Totale Cumulato Manovra 2015 DDL Stabilità
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1 Torino, 10 giugno 2015
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3 PROVINCE RSO + ISOLE Milioni di euro Totale Cumulato Manovra 2015 DDL Stabilità Totale manovra 3.695, ,5 di cui Patto e nuova contabilità dal ,8-98,7 di cui taglio trasferimenti erariali 2.459, ,2 Taglio D.L. 78/ ,0 Taglio D.L. 201/ ,0 Taglio D.L. 95/ ,0 50,0 Taglio D.L. 66/2014 art. 47 comma 2 344,5 172,2 Taglio Legge di.stabilità 2015 comma ,0 Fonte: elaborazioni IFEL su dati MEF e Ministero dell'interno L obiettivo Patto delle Province dal 2010 al 2015 aumenta di 1,1 miliardi di euro, risorse che potevano essere utilizzate per garantire investimenti sul territorio Le risorse statali trasferite alle Province dal 2010 al 2015 si riducono di 3,7 miliardi di euro Le Province hanno assicurato un rilevante contributo al risanamento della finanza pubblica nel periodo , come peraltro riconosciuto anche dall ISTAT e dalla Corte dei Conti Nonostante ciò e sebbene prenda avvio la riforma della contabilità pubblica, che di per sé comporta ulteriori restrizioni nei budget di spesa provinciale (139 milioni solo nell anno in corso, secondo la Relazione Tecnica alla Legge di Stabilità 2015), un ulteriore sforzo viene richiesto al comparto anche per il 2015, in particolare sul fronte dei tagli alle risorse erariali (1.222 mln di euro) 3
4 Nel periodo il contributo al risanamento della finanza pubblica assicurato dalle Province piemontesi si attesta sui 397 milioni di euro, pari all 8,2% del sacrifico richiesto negli stessi anni all intero comparto PROVINCE DEL PIEMONTE Milioni di euro Totale Cumulato MANOVRA per il 2015 Totale manovra 351,1 46,2 di cui Patto e nuova contabilità dal ,5-29,2 di cui taglio trasferimenti erariali 185,6 75,4 Taglio D.L. 78/ ,4 Taglio D.L. 201/ ,8 Taglio D.L. 95/ ,3 4,0 Taglio D.L. 66/2014 art. 47 comma 2 29,1 12,2 Taglio Legge di.stabilità 2015 comma ,2 Fonte: elaborazioni IFEL su dati MEF, Ministero dell'interno e Corte dei Conti 4
5 STIME CORTE DEI CONTI (96 SU 103 ENTI) RIPROPORZIONATE SU 139 MILIONI DI EURO Valori procapite Rispetto al valore procapite nazionale di 2,4 euro, il dato piemontese dovrebbe attestarsi intorno alla metà, ben al di sotto anche del Nord nel suo complesso STIME CORTE DEI CONTI (96 SU 103 ENTI) RIPROPORZIONATE SU 139 MILIONI DI EURO Valori in percentuale della spesa corrente media Per le Province piemontesi anche l effetto spiazzamento sui bilanci correnti (-0,6%) dovrebbe risultare meno pesante rispetto al dato sia nazionale (-1,7%) sia del Nord (-1,3%) 5
6 In termini procapite, rispetto al valore nazionale (63,1) su tale fronte la stretta imposta alle Province piemontesi risulta nel complesso leggermente più bassa (58,8) Nonostante il maggiore peso dei tagli da spending review, questo dato riflette in larga parte l effetto più contenuto (almeno in termini aggregati) del taglio disposto per l anno in corso dalla Legge di Stabilità (in Piemonte inferiore di circa 4 euro procapite rispetto al valore nazionale di riferimento) Valori procapite DL 78 DL 201 DL 95 DL 66 L.Stab 2015 TOTALE TAGLI procapite % su totale NORD 4,4 7,1 19,5 8,6 16,0 55,7 38,4% di cui PIEMONTE 6,4 7,2 22,6 9,3 13,3 58,8 7,1% CENTRO 6,6 7,1 23,8 9,2 19,5 66,2 21,7% SUD E ISOLE 14,7 7,1 22,4 8,9 17,1 70,2 39,9% ITALIA 8,6 7,1 21,4 8,9 17,1 63,1 100,0% 6
