OGM, CONFAGRICOLTURA PER LA RICERCA. ESPERTI A CONFRONTO A MANTOVA.

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1 Anno LXV - N settembre 2014 chiuso in tipografia il 4 settembre 2014 Periodico della Confagricoltura di Mantova in abbonamento postale Il materiale non pubblicato non si restituisce - Direz., Redaz. e Amministraz. Via Luca Fancelli, 4 - Mantova - Tel Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB MANTOVA OGM, CONFAGRICOLTURA PER LA RICERCA. ESPERTI A CONFRONTO A MANTOVA. Q uando si parla di Ogm, la paura viene dalla non conoscenza. Lo ripetiamo da anni: invece di affrontare chiaramente il tema della coesistenza fra coltivazioni convenzionali, biologiche e geneticamente modificate, i nostri governatori si ostinano a impedire ciò che le disposizioni europee consentono e l Italia resta il fanalino di coda dell Europa. Complice un operazione di marketing a dir poco fuorviante che trova il suo punto di forza nell impreparazione del pubblico. Confagricoltura, unica organizzazione che continua a chiedere che la ricerca sugli Ogm in Italia faccia il suo corso, non si arrende. Anzi, è pronta a mettere in campo ogni azione necessaria a sbloccare una situazione insostenibile e paradossale che di certo non giova alle imprese. Del resto, la ricerca scientifica e il progresso tecnologico hanno permesso al settore agricolo di rispondere in modo efficiente a esigenze alimentari sempre più urgenti, sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo. La popolazione mondiale e il bisogno di cibo crescono costantemente, parallelamente a un clima anti scientifico diffuso. La nostra Appuntamento al Mamu per sabato 13 settembre, con il convegno dal titolo L intelligenza italiana rilancia la ricerca genetica in agricoltura. organizzazione vuole sostenere una maggiore conoscenza e rilanciare la ricerca scientifica come unico strumento per il progresso. Proporremo quindi, per sabato 13 settembre, un convegno dal titolo L intelligenza italiana rilancia la ricerca genetica in agricoltura. Appuntamento al Mamu, il centro congressi di Mantova, alle 10. Confagricoltura Lombardia e Confagricoltura Veneto hanno organizzato un momento di verità sul dibattito che, grazie all energia e alla forza del ragionamento della senatrice e scienziata Elena Cattaneo, riporterà l attenzione sugli Ogm, messi ingiustamente al bando dalla politica italiana su pressioni dalla potente lobby che vede riunito tutto il marketing delle aree radicali-ambientaliste della società italiana. Fra gli ospiti della giornata alcune tra le voci più autorevoli di questa complessa diatriba: Elena Cattaneo, accademica italiana, senatrice a vita e direttrice di UniStem, il centro di ricerca sulle cellule staminali dell Università statale di Milano; Lara Comi, membro effettivo della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori e membro sostituto della Commissione ITRE (Industria, energia e ricerca); Roberto Defez, primo ricercatore dell Istituto di genetica e biofisica del CNR a Napoli; Dario Bressanini, chimico, divulgatore scientifico e scrittore italiano già protagonista di diversi dibattiti promossi a Mantova dall organizzazione che presiedo. Non mancherà Mario Guidi, presidente nazionale di Confagricoltura. E condurrà i lavori Sebastiano Barisoni, giornalista di Radio 24 Sole24Ore. La nostra battaglia pro Ogm non si fermerà. Siamo stanchi di un ostruzionismo che prescinde da fatti scientificamente dimostrati. Chiediamo risposte, strategie e il riconoscimento del nostro diritto a innovare. Matteo Lasagna Presidente di Confagricoltura Lombardia e Confagricoltura Mantova. EMBARGO RUSSO, VARATE LE MISURE COMUNITARIE GREENING E PREMI PAC. COS È, COME SI APPLICA. BANCA POPOLARE DI VICENZA E CONFAGRICOLTURA LOMBARDIA, PER LE PESCHE E LE NETTARINE. PAG. 2 PAG. 4 SOSTEGNO A IMPRESE AGRICOLE. PAG. 6 confagricolturamantova.it

2 ATTUALITÀ EMBARGO RUSSO, VARATE LE MISURE COMUNITARIE PER LE PESCHE E LE NETTARINE. Presto operative le azioni a sostegno degli altri prodotti ortofrutticoli. E stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale UE il regolamento delegato della Commissione n. 913/2014 che prevede le annunciate misure straordinarie e transitorie per il mercato di pesche e nettarine. In pratica le misure consistono nel ritiro sino a tutto settembre prossimo, da parte delle OP riconosciute, anche da non soci, e in misure per incentivare il consumo di questo prodotto (all Italia a tale scopo sono destinati 1,3 milioni di euro) con iniziative promozionali da realizzare entro la fine del corrente anno e finanziate dall UE. Le misure si applicano alle pesche e nettarine destinate al consumo fresco del codice doganale e sono sostanzialmente due: - ritiri operati dall 11 agosto al 31 settembre 2014 dalle organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi del regolamento n. 1308/2013 (nuova Ocm unica). Possono partecipare alla misura anche i non soci di OP; - azioni promozionali realizzate nel periodo 11 agosto 31 dicembre 2014 nell ambito dei programmi operativi sempre dalle OP