 zainetti al Parco della Rimembranza e, fra i rifiuti, è stato individuato uno soltanto. Ne mancano 16 all' appello e, come mi hanno confidato alcuni operatori di Isontina Ambiente, non c' è assoluta certezza che sia stato recuperato tutto il materiale. Come la mettiamo? Chi ci assicura che borse e documenti non siano finiti nell' inceneritore?». Cecot conclude: «Per evitare qualsiasi tipo di sospetto o di contestazione, sarebbe bastato porre sotto sequestro il camion. Questa era l' unica soluzione». Ed è un' opportunità (mancata) che anche l' Continua > 3

6 Pagina 15 < Segue Il Piccolo (ed. ) assessore comunale Del Sordi sponsorizza. Vuoi vedere che almeno su un argomento c' è un elemento di convergenza? RIPRODUZIONE RISERVATA. 4

7 Pagina 17 Il Piccolo (ed. ) «Cacciatori ridotti di 50 unità» La denuncia di Ziberna: «Così è dura la lotta al cinghiale» di Francesco Fain «L' unica strada efficace da percorrere anche nel Friuli Venezia Giulia e nel Collio è quella di cacciare il cinghiale sempre, tutto l' anno, disciplinando questa caccia in modo diverso da quella attuale, simile a quella per il capriolo, che è una specie diversa». La proposta porta la firma del consigliere regionale forzista Rodolfo Ziberna che chiede maggior incisività nella lotta agli ungulati. «Il problema tuona il consigliere di Forza Italia ha ormai assunto proporzioni straordinarie, quindi servono misure straordinarie. In questa fase di crisi economica gli agricoltori sono costretti ad accollarsi costi aggiuntivi per ripristinare le colture rese inutilizzabili dall' attività di scavo dei cinghiali. Tutte le contromosse sono risultate inefficaci. Come se non bastasse, tutti gli indennizzi sono andati esauriti: la Provincia non riesce ad aiutare tutti i coltivatori vittime di devastazioni». Aggiunge Ziberna: «I danni subiti dal settore agricolo nella fascia che va da al Collio a causa delle incursioni di cinghiali soprattutto ma anche di caprioli e cornacchie hanno superato quota 250mila euro lo scorso anno. Sull' ordine dei 70 milioni di euro (dati Eurispes), invece, sono i danni stimati in ambito nazionale provocati dalla fauna selvatica. Senza azioni decise il fenomeno continuerà nel suo pericoloso trend di crescita derivato se non altro dalla grande fertilità e capacità riproduttiva del cinghiale, dalla sua grande capacità di adattamento di un habitat favorevole in termini climatici e di approvvigionamento di cibo, dalla sostanziale mancanza di nemici o elementi che possano fermarne la crescita». I dati (fonte Regione delle ultime due annate venatorie 2011/12 e 2012/13) più recenti «fanno emergere che sono stati abbattuti cinghiali su abbattimenti autorizzati, con ciò significando che a livello regionale sono rimasti in circolazione cinghiali che si potevano e dovevano abbattere. Da segnalare anche la significativa riduzione del numero di cacciatori in regione, sull' ordine delle unità, di cui 50 nel Collio e 21 nel Carso, oggetto di vere e proprie scorribande dei cinghiali e che anche a detto calo è imputabile il minor abbattimento di cinghiali. Va presa ad esempio la legislazione in materia nella vicina Slovenia, che viene considerata sotto molti aspetti maggiormente efficace nel perseguire l' obiettivo del contenimento della fauna degli ungulati, la quale assicura ampi periodi ed orari di caccia e quindi un maggior e più efficace controllo dell' esplosione demografica degli ungulati. Rimane sul tappeto una ulteriore mia proposta in ordine all' opportunità di non sprecare la carne dei capi abbattuti conferendola, laddove non usata dallo stesso cacciatore, preferibilmente ad encomiabili associazioni non a fine di lucro, come la Croce Rossa, la Caritas, il Banco Alimentare, in grado di Continua > 5

