Corso di storia. Dalle linee guida al curricolo e ai piani annuali di lavoro

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1 Dalle linee guida al curricolo e ai piani annuali di lavoro 1 Corso di storia A cura di Ivo Mattozzi (Università di Bologna Unibz - Clio 92) 1

2 IL CURRICOLO 2 ivo mattozzi, storia nei piani di studio

3 Primo biennio Nei primi due anni, in continuitàcon la scuola dell infanzia, il bambino sarà condotto ad acquisire le principali coordinate temporali e il lessico fondamentale (conoscenza e uso di categorie quali successione, contemporaneità, durata, mutamento, ciclo; acquisizione dei criteri di datazione: giorno, settimana, mese ecc.), nonchéalcuni concetti di uso quotidiano. Si proporranno esperienze di lavoro sulle fontia partire da fontiprodotte dai bambini stessi per poi estenderle all ambito familiare e amministrativo, allo scopo di ricostruire aspetti del passato personale o familiare con una retrospezione che arriva a coprire la vita del bambino. (7 anni) 3

4 Secondo biennio Partendo sempre dall esperienza di vita del bambino si amplieràl orizzonte temporale nelle operazioni di ricostruzione del passato, che riguarderà nel terzo anno aspetti del passato familiare (le generazioni precedenti), utilizzando fonti e documenti di ambito familiare, amministrativo (archivio scolastico ) e pubblicistico (giornali, libri) per ricavare semplici informazioni dirette e/o inferenziali e produrre brevi testi. I bambini saranno poi guidati nella progressiva scoperta della realtà storica che li circonda e aiutati a organizzare le conoscenze in quadri sociali significativi (aspetti di vita sociale, politicoistituzionale, economico, artistico ecc.). 4

5 Verso la storia generale Tra il terzo e il quarto anno si colloca l avvio allo studio sistematico e cronologico della storia. E importante che il bambino abbia iniziato a maturare la consapevolezza delle componenti specifiche del tempo storico (rispetto al tempo fisico), che non èuniforme e si organizza in epoche, periodi caratterizzati da modi di vita che rimangono costanti, nelle loro strutture economiche sociali e istituzionali e che potremo definire come quadri di civiltà(quadri di società). 5

6 Quadri di civiltà L utilizzo dei quadri di civiltà(basati sui quattro indicatori: rapporto uomo-ambiente, organizzazione sociale, organizzazione politica e cultura) consente di comprendere i tratti caratterizzanti della vita collettiva di gruppi umani in un ambiente e in un periodo delimitati, di stabilire i nessi tra i diversi aspetti di civiltà, di comparare civiltà diverse sulla base degli stessi indicatori. La focalizzazione suaspetti della vita quotidiana, l uso di fonti iconografiche, di cartelloni e mappe concettuali rende piùefficace il processo di comprensione e di costruzione del sapere. Saràil docente a scegliere quali quadri di civiltàproporre all interno della scansione cronologica proposta per il quarto anno (e il quinto). Ad esempio, la preistoria potràessere presentata attraverso due quadri: l uno delle societàdi raccoglitori-cacciatori-pescatori (Paleolitico), l altro delle società agricolo-pastorali del Neolitico. 6

7 Terzo biennio Si colloca in questo biennio il delicato passaggio tra ordini scolastici diversi che, pur dentro una cornice unitaria, postula stacchi epistemologici e talune discontinuità. Nel quinto anno della primaria, che prosegue lo studio sistematico e cronologico della storia, èimportante mantenere l approccio attraverso i quadri di civiltà, iniziando a mettere in rilievo anche le grandi trasformazioni e i mutamenti che avvengono nei vari ambiti (demografico, agricolo, commerciale, tecnologico, culturale, politico). Si tratta di affiancare quindi all ottica statica degli aspetti strutturali delle civiltà, l ottica più dinamica dei processi storici. Nella scuola secondaria di primo grado verranno riprese alcune tematiche portanti dell Etàantica per rinforzare concettualizzazioni, conoscenze, abilità pregresse. 7

