Sistema circolatorio e flusso sanguigno
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- Timoteo Grosso
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1 Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I Sistema circolatorio e flusso sanguigno
2 Apparato cardio-circolatorio L apparato cardio-circolatorio è un sistema costituito da tubi (vasi) pieni di liquido (sangue) e connessi ad una pompa (cuore). La funzione principale del sistema cardiovascolare è il trasporto di materiale tra i vari distretti dell organismo. Le sostanze trasportate possono essere suddivise in nutrienti, acqua e gas, che entrano dall ambiente esterno, e cataboliti che le cellule devono eliminare.
3 Trasporto nel sistema cardiovascolare Sostanze spostate da a In ingresso Ossigeno polmoni tutte le cellule Nutrienti ed acqua intestino tutte le cellule Da un distretto all altro Prodotti di scarto alcune cellule fegato Cellule difesa ed anticorpi circolo dove occorrono Ormoni cellule endocrine cellule bersaglio Nutrienti accumulati fegato ed adipe tutte le cellule In uscita Prodotti di scarto tutte le cellule reni Calore tutte le cellule cute Anidride carbonica tutte le cellule polmoni
4 SISTEMA CIRCOLATORIO POLMONI VENA CAVA AORTA CUORE valvole VENE ARTERIE VENULE ARTERIOLE CAPILLARI
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6 Il movimento dei fluidi (liquidi e gas) è stimolato da una differenza di pressione (ΔP). Il fluido si muove da regioni a maggiore P verso regioni a P inferiore. ΔP Q = portata = V fluido /Δt P 1 -P 2 = ΔP Q = [1/R]ΔP R = resistenza idraulica = ΔP/Q R = 8ηL/πr 4 Q = [πr 4 /8ηL]ΔP
7 Q = [1/R]ΔP R = resistenza idraulica = ΔP/Q
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9 ΔP = 40 mmhg Q = 20 ml/min Q = 10 ml/min Q = [1/R]ΔP R = resistenza idraulica = ΔP/Q R = 8ηL/πr 4
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11 SISTEMA CIRCOLATORIO
12 RESISTENZE NEL SISTEMA CIRCOLATORIO CIASCUNA RETE VASCOLARE (circolo sistemico, circolo polmonare, vascolarizzazione di un organo, letto capillare, etc) OFFRE UNA PROPRIA RESISTENZA La Resistenza derivante dalla combinazione delle resistenze di tutti i vasi del circolo sistemico viene indicata come RESISTENZA PERIFERICA TOTALE (TPR) o RESISTENZA VASCOLARE PERIFERICA (RVP) CO = MAP/TPR GC = PAM/RVP
13 95/19 = 20/x x = 20(19/95) = 4 URP
14 EQUAZIONE di CONTINUITA' v Q = V/Δt = SΔx/Δt = SvΔt/Δt = Sv
15 EQUAZIONE di CONTINUITA' MOTO STAZIONARIO : Q = costante nel tempo in ogni sezione (ASSENZA di SORGENTI o di BUCHI) Q = V Δt S v v'δt v' S' Nello stesso intervallo di tempo Δt: SvΔt = S v Δt = S v Δt = S v = S v = costante Δt
16 EQUAZIONE di CONTINUITA'
17 EQUAZIONE di CONTINUITA' S 1 v 1 = S 2 v 2 A B C S = 0.5 cm 2 Q = 100 cm 3 s 1 S = 1.25 cm 2 S = 5 cm 2 S = 5 cm 2 v = 20 cm s 1 S = 1.25 cm 2 v = 80 cm s 1 S = 2.5 cm 2 v = 40 cm s 1
18 Conseguenze della legge di continuità v 3 Q = Sv = cost = 5 litri. min -1 v 1 v 2 v 2 v 3 v 3 v 3 velocità sezione v 1 > v 2 > v 3 nei capillari la sezione individuale diminuisce, la sezione totale aumenta, la velocità diminuisce. arterie arteriole capillari venule vene
19 Principio di Bernouilli
20 Principio di Bernouilli In un liquido ideale (privo di attrito interno), che scorra in un condotto disposto orizzontalmente, la somma dell energia potenziale e dell energia cinetica è costante in ogni suo punto. L energia potenziale è espressa dalla pressione che il liquido esercita sulle pareti del condotto (pressione laterale), l energia cinetica è correlata alla velocità con cui il liquido si sposta.
21 Nei liquidi non ideali (a viscosità non nulla), la pressione laterale (o pressione idraulica) diminuisce con la distanza a causa della perdita di energia per attrito.