riconosciute. Per quanto riguarda i ritiri: - è portato a 10% il limite del volume di produzione commercializzata che è possibile ritirare con il finanziamento del 100% e destinata ad opere di beneficienza, enti caritativi, scuole, istituti di pena ecc.; - tali operazioni sono finanziabili anche se non previste nei programmi operativi; - gli importi del finanziamento non entrano nel calcolo del limite del 4,1% (oppure 4,6% o di 4,7% per le AOP nel caso di maggiorazione per misure anticrisi) del valore della produzione commercializzata; - gli importi per i ritiri sono quelli fissati dal regolamento applicativo dell OCM ed esattamente all allegato XI del Reg. n. 543/2011 e pari per pesche e nettarine (pesche noci) a 26,9 euro/q; - i ritiri possono essere effettuati anche acquisendo merce (le OP devono accettare ogni ragionevole offerta ) da produttori non soci a patto che questi siglino un regolare contratto di consegna e non consegnino una produzione superiore al 10% prodotto nel Sono poi anche previsti dei limiti relativi alle rese medie produttive dei soci delle OP. L indennità di ritiro riconosciuta ai non soci è pari al 50% di quella standard (quindi 13,45 euro/q). Nel caso di ritiro da non soci le indennità sono versate agli interessati dalle OP che provvedono al ritiro, eventualmente dopo aver trattenuto, e dandone evidenza in fattura, il costo sostenuto per il ritiro e la distribuzione del prodotto ritirato. Per quanto riguarda invece gli incentivi per la promozione: - l UE prevede un finanziamento aggiuntivo di 3 milioni di euro ripartiti tra gli Stati membri; - per l Italia è previsto uno stanziamento di circa 1,3 milioni di euro. - le organizzazioni di produttori presentano domanda di finanziamento per l ottenimento dei fondi aggiuntivi per la promozione entro il 15 ottobre 2014; - i finanziamenti per le attività promozionali possono essere ottenuti anche se le attività non sono incluse nei programmi operativi; - anche il finanziamento delle azioni promozionali non rientra nel calcolo della percentuale del valore della produzione commercializzata (4,1%, ovvero 4,6% ecc.) né si considera per il rispetto della soglia del 33% delle spese dei PO per fronteggiare le crisi né nel 25% massimo di aumento del fondo di esercizio. Le domande per ottenere il finanziamento comunitario per le azioni sopra descritte sono presentate dalle OP: - entro il 31 ottobre 2014 per quanto riguarda i ritiri; - entro il 31 gennaio 2015 per le azioni promozionali. E stata diffusa nei giorni scorsi anche una bozza dell atteso regolamento comunitario che prevede misure per intervenire d urgenza sui mercati di alcuni comparti ortofrutticoli colpiti dall embargo imposto dalla Russia dal 7 agosto scorso. Le misure sono state preannunciate da un comunicato stampa della Commissione europea del 18 agosto scorso e decorrono retroattivamente da quella data, ancorché il regolamento sarà approvato prossimamente. Le misure eccezionali coprono il finanziamento comunitario di tre interventi: ritiri di mercato, mancata raccolta e raccolta verde, realizzati dalle OP ed a favore anche di non soci di OP. I prodotti interessati e ammissibili sono i seguenti: pomodori, carote, cavolo bianco, peperoni, cavolfiori, cetrioli, cetriolini, funghi del genere agaricus, mele, pere, frutti rossi (lamponi, more, ribes e mirtilli), uva da tavola e kiwi. Sono coperti dal finanziamento comunitario tutti gli interventi realizzati tra il 18 agosto ed il 30 novembre 2014 salvo esaurimento delle risorse destinate a tali interventi che sono pari a 125 milioni di euro, di cui 82 milioni riservati agli interventi per pere e mele ed i restanti 43 a tutti gli altri prodotti I prodotti di imprese agricole che non sono socie di OP possono pure beneficiare del sostegno per i ritiri di mercato. In via generale i produttori non soci devono siglare comunque un contratto con le OP riconosciute che attuano il ritiro. L indennità viene versata dalle OP previa detrazione degli eventuali spese per la distribuzione del prodotto che vanno comunque evidenziate in fattura. Riguardo la tempistica di applicazione, infine, le OP e i singoli beneficiari non soci presentano domanda di richiesta di sostegno agli Stati membri entro il 12 dicembre Purtroppo, non tutte le produzioni ortofrutticole attualmente in crisi sono contemplate, come ad esempio la frutta estiva. Sono escluse quindi: angurie, meloni, susine, albicocche, patate e cipolle. 2 LA COMMISSIONE ANNUNCIA UN SOSTEGNO ANCHE PER IL SETTORE LATTIERO- CASEARIO. E La Commissione europea ha annunciato che la prossima settimana verranno approvate alcune misure urgenti per il settore lattiero-caseario, anch esso colpito dall embargo russo sui prodotti agroalimentari provenienti dall Unione europea. Come si legge nel comunicato stampa disponibile solo in inglese, si tratta di aiuti allo stoccaggio privato di burro, latte scremato in polvere e di alcuni formaggi. La Commissione ricorda che le esportazioni UE di prodotti lattiero-caseari in Russia lo scorso anno ammontavano a 2,3 miliardi di euro.