8 Le conseguenze Questo comporta organizzare attivitàin cui i bambini sono impegnati a usare fonti per produrre informazioni e a organizzare temporalmente e spazialmentele informazioni sulle proprie esperienze, su quelle degli adulti e sul passato locale. Il che si traduce nelle prime classi nei calendari, nei copioni e nella ricerca storico-didattica applicata alle esperienze dei bambini. 8

9 Le premesse se tra i traguardi si raccomandano la conoscenza di elementi significativi del passato dell'ambiente di vita dei bambini e l'abilitàad usare la lineadel tempo e l'abilitàa riconoscere le traccestorichepresenti sul territorio. E l obiettivo dice: Trarre da fontidi tipo diverso conoscenze semplici su momenti del passato, locale e non. 9

10 Le conseguenze Tutto questo comporta che nel curricolo [= sequenza di processi di insegnamento e di apprendimento organizzati per promuovere lo sviluppo progressivo di abilitàe di sistemi di conoscenze) si inseriscano attivitàdi ricerca storico-didattica (con uso di fonti, cioèdi traccepresenti nel territorio e usate come fonti a seconda della tematizzazione) e che si faccia uso di grafici temporali Le attivitàpossono essere svolte in terza sul passato delle generazioni adulte, in quarta sul passato di una civiltàitalica e in V per un qdc romana a partire da tracce presenti nella regione. 10

11 Storia locale e storia generale Quale criterio generale di programmazione si suggerisce di raccordare la trattazione della storia locale con quella della storia generale, realizzando moduli di storia locale ed evitando un insegnamento in chiave micro che affianca e ripercorre tutte le tappe della storia generale, ingestibile sul piano organizzativo e metodologicamente non corretto. Se per curricolo intendiamo una progressiva e modulare variazione di conoscenze e incremento di competenze, se si sceglie l insegnamento delle storie locali per temi e problemi, allora il curricolo di storia risulteràdalla componibilitàdi temi, scale spaziali di osservazioni, fonti, mappe concettuali, esperienze di apprendimento diverse. 11

12 Storia locale: criteri per la scelta dei temi Tra i criteri che possono orientare la scelta delle tematiche vene sono alcuni che assumono particolare pregnanza e importanza: -la significativitàdel tema per il nostro presente (ad esempio, vivere in una provincia a Statuto speciale fa della storia delle istituzioni autonomistiche un tema rilevante per l educazione alla cittadinanza); -le evidenze sul territorio (ad esempio, la presenza di siti archeologici di epoca paleolitica e neolitica oppure di una vasta trama di castelli e rocche, ci parla di un passato che èdavanti ai nostri occhi e che dobbiamo saper cogliere nel suo spessore e significato storico); -le risorse del territorio per lo studio della storia: Musei, archivi, biblioteche sono custodi di memorie, documenti, fonti su aspetti particolari della storia del Trentino, che diventano preziosi strumenti per la ricerca storica in ambito locale. I Laboratori didattici presso i Musei rappresentano una consolidata realtàdi supporto a percorsi interattivi sulla storia locale, che fanno uso di documenti e fonti dirette. Associazioni, centri studi, riviste, diffusi sul territorio trentino sono anch essi un valido riferimento su tematiche specifiche e di contesto. 12

13 Storia locale e storia generale Quale criterio generale di programmazione si suggerisce di raccordare la trattazione della storia locale con quella della storia generale, realizzando moduli di storia locale ed evitando un insegnamento in chiave micro che affianca e ripercorre tutte le tappe della storia generale, ingestibile sul piano organizzativo e metodologicamente non corretto. Se per curricolo intendiamo una progressiva e modulare variazione di conoscenze e incremento di competenze, se si sceglie l insegnamento delle storie locali per temi e problemi, allora il curricolo di storia risulteràdalla componibilitàdi temi, scale spaziali di osservazioni, fonti, mappe concettuali, esperienze di apprendimento diverse. 13

