AIL News. I 35 anni dell AIL di Padova. La scuola in ospedale...a pag.12

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1 AIL News PERIODICO DELL A.I.L., ASSOCIAZIONE ITALIANA CONTRO LE LEUCEMIE - LINFOMI E MIELOMA - SEZIONE DI PADOVA NOTIZIARIO DELL AIL VENETO - SEZIONE DI PADOVA - VIA GABELLI 114, PADOVA TEL FAX SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE ART. 2 COMMA 20/C LEGGE 662/92 D.C.I. PADOVA I 35 anni dell AIL di Padova La scuola in ospedale...a pag.12 n 1/2010

2 AIL News PERIODICO DELL A.I.L., ASSOCIAZIONE ITALIANA CONTRO LE LEUCEMIE - LINFOMI E MIELOMA SEZIONE DI PADOVA NOTIZIARIO n 1/2010 In questo numero 03 EDITORIALE 05 FESTA NAZIONALE AIL ANNI AIL PADOVA 08 TRAGUARDI IN RICERCA 09 STORIA DI UN VOLONTARIO 11 APPUNTAMENTI 12 ANGOLO DEGLI ARTISTI 14 SANITÀ A MISURA DI BAMBINO 15 GIOVANI PER L AIL 16 FILO DIRETTO 21 SOSTENITORI Associazione Italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma: Via Gabelli, Padova Tel Fax segreteria@ailpadova.it Registrazione Tribunale di Padova 3 marzo n. 933 Direttore Responsabile: Eva Franceschini Comitato di Redazione: Adriana Gallo, Armenio Vettore, Giuliana Vittadello, Emiliano Zerin Comitato Scientifico: Prof. Luigi Zanesco Tipografia: Litocenter Srl, Via Visco 24 - Limena (PD) 22 SPEDIZIONE CICLISTICA 24 I TANTI AMICI DELL AIL 26 LA MISSION DELL AIL PADOVA Scrivi all A.I.L. le tue idee, le tue esperienze, le tue domande, i tuoi pensieri... segreteria@ailpadova.it INFORMATIVA Dati non raccolti presso l interessato. Si informa che, ai sensi dell art. 24, comma 1, lett. c), del D.Lgs 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali non è richiesto quando riguardi dati provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art. 13 del D.Lgs 196/2003) La informiamo che i Suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da A.I.L sez. di Padova, anche attraverso l inserimento in banche dati e l elaborazione mediante procedure informatizzate, al solo fine dell invio presso la Sua residenza del giornale periodico Notiziario A.I.L. Veneto sez. di Padova. Responsabile del trattamento dei dati è il dr. Armenio Vettore. Potrà in ogni caso accedere in ogni momento ai dati personali che La riguardano, ottenere l indicazione della loro origine, delle modalità e delle finalità di trattamento, l aggiornamento, la rettifica e l integrazione dei dati personali, nonchè opporsi all utilizzazione degli stessi ed esercitare ogni altro diritto previsto dall art. 7 scrivendo a: A.I.L. sez. di Padova, Via Gabelli, Padova.

