DIOCESI DI FORLI -BERTINORO. Statuto Associazione di volontariato Buon Samaritano - Forlì

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1 DIOCESI DI FORLI -BERTINORO Statuto Associazione di volontariato Buon Samaritano - Forlì

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3 Art. 1 Costituzione Denominazione e sede 1. E costituita l associazione di volontariato denominata Ass. Buon Samaritano Forlì. L associazione ha la sede in Forlì, piazza Dante Alighieri,1. Il trasferimento della sede all interno dello stesso Comune non comporta modifiche statutarie. 2. L Associazione, promossa dalla Diocesi di Forlì-Bertinoro, s ispira ai valori cristiani della carità, gratuità e condivisione. La struttura dell Associazione è ispirata a principi di solidarietà, trasparenza e democrazia che consentono l effettiva partecipazione dei soci alla vita associativa. 3. La durata dell Associazione è a tempo indeterminato; essa non ha scopo di lucro. Art. 2 Scopo e finalità 1. L associazione persegue esclusivamente il fine di solidarietà sociale, con l assenza di ogni fine di lucro e promuove la cultura del servizio cristiano e la sua traduzione in impegno concreto. 2. In particolare, per la realizzazione dello scopo prefisso e nell intento di agire in favore di tutta la collettività, l Associazione si propone, a titolo esemplificativo e non esaustivo, di svolgere, attraverso attività di volontariato ed a vantaggio della comunità, in maniera autonoma o in collaborazione con altre associazioni, enti e soggetti privati aventi finalità simili e che condividano gli scopi e le finalità dell associazione, le seguenti attività: - promuovere attività di volontariato nelle Parrocchie, nelle realtà del terzo settore, nelle associazioni e nei Centri riconosciuti dalla Diocesi, con particolare riguardo all assistenza ai giovani, agli anziani, agli ammalati, ai poveri ed emarginati e agli immigrati, nonché per la salvaguardia e la cura degli edifici sacri e loro pertinenze e di quanto in essi contenuto; - sviluppare i valori di partecipazione, solidarietà e corresponsabilità con proposte di impegno ed azioni concrete a sostegno delle finalità di promozione dei principi della cultura del servizio, dell educazione ai valori evangelici e della loro attuazione nella vita civile; 3

4 - sviluppare la partecipazione alle attività ecclesiali, culturali,ludiche e assistenziali delle comunità parrocchiali e religiose con particolare riferimento al coinvolgimento dei giovani, al sostegno delle famiglie, alla cura degli anziani, degli ammalati e dei più deboli; - ricercare momenti formativi di sostegno e di spiritualità. 3. Le attività di cui al comma precedente sono svolte dall Associazione prevalentemente tramite le prestazioni personali, gratuite e volontarie fornite dai propri aderenti. L Associazione può avvalersi anche di personale retribuito esclusivamente nei limiti necessari al regolare funzionamento dell Associazione ovvero per qualificare o specializzare l attività svolta. 4. L attività degli aderenti non può essere retribuita in alcun modo nemmeno da eventuali diretti beneficiari. Agli aderenti possono solo essere rimborsate dall Associazione le spese documentate effettivamente sostenute per l attività prestata entro criteri preventivamente stabiliti dall Associazione stessa. Ogni forma di rapporto economico con l associazione, anche derivante da lavoro dipendente o autonomo, è incompatibile con la qualità di socio. 5. L Associazione provvede ad assicurare gli aderenti che prestano attività di volontariato contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell attività stessa nonché per la responsabilità civile verso terzi. Art. 3 Associati 1. Il numero degli aderenti è illimitato. Sono membri dell Associazione le persone fisiche che ne condividano e ne accettino finalità e modi di attuazione dando la propria disponibilità personale per l attuazione pratica. Art. 4 Ammissione, decadenza, esclusione, rinuncia 1. Le ammissioni dei soci avvengono per delibera del Consiglio Direttivo, su domanda scritta degli interessati e su presentazione del parroco e/o del responsabile della realtà ecclesiale di riferimento. Gli associati devono, all atto della domanda d iscrizione, dichiarare di conoscere i principi e le finalità statutarie e, dopo aver sottoscritto la volontà di accettarli e 4

