Caritas diocesana di Forlì Bertinoro. III Tappa Equipe Caritas diocesane Aprile Presentazione Caritas
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- Maria Teresa Grandi
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1 Caritas diocesana di Forlì Bertinoro III Tappa Equipe Caritas diocesane Aprile 2008 Presentazione Caritas 1. brevi cenni storici - il Sinodo diocesano - la Casa Buon Pastore 2. Organizzazione ed organigramma - descrizione dei luoghi: l equipe, l ufficio di direzione, il laboratorio - in prospettiva: la revisione dello statuto e del Consiglio 3. Lavoro per aree. - Area promozione caritas - Area Promozione umana - Area Promozione mondialità 4. il lavoro per progetti - programma annuale - ambiti trasversali: spiritualità; formazione; comunicazione; animazione. 5. Strumenti collegati - Associazione Buon Pastore - Associazione Incontri - Centro di spiritualità Consulta diocesana organismi socioassistenziali. 1) cenni storici La Caritas diocesana di Forlì-Bertinoro è nata nel 1977, ma il passaggio dalla ODA alla Caritas ha richiesto quasi dieci anni e la sua costituzione ufficiale è avvenuta solo nel 1987 con l approvazione dello Statuto.In questo periodo si è passati gradualmente dalla visione di una caritas assitenzialista ad un organismo ecclesiale con prevalente funzione pedagogica. Ma il vero impulso le è venuto dal Sinodo diocesano ( ): la verifica delle prassi in atto, la riflessione sistematica sui programmi e sui percorsi ha posto le basi per un nuovo modo di fare caritas più centrato sulla corresponsabilità, sul discernimento, insomma sul lavoro d equipe. Tale percorso è coinciso con il rilancio del Cda e dei servizi collegati, la nascita del Centro di spiritualità e soprattutto la consegna alla Caritas della Casa Buon Pastore, come segno conclusivo del Sinodo stesso. Questo luogo, dentro la città, è una vera e propria Casa della Carità: sede del Cda diocesano e di alcuni servizi collegati; sede della Segreteria caritas e dell ufficio per il servizio civile, ma anche centro propulsore della necessaria elaborazione culturale della carità, spazio per la socializzazione, l incontro, la formazione e la cura pastorale delle
2 comunità immigrate; scuola di spiritualità attraverso il Centro di spiritualità animato dalla Comunità Buon Pastore; luogo per favorire la solidarietà, la comprensione e l integrazione tra le culture e le diverse espressioni religiose, con l aiuto dell Associazione Incontri. 2) Organizzazione ed organigramma Oggi la Caritas diocesana è così organizzata: vedi grafico Descrizione dei luoghi 1) la centralità dell equipe. Ne fanno parte i responsabili dei vari settori Caritas che attraverso questo luogo promuovono la qualità organizzativa passando da una visione più incentrata sulla capacità di una singola persona alla sinergia di più persone motivate nella responsabilità a guidare l azione pastorale Caritas nel mondo che cambia. Si è curato la formazione dell equipe attraverso un percorso di costituzione del gruppo, condivisione di finalità ed obiettivi, consolidamento di metodologie comuni. Dopo un approfondimento e uno studio della propria identità e dell identità dei vari luoghi che costituiscono la realtà della Caritas diocesana, l equipe ha elaborato un metodo di lavoro e definito la finalità dei vari ambiti d intervento attraverso un percorso di progettazione e autoformazione. L equipe è diventato il luogo della corresponsabilità alla quale il direttore e i suoi collaboratori fanno costantemente riferimento per la gestione generale della caritas, in particolare delle attività trasversali: la formazione, la comunicazione, la spiritualità, la promozione. 2) l ufficio di direzione. E composto da quattro persone, nominate dal Vescovo con il compito di supportare il direttore nella gestione quotidiana, ordinaria della Caritas 3) Laboratorio promozione caritas: è un gruppo di lavoro, composto da persone con competenze diverse, promosso e coordinato dalla Caritas diocesana, che opera attraverso un progetto di promozione e accompagnamento della testimonianza comunitaria della carità nelle parrocchie e nelle unità pastorali. E composto da: direttore; vicedirettore ; un rappresentante del Cda dell OPR, dell area mondialità, del servizio civile; un rappresentante di ogni commissione vicariale della carità; parroci od operatori pastorali di altri ambiti eventualmente interessati. Compiti: conoscenza del contesto ecclesiale in cui si lavora; elaborazione di un progetto di promozione e accompagnamento delle parrocchie e delle unità pastorali; abilitazione degli animatori alla pratica del metodo pastorale caritas attraverso proposte formative e occasioni d incontro e scambio di esperienze. In prospettiva: 4) modifica dello Statuto : il percorso di costituzione dell equipe ha fatto maturare l esigenza di modificare lo Statuto del In particolare per quanto riguarda: gli organi statutari; la menzione ai tre luoghi principali: Cda, OdPR, Laboraotorio; il