3 PENSIONE ANTICIPATA, QUANDO NON SI APPLICA LA PENALITÀ. C ANNI UOMINI DONNE om è noto, la riforma pensionistica Monti-Fornero introduce la pensione anticipata con il solo requisito dell anzianità contributiva, le cui condizioni sono le seguenti: anni e 1 mese 41 anni e 1 mese anni e 2 mesi 41 anni e 2 mesi mesi Sper. di Vita + 3 mesi Sper. di Vita anni e 3 mesi 41 anni e 3 mesi 2014 / mesi Sper. di Vita + 3 mesi Sper. di Vita 2016/2017/ mesi Sper. di Vita 3+4 mesi Sper. di Vita Per i soggetti con anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, la citata disposizione prevede altresì l applicazione della penalità per quanto accedono alla pensione con un età inferiore a 62 anni. La penalità opera sulla quota di pensione relativa all anzianità contributiva maturata al 31 dicembre La prevista penalità è pari all 1% per ogni anno di anticipo rispetto ai 62 anni e del 2% per ogni anno, quando l anticipo sia superiore ai 2 anni rispetto all età di 62 anni. Con successivo provvedimento, il c.d. decreto Milleproroghe del 2011 ha stabilito che fino al 31 dicembre 2017, per i soggetti che raggiungono il richiesto requisito di anzianità contributiva, non trova applicazione alcuna penalità, qualora la contribuzione utile derivi esclusivamente da: 1) effettiva prestazione da lavoro; 2) periodi di estensione obbligatoria da maternità; 3) assolvimento degli obblighi di leva; 4) infortunio, malattia e cassa integrazione guadagni ordinaria; 5) riscatto ex-art. 13, L. 1338/62. Con successivi provvedimenti legislativi al suddetto elenco sono stati aggiunti, quali periodi utili per la non applicazione della penalità anche: 6) le giornate di riposo fruite dai lavoratori donatori di sangue e di emocomponenti, in vigore dal 31 ottobre 2013 ; 7) i congedi parentali di maternità e paternità T.U. D.L.gs 151/2001, in vigore dal 31 ottobre ) permesso di 3 giorni mensili, fruibili dal lavoratore disabile grave o dai genitori coniuge parenti affini del disabile in situazione di gravità art. 33, comma 3, L. 104/1992, in vigore dal 1 gennaio ) Periodi di prolungamento del congedo parentale fruiti entro l ottavo anno di vita del bambino art. 33, 1 comma, D. lgs n. 157/2012, in vigore dal 1 gennaio Tutto ciò premesso, l INPS ha fornito i necessari ed attesi chiarimenti sull applicazione PREVIDENZA L INPS ha chiarito le casistiche che non comportano l applicazione delle sanzioni. delle normative che hanno ampliati le voci utili a non far scattare la penalità per chi va in pensione con meno di 62 anni, e al riguardo ricorda che l introduzione di ulteriori periodi utili ad evitare la penalità, effettuata con i successivi provvedimenti di legge, producono i loro effetti dal momento in cui sono entrati in vigore e pertanto: - i periodi contributivi derivanti da: 6) giornate di riposo fruite dai lavoratori donatori di sangue e di emocomponenti; 7) congedi parentali di maternità e paternità; sono entrati in vigore dal 31 ottobre 2013 ed esplicano effetto sulle pensioni anticipate a decorrere dal 1 novembre i periodi contributivi derivanti da : 8) permesso di 3 giorni mensili; 9) prolungamento del congedo parentale; sono entrati in vigore dal 1 gennaio 2014 ed esplicano effetto sulla pensioni anticipate a decorrere dal 1 febbraio L Inps chiarisce altresì la delicata questione dei periodi valutabili ai fini della non applicazione della penalità devono intendersi strettamente riferiti alle singole e specifiche fattispecie previste di volta in volta dal legislatore. Ne discende, precisa l Inps nel suo messaggio, che periodi di anzianità maturati in virtù di norme speciali che accordano particolari benefici, non sono da considerarsi utili ai fini della non applicazione della penalità, come ad esempio le maggiorazioni di anzianità contributiva: - previste a favore delle vittime del terrorismo loro familiari; - ai lavoratori non vedenti; - ai lavoratori riconosciuti invalidi superiori al 74%; - ai lavoratori esposti all amianto. Come è evidente, le limitazioni ora esposte possono rendere delicata l esatta valutazione o individuazione nella posizione assicurativa dell interessato di determinati periodi/contribuzione non utile ad escludere la penalità. Pertanto, nella valutazione della applicazione della penalità per quanti vanno in pensione anticipata, occorre evitare di prendere in considerazione e quindi conteggiare tutti quei periodi contributivi che nella posizione assicurativa sono evidenziati con una voce che non coincida con quelle espressamente elencate o che riguardino istituti derivanti da norme speciali o da contratto (es. permessi derivanti dalla contrattazione o da accordi tra le parti, congedo da matrimonio, ecc.). 3

4 NUOVA PAC L a nuova riforma Pac , che entrerà in vigore il prossimo anno, porta con sé decisi cambiamenti rispetto all impalcatura attuale degli aiuti diretti a termine il 31 dicembre Uno degli aspetti di maggior rilievo è costituito dall introduzione di più forme di premi, per cui oltre al premio base disaccoppiato, la cui entità sarà basata esclusivamente su quanto percepito nel 2014, ridotto di una percentuale che si stima vicina al 45%, diviso il numero degli ettari dichiarati in conduzione al 15 maggio 2015, si aggiungerà il pagamento di inverdimento o greening. Al greening, il 30% delle risorse nazionali. Il greening, che persegue obiettivi ambientali, è stato fortemente voluto dalla Commissione europea. Rappresenta certamente una novità di impatto notevole sulle imprese agricole italiane e di conseguenza mantovane. La sua attivazione sarà obbligatoria, ovvero per percepire i premi di base sarà necessario mettere in atto gli adempimenti previsti proprio dal greening. A questa componente ambientale dei premi, gli stati membri tra cui l Italia debbono riservare una quota del 30% delle risorse nazionali sugli aiuti diretti Pac, che per il nostro Paese ammonta a circa 1,1 miliardi di euro l anno. Ne consegue che dal greening gli agricoltori in possesso dei nuovi diritti Pac, assegnati al 15 maggio 2015, riceveranno un pagamento ad ettaro che sarà sommato al pagamento di base, recuperando in parte il taglio iniziale che si prevede, come detto, possa essere pari al 