5 di condividerli, impegnarsi a partecipare a titolo spontaneo, gratuito e personale alle attività promosse dall associazione e a non svolgere, anche in altri contesti, attività in contrasto con i principi e le finalità dello Statuto. 2. Il Consiglio Direttivo cura l annotazione degli aderenti nel libro dei soci dopo che gli stessi avranno versato la quota associativa annuale. 3. Sull eventuale reiezione di domande, sempre motivata, è ammesso appello all Assemblea dei soci. 4. A norma dell art. 4 della Legge 266/91 tutti gli associati beneficiano di una copertura assicurativa contro gli infortuni e malattie, nonché per la responsabilità civile nei confronti di terzi quando prestano la loro attività di volontariato. 5. La qualità di socio si perde: a) per recesso; b) per mancato versamento della quota associativa annuale; c) per comportamento contrastante con gli scopi dell associazione; d) per persistenti violazioni degli obblighi statutari; e) per l instaurarsi di qualsiasi forma di rapporto di lavoro o di contenuto patrimoniale tra lo stesso e l Associazione; f) per decesso. 6. L esclusione dei soci è deliberata dall Assemblea dei soci, o dei delegati quando saranno istituite le sezioni, su proposta del Consiglio Direttivo. In ogni caso, prima di procedere all esclusione, devono essere contestati per iscritto al socio gli addebiti che allo stesso vengono mossi, consentendo facoltà di replica. 7. Il mancato pagamento della quota associativa annuale nei tempi previsti, previo sollecito scritto, comporta l automatica decadenza del socio senza necessità di alcuna formalità. 8. Ciascun iscritto può recedere in qualunque momento dall associazione presentando comunicazione scritta, la quale avrà efficacia immediata. Chi recede, è escluso o decaduto dall associazione per qualsiasi motivo, non ha diritto alcuno sul patrimonio della stessa e alla restituzione delle quote associative versate. 5

6 Art. 5 Doveri e diritti degli associati 1. Tutti i soci hanno stessi diritti e stessi doveri. 2. I soci sono tenuti: a) ad osservare il presente statuto, i regolamenti interni e le deliberazioni legittimamente adottate dagli organi associativi; b) a mantenere sempre un comportamento consono con gli scopi e le finalità dell Associazione; c) a versare la quota associativa annuale; d) a prestare la loro opera a favore dell Associazione in modo personale, spontaneo e gratuito. 3. I soci hanno diritto: a) a partecipare a tutte le attività promosse dall Associazione; b) a partecipare all Assemblea generale o di sezione, se istituite, con diritto di voto; c) ad accedere alle cariche associative; d) a prendere visione di tutti gli atti deliberativi e di tutta la documentazione relativa alla gestione dell Associazione, con possibilità di ottenerne copia. Art. 6 Organi dell associazione Sono organi dell Associazione: a) l assemblea generale degli associati o, in loro vece, dei delegati delle sezioni, se istituite; b) il Consiglio Direttivo; c) il Presidente; d) il Revisore dei conti, organo facoltativo. Art.7 Compensi e durata 1. Tutti gli incarichi associativi sono gratuiti. Il Consiglio Direttivo può stabilire il rimborso delle eventuali spese, preventivamente autorizzate, sostenute dagli associati incaricati di svolgere qualsiasi attività in nome e per conto dell associazione nei limiti e nello spirito della Legge 266/ Tutte le cariche hanno durata triennale e i membri sono rieleggibili. 6

7 Art.8 Articolazione della associazione. L associazione, su delibera del Consiglio Direttivo, può suddividersi in sezioni in base alla dislocazione territoriale dell associazione stessa. Ogni sezione dovrà essere costituita da almeno trenta soci e verrà individuata in base al nome assegnato dal Consiglio Direttivo. Le sezioni sono una semplice ripartizione organizzativa dell associazione e non godono di autonomia amministrativa, gestionale o patrimoniale nei confronti della stessa. Art.9 Le Sezioni. 1. La sezione riunisce gli associati, di una determinata zona comprendente una o più parrocchie o altre entità religiose cattoliche della Diocesi di Forlì-Bertinoro. 2. La sezione è retta dal delegato eletto dall Assemblea di sezione che assume la funzione di Incaricato; nel caso la sezione abbia diritto a più delegati, ai sensi dell art. 11, l Incaricato sarà scelto dall Assemblea di sezione, tra i delegati eletti dalla sezione stessa. L Assemblea di sezione può revocare il mandato d Incaricato. L incaricato revocato non ha diritto ad alcun risarcimento. 3. L Incaricato ha il compito di coordinare le attività degli associati appartenenti alla sezione, di tenere i rapporti con il Consiglio Direttivo, di tenere aggiornato il libro degli associati appartenenti alla sezione, di raccogliere le quote associative per conto dell Associazione, di curare la comunicazione tra gli organi direttivi centrali e quelli di sezione e di provvedere alla corretta esecuzione delle raccomandazioni emanate dal Consiglio Direttivo, di convocare in assemblea, almeno una volta all anno, gli associati appartenenti alla sezione. Art.10 Le assemblee di sezione. 1. Le assemblee di sezione vengono tenute almeno una volta all anno, entro novanta giorni dalla fine dell anno solare precedente, su invito del Consiglio Direttivo dell Associazione. 2. Le assemblee di sezione hanno il compito di discutere ed approvare la programmazione generale relativa alla loro sezione, ogni altro argo- 7