14 Storia locale: criteri per la scelta dei Tra i criteri che possono orientare la scelta delle tematiche vene sono alcuni che assumono particolare pregnanza e importanza: temi - la significatività del tema per il nostro presente (ad esempio, vivere in una provincia a Statuto speciale fa della storia delle istituzioni autonomistiche un tema rilevante per l educazione alla cittadinanza); -le evidenze sul territorio (ad esempio, la presenza di siti archeologici di epoca paleolitica e neolitica oppure di una vasta trama di castelli e rocche, ci parla di un passato che è davanti ai nostri occhi e che dobbiamo saper cogliere nel suo spessore e significato storico); -le risorse del territorio per lo studio della storia: Musei, archivi, biblioteche sono custodi di memorie, documenti, fonti su aspetti particolari della storia del Trentino, che diventano preziosi strumenti per la ricerca storica in ambito locale. I Laboratori didattici presso i Musei rappresentano una consolidata realtàdi supporto a percorsi interattivi sulla storia locale, che fanno uso di documenti e fonti dirette. Associazioni, centri studi, riviste, diffusi sul territorio trentino sono anch essi un valido riferimento su tematiche specifiche e di contesto. 14

15 15 Obiettivi Vedi tabelle delle linee guida

16 Le premesse se tra i traguardi si raccomandano la conoscenza di elementi significativi del passato dell'ambiente di vita dei bambini e l'abilità ad usare la linea del tempo e l'abilità a riconoscere le tracce storiche presenti sul territorio. E l obiettivo dice: Trarre da fonti di tipo diverso conoscenze semplici su momenti del passato, locale e non. ivo mattozzi, storia nei piani di studio 16

17 Le conseguenze Tutto questo comporta che nel curricolo [= sequenza di processi di insegnamento e di apprendimento organizzati per promuovere lo sviluppo progressivo di abilità e di sistemi di conoscenze) si inseriscano attività di ricerca storico-didattica (con uso di fonti, cioè di tracce presenti nel territorio e usate come fonti a seconda della tematizzazione) e che si faccia uso di grafici temporali Le attività possono essere svolte in terza sul passato delle generazioni adulte, in quarta sul passato di una civiltà italica e in V per un qdc romana a partire da tracce presenti nella regione. ivo mattozzi, storia nei piani di studio 17

18 Le conseguenze Questo comporta organizzare attività in cui i bambini sono impegnati a usare fonti per produrre informazioni e a organizzare temporalmente e spazialmente le informazioni sulle proprie esperienze, su quelle degli adulti e sul passato locale. Il che si traduce nelle prime classi nei calendari, nei copioni e nella ricerca storico-didattica applicata alle esperienze dei bambini. ivo mattozzi, storia nei piani di studio 18

19 L alunno deve diventare un costruttore di conoscenza con le fonti Che operazioni cognitive servono? Quali abilità? Con quali attivitàli prepariamo ad affrontare testi? Con quale progressione di attività? Curricolo Conoscenza costruita mediante la elaborazione delle informazioni 19 prodotte mediante fonti

20 L alunno deve diventare un costruttore di conoscenza con i testi Che operazioni cognitive servono? Quali abilità? Con quali attivitàli prepariamo ad affrontare testi? Con quale progressione di attività? Curricolo Conoscenza costruita mediante la comprensione dei testi 20

21 DAL RAGIONAMENTO SULLE LINEE GUIDA. AL CURRICOLO 21 ivo mattozzi, storia nei piani di studio

22 Una definizione pragmatica di curricolo Il curricolo èla organizzazione di sequenze di processi di insegnamento e di apprendimento la cui concatenazione promuove la fondazione e lo sviluppo di abilitàcognitive e di conoscenze significative. Esso richiede all insegnante di avere uno sguardo lungimirante del percorso di apprendimento degli alunni e la programmazione accurata di attivitàdi insegnamento intrecciate a quelle dell apprendimento. Qui segue la proposta del curricolo delle operazioni cognitive e delle conoscenze significative messa a punto da Ivo Mattozzi in collaborazione con gruppi di insegnanti che costituiscono l associazione Clio 92 ( UNO SGUARDO COMPLESSIVO SULLE TAPPE CURRICOLARI 22