3 L AIL di Padova festeggia i suoi 35 anni: impegno e dedizione per i piccoli pazienti 3 EDITORIALE DEL PRESIDENTE A.I.L. SEZIONE DI PADOVA DR.ARMENIO VETTORE 35 anni di gioie, dolori, speranze, un avventura iniziata quando l associazionismo era poco conosciuto e suscitava diffidenza: in quel momento nasceva l AIL, con i suoi volontari e il loro entusiasmo. Prima di tutto si trattava di dimostrare le nostre buone intenzioni, far comprendere alla gente quanto fossero forti le nostre motivazioni, tutte riconducibili ad un solo e unico imperativo: aiutare a guarire i piccoli pazienti affetti dalla leucemia. A quell epoca il reparto di oncoematologia pediatrica era ai primi passi e necessitava di tutto: in pochi metri quadrati venivano ospitati i bambini con le loro famiglie, e fin da subito è emersa la necessità di trovare una sistemazione più confortevole per questi nuclei familiari già duramente provati dall arrivo della malattia. Molte famiglie venivano da lontano, e si trovavano costrette a bivaccare in auto o, nei casi migliori, nelle roulotte. Per rispondere a queste esigenze primarie è arrivata la nostra prima conquista: in via Gabelli è sorta Casa Ca Lando, con la possibilità di ospitare quattro famiglie contemporaneamente! Questa prima realizzazione dava l opportunità all associazione di mostrare dove e come venivano spesi i soldi donati dalla gente. Erano gli anni 80, e iniziavano anche le prime distribuzioni delle stelle di Natale, una manifestazione che si è consolidata sempre di più negli anni successivi, fino ad arrivare ai giorni nostri, per diventare un appuntamento fisso e imperdibile per la cittadinanza, che coglie l occasione delle festività per aiutare i giovanissimi pazienti del reparto di oncoematologia. Ma tornando agli anni 80, e alla necessità impellente di andare in soccorso dei bambini che avevano bisogno del trapianto di midollo: al tempo i costi delle operazioni e dei medicinali era completamente a carico delle famiglie, troppo spesso costrette a rinunciare al dono della vita perché non in grado di far fronte alle spese. E in quel momento è intervenuta l AIL, iniziando a pagare queste operazioni di trapianto e sensibilizzando le istituzioni a questo grande tema, fino ad arrivare ad un risultato positivo: un 50 per cento veniva pagato dal sistema sanitario nazionale, l altro 50 dalle famiglie o dall associazione.

4 4 Negli anni 80 si salvava solo il 20 per cento dei piccoli malati, oggi siamo arrivati all 80 per cento: una conquista che non deve farci abbassare la guardia. Nel 1985 l AIL mette a segno un altro successo: viene acquistata la casa di accoglienza in via San Massimo, dove altre quattro famiglie avrebbero potuto trovare una degna sistemazione. Un momento felice, che vede la concomitanza dell inizio di un altra grande manifestazione, ovvero le partire di calcio che avrebbero avuto come protagonista la nazionale cantanti. E così le roulotte nel parcheggio del reparto di oncoematologia pediatrica hanno cominciato a ridursi, e le donazioni arrivavano copiose per aiutare i bambini nel loro percorso di guarigione. Poi, nel 1994, la prima tappa per concretizzare il grande sogno: il primo progetto di un nuovo reparto. Un sogno che diventa realtà grazie al contributo dell AIL e di un gruppo di imprenditori che daranno vita, in un secondo momento, alla Fondazione Città della Speranza. E stata la molla che ha portato alla credibilità assoluta, una concretezza che veniva testimoniata e documentata anche attraverso il giornalino dell associazione. Arrivavano finanziamenti per il reparto, divenuto punto di riferimento a livello europeo, e aumentavano le donazioni fino a dare l opportunità di realizzare altre due case di accoglienza per un totale di 22 posti totali. Fino ad arrivare agli anni 2000, con volontari solo nella provincia di Padova, costantemente impegnati nell organizzazione delle diverse iniziative e sempre entusiasti di poter rappresentare un sostegno per i bambini che necessitano di cure. Proprio i volontari, i veri protagonisti di questo lungo percorso, sono portatori di un messaggio fondamentale: tutti devono comprendere che la leucemia è un problema sociale e che non appartiene al singolo. La vita è un dono prezioso datoci dal cielo, ecco perché dobbiamo sentirci tutti coinvolti nell aiuto alla ricerca. Speriamo non siano necessari altri 35 anni per arrivare al traguardo finale, ovvero sconfiggere la malattia. LA CLINICA DI ONCOEMATOLOGIA PEDIATRICA DELL AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA.

