C O R T E DEI C O N T I. Sezione di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato

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1 C O R T E DEI C O N T I Sezione di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato GESTIONE DEL FONDO DELL OTTO PER MILLE DA PARTE DELLO STATO RELATORI Cons. Ennio Fazio Cons. Maurizio Giordano

2 SOMMARIO Pag. SINTESI " OGGETTO E FINALITA' DELL'INDAGINE " QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO " PROFILI ORGANIZZATIVI " LA GESTIONE FINANZIARIA " Ripartizione del fondo dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale " Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'irpef a diretta gestione statale per gli anni dal 2001 al 2006 " Ripartizione del fondo dell'otto per mille dell'irpef a diretta gestione statale per l'anno 2001 " Ripartizione del fondo dell'otto per mille dell'irpef a diretta gestione statale per l'anno " Ripartizione del fondo dell'otto per mille dell'irpef a diretta gestione statale per l'anno " Ripartizione del fondo dell'otto per mille dell'irpef a diretta gestione statale per l'anno 2004 " Ripartizione del fondo dell'otto per mille dell'irpef a diretta gestione statale per l'anno 2005 " Ripartizione del fondo dell'otto per mille dell'irpef a diretta gestione statale per l'anno 2006 " Ripartizione del fondo dell'otto per mille dell'irpef a diretta gestione statale per il periodo dal 2001 al 2006 " La scelta dei destinatari degli interventi " La elevata frammentazione degli interventi in contrasto con il carattere di straordinarietà LA GESTIONE DEGLI INTERVENTI " ESITO DELL'INDAGINE " CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE E RACCOMANDAZIONI " 46 Documentazione in visione presso l'ufficio di controllo sulla gestione dei Ministeri Istituzionali " 47 Elenco degli allegati alla relazione " D.P.C.M Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale per l'anno 2001 " D.P.C.M Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale per l'anno " D.P.C.M Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale per l'anno " D.P.C.M Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale per l'anno 2004 " D.P.C.M Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale per l'anno 2005 " D.P.C.M Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale per l'anno 2006 " Direttiva Presidenza del Consiglio dei Ministri

3 TABELLE a) Presidenza del Consiglio dei Ministri Segretariato Generale - Dipartimento per il coordinamento amministrativo Tabella n. 1 Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale Anno 2001 " 112 Tabella n. 2 Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale Anno " 118 Tabella n. 3 Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale Anno " 127 Tabella n. 4 Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale Anno 2004 " 137 Tabella n. 5 Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale Anno 2005 " 142 Tabella n. 6 Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale Anno 2006 " 147 Tabella n. 7 Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale Distribuzione territoriale e per tipologia degli interventi - Dati riassuntivi e percentuali - Anno 2001 " 150 Tabella n. 8 Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale Distribuzione territoriale e per tipologia degli interventi - Dati riassuntivi e percentuali - Anno " 151 Tabella n. 9 Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale Distribuzione territoriale e per tipologia degli interventi - Dati riassuntivi e percentuali - Anno " 152 Tabella n. 10 Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale Distribuzione territoriale e per tipologia degli interventi - Dati riassuntivi e percentuali - Anno 2004 " 153 Tabella n. 11 Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale Distribuzione territoriale e per tipologia degli interventi - Dati riassuntivi e percentuali - Anno 2005 " 154 Tabella n. 12 Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale Distribuzione territoriale e per tipologia degli interventi - Dati riassuntivi e percentuali - Anno 2006 " 155 Tabella n. 13 Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale Distribuzione territoriale e per tipologia degli interventi - Dati riassuntivi e percentuali Anni dal 2001 al 2006 " 156 b) Ministero dell'interno. Tabella n. 14 Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale Periodo " 157 Tabella n. 15 Utilizzazione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale Anno 2001 " 158 Tabella n. 16 Utilizzazione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale Anno " 159 Tabella n. 17 Utilizzazione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale Anno " 161 c) Ministero per i beni e le attività Tabella n. 18 Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta 3

4 alla diretta gestione statale Periodo " 162 Tabella n. 19 Utilizzazione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale Anno 2001 " 164 Tabella n. 20 Utilizzazione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale Anno " 170 Tabella n. 21 Utilizzazione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale Anno " 185 Tabella n. 22 Utilizzazione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale Anno 2004 " 188 d) Ministero degli affari esteri Tabella n. 23 Utilizzazione della quota dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale Anno " 189 * * * Tabella n. 24 Tabella riassuntiva "Fondo 8xmille" anni 1998/2006 " 190 4