23 Processi di insegnamento e di apprendimento 23

24 Processi di insegnamento e di apprendimento prodotto 24

25 25 Clio 92. Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia Per pensare curricolo, pensare la storia come disciplina e pensare il testo storico Occorre pensare che I bambini dovranno essere capaci di leggere, comprendere ed usare i testi storici; Il testo storico organizza informazionie elementi interpretativi mediante operazioni di organizzazione temporale, cronologica, spaziale, di classificazione in mutamenti, permanenze, eventi, di formulazioni di problemi e spiegazione, sottoforma di descrizioni, di narrazioni, di argomentazioni; Il lettore deve avere le abilitàe le conoscenzeper poter comprendere il testo e costruire la sua mappa mentale del testo; Perciò, bisogna formare le abilitàe le conoscenzerequisite con molteplicitàdi apprendimenti da curare in tempi lunghi e con attività laboratoriali ivo mattozzi, Il curricolo in pratica dai copioni ai processi di trasformazione 25

26 Gli orizzonti curricolari 26 Sequenza di processi di insegnamento e di apprendimento organizzati per promuovere e sviluppare la costruzione di

27 Clio 92. Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia Le tappe del curricolo di storia nella scuola primaria e media Scuola Infanzia 1 a -3 a Scuola Primaria età: 4-8 anni Formazione dei requisiti e delle disposizioni allo studio della storia 27 3 a Scuola Primaria età: 8 anni Fase di transizione alla costruzione del primo sapere storico Formazione delle abilitàallo studio 4 a -5 a : età: 9-10 Fase di formazione del primo sapere storico con la didattica delle descrizioni di civiltà S.M. Fase di formazione del secondo sapere storico con la didattica dei processi di trasformazione ivo mattozzi, Il curricolo in pratica dai copioni ai processi di trasformazione 27

28 s.s.s. La sequenza curricolare verticale in sintesi Il sapere storico per La storia per temi e problemi problemi entro quadri cronologici e contesti s.m. s.p. s.p. s.i. 28 Il sapere storico sistematico 5 a 3 a 3 a Clio 92 Il primo sapere storico Le disposizioni allo studio della storia La storia delle grandi trasformazioni del mondo Per capire il divenire storico La mappa spazio temporale del passato del mondo con i qdc Per scoprire il passato del mondo La formazione delle abilità cognitive, del concetto di storia, delle motivazioni basate sul significato da dare alla conoscenza del passato ivo mattozzi, Il curricolo in pratica dai copioni ai processi di trasformazione 28

29 Con quali attività? CON QUALI PROCESSI I. E A.? 29 ivo mattozzi, storia nei piani di studio

30 Le esperienze come pedana di partenza OGGI COSA FACCIAMO, E DOMANI? Un calendario per organizzare i cambiamenti settimanali QUANDO ARRIVA E QUANTO MANCA A Santa Lucia? I calendari dell attesa 30

31 La Grecia e le colonie fondate fuori della Grecia 31 ivo mattozzi, storia nei piani di studio

32 Copione di colonizzazione greca Con poche eccezioni, ogni colonizzazione era il risultato di un viaggio preparato in anticipo, la maggior parte delle volte su consiglio dell'oracolo di Delfi. La spedizione veniva guidata da un fondatore delegato dalla madrepatria, l oikistes che, con la protezione degli dei, sceglieva l'ubicazione della nuova città, dirigeva il lavoro degli agrimensori e la ripartizione dei lotti di terreno, adattava la costituzione della madrepatria alla nuova città. In seguito regnava, spesso detenendo il potere assoluto, e lasciava il ricordo di un eroe, il tutto si svolgeva in un'epoca lon-tana, in cui vivevano ancora, protagonisti di favole molto colori-te, re e semidei. Ogni volta gli emigranti trasportavano con i lo-ro bagagli un fuoco acceso al focolare della madrepatria. Altri personaggi necessari per il corretto svolgimento di que-sto copione sono gli indigeni che, per salvare l'onore, fingono di combattere contro gli invasori, oppure sono abbastanza sag-gi da sottomettersi, o abbastanza ivo mattozzi, impressionati storia nei piani di studio da offrire la fi-glia del loro 32 re al fondatore.

