PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO. Osservatorio Provinciale per il Turismo

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1 PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Osservatorio Provinciale per il Turismo Il movimento turistico in Trentino nell estate 2006

2 Rapporto a cura di Gianfranco Betta, Stefania De Carli, Marco Franceschini, Lorenza Tomaselli Redazione testi Gianfranco Betta (sintesi dei risultati), Marco Franceschini (capp.1-4 e Allegati), Lorenza Tomaselli cap. 5, tabelle e grafici), Stefania De Carli (cap. 6) Revisione tabelle Chiara Buccella Editing Anna Sievers Progetto grafico Asteria

3 SOMMARIO PRESENTAZIONE - Tiziano Mellarini (Ass. all Agricoltura, al Commercio e Turismo PAT)... 7 SINTESI DEI PRINCIPALI RISULTATI...11 Estate Non solo montagna Chi è il turista estivo che frequenta il Trentino? Gli amanti del riposo La vacanza estiva in appartamento Il vacanziere attivo ESTATE CONSIDERAZIONI ED APPROFONDIMENTI NUMERI E QUALITÀ Vacanze in montagna, tra fedeltà, tradizione, moda e tendenze Il Trentino, il turismo e l estate Proponendo fin da subito una sintesi dell analisi Il Trentino estivo, tra mercati di prossimità ed internazionalizzazione Tra identità da valorizzare ed esigenze di diversificare rischi e clientele L estate, mese per mese GLI AMBITI A grandi linee L acqua è di casa, in Trentino Le Dolomiti, le grandi montagne Le città Gli Altri I meno grandi La permanenza media Approfondendo gli ambiti (in merito al loro movimento certificato) Quelli che soffrono Quelli che attirano, ma non riescono a trattenere Quelli che crescono Quelli che tengono IL MOVIMENTO PROVENIENTE DAGLI STATI ESTERI REGIONI ITALIANE LA STAGIONE ESTIVA 2006 IN ITALIA E PRESSO ALCUNI COMPETITOR Italia Alto Adige Tirolo Comparto Montano Veneto Valle d Aosta REPORT giugno

4 5.6 L andamento dei mercati europei occidentali ed orientali in Trentino, Alto Adige e Tirolo nell estate Mercati Europa occidentale Mercati Europa Orientale Mercato Italia Alcune considerazioni di sintesi IL TURISTA ESTIVO IN TRENTINO. SINTESI DI ALCUNE RICERCHE La vacanza nella stagione estiva in Trentino Il profilo del vacanziere estivo attivo Premesse Il vacanziere estivo attivo La vacanza estiva in appartamento ALLEGATI... Tabelle aggiornamento dati, grafici di riepilogo e commenti ALLEGATO I... Tabelle aggiornamento dati, grafici di riepilogo e commenti. Movimento turistico semestre... estivo totale provinciale ALLEGATO II... Tabelle aggiornamento dati, grafici di riepilogo e commenti. Movimento turistico semestre... estivo 2006 per ambito ALLEGATO III... Tabelle aggiornamento dati, grafici di riepilogo e commenti. Movimento turistico semestre... estivo 2006 per stato estero ALLEGATO IV... Tabelle aggiornamento dati, grafici di riepilogo e commenti. Movimento turistico semestre... estivo 2006 per regione italiana REPORT giugno 2007

5 INDICE DELLE FIGURE Tabella 1: Movimento turistico per tipologia ricettiva e confronto con estate precedente - semestre estivo Tabella 2: Arrivi e presenze in Alto Adige per nazione di provenienza - semestre estivo Tabella 3: Arrivi e presenze in Alto Adige per regione italiana - semestre estivo Tabella 4: Arrivi e presenze in Alto Adige per tipologia ricettiva - semestre estivo Tabella 5: Arrivi e presenze in Tirolo per nazione di provenienza - semestre estivo Tabella 6: Arrivi e presenze in Tirolo per tipologia ricettiva - semestre estivo Tabella 7 : Arrivi e presenze nel Comparto Montano Veneto per nazione di provenienza - semestre estivo Tabella 8: Arrivi e presenze nel Comparto Montano Veneto per regione italiana di provenienza - semestre estivo Tabella 9: Arrivi e presenze nel Comparto Montano Veneto per tipologia ricettiva - semestre estivo Tabella 10: Arrivi presenze in Valle d Aosta per tipologia ricettiva - semestre estivo Tabella 11: Arrivi e presenze in Valle d Aosta per nazione di provenienza - semestre estivo Tabella 12: Arrivi e presenze in Valle d Aosta per regione italiana - semestre estivo Tabella 13: Presenze mercati europei occidentali - semestre estivo Tabella 14: Presenze mercati europei orientali -semestre estivo Tabella 15: Presenze mercato Italia - semestre estivo Tabella 16: Universo di riferimento per un analisi trasversale nel tempo Tabella 17: Movimento turistico certificato per ambito - semestre estivo Tabella 18: Riepilogo flussi in ordine decrescente di arrivi Tabella 19: Riepilogo flussi in ordine decrescente di presenze Tabella 20: Movimento turistico certificato principali targhe estere - semestre estivo Tabella 21: Movimento turistico certificato regioni italiane - semestre estivo Grafico 1: Frequenze dei vacanzieri attivi nelle diverse indagini e sul totale degli sportivi Grafico 2: Frequenze ponderate dei vacanzieri attivi estratti dalle diverse indagini sul totale dei vacanzieri attivi Grafico 3: L età media dei vacanzieri estivi attivi Grafico 4: La quota di stranieri fra i vacanzieri estivi attivi Grafico 5: La presenza di primini del Trentino fra i vacanzieri estivi attivi Grafico 6: Come trascorrono le vacanze i vacanzieri estivi attivi Grafico 7: Alcune modalità di trascorrere le vacanze dei turisti estivi attivi Grafico 8: Differenze fra le due principali modalità di andare in vacanza fra i turisti nel loro complesso e i vacanzieri attivi REPORT giugno