5 Sintesi La legge 20 maggio 1985, n.222, recante Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi, all articolo 47, comma 2, stabilisce che a decorrere dall anno finanziario 1990, una quota pari all otto per mille dell imposta sul reddito delle persone fisiche, liquidata dai competenti Uffici sulla base delle dichiarazioni annuali dei redditi, sia destinata in parte a scopi di interesse sociale o di carattere umanitario, a diretta gestione statale, e in parte a scopi di carattere religioso, a diretta gestione delle Chiesa cattolica. Il successivo articolo 48 dispone, tra l altro, che la quota di pertinenza statale sia utilizzata per interventi straordinari per fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, e conservazione (v. paragrafo 2). Senonché, con legge 28 febbraio 2001 n. 27, di conversione del decreto legge 29 dicembre 2000 n. 393, recante " Proroga della partecipazione militare italiana a missioni internazionali di pace, nonché dei programmi delle Forze di polizia italiana in Albania ", lo stanziamento del Fondo dell'otto per mille di pertinenza dello Stato è stato decurtato di 36,67 milioni di euro (v. paragrafo ), e con la legge finanziaria del 2004 (n. 350 del 24 dicembre, articolo 2, comma 69) è stato stabilito che la quota dell otto per mille a diretta gestione statale venga ridotta di 80 milioni di euro annui a decorrere dal 2004 (v. paragrafo ). Il comma è stato poi sostituito dall'articolo 1, comma 1233, della legge finanziaria per il 2007 (n.296 del 27 dicembre 2006) che ha stabilito la riduzione di 35 milioni di euro per il 2007 e la riduzione di 80 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e A queste riduzioni, che terminano con l'esercizio 2009, si aggiunge quella - attualmente con il carattere di permanenza - di cinque milioni di euro annui, disposta dall'articolo 1 quater della legge 3 dicembre 2004, n. 291 di conversione del decreto legge 5 ottobre 2004 n. 249, recante " Interventi urgenti in materia di politiche del lavoro e sociali ", a decorrere dall'anno 2006, a parziale finanziamento degli oneri derivanti dallo stesso articolo. Durante il periodo le riduzioni di cui alle dianzi citate leggi sono ammontate a circa 353 milioni di euro; le assegnazioni per gli interventi di pertinenza dello Stato a circa 318 milioni di euro (v. paragrafo 5, tabella n. A/8). Tali riduzioni mal si conciliano con quanto stabilito dalla legge n. 222 del 1985, che ne ha indicato tassativamente le finalità, e con le scelte espresse dai contribuenti in sede di denuncia dei redditi. L'indagine espletata dalla Corte riguarda la gestione della quota dell'otto per mille dell IRPEF (ora I.R.E.) di pertinenza dello Stato durante il sessennio Nel periodo di riferimento detta quota è ammontata complessivamente a circa 272 mln di euro, con un massimo di 101,46 mln di euro nel, che si è via via ridotto fino a toccare il minimo di 4,72 mln di euro nel 2006 a seguito di specifici provvedimenti legislativi. Gli interventi ammessi a contributo sono stati 714 (cui hanno corrisposto 744 opere e progetti). Per tipologia di interventi i finanziamenti sono stati così ripartiti: 179 mln di euro, pari al 65,91%, per la conservazione dei beni ; 59 mln di euro, pari al 21,76% per calamità naturali; 22 mln di euro, pari all'8%, per assistenza ai rifugiati; 12 mln di euro, pari al 4,33%, per fame nel mondo (v. paragrafo 6.1.1). La ripartizione territoriale dei finanziamenti è stata la seguente. A livello nazionale sono stati distribuiti circa 260 mln di euro, pari al 95,67% del totale dei finanziamenti. Le Regioni maggiormante beneficiate sono state: il Lazio (ma diversi interventi erano centralizzati), con mln di euro, pari al 16,57%; la Lombardia, con 26 mln di euro, pari al 10%; le Marche, con 22 mln di euro, pari all'8,33%; la Puglia, con 18 mln di euro, pari al 7,10%; il Veneto, con 16 mln, pari al 6,25%. Fanalino di coda è la Valle d'aosta con 65 mila euro, pari allo 0,02%. A livello continentale i finanziamenti distribuiti sono ammontati a 11,77 mln di euro, pari al 4,33% del totale dei finanziamenti. Maggiore beneficiata è stata l'africa, con 8,96 mln di euro, pari al 76,11%, seguono: l'asia, con 1,54 mln di euro, pari al 13,11%; l'america centrale, con 0,61, pari al 5,19%; l'america meridionale, con 0,56 mln di euro, pari al 4,77%; l'europa con 96 mila euro, pari allo 0,82% (v. paragrafo 6.1.2). Al 31 dicembre 2007 risultavano completati 535 interventi (71%), mentre 146 (20%) erano ancora in corso (ma di questi 36 erano in fase di ultimazione) e 57 (8%) non erano stati ancora iniziati; a quattro interventi non è stato dato corso per rinuncia o revoca (v. paragrafo 5). Dall esame della documentazione amministrativo-contabile acquisita e dal controllo a campione effettuato sui titoli di spesa non sono emersi elementi di non conformità a legge o di irregolarità; l indagine ha tuttavia posto in evidenza alcune incongruenze che consigliano conseguenti interventi da parte dell Amministrazione. Tra queste: la mancanza di chiari criteri di ripartizione sia nell ambito delle quattro tipologie di intervento ammesse a contributo, sia nella distribuzione territoriale (v. paragrafo 5

6 ); il fatto che per gli interventi proposti dai Ministeri dell Interno, degli Affari esteri e dei Beni ed attività l erogazione venga effettuata dal Ministero dell economia e delle finanze anziché dalla Presidenza del Consiglio dei ministri come previsto dall art. 8, comma 1, del D.P.R. n. 76 del 1998 (v. paragrafo 6.2); l elevata frammentazione degli interventi che contrasta con il carattere di straordinarietà che, in base all art.2 del decreto n.76 del 1998, li dovrebbe caratterizzare (v. paragrafo ). 1. OGGETTO E FINALITA' DELL'INDAGINE La presente indagine inserita nel programma del controllo successivo sulla gestione del bilancio e del patrimonio delle amministrazioni pubbliche riguarda la gestione da parte dello Stato del fondo dell'"otto per mille" dell'imposta sul reddito delle persone fisiche destinata ad interventi straordinari per fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati e conservazione. Si rinvia a quanto detto in merito al paragrafo n. 2 concernente il quadro normativo di riferimento. L'indagine è finalizzata: a verificare la congruenza dei progetti finalizzati negli anni dal 2001 al 2006 con le sopra indicate quattro fattispecie progettuali ammesse dalla vigente normativa in materia; a verificare lo stato di attuazione dei progetti finalizzati (verifica dei risultati conseguiti); a verificare la gestione finanziaria dei fondi statali dell'otto per mille, derivanti da una libera opzione dei contribuenti, dai decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri di destinazione di detti fondi all'erogazione degli stessi, mediante l'esame della relativa documentazione giustificativa. 6