45% rispetto al percepito nel Quanto vale il greening? L Italia, così come richiesto da Confagricoltura, ha deciso di applicare il greening in modo proporzionale al valore del premio base, nella misura di circa il 60% di quest ultimo. Ad esempio, un azienda che possiede titoli base Pac del valore di 200 euro l uno (quindi per ettaro), riceverà dall applicazione del greening un premio aggiuntivo di altri 120 euro/ettaro (60% di 200 euro), portando gli aiuti ad un totale di 320 euro ad ettaro. I tre impegni del greening. A fronte del riconoscimento di uno specifico aiuto, agli agricoltori vengono richiesti tre impegni del greening: la diversificazione dei seminativi, il mantenimento delle foraggere permanenti, la creazione di aree a focus ecologico (AFE). A tal proposito, si sottolinea come gli obblighi derivanti dal pagamento verde non si applicano alle colture permanenti ed alle colture arboree, ma solo alle superfici a seminativo, come non si applicano anche alle aziende agricole che operano in regime di agricoltura biologica, perché ritenute già adeguate dal punto di vista ambientale, pur percependo il pagamento del greening. Diversificazione dei seminativi. Interessa le superfici a seminativo, con i seguenti obblighi: GREENING E PREMI PAC. COS È, COME SI APPLICA. I limiti della diversificazione dei seminativi. Superficie aziendale a seminativo Numero colture Limiti Fino a 10 ha Esenzione - Da 10 a 30 ha Minimo 2 la coltura principale può coprire il 75% massimo della superficie. Oltre 30 ha Minimo 3 la coltura principale può coprire il 75% massimo della superficie. Le due principali, massimo il 95% della superficie. fino a 10 ettari, nessun obbligo di diversificazione; da 10 a 30 ettari, obbligo di almeno 2 colture diverse, con la coltura principale che massimo può coprire il 75% della superficie a seminativo; oltre 30 ettari, obbligo di almeno 3 colture diverse, con la coltura principale che massimo può coprire il 75% della superficie e le due principali che possono coprire al massimo il 95% della superficie a seminativo. Pertanto, alla terza coltura dovrà essere riservata almeno il 5% della superficie. Sono escluse dall obbligo, pur percependo il relativo aiuto: le aziende i cui seminativi sono occupati per almeno il 75% da foraggere, terreni lasciati a riposo o combinazione di tali tipi di impieghi colturali, a condizione che i seminativi rimanenti non rappresentino più di 30 ettari. Ad es. un azienda con 140 ettari, di cui il 75% a foraggere, per i rimanenti 35 ettari deve comunque attuare la diversificazione dei seminativi. Le aziende la cui superficie agricola è costituita da più del 75% di prato permanente, o altre piante erbacee da foraggio o per la coltivazione di colture sommerse (riso), o sottoposta ad una combinazione di tali impieghi colturali, a condizione che i seminativi rimanenti non rappresentino più di 30 ettari. Le aziende i cui seminativi non sono stati dichiarati per più del 50% dall agricoltore nell anno precedente nella sua domanda di aiuto, se sono coltivati nella loro totalità con una coltura diversa rispetto a quella dell anno precedente. In ogni caso, alle aziende con superfici a foraggere o a riposo che coprono il 100% della superficie a seminativo non si applica l adempimento. Per le aziende con superfici a foraggere o a riposo che coprono più del 75% della superficie a seminativo, sulla parte restante la coltura principale non deve occupare più del 75% dei seminativi rimanenti. Ovvero, non è necessario operare una terza coltura anche se la superficie rimanente supera i 30 ettari. E sufficiente che la principale non superi il limite del 75% e vi sia la presenza di una seconda coltura. Mantenimento delle foraggere permanenti. Riguarda le superfici a prato permanente inserite dagli stati membri in Aree Natura 2000 (Zona a protezione speciale ZPS e Siti d importanza comunitaria SIC) o altre aree sensibili designate dagli stati membri, che non potranno essere arate e/o convertite in seminativi. Aree a focus ecologico. Riguarda l obbligo per le aziende agricole con più di 15 ettari a seminativo di destinare almeno il 5% della superficie a seminativo a aree a focus ecologico (AFE), ovvero a aree con valenza prettamente ambientale. Tra le aree che possono valere come focus ecologico, il nostro Paese ha deciso di inserire di fatto tutte le fattispecie indicate nel regolamento europeo di riferimento, quindi: a) Terreni lasciati a riposo; b) Terrazzamenti; c) Elementi caratteristici del paesaggio (es. siepi e fasce alberate con larghezza chioma fino a 10 m, alberi isolati con diametro chioma superiore ai 4 m, ecc.); d) Fasce tampone lungo i corsi d acqua, comprese le fasce tampone occupate dai prati permanenti; e) Ettari agroforestali realizzati con il contributo del PSR; f) Fasce lungo le zone periferiche delle foreste; g) Superfici con bosco cedue a rotazione rapida (con ciclo produttivo inferiore a 8 anni); h) Superfici oggetto di imboschimento con il PSR (es. misura H e Misura 221); continua nella sesta pagina. 4 Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l Europa investe nelle zone rurali PSR Direzione Generale Agricoltura

5 DEROGA NITRATI, TUTTI GLI ADEMPIMENTI PER LE AZIENDE. TECNICO-ECONOMICO Il rispetto deve essere dimostrato in sede di controllo in azienda. Si ricordano di seguito gli adempimenti e gli obblighi che interessano le aziende agricole che hanno aderito alla deroga del limite di 170Kg per ettaro di azoto nelle zone vulnerabili ai nitrati. Il rispetto di tali adempimenti deve essere dimostrato in sede di controllo in azienda, controlli che avranno luogo prossimamente. Pratiche colturali da rispettare. Il 70% di terreni devono essere interessati da colture ad elevata asportazione e con lungo periodo di crescita. 1. I prati temporanei debbono essere arati in primavera, Inoltre: a) una coltura a elevato grado di assorbimento di azoto deve essere seminata entro due settimane dall aratura della superficie prativa; b) i fertilizzanti non possono essere applicati nell anno di aratura dei prati permanenti medesimi. 