8 Pagina 17 < Segue Il Piccolo (ed. ) lavorarla, congelarla e distribuirla alle persone più bisognose, assicurando a dette associazioni adeguate risorse, che peraltro saranno largamente inferiori a quelle derivanti dai danni scongiurati». RIPRODUZIONE RISERVATA. 6

9 Pagina 22 Il Piccolo (ed. ) Ciclovia dell' Isonzo i primi 7 chilometri da 400mila euro Progetto finanziato dalla Provincia: il tratto collegherà il ponte della provinciale 19 al cavalcavia ferroviario di Pieris. di Stefano Bizzi wsan CANZIAN D' ISONZO Sette chilometri di pista ciclabile. Da ponte a ponte: da quello sull' Isonzo della provinciale 19 per Grado al cavalcavia ferroviario della Sp1 Pieris Fogliano. È questo il troncone della più ampia "Ciclovia dell' Isonzo" presentato ieri mattina a. L' opera da 400mila euro, progettata dalla Provincia di e finanziata dalla Camera di commercio attraverso il Fondo, si innesta nel quadro della rete ciclabile dell' Alpe Adria. L' obiettivo è collegare Grado e Monfalcone a e alla Valle dell' Isonzo e proprio il Caneo sarà il punto di incontro tra la dorsale italo slovena e quella bisiaco lagunare "Monfalcone Grado". La direttrice nord sud proseguirà attraverso il territorio di Turriaco con un tratto da 50mila euro finanziato dalla Consulta d' ambito territoriale ottimale nel quadro del Parco dell' Isonzo, poi salirà verso Fogliano per attraversare nuovamente l' Isonzo sfruttando il ponte della defunta bretella ferroviaria. Da lì, seguendo le strade bianche già esistenti, punterà verso e Salcano. L' attraversamento del capoluogo rimane, al momento, un punto interrogativo, ma, come ricordato dal presidente della Camera di commercio Gianluca Madriz, la questione è già all' attenzione del Gect italo sloveno. Quanto al tratto Monfalcone Grado, nell' incontro di ieri, il presidente della Provincia Enrico Gherghetta ha sottolineato che il 24 agosto aprirà il cantiere per la realizzazione troncone di ciclabile tra l' Isonzato e Monfalcone (1,9 milioni di euro). Percorso Il tracciato della "San Canzian Turriaco" si snoda sostanzialmente lungo l' argine sinistro del fiume, allontanandosene però in un tratto (perché non percorribile a ridosso dell' Isonzo). Un contributo fondamentale per la scelta del percorso è arrivato dall' associazione Fiab Bisiachinbici che sul posto ha guidato i tecnici della Provincia di spiegando loro le esigenze dei cicloturisti. Tempi Il programma prevede che il progetto esecutivo del Primo stralcio della "Ciclovia dell' Isonzo" venga approvato entro la fine dell' anno per poi dare il via ai lavori in primavera. L' intervento di realizzazione dell' opera durerà presumibilmente 8 mesi, dunque il taglio del nastro dovrebbe avvenire entro la fine del 2016 o, al più tardi, all' inizio del Terreni La ciclabile attraverserà alcune aree private, ma il sindaco di San Canzian, Silvia Caruso, ha fatto sapere che le particelle di terreno su cui insiste il tracciato non sono state ancora individuate in Continua > 7