7 2. - QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Fonte normativa sono gli articoli 47 e 48 della legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi". Stabilisce il comma 2 dell art. 47 che, a decorrere dall anno finanziario 1990, una quota pari all 8 per mille dell imposta sul reddito delle persone fisiche liquidata dagli uffici sulla base delle dichiarazioni annuali sia destinata, in parte, a scopi di interesse sociale o di carattere umanitario a diretta gestione statale e, in parte, a scopi di carattere religioso a diretta gestione della Chiesa cattolica. La destinazione viene stabilita sulla base delle scelte espresse dai contribuenti in sede di dichiarazione annuale dei redditi; in caso di scelta non espressa la ripartizione viene effettuata in misura proporzionale alle scelte espresse. Tali quote (art.48) sono utilizzate: dallo Stato, per interventi straordinari per fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione ; dalla Chiesa cattolica, per esigenze di culto della popolazione, sostentamento del clero, interventi caritativi a favore della collettività nazionale o di Paesi del terzo mondo. Riguardo alla quota di pertinenza statale, il D.P.R. 13 febbraio 1987, n.33, di approvazione del regolamento di esecuzione della legge 20 maggio 1985, n.222, ha precisato (art.23) che la stessa sia utilizzata secondo criteri e priorità stabiliti entro il 30 settembre di ogni anno dal Consiglio dei ministri, udite le competenti Commissioni parlamentari. Successivamente la legge 23 dicembre 1996, n.664, ha conferito al Governo delega per l emanazione di un regolamento contenente i criteri e le procedure "per l utilizzo dello stanziamento del capitolo 6878 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l anno 1997 e corrispondenti capitoli per gli anni successivi", relativamente alle quote di pertinenza statale. Tale decreto è stato approvato con D.P.R. 10 marzo 1998, n.76, ed ha subìto modificazioni ed integrazioni a seguito del D.P.R. 23 settembre, n.250. Questo individua le caratteristiche degli interventi di pertinenza statale, le caratteristiche dei beneficiari, le modalità delle erogazioni e dei controlli. Sono ammessi (art.2, in vigore dal 22 aprile 1998)) alla ripartizione della quota dell 8 per mille "gli interventi straordinari" per fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione dei beni. Nell area "fame nel mondo" rientrano gli interventi diretti alla realizzazione di progetti finalizzati all obiettivo dell autosufficienza alimentare dei Paesi in via di sviluppo e alla qualificazione di personale locale da destinare a compiti di contrasto delle situazioni di sottosviluppo e denutrizione. Nell area "calamità naturali" rientrano gli interventi diretti alla realizzazione di opere e lavori concernenti la pubblica incolumità o al "ripristino di quelli danneggiati o distrutti a seguito di avversità, della natura, di incendi o di movimenti del suolo". Vi sono compresi anche quelli di ricerca finalizzata, monitoraggio, ricognizione, sistemazione e consolidamento del territorio. Nell area "assistenza ai rifugiati" rientrano gli interventi diretti ad assicurare l accoglienza, la sistemazione, l assistenza sanitaria e i sussidi previsti dalla vigente legislazione a coloro cui sia stato riconosciuto lo stato di rifugiato ed a coloro che ne abbiano fatto richiesta, ma solo in questo caso se privi di mezzi di sussistenza ed ospitalità in Italia. Nell area "conservazione " rientrano gli interventi rivolti al restauro, alla valorizzazione, alla fruibilità da parte del pubblico immobili o mobili, anche immateriali, che presentano un particolare interesse architettonico, artistico, storico, archeologico, etnografico, scientifico, bibliografico e archivistico. Lo stesso art.2, nel comma 6, si preoccupa di precisare i connotati del concetto di "straordinarietà" richiesto ai fini dell accesso ai contributi in questione: interventi che "esulano effettivamente dall attività di ordinaria e corrente cura degli interessi coinvolti e non sono per tale ragione compresi nella programmazione e nella relativa destinazione delle risorse finanziaria". Precisazione opportuna, avendo spesso la Corte, nella sua attività di controllo sulla 7

8 gestione, avuto modo di rilevare l impiego di somme incluse in piani straordinari per interventi di ordinaria amministrazione 1. Gli interventi (art.4, in vigore dal 22 aprile 1998) debbono presentare la caratteristica di consentire il completamento dell iniziativa od opera o quanto meno l attuazione di una sua parte funzionale e debbono essere definiti in ogni loro aspetto tecnico, funzionale e finanziario. La concessione a soggetti che siano già stati destinatari del contributo per gli anni precedenti deve essere specificamente motivata. Tali indicazioni sono state riprese dalla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 luglio 2000 che ulteriormente precisato come, in seguito alla loro applicazione potrà essere evitata una ripartizione a pioggia delle risorse disponibili ed essere privilegiata la loro concentrazione su un numero più ridotto di progetti che rivestano un rilievo "incontroveribilmente significativo e come tali possano essere presentati al contribuente". Possono accedere alla ripartizione della quota dell 8 per mille (art.3, come modificato dal DPR n. 250 del, e quindi in vigore dal 23 novembre relativamente al comma 4 ed all introduzione del comma 4 bis: le modifiche riguardano esclusivamente le modalità di prova del possesso dei requisiti soggettivi) le pubbliche amministrazioni, le persone giuridiche e gli enti pubblici e privati; è escluso in ogni caso il fine di lucro. I richiedenti diversi dalle pubbliche amministrazioni devono possedere (con riferimento al legale rappresentante, agli amministratori, al responsabile tecnico della gestione dell intervento) tutta una serie di requisiti da documentare con apposite dichiarazioni: non aver riportato condanna, ancorchè non definitiva, né essere stati dichiarati falliti o insolventi, salva la riabilitazione; essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento di imposte, tasse, contributi sociali; non essere incorsi nella revoca di conferimenti di quote dell 8 per mille; agire in base ad uno statuto che comprenda tra le finalità interventi rientranti nelle aree considerate dalla legge ai fini della ripartizione; essere costituiti ed effettivamente operanti da almeno tre anni; avere adeguate capacità tecniche; avere adeguate capacità finanziarie. L art.5 stabilisce che, entro il 31 luglio di ciascun anno la Presidenza del Consiglio elabori, sulla base delle richieste pervenutele entro il 15 marzo antecedente (nel DPR n. 76/1998: entro il 31 maggio), lo schema di piano di ripartizione delle risorse derivanti dalla quota dell 8 per mille, previa raccolta della valutazione delle amministrazioni competenti e del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica (oggi Ministero dell economia e delle finanze). Lo schema di decreto di ripartizione deve essere presentato dal Presidente del Consiglio dei ministri alle competenti commissioni parlamentari per il parere; il provvedimento viene emanato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri successivamente all'acquisizione del parere e decorso il termine previsto dai regolamenti parlamentari. I fondi sono erogati dalla Presidenza del Consiglio che ne dà comunicazione ai Ministeri interessati, che debbono riferire ogni sei mesi sull andamento e sulla conclusione dei lavori; a tal fine (innovazione introdotta dal DPR n.250 del e quindi in vigore dal 22 novembre dello stesso anno) i soggetti destinatari del contributo debbono inviare a detti Ministeri una relazione analitica sugli interventi realizzati. Questa, per gli interventi di conservazione dei beni o relativi a calamità naturali, deve essere corredata dal certificato di collaudo o di regolare esecuzione dei lavori e della relazione sul conto finale. Il citato decreto n.250 ha inoltre introdotto due norme in materia di revoca e di variazione dell oggetto dell intervento. Con la prima (art.8 bis) si stabilisce che, decorsi 18 mesi dalla data dell ordinativo di pagamento senza che sia intervenuto da parte dell ente beneficiario un formale atto contrattuale o concessorio, l amministrazione competente per la verifica del progetto provveda ad assegnare un termine massimo di 90 giorni per l avvio della realizzazione del progetto, trascorsi i quali il contributo viene revocato per essere versato all entrata del bilancio dello Stato e utilizzato ai fini della ripartizione della quota dell 8 per mille. Con la seconda norma (art.8 ter) si prevede la possibilità che, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, vengano autorizzate variazioni dell oggetto degli interventi purchè non ne risulti sostanzialmente modificato l oggetto stesso o ne rappresentino un mero completamento. 1 Ved. delib. n.4/2001/g, Stato degli interventi previsti nel programma per Roma Capitale (legge 15 dicembre 1990, n.396) negli esercizi dal 1990 al 1999); delib. n.33//g, Gestione dei programmi di recupero ed utilizzazione dei beni con quota degli utili erariali derivanti dal gioco del lotto ; delib. n.2/2006/g, piano straordinario di potenziamento delle biblioteche nazionali. 8