2. I prati temporanei e permanenti devono comprendere al massimo il 50% di leguminose o di altre colture in grado di fissare l azoto atmosferico. Quest ultima condizione apre la strada ad un possibile inserimento della medica al terzo anno tra le colture in deroga. E da ritenere infatti che un prato temporaneo a medica, qualora dopo i primi due anni di impianto presenti una composizione floristica con prevalenza di graminacee, possa essere inserito tra le colture da deroga. 3. il mais a maturazione tardiva deve essere raccolto interamente. Ciò significa che al raccolto della granella deve seguire l asportazione dal campo degli stocchi e degli altri residui colturali; 4. l erbaio invernale, quale loglio, orzo, triticale o segale, deve essere seminato entro due settimane dal raccolto del mais o del sorgo e deve essere raccolto non prima di due settimane dalla semina del mais o del sorgo; 5. l erbaio estivo, quale mais, sorgo, settaria o panico, deve essere seminato entro due settimane dal raccolto dei cereali vernini e deve essere raccolto non prima di due settimane dalla semina dei cereali vernini. Oltre all erbaio estivo possono essere previste seconde colture come il mais da granella a ciclo breve o medio (classi FAO da 300 a 500), qualora il cerale autunno vernino che lo precede venga raccolto entro la prima decade di giugno. Registrazioni e documentazione. L azienda in deroga deve tenere disponibile in azienda l autorizzazione al prelievo idrico o la documentazione che dispone la fornitura e uso dell acqua d irrigazione. Nel caso l apporto idrico sia fornito alle colture da presenza di falde a contatto con gli apparati radicali (falde ipodermiche) occorre predisporre e tenere in azienda le mappe indicanti la presenza di tali falde. Deve essere tenuto compilato e conservato in azienda il registro delle fertilizzazioni, con le medesime modalità previste da Programma d Azione per tutte le aziende in deroga o non in deroga). Le aziende in deroga devono provvedere a registrare gli interventi di fertilizzazione entro 7 giorni dall effettuazione. Divieto invernale di spandimento. Il divieto invernale di spandimento inizia il 1 novembre di ogni anno e termina in analogia con quanto previsto, con specifico decreto del Direttore Generale Agricoltura, per tutte le altre imprese coinvolte nel divieto invernale di spandimento. Efficienze aziendali. La dimostrazione del conseguimento delle efficienze del 65% per i liquami e del 50% per l effluente solido, avverrà tramite: - Piano di fertilizzazione nel quale vengono poste le efficienze del 65% per i liquami e del 50% per l effluente solido e gli apporti di fertilizzanti chimici sono calcolati di conseguenza, una volta stabilite le asportazioni della coltura; - Calendario di spandimento idoneo, concentrando gli apporti nel periodo primaverile e comunque durante la stagione di crescita (per liquame). In particolare i 2/3 degli effluenti dovranno essere utilizzati entro il 30 giugno di ogni anno mentre il restante 1/3 dovrà essere utilizzato entro il 1 novembre dell anno stesso. - Metodi di spandimento a bassa emissione di azoto. L apporto di fosforo non deve essere superiore al fabbisogno della coltura in modo che le dotazioni di fosforo del terreno non siano aumentate. Non è ammessa l applicazione di fosforo alle colture sotto forma di fertilizzanti chimici. Analisi del terreno. Presso ogni azienda devono essere disponibili i risultati delle analisi relative al contenuto di fosforo e azoto nel suolo. Il campionamento e le analisi sono effettuati devono essere eseguiti in presemina e pre concimazione di fondo (organica e/o minerale) delle colture e le analisi devono essere effettuate entro il 1 giugno successivo una volta ogni 4 anni. E necessaria almeno un analisi ogni 5 ettari di superficie inclusa nella deroga nitrati. Come sempre, i tecnici di Confagricoltura Mantova sono a disposizione delle aziende agricole interessate. AZIENDE BIO, IL PAP SCADE IL 30 SETTEMBRE. Si ricorda che la Regione Lombardia ha prorogato il termine per la presentazione del programma annuale di produzione (PAP) per il 2014 al 30 settembre prossimo. Al termine del procedimento di presentazione da effettuarsi informaticamente, una copia firmata del documento dovrà essere inoltrata all ente di controllo mediante raccomandata con avviso di ritorno o tramite PEC, mentre un altra copia rimarrà presso l azienda del produttore, in caso di controlli ispettivi. Per maggiori informazioni e per la presentazione del PAP è necessario rivolgersi al più presto, predisponendo i dati necessari alla compilazione del PAP, a Confagricoltura Mantova, sia presso gli uffici di zona, che della sede. Una copia firmata del documento dovrà essere inoltrata all ente di controllo. PSR, LE SCADENZE PER I PROSSIMI MESI. P SR Misura 112 Insediamento giovani agricoltori. E attivo il bando della Regione Lombardia, nell ambito del PSR , per richiedere l aiuto per l insediamento di giovani agricoltori. Le domande di premio potranno essere presentate fino al 30 settembre 2014, tenendo presente che il giovane dovrà essersi insediato dopo maggio 2013 per avere i requisiti di ammissibilità. Il premio sarà erogato in conto capitale come premio unico da 10mila euro. PSR Misura 132, Sostegno agli agricoltori che partecipano ai sistemi di qualità alimentare. La Regione ha prorogato il termine delle domande di conferma della Misura 132 con scadenza 30 settembre 2014, rivolto ai produttori che rientrano nel sistema certificato dell agricoltura biologica e agli agricoltori che partecipano a sistemi di certificazione europea Dop, Igp, Doc e Igt. 5