33 33 Dal copione raccontato alla sua rappresentazione Stato di cose iniziale Arrivo

34 Le ricostruzioni di esperienze vissute Rappresentazioni calendariali (spaziotemporali) delle attività ricorrenti Rappresentazioni (spazio-temporali) delle esperienze vissute recenti Rappresentazioni grafiche (spazio-temporali) dei copioni Rappresentazioni (spazio-temporali) delle esperienze vissute da ricostruire con le fonti 34

35 Formati delle conoscenze Rappresentazioni di stati di cose - DESCRIZIONI Rappresentazioni di PROCESSI - NARRAZIONI Rappresentazioni di concetti ARGOMENTAZIONI Rappresentazioni di problemi ARGOMENTAZIONI Rappresentazioni di spiegazioni ARGOMENTAZIONI 35

36 Clio 92. Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia Gli elementi delle conoscenze in tutta la scolarità 36 Copioni, Elementi di descrizioni di civiltàe di contesti Descrizioni di civiltà Processi lunghi di grande trasformazione Problematizzazioni e spiegazioni Scuola primaria Scuola media Scuola superiore Primi concetti e schemi cognitivi Primo sapere storico Secondo sapere storico Terzo sapere storico ivo mattozzi, Il curricolo in pratica provincia dai TN copioni ai processi di trasformazione 36

37 Disposizioni allo studio della storia Infanzia Calendari Copioni Ricostruzione di esperienze vissute Rappresentazioni di spazi vissuti Una visione curricolare 1 e 2 primaria transizione 4-5 primaria 3 primaria Quadri di ricostruzione civiltà storico confronti tra didattica quadri di Quadro di civiltà civiltà attuale sistema Cronologia delle storica conoscenze Uso di ricerche planisferi e storico globi didattiche Ricostruzione storico-didattica di esperienze vissute Cronologia quotidiana: il calendario come linea del tempo della successione degli aspetti della luna e del sole Copioni come nuclei di concetti Conoscenze circa il mondo vissuto Abilità di organizzazione temporale Sviluppo Applicazione delle disposizioni allo studio Copioni Conoscenze del mondo nell antichità Scuola media e biennio obbligo Processi di trasformazione ricerche storico didattiche Copioni come nuclei concettuali Conoscenze del divenire del mondo Abilità di organizzazione spaziale Sviluppo Nuclei concettuali Prime abilità procedurali Sviluppo delle abilità di studio Sviluppo delle abilità procedurali 37

38 Clio 92. Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia Il grafico temporale del curricolo della primaria Classe I Classe II Disposizioni allo studio della storia Classe III Classe V Classe IV Studio della storia 38 Formazione di abilitàa dare alle informazioni organizzazione tematica, temporale, spaziale, secondo la loro classificazione in mutamenti e permanenze, a formulare questioni Formazione di prime conoscenze significative e di concetti sulla civiltà attuale Formazione del primo sapere cronologico relativo al calendario annuale Mediante rappresentazioni delle sequenze di esperienze ripetitive sottoforma di: Calendari delle attività scolastiche Copioni(script) Mediante rappresentazioni delle esperienze vissute dalla generazione dei bambini, costruite con il metodo della ricerca storicodidattica Sviluppo delle abilità e delle conoscenze significative Mediante rappresentazioni delle esperienze vissute dalle generazioni adulte, costruite con il metodo della ricerca storico-didattica Formazione del secondo sapere cronologicocome misura del tempo storico. Uso del planisfero Formazione di abilità di studio mediante la costruzione del qdc attuale ivo mattozzi, Il curricolo in pratica ivo dai mattozzi, copioni ai storia processi nei di piani trasformazione di studio Sviluppo delle abilitàe delle conoscenze significative Mediante rappresentazioni di aspetti o processi del passato locale costruite con il metodo della ricerca storicodidattica Formazione del primo sapere storico con i quadri di civiltàe con il sistema dei quadri di civiltà Mediante le rappresentazioni dei testi storici descrittive di civiltà Mediante le rappresentazioni dei testi storici che ricostruiscono il processo di nascita, diffusione e affermazione del cristianesimo 38