collegamento con il consiglio pastorale diocesano 5) il Consiglio ( in fase di rinnovamento): è l organo che recepisce le indicazioni della pastorale diocesana, in particolare del consiglio pastorale diocesano e le promuove per quanto riguarda l ambito della carità. E composto: Vescovo, Vicario per la pastorale, membri dell equipe, alcuni delegati del Consiglio pastorale diocesano (con un preciso mandato da parte del consiglio), il Comitato direttivo della Consulta OSA, rappresentanti di alcuni uffici pastorali. Compiti: elabora le linee d indirizzo e ne verifica l attuazione rispetto alla pastorale della carità nella Chiesa locale; delibera ed approva i bilanci; esamina ed elabora le nuove iniziative di carità; verifica delle opere in atto. 3) Lavoro per Aree Area Promozione Caritas: servire e animare la Chiesa L area Promozione Caritas sviluppa in modo particolare un attenzione unitaria al promuovere Caritas, orientando la propria azione verso: la promozione e l'accompagnamento delle Caritas parrocchiali l'accompagnamento dell Equipe delle Caritas diocesana 2
3 l'assunzione di un metodo di lavoro da parte delle stessa Equipe, fondato sull'ascoltare, osservare, discernere per animare l'attenzione allo studio, alla ricerca e alla documentazione la cura della pastorale unitaria e dei luoghi pastorali della comunione ( consigli past.- uffici diocesani) la comunicazione e la cura delle reti pastorali sul territorio. la promozione dei tre luoghi principali: Centro di Ascolto,Osservatorio delle Povertà e delle Risorse e del Laboratorio Caritas parrocchiali e del loro lavoro unitario la promozione di attività di formazione a livello diocesano e territoriale l attenzione e la cura della spiritualità di operatori e volontari ( in collaborazione con il Centro di Spiritualità Buon Pastore ) Tale attenzione si è concretizzata, in particolare: - la promozione e l'accompagnamento del Laboratorio Caritas parrocchiali. - La promozione dell Osserevatorio diocesano delle povertà e risorse: strumento pastorale che aiuti a rinnovare il modo di essere Chiesa in tutti gli itinerari di pastorale. L Osservatorio deve saper cogliere le mutazioni e suggerire in anticipo, alla comunità ecclesiale e civile, modalità per ridurre il rischio di povertà. Si tratta di un lavoro condotto principalmente attraverso i luoghi di relazione promossi dalla Caritas diocesana: Centri d ascolto, Associazioni, Gruppi caritativi. - l attenzione alla pastorale unitaria. Partecipazione attiva al Consiglio pastorale diocesano; organizzazione di percorsi unitari( quaresima di carità ) con altri uffici diocesani; progetti pastorali comuni ( Past sociale: Osservatorio Past. giovanile: Centro s. Lucia past. familiare- percorso in atto); Organizzazione di un corso diocesano per operatori pastorali; incontri periodici con il clero, i diaconi, i seminaristi, i ministri dell eucaristia - la formazione. Progettazione e attuazione di percorsi formativi: a livello diocesanoincontro mensile di formazione permanente; a livello vicariale incontro annuale e di accompagnamento per la costituzione delle commissioni vicariali; a livello parrocchiale. Area Promozione Umana: servire i poveri e il territorio L area Promozione Umana sviluppa in modo particolare un'attenzione unitaria ai servizi e al rapporto con il territorio, orientando la propria azione verso: l'attenzione al promuovere servizi socio-pastorali e politiche sociali la cura dei luoghi dell'accoglienza e della relazione con i poveri l'attenzione alle varie aree di bisogno/volti di povertà la cura delle risorse impegnate a servizio dei poveri: giovani e ragazze in servizio civile volontario, gruppi e realtà di volontariato, mondo della cooperazione, istituti di religiosi e religiose, famiglie solidali,... gli interventi nelle situazioni di emergenza, dalla risposta immediata alla riabilitazione e allo sviluppo. Quest ambito è quello che fa riferimento ai servizi. La Caritas diocesana ha promosso l Associazione Buon Pastore per la gestione del Centro d Ascolto Diocesano e per tutti i servizi ad esso collegati: la mensa, le docce, il guardaroba, l accoglienza notturna di primo e secondo livello. In questi anni si è curata, inoltre, la nascita dei centri d ascolto parrocchiali; una quindicina sono quelli attivi, con i quali si sta cercando di costituire un lavoro di rete per una più efficace promozione e presa in carico delle persone che vi si rivolgono ( coord. Cda parrocchiali) Un altro settore importante è quello della gestione e dell animazione del servizio civile nazionale: la Caritas diocesana è ente accreditato di primo livello e attualmente cura la formazione e la gestione di dieci giovani in servizio presso alcuni Centri d ascolto, Oratori, Case famiglia e Centri giovanili della Diocesi. Collegato alla gestione del servizio civile c è il Progetto S. Lucia: in collaborazione con la Pastorale giovanile, il Centro diocesano universitario e il Centro di pastorale vocazionale, la Caritas diocesana partecipa all organizzazione di un Centro di pastorale giovanile. Collabora in un ottica di 3