9 3. PROFILI ORGANIZZATIVI In attuazione del già citato decreto n.76/1998, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con circolare n.1619/ii del 14 febbraio 2001, ha predisposto il modello della domanda di ammissione alla ripartizione della quota dell 8 per mille devoluta alla diretta gestione statale ed ha individuato gli elementi indispensabili al fine di consentire la ricevibilità delle istanze ed i contenuti distinti per ogni area di intervento della relazione tecnica e della relativa documentazione che deve essere presentata dai richiedenti il contributo. Con successiva circolare del 5 aprile 2004 sono state fornite istruzioni per l attuazione delle procedure di revoca (art.8 bis del DPR n.250/) e per l attività di monitoraggio degli interventi. Infine, una disciplina più compiuta della materia, tenuto anche conto dell esperienza maturata, è stata poi fornita con la circolare del 20 gennaio 2006 che ha ulteriormente specificato la prassi che si era venuta via via instaurando sulla base delle norme contenute nei decreti del Presidente della Repubblica n.76 del 1998 e n.250 del. Mentre per le aree "fame nel mondo" e "assistenza ai rifugiati" la circolare si limita a riportare il dettato del surriportato art.2 del decreto n.76, indicazioni più dettagliate sono fornite per le altre due aree. In merito alle "calamità naturali", si precisa che deve trattarsi di opere la cui mancata realizzazione comporta la nascita o il permanere di un rischio per la pubblica incolumità o per la preservazione di un bene di pubblica utilità (infrastrutture viarie, di rete, impianti di distribuzione, etc); sono inclusi anche gli interventi di sistemazione e messa in sicurezza di sistemi naturali in stato di degrado che minacciano l incolumità pubblica. Sono, invece, esclusi gli interventi di ordinaria o straordinaria manutenzione e la realizzazione ex novo di infrastrutture viarie ed edifici pubblici o privati, l adeguamento alle prescrizioni di legge di infrastrutture preesistenti, l adeguamento sismico di edifici, la messa in sicurezza di aree o impianti industriali. Per l area "conservazione " la circolare si rifà alla definizione contenuta nell art.10 del Codice dei beni e del paesaggio (D. L.vo n.42 del 22 gennaio 2004) e stabilisce che l interesse culturale, se non già comprovato da provvedimenti di tutela, deve essere preventivamente accertato secondo le modalità previste dagli artt. 12 e 13 del Codice che individuano il procedimento inteso ad individuare un bene, appartenente ad ente pubblico o a persona giuridica priva di scopo di lucro, come bene culturale. Con riferimento agli interventi ammessi a finanziamento, la circolare precisa che: per restauro si intende un intervento diretto sul bene finalizzato alla conservazione dell integrità materiale, al suo recupero, alla protezione, alla trasmissione dei suoi valori (sono esclusi, relativamente ai beni architettonici, gli interventi di ristrutturazione che comportino una modifica dell impianto distributivo, l esteso rifacimento degli elementi strutturali, il rinnovo generalizzato delle superfici, le demolizioni le costruzioni o ricostruzioni anche parziali); per valorizzazione si intende il complesso di attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e la sua utilizzazione e fruizione pubblica (in caso di valorizzazione ad iniziativa privata questa deve avere caratteristiche di utilità sociale e garantire la fruibilità pubblica del bene). A conclusione dell intervento il soggetto beneficiario del contributo deve presentare la documentazione contabile, corredata da una scheda contenente i dati relativi all intervento stesso (soggetto, progetto, data accreditamento fondi, dati contrattuali, pagamenti, stato dei lavori, collaudo, pagamento finale) alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per il coordinamento amministrativo, ed alle Amministrazioni rispettivamente competenti: Ministero per i beni e le attività (Soprintendenze e Direzioni interessate), Dipartimento della protezione civile (Ufficio opere civili ed emergenza), Ministero dell interno (Dipartimento per le libertà civili e l immigrazione), Ministero degli affari esteri (Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo). Il procedimento amministrativo, come sopra disciplinato, inizia con la verifica, da parte del Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio, delle richieste che debbono pervenire al Dipartimento stesso entro il 15 marzo di ciascun anno, con accertamento dell esistenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi. L esame e la valutazione della documentazione tecnica (che si deve concludere entro il successivo 30 giugno) viene svolto da Commissioni nominate con decreto del Segretario generale della Presidenza e composte da rappresentanti della stessa Presidenza, dei Ministeri dell economia e finanze, dell interno, degli 9

10 affari esteri e per i beni e le attività, del Dipartimento della protezione civile, che verificano: l attinenza dell intervento, la particolare rilevanza dell obiettivo proposto, l interesse pubblico tutelato, la straordinarietà dell intervento. Le Commissioni concludono il proprio lavoro con un parere, favorevole (sull intero progetto o su una sua fase funzionale e compiuta) o sfavorevole (nel tempo è stata adottata una serie di motivazioni standard). Questa prima fase si conclude con uno schema di piano di ripartizione che viene sottoposto al Presidente del Consiglio, con indicazione dei criteri seguiti, delle problematiche affrontate, dei risultati dell istruttoria (con riferimento anche alle motivazioni delle esclusioni). Entro il 30 settembre lo schema viene quindi trasmesso alle Camere con tutta la documentazione e le valutazioni, per il parere delle competente Commissioni. Dopo una valutazione conclusiva da parte del Presidente del Consiglio, questi emana entro il 30 novembre - il decreto che viene trasmesso alla Corte dei conti per la registrazione e poi pubblicato nella Gazzetta ufficiale; esso contiene l elenco dei soggetti ammessi al contributo, l importo del contributo e la sommaria indicazione dell oggetto dell intervento e, fino al 2004, anche l elenco dei non ammessi e le motivazioni del diniego (prassi, questa, che andava nel senso della trasparenza del processo decisionale). Negli ultimi sette anni i decreti hanno avuto la seguente tempistica: : DPCM 29 novembre 2001, registrato il 17 gennaio, pubblicato in Gazz.Uff. n.52 del 2 marzo, S.O.; importo complessivo ,16; - : DPCM 20 novembre, registrato l 8 gennaio, pubblicato in Gazz.Uff. n.57 del 10 marzo, S.O.; importo complessivo ; - : DPCM 20 dicembre, registrato il 5 gennaio 2004, pubblicato nella Gazz.Uff. n. 52 del 3 marzo 2004, S.O.; importo complessivo ,64; : DPCM del 23 novembre 2004, registrato il 21 dicembre 2004, pubblicato in Gazz.Uff. n.20 del 26 gennaio 2005, S.O.; importo complessivo ; : DPCM 30 gennaio 2006, registrato il 18 febbraio 2006, pubblicato in Gazz.Uff. n.54 del 6 marzo 2006; importo complessivo ,37; : DPCM 10 novembre 2006, registrato il 12 dicembre 2006, pubblicato in Gazz.Uff. n.19 del 24 gennaio 2007; importo complessivo ,80 2 ; : DPCM 23 novembre 2007, registrato il 30 novembre 2007, pubblicato in Gazz. Uff. n. 292 del 17 dicembre 2007; importo complessivo ,20. 2 L importo è stato destinato interamente ad interventi (25) nell area fame nel mondo. 10

