DELIBERAZIONE N. 47/17 DEL
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- Cristina Cara
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1 Oggetto: Procedura di verifica di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., relativa al progetto Interventi di salvaguardia della fascia costiera e delle infrastrutture nel perimetro urbano in Comune di Porto Torres (SS). Proponente: Comune di Porto Torres (SS). L'Assessore della Difesa dell'ambiente riferisce che il Comune di Porto Torres ha presentato, a novembre 2013, e regolarizzato a maggio 2014, l istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale relativa al progetto: Interventi di salvaguardia della fascia costiera e delle infrastrutture nel perimetro urbano, ascrivibile alla categoria di cui al punto 7, lettera l) Opere costiere destinate a combattere l'erosione e lavori marittimi volti a modificare la costa, mediante la costruzione di dighe, moli ed altri lavori di difesa del mare dell Allegato B1 alla Delib.G.R. n. 34/33 del 7 agosto L intervento proposto, il cui costo previsto è pari a , è stato finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna con i fondi di cui al PO-FESR Linea di intervento Linea B, ed è finalizzato alla protezione della fascia costiera e delle infrastrutture nel perimetro urbano del territorio comunale di Porto Torres. É prevista la realizzazione delle seguenti opere: disgaggi e chiodature passive per il consolidamento della falesia sovrastante la spiaggia dei bambini in località Acque Dolci e della falesia della prima insenatura del promontorio Balai; consolidamento con spritz-beton e fibra composita della volta della grotta della Panchina; consolidamento in corrispondenza grotta della Renaredda mediante micropali trivellati e soletta in c.a.; rinforzo della radice del pennello esistente con massi naturali sul lato sopraflutto e sul lato sottoflutto, presso la spiaggia dei bambini (in località Acque Dolci); ripascimento delle (I, II, III e IV) insenature del promontorio di Balai, con inserimento di barriere soffolte in massi naturali per la protezione delle stesse; 1/6
2 ripascimento ad ovest del pennello esistente in località Acque Dolci; intervento di regimazione idraulica delle acqua libere e sistemazione opere raccolta acque piovane esistenti in località Scoglio Ricco. Il Servizio Tutela Paesaggistica per le Province di Sassari e Olbia-Tempio, con nota prot. n /XIV.15.1, pos. n. 675/14, del , ha comunicato che l intervento è ammissibile e conforme alla disciplina dei beni e componenti dettata dal PPR vigente, e che non sussistono significative criticità sotto il profilo paesaggistico ai fini di un eventuale assoggettamento alla VIA, purché siano rispettate alcune prescrizioni. L Assessore continua riferendo che il Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI), a conclusione dell istruttoria, preso atto della nota del Servizio Tutela Paesaggistica, considerato che la documentazione depositata risulta sufficiente per consentire la comprensione delle caratteristiche e delle dimensioni del progetto, della tipologia delle opere previste e del contesto territoriale e ambientale di riferimento, nonché dei principali effetti che possono aversi sull'ambiente, propone di non sottoporre alla procedura di VIA l intervento in oggetto, a condizione che siano rispettate le prescrizioni di seguito riportate, le quali dovranno essere recepite nel progetto da sottoporre a autorizzazione: 1. nelle successive fasi di progettazione dovranno essere recepite le prescrizioni del Servizio Tutela Paesaggistica: a. i ripascimenti, emersi e sommersi, dovranno essere realizzati con l'uso di materiali compatibili con le sabbie locali, per granulometria, cromatismi e caratteristiche chimicofisiche; b. le barriere soffolte, nonché le opere di rinforzo della radice del pennello di sopraflutto in località "Acque Dolci", dovranno essere realizzate con materiali coerenti con le infrastrutture già realizzate e compatibili con i caratteri naturali e paesaggistici dei luoghi; c. in sede di predisposizione del progetto definitivo dovranno essere dettagliatamente descritti eventuali interventi che dovessero interessare le grotte individuate nella cartografia del PPR vigente, inserite nel "Repertorio delle grotte e caverne" di cui alla revisione e aggiornamento del PPR preliminarmente approvato con la Delib.G.R. n. 45/2 del ; 2. preliminarmente all inizio dei lavori: 2/6
3 a. dovrà essere cartografato e georeferenziato il perimetro del limite superiore del posidonieto, nel tratto di costa antistante gli interventi; sulla base dei risultati della perimetrazione, la disposizione/geometria delle opere dovrà essere, eventualmente, modificata escludendo interferenze dirette delle opere e definendo opportunamente le modalità di intervento da mare; b. dovranno essere individuati i siti di approvvigionamento dei materiali, al fine di predisporre, di concerto con l Amministrazione provinciale e con l A.R.P.A.S., un protocollo da applicarsi in fase esecutiva, per la verifica periodica della rispondenza dei materiali forniti alle specifiche richieste; 3. nella fase di progettazione esecutiva degli interventi dovrà essere predisposto un piano della cantierizzazione, che nel definire il cronoprogramma di tutte le opere da realizzare, coordini l'esecuzione delle stesse, al fine di minimizzare gli impatti; il piano della cantierizzazione dovrà essere elaborato coerentemente con le seguenti indicazioni: a. dovrà essere definita la tempistica della realizzazione delle opere a mare al fine di minimizzare gli effetti di disturbo sulla componente bentonica, con particolare riferimento ai periodi riproduttivi delle specie e al periodo vegetativo per la posidonia, ed evitando la stagione estiva, periodo di massimo carico antropico; b. dovranno essere dettagliate le modalità operative delle opere a mare, sia in termini di mezzi utilizzati che