Distributori di gas naturale compresso (metano) per autotrazione
|
|
- Anna Maria Castaldo
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Distributori di gas naturale compresso (metano) per autotrazione Sistema di alimentazione: TT, TN-S, Norme di riferimento: o Norma CEI 64-8 "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua"; o Norma CEI (CEI EN ) "Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per presenza di gas - Parte 10: classificazione dei luoghi pericolosi ; o Guida CEI "Costruzioni elettriche per atmosfere potenzialmente esplosive per la presenza di gas - Guida all'applicazione della norma EN (CEI 31-30) - Classificazione dei luoghi pericolosi"; o Guida CEI 31-35/A ;V1 "Costruzioni elettriche per atmosfere potenzialmente esplosive per la presenza di gas - Guida all'applicazione della norma EN (CEI 31-30) - Classificazione dei luoghi pericolosi - Esempi di applicazione" (esempio GD-11); o Norma CEI (CEI EN ) " Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per presenza di gas - Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere)"; o Norma CEI (CEI EN ) " Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per presenza di gas - Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere)"; o Norma CEI Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica - Linee in cavo ; o Norma CEI 64-2/A Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione Appendice S (Non più in vigore. Valida solo come consultazione); Principali disposizioni legislative: o DM 24 maggio 2002 Norme di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti di distribuzione stradale di gas naturale per autotrazione ; o DM 28 giugno 2002 Rettifica dell'allegato al decreto 24 maggio 2002, recante norme di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti di distribuzione stradale di gas naturale per autotrazione
2 o DM 24 novembre 1984 Norme di sicurezza antincendio per il trasporto, la distribuzione, l accumulo e l utilizzazione del gas naturale con densità relativa non superiore a 0,8 ; o DM 8 marzo 1985 "Direttive sulle misure più urgenti ed essenziali di prevenzione incendi ai fini del rilascio del nullaosta provvisorio di cui alla legge 7 dicembre 1984, n. 818"; o DM 16 febbraio 1982 "Modificazioni del decreto ministeriale 27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi"; o DPR 547/55 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro ; o Dlgs 626/94 Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE, 93/88/CEE, 95/63/CE, 97/42/CE, 98/24/CE, 99/38/CE, 2001/45/CE e 99/92/CE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro ; o DPR 23 marzo 1998, n. 126 Regolamento recante norme per l'attuazione della direttiva 94/9/CE in materia di apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva ; o Dlgs 12 giugno 2003, n. 233 Attuazione della direttiva 1999/92/CE relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori esposti al rischio di atmosfere esplosive ; o DPR 689/59 "Determinazione delle aziende e lavorazioni soggette, ai fini della prevenzione degli incendi, al controllo del Comando dei Vigili del fuoco"; o Legge 46/90 "Norme per la sicurezza degli impianti"; o D.P.R. 447/91 "Regolamento di attuazione della legge 46/90"; o D.P.R. 392/94 "Regolamento recante la disciplina del procedimento di riconoscimento delle imprese ai fini dell'installazione, ampliamento e trasformazione degli impianti nel rispetto delle norme di sicurezza" o D.P.R. 558/99 "Regolamento recante norme per la semplificazione della disciplina in materia di registro delle imprese, nonché per la semplificazione dei procedimenti relativi alla denuncia di inizio di attività e per la domanda di iscrizione all'albo delle imprese artigiane o al registro delle imprese per particolari categorie di attività soggette alla verifica di determinati requisiti tecnici"; Direttive applicabili: o Direttiva "ATEX" 94/9/CE (DPR 126/98); o Direttiva 99/92/CE (Dlgs 233/03); o Direttiva PED 97/23/CE (Dlgs 93/00);
3 Installazione: Nonostante in genere l intera area di distribuzione del metano si estenda all esterno, vi sono vari locali quali la sala del gestore, un officina, un magazzino, un bagno, etc. che sono interni ad edifici e quindi soggetti alla legge 46/90. Per questo motivo per l installazione occorre un impresa abilitata alla realizzazione degli impianti di cui all'art. 1 comma 1a) della legge 46/90 e iscritta nell'albo provinciale delle imprese artigiane. Necessità di progetto: o Si se il distributore è alimentato in Media Tensione con sistema TN; o Si se il distributore viene classificato con pericolo di esplosione e/o a maggior rischio in caso di incendio (vedi classificazione dei locali); o No, nel raro caso in cui il distributore si estenda tutto all esterno e non abbia nessun collegamento ad un impianto interno (né attraverso l'alimentazione, né attraverso l'impianto di terra). In questo caso allora ad esso non si applica la legge 46/90 e conseguentemente non è necessario nemmeno il progetto Dichiarazione di conformità: Si, a parte la situazione prima considerata di impianto posto completamente all esterno, nel qual caso non si applica la legge 46/90 e non è richiesta la dichiarazione di conformità. Classificazione dei locali: o Un distributore di metano può essere classificato, ai fini dei requisiti degli impianti elettrici in tre modi differenti: come luogo con pericolo di esplosione, come ambiente a maggior rischio in caso di incendio o come locale ordinario. Un impianto di distribuzione di gas naturale (metano) per autotrazione può essere contemporaneamente un luogo con pericolo di esplosione (per la presenza del metano che è un gas infiammabile) e a maggior rischio in caso di incendio (vedi attività n. 7 del DM 16/02/82). Ci sono poi parti da considerare ordinarie (come il locale del gestore, l eventuale bar, il magazzino, il bagno, etc.); o In un distributore di tale tipo viene trattato un gas infiammabile (il gas naturale ha dei limiti di esplodibilità in aria compresi tra un LEL del 3,93% ed