8 mento valido per la vitalità della sezione e di nominare un delegato, ogni trenta soci, per partecipare e deliberare nell assemblea generale dell associazione. 3. L assemblea di sezione può riunirsi ogni qual volta l incaricato lo ritenga opportuno o quando vi sia richiesta diretta al Consiglio Direttivo o all incaricato da parte di almeno un decimo degli iscritti. 4. L assemblea di sezione è convocata mediante esposizione negli albi parrocchiali dell avviso di convocazione contenente l ordine del giorno con indicati in modo dettagliato e preciso gli argomenti da trattare, il giorno, l ora e il luogo della prima e della seconda convocazione. 5. L assemblea si costituisce in prima convocazione con la presenza di persona o per delega di almeno il cinquanta per cento degli associati risultanti iscritti in regola con i versamenti delle quote sociali e assume le delibere a maggioranza semplice. 6. In seconda convocazione, da tenersi almeno dopo ventiquattro ore e non oltre otto giorni dopo la prima convocazione, l assemblea è valida con la presenza di qualunque numero di associati e le deliberazioni sono valide a maggioranza semplice. 7. Le assemblee di sezione non possono deliberare sulle materie riguardanti variazioni di norme statutarie e sullo scioglimento dell associazione, ma ne devono essere regolarmente informate. 8. L assemblea di sezione è presieduta dall Incaricato, il quale chiamerà un associato a fungere da Segretario. In caso di assenza o impedimento dell incaricato l assemblea sarà presieduta da un associato nominato al momento dai presenti. 9. Dell assemblea di sezione verrà redatto un verbale che sarà firmato per autentica dal Presidente Incaricato e dal Segretario. Il verbale dovrà essere trascritto nel libro dei verbali della sezione e dovrà venire trasmessa copia per le incombenze del caso al Consiglio Direttivo. Art.11 Delegati di Sezione. I delegati di sezione sono eletti dalle assemblee delle sezioni, nel numero di uno ogni trenta soci. Essi sono tenuti a partecipare all Assemblea dell associazione. 8

9 Art.12 Composizione e convocazione dell assemblea generale. 1. L assemblea generale è composta da tutti i soci, fino a che non si sono formate le sezioni locali, e può essere ordinaria e straordinaria. 2. Una volta formate le sezioni, l assemblea è composta dai delegati delle sezioni. 3. L assemblea generale è convocata dal presidente e in caso di sua indisponibilità dal Vicepresidente, entro quattro mesi dalla fine dell anno solare precedente, mediante esposizione nella sede legale e presso tutte le sedi operative dell avviso di convocazione almeno venti giorni prima della data fissata e deve indicare in modo preciso e dettagliato gli argomenti all ordine del giorno, la data, l ora e il luogo dell assemblea e della eventuale seconda convocazione che dovrà avvenire a distanza di almeno un giorno dalla prima convocazione. La convocazione può avvenire anche via fax o posta elettronica, almeno otto giorni prima dell adunanza. 4. L assemblea generale si riunisce in seduta ordinaria almeno una volta all anno per l approvazione del bilancio; in seduta straordinaria oltre che per convocazione promossa dal Presidente o in caso di sua indisponibilità dal Vicepresidente, quando lo richiedano almeno un terzo dei membri del Comitato Direttivo, o un decimo degli associati, o delegati rappresentanti almeno un decimo degli associati ordinari. 5. Le assemblee generali ordinarie sono valide in prima convocazione con la presenza di associati e/o di delegati rappresentanti la maggioranza degli associati ordinari e in seconda convocazione qualunque sia il numero dei presenti. 6. Le delibere dell assemblea generale ordinaria sono valide quando prese a maggioranza semplice dei voti rappresentati dagli associati o dai delegati. 7. L Assemblea generale straordinaria convocata per modificare lo statuto, è valida in prima convocazione con la presenza di almeno i due terzi dei soci o, se istituite le sezioni, dei delegati. Tutti avranno diritto di voto e la delibera per essere valida dovrà riportare il voto favorevole della metà più uno dei presenti. In seconda convocazione per la validità dell assemblea sarà necessaria la presenza della metà più uno degli iscritti o, se istituite le sezioni, dei delegati e la delibera con il voto favorevole della metà più uno dei presenti qualunque sia il numero dei presenti. 9