6 VITA SINDACALE BANCA POPOLARE DI VICENZA E CONFAGRICOLTURA LOMBARDIA, ACCORDO A SOSTEGNO DELLE IMPRESE AGRICOLE. CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, ECCO COME COMPORTARSI. Lo scorso 25 agosto, Banca Popolare di Vicenza e Confagricoltura Lombardia hanno siglato un accordo di collaborazione a sostegno delle imprese agricole lombarde. Grazie all intesa, Banca Popolare di Vicenza mette a disposizione la gamma di finanziamenti Mondo Verde, pensata su misura per le particolari esigenze del settore agricolo, e la gamma di conti correnti SemprePiù a condizioni riservate esclusivamente alle aziende aderenti all Organizzazione, agli imprenditori e ai dipendenti per le loro posizioni personali. Particolarmente innovative sono, inoltre, le soluzioni che agevolano le attività di esportazione e l operatività con l estero delle imprese. L intesa con Confagricoltura Lombardia ha lo scopo di dare un sostegno concreto alle imprese e di rafforzare il rapporto di fiducia tra la Banca e l Organizzazione. Facendosi promotrice di un sistema di relazioni con gli operatori economici del terri- Il ministero dell Economia e delle Finanze ha chiesto ad Unioncamere di attivare la rete delle Camere di commercio sul territorio sulle opportunità oggi disponibili in materia di pagamenti dei debiti della Pubblica Amministrazione. La Camera di commercio di Mantova ricorda, al riguardo, che è operativa una Piattaforma per la certificazione dei crediti (o sistema PCC), disponibile al sito certificazionecrediti.mef.gov.it/certificazione- Credito/home.xhtml mediante la quale i creditori della pubblica amministrazione possono chiedere il riconoscimento del proprio credito commerciale (c.d. certificazione). In caso di inerzia della pubblica amministrazione, il Innovative sono le soluzioni che agevolano le attività di esportazione e l operatività con l estero delle imprese. torio, Banca Popolare di Vicenza persegue da tempo un significativo programma di supporto alle PMI. Ad oggi, infatti, sono 575 gli accordi e le convenzioni siglati da Banca Popolare di Vicenza con le principali Associazioni di Categoria delle Imprese, Consorzi di Garanzia Fidi ed Enti Pubblici a favore dell economia e al servizio delle Istituzioni Pubbliche. Banca Popolare di Vicenza si conferma banca del territorio, vicina alle famiglie e alle imprese, e attenta al benessere della collettività. «In questo periodo di difficoltà economica generalizzata che ha investito anche il comparto agricolo, anche il rapporto con il sistema creditizio ha subito delle pesanti ripercussioni negative afferma il presidente di Confagricoltura Lombardia, Matteo Lasagna ed è evidente che esercitare un attività di impresa, investendo per crescere e per migliorare le proprie strutture produttive, un supporto finanziario adeguato è irrinunciabile. Per questo motivo, siamo lieti di aver raggiunto questo accordo con la Banca Popolare di Vicenza, a cui va il nostro ringraziamento per la fiducia che ha dimostrato nei confronti della nostra Organizzazione, ma, soprattutto, nelle capacità di ripresa del settore agricolo». «Questo accordo - ha dichiarato Samuele Sorato, direttore generale di Banca Popolare di Vicenza - è frutto del positivo e costruttivo dialogo con un settore importante come quello delle imprese agricole. Il nostro Istituto, infatti, ha strutturato da tempo un apposito programma di prodotti e servizi per rispondere efficacemente alle esigenze peculiari del settore. L intesa con Confagricoltura Lombardia è un ulteriore occasione per confermare e rafforzare il rapporto di reciproca fiducia con le aziende del territorio». Con oltre 45miliardi di euro di attivo, dipendenti e circa 700 punti vendita (tra filiali, negozi finanziari e punti private) distribuiti in tutta Italia, il Gruppo Banca Popolare di Vicenza rappresenta l ottava realtà bancaria italiana per totale attivo. Fondato a Vicenza nel 1866 come prima banca popolare del Veneto, il Gruppo conta oggi su circa 100mila soci e oltre un milione e trecentomila clienti. I creditori possono chiedere il riconoscimento del proprio credito commerciale. creditore, mediante la stessa piattaforma, potrà chiedere la nomina di un commissario ad acta che si sostituirà all amministrazione inadempiente. La Camera di commercio di Mantova segnala, inoltre, che se un impresa ha un credito nei confronti di una pubblica amministrazione diversa dallo Stato, maturato al 31 dicembre 2013 e già certificato, il credito è assistito da garanzia dello Stato e le condizioni praticate dalle banche alle quali puoi cederlo per ottenere immediata liquidità sono particolarmente vantaggiose (la percentuale di sconto, comprensiva di ogni onere e commissione, è dell 1,90% in ragione d anno per importi di ammontare del credito o dei crediti ceduti sino a 50mila euro, ovvero dell 1,60% in ragione d anno per importi eccedenti i 50mila euro). Per maggiori informazioni, è necessario rivolgersi alla Camera di commercio di Mantova. 6 continua dalla quarta pagina i) Superfici con colture intercalari o copertura vegetale, con l applicazione dei fattori di ponderazione. In tal caso il prodotto vegetale non può essere raccolto. j) Superfici con colture azotofissatrici. L Italia ha stabilito di includere, su proposta di Confagricoltura, generalmente quasi tutte le leguminose a scopo agrario, fra cui la soia, l erba medica, il pisello, il fagiolo e i trifogli. Sono escluse da questo adempimento, pur percependo il relativo aiuto: le aziende i cui seminativi sono occupati per almeno il 75% da foraggere, terreni lasciati a ripo- so, colture leguminose o combinazione di tali tipi di impieghi colturali, a condizione che i seminativi rimanenti non rappresentino più di 30 ettari. Le aziende la cui superficie agricola è costituita da più del 75% di prato permanente, o altre piante erbacee da foraggio o per la coltivazione di colture sommerse (riso), o sottoposta ad una combinazione di tali impieghi colturali, a condizione che i seminativi rimanenti non rappresentino più di 30 ettari. Considerazioni conclusive. Come visto, il greening rappresenta con i suoi adempimenti obbligatori un fattore innovativo e di complicazione degli aiuti diretti della Pac. Non ottemperando agli obblighi previsti, l agricoltore non potrà percepire nemmeno l aiuto derivante dai premi di base derivanti dai titoli di nuova assegnazione. Risulterà pertanto importante, già dalle prossime semine, che le aziende agricole, in base a dimensione aziendale e tipologia colturale, obbligate ad osservare uno o più dei tre adempimenti del greening, prestino molta attenzione ai limiti massimi e minimi ad esempio della diversificazione colturale, oppure per le aree a scopo ambientale, per non incorrere in sanzioni. Gli uffici di Confagricoltura Mantova sono a disposizione per chiarimenti e suggerimenti in materia.