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23 Flusso laminare
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31 Ematocrito
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33 Composizione del sangue sangue: elementi cellulari + plasma eritrociti /mm 3 d = 8.5 μ d V = 87 μ 3 A = 163 μ 2 leucociti /mm 3 piastrine /mm 3 d = 2.5 μ plasma acqua 90% proteine plasmatiche 7% sostanze inorganiche 1% sostanze organiche 1% albumina emoglobina γ- globulina lipoproteine fibrinogeno
34 SISTEMA CIRCOLATORIO POLMONI VENA CAVA CUORE AORTA Nel sistema cardio-circolatorio il sangue può scorrere solo se in una regione si sviluppa una pressione maggiore rispetto alle altre regioni. L aumento di P è generato a livello delle camere cardiache quando queste si contraggono. Quando il sangue scorre attraverso i vasi, la P diminuisce a causa dell attrito valvole VENE ARTERIE VENULE ARTERIOLE CAPILLARI
35 Pressione di perfusione = (40-10) mmhg
36 SISTEMA CIRCOLATORIO vasi sanguigni d (diametro) v m P m (mmhg) (velocità media) aorta 2.5 cm 40 cm/s* 93,3 arteria (medio calibro) 0.4 cm cm/s 90 arteriola 30 μ 5 cm/s 60 capillare 8 μ 1 mm/s 30 venula 20 μ 5 cm/s 20 vena 0.5 cm 10 cm/s 15 vena cava 3 cm 20 cm/s 10 * velocità media non solo sulla sezione ma anche nel tempo, perché il flusso è pulsante.
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38 LEGGE DI LAPLACE
39 Le pareti dei grandi vasi devono avere una robustezza maggiore rispetto a quella dei piccoli vasi. La tensione generata dalla pressione laterale dilata il vaso. La parete vasale reagisce elasticamente fino a raggiungere una condizione di equilibrio. Se diminuisce la reazione elastica di un vaso per un danno alle sue pareti, il raggio del vaso aumenta dove le pareti sono danneggiate (aneurisma vasale).
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41 RESISTENZE IDRAULICHE IN PARALLELO
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46 Pressione arteriosa media (MAP) Pressione diastolica + (ΔP)/3
47 ± 0,77 mmhg/cm
48 PAM = GC x RPT PAM = [GS x F] x RPT
49 Vasi di pressione Vasi di resistenza Vasi di capacità
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51 ΔP = Q x R MAP = ΔP = Forza propulsiva che mette in circolazione il sangue
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54 Vasi di pressione Vasi di resistenza Vasi di capacità
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56 Arterie: vie di trasporto veloce del sangue dal cuore agli organi. Serbatoio di pressione. Arteriole: vasi di resistenza. L elevata resistenza causa una caduta di pressione da a mmhg. Convertono le fluttuazioni pressorie in un valore costante. La regolazione del loro diametro determina la distribuzione della gittata cardiaca tra organi ed apparati. Capillari: siti di scambio. FUNZIONI DELLE CELLULE ENDOTELIALI: - Barriera fisica tra sangue ed il resto della parete vasale. - Secrezione di sostanze vasoattive (NO, endoteline, prostaglandine) in risposta a modificazioni chimiche e fisiche locali. - Secrezione di sostanze che stimolano crescita di nuovi vasi e proliferazione di cellule muscolari lisce nelle pareti vasali. - Modulano la permeabilità capillare contraendosi modificando il diametro dei pori tra cellule adiacenti. - Partecipano agli scambi di sostanza tra sangue e cellule tissutali mediante trasporto vescicolare
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58 Circolazione venosa Stimolata da 1) Spinta cardiaca: la pressione nelle venule è mmhg e decresce gradualmente nelle grandi vene extra-toraciche fino a 5-6 mmhg. 2) Pompa toracica: la pressione venosa centrale oscilla tra 6 (espirazione) e 2 mmhg (inspirazione). L abbassamento del diaframma nell inspirazione causa un innalzamento della pressione intra-addominale che contribuisce a spingere il sangue verso il cuore. Questo movimento è favorito dalla diminuzione della pressione venosa centrale. 3) Pompa muscolare.
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60 Meccanismi di controllo delle resistenze periferiche Intrinseci Variazioni attività metabolica (vasodilatatori metabolici: CO 2, H +, K + ) Variazioni flusso ematico Risposta miogena allo stiramento Secrezione paracrina (NO, endotelina, istamina) Estrinseci SNA Ormoni (vasopressina, angiotensina II)
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62 RISPOSTA MIOGENA ALLO STIRAMENTO
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64 Monossido di azoto (NO): fattore rilasciante di origine endoteliale (EDRF), induce il rilasciamento del muscolo liscio arteriolare. Il GMP ciclico induce rilasciamento del muscolo liscio: a) riducendo la concentrazione intracellulare del Ca 2+, b) attivando canali per il K +, che causano iperpolarizzazione della membrana c) stimolando una fosfatasi cgmp-dipendente, che rimuove il fosfato dalle catene leggere della miosina ed induce rilasciamento del muscolo liscio.