5 I 40 anni dell AIL: la festa dei volontari 5 Per fortuna, in Italia, ci sono campi in cui lo scontro politico non ha spazio, terreni che le polemiche non possono contaminare. E non mi stancherò mai di dire che l'italia del volontariato e della solidarietà è davvero l'italia migliore. Con queste parole il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha celebrato i 40 anni dell'ail, nelle due giornate di festa del 5 e 6 ottobre, al Quirinale. Un evento che ha voluto essere soprattutto la sottolineatura dell'impegno dei volontari dell'associazione, e di tutti coloro hanno contribuito alla guarigione e alla serenità dei bambini. In rappresentanza dell'ail padovana si sono recati a Roma il presidente Armenio Vettore con consorte, il vicepresidente Annamaria Bonvini, e il Professor Luigi Zanesco, nominato proprio in questo frangente Responsabile Scientifico dell'ail Nazionale. Una giornata intensa e indimenticabile, che ha visto la partecipazione di una ricercatrice e di una volontaria e la testimonianza preziosa e toccante di una paziente guarita, a rappresentare le centinaia di migliaia di malati curati in Italia, delle decine di migliaia di volontari AIL e dei ricercatori supportati dai finanziamenti dell'associazione. In concomitanza con il 40 compleanno dell'ail è stata inaugurata una struttura che segnerà una svolta importante nello studio delle patologie oncoematologiche e nella diagnosi precoce: la nuova sede del Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell'adulto (GIMEMA). 300 volontari, con i presidenti di sezioni AIL provenineti da tutta Italia hanno festeggiato questa conquista, il cui valore è stato sottolineato anche dalla presenza dell'on. Gianni Letta, al quale è andato il compito simbolico del taglio del nastro. Riconosciuto a livello internazionale per la sua validità scientifica, il Centro GIMEMA costituisce una rete di alto livello che consente di validare protocolli diagnostico - terapeutici utilizzati dal Nord al Sud dell'italia: in questo modo a tutti i malati vengono garantite una diagnosi sicura e le migliori terapie disponibili al mondo. Occorre peraltro precisare che, accanto al GIMEMA, esiste l AIEOP (Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica) che esiste da molti anni (prima del GIMEMA) e ha provveduto alla creazione delle linee guida e poi dei protocolli di cura di tutte le malatttie emato-oncologiche pediatriche, esempio di capacità scientifica e di organizzazione sanitaria di elevato livello IL PRESIDENTE NAZIONALE DELL AIL PROF.FRANCO MAN- DELLI CON IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NA- POLITANO DURANTE LA CELEBRAZIONE PRESSO I GIARDINI DEL QUIRINALE.

6 6 35 anni di conquiste con la voglia di migliorarsi L'AIL COMPIE 35 ANNI ED È TEMPO DI BILANCI PER CHI HA LAVORATO A STRETTO CONTATTO CON L'AS- SOCIAZIONE FIN DAI SUOI PRIMI PASSI: IL COMITATO DIRETTIVO DELL AIL - SEZIONE DI PADOVA ESPRIME UNA LODE ALL'OPERATO DEI VOLONTARI E DI QUAN- TI SI SONO SPESI PER IL BENE DEI PICCOLI PAZIENTI, CON ALCUNI SUGGERIMENTI PER IL FUTURO: Sono tanti i risultati ottenuti dall'ail in questi lunghi 35 anni: pensiamo alle case di accoglienza per i bambini malati e per le loro famiglie provenienti da lontano, alle assunzioni di personale dall'associazione, come è avvenuto per le tre impiegate del Day Hospital, assunte a tempo indeterminato. Non si può dimenticare il finanziamento delle borse di studio finalizzate alla formazione di personale medico e sanitario che dovrebbe, poi, mettere le proprie competenze al servizio del reparto di oncoematologia pediatrica. Fin dagli esordi l'ail ha, inoltre, aiutato le famiglie con assegni di 200/400 euro al mese per 4/5 mesi, impegnandosi al fine di ottenere dallo Stato l'esenzione nell'acquisto