11 4. LA GESTIONE FINANZIARIA 4.1. Ripartizione del fondo dell'otto per mille dell'irpef devoluta alla diretta gestione statale. L'ammontare del fondo di cui trattasi, costituito dalla quota pari all'otto per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche che in sede di dichiarazione annuale dei redditi i contribuenti decidono ai sensi dell'articolo 47, secondo comma, della legge n. 222 del 1985 di destinare a scopi di interesse sociale o di carattere umanitario a diretta gestione statale, viene ricompreso nello stanziamento del pertinente capitolo dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze 3, avente ad oggetto "Fondo corrispondente a quota parte dell'importo dell'otto per mille del gettito IRPEF da utilizzare dallo Stato per interventi straordinari per fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati e conservazione di beni ". L'utilizzazione dell'anzidetto stanziamento, dell'unità previsionale di base "8 per mille IRPEF Stato" (Interventi) di pertinenza del Centro di responsabilità "Ragioneria Generale dello Stato", viene stabilita ai sensi dell'articolo 7 del decreto del Presidente della Repubblica n. 76 del 1988 con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Tale decreto ripartisce la somma stanziata tra gli interventi previsti dall'articolo 48 della medesima legge n. 222/1985 in favore degli Enti e delle Amministrazioni interessate, e stabilisce altresì che la spesa relativa ai citati interventi sia fronteggiata mediante riduzione dello stanziamento iscritto all'anzidetto capitolo dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze. Con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze vengono, pertanto, apportate le occorrenti variazioni di bilancio per ripartire la somma stanziata tra le Amministrazioni interessate Ripartizione della quota dell'otto per mille dell'irpef a diretta gestione statale per gli anni dal 2001 al Ripartizione del fondo dell'otto per mille dell'irpef a diretta gestione statale per l'anno Lo stanziamento del fondo dell'otto per mille iscritto sul capitolo 3870 dello stato di previsione per l'anno 2001 del Ministero dell'economia e delle finanze nell'importo iniziale di lire (pari ad euro ,25) è stato ridotto, a seguito del decreto legge 29 dicembre 2000 n. 393, convertito con modificazioni dalla legge 28 febbraio 2001 n. 27, recante "Proroga della partecipazione militare italiana a missioni internazionali di pace, nonchè dei programmi delle Forze di polizia italiana in Albania", in lire (pari ad euro ,09). In sede di assestamento del bilancio dello Stato, di cui alla legge n. 419 del 29 novembre, la suddetta disponibilità è stata rideterminata in lire (pari ad euro ,16). Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 29 novembre 2001 (v. allegato n. 1) si è provveduto alla ripartizione del fondo in questione. Con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze (Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato Ispettorato Generale per le politiche di bilancio Ufficio XII) n del 31 dicembre 2001, registrato alla Corte dei conti il 3 aprile, Registro n. 2 economia e finanze Foglio n. 154, sono state introdotte per l'anno finanziario 2001 le seguenti variazioni, solo in termini di competenza, negli stati di previsione dei sottoindicati Ministeri: 3 Capitolo 6878 per l'anno 1997 e corrispondenti capitoli per gli anni successivi (articolo 3, comma 19, della legge 23 dicembre 1996 n. 664). 11

12 "in diminuzione MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE Ex MINISTERO TESORO, BILANCIO E P.E. Ragioneria Generale dello Stato per mille IRPEF Stato Cap. n "Fondo corrispondente, ecc." L ( ,16) in aumento MINISTERO DEL TESORO, DEL BILANCIO E DELLA P.E. Tesoro Presidenza del Consiglio dei Ministri Cap. n "Fondo, ecc." L ( ,74) Amministrazione Centrale del Tesoro Contributi ad enti ed altri organismi Cap "Contributo, ecc." L ( ,52) MINISTERO DELL'INTERNO Immigrati, profughi e rifugiati Cap. n "Contributi, ecc." L ( ,39) FONDO EDIFICI DI CULTO ENTRATA Contributo dello Stato Cap. 121 "Contributo, ecc." L ( ,52) SPESA Edilizia Cap. 503 "Restauro, ecc." L ( ,52) MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI Direzione Generale per i beni librari e gli istituti Patrimonio librario statale Cap. n "Spese, ecc." L ( ,83) Direzione Generale per gli archivi Archivi statali Cap. n "Spese, ecc." L ( ,76) Archivi non statali Cap. n "Interventi, ecc." L ( ,07) Direzione Generale per i beni architettonici e il paesaggio Patrimonio culturale non statale Cap. n "Interventi, ecc." L ( ,12) 12

13 Direzione Generale per il cinema Patrimonio culturale non statale Cap (di nuova istituzione) "Spese per il restauro del patrimonio cinematografico nazionale" ( ) L ( ,83) Direzione Generale per il patrimonio storico, artistico e Demoetnoantropologico Enti ed attività Cap. n "Contributi, ecc." L ( ,90)". Lo stanziamento riguardante la Presidenza del Consiglio dei Ministri lire (pari ad euro ,74) è stato iscritto, in termini di competenza, nel bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'anno 2001 (Centro di responsabilità amministrativa "Segretariato Generale" spese correnti per interventi UPB denominata "Contributi ad enti ed altri organismi" capitolo 224 "Contributi ad enti ed associazioni diverse per assegnazione di quota parte dell'otto per mille IRPEF di pertinenza dello Stato"). Gli interventi ammessi a godere degli stanziamenti dell'otto per mille statale per il 2001 sono 116. La ripartizione per tipologia di interventi è la seguente (v. tabelle n. 1 e 7): Fame nel mondo n. 2 interventi, per euro ,90 (pari all'1,51%); Calamità naturali n. 12 interventi, per euro ,98 (pari al 15,33%); Assistenza ai rifugiati n. 1 intervento, per euro ,39 (pari al 9,06%); dei beni n. 101 interventi, per euro ,89 (pari al 74,10%). La ripartizione territoriale dei finanziamenti è rappresentata dalla situazione seguente (v. tabella n. 7). Per quanto concerne l'italia sono stati distribuiti tra le varie Regioni circa 33,69 milioni di euro, pari al 98,49% del totale dei finanziamenti. La prima Regione è rappresentata dal Lazio, con il 20,39% (6,87 milioni di euro circa), seguono: Lombardia, con il 16,00% (5,40 milioni di euro); Veneto, con il 7,25% (2,44 milioni di euro); Piemonte, con il 7,04% (2,37 milioni di euro); Campania, con il 5,67% (1,91 milioni di euro); Emilia-Romagna, con il 5,52% (1,85 milioni di euro); Abruzzo, con il 5,06% (1,70 milioni di euro); Toscana, con il 5,06% (1,70 milioni di euro); Puglia, con il 4,60% (1,55 milioni di euro); Calabria, con il 4,28% (1,44 milioni di euro); Sicilia, con il 3,96% (1,33 milioni di euro); Umbria, con il 3,53% (1,19 milioni di euro); Liguria, con il 2,58% (867 mila euro); Basilicata, con il 2,36% (795 mila euro); Marche, con il 2,15% (723 mila euro); Friuli-Venezia Giulia, con l'1,90% (640 mila euro); Sardegna, con l'1,69% (568 mila euro); Molise, con lo 0,77% (258 mila euro); Trentino-Alto Adige, con lo 0,21% (72 mila euro). All'estero, in particolare al continente africano, sono stati destinati contributi per circa 516 mila euro, pari all'1,51% del totale dei finanziamenti. I contributi richiesti sono ammontati a ,83 euro, quelli finanziati a ,16 euro, pari al 53,70% (v. tabella n. 1) Ripartizione del fondo dell'otto per mille dell'irpef a diretta gestione statale per l'anno Lo stanziamento del fondo dell'otto per mille iscritto sul capitolo 2780 dello stato di previsione per l'anno del Ministero dell'economia e delle finanze nell'importo iniziale di 13

