LA PROTEZIONE CIVILE: COSA È E COME FUNZIONA

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Giuliano Milani
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1 LA PROTEZIONE CIVILE: COSA È E COME FUNZIONA

2 Un organo/corpo/ente pubblico: 53 % Un organizzazione (pubblica) articolata e complessa: 18 % Un associazione di volontariato: 13 % Qualcosa definito dall attività svolta: 16 %

3 PROTEZIONE CIVILE: SIAMO CERTI DI SAPERE COS È? "Serve un maggiore coordinamento tra protezione civile e prefetture. La prefettura coordina i Vigili del fuoco, la Guardia di finanza, il Corpo forestale, l'esercito, la Marina, mentre la Protezione civile coordina i volontari, i comuni, le province. Tra di loro deve esserci piena collaborazione nel rispetto dei ruoli" Oltre 50 le chiamate ricevute da carabinieri e vigili del fuoco. Sul posto anche Protezione civile, Genio civile e i reperibili del Consorzio di bonifica Veneto orientale. Svariate le chiamate arrivate al centralino dei carabinieri della compagnia di Portogruaro In Italia la Protezione Civile non è una singola amministrazione ma è una FUNZIONE attribuita ad un sistema: il Servizio nazionale della protezione civile 3

4 E COSA FA? Il Servizio nazionale della protezione civile è istituito al fine di tutelare la vita, i beni, gli insediamenti e l ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi. 4

5 DUNQUE? Con protezione civile si intende L INSIEME DELLE ATTIVITÀ MESSE IN CAMPO PER TUTELARE LA VITA, I BENI, GLI INSEDIAMENTI E L AMBIENTE DAI DANNI O DAL PERICOLO DI DANNI DERIVANTI DALLE CALAMITÀ In Italia la protezione civile NON è un compito assegnato a una SINGOLA AMMINISTRAZIONE MA è una funzione attribuita a un SISTEMA COMPLESSO Questo Sistema complesso è il Servizio Nazionale della protezione civile istituito con la legge n. 225 del 1992 e coordinato dal Dipartimento della protezione civile

ENEL ENI Compagnie Telefoniche ISPRA SNAM Ministero della Salute Corpo

Civile DIGHE Corpo Nazionale Vigili del Fuoco Forze di Polizia CNMCA MISE

MIBAC ENAC ENAV INGV Poste Organizzazioni di volontariato TERNA

6 ENEL ENI Compagnie Telefoniche ISPRA SNAM Ministero della Salute Corpo Forestale dello Stato Forze Armate Capo del Dipartimento della Protezione Civile DIGHE Corpo Nazionale Vigili del Fuoco Forze di Polizia CNMCA MISE MAE Corpo Nazionale del Soccorso Alpino Croce Rossa Italiana Banca Italia MIBAC ENAC ENAV INGV Poste Organizzazioni di volontariato TERNA Conferenza unificata Stato/Regioni/Città ed autonomie locali Trenitalia CNR ANAS ASPI

8 LA PROTEZIONE CIVILE ITALIANA UN SISTEMA IN COSTANTE EVOLUZIONE

9 LA PROTEZIONE CIVILE ITALIANA UN SISTEMA IN COSTANTE EVOLUZIONE

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12 LA PROTEZIONE CIVILE ITALIANA UN SISTEMA IN COSTANTE EVOLUZIONE

13 La sindrome di fine dell età dell oro

14 La rinascita dopo l anno Mille

15 IL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE CHE COS È Un articolazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri QUANDO NASCE Il 29 aprile 1982 COSA FA Indirizza, promuove e coordina, in stretto raccordo con le Regioni e le Province Autonome, le attività del Servizio Nazionale della Protezione Civile in materia di: previsione, prevenzione e monitoraggio dei rischi; gestione delle situazioni di emergenza; organizzazione e impiego del volontariato; formazione e addestramento degli operatori di protezione civile; diffusione della conoscenza della protezione civile; intervento in ambito europeo e internazionale in emergenza.

16 CHI NE FA PARTE IL SERVIZIO NAZIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE (legge n. 225 del 1992) Amministrazioni centrali dello Stato Regioni, Province Autonome Province, Comuni, Comunità montane Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, Forze armate, Forze di polizia, Corpo forestale dello Stato, Comunità scientifica, Croce Rossa Italiana, Strutture del Servizio sanitario nazionale, Organizzazioni di volontariato, Corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico INOLTRE Concorrono alle attività di protezione civile i cittadini, gli enti pubblici, gli ordini e i collegi professionali e ogni altra istituzione pubblica e privata presente sul territorio.