65 VASOATTIVI LOCALI: -Monossido di azoto (NO): fattore rilasciante di origine endoteliale (EDRF), induce il rilasciamento del muscolo liscio arteriolare. -Endotelina (ET): azione fortemente vasocostrittice. - Istamina: non viene rilasciata in risposta a modificazioni metaboliche locali e non si origina da cellule endoteliali, ma da cellule danneggiate, azione vasodilatatrice. Responsabile del gonfiore che si manifesta nelle sedi di infiammazione -Serotonina: azione vasocostrittice. Si libera dalle piastrine aderenti a pareti vasali, arteriose o venose, in seguito a lesioni. - Prostaciclina e trombossano A 2 : la prima è prodotta dalle cellule endoteliali, il secondo dalle piastrine. Il trombossano produce aggregazione piastrinica e vasocostrizione. La prostaciclina inibisce l aggregazione e provoca vasodilatazione. La loro sintesi parte dall ac. arachidonico e richiede l intervento della cicloossigenasi.
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68 Recettore Sede Affinità Effetti α 1 Maggior parte del muscolo liscio nei tessuti bersaglio NA>A Attivazione fosfolipasi C α 2 Tratto gastrointestinale e pancreas NA>A Riduce AMPc β 1 Muscolo cardiaco e rene NA=A Aumenta AMPc β 2 Muscolatura liscia di alcuni organi e vasi sanguigni NA<A Aumenta AMPc β 3 Tessuto adiposo NA>A Aumenta AMPc
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71 Ormoni vasoattivi Vasocostrittori: Angiotensina II Noradrenalina Vasopressina Urotensina II Vasodilatatori: Adrenomedullina Chinine: Bradichinina e Callidina Adrenalina
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73 Renina-angiotensina Preprorenina, 406 > >Prorenina, 383 > > Renina, 340 Frazione α 2 -globinica Angiotensinogeno Renina Angiotensina I Angiotensina II (10 aminoacidi) (8 aminoacidi) (453 aminoacidi) Angiotensin converting enzyme, (ACE), vasocostrittore presente a livello dell'endotelio polmonare e renale. Miocardio contrazione Sistema nervoso rilascio adrenalina rilascio noradrenalina Muscolo liscio contrazione proliferazione IPERTENSIONE Surrenali Aldosterone Rene riassorbimento Na escrezione K flusso di sangue
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77 Stimolazione adrenergica tonica attività miogena [O 2 ] [CO 2 ] Endotelina Stimolazione simpatica Freddo, vasopressina, angiotensina II attività miogena [O 2 ] [H + ] [CO 2 ] [NO] Stimolazione simpatica Istamina caldo
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79 Distribuzione del sangue tra arterie e vene Gittata cardiaca (quantità di sangue che entra nelle arterie) PAM Resistenza periferica PAM = [GS x F] x RVP Volemia
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85 ipotalamo corteccia
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93 RUOLO DEGLI SFINTERI PRECAPILLARI -Non sono innervati, hanno elevato tono miogeno, sono sensibili a modificazioni metaboliche locali. Attività metabolica tissutale CO 2 e metaboliti, O 2, Rilasciamento sfinteri Vasodilatazione arteriole Flusso nei capillari Superficie di scambio Scambi tra sangue e tessuti
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95 STRUTTURA DELLA PARETE CAPILLARE
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99 FORZE DI STARLING
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102 P filtr. = 11 mmhg P ass. = - 9mmHg ΔP = 2 mmhg
103 IL SISTEMA LINFATICO tonsille vena succlavia destra dotto toracico linfonodi vena succlavia sinistra timo milza vasi linfatici Il sangue non è l unico liquido che circola nel nostro corpo; accanto al sistema dei vasi sanguigni, infatti, esiste il sistema linfatico, fatto di vasi in cui si raccoglie una parte di plasma, cellule e sostanze del sangue (soprattutto proteine) in eccesso fuoriuscite dai capillari. Il liquido che scorre nel sistema linfatico prende il nome di linfa.
104 Linfa si forma alla fine della porzione arteriosa dei capillari, dove la pressione è elevata Acqua, elettroliti ed alcune proteine trasudano nel tessuto L'inversione di pressione nella porzione venosa, non è in grado di produrre un completo riassorbimento nelle vene Circa 30 litri passano dai capillari sanguigni agli spazi interstiziali Solo 27 litri tornano ai capillari sanguigni Restanti 3 litri entrano nei capillari linfatici e attraverso il sistema linfatico ritornano al sangue
105 CAPILLARI LINFATICI Tra i lembi delle cellule si creano valvole microscopiche, tali cioè da consentire il transito dei liquidi solo verso l interno dei capillari.
106 La progressione della linfa non è affidata all esistenza di un gradiente pressorio lungo l albero vasale, quanto all attività contrattile ritmica automatica della muscolatura vasale che, grazie alla presenza delle valvole, determina un ciclico pompaggio della linfa in direzione dei vasi di diametro sempre maggiore.
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109 Funzione del Sistema Linfatico Bilancio dei fluidi L eccesso di fluidi interstiziali entra nei capillari linfatici Assorbimento dei lipidi Difesa Microorganismi ed altre sostanze vengono filtrate dalla linfa nei linfonodi e dal sangue nella milza
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