di farmaci indispensabili per la guarigione dei giovani pazienti. Questa situazione non è ancora cessata del tutto, poiché vi sono alcuni farmaci tuttora a carico delle famiglie, ma il più è stato fatto. Con i suoi volontari e le tre principali manifestazioni annuali, l'ail ha consentito l'acquisto di macchinari e strumentazioni mediche fondamentali per il buon funzionamento del reparto e per lo sviluppo della ricerca. Le tre manifestazioni sono: l offerta delle uova di Pasqua e delle stelle di Natale nelle principali piazze cittadine e nei quartieri, e la tradizionale lotteria, che hanno permesso di raccogliere migliaia di euro da destinare unicamente alla causa ultima dell'associazione, al motivo della sua stessa esistenza, ovvero la cura dei bambini malati di leucemia. Altro fondamentale contributo dell'ail è stato l'aiuto alle associazioni che si occupano della raccolta del sangue del cordone ombelicale (ADI- SCO) favorendo la costituzione di una vera e propria banca del cordone. Resta indiscutibile il valore dell'intenso e proficuo operato dell'ail in questi 35 anni, ma siamo fermamente convinti della capacità di migliorarsi, sempre e comunque. I nostri suggerimenti per il futuro vanno nella direzione del potenziamento delle enormi risorse umane già esistenti: indispensabile sarà rafforzare ulteriormente il rapporto tra volontari e famiglie, dato che anche i piccoli aiuti dalla base concorrono ad una raccolta significativa di fondi. Sulla stessa linea dovrà essere condotto il dialogo con i comuni, dentro i quali va potenziata la propaganda così da realizzare manifestazioni meglio strutturate e pubblicizzate. A collegamento di tutte le iniziative proponiamo di elaborare un progetto concreto, che parta dalle esigenze vere dei piccoli pazienti, così da indirizzare gli sforzi dei volontari all'ottenimento di risultati tangibili. A tale proposito sottolineamo l'impegno dell'ail che negli ultimi 10 anni ha spinto in ogni modo per la realizzazione della camera sterile per il trapianto di midollo. Un iter non facile che richiederà l'approvazione da parte della regione. L'ultimo tassello che potrebbe essere perfezionato riguarda la collaborazione più stretta tra l'ail provinciale e quelle regionale e nazionale. Sarebbe auspicabile, da ultimo, una coesistenza pacifica tra Ail e Fondazione Città della Speranza, con una eventuale collaborazione per obiettivi, ad esempio la conquista della camera sterile e il potenziamento del laboratorio dei trapianti. Concludiamo le nostre riflessioni con un ringraziamento ai volontari, a tutti coloro hanno contribuito con il loro impegno a rendere grande l'associazione, e soprattutto a portare i piccoli pazienti sulla strada della guarigione. Il Comitato Direttivo dell AIL sezione di Padova

7 7 Ogni giornata è una piccola vita, ogni risveglio una piccola nascita Arthur Schopenhauer A volte un semplice pensiero, un intuizione, un immagine ci regala uno sguardo diverso sulla vita. Con un semplice gesto puoi donare una speranza concreta ai malati. Scegli di devolvere il 5 per mille all AIL. Aiutaci a sconfiggere le leucemie, i linfomi e il mieloma. Con la tua firma sosterrai il nostro impegno L AIL, Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mieloma, ha celebrato i 40 anni dalla sua costituzione. 40 anni di ricerca e di assistenza ai pazienti affetti da leucemie, linfomi e mieloma. Sconfiggere le malattie del sangue è il nostro obiettivo. Guarire o comunque allungare le prospettive di vita del malato è il nostro risultato. Migliorare la qualità della sua vita è il nostro impegno quotidiano. Devolvere il 5 per mille all AIL non ti costa nulla ed è facilissimo METTI LA TUA FIRMA NEL RIQUADRO: Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all art. 10, c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997 RIPORTA NELL APPO- SITO SPAZIO IL CODICE FISCALE AIL:

8 8 Traguardi in ricerca UN METODO PER VERIFICARE L EFFICACIA DELLA TERAPIA Nuove frontiere nella lotta alla leucemia linfoblastica acuta: in soli 15 giorni dall inizio della terapia sarà possibile, d ora in avanti, verificarne l effettiva efficacia. Il nuovo metodo è risultato dallo studio condotto dall equipè del Prof. Giuseppe Basso, Direttore del Dipartimento di Pediatria Salus Pueri e Responsabile del laboratorio di Oncoematologia Pediatrica. Analizzando le cellule dei pazienti in trattamento terapeutico sarà dunque possibile guadagnare tempo prezioso, con un risparmio in termini economici e più informazioni a disposizione. La novità identificativa risiede nella sopravvivenza libera da eventi a 5 anni per i bambini affetti da leucemia linfoblastica acuta e ha raggiunto già ben l 86 per cento dei pazienti. La valutazione precoce della sensibilità della leucemia ai farmaci, identificata dai ricercatori padovani, sarà il nuovo parametro prognostico utilizzato da oggi in diversi centri sparsi in tutto il mondo. Grazie al metodo padovano è possibile identificare in pochissimi giorni quale sarà la prognosi del paziente e definire cura e assistenza in base alla previsione. BORSE DI STUDIO FINANZIATE DALL AIL: L ESPERIENZA DELLA PROF.SSA CHIARA MESSINA L AIL è vicina ai piccoli pazienti del reparto di oncoematologia pediatrica anche attraverso il sostegno ai ricercatori e a tutto il personale medico e paramedico. In questo numero di AIL News porteremo l esperienza della Professoressa Chiara Messina, Docente all Università di Padova e Responsabile dell Unità di Trapianto di Cellule Staminali Ematopoietiche del Reparto di Oncoematologia Pediatrica diretto dal Professor Modesto Carli: Quando è iniziata questa grande avventura? Mi sono laureata nel 1978, e da sempre mi occupo di trapianti. Al primo trapianto di midollo in reparto, risalente al 1981, ero presente, e da allora non mi sono mai fermata, partecipando a tutti i trapianti effettuati in questa Unità. Come ha incontrato l AIL, e come le è stata d aiuto l associazione? L AIL ha un importanza fondamentale perché ha sempre sopperito alle carenze del sistema socio-sanitario, per esempio sovvenzionando le borse di studio e venendo incontro alle esigenze del reparto. Tra il 1978 e il 1988, per ben dieci anni, sono stata supportata dalle borse di studio finanziate dall AIL, dato che in quegli anni non c erano stati concorsi che avessero potuto stabilizzare le situazioni di noi laureati. Come viene suddivisa l attività dell Unità di Trapianto che presiede? Per il 70 per cento dei trapianti ci dedichiamo a bambini con leucemia linfatica acuta dopo recidiva, mentre per il 30 per cento si tratta di pazienti affetti da leucemia mieloide acuta. Vi sono due tipi di trapianti: autologo, quando il paziente dona le cellule ematopoietiche a se stesso, e allogenico nel caso in cui esista un donatore con cellule ematopoietiche compatibili con quelle del paziente, che nel 25 per cento dei casi può essere un fratello. Sappiamo, però, che non è sempre facile trovare un donatore all interno della stessa famiglia, e dunque come si risolve il problema? Nel caso non vi sia un donatore all interno della famiglia, bisogna ricorrere alle banche di donatori volontari coordinate da un registro nazionale, a sua volta collegato ad uno internazionale. Inutile dire che è fondamentale l aiuto delle famiglie che donano il sangue del cordone ombelicale del proprio figlio e altrettanto importanti sono i donatori volontari adulti. Ci tengo a sottolineare che proprio nel Reparto di Oncoematologia Pediatrica ha sede la banca del sangue di cordone, ed è la quarta a livello nazionale.