4 un UEL del 13,20%). Il solo fatto che il gas sia infiammabile ed esistano delle sorgenti di emissione, obbliga ad effettuare la classificazione in zone del locale. Se tale classificazione porta all individuazione di almeno una zona pericolosa (0, 1, 2) il distributore viene classificato come luogo con pericolo di esplosione; o Il distributore è a maggior rischio in caso di incendio se è classificabile tra gli Impianti di distribuzione di gas combustibili per autotrazione (attività 7 del DM 16/2/82); o Nel caso in cui il distributore venisse classificato come luogo con pericolo di esplosione, ciò non comporterebbe automaticamente la realizzazione di un impianto Ex, in quanto se nessuna apparecchiatura elettrica venisse installata all interno delle zone 0, 1, 2, l impianto verrebbe realizzato con componenti ordinari seguendo la sola norma generale impianti CEI Quindi l impianto sarebbe ordinario, ma ci sarebbe comunque l obbligo di progetto a causa del fatto che la classificazione delle aree del locale ha portato all individuazione di zone pericolose. Note sul locale: Definizioni e interpretazioni o Gli impianti di distribuzione di metano alimentati da condotta possono comprendere i seguenti elementi: cabina di riduzione della pressione e di misura del gas; locale compressori; locale contenente recipienti di accumulo; uno o più apparecchi di distribuzione automatici per il rifornimento degli autoveicoli; box per i carri bombolai; cabina per la trasformazione dell'energia elettrica; locali destinati a servizi accessori (ufficio del gestore, locale vendita, magazzino, servizi igienici, impianto di lavaggio, officina senza utilizzo di fiamme libere, posto di ristoro, abitazione del gestore, etc.); o Gli impianti di distribuzione di metano alimentati da carro bombolaio possono comprendere i seguenti elementi: locale contenente recipienti di accumulo; locale compressori; uno o più apparecchi di distribuzione automatici per il rifornimento degli autoveicoli; uno o più box per i carri bombolai; cabina per la trasformazione dell'energia elettrica;
5 locali destinati a servizi accessori (ufficio del gestore, locale vendita, magazzino, servizi igienici, impianto di lavaggio, officina senza utilizzo di fiamme libere, posto di ristoro, abitazione del gestore, etc.); o Linea di alta pressione: Parte dell'impianto gas compresa tra la mandata del compressore, o l'attacco di prelievo dal mezzo mobile, e la pistola di erogazione gas al veicolo; o Linea di bassa pressione: Parte dell'impianto gas compresa tra il dispositivo di intercettazione generale di alimentazione dell'impianto di distribuzione e l'aspirazione del primo stadio del compressore; o Locali: Strutture di alloggiamento delle apparecchiature costituenti la stazione di rifornimento; o Piazzali: Aree dove accedono e sostano gli autoveicoli per il rifornimento; o Pistola di erogazione gas al veicolo: Dispositivo montato all'estremità di una tubazione flessibile che si innesta al dispositivo di carico posto sul veicolo e atto a realizzare la connessione in modo sicuro ed ermetico, a pressione di 220 bar; o Valvola di intercettazione comandata a distanza: Valvola normalmente chiusa il cui azionamento può avvenire anche da un punto predeterminato distante dal punto di installazione della valvola; o Impianto gas: Impianto costituito dall'insieme di tubazioni, valvole di intercettazione, di scarico e di sicurezza, nonché di apparecchiature che compongono la rete di alimentazione, compressione, smorzamento, accumulo, distribuzione del gas e sistema di emergenza; o Sistema di emergenza: Sistema comandato da pulsanti di sicurezza, con riarmo manuale, collocati in prossimità del locale compressori, della zona rifornimento veicoli e del locale gestore, in grado di: isolare completamente le tubazioni di mandata agli apparecchi di distribuzione mediante valvole di intercettazione comandate a distanza, poste a valle di qualsiasi serbatoio di accumulo o smorzamento con capacità complessiva superiore a 50 Nm3; isolare completamente la linea di bassa pressione dall'aspirazione dei compressori; interrompere integralmente il circuito elettrico dell'impianto, ad esclusione delle linee preferenziali che alimentano impianti di sicurezza; o Agli elementi costituenti l'impianto possono essere conferite caratteristiche di sicurezza di due diversi gradi: sicurezza di 1 grado - quando le caratteristiche costruttive dei manufatti sono tali da garantire, in caso di scoppio, il contenimento dei materiali sia lateralmente che verso l'alto;