17 IL SERVIZIO NAZIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE (legge n. 225 del 1992) PREVISIONE COSA FA PREVENZIONE SOCCORSO ED ASSISTENZA IN CASO DI EMERGENZA SUPERAMENTO DELL EMERGENZA E MITIGAZIONE DEL RISCHIO

18 LA PREVENZIONE NON STRUTTURALE ALLERTAMENTO PIANI DI EMERGENZA IN COSA CONSISTE FORMAZIONE DEGLI OPERATORI DIFFUSIONE DELLA CONOSCENZA DELLA PROTEZIONE CIVILE INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE ESERCITAZIONI NORMATIVA TECNICA

20 PRINCIPIO SUSSIDIARIETA Il Servizio nazionale della protezione civile opera a livello centrale, regionale e locale, nel rispetto del PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ MODIFICA TITOLO V COSTITUZIONE (2001) LA PROTEZIONE CIVILE È MATERIA DI LEGISLAZIONE CONCORRENTE La competenza legislativa è regionale nell ambito dei principi fondamentali dettati dallo Stato IN BASE AL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ GLI EVENTI SONO CLASSIFICATI IN: EVENTI DI TIPO A : Possono essere fronteggiati EVENTI DI TIPO B : mediante interventi per attuabili loro natura ed estensione da singoli enti in comportano via ordinaria: l intervento coordinato Il SINDACO COMUNE di più enti in via ordinaria è EVENTI la prima : DI autorità TIPO C : di PROVINCIA/REGIONE per protezione intensità ed civile estensione debbonoessere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari: STATO

Caratteristiche amministrative, demografiche e morfologiche 19 Regioni, 2 Province Autonome 8.006 comuni, ~ 60 milioni di abitanti (ISTAT 2011) 77 isole 301.

21 Caratteristiche amministrative, demografiche e morfologiche 19 Regioni, 2 Province Autonome comuni, ~ 60 milioni di abitanti (ISTAT 2011) 77 isole km² di superficie 23% del territorio costituito da pianure km di coste comuni montani (~ 30% del totale) 35% del territorio coperto da boschi 75% comuni con una popolazione inferiore ai abitanti Estensione comuni < abitanti pari a 55% territorio

Rischi naturali Idraulico-idrogeologico (circa

22 Rischi naturali Idraulico-idrogeologico (circa comuni a rischio) Sismico (409 comuni in zona 1 o 2) Vulcanico (circa100 comuni a rischio) Incendi boschivi e d interfaccia Maremoto (639 comuni a rischio) Rischi antropici tecnologico trasporti chimico-industriale CNR-IRPI CNR-IRPI

23 RISCHIO SISMICO ABRUZZO 2009

24 RISCHIO SISMICO Nord Italia 2012

25 RISCHIO SISMICO Garfagnana 2013

26 RISCHIO SISMICO Centro Italia 2016

27 RISCHIO IDROGEOLOGICO Valtellina, 1987 Soverato, 2000 Sarno, 1998 Piemonte, 1994 Po, 2000 Genova, 2011 Tevere, 2008 e 2012 Cinque terre, 2011

28 RISCHIO INCENDI BOSCHIVI E DI INTERFACCIA Italia, 2007 Richieste di concorso aereo del 24 luglio richieste

29 RISCHIO VULCANICO Panarea, 3 novembre 2002 Etna, 27 ottobre 2002 Lipari Ferdinandea Stromboli, 30 dicembre 2002

30 EMERGENZA NEVE CENTRO SUD ITALIA 2012 e

31 Relatore: Ing. Massimiliano Severino, Dipartimento della Protezione Civile 31

32 IN PILLOLE In Italia la Protezione Civile è una funzione, non un amministrazione. Una Funzione svolta da un sistema costituito dalle istituzioni, da enti pubblici e privati, ma anche dai cittadini. L istituzione di riferimento a livello nazionale è il Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri che opera in raccordo con le Regioni, le Province e i Comuni che hanno proprie strutture o uffici di protezione civile. A livello locale il responsabile della protezione civile è il Sindaco. Fanno parte del Sistema di protezione civile le strutture operative (vigili del fuoco, forze armate, croce rossa, forze di polizia, comunità scientifica..) tra cui ci sono le organizzazioni di volontariato. Partecipano anche enti e società come le Ferrovie dello Stato, ANAS, Terna, Enel, ENI, Poste Italiane, Banca d Italia, ASPI, AISCAT e gli ordini professionali. Il singolo cittadino è parte attiva del Servizio nazionale della protezione civile. La legge che istituisce il Servizio nazionale è la n. 225 del Il Dipartimento della protezione civile nasce nel 1982, dopo il terremoto dell 80 32

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