di movimentazione del materiale e di relativo stoccaggio; in particolare, dovranno essere utilizzate macchine operatrici gommate, escludendo l impiego di mezzi cingolati; c. dovranno essere individuate e indicate in planimetria le eventuali aree di deposito del materiale da impiegare nei ripascimenti e nelle opere a mare, oltre che le rampe di accesso e/o le piste di cantiere privilegiando le infrastrutture esistenti; qualora si rendessero necessarie piste, rampe o altre strutture provvisorie, le stesse dovranno essere realizzate con tecniche a basso impatto ed evitando l uso del calcestruzzo; d. per gli interventi a mare dovranno essere definite opportune misure per limitare l intorbidimento dello specchio acqueo, mediante preventivo confinamento dell area d intervento, tramite schermi di protezione (es. panne galleggianti munite di gonne); tali schermi protettivi dovranno essere mantenuti in esercizio sino ad una significativa riduzione della torbidità indotta dai lavori; 3/6
4 e. la popolazione dovrà essere preventivamente informata e aggiornata in corso d opera, sulla data di inizio e fine dei lavori e sulla presenza e i potenziali effetti dei cantieri; 4. con riferimento alla fase di cantiere, al fine di garantire la massima tutela del suolo, sottosuolo, acque superficiali, ambiente marino ed atmosfera: a. mettere in atto ogni precauzione per evitare il rilascio accidentale di materiali e sostanze potenzialmente inquinanti e la loro diffusione in mare; contenere al minimo indispensabile gli spazi destinati al cantiere e allo stoccaggio temporaneo dei materiali movimentati; b. garantire la conservazione della vegetazione erbacea ed arbustiva spontanea, presente sulle scarpate e sulle scogliere; c. la viabilità e le aree di transito/sosta dei mezzi operativi, non asfaltate, dovranno essere opportunamente stabilizzate e inumidite; d. durante il trasporto della sabbia di ripascimento e del pietrame i mezzi utilizzati dovranno essere chiusi superiormente; durante le operazioni di scarico, di stoccaggio e di conferimento alle celle di ripascimento, la sabbia dovrà essere costantemente inumidita; e. la manutenzione dei mezzi d opera, se eseguita in cantiere, dovrà avvenire in apposite aree attrezzate, per evitare sversamenti accidentali di sostanze inquinanti; f. smaltire, in conformità alle leggi vigenti in materia, tutti i rifiuti prodotti/rinvenuti durante l esecuzione delle opere, privilegiandone il riutilizzo; g. minimizzare gli impatti indotti da rumore e vibrazioni; h. al termine dei lavori, si dovrà provvedere allo smantellamento delle aree di cantiere e delle opere provvisorie, alla rimozione di ogni materiale e al ripristino delle superfici nello stato preesistente; 5. al fine di valutare l efficacia degli interventi e/o la necessità di eventuali misure correttive, al progetto esecutivo dovrà essere allegato il piano di monitoraggio esteso all intero tratto di costa interessato dagli interventi, relativo alle fasi: ante operam, di cantiere e di esercizio, da trasmettere preliminarmente all inizio dei lavori alla Direzione generale dell Assessorato della Difesa dell Ambiente, alla Provincia, al Dipartimento provinciale dell A.R.P.A.S., che comprenda: 4/6
5 a. matrice acqua: caratteristiche fisico-chimiche, tramite sonda multiparametrica, della colonna d'acqua lungo il profilo di costa; b. matrice biodiversità: mappatura e stato di conservazione delle praterie di Posidonia oceanica e degli habitat lungo il profilo di costa; c. matrice suolo: verifica della compatibilità dei materiali da utilizzare per i ripascimenti e le barriere con quelli autoctoni. Devono essere previsti monitoraggi in post operam atti a stabilire l'efficacia degli interventi sulla stabilità delle grotte e sulla circolazione idrica sotterranea. I punti di campionamento, la frequenza e la durata del monitoraggio (non inferiore a 5 anni) dovranno essere concordati con l ARPAS; 6. al termine dei lavori dovrà essere inviato al Servizio SAVI e agli Enti di controllo, copia su supporto informatico del progetto esecutivo, unitamente a una relazione tecnica che documenti, mediante un confronto con la situazione ex ante (includendo anche un reportage fotografico), l attuazione degli interventi e l ottemperanza alle prescrizioni sopra riportate. Tutto ciò premesso, l'assessore della Difesa dell'ambiente, constatato che il Direttore generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio Sostenibilità Ambientale e Valutazione Impatti. La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'assessore della Difesa dell'ambiente DELIBERA di non sottoporre all ulteriore procedura di VIA il progetto Interventi di salvaguardia della fascia costiera e delle infrastrutture nel perimetro urbano in Comune di Porto Torres (SS), proposto dal Comune di Porto Torres, a condizione che siano rispettate, e recepite nel progetto da sottoporre ad autorizzazione, le prescrizioni descritte in premessa, sull osservanza delle quali dovranno vigilare, per quanto di competenza, la Provincia, il Servizio Tutela Paesaggistica per le Province di Sassari e Olbia-Tempio, il Servizio del Genio Civile di Sassari, il Servizio territoriale dell'ispettorato ripartimentale del C.F.V.A. di Sassari e l'arpas; di stabilire che, fermo restando l obbligo di acquisire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previsti dalle norme vigenti, i lavori relativi all intervento in oggetto, la cui data di inizio dovrà essere comunicata al Servizio SAVI e agli Enti di controllo, dovranno essere realizzati entro 5/6
6 cinque anni dalla pubblicazione della presente deliberazione, salvo proroga concessa su istanza motivata del proponente, pena l attivazione di una nuova procedura. Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (B.U.R.A.S.). Il Direttore Generale Alessandro De Martini Il Presidente Francesco Pigliaru 6/6
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