6 sicurezza di 2 grado - quando le caratteristiche costruttive dei manufatti sono tali da garantire solo lateralmente il contenimento di materiali che venissero proiettati a seguito di un eventuale scoppio; o Affinché avvenga un'esplosione occorre la contemporanea presenza di tre elementi: Combustibile : è costituito da gas, vapori o nebbie; Comburente : l'ossigeno presente nell'aria (nella concentrazione del 21%), o in altre sostanze normalmente allo stato gassoso; Innesco : che può essere provocato da due ordini di fattori, elettrico (arco, ad esempio provocato dall'apertura di contatti, scintilla, ad esempio provocata da una scarica elettrostatica, ma anche da un'altra miriade di possibilità anche meccaniche come attriti, saldature, etc.) e termico (cioè temperature eccessive provocate o da fiamme o anche ad esempio da resistenze elettriche per riscaldamento); o Luogo pericoloso: luogo in cui è o può essere presente un atmosfera esplosiva per la presenza di gas, in quantità tale da richiedere provvedimenti particolari per la realizzazione e l installazione delle apparecchiature. I luoghi pericolosi vengono classificati secondo la seguente tabella: Ripartizione delle aree a rischio di esplosione per la presenza di gas, vapori o nebbie - secondo direttiva 99/92/CE ZONA 0 ZONA 1 ZONA 2 Area in cui è presente in permanenza o per lunghi periodi o spesso un'atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia. Area in cui durante le normali attività è probabile la formazione di un'atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia. Area in cui durante le normali attività non è probabile la formazione di un'atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia e, qualora si verifichi, sia unicamente di breve durata. o Sorgenti di emissione di un gas: Punto o luogo dal quale può essere emesso un gas, un vapore o un liquido infiammabile nell atmosfera, con modalità tali da originare un atmosfera esplosiva. Le sorgenti di emissione vengono suddivise nei tre gradi seguenti, in funzione dell ordine decrescente di pericolosità: Sorgente di emissione di grado continuo: emissione continua o che può avvenire per lunghi periodi (es. superficie di liquido infiammabile esposta direttamente all'atmosfera);
7 Sorgente di emissione di primo grado: emissione che può avvenire periodicamente od occasionalmente durante il funzionamento normale (es. apertura di un serbatoio per il caricamento di un liquido infiammabile); Sorgente di emissione di secondo grado: emissione che non è prevista durante il funzionamento normale e che se avviene è possibile solo poco frequentemente e per brevi periodi (es. valvole manuali che nel funzionamento normale non emettono sostanze infiammabili); o Portata di emissione: quantità di gas o vapore infiammabile emessa nell unità di tempo dalla sorgente di emissione; o Limite inferiore di esplodibilità (LEL): concentrazione in aria di gas o vapore infiammabile al di sotto della quale l atmosfera non è esplosiva 3,93% per il gas naturale); o Limite superiore di esplodibilità (UEL): concentrazione in aria di gas o vapore infiammabile al di sopra della quale l atmosfera non è esplosiva (13,20% per il gas naturale); o Gas o vapore infiammabile: gas o vapore che, se miscelato con l aria in determinate proporzioni, origina un atmosfera esplosiva per la presenza di gas; o Temperatura di infiammabilità: la più bassa temperatura di un liquido alla quale, in condizioni specifiche normalizzate, esso emette vapori in quantità sufficiente a formare con l aria una miscela infiammabile (< 0 C per il gas naturale); o Tensione di vapore: pressione esercitata quando un solido o un liquido è in equilibrio con i suoi stessi vapori. La tensione di vapore varia in funzione della temperatura e del tipo di sostanza; o Temperatura di accensione: minima temperatura di una superficie riscaldata alla quale, in condizioni specificate, avviene l accensione di una sostanza infiammabile allo stato di gas in miscela con aria (482 C per il gas naturale);
8 o Tabella della classificazione in zone in base al grado di emissione della sorgente e al grado di ventilazione dell'ambiente (CEI EN ): Grado della emissione Continuo Primo Grado della ventilazione Alto Medio Basso Disponibilità della ventilazione Buona Adeguata Scarsa Buona Adeguata Scarsa Buona, Adeguata o scarsa Luogo non pericoloso Luogo non pericoloso Zona 2 Zona 1 Zona 0 Zona 2 Zona 2 Zona 1 Zona 0 circondata da Zona 2 Zona 1 circondata da Zona 2 Zona 0 circondata da Zona 1 Zona 1 circondata da Zona 2 Zona 0 Zona 1 o Zona 0 Secondo Luogo non pericoloso Luogo non pericoloso Zona 2 Zona 2 Zona 2 Zona 2 Zona 1 o Zona 0
o Norma CEI 64-8 "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua";
Distributori di GPL per autotrazione Sistema di alimentazione: TT, TN-S, Norme di riferimento: o Norma CEI 64-8 "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata
DettagliGRANDE CUCINA A GAS METANO O GPL (cucina in ambiente non domestico: ristorante, mensa, selfservice, pizzeria, comunità, etc.)
GRANDE CUCINA A GAS METANO O GPL (cucina in ambiente non domestico: ristorante, mensa, selfservice, pizzeria, comunità, etc.) Sistema di alimentazione: TT,TN Norme di riferimento: o Norma CEI 64-8 "Impianti
DettagliCENTRALE TERMICA A GAS METANO O GPL (riscaldamento, produzione acqua calda, grandi cucine, forni da pane, etc.)