6 Grafico 9: La permanenza media in Trentino dei vacanzieri estivi attivi Grafico 10: La spesa media giornaliera dei vacanzieri estivi attivi in Trentino (valori in euro) Grafico 11: La spesa media totale dei vacanzieri estivi attivi in Trentino (valori in euro) Grafico 12: Serie storica arrivi turistici estivi in Trentino per provenienza ( ) Grafico 13: Serie storica presenze turistiche estive in Trentino per provenienza ( ) Grafico 14: Serie storica arrivi turistici estivi in Trentino per comparto ricettivo ( ) Grafico 15: Serie storica presenze turistiche estive in Trentino per comparto ricettivo ( ) Grafico 16: Serie storica permanenza media estiva in Trentino per provenienza ( ) Grafico 17: Serie storica permanenza media estiva in Trentino per comparto ricettivo ( ) Grafico 18: Arrivi certificati per ambito - semestre estivo Grafico 19: Presenze certificate per ambito - semestre estivo Grafico 20: Arrivi certificati per stato estero - semestre estivo Grafico 21: Presenze certificate per stato estero - semestre estivo Grafico 22: Arrivi estivi certificati per regione italiana - semestre estivo Grafico 23: Presenze estive certificate per regione italiana - semestre estivo REPORT giugno 2007

7 Presentazione Per focalizzare e sviluppare una buona politica turistica occorrono delle buone informazioni. Non basta l idea, per saggia e mentalmente onesta che sia; servono anche dati, necessitano approcci scientifici, qualità e quantità. Senza informazioni affidabili non si possono comprendere i fenomeni e, senza comprendere contesti, tendenze e prospettive, le decisioni politiche e amministrative conseguenti non possono certo puntare al meglio. Ancora una volta, così, siamo ad accogliere e presentare con soddisfazione e fiducia nella sua costruttiva validità il Report dell Osservatorio per il Turismo, che presenta ed interpreta l andamento della stagione turistica estiva 2006 in Trentino. La stagione calda non è, per tutto l arco alpino, una stagione facile da proporre e da commercializzare sul mercato nazionale ed internazionale con la - sempre relativa - facilità con la quale si può invece operare in merito alla stagione invernale, ben più facilmente connotata dalla presenza della neve e dallo sci, anche se non mancano anche qui significative mutazioni nel rapporto domandaofferta. L estate esprime un offerta turistica composita e multiforme, nella quale il tranquillo riposo in un ambiente salubre ricco di natura s intreccia con l offerta di attività sportive. L esplorazione squisitamente turistica del territorio si affianca alla vita da spiaggia sui laghi. Le realtà dolomitiche, di altissimo pregio, si integrano con visite nei centri urbani trentini, che puntano sempre più alla valorizzazione del loro patrimonio culturale, che va dalla storia antica all architettura, dai monumenti all arte contemporanea. L offerta benessere, nelle sue numerose declinazioni, dalla dimensione curativa a quella del piacevole recupero psicofisico, si affianca ad attività leggere, all esperienza enogastronomica e a molte altre opportunità. Piccoli incrementi registrati negli arrivi nelle strutture dai flussi certificati indicano che il Trentino estivo riesce a coltivare il suo richiamo anche quando è fortissima la concorrenza delle offerte vacanziere marine ed esotiche, delle città d arte, ma potremmo anche affermare le crociere in quelli che ormai sono villaggi galleggianti ed altro ancora. Piccole flessioni nelle presenze esprimono invece qualche problema nel REPORT giugno

8 trattenere l ospite che, pur sempre positivamente sedotto dal nostro territorio e dalla nostra offerta, continua a contrarre la permanenza media. Certo quest ultima è una tendenza nota da anni, internazionalmente registrata anche dai concorrenti, tendenza contro la quale sembrerebbe ci sia ben poco da fare, ma non si deve credere che questo sia un trend totalmente incontrastabile. Un offerta di qualità ha sempre la possibilità di trattenere l ospite un giorno in più. Stare davvero bene in un luogo, in una destinazione, può sempre consentire all offerta di riprendere qualche punto in termini di permanenza media. Vi sono, poi, turisti che, per costume, possono trattenersi più a lungo, vi sono pratiche che richiedono un minimo di permanenza in Trentino. Il recupero psicofisico non può essere raggiunto in un fine settimana, un trekking nei rifugi assume la miglior dimensione con una certa durata, con un certo numero minimo di pernottamenti e di esplorazione del territorio. Il verde, il relax in generale hanno, direi quasi fisiologicamente, la migliore espressione nei tempi - se non lunghi - almeno medi. Oggi in Trentino, anche nel periodo estivo, la media della permanenza per quanto riguarda le strutture dell accoglienza a flussi certificati di arrivi e presenze è al di sotto della settimana: si tratta di 5,2 pernottamenti, e precisamente 4,9 giornate negli alberghi e 5,9 nelle strutture ricettive complementari. Se poi si desidera conoscere il dato stimato riguardante le seconde case e gli alloggi privati, si tratta di 13,1 pernottamenti. Pur tenendo presente che sempre esisterà un interessante flusso di itineranti, inevitabilmente rapidi nel cambiare luogo di pernottamento, questa media appare un po troppo contenuta ed anche non troppo favorevole e funzionale, tra l altro, ad un ottimizzazione della dimensione gestionale e commerciale soprattutto per gli alberghi. Le cose vanno un po meglio nel comparto complementare, ma le sei giornate vengono soltanto sfiorate. Il Trentino ha da anni una società di marketing territoriale, la Trentino SpA, che, attrezzata allo scopo, concretizza azioni a supporto dell intero territorio. Il Trentino ed il suo territorio sono, non dimentichiamolo, destinazione ma anche provenienza. Non si va soltanto, in Trentino, non ci si reca solamente per le vacanze, ma molto proviene anche dal Trentino: i prodotti, le eccellenze della nostra provincia raggiungono i consumatori nazionali ed internazionali veicolando e comunicando la bontà del territorio. Il Trentino è una terra che emette prodotti di qualità, ma anche destinazione nella quale trascorrere vacanze, dentro la quale esplorare, conoscere, perché no, anche assaggiare, annusare. 8 REPORT giugno 2007

9 Il turismo, soprattutto quello estivo, permette una forte conoscenza del territorio, una frequentazione ancor maggiore di luoghi, siti ed effettuazione di esperienze e di gioco tra la provenienza trentina dei prodotti eccellenti e l andare in Trentino a vivere quest eccellenza, che è di ambiente e di stile di vita, ma è anche di conoscenza e fruizione, di consumo dei suoi prodotti. E un meccanismo virtuoso nel quale il turismo contemporaneo trova una grande occasione e modalità di espressione. Tiziano Mellarini Assessore all agricoltura, commercio e turismo Provincia Autonoma di Trento REPORT giugno