14 euro , in sede di assestamento del bilancio dello Stato, di cui alla legge n. 269 del 29 novembre, è stato rideterminato in euro ,00. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 20 novembre (v. allegato n. 2) si è provveduto alla ripartizione del fondo di cui trattasi. Con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze n del 27 dicembre, registrato alla Corte dei conti il 16 gennaio, Registro n. 1 economia e finanze Foglio n. 164, sono state introdotte per l'anno finanziario le seguenti variazioni, solo in termini di competenza, negli stati di previsione dei sottoindicati Ministeri: "in diminuzione MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE Ragioneria Generale dello Stato per mille IRPEF Stato Cap. n "Fondo corrispondente, ecc." in aumento MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE Tesoro Presidenza del Consiglio dei Ministri Cap. n "Fondo, ecc." Contributi ad enti ed altri organismi Cap. n "Contributi, ecc." MINISTERO DELL'INTERNO FONDO EDIFICI DI CULTO ENTRATA Contributo dello Stato Cap. n. 121 "Contributo, ecc." SPESA Edilizia Cap. 503 "Restauro, ecc." MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI Direzione Generale per i beni librari e gli istituti Patrimonio librario statale Cap. n "Spese, ecc." Direzione Generale Beni Archeologici Patrimonio culturale statale Cap. n "Spese, ecc." Direzione Generale Archivi Informatica di servizio Cap. n "Spese, ecc." Archivi non statali Cap. n "Interventi, ecc." Direzione Generale Beni Architettonici e il Paesaggio Patrimonio culturale non statale Cap. n "Interventi, ecc." Patrimonio culturale statale Cap. n "Spese, ecc." Spettacolo dal vivo 14

15 Patrimonio culturale statale Cap (di nuova istituzione) "Spese per la catalogazione della documentazione archivistica" ( ) Cinema Patrimonio culturale non statale Cap. n "Spese, ecc." Direzione Generale Patrimonio storico, Artistico e Demoetnoantropologico Patrimonio culturale non statale Cap. n "Interventi, ecc." Patrimonio culturale statale Cap. n "Spese, ecc." ". Lo stanziamento riguardante la Presidenza del Consiglio dei Ministri (euro ) è stato iscritto, in termini di competenza, nel bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'anno (capitolo 224). Gli interventi finanziati per l'anno sono stati 236, così ripartiti per tipologia di intervento (v. tabelle n. 2 e 8): Fame nel mondo n. 11 interventi, per euro ,00 (pari al 2,62%); Calamità naturali n. 28 interventi, per euro (pari al 18,55%); Assistenza ai rifugiati n. 1 intervento, per euro (pari all'8,71%); dei beni n. 196 interventi, per euro ,00 (pari al 70,12%). La ripartizione territoriale dei finanziamenti risulta essere la seguente (v. tabella n. 8). Per quanto riguarda l'italia, fra le varie Regioni sono stati distribuiti circa 96,63 milioni di euro, pari al 97,38% del totale dei finanziamenti. La prima Regione è rappresentata dal Lazio, con il 16,97% (16,39 milioni di euro); Lombardia, con il 10,00% (9,66 milioni di euro); Basilicata, con il 9,55% (9,23 milioni di euro); Marche, con il 7,25% (7 milioni di euro); Puglia, con il 6,75% (6,52 milioni di euro); Veneto, con il 6,72% (6,49 milioni di euro); Campania, con il 5,58% (5,39 milioni di euro); Toscana, con il 5,47% (5,28 milioni di euro); Sicilia, con il 5,38% (5,20 milioni di euro); Piemonte, con il 5,32% (5,13 milioni di euro); Emilia-Romagna, con il 4,10% (3,96 milioni di euro); Abruzzo, con il 3,88% (3,75 milioni di euro); Calabria, con il 3,86% (3,73 milioni di euro); Sardegna, con il 2,67% (2,58 milioni di euro); Liguria, con il 2,59% (2,50 milioni di euro); Friuli-Venezia Giulia, con l'1,58% (1,52 milioni di euro); Umbria, con l'1,29% (1,25 milioni di euro); Molise, con l'1,04% (1 milione di euro). Tra i continenti del mondo, di seguito indicati, sono stati distribuiti finanziamenti per circa 2,59 milioni di euro, pari al 2,62% del totale dei finanziamenti. All'Africa sono stati assegnati contributi pari a 1,84 milioni di euro (70,74%), a cui seguono l'asia con 663 mila euro (25,56%) e l'europa con 96 mila euro (3,70%). I contributi richiesti ammontano a ,11 euro, quelli finanziati a ,00 euro, pari al 48,77% (v. tabella n. 2) Ripartizione del fondo dell'otto per mille dell'irpef a diretta gestione statale per l'anno Lo stanziamento del fondo dell'otto per mille iscritto sul capitolo 2780 dello stato di previsione per l'anno del Ministero dell'economia e delle finanze è pari ad euro ,64. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 20 dicembre (v. allegato n. 3) si è provveduto alla ripartizione del fondo in questione. 15