10 Pagina 22 < Segue Il Piccolo (ed. ) maniera definitiva. Il primo cittadino ha, in ogni caso, sottolineato che non è intenzione delle amministrazioni ricorrere agli espropri. «La Commissione Ambiente è molto attiva: alcuni proprietari condividono aree in golena e sono già abituati a lavorare con noi. Quindi confido in un accordo. Le piste sono turistiche, ma sono ampiamente richieste anche dai nostri cittadini». Servizi «Il progetto nasce per fare in modo che il cicloturista del Nord Europa arrivi al mare. Si mettono così in relazione soggetti diversi che lavorano gli uni per gli altri e non gli uni contro gli altri», ha sottolineato Mauro Mazzoni, consigliere provinciale con delega alle Piste ciclabili. Tra i fattori che determinano il successo (o l' insuccesso) turistico di una ciclovia ci sono i servizi. Più che sui punti di ristoro o sulle officine meccaniche specializzate, i Bisiachinbici hanno focalizzato l' attenzione sul trasporto pubblico. Agli attori istituzionali hanno chiesto mezzi accessibili alle bici e un numero di corse adeguato sia su gomma, sia su rotaia. L' intermodalità è una delle chiavi, ma non la sola. Per invogliare gli appassionati delle due ruote ci vogliono anche il paesaggio e la storia. Una rassicurazione è arrivata dall' assessore provinciale Donatella Gironcoli: «Realizzeremo una cartellonistica per mostrare quello che c' è da vedere». RIPRODUZIONE RISERVATA. 8

11 Pagina 22 Messaggero Veneto (ed. ) Un centinaio di profughi pronti a lasciare la città Oggi partiranno due pullman diretti a Bologna e Milano, 15 saranno trasferiti dal Cpa di Gradisca Sul "caso" parco della Rimembranza, Romoli: i documenti "rubati" non sono stati trovati. di Christian Seu Una novantina di profughi lasceranno questa mattina. Altri quindici saranno trasferiti dal Centro di prima accoglienza di Gradisca. È quanto stabilito dal Ministero dell' Interno, che ha autorizzato la Prefettura a procedere con il trasferimento di un' importante quota di richiedenti asilo attualmente ospitati nelle strutture dell' Isontino. E non si placano le polemiche sulla bonifica del Parco della Rimembranza disposta dal Comune giovedì scorso: all' interno del rimorchio del camion di Isa Ambiente, ispezionato ieri a Ronchi, non sono stati ritrovati i documenti che secondo la denuncia dell' assessore provinciale Ilaria Cecot e delle associazioni di volontariato erano stati portati via ai richiedenti asilo. Il trasferimento I dettagli dell' operazione sono stati messi a punto nelle scorse ore e già ieri sera, grazie al supporto di un mediatore culturale e un interprete, i profughi sono stati istruiti sulle modalità di trasferimento. Già di prima mattina 50 profughi partiranno dal Nazareno per Bologna, dove arriveranno entro mezzogiorno: il pullman per il viaggio, che sarà scortato dalla Polizia, è stato reperito in provincia di Udine. A distanza di mezz' ora partirà dal centro Faidutti di Piazzutta il secondo bus, noleggiato dall' Apt, che dopo 4 ore di viaggio raggiungerà l' hub gestito dalla Cri a Bresso, in provincia di Milano. «Nei giorni scorsi il nuovo prefetto ha rinverdito la richiesta di trasferire un numero di richiedenti asilo ha spiegato il viceprefetto Gloria Allegretto e il Viminale ha dato l' ok». Il sindaco «È un fatto estremamente positivo commenta il sindaco Ettore Romoli. Dalle parole si passa finalmente ai fatti. Desidero ringraziare il nuovo prefetto Isabella Alberti, che so essersi spesa immediatamente dopo il nostro incontro di lunedì per sbloccare la situazione e consentire la partenza di una quota rilevante di profughi». Secondo il sindaco, questo non può che essere il primo passo: «Bisognerà fare in modo di garantire un progressivo svuotamento della nostra città: secondo gli ultimi dati della Questura, a ieri risultavano essere presenti sul territorio 330 richiedenti asilo», evidenzia Romoli.? Il caso Intanto ieri a Ronchi si è provveduto a ispezionare il camion di Isa Ambiente sul quale erano stati caricati i materiali trovati dagli operatori al Parco della Rimembranza. Tra questi, non c' erano però i documenti di cui era stato denunciato lo smarrimento. «Sono state fatte accuse strumentali che hanno colpito gli operatori di Isa che hanno svolto semplicemente il proprio lavoro attacca Romoli. Qualcuno Continua > 9