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11 Sintesi dei principali risultati Estate Non solo montagna Per l estate 2006 si può parlare di sostanziale tenuta riguardo arrivi e presenze registrati: oltre i primi, in leggero incremento rispetto all anno precedente, più di 8 milioni le seconde, con una leggera contrazione sull estate Conteggiando anche le stime di alloggi privati e seconde case questi valori raddoppiano. La vacanza estiva in montagna è ancora di moda? Fa tendenza? Si potrebbe rispondere con un si e con un no, nel senso che la vacanza estiva in montagna non è per tutti. Proprio nella sua immagine austera, difficile, poco accessibile ed amichevole, qualche volta con un clima imprevedibile, la vacanza in montagna risulta l opposto di una spensierata vacanza balneare. Nel contempo alimenta anche un immagine di sobrietà, di lentezza, fatta di pause, di silenzi, ricca di odori e rumori naturali, in antitesi con il chiassoso divertimento marino. Ma a chi interessano questi valori? Chi li ricerca e li apprezza, dato che la montagna con queste caratteristiche non è una destinazione per tutti? Chi la frequenta come turista in estate è un turista di prossimità, risiede a poche ore di macchina. Ma questa prossimità rappresenta uno dei cuori economici più forti d Europa, e ci riferiamo all asse Milano Monaco. E un turista con un età media abbastanza elevata: Un titolo di studio medio alto e reddito conseguente, anche se la spesa giornaliera del turista estivo è più contenuta di quella del turista invernale. Si muove prevalentemente con la famiglia ed è tendenzialmente fedele alla destinazione Trentino. Il Trentino fa fatica a dialogare in estate con i mercati esteri. Eppure è l ambito del Garda, con una netta prevalenza di turisti stranieri rispetto alla componente nazionale, che presenta il maggior numero di arrivi e presenze rispetto a tutti gli altri ambiti turistici del Trentino. Se a questo ambito si aggiunge anche l ambito di Levico e Caldonazzo, un altra realtà prevalentemente lacuale, si evidenzia come circa un terzo di tutti i pernottamenti estivi del Trentino abbiano a che fare con l offerta laghi, che attrae una tipologia di turisti in parte diversa da coloro che sono interessati al prodotto montagna. Al secondo posto come numero di arrivi e presenze si colloca la Valle di Fassa, destinazione dolomitica per eccellenza, seguita via via dagli altri ambiti che configurano la proposta del turismo montano estivo in Trentino, come la Valle di Sole, l Altopiano della Paganella, San Martino di Castrozza, la Valle di Fiemme, Pinzolo e Campiglio REPORT giugno

12 E, pur con un numero di turisti più contenuto, ad arricchire l offerta turistica estiva ci sono anche le due città di Trento, in leggera flessione nelle presenze, e di Rovereto, che invece mostra un qualche incremento, ma i valori assoluti dei pernottamenti rimangono bassi. Da ultimo il raggruppamento degli ambiti che mostrano maggiori difficoltà, che faticano a decollare o a riposizionarsi, come il Lagorai e Tesino (che peraltro nella stagione estiva 2006 mostra qualche incremento in termini di turisti presenti), la Valle di Non, gli Altipiani di Folgaria Lavarone e Luserna, l ambito di Pinè Cembra. Stando ad indicatori molto grezzi quali arrivi e presenze, l area che sembra aver evidenziato nella stagione estiva 2006 le maggiori difficoltà è la Rendena. Seguita dalla Valle di Sole e da numerosi altri ambiti caratterizzati dall offerta montagna. Perfino la Valle di Fassa fatica a mantenere il numero di turisti della passata stagione estiva A ben considerare a pareggiare il conto di tutte queste perdite di pernottamenti diffusi fra tutti gli ambiti montani sono essenzialmente il Garda e la Valsugana (leggi laghi di Levico e Caldonazzo), cioè le realtà lacuali. E vero che qualche pernottamento in più lo fanno anche altri ambiti come Rovereto o il Tesino, ma qui i valori assoluti sono veramente modesti. E laghi vuol anche dire soprattutto stranieri. Quindi si potrebbe affermare che la tenuta dell estate 2006 in Trentino significa soprattutto laghi e presenze straniere, con una perdita di turisti italiani in larga parte compensata da una crescita di turisti stranieri. Gli stranieri vanno infatti meglio degli italiani, che calano nei pernottamenti in modo significativo, anche se i pernottamenti dei turisti italiani continuano a rappresentare quasi il doppio dei pernottamenti stranieri (senza contare alloggi privati e seconde case dove la clientela è quasi tutta italiana). Parlare di presenze straniere in aumento e soprattutto nelle zone lacuali, significa riferirsi in primo luogo a tedeschi e olandesi, i primi sul Garda e i secondi prevalentemente sui laghi di Levico e Caldonazzo. E infatti queste due nazionalità stanno ai primi due posti per quanto riguarda la componente straniera. I tedeschi sono quindi tornati a frequentare il Garda in misura superiore al recente passato. Il terzo mercato straniero è rappresentato dal Regno Unito, seguito da Austria, Svizzera, Belgio e poi Irlanda, una significativa presenza in costante crescita negli ultimi anni. I primi tre mercati (Germania, Olanda e Regno Unito) rappresentano oltre i due terzi delle presenze estive straniere in Trentino, ma più della metà degli arrivi è rappresentato dai soli tedeschi. La quota rappresentata dal mercato tedesco sul totale presenze e sul totale turisti stranieri però diminuisce, pur aumentando in 12 REPORT giugno 2007