7 In termini procapite, dal confronto regionale tra gli Enti presi in considerazione emerge una notevole variabilità delle riduzioni disposte, sia con riferimento ai singoli tagli sia per quanto concerne l effetto complessivo che ne deriva Destano particolare preoccupazione gli effetti determinati dal taglio previsto dalla Legge di Stabilità 2015, destinati ad accentuarsi ulteriormente nel prossimo biennio se a livello centrale non verranno revisionati i criteri di riparto utilizzati per l anno in corso Valori procapite DL 78 DL 201 DL 95 DL 66 L.Stab 2015 TOTALE TAGLI TORINO 1,7 7,1 17,9 8,3 12,2 47,2 NOVARA 4,0 7,1 24,0 8,5 9,0 52,6 BIELLA 12,6 7,3 27,2 8,9 0,0 56,0 CUNEO 10,7 7,1 25,0 9,5 16,3 68,6 ALESSANDRIA 12,4 7,2 26,6 11,3 16,7 74,3 VERBANO-CUSIO-OSSOLA 11,8 7,2 43,8 13,3 6,4 82,6 VERCELLI 20,8 7,2 35,9 15,7 9,8 89,4 ASTI 15,1 7,2 25,4 8,8 37,1 93,7 PIEMONTE 6,4 7,2 22,6 9,3 13,3 58,8 7
8 Eccessiva discontinuità introdotta dal Governo nei criteri di determinazione del taglio, accompagnata da una deficitaria aderenza della metodologia adottata da SOSE al quadro normativo di riferimento In particolare: 1.definizione di una sorta di «fabbisogno standard minimo» (la spesa per funzioni fondamentali efficientata), nozione non espressamente prevista dalla Legge di Stabilità 2015, peraltro declinata sul piano operativo senza prevedere la dovuta gradualità nel processo di efficientamento indicato 2.utilizzo di una nozione della capacità fiscale non standard, ma comprensiva dello sforzo fiscale massimo esercitabile Queste scelte esaltano le differenze storiche tra i diversi Enti, obbligando quelli con performance peggiori e/o con margini di pressione fiscale non utilizzati ad un immediato (e in molti casi non sostenibile) adeguamento 8
9 a) IL NUOVO AGGREGATO DI SPESA CORRENTE SOTTOPOSTO AL PATTO DI STABILITÀ Impegni di spesa corrente al netto dei servizi RIFIUTI, TPL e Formazione professionale b) LA BASE DI CALCOLO REVISIONATA PER IL 2015 MEDIA ( SP_CORR_NETTA MAX_SP_CORR_NETTA ) c) STERILIZZAZIONE DEI TAGLI ALLE RISORSE INTERVENUTI NEL PERIODO DL 78/ DL 201/ DL 95/ DL 66/2014 art comma 418 L.190/2014 d) DETERMINAZIONE INIZIALE DELL OBIETTIVO PROGRAMMATICO MEDIA_SP_CORR_NETTA (punto b) * 76,63% - TAGLI d) APPLICAZIONE DI UNA SOGLIA MINIMA DI PARTENZA Se il valore di cui al punto d) è negativo viene riportato a zero e) APPLICAZIONE DI UNA SOGLIA MASSIMA PER LA GENERALITÀ DEGLI ENTI Max OB 2015 = 110% di OB 2014 riproporzionato su 932,1 milioni di euro (al lordo però dello sconto riservato agli enti sperimentatori, per i quali tale soglia viene ridotta del 7%) e) APPLICAZIONE DI UNA SOGLIA MASSIMA SOLO PER LE CITTÀ METROPOLITANE Diminuzione del tetto massimo di cui sopra nella misura del 33% in favore delle sole Città Metropolitane, in considerazione delle maggiori funzioni loro conferite dalla L. 56/2014 f) FINANZIAMENTO DELLE SOGLIE MASSIME PER L INVARIANZA DELLA MANOVRA DI COMPARTO in quota proporzionale dagli Enti con obiettivi di Patto inferiori alla propria soglia massima 9
10 CONFRONTO TRA PROPOSTA ANCI E OB PATTO 2014 SENZA SCONTO SPERIMENTATORI Variazioni procapite Solo per 2 Enti la manovra Patto sarebbe risultata nel 2015 leggermente restrittiva, ma le due Province del Molise partivano da obiettivi di Patto 2014 negativi CONFRONTO TRA PROPOSTA ANCI E OBIETTIVI PATTO 2015 DA LEGGE DI STABILITÀ Variazioni procapite 83 PROVINCE + 1 CITTÀ METROPOLITANA 6 PROVINCE + 13 CITTÀ METROPOLITANA 10