9 Antonio Marcucci: memoria storica dell AIL di Padova 9 Nell ottobre 1975 il Centro Leucemie, come reparto funzionale, aveva già 7 anni. La sua crescita aveva creato una serie di problemi organizzativi e di situazioni intollerabili. Mancava lo spazio per un assistenza decente, il laboratorio viveva compresso in un unica stanza in cui convergevano tutte le attività di laboratorio della Pediatria. Nacque così da una situazione insostenibile l idea di riunire in un associazione di volontariato medici e genitori dei bambini ammalati per aiutare il Centro, e l idea trovò realizzazione nella creazione di una sezione veneta della Associazione Italiana contro le leucemie, ente creato nel 1968 con fini di ricerca, ma allargati ben presto all impegno assistenziale. I soci fondatori furono 10 e fu subito creato un Consiglio Direttivo, con idee combattive ma all inizio piuttosto nebulose. Lo spirito però era quello giusto. L AIL di Padova si pose subito come stimolo ai dirigenti dell ospedale, pressando da vicino i politici locali, regionali e nazionali. I risultati furono all inizio modesti, ma questo fermento sindacalista si dimostrò fecondo perché a lunga scadenza l AIL riuscì a far entrare nella mente della sanità (allora c era essenzialmente l azione del Ministero, poiché il Servizio Sanitario non esisteva ancora), il carattere di natura specialistica dell Oncoematologia Pediatrica. Ebbene, il consiglio Direttivo dell AIL di Padova aveva 8 membri, ognuno portatore di un attività propagandistica e, tutti insieme, organizzatori di un attività di volontariato finalizzata a raccogliere fondi. Il reparto era poverissimo, ma colpiva ancor di più allora la frequente povertà delle famiglie dei bambini ricoverati. I membri del Consiglio Direttivo dettero tutti un impulso importante alla raccolta economica che nei primi anni fu quindi utilizzata soprattutto per le famiglie. Ma problemi personali, e una giusta rotazione con forze nuove, portò a cambiamenti importanti nella composizione del CD. Nel 2009 rimanevano, della compagine iniziale dei fondatori, soltanto 2 persone il prof.luigi Zanesco (rimasto perché. non poteva dimettersi) e Antonio Marcucci. Questo articolo vuole rendere omaggio alla figura di Marcucci, elemento fondamentale per la continuità della attività della sezione AIL di Padova, ed esemplare per il suo spirito di collaborazione, silenzioso, attento agli equilibri interni dell AIL, e attivissimo. Marcucci all inizio aveva coinvolto la sua parentela a sostegno di iniziative pesanti, che richiedevano volontari e manodopera. Ricordo i trasferimenti AIL in giro per il Veneto per una mostra itinerante di quadri (pesanti!), organizzazione di concerti, manifestazioni sportive con distribuzione di gadget, spesso con interventi diretti per sistemazione di palchi, personale per biglietteria, rapporti conflittuali con personale SIAE, con sindaci piuttosto arcigni (all inizio). Dietro a questi eventi c era sempre Marcucci che correva per i permessi ufficiali, per stampare locandine, appendere manifesti voluminosi, portare nel baule della sua macchina regali e dolciumi per i bambini, stelle di Natale ecc (allora l AIL non aveva ancora un pullmino). Di Marcucci ci si accorgeva poco, perché agiva come detto, silenziosamente ma era quello che si interessava più di tutti dei problemi pratici. Nulla sfuggiva al suo sguardo e la critica, spesso inascoltata, si rivelava sempre corretta, perché si basava sulla esperienza concreta. Al passar del tempo la frenetica attività materiale di Marcucci si attenuò per un minimo di organizzazione dell Associazione, e altre famiglie (cito per dovere il Clan Zuccherini) intervennero in aiuto. Marcucci divenne allora segretario, tesoriere, quasi il burocrate dell AIL. Attività ingrata perché richiedeva e richiede un impegno quotidiano, spesso fastidioso (per es. rispondere a decine e decine di