CENTRALE TERMICA A GAS METANO O (riscaldamento, produzione acqua calda, grandi cucine, forni da pane, etc.) Sistema di alimentazione: TT Norme di riferimento: o Norma CEI 64-8 "Impianti elettrici utilizzatori
DettagliImpianti telefonici interni (Scheda) IMPIANTI TELEFONICI INTERNI. Ultimo aggiornamento: 1 apr. 2008
IMPIANTI TELEFONICI INTERNI Sistema di alimentazione: Le società telefoniche, con le quali occorre prendere accordi, forniscono un armadietto unificato (420x140x70 mm) con sportello a serratura, per la
DettagliIMPIANTI DI PROTEZIONE DA SCARICHE ATMOSFERICHE E SOVRATENSIONI
IMPIANTI DI PROTEZIONE DA SCARICHE ATMOSFERICHE E SOVRATENSIONI Sistema di alimentazione: ---------- Norme di riferimento: o Norma CEI 81-1 Protezione delle strutture contro i fulmini ; o Norma CEI 81-4
Dettagli«IBC: la dissipazione delle cariche elettrostatiche»
6 Workshop della Logistica Chimica: "Uno strumento di supporto alle Imprese per la scelta più idonea delle unità di confezionamento". «IBC: la dissipazione delle cariche elettrostatiche» Massimo Vitali
Dettagli(Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della direttiva)
(Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della direttiva) OEN ( 1 ) CEN EN 1010-1:2004 Sicurezza del macchinario Requisiti di sicurezza per la progettazione e la costruzione
DettagliNovità per la classificazione delle centrali termiche a metano
Novità per la classificazione delle centrali termiche a metano Pubblicato il: 03/07/2007 Aggiornato al: 03/07/2007 di Gianfranco Ceresini 1. Generalità Con la pubblicazione della nuova guida CEI 31-35/A,
DettagliLocale gruppo elettrogeno (Scheda)
LOCALE GRUPPO ELETTROGENO Sistema di alimentazione: TT, TN-S, IT Norme di riferimento: Norma CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e
DettagliS016 Raccolta di Norme fondamentali per impianti elettrici
6578 CEI 0-2 0 120 Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici 6366 CEI 0-10 0 110 Guida alla manutenzione degli impianti elettrici 6613 CEI 0-11 0 75 Guida alla
DettagliPROVINCIA REGIONALE DI TRAPANI
PROVINCIA REGIONALE DI TRAPANI 5 Settore Tecnico Edificio ISTITUTO MAGISTRALE DI PARTANNA Attività principale: n. 67/C scuola Attività collegate : n. 74/B centrale termica a servizio corpo aule Pratica
DettagliGazzetta ufficiale dell'unione europea (2006/C 306/02)
C 306/2 Comunicazione della Commissione nell'ambito dell'applicazione della direttiva 94/9/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 marzo 1994, concernente il ravvicinamento delle legislazioni
DettagliS016 Raccolta di Norme fondamentali per impianti elettrici
6578 CEI 0-2 0 120 Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici 6366 CEI 0-10 0 110 Guida alla manutenzione degli impianti elettrici 6613 CEI 0-11 0 75 Guida alla
DettagliIl sistema dei controlli VV.F. Il D.M. 22 gennaio 2008, n. 37
Il sistema dei controlli VV.F. Il D.M. 22 gennaio 2008, n. 37 1 D. M. 22/01/2008 n.37 Ministero dello Sviluppo Economico - Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11- quaterdecies, comma 13,
DettagliQUALIFICAZIONE INSTALLATORI ELETTRICI. Como 4 marzo 2015
QUALIFICAZIONE INSTALLATORI ELETTRICI Como 4 marzo 2015 LEGGI E NORMATIVE L esecuzione degli impianti elettrici per l alimentazione di centrali termiche e caldaie è regolamentata dal Decreto del Ministero
DettagliASCENSORI E MONTACARICHI
ASCENSORI E MONTACARICHI Sistema di alimentazione: TT, TN Norme di riferimento: o Norma CEI 64-8 "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500
DettagliIn accordo alla Direttiva ATEX, gli equipaggiamenti sono progettati in funzione del tipo d atmosfera nella quale possono essere utilizzati.
Atmosfere potenzialmente esplosive sono presenti in diverse aree industriali: dalle miniere all industria chimica e farmacautica, all industria petrolifera, agli impianti di stoccaggio di cereali, alla
DettagliApplicazione delle direttive Atex al settore della verniciatura: esempi di classificazione delle zone e scelta della apparecchiature.
SOCIETÀ DI INGEGNERIA PER LE COSTRUZIONI, L AMBIENTE, LA SICUREZZA Applicazione delle direttive Atex al settore della verniciatura: esempi di classificazione delle zone e scelta della apparecchiature.
DettagliSistemi di bonifica dell ambiente
Sistemi di bonifica dell ambiente Per definire il tipo di zona pericolosa generata dalla sorgente di emissione (per effetto della fuoriuscita della polvere dal sistema di contenimento) AtexPOLVERI chiede
DettagliAMBIENTE DI LAVORO SALDATURA FOCUS DAY REGIONALE SULLA SALUTE E SICUREZZA NEL MONDO DELLA SALDATURA. 24 maggio 2007, Vicenza
ULSS N.6 VICENZA SPISAL Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro con il contributo Istituto Italiano della Saldatura SALDATURA & AMBIENTE DI LAVORO FOCUS DAY REGIONALE SULLA SALUTE
DettagliRelazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico
Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico Rotatoria ingresso cittadella universitaria Premessa: La presente relazione tecnica è finalizzata ad indicare la caratteristiche dei principali componenti
DettagliIL RISCHIO DI ESPLOSIONE
IL RISCHIO DI ESPLOSIONE DIRETTIVE ATEX Dott. Carmineraffaele ROSELLI Dott. Nicola Carriero U.O. Medicina del Lavoro P. P. I. L. L. ASP - Potenza - Cosa si intende per atmosfera esplosiva? E una miscela
DettagliImpianti Antiintrusione (Scheda)
IMPIANTI ANTINTRUSIONE Sistema di alimentazione: TT Normalmente un impianto anti-intrusione è dotato di alimentazione propria basata su batterie in grado di alimentare l'impianto per adeguati periodi.
DettagliANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX)
ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX) T. Pezzo *, D. Vannucci *, G. Uguccioni + * D Appolonia SpA, Genova + D Appolonia SpA, San Donato
DettagliIl neutro, un conduttore molto "attivo" (3)
1 Il neutro, un conduttore molto "attivo" (3) 3. I sistemi elettrici in relazione al modo di collegamento a terra del neutro e delle masse In funzione della messa a terra del neutro e delle masse, un sistema
DettagliTESTO. Art. 2. Sono abrogati i decreti ministeriali 10 gennaio 1950 e 2 agosto 1956. ALLEGATO
Decreto del Presidente della Repubblica n 1208 del 05/09/1966 Modifiche alla vigente disciplina normativa in materia di apparecchi di alimentazione per generatori di vapore aventi potenzialità specifica
DettagliSCHEDA NR. 05 Impianti elettrici e di terra
SCHEDA NR. 05 Impianti elettrici e di terra Soggetti obbligati Proprietari o affittuari di immobili soggetti alla legge n. 46/90: edifici adibiti ad uso civile e limitatamente agli impianti elettrici anche
DettagliAdeguamento o realizzazione di un impianto
CONVEGNO LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI (DALLA L. 46/90 AL D.M. 37/2008) VENERDI 09 APRILE 2010 SALA CONVEGNI Adeguamento o realizzazione di un impianto ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI VIA PORTAZZOLO,
DettagliElenco delle norme UNI Impianti di riscaldamento e climatizzazione relative alle civili abitazioni
Elenco delle norme UNI Impianti di riscaldamento e climatizzazione relative alle civili abitazioni UNI 5104 Impianti di condizionamento dell'aria - norme per l'ordinazione, l'offerta e il collaudo. UNI
DettagliIstituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro
Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro Dipartimento Territoriale di BRESCIA Via San Francesco d Assisi, 11 25122 BRESCIA Competenze ed Obblighi degli Organismi Notificati, dei
DettagliCentrali Termiche Classificazione dei luoghi pericolosi
Centrali Termiche Classificazione dei luoghi pericolosi Gianni Bettini Vicenza, 25 giugno 2005 1di 24 Centrali Termiche Classificazione dei luoghi pericolosi Di quali centrali termiche stiamo parlando?
DettagliGUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO
GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO La presente guida mette in risalto solo alcuni punti salienti estrapolati dalla specifica norma UNI 9795 con l
DettagliSEZIONE A GENERALITA 2
Ed. 4.0 - A1/6 SEZIONE A GENERALITA 2 A.1 OGGETTO 2 A.2 AMBITO DI APPLICAZIONE 2 A.3 RIFERIMENTI 2 A.4 DEFINIZIONI 5 Ed. 4.0 - A2/6 SEZIONE A GENERALITA A.1 OGGETTO Il presente documento costituisce la
Dettagliaggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione);
FEBBRAIO 2014 Il 6 febbraio 2014 l Autorità per l Energia Elettrica e il Gas (AEEG) ha emanato e pubblicato sul proprio sito la Delibera n. 40/2014/R/gas, Disposizioni in materia di accertamenti della
DettagliDOCUMENTINEWS GRAZIE A:
DOCUMENTINEWS Approfondimenti schematici e monotematici di tipo tecnico-giuridico su Normative, Regole, Giurisprudenza, Tecnologie, Tecniche, Prodotti e Materiali da costruzione e per lo studio professionale.
DettagliLe Regole Tecniche per. e la nuova edizione della Guida CEI 82-25
Le Regole Tecniche per la Connessione alle reti e la nuova edizione della Guida CEI 82-25 Ing. Francesco Iannello Responsabile Tecnico ANIE/Energia Vicenza, 16 Dicembre 2010 Indice Connessione alle reti
DettagliOspedale dei SS. Cosma e Damiano REALIZZAZIONE CENTRALE FRIGORIFERA LABORATORIO ANALISI
Azienda USL n. 3 Pistoia P.IVA 01241740479 Area Funzionale Tecnica Settore Tecnico Distaccato della Z/D Valdinievole P.zza XX Settembre, 22 51017 Pescia (PT) Tel. 0572-460431 fax 0572/460433 Ospedale dei
DettagliMINISTERO DELL' INTERNO
MINISTERO DELL' INTERNO DECRETO 1 luglio 2014 Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio delle attivita' di demolizioni di veicoli e simili, con relativi depositi,
DettagliINDICE Manuale Volume 2
INDICE Manuale Volume 2 Pag. NOTA DEGLI EDITORI PREFAZIONE 1. INTRODUZIONE 1 2. DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E RIFERIMENTI NORMATIVI 3 2.1 Principali disposizioni legislative 3 2.2 Principali norme tecniche
DettagliSistemi di protezione e coordinamento negli impianti elettrici di BT
VENETO Sistemi di protezione e coordinamento negli impianti elettrici di BT Relatore: Ing. Raoul Bedin Interruttore automatico Le funzioni fondamentali sono quelle di sezionamento e protezione di una rete
DettagliSEMINARIO ATI IL SISTEMA FIACCOLA: esigenza operativa, sicurezza ed impatto ambientale. MEMORIA
MEMORIA Relatore: Vincenzo Di Giovine Societa Combustion and Energy srl 1. Sommario L articolo contiene una panoramica sulla evoluzione dei sistemi di accensione piloti di torce. Si fa riferimento ai vari
DettagliIMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE
IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE parti 3 4 1 IMPIANTO TERMICO In generale si può pensare articolato nelle seguenti parti: Generatore uno o più apparati che forniscono energia termica ad un mezzo di trasporto
DettagliNORME PER LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI (Adempimenti ai sensi dell art. 6, L. 05.03.1990 n. 46, e dell art. 4, D.P.R. 06.12.1991 n.