4 pastorale integrata all animazione giovanile a tutti i livelli, in particolare s impegna a promuovere il servizio civile e il volontariato giovanile attraverso la loro conoscenza delle associazioni sul territorio, la proposta di iniziative strutturate durante l anno e il progetto di una convivenza che coniughi lo studio e il lavoro con il volontariato. Il coordinamento degli organismi caritativi d ispirazione cristiana è assunto dalla Caritas soprattutto attraverso la Consulta diocesana degli Organismi Socio-assitenziali con la finalità di stabilire un collegamento permanente fra organismi collegati alla Chiesa per uno scambio d informazioni, di esperienze, per elaborare proposte di orientamenti pastorali ed eventualmente interventi comuni. Altro settore strettamente collegato ai servizi è quello delle politiche sociali, settore strategico per promuovere una testimonianza della carità in forme consone ai tempi e ai bisogni. In questi anni si è cercato di essere presenti ai tavoli dell accordo di programma e di collaborare con i comuni e la provincia sui temi dell immigrazione e della lettura delle povertà. Area Mondialità: servire e animare il mondo Quest area sviluppa in modo particolare un'attenzione unitaria all'ambito dell'educazione alla mondialità, della tutela dei diritti e degli interventi di solidarietà a livello internazionale. Orienta la sua azione verso: coordinamento degli interventi di emergenza e solidarietà internazionale e loro ricaduta pedagogica e pastorale raccolta e messa in comune delle esperienze significative avviate dalle Caritas parrocchiali sugli interventi all'estero, l'educazione alla mondialità e la tutela dei diritti individuazione e confronto sui bisogni formativi in merito alla progettazione degli interventi all'estero e alla loro ricaduta pedagogica e pastorale, ecc. definizione di alcune priorità progettuali partecipazione al Gruppo regionale Educazione alla Mondialità confronto su alcune tematiche prioritarie (pace e riconciliazione, globalizzazione e Forum Sociale Mondiale, povertà e obiettivi di sviluppo del millennio, stili di vita e criteri etici,...) Per la sviluppo e la promozione di tali azioni ci si avvale della collaborazione anche del gruppo giovanile InConTra e dell Ass. Incontri. Importante anche la collaborazione con il Comitato per la lotta contro la fame nel mondo, opera segno storica sul nostro territorio e anche con LVIA- Forlì terzo mondo. Concretamente quest anno si è organizzato un percorso per i gruppi del postcresima sui pregiudizi e la gestione dei conflitti; una mostra sugli obiettivi del millennio; un corso di formazione sul tema: lo Straniero in noi e tra noi. 4) Lavoro per progetti All inizio dell anno pastorale l Equipe mette a punto un programma annuale che tiene conto: - del progetto pastorale diocesano - del percorso nazionale di caritas italiana Il progetto cerca di condurre ad unità le iniziative dei vari ambiti e strumenti, inoltre definisce un calendario annuale condiviso. Breve presentazione del progetto annuale: Corresponsabili per animare alla carità In prospettiva. L equipe ha individuato quattro ambiti trasversali che ritiene di dover curare in modo particolare e appunto trasversale. 1) Spiritualità. Percorsi comuni e appuntamenti mensili per crescere nella spiritualità di comunione 2) Formazione. Formulazione di un piano formativo globale; individuazione di un team di formatori. 3) Comunicazione. Progettazione di strumenti comuni: un giornalino, il sito web; individuazione di alcuni responsabili 4) Animazione. Condivisione delle linee principali e loro implementazione in particolare attraverso il laboratorio 4
5 5) Strumenti collegati Si riconoscono quattro principali strumenti operativi promossi o collegati direttamente con la Caritas diocesana: 1) Associazione Buon Pastore, 2) Associazione Incontri, 3) Centro di Spiritualità, 4) Consulta degli organismi socioassistenziali. Tali strumenti pur godendo di una propria autonomia coltivano la comunione e la collaborazione tra di loro e con la Caritas diocesana: 1) gli strumenti operativi sono chiamati a coltivare la propria specificità attraverso la conoscenza approfondita della propria mission e la circolarità con gli altri strumenti definendo ciò che è d interesse comune ( ad esempio la promozione del volontariato e gli ambiti trasversali definiti). 2) tutti gli strumenti, in quanto espressione Caritas, sono espressione della Chiesa locale. Ognuno di essi, quindi, trova ulteriore punto di riferimento e di comunione nei progetti pastorali diocesani e nelle linee pastorali del Vescovo che, attraverso la mediazione della Caritas diocesana, sono chiamati a declinare secondo la loro specificità o mission. Breve presentazione del Centro di spiritualità e dell Associazione Incontri 5
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