7 MANTOVA Listino n. 35 Giovedì 4 settembre 2014 FRUMENTO TENERO: Panificabile Superiore (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 80/hl; u. max. 14%; prot. 13% min.; w min. 250) alla ton. 218,00-217,00 Superfino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 78/hl; u. max. 14%; prot. 12% min.) alla ton. 195,00-198,00 Fino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 78/hl; u. max. 14%; prot. 11% min.) alla ton. 186,00-189,00 Buono mercantile (p.s. non inf. a Kg. 76/hl; c.e. 1% max.; u. max. 14%) alla ton. 171,00-174,00 Mercantile (p.s. non inf. a Kg. 74/hl; c.e. 3% max.; u. max. 14%) alla ton. non Mercantile (p.s. inf. a Kg. 73/hl; u. max. 14%) non Tendenza: pressochè stazionario FRUMENTO DURO NAZIONALE (Produzione Nord) (Mercato di Bologna 28 agosto 2014 /ton.) Fino (79/80 kg/hl,ce 1+1% b.30/35%,v.10%,p.12,5%) 301,00-306,00 Buono mercantile (76/77kg/hl,ce 1,5+1,5%,b.50/60%,v.12%) 291,00-296,00 Mercantile (74/75 kg/hl, ce 2+2%, v. 12%) 281,00-286,00 Tendenza: invariato COLZA: (Mercato di Parigi, previsione di offerta / ton.) 323,75 GRANOTURCO: Granoturco nazionale, a f. farinosa, ibridi e similari (u. max. 14%) alla ton. non Granoturco naz.le, a f. farinosa, ibridi e similari, da fuori provincia, f. arrivo (u. max. 14%) alla ton. 186,00-189,00 Granoturco estero, f. arrivo (camion ribaltabile) - comunitario alla ton. non Granoturco estero, f. arrivo (camion ribaltabile) - non comunitario alla ton. non Granella verde, umidità al 25% uso foraggero 123,00-128,00 Trinciati di mais 1 raccolto 34,00-35,00 SEMI OLEOSI: Semi di soia nazionali (umidità 14% - impurità 2% max) alla ton. non Semi di soia esteri (franco arrivo) 419,00-425,00 Semi di soia esteri geneticamente modificati (franco arrivo) non CEREALI MINORI Orzo nostrano in natura: p.s. min. 55 sino a 60 (umidità max. 14 %) alla ton. non Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 60 sino a 63 (umidità max. 14 %) alla ton. 158,00-163,00 Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 63 sino a 65 (umidità max. 14 %) alla ton. 164,00-169,00 Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 65 sino a 70 (umidità max. 14 %) alla ton. 168,00-173,00 Orzo estero p.s. 63/64 (franco destino del compratore) alla ton. 171,00-174,00 Orzo estero p.s. oltre 66 (franco destino del compratore) alla ton. non IL MERCATO DELLA SETTIMANA PAGLIA di frumento pressata da mietitrebbia in campo (rotoballe) alla ton. non da mietitrebbia in cascina (rotoballe) alla ton. 50,00-60,00 FORAGGIO SECCO Maggengo di 1 taglio in campo alla ton. non Maggengo di 1 taglio in cascina alla ton. non Fieno di 2 taglio in campo alla ton. non Fieno di 2 taglio in cascina alla ton. non Fieno di 3 taglio in campo alla ton. non Fieno di 3 taglio in cascina alla ton. non Fieno di 4 taglio 2014 in campo alla ton. 75,00-80,00 Fieno di 4 taglio 2014 in cascina alla ton. non Erba medica fienata di 1 taglio in campo alla ton. non Erba medica fienata di 1 taglio in cascina alla ton. non Erba medica fienata di 2 taglio e successivi in campo alla ton. 105,00-115,00 Erba medica fienata di 2 taglio e successivi in cascina alla ton. non RISONE Vialone nano (resa 50-56) alla ton. non Arborio (resa 52-57) alla ton. non Tendenza: non RISO: Vialone nano alla ton , ,00 Arborio alla ton , ,00 FORMAGGIO GRANA PADANO Stagionatura di 10 mesi e oltre al kg 6,450-6,700 Stagionatura da 14 e oltre al kg 7,250-7,500 Stagionatura di 20 mesi e oltre al kg 7,750-8,000 GRANA (con bollo provvisorio di origine del Grana Padano) - Stagionatura tra i 60 e i 90 giorni fuori sale al Kg 5,100-5,350 FORMAGGIO PARMIGIANO REGGIANO Stagionatura di 12 mesi e oltre al kg 7,550-7,850 Stagionatura di 18 mesi e oltre al kg 8,350-8,550 Stagionatura di 24 mesi e oltre al kg 9,100-9,250 BURRO: Zangolato di creme fresche per la burrificazione al kg. 1,800 Burro mantovano pastorizzato al kg. 2,000 Burro mantovano fresco classificazione CEE, al Kg. 2,950 SUINI (a peso vivo) da allevamento del peso: di 7 Kg al capo 44,500 di 15 kg. al kg. 4,090 di 25 kg. al kg. 2,810 di 30 kg. al kg. 2,530 di 40 kg. al kg. 2,080 di 50 kg. al kg. 1,985 di 65 kg. al kg. 1,830 di 80 kg. al kg. 1,700 di 100 kg. al kg. 1,630 Tendenza: debole (prezzi indicativi) SUINI da macello: oltre 130 a 145 kg. al kg. non oltre 145 a 160 kg. al kg. non oltre 160 a 180 kg. al kg. non oltre 180 kg. al kg. non Tendenza: non VACCHE