ALLEGATO 7 BIS ALLA RICHIESTA DI PERMESSO DI COSTRUIRE O DENUNCIA INIZIO ATTIVITA DICHIARAZIONE PER ADEMPIMENTI LEGGE N. 46/90 ALLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA DEL COMUNE DI SAN MARTI DI VENEZZE (RO)
DettagliSommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4
Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel
DettagliRedazionale tecnico. La prova di sicurezza intrinseca per i trasmettitori di pressione
La prova di sicurezza intrinseca per i trasmettitori di pressione Nell industria dei costruttori di macchine, oltre alle macchine stesse, i produttori esportano verso i mercati globali anche gli standard
DettagliAntincendio. Corso per Volontari Operativi Generici di Protezione Civile
Antincendio Corso per Volontari Operativi Generici di Protezione Civile realizzato secondo gli Standard Regionali in materia di Formazione per la Protezione Civile D.G.R. 4036/2007 - Scuola Superiore di
DettagliLe novità della Norma CEI 64-8
Le novità della Norma CEI 64-8 Giuseppe Bosisio Comitato Elettrotecnico Italiano 1 Le novità della Norma CEI 64-8 -COME CAMBIA - Parte 1- Oggetto, scopo e principi - fondamentali - Parte 2 Definizioni
DettagliIL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione
FOCUS TECNICO IL DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione CRITERI DI CALCOLO DELLA PORTATA DI PROGETTO Lo scopo principale del dimensionamento di una rete idrica è quello di assicurare
DettagliSICUREZZA ELETTRICA IN CONDOMINIO
ITE Bassi in collaborazione con Federamministratori Corso per amministratori condominiali SICUREZZA ELETTRICA IN CONDOMINIO Relatore: Dott. Ing. Donati Bassano PRINCIPALI LEGGI E NORMATIVE Legge 220/12:
DettagliLa sicurezza elettrica nel condominio
La sicurezza elettrica nel condominio Relatore Francesco Mirabile Federazione Nazionale Amministratori Immobiliari 16/11/2014 EN Measure s.r.l 1 Indice del corso 1. Leggi di riferimento 2. Norme tecniche
DettagliLe direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE
Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE Cuneo, 8 Ottobre 2013 Ivan Furcas ivan.furcas@it.bureauveritas.com Sviluppo della legislazione di prodotto
DettagliSICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO
SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO Le vie di esodo costituiscono il primo problema da affrontare quando si progetta la sicurezza di un edificio. Infatti, la sicurezza delle persone
DettagliSPECIFICA TECNICA DI FORNITURA. PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI STAND-ALONE DI POTENZA NOMINALE NON SUPERIORE A 20 kw
ALLEGATO A2 SPECIFICA TECNICA DI FORNITURA PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI STAND-ALONE DI POTENZA NOMINALE NON SUPERIORE A 20 kw SCOPO Lo scopo della presente specifica è quello di fornire
DettagliSICOM FOR NATURAL GAS FILLING STATIONS TECNOLOGIA CNG
TECNOLOGIA CNG COMPRESSORI ALTERNATIVI SERIE W220 Il modello W220, progettato per portate inferiori a 150 Sm 3 /h e per valori di pressione di aspirazione del gas compresi tra 2 e 16 bar, è il più piccolo
DettagliAlcune Norme Applicabili. Dott. Ing. Valter Melotti 1
Alcune Norme Applicabili Dott. Ing. Valter Melotti 1 1 Recipienti Portatili di G.P.L. Non è difficile riscontrare nei cantieri la presenza di recipienti portatili di gas. Questi tipicamente possono essere:
DettagliImpianti e dispositivi di protezione antincendio. Impianti e dispositivi di protezione antincendio
Impianti Meccanici 1 Danni provocati dagli incendi negli stabilimenti : - diretti : distruzione di macchinari, impianti, merci. - indiretti : mancata produzione Mezzi di prevenzione e Provvedimenti di
DettagliGiornata sicurezza cantieri Venerdì 28 novembre 2014 Lavorare in ambienti confinati o sospetti di inquinamento
Giornata sicurezza cantieri Venerdì 28 novembre 2014 Lavorare in ambienti confinati o sospetti di inquinamento Scuola Edile Cremonese CPT Cremona Mauro Rivolta (intervento realizzato in collaborazione
DettagliP i n z a I S E O 1 - Istruzioni di sicurezza
Istruzione Tecnica Codice documento: IT SAFPIN 1 Pagina 1 di 7 INDICE 1.0 Scopo e campo di applicazione... 2 2.0 Documenti di riferimento... 2 3.0 Definizioni ed acronimi... 2 4.0 Gestione del presente
DettagliCapitolo 5 Quadri elettrici
Capitolo 5 Quadri elettrici (5.1) Quadri, Leggi e Norme La legge 46/90, obbliga l installatore a redigere la dichiarazione di conformità relativamente ai lavori svolti. Allegati a tale dichiarazione devono
DettagliISPESL DIPARTIMENTO DI ROMA ISPESL - DIPARTIMENTO DI ROMA - 1
ISPESL DIPARTIMENTO DI ROMA ISPESL - DIPARTIMENTO DI ROMA - 1 RISCHIO ELETTRICO ISPESL - DIPARTIMENTO DI ROMA - 2 PANORAMA LEGISLATIVO NEL SETTORE ELETTRICO ISPESL - DIPARTIMENTO DI ROMA - 3 IMPIANTI E
DettagliLA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08
LA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08 DEFINIZIONE Per manutenzione di un impianto elettrico si intende l insieme delle attività tecnico-gestionali e dei lavori necessari per conservare
DettagliIMPIANTI MECCANICI: RELAZIONE DI CALCOLO
INDICE 1 GENERALITÀ...2 1.1 Oggetto della relazione...2 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO...3 2.1 Impianto di riscaldamento...3 2.2 Impianto idrico-sanitario...5 2.3 Impianto antincendio...5 2.4 Impianto di scarico...6
DettagliMilano, 24 aprile 2008 Prot. SC/gm/ n. 975/08 Lettera Circolare
Milano, 24 aprile 2008 Prot. SC/gm/ n. 975/08 Lettera Circolare Oggetto: Linee guida per le dichiarazioni di rispondenza degli impianti elettrici ed elettronici esistenti - ai sensi del DM 37/08 art. 7
DettagliArticolo di Legge violato - tabella comparata -
_D. Lgs. 81 del 09.04.2008_ss. Mm.ii: PRINCIPALI SANZIONI Articolo di Legge violato - tabella comparata - (obblighi dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti) Omessa manutenzione e ripristino
Dettagli1. Dati generali dell intervento 1.1 Indirizzo dell esercizio. 2. Specifiche relative all attività. B8 Distributori di carburante - 21/10/11
Spazio per la vidimazione da parte del SUAP ALLEGATO B-8 B8 Distributori di carburante - 21/10/11 Distributori di carburante 1. Dati generali dell intervento 1.1 Indirizzo dell esercizio perseguito 1.2
DettagliINDICE 1. DESCRIZIONE SINTETICA METODO ADOTTATO.