10 8. Alle operazioni assembleari sono ammesse deleghe fra associati o delegati, quando le sezioni saranno formate, in numero cumulativo non superiori a uno. Art. 13 Compiti e delibere di competenza dell assemblea generale 1. I compiti dell assemblea generale ordinaria degli associati, o se istituite le sezioni, dei delegati, sono: a) eleggere i membri del Consiglio Direttivo; b) eleggere eventualmente il Revisore dei Conti; c) approvare il bilancio preventivo e consuntivo; d) approvare i regolamenti interni proposti dal Consiglio Direttivo; e) discutere ed approvare il programma annuale formulato dal Consiglio Direttivo; f) deliberare l esclusione dei soci dall Associazione su proposta del Consiglio Direttivo; g) esprimersi sulle reiezioni di domande di ammissione di nuovi associati. L assemblea generale straordinaria degli associati ha il compito di deliberare sulle modifiche dello Statuto e sullo scioglimento dell Associazione. Art. 14 Consiglio Direttivo 1. Il Consiglio Direttivo è composto di cinque membri nominati dall assemblea generale dell Associazione. I membri del Consiglio Direttivo rimangono in carica tre anni e sono rieleggibili. Possono far parte del Consiglio esclusivamente gli associati. 2. Nel caso in cui, per dimissioni o altre cause, uno dei componenti il Consiglio Direttivo decada dall incarico, il Consiglio può provvedere alla sua sostituzione nominando il primo tra i non eletti che rimane in carica fino allo scadere dell intero Consiglio, con successiva ratifica da parte dell Assemblea dei soci. Nell impossibilità di attuare tale modalità, il Consiglio non procederà a nessuna sostituzione fino alla successiva Assemblea generale cui spetterà eleggere i sostituti per il reintegro dell organo fino alla sua naturale scadenza. Se viene meno la maggioranza dei membri quelli rimasti in carica debbono convocare entro 30 giorni l assemblea 10

11 generale perché provveda all elezione di un nuovo Consiglio. 3. Il Consiglio Direttivo elegge a maggioranza assoluta tra i suoi membri, il Presidente, il vice Presidente, il Segretario e il tesoriere. 4. Il vice Presidente avrà il compito di coadiuvare il Presidente dell Associazione. 5. Il Segretario avrà il compito di coordinare le attività degli associati; di tenere i libri dei verbali delle assemblee e delle delibere del Consiglio Direttivo; il libro degli associati e ogni altro libro o documento obbligatorio, necessario o semplicemente utile per il buon andamento della gestione dell associazione; di curare la comunicazione con le sezioni territoriali 6. Il tesoriere avrà il compito di tenere e conservare in modo ordinato la documentazione contabile e provvedere alle riscossioni e ai pagamenti, preparare il bilancio preventivo e consuntivo in collaborazione con gli altri consiglieri, nonché di assistere e coadiuvare il revisore contabile. Egli dovrà curare il deposito dei bilanci preventivo e consuntivo presso la sede dell associazione e presso le sedi delle sezioni munito delle firme dei membri del Consiglio Direttivo e del Revisore Contabile, se nominato, entro novanta giorni dal termine dell anno solare. 7. Il Consiglio Direttivo si riunisce ogni qual volta il Presidente lo ritenga opportuno e con un minimo di due volte all anno, con comunicazione da inviare non meno di sette giorni prima della data della riunione. 8. In caso di impedimento da parte del Presidente il Consiglio può essere convocato dal vice presidente. 9. Le riunioni sono valide con la presenza della metà più uno dei componenti. Le delibere sono valide con il voto favorevole della maggioranza semplice dei presenti. 10. Spetta al Consiglio direttivo: a) formulare il programma annuale da sottoporre all approvazione dell assemblea generale; b) predisporre le relazioni da presentare all assemblea generale sull attività svolta; c) curare l esecuzione delle deliberazioni assembleari; d) predisporre il bilancio; e) deliberare sulle domande di nuove adesioni o proporre l esclusione di soci; f) predisporre gli eventuali regolamenti interni; 11