13 modo significativo il loro numero di arrivi, segno inequivocabile che il Trentino estivo sta acquisendo nuovi mercati e il peso di questi mercati esteri, pur rimanendo contenuto in termini numerici, è in crescita. Alcuni piccoli mercati si mostrano particolarmente dinamici. E il caso citato dell Irlanda, ma anche dei paesi scandinavi, Finlandia e Svezia soprattutto, cui si affianca la Danimarca. Uno sguardo alle singole regioni italiane evidenzia un andamento quasi generalizzato di incremento lieve negli arrivi e di perdita di pernottamenti, indice di una permanenza media più breve. E questo andamento appare più accentuato negli esercizi complementari che nell alberghiero. Con le dovute eccezioni. Bed and Breakfast e agriturismi, espressione di una ricettività familiare e con posti letto limitati, fanno segnare incrementi di arrivi e presenze a due cifre, le più elevate tra tutte le strutture ricettive considerate. Contrariamente a quanto riscontrato negli ultimi anni, soprattutto nella stagione invernale, e contrariamente a quanto ancora riscontrato nella stagione estiva 2006 in Alto Adige e in Tirolo, in Trentino perdono pernottamenti anche gli alberghi di categoria superiore (tre e soprattutto quattro stelle), mentre segnano un andamento positivo gli alberghi a due stelle, che peraltro pesano sempre meno e complessivamente fanno meno pernottamenti dei quattro stelle. Sono indicazioni interessanti sulla ricerca di sistemazioni a prezzi più contenuti, che si accompagna ad un altro fenomeno già evidenziato gli scorsi anni. Gli incrementi del numero di turisti si registrano tanto nell alberghiero che nell extralberghiero nei mesi di giugno, luglio e settembre. Mente le contrazioni più significative si hanno nel mese di agosto, quando i prezzi per il pernottamento sono i più elevati. Come per gli stati stranieri, anche per il mercato interno, tre sole regioni (Lombardia, Veneto ed Emilia) coprono quasi il 60% del totale pernottamenti estivi italiani in Trentino. E queste stesse regioni, rispetto all estate 2005, aumentano sul totale il proprio peso relativo in termini di pernottamenti. Per il mercato Italia sembrerebbe perciò di assistere ad una ulteriore concentrazione delle provenienze turistiche, a differenza di quanto succede per i mercati esteri. In Alto Adige arrivi e presenze di italiani risultano invece in crescita e se si considerano soltanto le strutture soggette all obbligo di denuncia dei propri ospiti (quindi escludendo seconde case e alloggi privati gestiti non in forma imprenditoriale, che peraltro connotano molto di più l offerta ricettiva trentina che quella altoatesina) gli ospiti italiani presenti in Alto Adige nella stagione estiva sono addirittura più numerosi di quelli presenti in Trentino. La provenienza per regioni dei turisti italiani in Alto Adige evidenzia che le prime sei regioni per numero di pernottamenti sono le stesse riscontrate in Trentino: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Toscana, Liguria. Tra tutte queste REPORT giugno

14 regioni soltanto i turisti provenienti dall Emilia Romagna risultano più numerosi in Trentino di quanto non si registri in Alto Adige. La metà degli ospiti presenti in Alto Adige sono però clienti tedeschi (per ogni turista tedesco presente in Trentino ce ne sono ben sei in Alto Adige). E anche in Alto Adige, come per il Garda trentino, i turisti tedeschi sono cresciuti rispetto agli anni passati. Molto bene anche altri mercati come la Svizzera, l Austria, e pur con numeri più contenuti risultano in crescita anche i turisti provenienti dall Olanda e dal Belgio. Per l Alto Adige il mercato tedesco e quello italiano rappresentano l 86% di tutti i pernottamenti complessivi. Otto turisti su dieci in Alto Adige pernottano negli alberghi e, a differenza del Trentino, ad essere premiate sono soprattutto le categorie superiori. Non a caso continua il processo di razionalizzazione in atto da qualche anno con una diminuzione del numero di strutture alberghiere, un innalzamento e una riqualificazione delle categorie esistenti, un incremento di posti letto. Il processo di riqualificazione e il conseguente aumento della dimensione media alberghiera si accompagnano ad uno spazio maggiore garantito a forme di ricettività familiare, in particolare gli agriturismi, che ormai rappresentano una realtà fondamentale nel panorama complessivo dell offerta ricettiva altoatesina. Sono infatti più di le strutture agrituristiche che operano in Alto Adige, con elevati tassi di crescita nel numero di pernottamenti, indice di un indubbio apprezzamento da parte di un target di turisti interessato a questa formula ricettiva. In Tirolo invece nell estate 2006, al pari del Trentino, le presenze sono leggermente in calo, pur con un incremento degli arrivi. Qui, a differenza di quanto registrato di là del Brennero, i tedeschi risultano ancora in calo, Non è escluso che questo si sia verificato forse più per le non favorevoli condizioni meteo che hanno caratterizzato l estate 2006 piuttosto che da considerazioni di rapporto qualità prezzo e della ricerca di una sistemazione più economica (si rammenta che negli alberghi a quattro e cinque stelle del Tirolo si concentrano poco più di un terzo del totale posti letto alberghieri). Pur in calo, il mercato tedesco rappresenta ancora più del 50% del totale pernottamenti di turisti in Tirolo. Al secondo posto, dopo la Germania, come numero di pernottamenti è il mercato austriaco, cioè il mercato interno. Qualche difficoltà il Tirolo lo evidenzia con i mercati del Regno Unito e il Belgio. Meglio invece con l Olanda, tradizionale cliente privilegiato del Tirolo nella stagione invernale. Al pari dell Alto Adige, anche in Tirolo le performance migliori sono imputabili agli alberghi di categoria superiore (quattro e cinque stelle, dove si concentra il 14 REPORT giugno 2007