area 1 criteri adottati per le valutazioni pag 1/8 INDICE 1. DESCRIZIONE SINTETICA METODO ADOTTATO. 2. DESCRIZIONE ESTESA METODO ADOTTATO. 2.1. scomposizione dell attività 2.1.1. fabbricati 2.1.2. mansioni
DettagliEm. 1 del 06/07/2014 CHECKLIST IMPATTI SULL'ANTINCENDIO DEGLI IMPIANTI FV Pag. 1 di 5. Non possibile. Osservazion e. Non conforme
Em. 1 del 06/07/2014 CHECKLIST IMPATTI SULL'ANTINCENDIO DEGLI IMPIANTI FV Pag. 1 di 5 ID Voce Conforme Aggravio delle livello di rischio di incendio Interferenza con il sistema di ventilazione dei prodotti
Dettagliebook Linee guida sul locale batterie Seguici su:
ebook Linee guida sul Seguici su: Introduzione Le batterie di accumulatori stazionari sono la sorgente di energia di riserva più adeguata per l applicazione nei sistemi statici di continuità e possono
DettagliLa norma UNI 11522: Installazione di rivelatori di gas e monossido di carbonio
La norma UNI 11522: Installazione di rivelatori di gas e monossido di carbonio Fabio Pedrazzi - ANIE Bologna, 23/10/2014 LO SVILUPPO DELLA NORMA 11522 Il CIG ha dato corso allo sviluppo di una Norma sulla
DettagliREGISTRO DEI CONTROLLI IMPIANTI ELETTRICI E DI PROTEZIONE DAI FULMINI
I PRODOTTI DI Modelli per la valutazione dei rischi, Kit, Linee guida, Registro dei controlli degli impianti elettrici e di protezione dai fulmini (art. 86 c. 3 d.lgs. 81/08) (cod. 300.40) DIMOSTRATIVO
DettagliMOD. A ALLA COMMISSIONE COMUNALE DI VIGILANZA SUI LOCALI DI PUBBLICO SPETTACOLO C/O COMUNE DI POGGIO RENATICO
MOD. A OGGETTO: Manifestazione denominata da effettuarsi nel periodo dal al D.P.R. n. 577/92: documentazione tecnica. CERTIFICAZIONE DI CORRETTO MONTAGGIO DELLE STRUTTURE PER LA MANIFESTAZIONE DI CUI ALL'OGGETTO
DettagliIE 010 Centrale idrica Ottobre 2014
IE 010 Centrale idrica Ottobre 2014 Riferimenti normativi: Norma CEI 64-8 Guida CEI 64-50 Prima di effettuare il progetto dell impianto elettrico è necessario acquisire tutte le informazioni relative alla
Dettagli[Tab.1 Elenco settori a maggiore rischio esplosiosione]
PERICOLO ESPLOSIONE: IL GIUSTO APPROCCIO PER NON CORRERE RISCHI LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO ESPLOSIONE Due direttive europee, la 94/9/CE (ATEX 100a) e la 99/92/CE (ATEX 137), hanno modificato radicalmente
DettagliSTUDIO LEGALE LEPORE. Gent.ma Ing. Elisabetta MAZZI. Attuale conformita delle caldaie a due stelle.
STUDIO LEGALE LEPORE Avv. GAETANO LEPORE Avv. MARIA CLAUDIA LEPORE Avv. CARLO LEPORE Avv. LUCA PARMEGGIANI Gent.ma Ing. Elisabetta MAZZI Attuale conformita delle caldaie a due stelle. All esito dell esame
DettagliL incendio Incendio a bordo 1 La normativa nel campo marittimo cura, in particolar modo, tutto quanto può essere connesso con il sinistro marittimo più frequente: l incendio a bordo. Sono previsti, nella
DettagliLA PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI IN BASSA TENSIONE
Q U A D E R N I P E R L A P R O G E T T A Z I O N E LA PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI IN BASSA TENSIONE Guida alla progettazione ed all installazione secondo le norme tecniche CEI e UNI di MARCO
DettagliRischio di atmosfera esplosiva e misuratori elettronici e meccanici di gas G4 in ambiente domestico
Milano, 2 aprile 2013 Rischio di atmosfera esplosiva e misuratori elettronici e meccanici di gas G4 in ambiente domestico 1. Premessa 2. Norme cogenti e volontarie per l immissione di prodotti sul mercato
DettagliPremessa 1. CARATTERISTICHE GENERALI DI PROGETTO. - Sistema di fornitura: corrente alternata trifase frequenza nominale pari a 50 Hz
Premessa L impianto in questione è relativo ad un progetto per la realizzazione di un campo polivalente coperto e di un immobile adibito a spogliatoio presso la zona PIP. La documentazione di progetto
DettagliInterruttore automatico
Interruttore automatico Dimensionamento degli interruttori automatici adeguati per inverter sotto effetti FV specifici Contenuto La scelta dell'interruttore automatico corretto dipende da diversi fattori.
DettagliESTRATTO NORMA UNI CEI 11222
ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 Art. 4 VERIFICHE PERIODICHE 4.1 Generalità Per l esecuzione delle verifiche periodiche deve essere resa disponibile la documentazione tecnica relativa all impianto, compresa
DettagliLa definizione di procedure organizzative, manutentive e comportamentali in ambienti a rischio di esplosione. Ing. Marzio Marigo
La definizione di procedure organizzative, manutentive e comportamentali in ambienti a rischio di esplosione Ing. Marzio Marigo Rimini, 7 settembre 2012 Art. 290, comma 1 D.Lgs. 81/08 ( ) il DDL valuta
DettagliMINISTERO DELL INTERNO
MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA TECNICA AREA PREVENZIONE INCENDI (Chiarimento)
DettagliD.Lgs. 81/08 TESTO UNICO Titolo I Principi Comuni Capo III Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro Sezione I Misure di tutela e obblighi
D.Lgs. 81/08 TESTO UNICO Titolo I Principi Comuni Capo III Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro Sezione I Misure di tutela e obblighi Art. 17 Obblighi del datore di lavoro non delegabili 1.