10 10 lettere spesso richiedenti ricevute di versamenti anche minimi, il tutto da registrare; aggiornare l archivio, l elenco dei soci ecc.) E pur nella gestione di tipo familiare, quella che egli poteva permettersi, tutti i dati economici, tutti i movimenti finanziari e la gestione del personale (dapprima solo di volontari, poi con l aggiunta di alcuni pagati con contratti), se pur con criteri familiari appunto, si concentrarono nella sua persona. L età, la necessità di una contabilità sempre più difficile e complicata, l impossibilità di frequentare l ufficio dell AIL per motivi di famiglia portarono a un progressivo allentamento dei contatti con i nuovi consiglieri. Nel 2009 è stato quindi costretto a lasciare il CD dell AIL sez. di Padova, dopo aver prestato la sua opera indispensabile per 34 anni con grande dispendio di energie. Abbiamo definito Marcucci uomo silenzioso e con tendenza a dissimularsi nelle retrovie. Ma non riuscì a nascondersi, perché ha lasciato una importante memoria di sé in tutta la città: chiedete ai vecchi funzionari del Comune, alla farmacia Bonazzi (via Gorizia) dove Marcucci andava a prendere, specialmente negli anni 80 e 90, i farmaci nuovi acquistati anche all estero per il reparto; la libreria Studium di via Falloppio dove pagava gli abbonamenti alle riviste e acquistava alcuni manuali per la biblioteca dei medici; i funzionari della SIAE; i colleghi AIL delle nuove sezioni venete dell AIL; il sig. Adriano Morello Gioielliere in via Gorizia (amico e sponsor dell AIL da sempre) tutti domandano: dov è finito Marcucci? e si chiedono come mai non lavori più per l AIL. Ma non è vero che Marcucci non lavori più per l AIL. E diventato la memoria storica dell Associazione. A parte i dati amministrativi ufficiali trasferiti al nuovo tesoriere (l ammirevole sig. Cavaliere), è sempre disponibile per comunicare vecchi indirizzi, date importanti, illustrare come andavano le vecchie manifestazioni dare pareri e consigli (non sempre ascoltati). Caro Marcucci, la sua attività ufficiale, la sua onestà e la sua umiltà, e certo una giusta e corretta ruvidità di carattere necessaria in mezzo a molti cittadini chiacchieroni e troppo giulivi ci manca veramente; ma continueremo a godere della sua importante e puntuale consulenza privata. Il Consiglio Direttivo dell AIL Una persona speciale, una di noi. Lo scorso 24 dicembre la nostra collega Loredana ci ha lasciato. Il destino ha voluto lasciare una traccia di lei nei nostri Natali. Pur coscienti che doveva accadere, il reparto è subito penetrato nella tristezza, in una grande delusione, e ognuna di noi ha ripercorso i momenti belli, le esperienze vissute assieme. Tre anni prima avevano festeggiato il suo 25 anniversario di matrimonio, occasione nella quale si era dimostrata solare e raggiante, nulla lasciava pensare che da lì a un mese ci comunicasse l inizio della sua malattia. Con dignità, ha sempre accettato quello che le veniva proposto e con estrema naturalezza ha continuato a lavorare con noi, reagendo con tenacia, scherzando sul proprio stato, dimostrandosi forte come non mai. Era lei stessa che con la sua grinta ci incoraggiava ad accettare il suo destino, mentre con l impegno e la speranza nel futuro trasmetteva fiducia e serenità ai genitori. Ci mancheranno le tue battute, ma rimarrai sempre una di noi.. Mara Ci uniamo al cordoglio unanime. Tutti noi abbiamo avuto rapporti proficui e assidui per molti anni, e ricordiamo Loredana per la sua umanità, un esemplare dedizione al lavoro e l amore ai bambini: un esempio da imitare. La sua scomparsa è una perdita dolorosa che sarà difficile compensare. I Medici e i Genitori del Centro Leucemie