15 34% del totale pernottamenti, espressione di un cliente con elevata capacità di spesa, ancorché in parte acquisito tramite l intermediato). Il comprensorio montano veneto presenta una buona stagione estiva. E frequentato quasi esclusivamente da italiani. La Germania, che rappresenta il principale mercato estero, pesa sul totale pernottamenti poco più del 2%, e nel corso dell estate 2006 risulta in calo. Un buon andamento è evidenziato anche dalla Valle d Aosta, anch essa una destinazione prevalentemente domestica orientata al mercato nazionale. Chi è il turista estivo che frequenta il Trentino? Gli amanti del riposo Nel corso dell estate 2006 si è svolta una ricerca che ha intercettato un campione di 596 turisti pernottanti in strutture ricettive del Trentino che avevano aderito a progetti di vacanza attiva (trekking e nordic walking) predisposti dalla Trentino SpA in collaborazione con alcune APT d ambito (Valle di Fassa, Valle di Fiemme, Valle di Sole, San Marino di Castrozza e Primiero, Altipiani Trentini, Garda, Valle di Non). Come si è potuto riscontrare nel corso della ricerca, queste strutture non risultavano affatto frequentate da un pubblico di sportivi e i risultati emersi possono essere con buona approssimazione estesi all intero universo dei vacanzieri estivi del Trentino o per lo meno all universo di frequentanti le strutture ricettive alberghiere. L età è mediamente elevata (52 anni). Tre intervistati su quattro sono italiani, con una leggera preponderanza rispetto ai dati ufficiali (la componente italiana che nei mesi di luglio e agosto 2006 ha pernottato nel complesso delle strutture certificate pesava nell estate 2006 per il 68%; analoga percentuale per i soli alberghi). Si muove prevalentemente in coppia (42%) o con la famiglia e i figli (31%). Dichiarano di fermarsi in media 11,5 giorni (contro una media fatta registrare dalle strutture soggette all obbligo di certificazione pari a poco più di sei giorni nei mesi di luglio e agosto 2006). Spendono in media 86 al giorno. Sono mossi a venire in vacanza in Trentino principalmente dal desiderio di riposo e relax in un ambiente naturale (72%). E sono poco meno di un quarto (24%) gli interessati a praticare uno o più sport o effettuare delle escursioni. Altre motivazioni di vacanza (motivazione REPORT giugno

16 culturale, enogastronomica, benessere ecc) sono invece quasi del tutto assenti nelle intenzioni di questi turisti. E un turista in prevalenza fedele alla montagna estiva trentina, con un alta propensione dichiarata al ritorno (88%). Prenota ancora prevalentemente mediante contatto diretto (51%). I maggiori interessi (aspettative) e anche le maggiori soddisfazioni questi turisti li esprimono su tranquillità e silenzio; professionalità del personale; ubicazione della struttura. Buona anche la soddisfazione per il prezzo. Come si vede si tratta di aspettative (e relativa successiva soddisfazione) che hanno a che fare con la qualità (soprattutto del personale) e con una dimensione quanto più possibile lontana dalla riproposizione di un modello urbano fatto di rumori, stimoli, frenesia Un approfondimento dei risultati di questa ricerca per singoli ambiti evidenzia alcune costanti e alcune marcate differenze. Il turista che frequenta il Garda è relativamente più giovane (46 ani) e presenta una più elevata percentuale di turisti giunti in Trentino per la prima volta (35%) data l alta incidenza di stranieri, qui più numerosi degli italiani. Le permanenze sono più brevi (circa dieci giorni) ma il turista del Garda spende più della media riscontrata negli altri ambiti. E un vacanziere prevalentemente interessato ad una vacanza attiva e più che negli altri ambiti trascorre questa sua vacanza preferibilmente assieme ad amici, anche se non mancano quote significative di turisti in vacanza con la famiglia. E però poco interessato ad una proposta di vacanza attiva invernale in Trentino, come se prestasse una scarsa attenzione tra i tanti sport praticati allo sci alpino. Quanto alla soddisfazione sulla destinazione e i servizi offerti, il turista del Garda esprime un livello di soddisfazione tra i più contenuti comparato con gli altri ambiti, senza peraltro dichiararsi insoddisfatto. Anche in Valle di Sole l età media del turista estivo è relativamente più giovane rispetto agli altri ambiti (47 anni). Anche qui come sul Garda inoltre si riscontra un alta percentuale di primini, cioè di turisti che frequentano il Trentino per la prima volta (29%) e un alta propensione alla vacanza attiva. Anche se nel contempo si riscontra la percentuale più elevata tra tutti gli ambiti considerati di turisti interessati ad una dimensione di vacanza fatta di riposo e relax. Quasi che in quest ambito fossero presenti due target ben distinti di turisti con aspettative e comportamenti marcatamente differenziati. E un turista attento al rapporto qualità/prezzo e spende meno della media. 16 REPORT giugno 2007

17 Mostra anche una relativamente minore propensione al ritorno rispetto ai turisti degli altri ambiti, anche se questa percentuale di propensione al ritorno in Valle di Sole è comunque elevata (78%), e soprattutto, rispetto agli altri ambiti, uno su due è interessato ad una vacanza invernale. Pure il turista estivo della Valle di Fassa è un turista interessato ad una dimensione attiva della vacanza anche se l età media non è delle più basse tra tutti gli ambiti considerati (50 anni). Presenta una quota elevata di propensione al ritorno anche in inverno (57%). E un turista estremamente fedele alla destinazione. E in vacanza soprattutto in coppia o con la famiglia e i figli. Spende più che gli altri turisti (104 euro al giorno procapite) con una presenza che rispecchia il valore medio del campione totale (11,4 giorni). Si dichiara ampiamente soddisfatto della sua vacanza, anche se sulla ristorazione si aspettava qualcosa di più e quindi si potrebbe fare meglio. In Valle di Fiemme il turista estivo è prevalentemente interessato ad una dimensione di riposo e ad una vacanza lunga, la più lunga tra tutti gli ambiti presi in considerazione (14 giorni). Presenta un età tra le più elevate (58 anni) e si dichiara poco interessato, pur essendo un turista molto fedele alla destinazione, a venire in Valle di Fiemme anche in inverno. I turisti che frequentano la Valle di Fiemme in estate e in inverno, più che nella vicina Valle di Fassa, appartengono a due target in buona parte diversi. Il turista estivo di San Martino di Castrozza e Primiero è un turista tranquillo, scarsamente interessato da una vacanza attiva (solo l 11% esprime anche questa motivazione), con l età media più elevata (60 anni). Il suo periodo di vacanza è tra i più elevati e si avvicina ai valori della Valle di Fiemme (13,1 giorni), ma spende meno della media (solo 79 euro al giorno procapite). E un turista anche in questo caso molto fedele e con un alta propensione al ritorno per una vacanza estiva. Sugli Altipiani trentini di Folgaria, Lavarone e Luserna in estate troviamo un turista mediamente più anziano della media (56 anni), che si muove prevalentemente con famiglia o in coppia, desideroso di riposo e poco sportivo. Abbastanza fedele alla destinazione ma non in modo continuo tra un anno e l altro. La sua permanenza è mediamente lunga (12,3 giorni), ma la spesa è medio bassa. Si dichiara moderatamente soddisfatto di quanto la destinazione offre e dei servizi utilizzati nella vacanza. REPORT giugno