DettagliTecnofumi Srl. Testi leggi
Testi leggi NORMA EN 1856/1e norma 1856/2 del 2003 - Marcatura CE La norma riguarda i proddotti Doppia parete ed i sistemi camino. Sintesi: la presente norma istituisce la Marcatura CE, fissando i requisiti
DettagliLEGGE 5.3.1990 n 46. D.P.R. 6.12.1991 n 447
LEGGE 5.3.1990 n 46 RME PER LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI D.P.R. 6.12.1991 n 447 REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE 1 Che cosa regolamenta la Legge 46/90? 2 In quale modo la Legge 46/90 garantisce la
DettagliGuida alla realizzazione degli impianti fotovoltaici collegati a rete elettrica
Guida alla realizzazione degli impianti fotovoltaici collegati a rete elettrica Pubblicato il: 28/04/2006 Aggiornato al: 28/04/2006 di Gianfranco Ceresini Con tempismo notevole il CEI ha appena sfornato
DettagliImpianti Tecnologici
Impianti Tecnologici OGGETTO: ELENCO DELLE PRINCIPALI NORME E GUIDE CEI Il presente Registro è redatto in n. 11 pagine (copertina presente) ver. 1.0 1 Elenco Norme e Guide CEI 0-1 Adozione di nuove norme
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO
RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO File: Relazione tecnica Data 11-11-2009 1 INDICE RELAZIONE DI CALCOLO E CRITERI DI DIMENSIONAMENTO... 3 CRITERI DI PROGETTO... 3 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DELLE
DettagliIMPIANTI ELETTRICI - LOCALI BAGNI E DOCCE
IMPIANTI ELETTRICI - LOCALI BAGNI E DOCCE Sommario 1. Definizione 2. Fonti normative 3. Questioni interpretative 4. Caratteristiche e modalità di installazione 5. Adempimenti amministrativi 6. Voci di
DettagliIMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO. Il RISCHIO ELETTRICO. Dal punto di consegna... D.Lgs 81 R.el. - Pagani 1
IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO Dal punto di consegna... 2 Il RISCHIO ELETTRICO è da intendersi come il rischio di infortunio CAUSATO da un impianto elettrico Il danno conseguente
DettagliTIPOLOGIE IMPIANTISTICHE
TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE La scelta della tipologia impiantistica varia a seconda della destinazione d uso: EDILIZIA CIVILE: Classe Esempi 1 Locali per la residenza Alloggi ad uso privato 2 Locali per il
DettagliTITOLO II IMPIANTI TERMICI CIVILI
TITOLO II IMPIANTI TERMICI CIVILI articolo 282 Campo di applicazione 1. Il presente titolo disciplina, ai fini della prevenzione e della limitazione dell inquinamento atmosferico, gli impianti termici
DettagliSistemi elettrici secondo la tensione ed il loro modo di collegamento a terra. Sistemi elettrici e messa a terra -- Programma LEONARDO
Sistemi elettrici secondo la tensione ed il loro modo di collegamento a terra Classificazione dei sistemi in categorie secondo la loro tensione nominale In relazione alla loro tensione nominale i sistemi
DettagliD.P.R. 22 ottobre 2001, n.462
I CONTROLLI MANUTENTIVI DEGLI IMPIANTI ELETTRICI Verifiche periodiche degli impianti di messa a terra, degli impianti di protezione dalle scariche atmosferiche e degli impianti elettrici nei luoghi con
DettagliImpianti e dispositivi di protezione antincendio. Impianti industriali 2-2012 1
Impianti industriali 2-2012 1 RIFERIMENTI NORMATIVI D.M.10/03/98 Criteri generali di sicurezza e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro D.M.04/04/98 Elenco attività normate (soggette a CPI)
DettagliFormazione Tecnica Schneider Corso C1 Studio e progettazione di una cabina di trasformazione MT/BT
Formazione Tecnica Schneider Corso C1 Studio e progettazione di una cabina di trasformazione MT/BT Finalità del corso Il corretto allestimento delle cabine di trasformazione MT/BT di utente, anche per
DettagliNorme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita
Pag. 1 di 5 Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Premessa Questa nota è indirizzata al personale, dipendente e/o associato, autorizzato
DettagliDM 31 agosto 2006 Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4
DM 31 agosto 2006 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti di distribuzione di idrogeno per autotrazione. (G.U. n. 213 del
DettagliL AUTORIMESSA IN CONDOMINIO CON CAPACITA DI PARCAMENTO SINO A 9 AUTOVEICOLI IL RISPETTO DELLA NORMATIVA ANTINCENDIO
L AUTORIMESSA IN CONDOMINIO CON CAPACITA DI PARCAMENTO SINO A 9 AUTOVEICOLI IL RISPETTO DELLA NORMATIVA ANTINCENDIO Via Panfilo Tedeschi 1 67100 L'Aquila (AQ) Tel./Fax 086262641 www.zedprogetti.it NOTE
DettagliSPD: che cosa sono e quando devono essere usati
Antonello Greco Gli SPD, o limitatori di sovratensione, costituiscono la principale misura di protezione contro le sovratensioni. La loro installazione può essere necessaria per ridurre i rischi di perdita
Dettagli