da macello (a peso vivo): vacche 1 qualità (O2 - O3 - R2 - R3) al kg. 0,950-1,050 vacche 2 qualità (P2 - P3) al kg. 0,720-0,820 vacche 3 qualità (P1) al kg. 0,470-0,570 VITELLONI da macello (a peso vivo): Vitelloni incroci naz. con tori Pie Blue belga (U2 - U3 - R2 - R3) al kg. 2,030-2,150 Vitelloni incroci naz. con tori da carne (limousine, charolaise e piemontese) (O2 - O3 - R2 - R3) al kg. 1,840-1,940 Vitelloni limousine (U2 - U3 - E2 - E3) al kg. 2,610-2,760 Vitelloni charolaise (U2 - U3 - E2 - E3) al kg. 2,390-2,480 Vitelli maschi pezzati neri: da 40 a 45 kg. al kg. 0,400-0,600 da 46 a 55 kg. al kg. 1,300-1,500 da 56 a 70 kg. al kg. 1,250-1,450 Tendenza: Vitelli femmine pezzate nere ( a parità di peso e categoria le femmine vengono valutate 0,30 in meno al Kg. dei maschi) Vitelli maschi incroci con tori limousine, charolaise e piemontese: da 46 a 55 kg. al kg. 1,850-2,050 da 56 a 70 kg. al kg. 1,850-2,050 Vitelli femmine incroci con tori da carne (a parità di peso e razza le femmine vengono valutate 0,30 in meno al Kg dei maschi) Vitelli maschi incroci con tori pie blue belga: da 46 a 55 kg. al kg. 3,200-3,700 da 56 a 70 kg. al kg. 3,600-4,100 Vitelli femmine incroci con tori pie blue belga (a parità di peso e razza le femmine vengono valutate 0,70 in meno al Kg dei maschi) VACCHE da macello (a peso morto): Razze da carne (R2 - R3 - U2 - U3) oltre 340 kg. 2,370-2,470 Pezzate nere o altre razze (O2-O3) da 300 a 350 kg. 2,190-2,290 Pezzate nere o altre razze (O2-O3) da 351 kg. e oltre 2,320-2,420 Pezzate nere o altre razze (P3) da 270 a 300 kg. 1,980-2,080 Pezzate nere o altre razze (P3) da 301 e oltre 2,160-2,260 Pezzate nere o altre razze (P2) da 240 a 270 kg 1,850-1,950 Pezzate nere o altre razze (P2) da 271 e oltre 1,900-2,000 Pezzate nere o altre razze (P1) fino a 210 kg. 1,300-1,450 Pezzate nere o altre razze (P1) da 211 a 240 kg. 1,440-1,540 Pezzate nere o altre razze (P1) da 241 kg e oltre 1,540-1,640 VITELLONI da macello (a peso morto): Limousine (U2 - U3 - E2 - E3) da 350 a 380 kg. al kg. 4,510-4,660 da 381 a 400 kg. al kg. 4,290-4,390 da 401 kg. e oltre al kg. 4,160-4,260 Charolaise o incr. francesi (U2 - U3 - E2 - E3) da 380 a 420 kg. al kg. 4,030-4,110 da 421 a 450 kg. al kg. 4,040-4,090 da 451 kg. e oltre al kg. 3,960-4,040 SCOTTONE da macello (a peso morto): Limousine (U2 - U3 - E2 - E3) da 230 a 270 kg. al kg. 4,930-5,030 da 271 a 300 kg. al kg. 4,820-4,920 da 301 kg. e oltre al kg. 4,750-4,810 Charolaise o incr. francesi (U2 - U3 - E2 - E3) da 260 a 300 kg. al kg. 4,490-4,590 da 301 a 340 kg. al kg. 4,450-4,550 da 341 kg. e oltre al kg. 4,430-4,530 Uova Nazionali fresche colorate in natura ( /Kg) Prezzi I.v.a. Esclusa - Franco aziende. Quotazioni del mercato avicunicolo del comune di Forli ( Listino dei prezzi rilevati del Uova nat. S - meno di 53 gr. al Kg 0,8400-0,8800 Uova nat. M - da 53 a 63 gr. al Kg 1,0100-1,0500 Uova nat. L - da 63 a 73 gr. al Kg 1,0500-1,0900 Uova Nazionali Fresche Colorate e Selezionate ( /100pz) Prezzi I.v.a. Esclusa - Franco centro imballaggio.quotazioni del mercato avicunicolo del comune di Forli ( Listino dei prezzi rilevati del Uova sel. S. - meno di 53 gr. /100pz 10, ,7500 Uova sel. M. - da 53 a 63 gr. /100pz 12, ,8000 Uova sel. L - da 63 a 73 gr. /100pz 13, ,6000 Uova sel. Xl - da 73 gr. e più /100pz 15, ,5000 GASOLIO AGRICOLO Prezzi al consumo Iva esclusa consegne a destino del 15 agosto Fino a litri /Lt 1,026 - da litri a /Lt. 1,017 - da litri a /Lt. 0,991 - da litri a /Lt. 0,979 - oltre litri /Lt. 0,974 Prezzi medi informativi rilevati in provincia di Mantova ANNUNCI ECONOMICI Sei socio di Confagricoltura Mantova? Vuoi pubblicare qui gratuitamente un annuncio economico che riguarda la tua azienda agricola? Invia il testo dell annuncio a: tecnico@confagricolturamantova.it CERCO IN AFFITTO PORCILAIE Per allevamento ingrasso, capacità capi, in buono stato, in provincia di Lodi, Cremona, Mantova. Telefonare ore pasti al n. 327/ UNIPEG SOC. COOP. AGRICOLA Sede Legale - Reggio Emilia Via Due Canali 13 Tel Sede Operativa - Pegognaga (Mn) Strada Chiaviche 36 Tel Fax ANDAMENTO - PREZZI DEI BOVINI - PESO MORTO Direttore Responsabile: Daniele Sfulcini Design: fachiro.com Stampa: Publi Paolini Autorizzazione Tribunale MN - n. 14 del Iscrizione ROC N del 29 agosto

8 CONFAGRICOLTURA MANTOVA 8

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