18 In Valle di Non nel campione di turisti estivi si riscontra un alta percentuale di turisti arrivati in Trentino per la prima volta. Poco o per nulla interessati a tornare in inverno, con la spesa media procapite più bassa in assoluto. Si dichiarano molto soddisfatti soprattutto per la ristorazione e per il rapporto qualità prezzo. La vacanza estiva in appartamento A questa ricerca se ne è accompagnata una seconda, sempre effettuata nei mesi di luglio e agosto 2006, e riferita ai turisti estivi frequentanti gli appartamenti gestiti in forma imprenditoriale (tra cui Case Appartamenti Vacanza e Residence). Questo campione di 252 intervistati evidenzia un età anch essa sufficientemente elevata (47 anni), prevalentemente italiano (76%). In vacanza soprattutto con la famiglia dove sono presenti dei figli (65%). Il privilegiare l appartamento come struttura ricettiva è una preferenza consapevole e ricercata. Il 76% considera questa scelta uno stile di vacanza e quasi sei intervistati su dieci dichiarano di preferire abitualmente un appartamento per la loro vacanza. Un appartamento a detta degli intervistati risponde a maggiori esigenze di libertà e autonomia, in larga parte dettati dalla presenza di figli minori. E quello che è maggiormente apprezzato di questa struttura ricettiva è l angolo cottura e la mancanza di vincoli d orario. Solo la metà degli intervistati è interessata ad un servizio di ristorazione interna alla struttura (che peraltro per alcune di queste strutture la normativa lo prevede obbligatoriamente, ad esempio per le residente turistiche alberghiere con servizio di pensione completa). La permanenza media è di quasi due settimane (13,3 giorni). La spesa media giornaliera si aggira sui 90 euro, una cifra sostanzialmente simile a quella fatta registrare dagli ospiti intervistati negli alberghi. Anche questi turisti fanno registrare un alto livello di fedeltà al Trentino estivo e la loro principale motivazione di vacanza è configurabile nel desiderio di riposo e relax in un ambiente naturale (72% delle risposte, con la possibilità, in questa come in tutte le altre ricerche attivate dall Osservatorio sui diversi target di turisti o le diverse motivazioni di vacanza, di fornire due preferenze). La motivazione di vacanza attiva (praticare uno sport, fare delle escursioni) raccoglie circa un terzo delle preferenze (34%). Un altro 14% di intervistati motiva la propria scelta con una valutazione estesa non solo alla struttura ma anche al territorio circostante che dovrebbe caratterizzarsi come località a misura di famiglia. 18 REPORT giugno 2007

19 La soddisfazione più alta è espressa per il contesto ambientale, la tranquillità, il silenzio. E poi la pulizia e lo stato dell immobile. A seguire la professionalità del gestore. Se i frequentanti le strutture ricettive alberghiere consiglierebbero la struttura ad amici e conoscenti in misura pari al 97%, indice di una soddisfazione particolarmente elevata, nel caso dei turisti in appartamento questo consiglio scende al 76%, una quota sufficientemente elevata, ma che nel contempo evidenzia come esistano dei margini di miglioramento per quanto riguarda gli standard di qualità di numerosi appartamenti gestiti in forma imprenditoriale presenti sul mercato turistico (per quelli non gestiti in forma imprenditoriale la situazione potrebbe rivelarsi anche più critica). Il vacanziere attivo Negli ultimi tre anni come Osservatorio provinciale per il turismo sono stati intervistati durante le stagioni estive circa turisti, intercettati in strutture ricettive diverse, mossi da motivazioni di vacanza differenti, in grado di fornire un quadro sufficientemente attendibile sul turista estivo del Trentino. Da tutte le ricerche effettuate si è cercato di stimare quanti fossero i turisti interessati anche ad una proposta di vacanza attiva in estate, perché sulla proposta di vacanza attiva il Trentino e le sue agenzie di promocommercializzazione (Trentino SpA, APT, Consorzi Proloco, Consorzi di commercializazione, singole strutture ricettive ) hanno lavorato molto in questi anni, nel tentativo di intercettare una clientela nuova e diversa rispetto al tradizionale cliente estivo. La prevalente motivazione di vacanza portata dall insieme di questi oltre intervistati è il desiderio di riposo e relax in un ambiente naturale. Dopo questa motivazione, piuttosto generica, la motivazione di vacanza attiva raccoglie circa un quarto degli intervistati, con punte superiori al 40% tra i campeggiatori e i frequentatori di rifugi (una percentuale analoga la si riscontra anche tra i visitatori del Parco Naturale Adamello Brenta, ma in questo caso le preferenze che potevano essere espresse sulla motivazione di vacanza erano tre e non soltanto due come in tutte le altre ricerche). Vacanza attiva nell accezione qui adottata non significa soltanto una pratica sportiva spinta, ma comprende anche attività più blande come escursioni in montagna, percorsi in bici e non solo in mountain bike, sperimentare anche occasionalmente e senza un impegno gravoso le proposte formulate da alcuni ambiti per arricchire l offerta del territorio (dal nordic walking, ai percorsi vita, alle escursioni guidate ad una malga ). REPORT giugno