39 39 Le tappe degli apprendimenti Età: 4 8 anni Gli alunni conquistano il concetto di passato prossimo Gli strumenti di misura del tempo quotidiano [cronologia CALENDARI E OROLOGI] I procedimenti per costruire metodicamente conoscenze del passato mediante l uso delle tracce/fonti Il nucleo di base del concetto di fonte Abilitàcognitive ad organizzare le informazioni I nuclei di concetti fondamentali usati nei testi storici [mediante gli script o copioni o sceneggiature] ivo mattozzi, Il curricolo in pratica dai copioni ai processi di trasformazione 39

40 40 Gli alunni conquistano Le tappe degli apprendimenti Età: 8 anni [3 classe] Il procedimento per costruire descrizioni di civiltà mediante la descrizione della civiltà attuale Il nucleo del concetto di civiltà Lo strumento di misura del tempo storico [cronologia storica = modo di datare gli eventi storici] La capacità di lettura del planisfero terrestre Il procedimento per costruire rappresentazione di civiltà Il procedimento per confrontare quadri di civiltào contemporanei o successivi ivo mattozzi, Il curricolo in pratica dai copioni ai processi di trasformazione 40

41 41 Le tappe degli apprendimenti Età: 9 e 10 anni Gli alunni costruiscono la conoscenza di descrizioni di alcune civiltà storiche dalle origini dell umanità al mondo attuale Le civiltàdescritte sono rappresentative di tutti i continenti comparano le civiltà e scoprono permanenze e mutamenti elaborano questioni storiche organizzano le conoscenze in modo da costruire il sistema delle conoscenze e da periodizzare la storia dell umanità elaborano altre questioni scoprono il passato dell umanitàe che ci sono molte altre conoscenze da costruire ivo mattozzi, Il curricolo in pratica dai copioni ai processi di trasformazione 41

42 La formazione del sapere storico Scuola secondaria superiore: 42 età Alla conoscenza e comprensione di problemi storici Scuola secondaria obbligatoria Età anni IV e V primaria Età 9-10 anni Alla conoscenza del divenire mediante lo studio di processi di trasformazione Alla scoperta del passato dell umanità e della storia mediante descrizioni di civiltà III primaria Età8 anni Descrizione della civiltàattuale Alle storie di aspetti o processi di mutamento esperiti dalle generazioni adulte e nel territorio di vita I e II primaria Età: 6-7 anni Dalle storie di aspetti o processi di mutamento esperiti dalla comunità dei bambini ivo mattozzi, Il curricolo in pratica dai copioni ai processi di trasformazione 42

43 IL CURRICOLO ARTICOLATO NELLE ATTIVITÀ 43 ivo mattozzi, storia nei piani di studio

44 Il curricolo della scuola primaria CAMPI TEMATICI E ORIZZONTI TEMPORALI E SPAZIALI Disposizioni allo studio della storia PASSATO LOCALE-SOCIALE Fase di transizione alla costruzione del primo sapere storico PASSATO DEL MONDO DESCRIZIONI DI CIVILTA PASSATO PERTINENTE ALL ORIZZONTE TEMPORALE DELLE GENERAZIONI ADULTE (100 anni) PASSATO DELLA GENERAZIONE DEI BAMBINI (8 anni) PASSATO DELLA CLASSE 1 a CONOSCENZE SULLA GENERAZIONE DEGLI SCOLARI Dalle osservazioni della natura alla struttura del calendario annuale ESPERIENZE NEL PRESENTE E NEL PASSATO IMMEDIATO: I COPIONI, I CALENDARI, LE ivo RICOSTRUZIONI mattozzi, storia nei CON piani di FONTI studio ivo mattozzi, provincia Il curricolo TNin pratica dai copioni ai processi di trasformazione

45 Clio 92. Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia Calendari, copioni, ricostruzioni Scuola infanzia Esperienze dei bambini Riflessione Con quali attività? Prima classe primaria Seconda primaria + Contesti esistenziali = tempo e spazio vissuto Esperienze riflesse Rappresentate Costruzione di Calendari Copioni Ricerche storicodidattiche 45 ivo mattozzi, Il curricolo in pratica dai copioni ai processi di trasformazione 45