11 Appuntamenti EVENTI E MANIFESTAZIONI A FAVORE DELL ASSOCIAZIONE. UN 2010 RICCO DI SPETTACOLO E CULTURA 11 Uova di Cioccolato marzo Ritorna il tradizionale appuntamento con le Uova di Cioccolato: In oltre piazze italiane i volontari dell Ail offriranno le Uova di Pasqua a chi verserà un contributo minimo di 12 euro diventando così sostenitore dell Associazione. 1^ Rassegna teatrale Palcoscenico Moto Club 2 Torri organizza: 1^ Rassegna teatrale PALCOSCENICO presso l Auditorium Santuari Antoniani di Camposampiero - Sabato 6 Marzo ore 21.00: Camerini con vista presenta: Black Comedy - Sabato 20 marzo ore 21.00: Sipario presenta Tredici a tavola - Sabato 10 aprile ore 21.00: Squinternati presenta Ora vado di là e metto la testa nel forno Crociera sulle orme di Belzoni 9 Maggio partenza da Fontaniva: Sulla scia della spettacolare spedizione ciclistica I mille colori della Vita, una crociera meravigliosa per conoscere i mille volti dell Egitto. Una settimana tra sogno e cultura. INFO 049/ Il ricavato della serata sarà devoluto all AIL Lotteria di Beneficenza Lotteria Regalami un Sorriso, Edizione 2010 Estrazione il 27 maggio. Biglietti disponibili nelle edicole di tutto il territorio provinciale

12 12 L angolo degli artisti, poeti e viaggiatori SPAZIO DEDICATO AI BAMBINI E AI RAGAZZI CHE FREQUENTANO LA SCUOLA DEI REPARTI DI ONCOEMATOLOGIA PEDIATRICA DI PADOVA Anche quest anno abbiamo il piacere di ospitare le opere realizzate dai bambini e ragazzi della Scuola Elementare e Scuola Media. Per motivi di spazio ne abbiamo potuto pubblicare solo alcune ma, per non escludere nessuno e premiare tanto entusiasmo, tutte le opere sono visibili nel sito del II Istituto Comprensivo R. Ardigò di Padova ( e dell AIL sezione di Padova ( A tutti gli insegnanti (e volontari che li affiancano) rivolgiamo un doveroso ringraziamento per il lavoro che svolgono ogni giorno con GRANDE professionalità e PROFONDA umanità. Siete GRANDI! A tutti i bambini auguriamo BUON LAVORO! Per chi volesse mettersi in contatto con la Scuola: - scuolaoncoemato@tiscali.it (scuola elementare); - clinica@mamelipadova.it (scuola media); I bambini della Scuola Elementare iniziano il nuovo anno proponendo un propria interpretazione della favola della cicala e della formica, ispirandosi a Jean de La Fontaine, un poeta vissuto in Francia nel 1600 e a Gianni Rodari, uno scrittore per ragazzi scomparso nel FILASTROCCA DI STAGIONE - ESTATE: LA CICALA E LA FORMICA Autore di testo e disegni: Alex T., 10 anni LA CICALA SULLA PIANTA ALL ESTATE CANTA, CANTA E DERIDE LA FORMICA CHE LAVORA E S AFFATICA. MA L INVERNO PRESTO VIENE, MUOR DI FAME CHI CANTO, VIVA LEI CHE VISSE BENE CHE ALL ESTATE LAVORO. I disegni sono stati realizzati con l utilizzo di programmi di disegno per computer.

13 LA CICALA E LA FORMICA Adattamento, commento e disegno: Enrico M., 9 anni La cicala passò l estate cantando in mezzo all erba e sui rami degli alberi, mentre la formica lavorava tanto e raccoglieva semi, grano e foglie saporite. Arrivò l inverno e la cicala chiese da mangiare alla formica, lei le disse Ma cosa hai fatto durante l estate? La cicala rispose Io ho cantato! e la formica: Ah sì? e allora adesso balla!. Così la cicala imprevidente morì di fame e di freddo Questo insegna che prima bisogna fare le cose importanti e poi le divertenti. 13 C è anche chi, come Luca, ha deciso di diventare giornalista per un giorno, scrivendo di un avvincente fuga su due ruote, piena di colpi di scena dal ritmo incalzante. Mercoledì 2 febbraio 2010 Rapina in banca Ladro fugge e polizia insegue Treviso Giornalista per un giorno Castello di Godego - Ieri alle 14,30 la Polizia la Banca di Treviso, ha notato una moto Suzuki rossa decorata con fulmini parcheggiata davanti all' istituto bancario. Pochi secondi dopo è uscito di corsa Pierino Barbutin, ha inforcato la moto ed è partito in direzione Treviso, subito inseguito dall' auto della polizia. Il Barbutin, affrontan- pochi chilometri... è caduto in un fosso ed è stato catturato dalla Polizia e portato alla prigione di Treviso. Il bottino di è stato restituito immediatamente alla banca. Cronista: Luca C. A scuola in Ospedale a Padova ho provato a scrivere un articolo di cronaca. Ho guardato un quotidiano come era fatto ed ho inventato una notizia. L ho ambientata nel mio paese perché sembrasse vera ma i personaggi sono di fantasia. Luca C., anni 8 classe 3 Gli alunni della Scuola Secondaria di 1 grado mentre realizzano un murales nella sala d attesa della Terapia Intensiva Pediatrica, per regalare un po di colori ai genitori dei bimbi ricoverati.

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