12 g) stipulare tutti gli atti e contratti inerenti l attività sociale; h) adottare altre delibere non riservate ad organi specifici dell associazione, ivi compresa l adozione di suddivisione dell associazione in sezioni secondo le regole del presente statuto; i) nominare i responsabili di eventuali commissioni di lavoro e ratificare quella degli incaricati delle sezioni, se costituite; j) compiere tutti gli atti e le operazioni per la corretta amministrazione dell Associazione che non spettino all Assemblea generale, ivi compresa la determinazione della quota associativa annuale. Art. 15 Il Presidente 1. Il Presidente ha la legale rappresentanza dell associazione di fronte ai terzi ed in giudizio. 2. Il Presidente, eletto dal Consiglio Direttivo, presiede e convoca l Assemblea generale e il Consiglio Direttivo, firmandone con il Segretario i relativi verbali, ed ha la responsabilità di far eseguire le delibere adottate dagli organi predetti, assicurando lo svolgimento organico ed unitario dell attività dell associazione. 3. In caso d urgenza il Presidente può assumere i poteri del Consiglio Direttivo chiedendo ratifica allo stesso dei provvedimenti adottati nell adunanza immediatamente successiva. 4. Il Presidente sovrintende alla gestione amministrativa, economica, fiscale e previdenziale-assicurativa dell associazione di cui firma gli atti. 5. Egli può delegare al vice presidente o ad altro componente il Consiglio Direttivo specifici compiti o incombenze. 6. In caso di impedimento o assenza il Presidente è sostituito dal vice presidente. In caso di dimissioni, spetta al vice-presidente convocare entro trenta giorni il Consiglio Direttivo per l elezione del nuovo Presidente. Art. 16 il Revisore dei conti Il Revisore dei Conti, se nominato, ha funzioni di controllo, viene eletto dall Assemblea con votazione apposita subito dopo la nomina o il rinnovo del Consiglio Direttivo e resta in carica tre anni. Il Revisore controlla 12

13 l amministrazione dell Associazione, la corrispondenza del bilancio alle scritture contabili e vigila sul rispetto dello statuto. Partecipa, su invito e senza potere di voto, alle riunioni del Consiglio Direttivo e alle assemblee, predispone la propria relazione annuale in tema di bilancio consuntivo. Art. 17 Risorse economiche. Fondo comune 1. L Associazione trae le risorse economiche per il funzionamento e per lo svolgimento delle proprie attività da: a) quote associative e contributi degli aderenti; b) contributi di privati; c) contributi dello stato, di enti o di istituzioni pubbliche, anche finalizzati al sostegno di specifiche e documentate attività o progetti; d) donazioni o lasciti testamentari; e) rimborsi derivanti da convenzioni; f) entrate derivanti da attività commerciali e produttive marginali. 2. Il fondo comune, costituito a titolo esemplificativo e non esaustivo da avanzi di gestione, fondi, riserve e tutti i beni acquisiti a qualsiasi titolo dall Associazione, non è mai ripartibile fra i soci durante la vita dell associazione né all atto del suo scioglimento. 3. E fatto divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione, nonché fondi, riserve o capitale salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge. 4. L associazione ha l obbligo di reinvestire l eventuale avanzo di gestione a favore di attività istituzionali statutariamente previste. 5. L esercizio sociale va dal 1 Gennaio al 31 Dicembre di ogni anno. Al termine di ogni esercizio il Consiglio Direttivo redige il bilancio e lo sottopone all approvazione dell Assemblea dei soci entro quattro mesi dalla chiusura dell esercizio. Art. 18 Norma finale 1. Lo scioglimento dell Associazione, per le cause previste dal Codice Civile, è deliberato dall assemblea in seduta straordinaria con il voto favorevole di almeno i tre quarti degli associati aventi diritto al voto o dei 13

14 delegati, se istituite le sezioni. 2. L assemblea che delibera lo scioglimento dell Associazione, provvederà alla nomina di uno o più liquidatori determinandone i poteri ed eventuali compensi e delibererà in merito alla devoluzione dell eventuale residuo attivo dell Associazione. 3. Tutti i beni residui al termine delle operazioni di liquidazione saranno devoluti ad altre organizzazioni di volontariato operanti in identico o analogo settore, salvo diversa destinazione imposta per legge. Art. 19 Rinvio Per quanto non previsto dal presente Statuto si fa riferimento alle leggi vigenti e ai principi generali dell ordinamento giuridico. 14

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