20 Come scritto sopra una specifica ricerca condotta nell estate 2006 mirava ad indagare proprio il vacanziere attivo, prendendo a riferimento un campione di clienti presenti in strutture ricettive che avevano aderito ai progetti di vacanza attiva formulati da Trentino SpA in collaborazione con numerose Aziende di promozione turistica d ambito. In realtà la percentuale di vacanzieri attivi riscontrata in queste strutture ricettive (24%) è risultata inferiore, seppure di poco, alla media dei vacanzieri attivi registrata considerando tutte le ricerche svolte dall Osservatorio nelle ultime tre stagioni estive (di poco superiore al 26%). Questa ricerca ha cioè evidenziato come le strutture ricettive che si erano mostrate interessate ad una proposta di vacanza attiva, in realtà ospitassero un turista in cui profilo medio rispecchia l insieme dei turisti presenti in Trentino in estate. Ma veniamo all insieme delle ricerche effettuate dall Osservatorio utili a cogliere alcuni tratti della figura del vacanziere attivo. In primo luogo, come era lecito aspettarsi, i vacanzieri attivi presenti in estate in Trentino hanno un età più giovane dell insieme dei turisti estivi, ma non sono neppure loro giovanissimi (44 anni di media), indice della difficoltà che la montagna alpina soprattutto in estate sconta ad intercettare un pubblico giovanile. Tra i vacanzieri attivi si riscontra una maggiore presenza di stranieri e, ciononostante e contrariamente a quello che si poteva ritenere e ci si aspettava, si riscontra anche una percentuale di fedeli alla destinazione Trentino leggermente più elevata della media complessiva del campione di intervistati. Questo potrebbe essere un ottimo indicatore di quanto il Trentino offre su questo piano, tale da farne una destinazione in grado di garantire anche la fidelizzazione di un pubblico sportivo altrimenti propenso a sperimentare luoghi ed emozioni diversi. Il vacanziere attivo si muove di preferenza in coppia (o con la famiglia). La durata della sua vacanza in Trentino è un po più breve di quella fatta registrare dall insieme dei turisti estivi (con l unica eccezione dei vacanzieri attivi presenti nell areale del Parco Naturale Adamello Brenta). E soprattutto il vacanziere attivo spende un po meno della media degli altri turisti che trascorrono una vacanza in Trentino in estate. 20 REPORT giugno 2007

21 IL MOVIMENTO TURISTICO IN TRENTINO NELL ESTATE 2006 CONSIDERAZIONI ED APPROFONDIMENTI REPORT giugno

22 22 REPORT giugno 2007

23 1. NUMERI E QUALITÀ Il movimento turistico, all interno del sistema di accoglienza trentina certificata nei flussi, continua a crescere. Dopo stagioni estive contraddistinte da segno positivo come quelle 2004 e la seconda caratterizzata da un +3,9% negli arrivi e da un +3,4% nelle presenze - quella del 2006 si è rivelata un estate contraddistinta dal segno più per quanto riguarda gli arrivi, che sono cresciuti complessivamente dell 1,6% arrivando a quota , mentre le presenze si sono fermate a , corrispondenti ad una diminuzione dell 1,4%. Come si può vedere, quelle riferite all estate 2006 sono variazioni percentuali che risultano in assoluto contenute, sia in positivo che in negativo, condizione che fa pensare, pur con la dovuta prudenza, ad una complessiva sostanziale tenuta della montagna trentina durante la stagione calda. Pur perdendo qualche pernottamento, la proposta della vacanza estiva 2006 è riuscita a convincere ed accogliere nel territorio provinciale anche qualche ospite in più, come dimostra il dato degli arrivi. Semmai il problema è trovare il modo di trattenere questi ospiti più a lungo. Le difficoltà, i cali ritenuti da molti inevitabili nel corso delle stagioni estive, non trovano però, nel caso in esame, una situazione di drammatica conferma. Da un lato si deve prendere atto che molto di buono in questi anni è stato comunque fatto e che molto sforzo in termini di promozione dell offerta estiva è ancora in divenire, dall altro le difficoltà o le mancate crescite spingono ad analizzare con ancora maggiore convinzione ed impegno il tema della stagione calda, che troppo presto era stata - per così dire - condannata ad una magari lenta, ma inesorabile decadenza. Se si guardano i dati riferiti al triennio , in sostanza, la situazione, pur non particolarmente vivace, non può essere definita gravemente negativa. La permanenza media degli ospiti nelle strutture ricettive certificate, per quanto riguarda l estate 2006, è di 5,2 pernottamenti, un valore di poco inferiore a quello dell analogo periodo 2005, durante la quale si era registrato un valore di 5,3. All interno dell ospitalità trentina certificante i flussi di arrivi e presenze la durata della vacanza o - comunque sia - la permanenza degli ospiti all interno di queste strutture non si sta accorciando velocemente, ma la tendenza nel lungo periodo è indubbiamente sfavorevole. REPORT giugno

24 Anche in occasione di questo Report non ci si può sottrarre all obbligo di ricordare come questi dati debbano necessariamente, per quanto possibile, essere integrati da altre informazioni, riferite sia ai comportamenti di spesa degli ospiti, sia ai comportamenti che potremmo definire non finanziari, quali ad esempio il rapporto con l ambiente naturale, la distribuzione stagionale dei flussi di arrivi e presenze, il coinvolgimento e l interesse nei confronti di aspetti definibili come minori, oppure maggiormente collegati alla sempre più praticata ma ancora auspicabile attività di scoperta del territorio, della cultura, delle produzioni tipiche in esso esistenti. Certamente, è giusto ricordarlo con onestà, la conoscenza e l apprezzamento non sarà mai completo, poiché, tra l altro, l integrazione delle informazioni resta sempre una questione aperta, ma da qualche tempo, ormai, anche le informazioni qualitative sono più numerose ed accessibili di quanto non avvenisse in un recente passato. Per quanto riguarda i movimenti negli alloggi privati e nelle seconde case, forme di alloggio che, come noto agli addetti ai lavori, non prevedono la certificazione dei flussi e di conseguenza sono oggetto di stima da parte del Servizio Statistica della P.A.T., gli arrivi sarebbero , in contrazione dell 1,7%, mentre le presenze, poco meno di 9 milioni 446mila, perderebbero l 1,0% al confronto con le stime inerenti la stagione estiva Gli alloggi privati e le seconde case non possono certo rappresentare una realtà economica interessante quanto quella delle strutture dell ospitalità gestite in forma imprenditoriale, né in termini di appeal turistico della destinazione, né in termini di volume d affari, essendo per lo più espressione di una residenza temporanea che si esprime sostanzialmente in forma privata, quindi per così dire marginale, in rapporto a gran parte della dimensione economica e - tantomeno - imprenditoriale dell area. Non manca, ovviamente, l impatto economico dei proprietari delle seconde case quando essi alloggiano nelle loro proprietà, ma non si può certo paragonare la stanzialità in un immobile privato, così come vissuta dai proprietari o dai loro parenti ed amici, con l effetto volano che la presenza squisitamente turistica imprime alla realtà dell ospitalità espressa come impresa. L impatto, pesante, semmai è più di ambito sociale ed inerente le punte di presenza in certi ben precisi periodi dell anno. E un carico riguardante, quindi, altre realtà ed aspetti quali i servizi, la viabilità, la distribuzione idrica, come noto messi tutti a dura prova. Andando poi a sommare i dati certificati con quelli stimati, nel caso si desideri conoscere l insieme eterogeneo dei flussi di arrivi e presenze nelle strutture del territorio, l estate 2006 è per il Trentino turistico una stagione contraddistinta da un sostanziale pareggio negli arrivi: si tratterebbe di oltre 2 milioni 346mila, lo 24 REPORT giugno 2007