12 Pagina 22 < Segue Messaggero Veneto (ed. ) ha inventato una storia». L' assessore Cecot, dal canto suo, indica che «l' ordine di bloccare il camion è partito dalla Prefettura, non dalla sottoscritta. È stato rinvenuto uno zaino ed è già abbastanza grave: non sono stati trovati i documenti, ma come detto dagli stessi addetti di Isa, non è da escludere che questi possano essere andati persi». Duro anche l' assessore all' Ambiente, Francesco Del Sordi: «Si sono fatte allusioni sulla pelle di lavoratori, senza alcun tipo di ritegno: valuteremo come tutelarci». RIPRODUZIONE RISERVATA. 10

13 Primorski Od Plav do Gradea Kolesarji se bodo v prihodnosti lahko peljali od Gradea do Plav ob reki Soi. Ambiciozen projekt je veraj predstavil predsednik gorike pokrajine Enrico Gherghetta, ki je napovedal, da ima nart za promocijo in razvoj kolesarskega turizma na tem obmoju dve glavni smernici.»24. avgusta se bodo zaela dela za gradnjo priblino 25 kilometrov dolge kolesarske trase, ki bo povezovala most nad kanalom Isonzato in Tri. V projekt bomo vloili priblino evrov, ki jih je pokrajini zagotovila deela Julijska krajina,«pojasnjuje predsednik gorike pokrajine Enrico Gherghetta. Soasno z omenjenimi deli bo pokrajinska uprava v sodelovanju s kocjansko obinsko upravo zaela s tehninimi postopki za gradnjo 7 kilometrov dolgega kolesarskega odseka, ki bo kocjan povezal z obino Turjak.»Za ureditev kolesarske steze se moramo zahvaliti gorikemu skladu, ki je prispeval evrov. Ta bo le prvi sklop del, saj bomo nato od Turjaka uredili kolesarsko stezo do San Piera, od tod pa bomo pot speljali do Foljana in Zagraja. Kolesarji se bodo tako lahko varno peljali tudi po mostu ez Soo v Zagraju, na katerem bomo dela opravili v sodelovanju s podjetjem Irisacqua, ki bo pod mostom namestilo novo vodovodno cev,«poudarja Enrico Gherghetta. Kolesarska steza, ki se bo priela pri otoku Cona in e povezuje rezervat ob izlivu Soe z Gradeem, se bo nato nadaljevala dale od prometnic in po bregovih Soe ponekod pa jo bodo morali speljati ob cesti, bo dospela do mosta IX Agosto v Gorici.»Nato bomo morali razmisliti, kako speljati stezo skozi Gorico in jo povezati s kolesarsko traso, ki e povezuje Solkan s Plavami,«zakljuuje Gherghetta. Pri izdelavi narta za kolesarsko pot je sodelovalo zdruenje Bisiachinbici, s projektom pa se bodo uresniile tudi elje pokrajinskega svetnika Maura Mazzonija.»S kolesarsko stezo bomo dodatno ovrednotili naravne posebnosti naega prostora. Cilj kolesarske trase je tudi ta, da se bodo turisti in kolesarji lahko po poti zaustavljali in se preizkusili v raftingu na Soi na slovenski strani nekdanje meje ali pa pokusili domao hrano in vina v Brdih,«pravi Mauro Mazzoni. Z njim se strinja tudi predsednik Trgovinske zbornice Gianluca Madriz.»Kolesarska pot bo odlina prilonost za promocijo naih krajev, saj je kolesarski turizem v vzponu. Seveda bomo morali poleg stez turistom nuditi tudi primerne hotele in druge storitve,«poudarja Madriz. (av) 11