16 Con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze n del 31 dicembre, registrato alla Corte dei conti il 31 dicembre, Registro n. 7 economia e finanze Foglio n. 166, sono state introdotte per l'anno finanziario le seguenti variazioni, solo in termini di competenza, negli stati di previsione dei sottoindicati Ministeri: "in diminuzione MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO , per mille IRPEF Stato ,00 Cap. n Fondo corrispondente a quota parte dell'importo dell'8 per ecc ,00 in aumento MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE TESORO , Contributi ad enti ed altri organismi ,00 Cap. n Contributo al fondo edifici di culto per assegnazione di ecc ,00 Cap. n Contributo all'istituto agronomico per l'oltremare , Presidenza del Consiglio dei Ministri ,00 Cap. n Fondo per il funzionamento della Presidenza del Consiglio ecc ,00 MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI BENI LIBRARI E ISTITUTI CULTURALI Patrimonio librario statale ,00 Cap. n Spese per la manutenzione, il recupero, la conservazione, ecc ,00 ARCHIVI , Archivi non statali ,00 Cap. n Interventi per il recupero, la salvaguardia, il restauro, ecc ,00 BENI ARCHITETTONICI E PAESAGGIO , Patrimonio culturale non statale ,00 Cap. n Interventi per restauro e valorizzazione di monumenti di ecc , Patrimonio culturale statale ,00 Cap. n Spese per il recupero, la salvaguardia, il restauro, la ecc ,00 PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO E DEMOETNOANTROPOLOGICO , Patrimonio culturale non statale ,00 Cap. n Interventi e contributi straordinari per il restauro, la ecc ,00 16

17 Nello stato di previsione dell'istituto Agronomico per l'oltremare ed in quello del Fondo Edifici di Culto, per l'anno finanziario, vengono disposte le seguenti variazioni di bilancio solo in termini di competenza: ISTITUTO AGRONOMICO PER L'OLTREMARE in aumento ENTRATA ISTITUTO AGRONOMICO PER L'OLTREMARE , Contributi ,00 Cap. n. 122 Contributi diversi ,00 SPESA ISTITUTO AGRONOMICO PER L'OLTREMARE , Promozione culturale ,00 Cap. n. 142 Spese per lo svolgimento delle attività didattiche ,00 FONDO EDIFICI DI CULTO ENTRATA EDIFICI DI CULTO , Contributo dello Stato ,00 Cap. n. 121 Contributo straordinario dello Stato ,00 SPESA EDIFICI DI CULTO , Edilizia ,00 Cap. n. 503 Restauro, tutela e manutenzione straordinaria di edifici di ecc ,00". Lo stanziamento riguardante la Presidenza del Consiglio dei Ministri (euro ,00) è stato iscritto, in termini di competenza, nel bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'anno (capitolo 224). Gli interventi finanziati per l'anno sono stati 203 e la ripartizione per tipologia di interventi è stata la seguente (v. tabelle n. 3 e 9): Fame nel mondo n. 10 interventi, per euro ,00 (pari al 2,52%); Calamità naturali n. 47 interventi, per euro ,00 (pari al 26,83%); Assistenza ai rifugiati n. 1 intervento, per euro ,00 (pari all'8,62%); dei beni n. 145 interventi, per euro ,64 (pari al 62,02%). La ripartizione territoriale dei finanziamenti è la seguente (v. tabella n. 9). Per quanto riguarda l'italia, sono stati distribuiti tra le varie Regioni circa 99 milioni di euro, pari al 97,48% del totale dei finanziamenti. La prima Regione che ha usufruito dei contributi è il Lazio, con il 15,08% (14,91 milioni di euro), a cui seguono: Marche, con il 12,11% (11,97 milioni di euro); Lombardia, con il 9,90% (9,79 milioni di euro); Puglia, con il 9,03% (8,92 milioni di euro); Emilia-Romagna, con il 7,71% (7,63 milioni di euro); Abruzzo, con il 6,17% (6,11 milioni di euro); Calabria, con il 6,12% (6,05 milioni di euro); Sicilia, con il 5,50% (5,44 milioni di euro); Veneto, con il 5,02% (4,97 milioni di euro); Molise, con il 4,93% (4,87 milioni di euro); Liguria, con il 4,37% (4,32 milioni di euro); Toscana, con il 3,99% (3,95 milioni di euro); Campania, con il 3,39% (3,35 milioni di euro); Friuli-Venezia Giulia, con il 2,40% (2,38 milioni di euro); Piemonte, con il 17

18 2,22% (2,20 milioni di euro); Basilicata, con l'1,12% (1,11 milioni di euro); Sardegna, con lo 0,71% (703 mila euro); Umbria, con lo 0,21% (209 mila euro). Per quanto concerne l'estero, fra i tre continenti di seguito indicati sono stati distribuiti circa 2,6 milioni di euro, pari al 2,52% del totale dei finanziamenti. All'Africa sono stati assegnati contributi pari a 1,85 milioni di euro (72,46%); a detto continente seguono l'america centrale con 454 mila euro (17,76%) e l'asia con 250 mila euro (9,78%). I contributi richiesti sono ammontati a ,44 euro, quelli finanziati a ,441,64 euro, pari al 56,07% (v. tabella n. 3) Ripartizione del fondo dell'otto per mille dell'irpef a diretta gestione statale per l'anno 2004 Lo stanziamento per l'anno 2004 del fondo dell'otto per mille iscritto sul capitolo 2780 dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze è pari ad euro ,00. L'articolo 2, comma 69, della legge 24 dicembre n. 350 (legge finanziaria 2004) ha disposto che l'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 47, secondo comma, della legge n. 222 del 1985, relativamente alla quota destinata allo Stato dell'otto per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche venga ridotta di 80 milioni di euro annui a decorrere dal In altri termini, le risorse che i contribuenti dal 2004 in poi decideranno di destinare a scopi di interesse sociale o a carattere umanitario saranno ogni anno decurtate di 80 milioni di euro; detta somma, destinata dai contribuenti alle sopra evidenziate finalità, sarà stornata per far fronte alle esigenze di finanza pubblica non coperte da leggi di riferimento e dalle tabelle di bilancio in finanziaria. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 23 novembre 2004 (v. allegato n. 4) si è provveduto alla ripartizione del fondo di cui trattasi. Con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze n del 27 dicembre 2004, registrato alla Corte dei conti il 29 dicembre 2004, Registro n. 6 economia e finanze Foglio 274, sono state introdotte per l'anno finanziario 2004 le seguenti variazioni, solo in termini di competenza, negli stati di previsione dei sottoindicati Ministeri: "in diminuzione MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO , per mille IRPEF Stato ,00 Cap. n Fondo corrispondente a quota parte dell'importo dell'8 per ecc ,00 in aumento MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE TESORO , Presidenza del Consiglio dei Ministri ,00 Cap. n Fondo per il funzionamento della Presidenza del Consiglio ecc ,00 MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI BENI ARCHEOLOGICI , Patrimonio culturale statale ,00 Cap. n (di nuova istituzione) Spese per interventi straordinari di restauro, conservazione e valorizzazione ivi 18