11 Rispetto al 2014 per le Province del Piemonte la manovra di Patto 2015 registra una riduzione pari al -22,8%, rispetto al -20,3% nazionale. A livello regionale, per la Città metropolitana di Torino lo sgravio si rivela ben più contenuto (-17,4%), mentre nel caso della Provincia di Biella il dato si attesterebbe sul -33,1% qualora non si considerasse lo sconto riservato nel 2014 agli Enti sperimentatori OBIETTIVI DI PATTO 2015 DA LEGGE DI STABILITÀ DIFFERENZE CON OB 2014 CON SCONTO SPERIM mln euro in % su totale procapite variazione % NORD 489,2 52,5% -6,0-18,9% di cui PIEMONTE 115,9 12,4% -9,4-22,8% CENTRO 249,0 26,7% -6,8-14,9% SUD E ISOLE 193,9 20,8% -3,6-29,3% ITALIA 932,1 100,0% -5,3-20,3% ALESSANDRIA 11,5 9,9% -10,6-28,5% ASTI 4,6 4,0% -9,1-30,1% BIELLA 3,4 3,0% -4,5-19,2% CUNEO 15,3 13,2% -10,9-29,7% NOVARA 8,1 7,0% -7,2-24,9% TORINO 64,7 55,8% -5,9-17,4% VERBANO-CUSIO-OSSOLA 4,8 4,2% -16,1-35,0% VERCELLI 3,5 3,0% -8,1-29,2% 11
12 ARTICOLO 1 COMMA 7 DEL DL ENTI LOCALI Nel 2015, in caso di mancato rispetto del Patto 2014 da parte delle Province e delle Città metropolitane, la sanzione finanziaria di cui alla lettera a) dell articolo 31 comma 26 della Legge 183/2011 si applica in misura pari al 20% dello sforamento e comunque non superiore al 2% delle entrate correnti registrate nell ultimo consuntivo disponibile Alla luce dei dati ora disponibili, nel 2014 si registrano 34 casi di sforamento Patto, di cui 5 (4,9%) in PIEMONTE (per sanzioni pari a 10,4 milioni di euro) Valori in milioni di euro SFORAMENTO PATTO 2014 SANZIONE DEL 20% ENTRATE CORRENTI SOGLIA MAX DEL 2% ASTI 13,8 2,8 40,0 0,8 BIELLA * 5,4 1,1 30,2 0,6 NOVARA 8,3 1,7 54,4 1,1 TORINO 57,5 11,5 360,1 7,2 VERBANO-CUSIO-OSSOLA 2,9 0,6 35,2 0,7 TOTALE 88,0 17,6 519,9 10,4 * CCC 2012, per i restanti Enti i dati sulle entrate correnti si riferiscono ai CCC
13 NUOVE DISPOSIZIONI CONTENUTE ALL ARTICOLO 1 COMMA 9 DEL DL ENTI LOCALI a)le Città metropolitane e le Province possono stipulare i contratti di lavoro a tempo determinato di cui all articolo 4, comma 9 del decreto legge n. 101 del 2013, per soddisfare le medesime finalità e nel rispetto delle stesse condizioni, anche in caso di mancato rispetto del Patto nel 2014 b)il contratto a tempo indeterminato, ai sensi dell articolo 108 del Testo unico degli enti locali (D.Lgs 267/2010), è consentito esclusivamente alle Città metropolitane nel caso in cui le Province originarie non abbiano rispettato il Patto nel
14 ARTICOLO 4 DEL DL ENTI LOCALI COMMA 1 In caso di mancato rispetto per l anno 2014 dei tempi medi di pagamento, del Patto e dei termini per l invio della relativa certificazione, non si applicano le sanzioni di cui all articolo 41 comma 2 del decreto legge n. 66 del 2014 COMMA 2 Il personale delle Province che al risulta comandato o distaccato presso altra PA è trasferito, previo consenso dell interessato e nel caso in cui l Amministrazione di destinazione possa rispettare i vincoli (finanziari e non) vigenti in materia di personale COMMA 2 Viene integrato il comma 424 della Legge di Stabilità per il 2015, facendo salva la possibilità di indire, ove possibile, procedure concorsuali per assunzione di personale da impiegare nei servizi educativi e scolastici, in caso di esaurimento delle graduatorie vigenti e qualora si dimostri l assenza di idonee figure professionali già in servizio 14
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