46 Clio 92. Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia VERSO LA COSTRUZIONE DI MODELLI DI QUADRI DI CIVILTA. 1 PASSATO LOCALE-SOCIALE PASSATO PERTINENTE ALL ORIZZONTE TEMPORALE DELLE GENERAZIONI ADULTE DESCRIZIONE DI CIVILTÀ DEL PRIMO NOVECENTO PASSATO DELLA GENERAZIONE DEI BAMBINI PASSATO DELLA CLASSE ESPERIENZE NEL PRESENTE E NEL PASSATO IMMEDIATO DSCRIZIONE DI CIVILTÀ DEL PRESENTE 46 ivo mattozzi, Il curricolo in pratica dai copioni ai processi di trasformazione 46

47 Clio 92. Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia I processi di insegnamento e di apprendimento per formare disposizioni allo studio della storia 1/2 Attività di ricostruzione di esperienze immediate e recenti dei bambini Attività di ricostruzione di un processo di trasformazione nella classe prima Avvio alla formazione di abilità temporali e spaziali della vita quotidiana Sviluppo delle abilità cronologiche relative all anno Sviluppo delle abilità spaziali Avvio delle abilità metodologiche 47 Attività di ricostruzione di un processo di trasformazione nelle biografie dei bambini: ad es. la vita quotidiana Sviluppo delle abilità cronologiche relative al decennio Sviluppo delle abilità spaziali Sviluppo delle abilità metodologiche ivo mattozzi, Il curricolo in pratica dai copioni ai processi di trasformazione 47

48 Clio 92. Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia I processi di insegnamento e di apprendimento per formare disposizioni allo studio della storia 2/2 Attività di ricostruzione di un processo di trasformazione nel passato delle generazioni adulte: ad es. la vita quotidiana Attività di ricostruzione di un processo di trasformazione nel passato locale: ad es. l urbanizzazione nel 900 Sviluppo delle abilità temporali e cronologiche relative al secolo Sviluppo delle abilità spaziali Sviluppo delle abilità metodologiche La transizione alla costruzione del primo sapere storico con i qdc Rilevazione e sistemazione acronologica delle preconoscenze dei bambini sul passato del mondo 2. Costruzione del sapere cronologico come misura del tempo storico 3. Formazione delle abilitàdi lettura e uso del planisfero ivo mattozzi, Il curricolo in pratica dai copioni ai processi di trasformazione 4. Formazione del nucleo concettuale di civiltàe di qdc e formazione di abilitàad organizzare descrizioni mediante la costruzione del qdc attuale 48

49 Clio 92. Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia La didattica modulare dei qdc 49 Attività di ricostruzione di quadri di civiltà Attività di confronto sui quadri di civiltà Elaborazione di domande di conoscenze da rivolgere alla storia Sviluppo delle abilità temporali e cronologiche relative al tempo storico Sviluppo delle abilità spaziali Sviluppo del concetto di passato storico e di storia Sviluppo delle abilità alla comprensione dei testi ivo mattozzi, Il curricolo in pratica dai copioni ai processi di trasformazione 49

50 Clio 92. Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia Il curricolo integrato: avvio preconoscenze, lezioni, laboratori, ricerca con fonti, lavoro sui testi, ludicità. Strategie didattiche: Cronologia quotidiana Calendari Copioni Ricostruzioni di esperienze immediate Conoscenze significative tematiche, temporali, spaziali, classificazione dei fatti, concettualizzazioni, problematizzazioni ecc. organizzare informazioni con mediatori strumentali sapere come si fa Operazioni cognitive di costruzione della conoscenza Pratiche operative: Abilità metodologiche: Teatro, Castelli, biblioteca, mulino, Beni museali, iconici ivo mattozzi, Il curricolo in pratica dai copioni ai processi di trasformazione Beni culturali da implicare in copioni utili a formare indicatori di civiltà