19 compresi quelli destinati alla realizzazione dei musei a seguito delle assegnazioni di quota parte del fondo finalizzato a scopi di interesse sociale o di carattere umanitario a diretta gestione statale (21.1.9)( /100%) ,00 BENI ARCHITETTONICI E PAESAGGIO , Patrimonio culturale non statale ,00 Cap. n Interventi per restauro e valorizzazione di monumenti di proprietà non statale, medioevali, moderni, ecc ,00". Lo stanziamento riguardante la Presidenza del Consiglio dei Ministri (euro ,00) è stato iscritto, in termini di competenza, nel bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'anno 2004 (capitolo 224). Gli interventi finanziati per l'anno 2004 sono stati 76, così suddivisi per tipologia di interventi (v. tabelle n. 4 e 10): Fame nel mondo n. 5 interventi, per euro ,85 (pari al 4,44%); Calamità naturali n. 3 interventi, per euro ,00 (pari al 3,16%); Assistenza ai rifugiati n. 59 interventi, per euro ,03 (pari al 65,72%); dei beni n. 9 interventi, per euro ,12 (pari al 26,68%). La ripartizione territoriale dei finanziamenti è la seguente (v. tabella n. 10). Per quanto concerne l'italia, i contributi distribuiti tra le varie Regioni ammontano a 19,60 milioni di euro, pari al 95,56% del totale dei finanziamenti. La prima Regione è rappresentata dal Lazio, con il 14,33% (2,81 milioni di euro) a cui seguono: Veneto con l'11,01% (circa 2,16 milioni di euro); Toscana, con il 9,84% (1,93 milioni di euro); Abruzzo, con l'8,47% (1,66 milioni di euro); Campania, con l'8,11% (1,59 milioni di euro circa); Liguria, con il 7,19% (1,41 milioni di euro); Puglia, con il 6,22% (1,22 milioni di euro); Sicilia, con il 6,05% (1,19 milioni di euro); Molise, con il 5,50% (1,08 milioni di euro); Emilia-Romagna, con il 5,07% (995 mila euro); Marche, con il 4,99% (978 mila euro); Lombardia, con il 3,66% (717 mila euro); Piemonte, con il 3,06% (600 mila euro); Calabria, con il 2,37% (465 mila euro); Friuli-Venezia Giulia, con l'1,28% (250 mila euro); Sardegna, con l'1,28% (250 mila euro); Umbria, con l'1,02% (200 mila euro); Basilicata, con lo 0,31% (60 mila euro); Valle d'aosta, con lo 0,26% (50 mila euro). Ai due continenti di seguito indicati sono stati distribuiti finanziamenti ammontanti a circa 911 mila euro, pari al 4,44% del totale dei finanziamenti. All'Africa sono stati assegnati contributi per 881 mila euro, pari al 96,71%, e all'america meridionale 30 mila euro, pari al 3,29%. I contributi richiesti ammontano a ,16 euro, quelli finanziati a ,00 euro, pari al 45,98% (v. tabella n. 4) Ripartizione del fondo dell'otto per mille dell'irpef a diretta gestione statale per l'anno Lo stanziamento per l'anno 2005 del fondo dell'otto per mille iscritto sul capitolo 2780 dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze è pari ad euro ,37. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 30 gennaio 2006 (v. allegato n. 5) si è provveduto alla ripartizione del fondo di cui trattasi. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze n del 7 luglio 2006, registrato alla Corte dei conti il 19 luglio 2006, Registro n. 5 economia e finanze Foglio n. 64, sono state introdotte per l'anno finanziario 2005 le seguenti variazioni, solo in termini di competenza, negli stati di previsione dei sottoindicati Ministeri: "in diminuzione MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO ,00 19

20 per mille IRPEF Stato ,00 Cap. n Fondo corrispondente a quota parte dell'importo dell'8 per ecc ,00 in aumento MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE TESORO , Presidenza del Consiglio dei Ministri ,00 Cap. n Fondo per il funzionamento della Presidenza del Consiglio ecc ,00 MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI DIPARTIMENTO PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI , Patrimonio culturale statale ,00 Cap. n Spese per interventi straordinari di restauro, ecc ,00 MINISTERO DELL'INTERNO LIBERTA' CIVILI E IMMIGRAZIONE , Immigrati, profughi e rifugiati ,00 Cap. n Spese per interventi a favore di stranieri regolari ecc ,00 Lo stanziamento riguardante la Presidenza del Consiglio dei Ministri (euro ,00) è stato iscritto in termini di competenza nel bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'anno 2005 (Capitolo 224). Gli interventi finanziati per l'anno 2005 sono stati 58, così suddivisi per tipologia di interventi (v. tabelle n. 5 e 11): Fame nel mondo n. 3 interventi, per euro (pari al 3,98%); Calamità naturali n. 3 interventi, per euro ,37 (pari al 5,26%); Assistenza ai rifugiati n. 49 interventi, per euro (pari al 66,84%); dei beni n. 3 interventi, per euro (pari al 23,92%). La ripartizione territoriale dei finanziamenti è la seguente (v. tabella n. 11). Per quanto riguarda l'italia, i contributi distribuiti tra le varie Regioni ammontano a 11,34 milioni di euro, pari al 96,02% del totale dei finanziamenti. La prima Regione è rappresentata dalla Calabria, con il 23,89% (2,71 milioni di euro) a cui seguono: Lazio, con il 18,73% (2,12 milioni di euro); Campania, con il 14,46% (1,64 milioni di euro); Marche, con l'8,64% (0,98 milioni di euro); Emilia Romagna, con il 6,34% (0,72 milioni di euro); Liguria, con il 4,32% (0,49 milioni di euro); Abruzzo, con il 4,06% (0,46 milioni di euro); Lombardia, con il 3,98% (0,45 milioni di euro); Friuli-Venezia Giulia, con il 3,97% (0,45 milioni di euro); Toscana, con il 2,65% (0,3 milioni di euro); Puglia, con il 2,13% (0,24 milioni di euro); Sicilia, con l'1,94% (0,22 milioni di euro); Umbria, con l'1,77% (0,2 milioni di euro); Veneto, con l'1,76% (0,2 milioni di euro); Piemonte, con l'1,23% (0,14 milioni di euro); Valle d'aosta, con lo 0,13% (15 mila euro). Al continente Africa sono stati assegnati contributi per 470 mila euro, pari al 3,98% del totale dei finanziamenti. I contributi richiesti ammontano a ,72 euro, quelli finanziati a ,37, pari al 28,54% (v. tabella n. 5) Ripartizione del fondo dell'otto per mille dell'irpef a diretta gestione statale per l'anno Lo stanziamento per l'anno 2006 del fondo dell'otto per mille iscritto sul capitolo 2780 dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze è pari ad euro ,80. 20

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