25 0,5% in più, e da un leggero calo nelle presenze così ottenute, oltre 17 milioni 817mila, corrispondenti ad una flessione, rispetto all estate 2005, dell 1,2%. 1.1 Vacanze in montagna, tra fedeltà, tradizione, moda e tendenze La vacanza in montagna, almeno in Trentino, sembra, certo non senza fatica, ritrovare sé stessa e rinnovare apprezzabilmente anche attraverso l accoglienza di un buon numero di ospiti convinti della bontà della formula alpina, la carica positiva che solo il risiedere per un po di tempo in prossimità dei boschi e nei paesi, soggiornare qualche giorno tra rocce e laghi, tra fiori e sonorità naturali può generare, come già ben sapevano, in un passato che sembra ormai assai lontano, i ricchi e non certo impreparati viaggiatori o villeggianti. I valori ed i fenomeni presentati non sono privi, è evidente, di qualche ombra, ma sottintendono ed offrono certamente anche interessanti opportunità e - magari parziali - successi. Non si poteva però, in questa sede, rinunciare ad una considerazione di carattere più generale, inerente i consumi e gli stili di vita nella loro complessa e cangiante espressione in rapporto alla montagna ed alle vacanze che le destinazioni alpine possono offrire. Sia quelle reali che quelle attese o - peggio - presunte Potremmo iniziare da una dichiarazione polemica, neppure del tutto vera: per moltissimi la montagna non è di gran moda e di moda non è, tantomeno, la vacanza estiva ai monti, per splendidi che siano. La robusta connotazione originaria ed originale della montagna, quando essa è ancora presente e - magari - preservata, non è sintonizzata con la gran parte del sentire attuale, con il vivere contemporaneo, postmoderno, ipermoderno o come lo si voglia definire. La montagna non è proprio trendy perché è stabile, non si muove e così non entra facilmente, con il suo territorio aspro e forte, nel fluido e debole divenire del metropolitano vivere attuale. La montagna non surfa in superficie, è troppo pesante per farlo. Affonderebbe nella liquidità della società descritta da Bauman, se lo tentasse. La montagna non è di moda per tutti, anche perché è naturale, ed oggi si vuole, in evidente contraddizione, assolutamente naturale il prodotto industriale, si vuole avventurosa la vacanza in pacchetto, un avventura assicurata nell assolutamente gradevole imprevisto avventuroso, ma non si desidera, davvero, con onestà mentale, il sorprendente, imprevedibile moto della casualità del reale. REPORT giugno

26 La montagna è fatta - anche - di sensazioni difficilmente trasferibili e tantomeno compattabili. Spesso ha tempi lenti e la velocità istantanea nella quale crediamo di vivere e di muoverci non è armonizzabile con essa. E poi in montagna fa freddo, fa caldo, è insomma una dimensione sensoriale che è ben lontana dal nostro rapportarci virtuale. Un reality televisivo in montagna sarebbe più difficile realizzarlo (potenza dei giochi di parola, realizzare un reality, per poi scoprire che è finzione!), perché i cantanti in oblio e le aspiranti calendariette il freddo lo patiscono più del caldo; camminare nella neve a lungo, poi, può anche bagnare i vestiti, probabilmente inadeguati, salire un pendio erboso o cercare funghi in un bosco, o magari fermarsi ad ascoltare, a pensare, non è ormai più esperienza diffusa, a meno che non sia veicolata come corso di yoga, misticismo, rebirthing, relax, ma insomma mai quel che era e quel che ancora è: fermarsi, pensare, ascoltare, provare il piacere dell ambiente e di sé stessi nella natura. Invece in un reality si deve essere un survivor, un naufrago, è più spettacolare. Si deve litigare, ci si deve pestare i piedi come in metropolitana, altrimenti i telespettatori come fanno a ritrovarsi, ad immedesimarsi? Come potrebbe scattare il transfert con il protagonista? Una bianca spiaggia tropicale è tutto sommato assai più confortevole ed anche se si è in un villaggio turistico organizzatissimo e programmatissimo, sentirsi un po naufraghi è davvero bello ed emozionante. In montagna ci devi investire in termini anche personali. La montagna e le vacanze sopra di essa appartengono al vero, all affascinante mondo reale, come una certa fatica della salita e la gioia della discesa, il freddo delle acque e della neve ed il caldo del sole e dei camini. La montagna non è di moda perché non è a temperatura controllata, costante. Non è neppure a luce soffusa e garantita. C è ancora l alternarsi delle stagioni, in fondo cercando un po non ci metti neppure troppo a ritrovare il tempo. Sia il tempo che trascorre, sia il tempo per trascorrerlo. La montagna non è che abbia su buona parte delle persone un grande appeal perché poi, alla fin fine non ti spogli e se non ti levi i vestii, per molti, che vacanza è? Se non ti metti il costume, che recupero fai? Se non guidi uno scoppiettante quad per venti minuti nel deserto vicino al residence, che racconterai agli amici, al ritorno? Se sudi ed ascolti il silenzio, invece, magari senza conoscere troppo quella sensazione di paura che prende alcuni, perché le Domande, nel Silenzio, ti assalgono, che mai dirai? L accelerazione, la complessità e la montante liquidità della quale tanto si parla in termini sociali, ma anche economici, può senza dubbio rimettere in gioco, grazie appunto alla magmatica situazione in divenire, le destinazioni di montagna ed i laghi, grandi e meno grandi, soprattutto se le vallate e le 26 REPORT giugno 2007