51 Clio 92. Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia Il curricolo integrato: ultimo livello preconoscenze, lezioni, laboratori, ricerca con fonti, lavoro sui testi, ludicità. Strategie didattiche: Conoscenze storiche per temi e problemi Quadri cronologici e concettuali Conoscenze significative tematiche, temporali, spaziali, classificazione dei fatti, concettualizzazioni, problematizzazioni ecc. organizzare informazioni con mediatori strumentali sapere come si fa Operazioni cognitive di costruzione della conoscenza Pratiche operative: Abilità metodologiche: y città, paesaggio, luoghi del potere, teatro, musei, pinacoteche ivo mattozzi, Il curricolo in pratica dai copioni ai processi di trasformazione Beni culturali da implicare in temi e problemi utili a formare sapere storico di qualità

52 Clio 92. Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia 52 LA DIDATTICA DEI QUADRI DI CIVILTA Il primo sapere storico adatto agli alunni èquello che si forma con una didattica accorta di descrizioni di civiltà. Costruzione di descrizioni in testi e in poster Confronto tra quadri Costruzione della mappa spazio-temporale delle civiltàstudiate Uso delle conoscenze per comprendere altre conoscenze e per comprendere il mondo attuale ivo mattozzi, Il curricolo in pratica dai copioni ai processi di trasformazione 52

53 Clio 92. Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia La funzione del poster o cartellone 53 Il poster sta al testo/i come una carta sta ad un territorio Si presenta come la mappa concettuale della civiltà tematizzata Rappresenta la mappa mentale della conoscenza testuale Permette una visione sinottica di informazioni sparse in un testo di piùpagine Permette di mettere in relazione i diversi aspetti Fornisce un sostegno alla comunicazione orale e all elaborazione di un testo scritto Permette di allestire il cfr con altra civiltà ivo mattozzi, Il curricolo in pratica dai copioni ai processi di trasformazione 53

54 Clio 92. Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia La didattica dei quadri di civiltà e dei processi di trasformazione implica le OPERAZIONI COGNITIVE TEMATIZZARE TRASFORMARE TRACCE IN FONTI PRODURRE INFORMAZIONI PRODURRE INFERENZE ORGANIZZARE TEMPORALMENTE ORGANIZZARE SPAZIALMENTE RILEVARE/COMPRENDERE MUTAMENTI RILEVARE/COMPRENDERE PERMANENZE RILEVARE EVENTI PRODURRE/COMPRENDERE SIGNIFICATI E VALUTAZIONI PRODURRE/COMPRENDERE PROBLEMI PRODURRE/COMPRENDERE SPIEGAZIONI CIOE CORRELAZIONI IGNOTE TRA FENOMENI NOTI PRODURRE/COMPRENDERE DESCRIZIONI NARRAZIONI ARGOMENTAZIONI 54 OPERAZIONI COGNITIVE + ABILITA OPERATIVE COMPETENZE ivo mattozzi, Il curricolo in pratica dai copioni ai processi di trasformazione 54

55 Uno schema per la progettazione di una unitàdi insegnamento e di apprendiment0o Classe disciplina o campo di esperienze attività dell insegnante attività dell alunno prodotti obiettivi 55

56 SCUOLA PRIMARIA SCUOLA MEDIA Schema per la progressione curricolare attività che si pensa saranno svolte sequenzialmente obiettivi attività che si pensa saranno svolte sequenzialmente obiettivi 1 2 3

57 57 Clio 92. Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia Referenze bibliografiche Didattica della storia: insegnare il primo sapere storico, corso di aggiornamento in cdrom, Giuntiscuola, 2006 (I. Mattozzi, G. Brioni, L. Coltri, D. Dalola, M.T. Rabitti) I. Mattozzi, L insegnamento della storia con i quadri di civiltà, in M.T. Rabitti, G. Brioni, E. Farruggia, Descrivere le civiltà M.T. Rabitti, G. Brioni, E. Farruggia, Descrivere le civiltà, Junior, Bergamo, 2009 M.T. Rabitti, C. Santini, Per il curricolo di storia. Idee e proposte, FrancoAngeli, Milano 2008 Si possono chiedere a Clio 92, info@clio92.it I. Mattozzi e aa., Un curricolo per la storia,bologna, 1990, (distributrice La Scuola editrice) ivo mattozzi, Il curricolo in pratica dai copioni ai processi di trasformazione 57

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